Per Hamas il piano di Trump è invece \”ridicolo\” e \”assurdo\”: \”Qualsiasi idea di questo tipo può infiammare la regione\” ha dichiarato un funzionario del gruppo fondamentalista. Contrari anche l’Egitto e la Giordania. Per l’Ue la Striscia di Gaza \”è parte integrante di un futuro Stato palestinese\”.
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\n\n La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)\n Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)\n Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)\n”,”postId”:”74d24a89-3658-4195-885a-2dbc96eb399b”}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-02-06T15:37:35.066Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T16:37:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar,: \”Unrwa è parte del problema a Gaza\””,”content”:”
Israele è impegnato per gli aiuti umanitari a Gaza nell’ambito del diritto internazionale. Ma Unrwa non è parte della soluzione, è parte del problema\”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, nel corso di una conferenza stampa ad Ashdod con il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. Secondo il ministro israeliano, i Paesi che portano aiuti umanitari a Gaza \”devono spendere le loro risorse in associazioni diverse da Unrwa, come sta facendo l’Italia con il progetto Food for Gaza
“,”postId”:”83744d0a-edc8-42f9-9c51-2fbb48c9ac77″},{“timestamp”:”2025-02-06T15:31:35.948Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T16:31:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, figlio Netanyahu condannato per violazione privacy”,”content”:”
Il figlio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Yair Netanyahu, è stato condannato dal tribunale di Netanya a pagare 75.000 Nis (circa 20 mila euro) di danni e spese legali all’ex assistente di suo padre, Nir Hefetz, per violazioni della privacy. Lo riferiscono i media israeliani. Hefetz, testimone chiave dello Stato in un caso di corruzione, frode e abuso di fiducia contro il premier, aveva citato in giudizio il figlio di Netanyahu per una serie di post sui social media del 2020 in cui quest’ultimo aveva condiviso dettagli sulle indagini della polizia in violazione di un’ordinanza che gli imponeva il silenzio. Nella sentenza il tribunale afferma che i post sui social media erano \”arrivati alla radice della vita privata del querelante in un modo che avrebbe potuto danneggiarlo, metterlo in pericolo come testimone dello Stato e danneggiare la sua famiglia
“,”postId”:”06cfdb32-bf97-4178-8412-2f2a353da5a8″},{“timestamp”:”2025-02-06T15:27:14.715Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T16:27:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Tajani a Sa’ar, ‘due Stati è la soluzione per il futuro’ “,”content”:”
\”E’ il momento di lavorare per il futuro, ci sono molte idee ma la posizione dell’Italia è molto chiara: crediamo nella soluzione a due Stati, al momento per noi è impossibile riconoscere uno Stato palestinese perché non c’è\” ma \”dobbiamo lavorare per il futuro\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con l’omologo israeliano Gideon Sa’ar al porto di Ashdod, in Israele
“,”postId”:”8a924a6a-8232-4373-97cb-334d9d985cf1″},{“timestamp”:”2025-02-06T15:26:29.278Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T16:26:29+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar a Tajanj, ascoltare nuove idee su Gaza”,”content”:”
Israele e Italia sono stretti alleati degli Stati Uniti e i nostri governi sono vicini al presidente Trump e alla sua amministrazione. Oggi credo sia importante ascoltare attentamente le nuove idee che sono state proposte e pensare fuori dagli schemi. Gaza è un esperimento fallito\” e \”ha certamente fallito sotto il regime di Hamas. Gaza nel suo stato attuale non ha futuro. Dobbiamo cercare di trovare una soluzione diversa\”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in conferenza con l’omologo Antonio Tajani. \”Dobbiamo adottare un nuovo approccio. Abbiamo l’opportunità oggi di provare a costruire un futuro migliore per noi stessi e per l’intero Medio Oriente\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”aa46a51d-898c-44c7-95dd-97f989eb4b36″},{“timestamp”:”2025-02-06T15:02:19.825Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T16:02:19+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Non mi fermerò fino a quando gli ostaggi a Gaza saranno a casa\””,”content”:”
Intervenendo alla National Prayer Breakfast, Trump ha affermato che non si fermerà \”fino a quando tutti gli ostaggi a Gaza saranno tornati a casa\”.
“,”postId”:”7f8dc235-14a5-453b-875e-32af6f770871″},{“timestamp”:”2025-02-06T14:59:15.329Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:59:15+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Mosca contro Trump su piano Gaza: aumenta solo tensioni”,”content”:”
La Russia ha criticato le parole del presidente Usa, Donald Trump, sull’idea di porre sotto il controllo americano la Striscia di Gaza trasferendo gli abitanti palestinesi in altre nazioni arabe. \”Riteniamo che qualsiasi discussione, dichiarazione di natura cosi’ populista, frivola o scandalosa su qualsivoglia misura palliativa nella fase attuale sia controproducente e non contribuisca a risolvere il problema, ma aggiunga semplicemente tensione alla regione e a tutti i problemi gia’ estremamente gravi\”, ha dichiarato in un briefing la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. La portavoce ha poi sottolineato che ora la priorità è garantire l’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas sulla cessazione delle ostilità.
\n”,”postId”:”cd8987d8-ea82-4b0e-8c89-4e1dab45ab52″},{“timestamp”:”2025-02-06T14:51:53.120Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:51:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: piano Trump rivela \”intento di occupare\” Gaza”,”content”:”
Il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha avvertito che il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di prendere il controllo di Gaza e trasferire la sua popolazione e’ una \”dichiarazione d’intenti di occupare\” la Striscia. Il movimento palestinese ha anche chiesto \”un vertice arabo urgente per affrontare il progetto di sfollamento\” dei palestinesi da Gaza, ha affermato Qassem in una nota.
\n”,”postId”:”dd446560-e0f3-4a6d-9160-fa073029e23c”},{“timestamp”:”2025-02-06T14:40:04.753Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:40:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Food for Gaza, Tajani ad Ashdod consegna 15 camion al Pam”,”content”:”
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha consegnato al Pam 15 camion realizzati dall’Iveco e dotati di grate per respingere gli assalti nell’ambito di Food for Gaza, progetto promosso dal governo italiano per aiutare la popolazione civile nell’enclave palestinese. Tajani ha consegnato simbolicamente le chiavi di uno dei camion al vice direttore esecutivo del Pam, Carl Skau, nel corso di una cerimonia che si è tenuta al porto di Ashdod, nel sud di Israele. \”Food for Gaza può diventare un progetto da ribattezzare Italy for Gaza. Non siamo abituati a fare propaganda, siamo abituati ad agire. Io credo che un governo serio debba agire e risolvere i problemi delle persone che hanno bisogno del nostro aiuto\”, ha affermato Tajani durante la cerimonia. Insieme ai tir sono state consegnate 15 tonnellate di beni di prima necessità. “Questa è una tappa del progetto e già sono arrivati grazie a sostegno di Israele, Giordania, Croce rossa e Mezzaluna rossa carichi di beni alimentari e sanitari”, ha concluso Tajani.
“,”postId”:”2e6c5086-7110-4b7b-b509-e04ce36a6929″},{“timestamp”:”2025-02-06T14:34:41.480Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:34:41+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas chiede summit arabo urgente su proposta Trump per Gaza”,”content”:”
Hamas ha chiesto che si tenga un ”summit arabo urgente” sulla proposta formulata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas Hazem Qassem, invitando ”i vari partiti palestinesi a unirsi per affrontare il progetto di Trump” e così anche ”i Paesi arabi”. Inoltre, ”chiediamo ai popoli arabi e alle organizzazioni internazionali di adottare misure forti per respingere il progetto di Trump”. Definendo ”completamente inaccettabili” le idee formulate dal presidente americano, l’esponente di Hamas ha dichiarato che ”Gaza appartiene al suo popolo, che non se ne andrà”, sottolineando che ”il summit arabo deve discutere del progetto di sfollamento” dei cittadini palestinesi. Dal discorso di Trump sulla Striscia di Gaza emerge ”la volontà dichiarata da parte di Washington di occupare la Striscia”, prosegue Qassem affermando che ”non abbiamo bisogno di alcuno stato per gestire la Striscia di Gaza e non accetteremo di sostituire un’occupazione con un’altra”.
“,”postId”:”0dfff64d-145d-4b3f-9716-08f1646295ea”},{“timestamp”:”2025-02-06T14:28:40.956Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:28:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas contro Trump: \”I palestinesi non lasceranno Gaza\””,”content”:”
Hamas ha respinto \”categoricamente\” le proposte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardanti Gaza, avvertendo ancora una volta sul fatto che \”i palestinesi non lasceranno Gaza\”. Lo riporta Reuters.
“,”postId”:”6fa6c4af-dfaf-432d-a83b-5f1adaa321c9″},{“timestamp”:”2025-02-06T14:26:08.531Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:26:08+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: serve riunione urgente Paesi arabi sul piano Trump “,”content”:”
Hamas chiede una riunione urgente dei Paesi arabi in merito al piano di Donald Trump su Gaza.
“,”postId”:”802b1fe1-eeff-45da-8a5b-7241598c8e62″},{“timestamp”:”2025-02-06T14:23:38.291Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:23:38+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Soldato israeliano condannato per abusi su detenuti palestinesi “,”content”:”
Un tribunale militare israeliano ha condannato un soldato a sette mesi di carcere per \”maltrattamenti\” su detenuti palestinesi. Lo ha annunciato l’Idf. \”In seguito alle ammissioni di un soldato che prestava servizio come guardia nella prigione Sdé Teiman (nel sud di Israele), riguardo a maltrattamenti nei confronti di detenuti per motivi di sicurezza, è stata pronunciata la sua condanna\” ed è stato \”riconosciuto colpevole di aver, a più riprese, picchiato dei detenuti a pugni e con la sua arma, mentre erano ammanettati e bendati\”, si legge in un comunicato milItare. Secondo media israeliani, si tratta della prima sentenza di questo tipo contro un soldato dell’Idf dall’inizio della guerra con Hamas a ottobre 2023.
“,”postId”:”0ce60298-4a18-4cd8-a456-9f8c77e2f3c6″},{“timestamp”:”2025-02-06T14:01:05.374Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T15:01:05+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Noi per i due Stati, ogni altra proposta sbagliata\””,”content”:”
In Medio Oriente come Italia \”dobbiamo essere presenti, dobbiamo svolgere un ruolo attivo per la pace e per far sì che la tregua possa andare avanti, con l’obiettivo finale di poter unificare la Palestina. La posizione italiana è chiara, due popoli e due Stati, il neonato Stato palestinese dovrà riconoscere Israele e dovrà essere riconosciuto da Israele. Ogni altra mossa sarebbe velleitaria, sbagliata e direi controproducente\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dal porto di Ashdod per la consegna degli aiuti di Food for Gaza.
“,”postId”:”690547f7-38d2-4c36-8b2c-02423770e906″},{“timestamp”:”2025-02-06T13:05:55.447Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T14:05:55+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar, Israele segue Usa, via da Consiglio diritti umani Onu”,”content”:”
Israele segue l’esempio degli Stati Uniti e si ritira dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Lo annuncia il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar su X. \”La decisione e’ stata presa alla luce del continuo e implacabile pregiudizio istituzionale contro Israele nel Consiglio per i diritti umani, che e’ stato persistente sin dalla sua istituzione nel 2006\”, afferma in una lettera al presidente dell’UNHRC Jorg Lauber pubblicata sui social. \”Il consiglio per i ‘diritti umani’ ha costantemente permesso ai paesi che abusano dei diritti umani di eluderne il controllo, mentre perseguita ossessivamente Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente. Unendosi alla giusta decisione del presidente Trump, Israele non tollerera’ piu’ il palese antisemitismo del Consiglio. Basta!\”, scrive Sa’ar.
“,”postId”:”bc194920-4cbf-4d10-a79a-699efaf627cc”},{“timestamp”:”2025-02-06T12:31:12.632Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T13:31:12+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Msf,. \”violenza e cure negate in Cisgiordania\””,”content”:”
In Cisgiordania le forze israeliane e i coloni hanno aumentato l’uso della violenza fisica estrema contro i palestinesi, a partire dall’inizio della guerra totale contro Gaza nell’ottobre 2023. È quanto emerge dal nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere (MSF) \”Violenza e cure negate\” . Secondo il rapporto di MSF, l’incremento della violenza in Cisgiordania ha gravemente ostacolato l’accesso all’assistenza sanitaria e fa parte di un modello di oppressione sistematica da parte di Israele che è stato descritto dalla Corte internazionale di giustizia (CIG) come equivalente alla segregazione razziale e all’apartheid. In totale, almeno 870 palestinesi sono stati uccisi e oltre 7.100 sono stati feriti tra ottobre 2023 e gennaio 2025, secondo l’OCHA, l’ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari. Il rapporto, che copre un periodo di un anno da ottobre 2023 a ottobre 2024, riporta le interviste di 38 persone, tra pazienti, staff di MSF, paramedici del personale ospedaliero e volontari supportati da MSF, che riferiscono di prolungate e violente incursioni militari israeliane e di restrizioni di movimento più severe. La situazione è ulteriormente peggiorata dopo il cessate il fuoco a Gaza e ha peggiorato le condizioni di vita di molti palestinesi che stanno pagando un immenso tributo dal punto di vista fisico e psicologico. \”I pazienti palestinesi stanno morendo perché semplicemente non possono raggiungere gli ospedali\” afferma Brice de le Vingne, coordinatore delle emergenze di MSF. \”Vediamo ambulanze bloccate dalle forze israeliane ai posti di blocco mentre trasportano pazienti in condizioni critiche, strutture mediche circondate e danneggiate e operatori sanitari sottoposti a violenza fisica mentre cercano di salvare vite umane\”. Un numero crescente di attacchi al personale e alle strutture mediche è stato riportato ai team di MSF, tra cui attacchi agli ospedali, distruzione di punti sanitari di fortuna nei campi per le persone rifugiate, nonché molestie, detenzione, lesioni e uccisioni di soccorritori e operatori sanitari da parte delle forze israeliane. Tra ottobre 2023 e dicembre 2024, l’OMS ha registrato 694 attacchi all’assistenza sanitaria in Cisgiordania, con ospedali e strutture sanitarie spesso assediati dalle forze militari. \”Le forze israeliane hanno circondato il centro di stabilizzazione a Tubas, chiudendo entrambe le entrate, anche se era evidente che si trattasse di una struttura medica. Hanno ordinato a tutti noi di uscire, eravamo circa 22 paramedici. I soldati israeliani hanno sparato all’interno e all’esterno dell’edificio, danneggiando le forniture e il centro\” racconta un medico della Mezzaluna rossa palestinese, supportata da MSF. L’accesso all’assistenza sanitaria in questo contesto è stato gravemente ostacolato – con ambulanze bloccate e colpite e l’aumento di raid militari violenti che hanno provocato feriti, vittime, nonché la distruzione di infrastrutture civili essenziali, tra cui strade, servizi sanitari, condutture idriche e sistemi elettrici, in particolare nei campi di Tulkarem e Jenin. Nelle aree remote e nelle periferie di città come Jenin o Nablus, la situazione è particolarmente disastrosa, poiché i pazienti affetti da patologie croniche, come chi ha bisogno di dialisi, sono costretti a rimanere a casa a causa degli ostacoli insostenibili per raggiungere l’assistenza sanitaria. Oltre alle frequenti incursioni militari israeliane, la violenza dei coloni e la crescente espansione degli insediamenti hanno reso molti palestinesi vulnerabili alla violenza e spaventati di muoversi in Cisgiordania. In totale, 1.500 attacchi di coloni israeliani contro palestinesi sono stati registrati dall’OCHA tra ottobre 2023 e ottobre 2024. \”In quanto potenza occupante, Israele ha l’obbligo legale di garantire l’accesso all’assistenza sanitaria e di proteggere il personale medico. Il sistema sanitario in Cisgiordania è sottoposto a un’immensa pressione e costretto a uno stato di perenne emergenza\”, afferma il rapportoIn
“,”postId”:”eb5fcc8f-a166-4f76-b4b5-282ce98c4601″},{“timestamp”:”2025-02-06T12:23:13.831Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T13:23:13+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani, pronti a evacuare da Gaza 14 bimbi malati di cancro”,”content”:”
Si apre un nuovo capitolo per Food for Gaza: insieme alla fornitura di aiuti, l’Italia ha deciso di ampliare il sostegno alla popolazione palestinese della Striscia all’ambito sanitario, a cominciare dal trasferimento in Italia di bambini che hanno bisogno di cure oncologiche. La prima lista di 14 pazienti – insieme agli accompagnatori per un totale di 42 persone – è pronta ed è al vaglio di israeliani e palestinesi, ma la speranza e’ \”aumentarne il numero\”. \”Vogliamo fare di più\”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi e’ in missione in Israele per la consegna al Programma Alimentare Mondiale, al porto di Ashdod, di 15 camion di aiuti parte del progetto Food for Gaza. Le procedure burocratiche sono lunghe, il problema non sono i bambini ma gli accompagnatori: basta che cambi un nome in lista e bisogna ricominciare\”, ha aggiunto il titolare della Farnesina. Ad accompagnare Tajani, sono ad Ashdod anche il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e una delegazione di quattro medici provenienti dagli ospedali Umberto I di Roma e Regina Margherita di Torino, tra cui due oncologi pediatri, un gastroenterologo e un infettivologo. Oltre a questi due centri medici universitari, \”vorremmo allargare al Rizzoli di Bologna per le protesi\”, ha sottolineato Tajani. Il tema è fondamentale ma è \”una questione delicata, si tratta di molti e sofisticati materiali considerati ‘dual use’\”, che possono essere usati sia per scopi civili che militari e questo ne rende più complessa l’autorizzazione ha sottolineato l’ambasciatore italiano alla Fao, Bruno Archi, che coordina il progetto Food for Gaza. Le cartelle mediche sono già arrivate e sono state analizzate, hanno riferito i medici, che resteranno fino a sabato per una serie di incontri a Ramallah e Gerusalemme anche per avviare contatti volti a stabilire una collaborazione in ambito sanitario. Per l’evacuazione dei bambini si ipotizza il 15/16 febbraio: dal valico di Rafah entreranno in Egitto e dal Cairo verranno trasferiti in Italia, quattro a Milano, due a Monza e gli altri otto divisi tra Torino e Roma. \”Health for Gaza è un impegno concreto per la popolazione della Striscia\”, ha sottolineato la Bernini, mettendo l’accento, insieme alla rettrice della Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, sul contributo dei centri medici universitari.
“,”postId”:”f84607d9-b0b6-41fa-a03d-8b0d6e5261e8″},{“timestamp”:”2025-02-06T12:13:02.646Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T13:13:02+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Trump, Gaza consegnata agli Usa da Israele dopo la guerra “,”content”:”
\”Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele al termine dei combattimenti. I palestinesi, persone come Chuck Schumer, sarebbero reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione. Avrebbero davvero la possibilità di essere felici, sicuri e liberi\”. Lo scrive su Truth Donald Trump. \”Gli Usa, lavorando con grandi team di sviluppo provenienti da tutto il mondo, inizierebbero la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari sviluppi del genere sulla Terra. Gli Usa non avrebbero bisogno di soldati! La stabilità della regione regnerebbe!\”.
“,”postId”:”35b23d7e-062e-4f65-b2a1-e37e279f6e2c”},{“timestamp”:”2025-02-06T11:35:05.556Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T12:35:05+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Pakistan, proposta Trump su Gaza preoccupante e ingiusta”,”content”:”
Il governo del Pakistan considera la proposta del presidente statunitense Donald Trump di sfollare la popolazione di Gaza \”profondamente preoccupante e ingiusta\”. \”La terra palestinese appartiene al popolo palestinese\”, aggiunge il governo pakistano, l’unica opzione praticabile e giusta è una soluzione a due stati.
“,”postId”:”553b851f-911f-4dd2-86fe-12a389a4f8d5″},{“timestamp”:”2025-02-06T11:30:21.449Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T12:30:21+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 47.583″,”content”:”
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 47.583 di cui 31 (due nuovi, 28 recuperati e uno deceduto a causa di ferite) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 111.633, secondo la stessa fonte.
“,”postId”:”3b62c954-92bd-4ab9-9456-090b9af63149″},{“timestamp”:”2025-02-06T11:25:07.685Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-06T12:25:07+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ue, Gaza parte integrante del futuro Stato di Palestina “,”content”:”
\”Abbiamo preso nota dei commenti del presidente Trump. L’Unione Europea rimane pienamente impegnata nella soluzione dei due stati, che riteniamo sia l’unica via per una pace a lungo termine sia per gli israeliani che per i palestinesi\”. \”Gaza è parte integrante di un futuro stato palestinese, è una parte essenziale della futura politica\” di tale Stato e \”non ci dovrebbero essere ulteriori spostamenti forzati di palestinesi\”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Anouar El Anouni, nel corso dell’incontro quotidiano con la stampa.
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“Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza, un controllo a lungo termine che porterà stabilità al Medio Oriente, Gaza sarà la rivière del Medio Oriente”. Lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa con Benjamin Netanyahu ribadendo che “i palestinesi devono lasciare Gaza e vivere in altri Paesi in pace, Gaza è un simbolo di morte e distruzione per decenni, i palestinesi vogliono tornarci perché non hanno alternative”. Progetto accolto da Netanyahu che l’ha definita “un’idea straordinaria”.
Per Hamas il piano di Trump è invece “ridicolo” e “assurdo”: “Qualsiasi idea di questo tipo può infiammare la regione” ha dichiarato un funzionario del gruppo fondamentalista. Contrari anche l’Egitto e la Giordania. Per l’Ue la Striscia di Gaza “è parte integrante di un futuro Stato palestinese”.
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meno di un minuto fa
Israele è impegnato per gli aiuti umanitari a Gaza nell’ambito del diritto internazionale. Ma Unrwa non è parte della soluzione, è parte del problema”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, nel corso di una conferenza stampa ad Ashdod con il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. Secondo il ministro israeliano, i Paesi che portano aiuti umanitari a Gaza “devono spendere le loro risorse in associazioni diverse da Unrwa, come sta facendo l’Italia con il progetto Food for Gaza
6 minuti fa
Il figlio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Yair Netanyahu, è stato condannato dal tribunale di Netanya a pagare 75.000 Nis (circa 20 mila euro) di danni e spese legali all’ex assistente di suo padre, Nir Hefetz, per violazioni della privacy. Lo riferiscono i media israeliani. Hefetz, testimone chiave dello Stato in un caso di corruzione, frode e abuso di fiducia contro il premier, aveva citato in giudizio il figlio di Netanyahu per una serie di post sui social media del 2020 in cui quest’ultimo aveva condiviso dettagli sulle indagini della polizia in violazione di un’ordinanza che gli imponeva il silenzio. Nella sentenza il tribunale afferma che i post sui social media erano “arrivati alla radice della vita privata del querelante in un modo che avrebbe potuto danneggiarlo, metterlo in pericolo come testimone dello Stato e danneggiare la sua famiglia
10 minuti fa
“E’ il momento di lavorare per il futuro, ci sono molte idee ma la posizione dell’Italia è molto chiara: crediamo nella soluzione a due Stati, al momento per noi è impossibile riconoscere uno Stato palestinese perché non c’è” ma “dobbiamo lavorare per il futuro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con l’omologo israeliano Gideon Sa’ar al porto di Ashdod, in Israele
11 minuti fa
Israele e Italia sono stretti alleati degli Stati Uniti e i nostri governi sono vicini al presidente Trump e alla sua amministrazione. Oggi credo sia importante ascoltare attentamente le nuove idee che sono state proposte e pensare fuori dagli schemi. Gaza è un esperimento fallito” e “ha certamente fallito sotto il regime di Hamas. Gaza nel suo stato attuale non ha futuro. Dobbiamo cercare di trovare una soluzione diversa”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in conferenza con l’omologo Antonio Tajani. “Dobbiamo adottare un nuovo approccio. Abbiamo l’opportunità oggi di provare a costruire un futuro migliore per noi stessi e per l’intero Medio Oriente”, ha aggiunto.
35 minuti fa
Intervenendo alla National Prayer Breakfast, Trump ha affermato che non si fermerà “fino a quando tutti gli ostaggi a Gaza saranno tornati a casa”.
38 minuti fa
La Russia ha criticato le parole del presidente Usa, Donald Trump, sull’idea di porre sotto il controllo americano la Striscia di Gaza trasferendo gli abitanti palestinesi in altre nazioni arabe. “Riteniamo che qualsiasi discussione, dichiarazione di natura cosi’ populista, frivola o scandalosa su qualsivoglia misura palliativa nella fase attuale sia controproducente e non contribuisca a risolvere il problema, ma aggiunga semplicemente tensione alla regione e a tutti i problemi gia’ estremamente gravi”, ha dichiarato in un briefing la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. La portavoce ha poi sottolineato che ora la priorità è garantire l’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas sulla cessazione delle ostilità.
45 minuti fa
Il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha avvertito che il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di prendere il controllo di Gaza e trasferire la sua popolazione e’ una “dichiarazione d’intenti di occupare” la Striscia. Il movimento palestinese ha anche chiesto “un vertice arabo urgente per affrontare il progetto di sfollamento” dei palestinesi da Gaza, ha affermato Qassem in una nota.
57 minuti fa
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha consegnato al Pam 15 camion realizzati dall’Iveco e dotati di grate per respingere gli assalti nell’ambito di Food for Gaza, progetto promosso dal governo italiano per aiutare la popolazione civile nell’enclave palestinese. Tajani ha consegnato simbolicamente le chiavi di uno dei camion al vice direttore esecutivo del Pam, Carl Skau, nel corso di una cerimonia che si è tenuta al porto di Ashdod, nel sud di Israele. “Food for Gaza può diventare un progetto da ribattezzare Italy for Gaza. Non siamo abituati a fare propaganda, siamo abituati ad agire. Io credo che un governo serio debba agire e risolvere i problemi delle persone che hanno bisogno del nostro aiuto”, ha affermato Tajani durante la cerimonia. Insieme ai tir sono state consegnate 15 tonnellate di beni di prima necessità. “Questa è una tappa del progetto e già sono arrivati grazie a sostegno di Israele, Giordania, Croce rossa e Mezzaluna rossa carichi di beni alimentari e sanitari”, ha concluso Tajani.
15:34
Hamas ha chiesto che si tenga un ”summit arabo urgente” sulla proposta formulata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas Hazem Qassem, invitando ”i vari partiti palestinesi a unirsi per affrontare il progetto di Trump” e così anche ”i Paesi arabi”. Inoltre, ”chiediamo ai popoli arabi e alle organizzazioni internazionali di adottare misure forti per respingere il progetto di Trump”. Definendo ”completamente inaccettabili” le idee formulate dal presidente americano, l’esponente di Hamas ha dichiarato che ”Gaza appartiene al suo popolo, che non se ne andrà”, sottolineando che ”il summit arabo deve discutere del progetto di sfollamento” dei cittadini palestinesi. Dal discorso di Trump sulla Striscia di Gaza emerge ”la volontà dichiarata da parte di Washington di occupare la Striscia”, prosegue Qassem affermando che ”non abbiamo bisogno di alcuno stato per gestire la Striscia di Gaza e non accetteremo di sostituire un’occupazione con un’altra”.
15:28
Hamas ha respinto “categoricamente” le proposte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardanti Gaza, avvertendo ancora una volta sul fatto che “i palestinesi non lasceranno Gaza”. Lo riporta Reuters.
15:26
Hamas chiede una riunione urgente dei Paesi arabi in merito al piano di Donald Trump su Gaza.
15:23
Un tribunale militare israeliano ha condannato un soldato a sette mesi di carcere per “maltrattamenti” su detenuti palestinesi. Lo ha annunciato l’Idf. “In seguito alle ammissioni di un soldato che prestava servizio come guardia nella prigione Sdé Teiman (nel sud di Israele), riguardo a maltrattamenti nei confronti di detenuti per motivi di sicurezza, è stata pronunciata la sua condanna” ed è stato “riconosciuto colpevole di aver, a più riprese, picchiato dei detenuti a pugni e con la sua arma, mentre erano ammanettati e bendati”, si legge in un comunicato milItare. Secondo media israeliani, si tratta della prima sentenza di questo tipo contro un soldato dell’Idf dall’inizio della guerra con Hamas a ottobre 2023.
15:01
In Medio Oriente come Italia “dobbiamo essere presenti, dobbiamo svolgere un ruolo attivo per la pace e per far sì che la tregua possa andare avanti, con l’obiettivo finale di poter unificare la Palestina. La posizione italiana è chiara, due popoli e due Stati, il neonato Stato palestinese dovrà riconoscere Israele e dovrà essere riconosciuto da Israele. Ogni altra mossa sarebbe velleitaria, sbagliata e direi controproducente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dal porto di Ashdod per la consegna degli aiuti di Food for Gaza.
14:05
Israele segue l’esempio degli Stati Uniti e si ritira dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Lo annuncia il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar su X. “La decisione e’ stata presa alla luce del continuo e implacabile pregiudizio istituzionale contro Israele nel Consiglio per i diritti umani, che e’ stato persistente sin dalla sua istituzione nel 2006”, afferma in una lettera al presidente dell’UNHRC Jorg Lauber pubblicata sui social. “Il consiglio per i ‘diritti umani’ ha costantemente permesso ai paesi che abusano dei diritti umani di eluderne il controllo, mentre perseguita ossessivamente Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente. Unendosi alla giusta decisione del presidente Trump, Israele non tollerera’ piu’ il palese antisemitismo del Consiglio. Basta!”, scrive Sa’ar.
13:31
In Cisgiordania le forze israeliane e i coloni hanno aumentato l’uso della violenza fisica estrema contro i palestinesi, a partire dall’inizio della guerra totale contro Gaza nell’ottobre 2023. È quanto emerge dal nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere (MSF) “Violenza e cure negate” . Secondo il rapporto di MSF, l’incremento della violenza in Cisgiordania ha gravemente ostacolato l’accesso all’assistenza sanitaria e fa parte di un modello di oppressione sistematica da parte di Israele che è stato descritto dalla Corte internazionale di giustizia (CIG) come equivalente alla segregazione razziale e all’apartheid. In totale, almeno 870 palestinesi sono stati uccisi e oltre 7.100 sono stati feriti tra ottobre 2023 e gennaio 2025, secondo l’OCHA, l’ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari. Il rapporto, che copre un periodo di un anno da ottobre 2023 a ottobre 2024, riporta le interviste di 38 persone, tra pazienti, staff di MSF, paramedici del personale ospedaliero e volontari supportati da MSF, che riferiscono di prolungate e violente incursioni militari israeliane e di restrizioni di movimento più severe. La situazione è ulteriormente peggiorata dopo il cessate il fuoco a Gaza e ha peggiorato le condizioni di vita di molti palestinesi che stanno pagando un immenso tributo dal punto di vista fisico e psicologico. “I pazienti palestinesi stanno morendo perché semplicemente non possono raggiungere gli ospedali” afferma Brice de le Vingne, coordinatore delle emergenze di MSF. “Vediamo ambulanze bloccate dalle forze israeliane ai posti di blocco mentre trasportano pazienti in condizioni critiche, strutture mediche circondate e danneggiate e operatori sanitari sottoposti a violenza fisica mentre cercano di salvare vite umane”. Un numero crescente di attacchi al personale e alle strutture mediche è stato riportato ai team di MSF, tra cui attacchi agli ospedali, distruzione di punti sanitari di fortuna nei campi per le persone rifugiate, nonché molestie, detenzione, lesioni e uccisioni di soccorritori e operatori sanitari da parte delle forze israeliane. Tra ottobre 2023 e dicembre 2024, l’OMS ha registrato 694 attacchi all’assistenza sanitaria in Cisgiordania, con ospedali e strutture sanitarie spesso assediati dalle forze militari. “Le forze israeliane hanno circondato il centro di stabilizzazione a Tubas, chiudendo entrambe le entrate, anche se era evidente che si trattasse di una struttura medica. Hanno ordinato a tutti noi di uscire, eravamo circa 22 paramedici. I soldati israeliani hanno sparato all’interno e all’esterno dell’edificio, danneggiando le forniture e il centro” racconta un medico della Mezzaluna rossa palestinese, supportata da MSF. L’accesso all’assistenza sanitaria in questo contesto è stato gravemente ostacolato – con ambulanze bloccate e colpite e l’aumento di raid militari violenti che hanno provocato feriti, vittime, nonché la distruzione di infrastrutture civili essenziali, tra cui strade, servizi sanitari, condutture idriche e sistemi elettrici, in particolare nei campi di Tulkarem e Jenin. Nelle aree remote e nelle periferie di città come Jenin o Nablus, la situazione è particolarmente disastrosa, poiché i pazienti affetti da patologie croniche, come chi ha bisogno di dialisi, sono costretti a rimanere a casa a causa degli ostacoli insostenibili per raggiungere l’assistenza sanitaria. Oltre alle frequenti incursioni militari israeliane, la violenza dei coloni e la crescente espansione degli insediamenti hanno reso molti palestinesi vulnerabili alla violenza e spaventati di muoversi in Cisgiordania. In totale, 1.500 attacchi di coloni israeliani contro palestinesi sono stati registrati dall’OCHA tra ottobre 2023 e ottobre 2024. “In quanto potenza occupante, Israele ha l’obbligo legale di garantire l’accesso all’assistenza sanitaria e di proteggere il personale medico. Il sistema sanitario in Cisgiordania è sottoposto a un’immensa pressione e costretto a uno stato di perenne emergenza”, afferma il rapportoIn
13:23
Si apre un nuovo capitolo per Food for Gaza: insieme alla fornitura di aiuti, l’Italia ha deciso di ampliare il sostegno alla popolazione palestinese della Striscia all’ambito sanitario, a cominciare dal trasferimento in Italia di bambini che hanno bisogno di cure oncologiche. La prima lista di 14 pazienti – insieme agli accompagnatori per un totale di 42 persone – è pronta ed è al vaglio di israeliani e palestinesi, ma la speranza e’ “aumentarne il numero”. “Vogliamo fare di più”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi e’ in missione in Israele per la consegna al Programma Alimentare Mondiale, al porto di Ashdod, di 15 camion di aiuti parte del progetto Food for Gaza. Le procedure burocratiche sono lunghe, il problema non sono i bambini ma gli accompagnatori: basta che cambi un nome in lista e bisogna ricominciare”, ha aggiunto il titolare della Farnesina. Ad accompagnare Tajani, sono ad Ashdod anche il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e una delegazione di quattro medici provenienti dagli ospedali Umberto I di Roma e Regina Margherita di Torino, tra cui due oncologi pediatri, un gastroenterologo e un infettivologo. Oltre a questi due centri medici universitari, “vorremmo allargare al Rizzoli di Bologna per le protesi”, ha sottolineato Tajani. Il tema è fondamentale ma è “una questione delicata, si tratta di molti e sofisticati materiali considerati ‘dual use'”, che possono essere usati sia per scopi civili che militari e questo ne rende più complessa l’autorizzazione ha sottolineato l’ambasciatore italiano alla Fao, Bruno Archi, che coordina il progetto Food for Gaza. Le cartelle mediche sono già arrivate e sono state analizzate, hanno riferito i medici, che resteranno fino a sabato per una serie di incontri a Ramallah e Gerusalemme anche per avviare contatti volti a stabilire una collaborazione in ambito sanitario. Per l’evacuazione dei bambini si ipotizza il 15/16 febbraio: dal valico di Rafah entreranno in Egitto e dal Cairo verranno trasferiti in Italia, quattro a Milano, due a Monza e gli altri otto divisi tra Torino e Roma. “Health for Gaza è un impegno concreto per la popolazione della Striscia”, ha sottolineato la Bernini, mettendo l’accento, insieme alla rettrice della Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, sul contributo dei centri medici universitari.
13:13
“Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele al termine dei combattimenti. I palestinesi, persone come Chuck Schumer, sarebbero reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione. Avrebbero davvero la possibilità di essere felici, sicuri e liberi”. Lo scrive su Truth Donald Trump. “Gli Usa, lavorando con grandi team di sviluppo provenienti da tutto il mondo, inizierebbero la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari sviluppi del genere sulla Terra. Gli Usa non avrebbero bisogno di soldati! La stabilità della regione regnerebbe!”.
12:35
Il governo del Pakistan considera la proposta del presidente statunitense Donald Trump di sfollare la popolazione di Gaza “profondamente preoccupante e ingiusta”. “La terra palestinese appartiene al popolo palestinese”, aggiunge il governo pakistano, l’unica opzione praticabile e giusta è una soluzione a due stati.
12:30
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 47.583 di cui 31 (due nuovi, 28 recuperati e uno deceduto a causa di ferite) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 111.633, secondo la stessa fonte.
12:25
“Abbiamo preso nota dei commenti del presidente Trump. L’Unione Europea rimane pienamente impegnata nella soluzione dei due stati, che riteniamo sia l’unica via per una pace a lungo termine sia per gli israeliani che per i palestinesi”. “Gaza è parte integrante di un futuro stato palestinese, è una parte essenziale della futura politica” di tale Stato e “non ci dovrebbero essere ulteriori spostamenti forzati di palestinesi”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Anouar El Anouni, nel corso dell’incontro quotidiano con la stampa.