Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell’Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia.
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L’Ungheria si ritirerà dalla Corte penale internazionale (Cpi) durante la visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Budapest. Lo scrive il Times of Israel citando proprie fonti e ricordando che quello in Ungheria è il primo viaggio all’estero di Netanyahu da quando, lo scorso anno, la Cpi ha spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti per presunti crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza. I firmatari dello Stato di Roma, Ungheria compresa, sarebbero obbligati ad arrestare Netanyahu.
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Dopo l’arrivo oggi in Ungheria, domani Netanyahu incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orban. Guà a novembre Orban aveva invitato Netanyahu a recarsi in Ungheria in visita ufficiale senza il timore di essere arrestato.
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Hamas ha denunciato la visita odierna del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir alla spianata della Moschee definendola una \”provocatoria e pericolosa escalation\”. Il gruppo armato appoggiato dall’Iran ha chiesto ai palestinesi \”e ai nostri giovani in Cisgiordania di intensificare il loro confronto… in difesa della nostra Terra e dei nostri luoghi santi, prima tra tutti la benedetta moschea di Al-Aqsa\”. Il sito conteso è considerato sacro sia dagli ebrei sia dai musulmani.
“,”postId”:”836c0122-5a57-4a4a-98f1-54b15c0cf204″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T11:31:15.960Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T13:31:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”19 morti in raid su clinica Unrwa. Idf: \”Centro Hamas\””,”content”:”
Il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, ha denunciato un attacco israeliano a una clinica Unrwa a Jabaliya, nel nord di Gaza, nel quale sono rimasti uccisi 19 palestinesi, tra cui nove bambini. Le forze armate israeliane hanno confermato di aver colpito \”un centro di comando e controllo\” di Hamas a Jabaliya \”utilizzato per coordinare le attività terroristiche\”. L’Idf ha puntato il dito contro Hamas che \”prende il controllo delle infrastrutture civili e sfrutta brutalmente la popolazione civile come scudo umano\”. In una dichiarazione separata, l’esercito israeliano ha confermato che l’edificio ospitava una clinica dell’Unrwa. Da stamane all’alba, con l’espansione dell’offensiva militare israeliana nella Striscia, sono già 42 i morti secondo fonti mediche citate da al-Jazeera.
“,”postId”:”80a34e75-baa2-46df-b705-cce99ac8afd7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T10:56:57.738Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T12:56:57+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Gaza panifici chiusi per blocco Israele, spettro fame “,”content”:”
A Gaza i panifici sono costretti alla chiusura come conseguenza del blocco da parte di Israele all’ingresso degli aiuti internazionali, facendo tornare lo spettro della fame per la popolazione locale. A dare la notizia è il Programma alimentare mondiale (Wfp/Pam) che ha annunciato la chiusura di The Families Bakery, uno dei 25 panifici industriali supportati dall’organizzazione Onu, \”a causa della mancanza di farina e carburante\”. Il Wfp ha riferito che, di conseguenza, \”distribuira’ gli ultimi pacchi alimentari nei prossimi due giorni\”. Il Wfp era \”l’unico fornitore dei panifici di Gaza\” e consegnava loro \”tutto cio’ di cui avevano bisogno\”, ha detto Abed al-Ajrami, presidente della Palestinian Territory Bakery Owners Association e direttore di Families Bakery. \”Le ripercussioni della chiusura dei panifici saranno molto dure per le persone perché non hanno alternative\”, avverte al-Ajrami. Ora il grande forno della sua azienda rimane spento, come quello degli altri panifici chiusi che erano il pilastro del programma di distribuzione alimentare del Wfp nei campi sfollati.
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Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell’Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia.
“,”postId”:”9daab394-7dc3-4584-b388-4b66a563b56a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T10:37:46.449Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T12:37:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Madrid condanna raid contro il personale Mezzaluna Rossa a Gaza “,”content”:”
Il governo spagnolo condanna l’attacco israeliano a Gaza contro i 15 lavoratori umanitari della Mezzaluna Rossa palestinese i cui corpi sono stati ritrovati in una fossa comune. In una nota diffusa dal ministero degli Esteri, l’esecutivo \”estende questa condanna agli attacchi delle ultime settimane contro lavoratori umanitari e delle Nazioni Unite\”. Madrid ribadisce che il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato in tutti i contesti. Il governo spagnolo \”sostiene investigazioni sui fatti\” ed \”esige le responsabilità, giustizia e riparazione per le vittime e i loro familiari\”.
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deriso l’affare Qatargate e l’indagine sui suoi collaboratori per i loro legami con Doha definendoli \”un enorme bluff\”, rispondendo ai giornalisti sullo scandalo prima dell’inizio della sua testimonianza nel processo penale presso il tribunale distrettuale di Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel. \”Come fate a non vergognarvi?\” aggiunge, rivolgendosi ai giornalisti presenti, apparentemente riferendosi alla loro copertura delle indagini in corso della polizia e dello Shin Bet. Netanyahu ha ripetutamente attaccato la polizia e altre agenzie di polizia in merito all’inchiesta. In un video di lunedì, l’ha definita una \”caccia alle streghe politica\” progettata per impedirgli di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. L’indagine è iniziata prima che Bar annunciasse la sua intenzione di rimuoverlo.
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La Protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, ha annunciato che 16 persone sono morte in un attacco israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia.
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L’esercito israeliano (Idf) ha reso noto che le sue truppe hanno ucciso oggi \”un terrorista armato\” che si stava avvicinando alla barriera di sicurezza nella parte meridionale della Striscia di Gaza e rappresentava \”una minaccia per le truppe\”. \”Le truppe dell’Idf che operavano nell’area hanno aperto il fuoco contro il terrorista e lo hanno eliminato prima che raggiungesse la barriera di sicurezza – si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Non sono stati segnalati feriti da parte dell’Idf\”.
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Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir visita il Monte del Tempio di Gerusalemme, la spianata delle Moschee, dopo un periodo di Ramadan durato quasi due settimane, durante il quale l’accesso al luogo sacro conteso è rimasto chiuso agli ebrei. Lo riporta il Times of Israel. La visita di Ben Gvir suscita critiche all’interno della coalizione.
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L’Ungheria è pronta a uscire dalla Corte penale internazionale (Cpi). Lo ha annunciato il ministro della giustizia Bence Tuzson in una riunione a porte chiuse con alcuni diplomatici, secondo le informazioni pubblicate dal giornale online Europa libera. La bozza della risoluzione del Parlamento che autorizza il governo ad avviare la procedura di uscita sarebbe già stata preparata. Stasera il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sotto mandato di arresto dalla Cpi, arriverà a Budapest e domani incontrerà il premier Viktor Orban che lo ha invitato garantendo che non avrebbe dato seguito al mandato della Cpi.
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Tra le 17 vittime dell’attacco israeliano sulla città meridionale di Khan Younis nella Striscia di Gaza ci sono anche cinque donne, una delle quali era incinta, e due bambini: lo hanno reso noto fonti mediche, come riportano i media internazionali. Tra le altre vittime, anche tre uomini della stessa famiglia, così come i proprietari della casa che è stata bombardata, secondo funzionari dell’ospedale.
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Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell’ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell’OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. IL RACCONTO
“,”postId”:”1c708685-8545-4de7-a02f-76de037fc4a5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T07:27:00.677Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T09:27:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ex ostaggio: \”Hamas ha ucciso un prigioniero che tentava la fuga\””,”content”:”
L’ex ostaggio israeliano Eliya Cohen, rapito al festival musicale Nova e tenuto prigioniero per 505 giorni, ha dichiarato in un’intervista a Channel 12 che i combattenti di Hamas hanno ucciso un altro prigioniero che ha cercato di fuggire mentre venivano portati a Gaza il 7 ottobre 2023. Cohen ha anche descritto le difficili condizioni di prigionia, sottolineando che i suoi rapitori hanno aumentato drasticamente la quantità di cibo che gli è stata data durante le sue ultime settimane nella Striscia di Gaza dopo che l’aspetto scarno degli ostaggi rilasciati prima di lui ha scatenato l’indignazione internazionale. L’uomo è stato tenuto prigioniero con Eli Sharabi e Or Levy, che sono stati rilasciati l’8 febbraio. Insieme ai tre c’era anche Alon Ohel, che si trova ancora nelle mani di Hamas.
“,”postId”:”c2ea0a45-382a-4ec2-b166-b68ceaa629bc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T07:21:00.881Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T09:21:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”21 palestinesi uccisi dall’alba di oggi a Gaza\””,”content”:”
Almeno 21 persone sono state uccise in attacchi israeliani dall’alba di oggi nella Striscia di Gaza centrale e meridionale: lo hanno riferito fonti mediche, riporta al Jazeera. In uno degli attacchi più mortali, le forze israeliane hanno preso di mira una casa a Khan Younis, nella Gaza meridionale, uccidendo almeno 12 palestinesi. Altri due sono stati uccisi in un attacco nell’area nord-orientale di Rafah, dove l’esercito israeliano ha annunciato che sta portando avanti un assalto su vasta scala per conquistare \”vaste aree\” del territorio.
“,”postId”:”3da10615-4551-4de0-85d1-acd09438961e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T07:14:07.271Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T09:14:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mar Rosso, raid Usa sugli Houthi: 4 morti a Hodeida”,”content”:”
E’ di quattro morti il bilancio degli attacchi notturni condotti dagli Stati Uniti contro gli Houthi nella provincia yemenita di Hodeida. \”L’aggressione americana ha preso di mira la sede dell’ufficio per la gestione delle risorse idriche nel governatorato di Hodeida ha fatto anche tre feriti\”, ha affermato il portavoce del ministero della Salute Anees Alasbahi. I media Huthi hanno riferito di attacchi statunitensi su aree controllate dai ribelli a Hodeida e nella regione nord-occidentale di Hajjah. Gli attacchi hanno colpito anche la roccaforte settentrionale del gruppo a Saada. Gli Stati Uniti non hanno confermato di aver condotto gli attacchi, ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha assicurato che colpira’ gli Huthi finchè non saranno più una minaccia per la navigazione nel mar Rosso. In mattinata il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha detto che i ribelli hanno preso di mira la portaerei statunitense USS Harry S. Truman per \”la terza volta in 24 ore\”. La sua dichiarazione è arrivata proprio mentre Washington ha detto che avrebbe schierato nella regione una seconda portaerei, la Carl Vinson, da affiancare alla Truman \”allo scopo di continuare a promuovere la stabilità regionale, scoraggiare l’aggressione e proteggere il libero flusso del commercio nella regione\”, ha detto il portavoce del Pentagono Sean Parnell.
“,”postId”:”3901cbf9-46be-47a5-954a-d163c72ba024″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T07:05:17.750Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T09:05:17+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/03/netanyahu_ansa.jpeg”,”imgAlt”:”Netanyahu”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Netanyahu sceglie vice capo dello Shin Bet come responsabile ad interim della sicurezza”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha nominato il vice capo dello Shin Bet come responsabile ad interim dell’organizzazione di sicurezza fino a quando avverrà una nomina definitiva. Lo ha reso noto l’ufficio del premier israeliano, confermando che entro il 10 aprile terminerà l’incarico dell’attuale capo dello Shin Bet Ronen Bar, nonostante il pronunciamento dell’Alta Corte.
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Il vice capo facente funzioni dello Shin Bet, identificato solo dall’iniziale del suo nome, sarà quindi il capo facente funzioni dell’agenzia fino a quando non verrà nominato un capo permanente.
“,”postId”:”1c103e5f-32aa-4eb5-a038-86fe7b0a1995″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T06:53:51.505Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T08:53:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa, 33enne ucciso dalle forze israeliane in Cisgiordania”,”content”:”
Un uomo di 33 anni è stato ucciso oggi dalle forze israeliane a Nablus, in Cisgiordania, riporta la Wafa. Si tratta di Hamza Muhammad Saeed Khammash, scrive l’agenzia di stampa palestinese sul suo sito, aggiungendo che le truppe israeliane hanno anche hanno arrestato tre cittadini tra cui il fratello della vittima. La Waf riferisce inoltre che un palestinese è stato investito da un veicolo militare israeliano nella città ed è rimasto ferito. Il Guardian riporta che sette palestinesi sono stati arrestati a Hebron e altri a Tulkarm e nel campo profughi di Nour Shams.
“,”postId”:”47cc4a35-cdda-4693-a917-9e40cb488dae”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T06:23:58.890Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T08:23:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Le famiglie degli ostaggi \”inorridite\” da espansione offensiva a Gaza”,”content”:”
L’espansione dell’operazione militare a Rafah allarma i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. L’Hostages and Missing Families Forum ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa il governo di Benjamin Netanyahu di aver \”deciso di sacrificare gli ostaggi per il bene dei ‘guadagni territoriali’\”. \”Invece di garantire il rilascio degli ostaggi attraverso un accordo e porre fine alla guerra, il governo israeliano sta inviando piu’ soldati a Gaza per combattere nelle stesse aree in cui le battaglie hanno già avuto luogo ripetutamente\” si legge nella nota secondo cui le famiglie \”sono rimaste inorridite quando si sono svegliate con l’annuncio del ministro della Difesa che l’operazione militare a Gaza sarebbe stata ampliata allo scopo di ‘catturare un vasto territorio’\”. \”La responsabilità del rilascio dei 59 ostaggi detenuti da Hamas ricade sul governo israeliano. La nostra grave preoccupazione è che questa missione sia stata spinta in fondo alle sue priorità e sia diventata semplicemente un obiettivo secondario\”.
“,”postId”:”c877aa9c-db5a-439c-abc8-496c34929427″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-02T06:18:12.748Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-02T08:18:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, Msf: \”Stiamo esaurendo le forniture mediche essenziali\””,”content”:”
A Gaza, dopo un mese di assedio imposto dalle autorità israeliane, alcuni farmaci essenziali scarseggiano e stanno per finire, con il rischio di lasciare i palestinesi senza cure salvavita: è l’allarme lanciato oggi da Medici Senza Frontiere (Msf), che chiede alle autorità israeliane di mettere immediatamente fine alla punizione collettiva della popolazione palestinese e all’assedio disumano di Gaza, oltre ad assumersi le proprie responsabilità di potenza occupante per facilitare l’ingresso di aiuti umanitari su larga scala. Le persone sono private di beni primari come cibo, acqua e medicine mentre le forze israeliane continuano a bombardare la Striscia di Gaza, rischiando di causare un alto numero di complicazioni sanitarie e di morti, si legge in un comunicato stampa. Da oltre un mese nessun aiuto umanitario o camion entra a Gaza, vale a dire il periodo più lungo dall’inizio della guerra senza l’ingresso di camion nel territorio. Inoltre, esattamente un mese fa, il 2 marzo, le autorità israeliane hanno imposto un assedio totale di Gaza. Il nove marzo hanno tagliato l’elettricità, necessaria per alimentare gli impianti di desalinizzazione dell’acqua: un blocco totale degli aiuti e dell’elettricità che sta privando la popolazione dei servizi più basici, una vera e propria punizione collettiva. \”Le autorità israeliane hanno condannato la popolazione di Gaza a sofferenze insopportabili con questo loro assedio letale\”, ha affermato Myriam Laaroussi, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza. \”Questa violenza deliberata inflitta ai danni alle persone è come una morte lenta; deve finire immediatamente\”, ha aggiunto. L’assedio ha costretto i team di Msf a iniziare a razionare farmaci, come gli antidolorifici, fornendo cure meno efficaci o rimandando a casa i pazienti. I team della ong stanno anche esaurendo le scorte di materiale chirurgico come anestetici, antibiotici pediatrici e medicinali per patologie croniche come l’epilessia, l’ipertensione e il diabete. A causa del razionamento, le équipe di Msf in alcune cliniche di assistenza sanitaria di base devono curare le ferite dei pazienti senza alcun antidolorifico.
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Israel Katz ha affermato che l’esercito israeliano sta espandendo le sue operazioni nella Striscia di Gaza per conquistare “vaste aree”, dopo aver ripreso la sua offensiva nel territorio palestinese il mese scorso. L’operazione di Israele nella Striscia “si sta espandendo per distruggere e ripulire l’area dai terroristi e dalle infrastrutture terroristiche”, ha aggiunto.
Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell’Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia.
Approfondimenti:
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meno di un minuto fa
L’Ungheria si ritirerà dalla Corte penale internazionale (Cpi) durante la visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Budapest. Lo scrive il Times of Israel citando proprie fonti e ricordando che quello in Ungheria è il primo viaggio all’estero di Netanyahu da quando, lo scorso anno, la Cpi ha spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti per presunti crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza. I firmatari dello Stato di Roma, Ungheria compresa, sarebbero obbligati ad arrestare Netanyahu.
Dopo l’arrivo oggi in Ungheria, domani Netanyahu incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orban. Guà a novembre Orban aveva invitato Netanyahu a recarsi in Ungheria in visita ufficiale senza il timore di essere arrestato.
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36 minuti fa
Hamas ha denunciato la visita odierna del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir alla spianata della Moschee definendola una “provocatoria e pericolosa escalation”. Il gruppo armato appoggiato dall’Iran ha chiesto ai palestinesi “e ai nostri giovani in Cisgiordania di intensificare il loro confronto… in difesa della nostra Terra e dei nostri luoghi santi, prima tra tutti la benedetta moschea di Al-Aqsa”. Il sito conteso è considerato sacro sia dagli ebrei sia dai musulmani.
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40 minuti fa
Il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, ha denunciato un attacco israeliano a una clinica Unrwa a Jabaliya, nel nord di Gaza, nel quale sono rimasti uccisi 19 palestinesi, tra cui nove bambini. Le forze armate israeliane hanno confermato di aver colpito “un centro di comando e controllo” di Hamas a Jabaliya “utilizzato per coordinare le attività terroristiche”. L’Idf ha puntato il dito contro Hamas che “prende il controllo delle infrastrutture civili e sfrutta brutalmente la popolazione civile come scudo umano”. In una dichiarazione separata, l’esercito israeliano ha confermato che l’edificio ospitava una clinica dell’Unrwa. Da stamane all’alba, con l’espansione dell’offensiva militare israeliana nella Striscia, sono già 42 i morti secondo fonti mediche citate da al-Jazeera.
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12:56
A Gaza i panifici sono costretti alla chiusura come conseguenza del blocco da parte di Israele all’ingresso degli aiuti internazionali, facendo tornare lo spettro della fame per la popolazione locale. A dare la notizia è il Programma alimentare mondiale (Wfp/Pam) che ha annunciato la chiusura di The Families Bakery, uno dei 25 panifici industriali supportati dall’organizzazione Onu, “a causa della mancanza di farina e carburante”. Il Wfp ha riferito che, di conseguenza, “distribuira’ gli ultimi pacchi alimentari nei prossimi due giorni”. Il Wfp era “l’unico fornitore dei panifici di Gaza” e consegnava loro “tutto cio’ di cui avevano bisogno”, ha detto Abed al-Ajrami, presidente della Palestinian Territory Bakery Owners Association e direttore di Families Bakery. “Le ripercussioni della chiusura dei panifici saranno molto dure per le persone perché non hanno alternative”, avverte al-Ajrami. Ora il grande forno della sua azienda rimane spento, come quello degli altri panifici chiusi che erano il pilastro del programma di distribuzione alimentare del Wfp nei campi sfollati.
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12:40
Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell’Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia.
12:37
Il governo spagnolo condanna l’attacco israeliano a Gaza contro i 15 lavoratori umanitari della Mezzaluna Rossa palestinese i cui corpi sono stati ritrovati in una fossa comune. In una nota diffusa dal ministero degli Esteri, l’esecutivo “estende questa condanna agli attacchi delle ultime settimane contro lavoratori umanitari e delle Nazioni Unite”. Madrid ribadisce che il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato in tutti i contesti. Il governo spagnolo “sostiene investigazioni sui fatti” ed “esige le responsabilità, giustizia e riparazione per le vittime e i loro familiari”.
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11:59
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deriso l’affare Qatargate e l’indagine sui suoi collaboratori per i loro legami con Doha definendoli “un enorme bluff”, rispondendo ai giornalisti sullo scandalo prima dell’inizio della sua testimonianza nel processo penale presso il tribunale distrettuale di Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel. “Come fate a non vergognarvi?” aggiunge, rivolgendosi ai giornalisti presenti, apparentemente riferendosi alla loro copertura delle indagini in corso della polizia e dello Shin Bet. Netanyahu ha ripetutamente attaccato la polizia e altre agenzie di polizia in merito all’inchiesta. In un video di lunedì, l’ha definita una “caccia alle streghe politica” progettata per impedirgli di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. L’indagine è iniziata prima che Bar annunciasse la sua intenzione di rimuoverlo.
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11:55
La Protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, ha annunciato che 16 persone sono morte in un attacco israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia.
11:52
L’esercito israeliano (Idf) ha reso noto che le sue truppe hanno ucciso oggi “un terrorista armato” che si stava avvicinando alla barriera di sicurezza nella parte meridionale della Striscia di Gaza e rappresentava “una minaccia per le truppe”. “Le truppe dell’Idf che operavano nell’area hanno aperto il fuoco contro il terrorista e lo hanno eliminato prima che raggiungesse la barriera di sicurezza – si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Non sono stati segnalati feriti da parte dell’Idf”.
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11:46
Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir visita il Monte del Tempio di Gerusalemme, la spianata delle Moschee, dopo un periodo di Ramadan durato quasi due settimane, durante il quale l’accesso al luogo sacro conteso è rimasto chiuso agli ebrei. Lo riporta il Times of Israel. La visita di Ben Gvir suscita critiche all’interno della coalizione.
11:33
L’Ungheria è pronta a uscire dalla Corte penale internazionale (Cpi). Lo ha annunciato il ministro della giustizia Bence Tuzson in una riunione a porte chiuse con alcuni diplomatici, secondo le informazioni pubblicate dal giornale online Europa libera. La bozza della risoluzione del Parlamento che autorizza il governo ad avviare la procedura di uscita sarebbe già stata preparata. Stasera il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sotto mandato di arresto dalla Cpi, arriverà a Budapest e domani incontrerà il premier Viktor Orban che lo ha invitato garantendo che non avrebbe dato seguito al mandato della Cpi.
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10:22
Tra le 17 vittime dell’attacco israeliano sulla città meridionale di Khan Younis nella Striscia di Gaza ci sono anche cinque donne, una delle quali era incinta, e due bambini: lo hanno reso noto fonti mediche, come riportano i media internazionali. Tra le altre vittime, anche tre uomini della stessa famiglia, così come i proprietari della casa che è stata bombardata, secondo funzionari dell’ospedale.
10:05
Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell’ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell’OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. IL RACCONTO
09:27
L’ex ostaggio israeliano Eliya Cohen, rapito al festival musicale Nova e tenuto prigioniero per 505 giorni, ha dichiarato in un’intervista a Channel 12 che i combattenti di Hamas hanno ucciso un altro prigioniero che ha cercato di fuggire mentre venivano portati a Gaza il 7 ottobre 2023. Cohen ha anche descritto le difficili condizioni di prigionia, sottolineando che i suoi rapitori hanno aumentato drasticamente la quantità di cibo che gli è stata data durante le sue ultime settimane nella Striscia di Gaza dopo che l’aspetto scarno degli ostaggi rilasciati prima di lui ha scatenato l’indignazione internazionale. L’uomo è stato tenuto prigioniero con Eli Sharabi e Or Levy, che sono stati rilasciati l’8 febbraio. Insieme ai tre c’era anche Alon Ohel, che si trova ancora nelle mani di Hamas.
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09:21
Almeno 21 persone sono state uccise in attacchi israeliani dall’alba di oggi nella Striscia di Gaza centrale e meridionale: lo hanno riferito fonti mediche, riporta al Jazeera. In uno degli attacchi più mortali, le forze israeliane hanno preso di mira una casa a Khan Younis, nella Gaza meridionale, uccidendo almeno 12 palestinesi. Altri due sono stati uccisi in un attacco nell’area nord-orientale di Rafah, dove l’esercito israeliano ha annunciato che sta portando avanti un assalto su vasta scala per conquistare “vaste aree” del territorio.
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09:14
E’ di quattro morti il bilancio degli attacchi notturni condotti dagli Stati Uniti contro gli Houthi nella provincia yemenita di Hodeida. “L’aggressione americana ha preso di mira la sede dell’ufficio per la gestione delle risorse idriche nel governatorato di Hodeida ha fatto anche tre feriti”, ha affermato il portavoce del ministero della Salute Anees Alasbahi. I media Huthi hanno riferito di attacchi statunitensi su aree controllate dai ribelli a Hodeida e nella regione nord-occidentale di Hajjah. Gli attacchi hanno colpito anche la roccaforte settentrionale del gruppo a Saada. Gli Stati Uniti non hanno confermato di aver condotto gli attacchi, ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha assicurato che colpira’ gli Huthi finchè non saranno più una minaccia per la navigazione nel mar Rosso. In mattinata il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha detto che i ribelli hanno preso di mira la portaerei statunitense USS Harry S. Truman per “la terza volta in 24 ore”. La sua dichiarazione è arrivata proprio mentre Washington ha detto che avrebbe schierato nella regione una seconda portaerei, la Carl Vinson, da affiancare alla Truman “allo scopo di continuare a promuovere la stabilità regionale, scoraggiare l’aggressione e proteggere il libero flusso del commercio nella regione”, ha detto il portavoce del Pentagono Sean Parnell.
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09:05
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha nominato il vice capo dello Shin Bet come responsabile ad interim dell’organizzazione di sicurezza fino a quando avverrà una nomina definitiva. Lo ha reso noto l’ufficio del premier israeliano, confermando che entro il 10 aprile terminerà l’incarico dell’attuale capo dello Shin Bet Ronen Bar, nonostante il pronunciamento dell’Alta Corte.
Il vice capo facente funzioni dello Shin Bet, identificato solo dall’iniziale del suo nome, sarà quindi il capo facente funzioni dell’agenzia fino a quando non verrà nominato un capo permanente.

©Ansa
08:53
Un uomo di 33 anni è stato ucciso oggi dalle forze israeliane a Nablus, in Cisgiordania, riporta la Wafa. Si tratta di Hamza Muhammad Saeed Khammash, scrive l’agenzia di stampa palestinese sul suo sito, aggiungendo che le truppe israeliane hanno anche hanno arrestato tre cittadini tra cui il fratello della vittima. La Waf riferisce inoltre che un palestinese è stato investito da un veicolo militare israeliano nella città ed è rimasto ferito. Il Guardian riporta che sette palestinesi sono stati arrestati a Hebron e altri a Tulkarm e nel campo profughi di Nour Shams.
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08:23
L’espansione dell’operazione militare a Rafah allarma i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. L’Hostages and Missing Families Forum ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa il governo di Benjamin Netanyahu di aver “deciso di sacrificare gli ostaggi per il bene dei ‘guadagni territoriali'”. “Invece di garantire il rilascio degli ostaggi attraverso un accordo e porre fine alla guerra, il governo israeliano sta inviando piu’ soldati a Gaza per combattere nelle stesse aree in cui le battaglie hanno già avuto luogo ripetutamente” si legge nella nota secondo cui le famiglie “sono rimaste inorridite quando si sono svegliate con l’annuncio del ministro della Difesa che l’operazione militare a Gaza sarebbe stata ampliata allo scopo di ‘catturare un vasto territorio'”. “La responsabilità del rilascio dei 59 ostaggi detenuti da Hamas ricade sul governo israeliano. La nostra grave preoccupazione è che questa missione sia stata spinta in fondo alle sue priorità e sia diventata semplicemente un obiettivo secondario”.
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08:18
A Gaza, dopo un mese di assedio imposto dalle autorità israeliane, alcuni farmaci essenziali scarseggiano e stanno per finire, con il rischio di lasciare i palestinesi senza cure salvavita: è l’allarme lanciato oggi da Medici Senza Frontiere (Msf), che chiede alle autorità israeliane di mettere immediatamente fine alla punizione collettiva della popolazione palestinese e all’assedio disumano di Gaza, oltre ad assumersi le proprie responsabilità di potenza occupante per facilitare l’ingresso di aiuti umanitari su larga scala. Le persone sono private di beni primari come cibo, acqua e medicine mentre le forze israeliane continuano a bombardare la Striscia di Gaza, rischiando di causare un alto numero di complicazioni sanitarie e di morti, si legge in un comunicato stampa. Da oltre un mese nessun aiuto umanitario o camion entra a Gaza, vale a dire il periodo più lungo dall’inizio della guerra senza l’ingresso di camion nel territorio. Inoltre, esattamente un mese fa, il 2 marzo, le autorità israeliane hanno imposto un assedio totale di Gaza. Il nove marzo hanno tagliato l’elettricità, necessaria per alimentare gli impianti di desalinizzazione dell’acqua: un blocco totale degli aiuti e dell’elettricità che sta privando la popolazione dei servizi più basici, una vera e propria punizione collettiva. “Le autorità israeliane hanno condannato la popolazione di Gaza a sofferenze insopportabili con questo loro assedio letale”, ha affermato Myriam Laaroussi, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza. “Questa violenza deliberata inflitta ai danni alle persone è come una morte lenta; deve finire immediatamente”, ha aggiunto. L’assedio ha costretto i team di Msf a iniziare a razionare farmaci, come gli antidolorifici, fornendo cure meno efficaci o rimandando a casa i pazienti. I team della ong stanno anche esaurendo le scorte di materiale chirurgico come anestetici, antibiotici pediatrici e medicinali per patologie croniche come l’epilessia, l’ipertensione e il diabete. A causa del razionamento, le équipe di Msf in alcune cliniche di assistenza sanitaria di base devono curare le ferite dei pazienti senza alcun antidolorifico.
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