Domani sabato 23 novembre comincia lo sciopero di 24 ore del settore del trasporto ferroviario. A rischio, e senza fasce orarie di garanzia, i treni delle società Trenord, Trenitalia, Tper. A proclamare lo sciopero, confermato sia dalle società sia sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sono i sindacati Usb lavoro privato (per i treni merci e passeggeri) e Osr Orsa Ferrovie (per quanto riguarda il personale mobile di Trenitalia in Piemonte e Valle D’Aosta). Si tratta di uno sciopero che non coinvolgerà il trasporto pubblico locale, quindi metro, bus e tram Atm a Milano saranno regolari mentre saranno a rischio venerdì 29 per uno sciopero generale

Gli orari dei treni coinvolti nello sciopero

Trenord ha spiegato che dalle 21 di sabato 23 alle 20.59 di domenica 24 novembre potrebbero esserci ripercussioni al servizio regionale, suburbano, aeroportuale e la lunga percorrenza di Trenord. Oltre al fatto che le “fasce orarie di garanzia non sono previste”, trattandosi di un fine settimana. “Sabato sera – scrive l’azienda di piazzale Cadorna – viaggeranno i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le ore 21 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le ore 22. Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. E tra Stabio e Malpensa Aeroporto per  il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio”.

Trenitalia in una nota ha suggerito ai viaggiatori che intendono rinunciare al viaggio di “chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero: fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce e fino alle ore 24 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali. In alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti”. Oltre che online o fisicamente, i passeggeri potranno trovare informazioni telefonando al numero verde gratuito 800 89 20 21″.

Perché sciopera il personale dei treni

L’obiettivo della protesta, hanno spiegato i sindacalisti di Usb lavoro privato, è quello di appoggiare “la vertenza per il rinnovo contrattuale nazionale delle attività ferroviarie, portato avanti da un fronte ampio di sigle di base e che vede da mesi una grande partecipazione di tanti ferrovieri. Una vertenza che ricomprende le istanze di tutte le categorie del settore ferroviario che da anni si battono contro il peggioramento costante delle loro condizioni di lavoro”, sostengono.

“I ferrovieri – continuano nella nota – reclamano un contratto migliore a tutela della salute e della sicurezza, ma anche per recuperare la perdita del potere di acquisto dei loro salari causato dai rinnovi contrattuali, assolutamente inadeguati, degli ultimi due e dalla folle economia di guerra. Un Ccnl (contratto collettino nazionale del lavoro) che garantisca oltre a turni meno stressanti, sicurezza e incolumità sul lavoro, per smettere davvero di piangere ferrovieri morti”.

“Soprattutto, i ferrovieri reclamano una partecipazione attiva alle sorti del loro contratto, con la loro piattaforma frutto di una grande discussione democratica, che non sono più disposti a delegare una rappresentanza fatta di sindacati che non li rappresentano e di Rsu decadute da sei anni e mai rinnovate. Tantomeno – accusano i sindacalisti – intendono aspettare che qualcuno decida di presentare un contratto preconfezionato magari nel solco di quella moderazione salariale che sta impoverendo i lavoratori italiani da almeno 30 anni”.

A fine mese ci sarà uno sciopero generale