
Sono passati ben vent’anni dal 3 marzo 2005, una data che rimarrà impressa nella memoria degli italiani come una delle giornate più nevose degli ultimi decenni. Un’imponente ondata di freddo proveniente dalla Russia portò temperature eccezionalmente basse e nevicate abbondanti su gran parte del Nord Italia, trasformando paesaggi urbani e rurali in scenari tipicamente invernali, nonostante l’avanzare della primavera.
Genova: una città imbiancata come mai prima
La città di Genova, solitamente caratterizzata da un clima mite, fu tra le più colpite. La nevicata iniziò nelle prime ore del 3 marzo, intensificandosi rapidamente grazie alla “tramontana scura”, un vento freddo che soffiava dagli Appennini. In poche ore, il capoluogo ligure si ritrovò sotto una spessa coltre bianca, con accumuli che raggiunsero i 30-35 cm nel centro città e punte superiori nelle zone collinari. Le spiagge di Boccadasse, pittoresco borgo marinaro, apparivano irriconoscibili, coperte da circa 20 cm di neve.
Temperature record e disagi diffusi
Le temperature scesero a livelli record per il mese di marzo. Nelle campagne piemontesi si registrarono minime tra -12°C e -14°C, con punte eccezionali di -15°C a Castelletto d’Orba (AL). Ad Asti, la colonnina di mercurio toccò -9,4°C, mentre a Castell’Alfero (AT) si raggiunsero -13,5°C. Queste condizioni portarono a disagi significativi nei trasporti e nelle attività quotidiane, con strade impraticabili e servizi pubblici rallentati.
Milano e la pianura padana sotto la neve
Anche Milano non fu risparmiata dall’ondata di maltempo. La città si svegliò sotto una fitta nevicata che causò notevoli disagi alla circolazione stradale e ferroviaria. La neve cadde copiosa su tutta la pianura padana, con accumuli significativi in diverse località lombarde ed emiliane.
Il Nord-Est e la Toscana: paesaggi imbiancati
Nel Nord-Est, città come Padova registrarono accumuli di neve tra i 15 e i 20 cm, con temperature ampiamente sotto lo zero. Anche la Toscana fu interessata dall’evento nevoso, con accumuli significativi in diverse località, trasformando il paesaggio in un’immagine tipicamente invernale.
La nevicata del 3 marzo 2005 è stata classificata come una delle più intense degli ultimi decenni, soprattutto per la Liguria e la Toscana, regioni solitamente meno esposte a fenomeni nevosi di tale portata. Le condizioni atmosferiche che portarono a questo evento furono il risultato di una combinazione di fattori, tra cui l’afflusso di aria gelida continentale e la formazione di un minimo depressionario sul mar Ligure, che favorì precipitazioni abbondanti e persistenti. A distanza di anni, la nevicata del 3 marzo 2005 rimane un evento meteorologico straordinario, ricordato per la sua intensità e per l’impatto significativo su gran parte del territorio del Centro-Nord.