Domani il presidente uscente americano Joe Biden e quello francese Emmanuel Macron annunceranno il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. Lo riferiscono i media israeliani.
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\”Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra\”. Lo ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, durante un incontro con i membri delle forze militari volontarie Basij, affiliate alle Guardie rivoluzionarie. Nuovi attacchi israeliani hanno colpito la periferia meridionale di Beirut, come hanno riferito i media statali e come hanno mostrato le immagini dell’AFPTV, dopo l’avviso di evacuazione dell’esercito israeliano e dopo i pesanti raid della notte precedente contro il bastione di Hezbollah.
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\n\n La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)\n Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)\n Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)\n”,”postId”:”1050a589-3551-4ab4-b9ce-a6909d757d2c”}],”posts”:[{“timestamp”:”2024-11-25T21:29:00.457Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T22:29:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Benjamin Netanyahu compie 75 anni: la storia del Primo Ministro israeliano. FOTO”,”content”:”
Detto Bibi, il leader del partito conservatore Likud è il primo politico ad esser nato nel Paese dalla sua fondazione nel 1948 e quello rimasto in carica più a lungo della storia d’Israele come capo del governo. LA STORIA
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Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l’Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con \”attacchi di precisione\” su obiettivi militari. L’arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
“,”postId”:”cfbd386f-91de-4036-addb-e33b38a7a722″},{“timestamp”:”2024-11-25T20:52:57.024Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T21:52:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Borrell visita ospedale a Beirut: \”Bilancio vittime operatori è inaccettabile\””,”content”:”
Il leader della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha visitato l’ospedale Geitaoui di Beirut, dove ha incontrato i pazienti del reparto specializzato in ustioni.
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“Ho elogiato il lavoro dei medici e degli infermieri libanesi dell’ospedale, impegnati e sopraffatti – ha scritto Borrell sui propri canali social – Il bilancio delle vittime tra gli operatori sanitari in Libano è inaccettabile: 266 sono stati uccisi dagli attacchi dell’Idf dall’8 ottobre”.
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Il Dipartimento di Stato Usa non e’ d’accordo con la decisione presa dalla Corte penale dell’Aja, che ha emesso un mandato d’arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ma Washington lascia che \”ogni Paese\” sia \”libero di decidere sull’arresto\” del primo ministro. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, rispondendo alla domanda di un giornalista.
“,”postId”:”1e92c78d-1017-48c7-a1e5-eed31abdbf93″},{“timestamp”:”2024-11-25T20:43:03.867Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T21:43:03+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Attacchi Israele a confine tra Siria e Libano (2)”,”content”:”
Le Forze armate israeliane confermano di aver lanciato attacchi aerei sul confine tra Siria e Libano questa sera, prendendo di mira quelle che, a loro dire, sono le rotte utilizzate da Hezbollah per contrabbandare armi iraniane. L’esercito israeliano afferma che gli attacchi rientrano negli sforzi contro l’Unità 4400 di Hezbollah, incaricata di trasportare armi dall’Iran e dai suoi alleati al Libano, attraverso la Siria e l’Iraq.
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La televisione di stato siriana ha riferito di attacchi israeliani su diversi ponti nella regione di Qusayr vicino al confine libanese, con il ministero della Difesa che riporta due civili feriti negli attacchi. L’esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi contro obiettivi in Siria da quando il suo conflitto con Hezbollah, sostenuto dall’Iran, nel vicino Libano si è trasformato in una guerra su larga scala alla fine di settembre dopo quasi un anno di ostilità transfrontaliera. \”Un’aggressione israeliana ha preso di mira i ponti di Al-Jubaniyeh, Al-Daf, Arjoun e la Porta Al-Nizariyeh nella zona di Qusayr\”, ha detto la televisione di stato, con l’agenzia ufficiale SANA che riferisce di danni negli attacchi. Il ministero della Difesa ha detto che \”il nemico israeliano ha lanciato un’aggressione aerea da sud, prendendo di mira punti di attraversamento che aveva precedentemente colpito\” tra i due Paesi. Gli attacchi \”hanno ferito due civili e causato perdite materiali\”, ha aggiunto. L’Ong sul monitoraggio della guerra in Siria, con sede in Gran Bretagna, ha detto che gli attacchi hanno \”ucciso due siriani che lavoravano con Hezbollah e ferito altri cinque\”, dando un bilancio preliminare.
“,”postId”:”f0bcec10-0411-4653-b19f-644097531b02″},{“timestamp”:”2024-11-25T20:31:42.208Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T21:31:42+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Erdogan: \”Al fianco della Palestina fino a piena liberazione\””,”content”:”
La Turchia sarà al fianco dei palestinesi con tutta la sua “forza e i suoi mezzi” finché la Palestina non sarà “pienamente liberata”. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in conferenza stampa.
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“Quello che la Turchia sta facendo per la Palestina, Gaza e il Libano è molto più grande di quello che si vede – ha detto Erdogan – Per 14 mesi, una guerra molto sanguinosa ed estremamente pericolosa è stata condotta proprio accanto alla Turchia, nonostante l’insistenza di alcuni individui nell’ignorarla”. Ankara si sta impegnando per sollecitare le organizzazioni internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite, a prendere “misure coercitive per fermare l’aggressione israeliana” che “ora si è riversata in Siria e in altri Paesi”, ha detto il presidente turco.
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\”La missione dell’Onu in Libano (Unifil), è seriamente preoccupata per i numerosi attacchi alle Forze armate libanesi all’interno del territorio del Paese, nonostante il loro dichiarato non coinvolgimento nelle ostilità in corso tra Hezbollah e Israele. I recenti attacchi hanno causato la morte di 45 soldati delle Forze armate libanesi, come riferisce la Laf\”, ha detto il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric.
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Le pesanti tensioni tra Israele e l’Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l’ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
“,”postId”:”c8653ee6-14cb-456c-b60e-3e50ac9760f1″},{“timestamp”:”2024-11-25T20:11:12.149Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T21:11:12+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Beirut: \”Almeno 31 morti oggi in raid israeliani sul Libano\””,”content”:”
Il ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 31 persone in tutto il Libano. Si tratta, dice la nota del \”bilancio delle vittime degli attacchi nemici israeliani su diverse città e villaggi libanesi\” nell’est, nel sud e vicino a Beirut, con un maggior numero di vittime nel sud e 4 morti nell’est, tutte roccaforti degli Hezbollah.
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\”Al G7 ho incontrato il Ministro degli Esteri (saudita) Faisalbin Farhan. Lavoriamo insieme per il cessate il fuoco in Libano ed a Gaza in una prospettiva di pace per il Medio Oriente. Il partenariato con Riad è strategico e vogliamo rafforzare la cooperazione in settori chiave come energia e infrastrutture\”: lo scrive in un post su X il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
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Generale in pensione, è stato l’uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
“,”postId”:”2df0613f-1daf-457a-8673-35e0899b403e”},{“timestamp”:”2024-11-25T19:39:50.362Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T20:39:50+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Casa Bianca: fatto progressi su tregua ma non abbiamo ancora finito”,”content”:”
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller si è mantenuto ancora cauto sull’accordo per il cessate il fuoco in Libano. “Abbiamo fatto progressi significativi verso una risoluzione – ha detto Miller ai giornalisti durante un briefing -ma non abbiamo ancora finito, nulla è definitivo finché tutto non è definitivo’.
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Miller ha preso atto dell’ottimismo espresso da altri esponenti della Casa Bianca, ma ha scelto di mantenere un filo di cautela. “Siamo fiduciosi di poter raggiungere un accordo, ma abbiamo bisogno che entrambe le parti arrivino al sì – ha detto – Questo è stato un processo incredibilmente frustrante. Ci sono state molte volte in cui abbiamo pensato che saremmo arrivati al sì sia in Libano che a Gaza e per varie ragioni le parti non ci sono arrivate”.
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\”Ogni Paese è libero di decidere sull’arresto del premier israeliano Netanyahu\”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller ribadendo che gli Stati Uniti \”non sono d’accordo con la decisione\” della Corte dell’Aja di emettere un mandato di arresto contro il premier.
“,”postId”:”ea15cf4e-5d8a-415d-9aaf-c0226d1d140c”},{“timestamp”:”2024-11-25T19:31:00.141Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T20:31:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi”,”content”:”
Crimini di guerra e crimini contro l’umanità, commessi nell’ambito di \”un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza\” tra l’8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad \”almeno\” il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. Queste le accuse attraverso le quali la Camera preliminare I della Corte dell’Aja ha emesso i mandati nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, ritenuti entrambi responsabili delle \”attività degli organi governativi israeliani e delle forze armate\”, e in base al diritto internazionale umanitario, l’insieme delle norme che regolano la protezione dei civili durante i conflitti armati. LEGGI QUI
“,”postId”:”2aea8048-c902-4ca8-9287-2458b7ef07b0″},{“timestamp”:”2024-11-25T19:30:30.785Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T20:30:30+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media, fino a 2 mesi per tornare in case nord Israele”,”content”:”
Il governo non chiederà ai cittadini del nord di Israele di tornare nelle case abbandonate dopo il 7 ottobre 2023 nemmeno dopo che sarà entrato in vigore l’atteso accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. Secondo quanto riporta l’emittente pubblica Kan, Israele vuole garantire una calma prolungata lungo il confine prima di dire ai residenti che è sicuro tornare a casa, il che potrebbe richiedere da alcune settimane a un paio di mesi.
“,”postId”:”80d9716e-b710-4339-9d91-c51bd4f2e58c”},{“timestamp”:”2024-11-25T19:29:43.852Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T20:29:43+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, colpiti altri due centri consiglio esecutivo di Hezbollah a Beirut”,”content”:”
L’Idf ha reso noto di aver colpito poco fa altri due centri di comando di Hezbollah appartenenti al consiglio esecutivo del gruppo terroristico a Beirut. Colpiti anche diversi altri siti di Hezbollah nei dintorni della capitale.
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All’inizio della giornata, l’Idf aveva dichiarato che i caccia avevano colpito 25 siti appartenenti al consiglio esecutivo di Hezbollah nel sud del Libano, a Nabatieh, nella città nord-orientale di Baalbek, nella Valle della Beqaa, nei sobborghi meridionali di Beirut e nella periferia della capitale libanese.
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L’uomo lavorava da diverso tempo ad Abu Dhabi e non si avevano più sue notizie da giovedì. Il ministro della Difesa Katz ha subito bollato l’uccisione come un \”crimine terroristico antisemita codardo e spregevole\”. Ancora molti i punti da chiarire sul caso. LEGGI L’ARTICOLO
“,”postId”:”66600da8-593b-4b2a-bc89-afdcbdc49165″},{“timestamp”:”2024-11-25T19:01:09.021Z”,”timestampUtcIt”:”2024-11-25T20:01:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media Siria: \”Israele ha colpito i ponti vicino al Libano\” (2)”,”content”:”
La televisione di stato siriana ha riferito di attacchi israeliani su diversi ponti nella regione di Qusayr, vicino al confine libanese. \”Un’aggressione israeliana ha preso di mira i ponti di Al-Jubaniyeh, Al-Daf, Arjoun e la porta di Al-Nizariyeh nell’area di Qusayr\”, ha affermato la televisione di stato, mentre l’agenzia di stampa ufficiale Sana ha segnalato danni in seguito ai raid.
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Le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite nel Libano meridionale hanno espresso preoccupazione per i mortali attacchi israeliani contro i soldati libanesi, nonostante l’esercito si sia tenuto lontano dai combattimenti tra Hezbollah e Israele. \”L’UNIFIL è seriamente preoccupata per i numerosi attacchi contro le Forze armate libanesi (LAF) all’interno dei territori libanesi\”, hanno affermato i peacekeeper in una dichiarazione. L’esercito libanese ha segnalato finora la morte di 19 soldati in servizio attivo.
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L’accordo sul cessate il fuoco con Hezbollah cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato il via libera “in linea di principio” dovrebbe essere trasmesso oggi al governo libanese. Lo ha detto alla Cnn una fonte israeliana a conoscenza del dossier, secondo cui alcuni dettagli sono ancora in fase di negoziazione. Più fonti sottolineano inoltre che l’accordo non sarà definitivo fino a quando non saranno state risolte tutte le questioni. Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che il primo ministro sta ora studiando come spiegarlo all’opinione pubblica.
Domani il presidente uscente americano Joe Biden e quello francese Emmanuel Macron annunceranno il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. Lo riferiscono i media israeliani.
“Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra”. Lo ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, durante un incontro con i membri delle forze militari volontarie Basij, affiliate alle Guardie rivoluzionarie. Nuovi attacchi israeliani hanno colpito la periferia meridionale di Beirut, come hanno riferito i media statali e come hanno mostrato le immagini dell’AFPTV, dopo l’avviso di evacuazione dell’esercito israeliano e dopo i pesanti raid della notte precedente contro il bastione di Hezbollah.
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meno di un minuto fa
Detto Bibi, il leader del partito conservatore Likud è il primo politico ad esser nato nel Paese dalla sua fondazione nel 1948 e quello rimasto in carica più a lungo della storia d’Israele come capo del governo. LA STORIA
27 minuti fa
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l’Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con “attacchi di precisione” su obiettivi militari. L’arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
37 minuti fa
Il leader della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha visitato l’ospedale Geitaoui di Beirut, dove ha incontrato i pazienti del reparto specializzato in ustioni.
“Ho elogiato il lavoro dei medici e degli infermieri libanesi dell’ospedale, impegnati e sopraffatti – ha scritto Borrell sui propri canali social – Il bilancio delle vittime tra gli operatori sanitari in Libano è inaccettabile: 266 sono stati uccisi dagli attacchi dell’Idf dall’8 ottobre”.
42 minuti fa
Il Dipartimento di Stato Usa non e’ d’accordo con la decisione presa dalla Corte penale dell’Aja, che ha emesso un mandato d’arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ma Washington lascia che “ogni Paese” sia “libero di decidere sull’arresto” del primo ministro. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, rispondendo alla domanda di un giornalista.
46 minuti fa
Le Forze armate israeliane confermano di aver lanciato attacchi aerei sul confine tra Siria e Libano questa sera, prendendo di mira quelle che, a loro dire, sono le rotte utilizzate da Hezbollah per contrabbandare armi iraniane. L’esercito israeliano afferma che gli attacchi rientrano negli sforzi contro l’Unità 4400 di Hezbollah, incaricata di trasportare armi dall’Iran e dai suoi alleati al Libano, attraverso la Siria e l’Iraq.
48 minuti fa
La televisione di stato siriana ha riferito di attacchi israeliani su diversi ponti nella regione di Qusayr vicino al confine libanese, con il ministero della Difesa che riporta due civili feriti negli attacchi. L’esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi contro obiettivi in Siria da quando il suo conflitto con Hezbollah, sostenuto dall’Iran, nel vicino Libano si è trasformato in una guerra su larga scala alla fine di settembre dopo quasi un anno di ostilità transfrontaliera. “Un’aggressione israeliana ha preso di mira i ponti di Al-Jubaniyeh, Al-Daf, Arjoun e la Porta Al-Nizariyeh nella zona di Qusayr”, ha detto la televisione di stato, con l’agenzia ufficiale SANA che riferisce di danni negli attacchi. Il ministero della Difesa ha detto che “il nemico israeliano ha lanciato un’aggressione aerea da sud, prendendo di mira punti di attraversamento che aveva precedentemente colpito” tra i due Paesi. Gli attacchi “hanno ferito due civili e causato perdite materiali”, ha aggiunto. L’Ong sul monitoraggio della guerra in Siria, con sede in Gran Bretagna, ha detto che gli attacchi hanno “ucciso due siriani che lavoravano con Hezbollah e ferito altri cinque”, dando un bilancio preliminare.
58 minuti fa
La Turchia sarà al fianco dei palestinesi con tutta la sua “forza e i suoi mezzi” finché la Palestina non sarà “pienamente liberata”. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in conferenza stampa.
“Quello che la Turchia sta facendo per la Palestina, Gaza e il Libano è molto più grande di quello che si vede – ha detto Erdogan – Per 14 mesi, una guerra molto sanguinosa ed estremamente pericolosa è stata condotta proprio accanto alla Turchia, nonostante l’insistenza di alcuni individui nell’ignorarla”. Ankara si sta impegnando per sollecitare le organizzazioni internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite, a prendere “misure coercitive per fermare l’aggressione israeliana” che “ora si è riversata in Siria e in altri Paesi”, ha detto il presidente turco.
58 minuti fa
“La missione dell’Onu in Libano (Unifil), è seriamente preoccupata per i numerosi attacchi alle Forze armate libanesi all’interno del territorio del Paese, nonostante il loro dichiarato non coinvolgimento nelle ostilità in corso tra Hezbollah e Israele. I recenti attacchi hanno causato la morte di 45 soldati delle Forze armate libanesi, come riferisce la Laf”, ha detto il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric.
21:27
Le pesanti tensioni tra Israele e l’Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l’ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
21:11
Il ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 31 persone in tutto il Libano. Si tratta, dice la nota del “bilancio delle vittime degli attacchi nemici israeliani su diverse città e villaggi libanesi” nell’est, nel sud e vicino a Beirut, con un maggior numero di vittime nel sud e 4 morti nell’est, tutte roccaforti degli Hezbollah.
20:58
“Al G7 ho incontrato il Ministro degli Esteri (saudita) Faisalbin Farhan. Lavoriamo insieme per il cessate il fuoco in Libano ed a Gaza in una prospettiva di pace per il Medio Oriente. Il partenariato con Riad è strategico e vogliamo rafforzare la cooperazione in settori chiave come energia e infrastrutture”: lo scrive in un post su X il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
20:57
Generale in pensione, è stato l’uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
20:39
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller si è mantenuto ancora cauto sull’accordo per il cessate il fuoco in Libano. “Abbiamo fatto progressi significativi verso una risoluzione – ha detto Miller ai giornalisti durante un briefing -ma non abbiamo ancora finito, nulla è definitivo finché tutto non è definitivo’.
Miller ha preso atto dell’ottimismo espresso da altri esponenti della Casa Bianca, ma ha scelto di mantenere un filo di cautela. “Siamo fiduciosi di poter raggiungere un accordo, ma abbiamo bisogno che entrambe le parti arrivino al sì – ha detto – Questo è stato un processo incredibilmente frustrante. Ci sono state molte volte in cui abbiamo pensato che saremmo arrivati al sì sia in Libano che a Gaza e per varie ragioni le parti non ci sono arrivate”.
20:36
“Ogni Paese è libero di decidere sull’arresto del premier israeliano Netanyahu”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller ribadendo che gli Stati Uniti “non sono d’accordo con la decisione” della Corte dell’Aja di emettere un mandato di arresto contro il premier.
20:31
Crimini di guerra e crimini contro l’umanità, commessi nell’ambito di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza” tra l’8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad “almeno” il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. Queste le accuse attraverso le quali la Camera preliminare I della Corte dell’Aja ha emesso i mandati nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, ritenuti entrambi responsabili delle “attività degli organi governativi israeliani e delle forze armate”, e in base al diritto internazionale umanitario, l’insieme delle norme che regolano la protezione dei civili durante i conflitti armati. LEGGI QUI
20:30
Il governo non chiederà ai cittadini del nord di Israele di tornare nelle case abbandonate dopo il 7 ottobre 2023 nemmeno dopo che sarà entrato in vigore l’atteso accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. Secondo quanto riporta l’emittente pubblica Kan, Israele vuole garantire una calma prolungata lungo il confine prima di dire ai residenti che è sicuro tornare a casa, il che potrebbe richiedere da alcune settimane a un paio di mesi.
20:29
L’Idf ha reso noto di aver colpito poco fa altri due centri di comando di Hezbollah appartenenti al consiglio esecutivo del gruppo terroristico a Beirut. Colpiti anche diversi altri siti di Hezbollah nei dintorni della capitale.
All’inizio della giornata, l’Idf aveva dichiarato che i caccia avevano colpito 25 siti appartenenti al consiglio esecutivo di Hezbollah nel sud del Libano, a Nabatieh, nella città nord-orientale di Baalbek, nella Valle della Beqaa, nei sobborghi meridionali di Beirut e nella periferia della capitale libanese.
20:03
L’uomo lavorava da diverso tempo ad Abu Dhabi e non si avevano più sue notizie da giovedì. Il ministro della Difesa Katz ha subito bollato l’uccisione come un “crimine terroristico antisemita codardo e spregevole”. Ancora molti i punti da chiarire sul caso. LEGGI L’ARTICOLO
20:01
La televisione di stato siriana ha riferito di attacchi israeliani su diversi ponti nella regione di Qusayr, vicino al confine libanese. “Un’aggressione israeliana ha preso di mira i ponti di Al-Jubaniyeh, Al-Daf, Arjoun e la porta di Al-Nizariyeh nell’area di Qusayr”, ha affermato la televisione di stato, mentre l’agenzia di stampa ufficiale Sana ha segnalato danni in seguito ai raid.
19:54
Le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite nel Libano meridionale hanno espresso preoccupazione per i mortali attacchi israeliani contro i soldati libanesi, nonostante l’esercito si sia tenuto lontano dai combattimenti tra Hezbollah e Israele. “L’UNIFIL è seriamente preoccupata per i numerosi attacchi contro le Forze armate libanesi (LAF) all’interno dei territori libanesi”, hanno affermato i peacekeeper in una dichiarazione. L’esercito libanese ha segnalato finora la morte di 19 soldati in servizio attivo.