L’esercito israeliano ha annunciato di aver ampliato la  sua offensiva terrestre nella Striscia di Gaza meridionale. \”Le Idf hanno iniziato a condurre attività di terra nell’area di al-Janina a Rafah al fine di espandere la zona di sicurezza  nella parte meridionale di Gaza\”, ha riferito l’esercito di Tel Aviv in una nota. \n

Hamas ha rilasciato un video dell’ostaggio Elkana Bohbot, il secondo in una settimana. La famiglia di Bohbot – scrive Haaretz – non ha ancora deciso se approvare la diffusione pubblica del video. Lunedì scorso era stato pubblicato un video con gli ostaggi israeliani Bohbot, 36 anni, e Yosef Chaim Ohana, 24 anni. Hamas ha anche fatto sapere di aver approvato la nuova proposta di mediazione per un cessate il  fuoco a Gaza avanzata da Egitto e Qatar e ha avvertito che un disarmo  dell’organizzazione palestinese costituisce una \”linea rossa\” e non è  quindi accettabile.

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Intanto, l’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato contro ambulanze nella Striscia di Gaza dopo averle identificate come \”veicoli sospetti\”: un episodio, avvenuto domenica scorsa a Rafah, a ridosso del confine con l’Egitto, costato la vita a una persona e che Hamas ha condannato come un \”crimine di guerra\”. Lo scrive il Guardian.

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L’emittente pubblica israeliana Kan ha riferito che i mediatori vedono la volontà di alcuni membri anziani di Hamas di rilasciare un piccolo numero di ostaggi per garantire un cessate il fuoco durante la festa di fine Ramadan dell’Eid al-Fitr. La rete riconosce che non è ancora chiaro cosa Hamas chiederà in cambio di coloro che rilascia, anche se afferma che tra gli ostaggi liberati ci sarebbe l’americano-israeliano Edan Alexander. Secondo l’emittente israeliana, l’accordo potrebbe anche avere meno a che fare con l’Eid al-Fitr e più con le proteste scoppiate contro Hamas in tutta Gaza negli ultimi giorni. Un cessate il fuoco, anche di diversi giorni, consentirebbe ad Hamas di tenere sotto controllo le proteste, sostiene la rete.  

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Sei palestinesi, tra cui tre donne, sono stati uccisi in attacchi aerei  israeliani che hanno attaccato diverse aree nella Striscia di Gaza  settentrionale. Lo scrive l’agenzia stampa palestinese Wafa.

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Centinaia di persone in marcia, nella sera di sabato, a Gerusalemme, verso la  residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu, per chiedere la  liberazione degli ostaggi ancora in mano a Hamas. Lo riferiscono i media  israeliani. Proteste anche a Tel Aviv.

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Approfondimenti:

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Il presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa ha annunciato la formazione di un nuovo governo, affermando il suo desiderio di \”costruire uno Stato forte e stabile\”. I ministri degli Esteri, della Difesa e dell’Interno mantengono le loro posizioni.    Dopo l’8 dicembre, quando una coalizione guidata dagli islamici ha preso il potere a Damasco, la gestione degli affari correnti è stata affidata ad una squadra ministeriale.

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Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell’ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell’OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. IL PROFILO

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Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha affermato di non poter accettare i continui attacchi israeliani al Libano, il giorno dopo il primo raid condotto a Beirut dopo il cessate il fuoco di novembre.    \”Questa aggressione deve finire. Israele… ha bombardato i sobborghi meridionali di Beirut per la prima volta dopo la tregua… non possiamo permettere che continui\”, ha precisato Qassem in un discorso televisivo.

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Nuova mobilitazione del Comitato Palestina L’Aquila nel centro storico del capoluogo. Un sit-in che arriva alla vigilia della ‘Giornata della Terra palestinese’, ricorrenza annuale che commemora i caduti arabi israeliani negli scontri in Galilea del 30 marzo 1976.    \”Una data particolarmente sentita quest’anno – spiegano i manifestanti – sia perché coincide con la fine del Ramadan, sia perché ci consente di porre l’accento sul genocidio in corso, con oltre 50mila vittime dal 7 ottobre 2023 e una media di 250 palestinesi uccisi al giorno (fonte Oxfam)\”.    Non solo. Mercoledì 2 aprile, la Corte di assise dell’Aquila ospiterà il processo contro tre palestinesi: Anan Yaeesh, detenuto da gennaio 2024, Ali Irar e Mansour Doghmosh, attualmente in libertà. Tutti e tre sono stati rinviati a giudizio in quanto partecipanti a un’associazione con finalità di terrorismo, punita dall’articolo 270 bis del codice penale.    \”Saremo lì ancora una volta ad affermare che la resistenza non è un crimine – sottolinea Luigia De Biasi, una militante – il crimine, senza dubbio, è il genocidio e coloro che lo stanno perpetrando nel silenzio dell’Italia, dell’Europa e di gran parte dell’Occidente. Per noi è importante essere qui oggi e sarà ancora più importante esserci mercoledì\”.    A corredo della mobilitazione è stata allestita una piccola esposizione con foto legate alle dinamiche geopolitiche della questione mediorientale

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Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno firmato un \”trattato di partenariato strategico globale\” con cui è stata potenziata la cooperazione militare e d’intelligence. Un accordo definito \”una vera svolta\” che amplierà la proiezione russa nel settore dell’energia nucleare iraniana. LEGGI L’ARTICOLO

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Hamas ha approvato la nuova proposta di mediazione per un cessate il fuoco a Gaza avanzata da Egitto e Qatar e ha avvertito che un disarmo dell’organizzazione palestinese costituisce una \”linea rossa\” e non è quindi accettabile. \”Due giorni fa abbiamo ricevuto una proposta dai fratelli mediatori di Egitto e Qatar\”, ha dichiarato Khalil al-Haya, alto ufficiale di Hamas, \”la abbiamo recepita in modo positivo e approvata. Speriamo che l’occupazione (Israele, nda) non la contrastera’\”. 

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Centinaia di persone stanno marciando a Gerusalemme, dirette verso la residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu, per chiedere la liberazione degli ostaggi ancora in mano a Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. I dimostranti reggono uno striscione con la scritta \”Dermer, 59 o dimettiti\” un riferimento al ministro degli Affari Strategici, Ron Dermer, che ha in mano la trattativa sugli ostaggi, e il numero degli israeliani che restano prigionieri nella striscia di Gaza. 

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Kefiah tenute in aria, fumogeni, e bandiere della Palestina. E il grido ‘intifada fino alla vittoria’. Cantando ‘Bella Ciao’ il corteo pro-pal a Roma è arrivato ai Fori Imperiali. I manifestanti hanno terminato gli ultimi interventi e stanno per smobilitare il presidio.

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver ampliato nelle ultime ore la sua offensiva terrestre nella Striscia di Gaza meridionale. Lo scrive The Times of Israel, precisando che le truppe sono entrate nel quartiere di al-Jneina a Rafah, nell’ambito di un’iniziativa volta ad ampliare una zona cuscinetto lungo i confini della Striscia. L’Idf hanno affermato che le truppe hanno demolito le infrastrutture di Hamas nella zona. Separatamente, nel fine settimana sono stati effettuati decine di attacchi aerei, prendendo di mira quelle che l’esercito ritiene essere infrastrutture di Hamas e della Jihad islamica palestinese

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\”Nelle ultime ore, le Idf hanno iniziato a condurre attività di terra nell’area di al-Janina a Rafah al fine di espandere la zona di sicurezza nella parte meridionale di Gaza\”. Lo ha riferito lo stesso esercito di Tel Aviv in una nota, precisando che le forze israeliane continuano ad effettuare attacchi aerei \”su obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica in tutta la Striscia di Gaza\”. \”Durante gli attacchi, decine di terroristi sono stati eliminati, compresi terroristi che avevano lanciato mortai verso il territorio israeliano\”, ha precisato l’esercito israeliano. 

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Hamas ha rilasciato un video dell’ostaggio Elkana Bohbot, il secondo in una settimana. La famiglia di Bohbot – scrive Haaretz – non ha ancora deciso se approvare la diffusione pubblica del video. Lunedì scorso era stato pubblicato un video con gli ostaggi israeliani Bohbot, 36 anni, e Yosef Chaim Ohana, 24 anni. Le riprese erano state fatte dopo la fine del cessate il fuoco a Gaza.    Bohbot lavorava come responsabile della logistica per la società di produzione del festival Nova del 7 ottobre 2023.

“,”postId”:”853fec99-cd76-4970-a26a-5b0950ee0dd8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-03-29T16:24:05.538Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-29T17:24:05+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Anelli(Fnomceo): \”A Gaza rispettare diritti umanitari del soccorso\””,”content”:”

\”Ci uniamo all’appello lanciato dalle Nazioni Unite e invitiamo al rispetto e al sostegno dei principi fondamentali del diritto umanitario e delle Convenzioni di Ginevra\”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta le notizie che arrivano da Gaza: Israele ha ammesso di aver colpito alcune ambulanze, smentendo invece il ritrovamento dei resti di uno dei soccorritori scomparsi. \”Anche in guerra, così come in pace – aggiunge – doveri del medico sono la tutela della vita e della salute. Allo stesso modo, come medici abbiamo il dovere di promuovere la pace e di prevenire la perdita di vite umane dovuta ai conflitti\”. \”È nostro dovere dunque – conclude il Presidente Fnomceo – far sentire forte la nostra voce, il nostro richiamo al rispetto del diritto umanitario e la nostra ferma condanna per il coinvolgimento dei malati, degli operatori sanitari e dei soccorritori nel conflitto. Di fronte al soccorso dei feriti e alla cura dei malati, infatti, non esiste un fronte, non esiste nemico, si scolora la sottile linea rossa e il volto del soldato, del combattente si trasfigura nell’universalità della sofferenza e del dolore. Per questo i luoghi di cura devono essere zone franche, e i medici, i soccorritori, i malati, i bambini, i fragili godere di immunità ed essere salvaguardati, non diventando invece, in nessun caso, vittime o, ancor peggio, bersagli dell’orrore\”.

“,”postId”:”8b5e10dd-14e8-446c-bcd8-aee4baa09e93″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-03-29T16:15:10.594Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-29T17:15:10+0100″,”altBackground”:false,”title”:”\”Stop al genocidio, Anan libero\”, partito corteo a Roma”,”content”:”

‘Stop al Genocidio, stop accordi con Israele. Libertà per Anan, Ali e Mansour’. Con questo striscione, al grido Palestina libera, è partito il corteo organizzato a Roma. Da piazza Vittorio Emanuele II, i manifestanti sfileranno per le strade di Roma, arrivando ai Fori Imperiali. \”Israele che tu sia maledetta\”, uno dei cori intonati dallo spezzone degli studenti. Presenti, oltre la Comunità, assieme all’Udap e al Movimento degli studenti palestinesi,  anche bandiere Usb, Potere al Popolo, e dei collettivi Osa e Cambiare Rotta. Molti i manifesti per la liberazione di Anan Yaeesh, attualmente recluso nel carcere di Terni, a seguito di una richiesta di estradizione da parte dello stato di Israele per terrorismo internazionale. Al centro del corteo, una maxi bandiera della Palestina, tenuta tra le mani da decine di persone. Molti i cori anche contro il governo italiano.

“,”postId”:”5c179ef6-55e1-49e4-9775-597721558a9f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-03-29T16:13:42.151Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-29T17:13:42+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Corteo nazionale per Gaza a Milano, \”prevale design su genocidio\””,”content”:”

Il design è stato preferito alla denuncia del genocidio a Gaza\”: è questa la posizione assunta dagli organizzatori, riuniti oggi in assemblea, della manifestazione nazionale del 12 aprile a Milano per la pace nella Striscia di Gaza martoriata da un conflitto senza fine. Il corteo, che partirà alle 14.30 dalla Stazione Centrale, terminerà all’Arco della Pace e non in piazza Duomo a causa del Fuori Salone e di alcuni eventi correlati.  L’assemblea è stata preceduta da un breve corteo partito alle 12.30 da piazzale Loreto, luogo simbolo dell’antifascismo, e arrivato al Parco Trotter dove si è tenuto l’incontro.    L’iniziativa di sabato 12 aprile è organizzata da molte  associazioni palestinesi e dalla galassia dei sindacati di base oltre ad altre realtà provenienti da tutta Italia. Fra loro: Associazione dei Palestinesi in Italia (Api), Associazione Donne Palestinesi, Comunità Palestinesi, Giovani Palestinesi d’Italia (Gpi), Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap), Adl Cobas, Cub, Confederazione Cobas Lombardia, Sgb, Sial Cobas, Si Cobas, Usi Cit, Usb Lombardia, Centro sociale Vittoria e Partito Comunista dei Lavoratori. \”Le realtà pacifiste, sociali, sindacali e politiche denunciano con forza l’operazione di sterminio sistematico della popolazione civile palestinese a Gaza, che procede senza sosta e senza che i richiami dell’Onu vengano ascoltati\”, è stato detto fra l’altro.    \”E’ necessario che scoppi la pace – ha sottolineato Walter Montagnoli, segretario nazionale della Confederazione unitaria di base -. Il genocidio del popolo palestinese e l’attacco ai diritti dei lavoratori in Italia sono due facce della stessa medaglia: un sistema economico che affama i popoli e saccheggia il pianeta per finanziare guerre e armamenti. Mentre il governo italiano taglia salari, sanità e istruzione, investe invece miliardi nell’industria bellica e alimenta lo sterminio in Palestina. La lotta del popolo palestinese è la lotta di tutte e tutti noi contro lo sfruttamento, contro la guerra, per un mondo di giustizia e libertà\”.

“,”postId”:”7d25fa50-782c-428f-ac20-8b8c4909a4f6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-03-29T15:50:47.064Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-29T16:50:47+0100″,”altBackground”:false,”title”:”A Firenze migliaia sfilano per chiedere “Palestina libera””,”content”:”

Nell’eterogeneo corteo a sfilare anche l’imam fiorentino Izzedin Elzir, rappresentanti del Comune di Firenze e della Regione Toscana. E ancora, comitati e associazioni come Firenze per la Palestina e Firenze ripudia la guerra, e anche sigle della sinistra e centri sociali. \”Questa manifestazione è stata indetta perché purtroppo in Palestina ci sono atti criminali contro l’umanità da parte del governo israeliano – ha detto l’imam di Firenze a margine della manifestazione -. Dobbiamo ogni giorno manifestare finché non si fermeranno questi atti criminali. Ogni manifestazione è sempre più grande perché i cittadini prendono atto di questa situazione\”. E a chi chiedeva un commento sulle proteste dei palestinesi contro Hamas, Elzir, anch’egli palestinese, ha risposto: \”I palestinesi sono un popolo che lotta per la libertà e ben venga qualsiasi lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese\”. Alla manifestazione era presente, tra gli altri, la deputata Pa Laura Boldrini. \”Ringrazio le organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione di oggi a Firenze – sottolinea in una nota -, per chiedere la fine dello sterminio del popolo palestinese per mano del governo Netanyahu. Davanti all’immobilismo, quando non all’appoggio, dei potenti della terra, davanti al silenzio del governo Meloni che non esprime cordoglio per gli oltre 50mila morti a Gaza e non condanna i crimini efferati commessi dall’Idf, non bastano le nostre tante iniziative parlamentari. Le persone non ce la fanno più: vogliono dire basta. Per questo oggi era necessario essere qui\”.

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\”Ringrazio le organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione di oggi, a Firenze, per chiedere la fine dello sterminio del popolo palestinese per mano del governo Netanyahu. Davanti all’immobilismo, quando non all’appoggio, dei potenti della terra, davanti al silenzio del governo Meloni che non esprime cordoglio per gli oltre 50mila morti a Gaza e non condanna i crimini efferati commessi dall’Idf, non bastano le nostre tante iniziative parlamentari. Le persone non ce la fanno più: vogliono dire basta. Basta ai bombardamenti indiscriminati, basta all’occupazione della Cisgiordania, basta alla violazione costante del diritto internazionale. Per questo oggi era necessario essere qui, nella piazza organizzata da Anpi, CGIL, Oxfam, Arci, Cospe, Emergency, Amnesty International, Legambiente e altre realtà della società civile: tutte e tutti insieme perché quello che accade in Palestina non è più sopportabile\”. Lo dichiara in una nota Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

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\”L’iniziativa lanciata dalla Rete#Nobavaglio e da numerose altre organizzazioni della società civile, per dire basta alla strage di innocenti a Gaza e fare luce sui crimini commessi da Israele spegnendo quella di un monumento così importante e simbolico come il Colosseo, dimostra ancora una volta quali siano i veri sentimenti del popolo italiano verso la Palestina. Siamo davvero grati di ricevere questa conferma in un momento in cui abbiamo un grande bisogno di solidarietà e vicinanza\”. Lo dichiara l’Ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh. \”Il massacro in corso a Gaza è di una gravità senza precedenti: 50.215 morti accertati il 70% dei quali erano donne e bambini, senza contare le migliaia che marciscono sotto alle macerie; e quasi 114.000 feriti, il 30% dei quali riporteranno danni permanenti nel fisico e nello spirito, senza contare il dolore per la perdita dei propri cari che l’intera popolazione dovrà sopportare per il resto della vita – afferma -. A questi dati si aggiungono quelli relativi al trasferimento forzato di quasi tutti gli abitanti della Striscia, costretti ad abbandonare le proprie case distrutte, e a spostarsi più e più volte in cerca di un luogo sicuro che al momento non esiste – aggiunge  -. In queste incredibili circostanze, ci auguriamo che le istituzioni a cui è rivolto l’appello di spegnere il Colosseo per risvegliare le coscienze e promuovere azioni politiche concrete rispondano positivamente – sottolinea l’ambasciatrice – , fiduciosi che l’Italia, pioniera del rispetto dei diritti umani, stia naturalmente dalla parte di chi viene sempre più ingiustamente privato di questi diritti\”.

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Fonti egiziane ritiengono che, nonostante la situazione di stallo nei colloqui tra Israele e Hamas, ci sia la possibilità di un rapido progresso, grazie alla celebrazione dell’Eid al-Fitr della prossima settimana, ha riferito il quotidiano libanese Al Akhbar.    Secondo il quotidiano, i mediatori stanno cercando di promuovere un cessate il fuoco durante le festività, che segna la fine del Ramadan, in preparazione al raggiungimento di un accordo più ampio.     Il rapporto cita fonti egiziane secondo cui il Cairo ha presentato alle parti proposte \”realistiche\” che avrebbero il sostegno degli Stati Uniti e del Qatar per accelerare i progressi su un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza.

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver ampliato la  sua offensiva terrestre nella Striscia di Gaza meridionale. “Le Idf hanno iniziato a condurre attività di terra nell’area di al-Janina a Rafah al fine di espandere la zona di sicurezza  nella parte meridionale di Gaza”, ha riferito l’esercito di Tel Aviv in una nota. 

Hamas ha rilasciato un video dell’ostaggio Elkana Bohbot, il secondo in una settimana. La famiglia di Bohbot – scrive Haaretz – non ha ancora deciso se approvare la diffusione pubblica del video. Lunedì scorso era stato pubblicato un video con gli ostaggi israeliani Bohbot, 36 anni, e Yosef Chaim Ohana, 24 anni. Hamas ha anche fatto sapere di aver approvato la nuova proposta di mediazione per un cessate il  fuoco a Gaza avanzata da Egitto e Qatar e ha avvertito che un disarmo  dell’organizzazione palestinese costituisce una “linea rossa” e non è  quindi accettabile.

Intanto, l’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato contro ambulanze nella Striscia di Gaza dopo averle identificate come “veicoli sospetti”: un episodio, avvenuto domenica scorsa a Rafah, a ridosso del confine con l’Egitto, costato la vita a una persona e che Hamas ha condannato come un “crimine di guerra”. Lo scrive il Guardian.

L’emittente pubblica israeliana Kan ha riferito che i mediatori vedono la volontà di alcuni membri anziani di Hamas di rilasciare un piccolo numero di ostaggi per garantire un cessate il fuoco durante la festa di fine Ramadan dell’Eid al-Fitr. La rete riconosce che non è ancora chiaro cosa Hamas chiederà in cambio di coloro che rilascia, anche se afferma che tra gli ostaggi liberati ci sarebbe l’americano-israeliano Edan Alexander. Secondo l’emittente israeliana, l’accordo potrebbe anche avere meno a che fare con l’Eid al-Fitr e più con le proteste scoppiate contro Hamas in tutta Gaza negli ultimi giorni. Un cessate il fuoco, anche di diversi giorni, consentirebbe ad Hamas di tenere sotto controllo le proteste, sostiene la rete.  

Sei palestinesi, tra cui tre donne, sono stati uccisi in attacchi aerei  israeliani che hanno attaccato diverse aree nella Striscia di Gaza  settentrionale. Lo scrive l’agenzia stampa palestinese Wafa.

Centinaia di persone in marcia, nella sera di sabato, a Gerusalemme, verso la  residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu, per chiedere la  liberazione degli ostaggi ancora in mano a Hamas. Lo riferiscono i media  israeliani. Proteste anche a Tel Aviv.

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Il presidente siriano: “Formato un nuovo governo”

Il presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa ha annunciato la formazione di un nuovo governo, affermando il suo desiderio di “costruire uno Stato forte e stabile”. I ministri degli Esteri, della Difesa e dell’Interno mantengono le loro posizioni.    Dopo l’8 dicembre, quando una coalizione guidata dagli islamici ha preso il potere a Damasco, la gestione degli affari correnti è stata affidata ad una squadra ministeriale.

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Abu Mazen compie 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell’ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell’OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. IL PROFILO

41 minuti fa

Hezbollah: “Inaccettabili gli attacchi israeliani al Libano”

Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha affermato di non poter accettare i continui attacchi israeliani al Libano, il giorno dopo il primo raid condotto a Beirut dopo il cessate il fuoco di novembre.    “Questa aggressione deve finire. Israele… ha bombardato i sobborghi meridionali di Beirut per la prima volta dopo la tregua… non possiamo permettere che continui”, ha precisato Qassem in un discorso televisivo.

47 minuti fa

Sit-in per Palestina all’Aquila: “Difendiamo la resistenza”

Nuova mobilitazione del Comitato Palestina L’Aquila nel centro storico del capoluogo. Un sit-in che arriva alla vigilia della ‘Giornata della Terra palestinese’, ricorrenza annuale che commemora i caduti arabi israeliani negli scontri in Galilea del 30 marzo 1976.    “Una data particolarmente sentita quest’anno – spiegano i manifestanti – sia perché coincide con la fine del Ramadan, sia perché ci consente di porre l’accento sul genocidio in corso, con oltre 50mila vittime dal 7 ottobre 2023 e una media di 250 palestinesi uccisi al giorno (fonte Oxfam)”.    Non solo. Mercoledì 2 aprile, la Corte di assise dell’Aquila ospiterà il processo contro tre palestinesi: Anan Yaeesh, detenuto da gennaio 2024, Ali Irar e Mansour Doghmosh, attualmente in libertà. Tutti e tre sono stati rinviati a giudizio in quanto partecipanti a un’associazione con finalità di terrorismo, punita dall’articolo 270 bis del codice penale.    “Saremo lì ancora una volta ad affermare che la resistenza non è un crimine – sottolinea Luigia De Biasi, una militante – il crimine, senza dubbio, è il genocidio e coloro che lo stanno perpetrando nel silenzio dell’Italia, dell’Europa e di gran parte dell’Occidente. Per noi è importante essere qui oggi e sarà ancora più importante esserci mercoledì”.    A corredo della mobilitazione è stata allestita una piccola esposizione con foto legate alle dinamiche geopolitiche della questione mediorientale

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Medioriente, Israele annuncia operazioni via terra a Rafah. VIDEO

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Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno firmato un “trattato di partenariato strategico globale” con cui è stata potenziata la cooperazione militare e d’intelligence. Un accordo definito “una vera svolta” che amplierà la proiezione russa nel settore dell’energia nucleare iraniana. LEGGI L’ARTICOLO

20:18

Hamas: bene proposta mediatori, armi sono linea rossa

Hamas ha approvato la nuova proposta di mediazione per un cessate il fuoco a Gaza avanzata da Egitto e Qatar e ha avvertito che un disarmo dell’organizzazione palestinese costituisce una “linea rossa” e non è quindi accettabile. “Due giorni fa abbiamo ricevuto una proposta dai fratelli mediatori di Egitto e Qatar”, ha dichiarato Khalil al-Haya, alto ufficiale di Hamas, “la abbiamo recepita in modo positivo e approvata. Speriamo che l’occupazione (Israele, nda) non la contrastera'”. 

20:17

Proteste a Gerusalemme per chiedere liberazione ostaggi

Centinaia di persone stanno marciando a Gerusalemme, dirette verso la residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu, per chiedere la liberazione degli ostaggi ancora in mano a Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. I dimostranti reggono uno striscione con la scritta “Dermer, 59 o dimettiti” un riferimento al ministro degli Affari Strategici, Ron Dermer, che ha in mano la trattativa sugli ostaggi, e il numero degli israeliani che restano prigionieri nella striscia di Gaza. 

19:21

Arrivato ai Fori corteo pro-pal a Roma, fumogeni e Bella ciao

Kefiah tenute in aria, fumogeni, e bandiere della Palestina. E il grido ‘intifada fino alla vittoria’. Cantando ‘Bella Ciao’ il corteo pro-pal a Roma è arrivato ai Fori Imperiali. I manifestanti hanno terminato gli ultimi interventi e stanno per smobilitare il presidio.

19:15

L’Idf espande l’operazione di terra avviata a Rafah

L’esercito israeliano ha annunciato di aver ampliato nelle ultime ore la sua offensiva terrestre nella Striscia di Gaza meridionale. Lo scrive The Times of Israel, precisando che le truppe sono entrate nel quartiere di al-Jneina a Rafah, nell’ambito di un’iniziativa volta ad ampliare una zona cuscinetto lungo i confini della Striscia. L’Idf hanno affermato che le truppe hanno demolito le infrastrutture di Hamas nella zona. Separatamente, nel fine settimana sono stati effettuati decine di attacchi aerei, prendendo di mira quelle che l’esercito ritiene essere infrastrutture di Hamas e della Jihad islamica palestinese

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19:00

“Stop al genocidio”: manifestazione per la Palestina a Roma
manifestazione per la Palestina a Roma

©Ansa

18:26

Idf: “Iniziate operazioni di terra a Rafah”

“Nelle ultime ore, le Idf hanno iniziato a condurre attività di terra nell’area di al-Janina a Rafah al fine di espandere la zona di sicurezza nella parte meridionale di Gaza”. Lo ha riferito lo stesso esercito di Tel Aviv in una nota, precisando che le forze israeliane continuano ad effettuare attacchi aerei “su obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica in tutta la Striscia di Gaza”. “Durante gli attacchi, decine di terroristi sono stati eliminati, compresi terroristi che avevano lanciato mortai verso il territorio israeliano”, ha precisato l’esercito israeliano. 

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17:28

Hamas pubblica video con ostaggio Elkana Bohbot

Hamas ha rilasciato un video dell’ostaggio Elkana Bohbot, il secondo in una settimana. La famiglia di Bohbot – scrive Haaretz – non ha ancora deciso se approvare la diffusione pubblica del video. Lunedì scorso era stato pubblicato un video con gli ostaggi israeliani Bohbot, 36 anni, e Yosef Chaim Ohana, 24 anni. Le riprese erano state fatte dopo la fine del cessate il fuoco a Gaza.    Bohbot lavorava come responsabile della logistica per la società di produzione del festival Nova del 7 ottobre 2023.

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17:24

Anelli(Fnomceo): “A Gaza rispettare diritti umanitari del soccorso”

“Ci uniamo all’appello lanciato dalle Nazioni Unite e invitiamo al rispetto e al sostegno dei principi fondamentali del diritto umanitario e delle Convenzioni di Ginevra”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta le notizie che arrivano da Gaza: Israele ha ammesso di aver colpito alcune ambulanze, smentendo invece il ritrovamento dei resti di uno dei soccorritori scomparsi. “Anche in guerra, così come in pace – aggiunge – doveri del medico sono la tutela della vita e della salute. Allo stesso modo, come medici abbiamo il dovere di promuovere la pace e di prevenire la perdita di vite umane dovuta ai conflitti”. “È nostro dovere dunque – conclude il Presidente Fnomceo – far sentire forte la nostra voce, il nostro richiamo al rispetto del diritto umanitario e la nostra ferma condanna per il coinvolgimento dei malati, degli operatori sanitari e dei soccorritori nel conflitto. Di fronte al soccorso dei feriti e alla cura dei malati, infatti, non esiste un fronte, non esiste nemico, si scolora la sottile linea rossa e il volto del soldato, del combattente si trasfigura nell’universalità della sofferenza e del dolore. Per questo i luoghi di cura devono essere zone franche, e i medici, i soccorritori, i malati, i bambini, i fragili godere di immunità ed essere salvaguardati, non diventando invece, in nessun caso, vittime o, ancor peggio, bersagli dell’orrore”.

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17:15

“Stop al genocidio, Anan libero”, partito corteo a Roma

‘Stop al Genocidio, stop accordi con Israele. Libertà per Anan, Ali e Mansour’. Con questo striscione, al grido Palestina libera, è partito il corteo organizzato a Roma. Da piazza Vittorio Emanuele II, i manifestanti sfileranno per le strade di Roma, arrivando ai Fori Imperiali. “Israele che tu sia maledetta”, uno dei cori intonati dallo spezzone degli studenti. Presenti, oltre la Comunità, assieme all’Udap e al Movimento degli studenti palestinesi,  anche bandiere Usb, Potere al Popolo, e dei collettivi Osa e Cambiare Rotta. Molti i manifesti per la liberazione di Anan Yaeesh, attualmente recluso nel carcere di Terni, a seguito di una richiesta di estradizione da parte dello stato di Israele per terrorismo internazionale. Al centro del corteo, una maxi bandiera della Palestina, tenuta tra le mani da decine di persone. Molti i cori anche contro il governo italiano.

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17:13

Corteo nazionale per Gaza a Milano, “prevale design su genocidio”

Il design è stato preferito alla denuncia del genocidio a Gaza”: è questa la posizione assunta dagli organizzatori, riuniti oggi in assemblea, della manifestazione nazionale del 12 aprile a Milano per la pace nella Striscia di Gaza martoriata da un conflitto senza fine. Il corteo, che partirà alle 14.30 dalla Stazione Centrale, terminerà all’Arco della Pace e non in piazza Duomo a causa del Fuori Salone e di alcuni eventi correlati.  L’assemblea è stata preceduta da un breve corteo partito alle 12.30 da piazzale Loreto, luogo simbolo dell’antifascismo, e arrivato al Parco Trotter dove si è tenuto l’incontro.    L’iniziativa di sabato 12 aprile è organizzata da molte  associazioni palestinesi e dalla galassia dei sindacati di base oltre ad altre realtà provenienti da tutta Italia. Fra loro: Associazione dei Palestinesi in Italia (Api), Associazione Donne Palestinesi, Comunità Palestinesi, Giovani Palestinesi d’Italia (Gpi), Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap), Adl Cobas, Cub, Confederazione Cobas Lombardia, Sgb, Sial Cobas, Si Cobas, Usi Cit, Usb Lombardia, Centro sociale Vittoria e Partito Comunista dei Lavoratori. “Le realtà pacifiste, sociali, sindacali e politiche denunciano con forza l’operazione di sterminio sistematico della popolazione civile palestinese a Gaza, che procede senza sosta e senza che i richiami dell’Onu vengano ascoltati”, è stato detto fra l’altro.    “E’ necessario che scoppi la pace – ha sottolineato Walter Montagnoli, segretario nazionale della Confederazione unitaria di base -. Il genocidio del popolo palestinese e l’attacco ai diritti dei lavoratori in Italia sono due facce della stessa medaglia: un sistema economico che affama i popoli e saccheggia il pianeta per finanziare guerre e armamenti. Mentre il governo italiano taglia salari, sanità e istruzione, investe invece miliardi nell’industria bellica e alimenta lo sterminio in Palestina. La lotta del popolo palestinese è la lotta di tutte e tutti noi contro lo sfruttamento, contro la guerra, per un mondo di giustizia e libertà”.

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16:50

A Firenze migliaia sfilano per chiedere “Palestina libera”

Nell’eterogeneo corteo a sfilare anche l’imam fiorentino Izzedin Elzir, rappresentanti del Comune di Firenze e della Regione Toscana. E ancora, comitati e associazioni come Firenze per la Palestina e Firenze ripudia la guerra, e anche sigle della sinistra e centri sociali. “Questa manifestazione è stata indetta perché purtroppo in Palestina ci sono atti criminali contro l’umanità da parte del governo israeliano – ha detto l’imam di Firenze a margine della manifestazione -. Dobbiamo ogni giorno manifestare finché non si fermeranno questi atti criminali. Ogni manifestazione è sempre più grande perché i cittadini prendono atto di questa situazione”. E a chi chiedeva un commento sulle proteste dei palestinesi contro Hamas, Elzir, anch’egli palestinese, ha risposto: “I palestinesi sono un popolo che lotta per la libertà e ben venga qualsiasi lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese”. Alla manifestazione era presente, tra gli altri, la deputata Pa Laura Boldrini. “Ringrazio le organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione di oggi a Firenze – sottolinea in una nota -, per chiedere la fine dello sterminio del popolo palestinese per mano del governo Netanyahu. Davanti all’immobilismo, quando non all’appoggio, dei potenti della terra, davanti al silenzio del governo Meloni che non esprime cordoglio per gli oltre 50mila morti a Gaza e non condanna i crimini efferati commessi dall’Idf, non bastano le nostre tante iniziative parlamentari. Le persone non ce la fanno più: vogliono dire basta. Per questo oggi era necessario essere qui”.

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16:47

Boldrini: “A Firenze per dire basta allo sterminio a Gaza”

“Ringrazio le organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione di oggi, a Firenze, per chiedere la fine dello sterminio del popolo palestinese per mano del governo Netanyahu. Davanti all’immobilismo, quando non all’appoggio, dei potenti della terra, davanti al silenzio del governo Meloni che non esprime cordoglio per gli oltre 50mila morti a Gaza e non condanna i crimini efferati commessi dall’Idf, non bastano le nostre tante iniziative parlamentari. Le persone non ce la fanno più: vogliono dire basta. Basta ai bombardamenti indiscriminati, basta all’occupazione della Cisgiordania, basta alla violazione costante del diritto internazionale. Per questo oggi era necessario essere qui, nella piazza organizzata da Anpi, CGIL, Oxfam, Arci, Cospe, Emergency, Amnesty International, Legambiente e altre realtà della società civile: tutte e tutti insieme perché quello che accade in Palestina non è più sopportabile”. Lo dichiara in una nota Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

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16:27

Ambasciatrice Palestina: “Per Gaza si spengano luci Colosseo”

“L’iniziativa lanciata dalla Rete#Nobavaglio e da numerose altre organizzazioni della società civile, per dire basta alla strage di innocenti a Gaza e fare luce sui crimini commessi da Israele spegnendo quella di un monumento così importante e simbolico come il Colosseo, dimostra ancora una volta quali siano i veri sentimenti del popolo italiano verso la Palestina. Siamo davvero grati di ricevere questa conferma in un momento in cui abbiamo un grande bisogno di solidarietà e vicinanza”. Lo dichiara l’Ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh. “Il massacro in corso a Gaza è di una gravità senza precedenti: 50.215 morti accertati il 70% dei quali erano donne e bambini, senza contare le migliaia che marciscono sotto alle macerie; e quasi 114.000 feriti, il 30% dei quali riporteranno danni permanenti nel fisico e nello spirito, senza contare il dolore per la perdita dei propri cari che l’intera popolazione dovrà sopportare per il resto della vita – afferma -. A questi dati si aggiungono quelli relativi al trasferimento forzato di quasi tutti gli abitanti della Striscia, costretti ad abbandonare le proprie case distrutte, e a spostarsi più e più volte in cerca di un luogo sicuro che al momento non esiste – aggiunge  -. In queste incredibili circostanze, ci auguriamo che le istituzioni a cui è rivolto l’appello di spegnere il Colosseo per risvegliare le coscienze e promuovere azioni politiche concrete rispondano positivamente – sottolinea l’ambasciatrice – , fiduciosi che l’Italia, pioniera del rispetto dei diritti umani, stia naturalmente dalla parte di chi viene sempre più ingiustamente privato di questi diritti”.

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16:07

Media: “Possibile tregua a Gaza durante Eid al-Fitr”

Fonti egiziane ritiengono che, nonostante la situazione di stallo nei colloqui tra Israele e Hamas, ci sia la possibilità di un rapido progresso, grazie alla celebrazione dell’Eid al-Fitr della prossima settimana, ha riferito il quotidiano libanese Al Akhbar.    Secondo il quotidiano, i mediatori stanno cercando di promuovere un cessate il fuoco durante le festività, che segna la fine del Ramadan, in preparazione al raggiungimento di un accordo più ampio.     Il rapporto cita fonti egiziane secondo cui il Cairo ha presentato alle parti proposte “realistiche” che avrebbero il sostegno degli Stati Uniti e del Qatar per accelerare i progressi su un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza.

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