Con il \”Liberation Day\” il presidente degli Stati Uniti ha ufficializzato la guerra commerciale globale: dazi reciproci del 10% a tutti (in vigore dal 5 aprile), che aumentano poi a seconda dei Paesi (dal 9 aprile). Al 20% quelli per l’Ue. I dazi più alti al Vietnam (46%). Tra gli altri Stati più colpiti Thailandia (36%), Taiwan (32%), Indonesia (32%), Svizzera (31%) e India (26%). Le aliquote più basse sono al 10%, come quelle applicate al Regno Unito (GUARDA IL DISCORSO COMPLETO: PARTE 1 – PARTE 2). Confermati al 25% sulle auto straniere, acciaio e alluminio, già entrati in vigore in queste ore. “Non reagite o ci sarà un’escalation\”, minaccia l’amministrazione Usa. Crollano i mercati, dollaro in picchiata e nuovo record dell’oro. Von der Leyen parla di \”colpo all’economia globale\” che avrà \”conseguenze terribili su milioni di persone\”, aggiungendo che l’Ue reagirà ma resta pronta a negoziare. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, annuncia che domani parlerà con i suoi omologhi statunitensi. Forti critiche anche da Cina e Giappone. Meloni definisce \”sbagliate\” le tariffe e afferma che farà di tutto per trovare un accordo con Trump. La premier ha annullato tutti gli impegni di oggi per lavorare a una risposta ai dazi.\n

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Le Borse europee peggiorano, in scia con il calo dei listini asiatici. La politica commerciale di Trump, secondo gli analisti, porta il rischio di una recessione globale. Lo stoxx 600, l’indice che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, lascia sul terreno il 2%. In rosso Parigi (-2,5%), Milano e Francoforte (-2,2%), Londra (-1,5%) e Madrid (-1,2%). Sui principali listini pesano il settore tecnologico (-3,9%) e il lusso (-4,6%). Contiene le perdite il comparto dell’auto (-1,9%). Vendite sulle banche (-3,7%). 

“,”postId”:”ed05a99c-27cd-4a3e-b02b-a413f61a90c2″,”postLink”:{“imageSrc”:””,”title”:””,”url”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T11:15:24.199Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T13:15:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rischi di recessione anche su petrolio e gas”,”content”:”

I rischi di recessione si abbattono anche sul petrolio e il gas. Il Wti cede il 4,7% a 68,34 dollari al barile. Il Brent scende a 71,60 dollari, con una flessione del 4,5%. Ad Amsterdam le quotazioni del gas mettono a segno un calo del 5% a 39 euro al megawattora. Inverte la rotta l’oro che si attesta a 3.097 dollari l’oncia.

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Si va verso un avvio pesante di Wall Street, dove i future sullo S&P cedono il 3,5% e sul Nasdaq il 4%, in pre-apertura è in rosso. Tesla (-5,5%), Apple (-7,4%) e Amazon (-6%). Sul fronte valutario soffre il dollaro che si è indebolito sulle principali valute internazionali.L’euro sale a 1,1054 sul biglietto verde.

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Le risposte che l’Ue valuta contro i dazi annunciati dagli Usa non sono solo contro-dazi, secondo quanto dichiara un alto funzionario europeo. \”Abbiamo delle opzioni da mettere in atto, delle misure di ritorsione che non siano misure tariffarie\”, ha spiegato. Nessun commento all’ipotesi che vengano imposti dazi o misure sui servizi Usa. \”Posso solo dire che abbiamo molte possibili risposte e non toglieremo nulla dal tavolo oggi\”.

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\”I dazi di Trump sono una mazzata per le imprese e i lavoratori italiani che faranno perdere all’Italia miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro.I danni saranno enormi, sia per i Paesi colpiti (l’Italia, che con gli USA ha registrato nel 2024 un surplus commerciale di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo la Germania) che per gli Stati Uniti.È incredibile come il governo sia rimasto fermo, senza fare niente, si sapeva da mesi che questo giorno sarebbe arrivato.Ma Giorgia Meloni ha usato il condizionale fino a ieri per non urtare l’amico Donald e fa arrivare l’Italia impreparata a questo disastro\” .Così la segretaria del Pd Elly Schlein. \”Adesso basta, il governo deve svegliarsi e scegliere di stare dalla parte dell’Europa.Bisogna reagire uniti come Unione Europea in maniera mirata e proporzionata, e costringere Trump a negoziare con una voce unica europea e tenendo la schiena dritta per scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere dall’Europa e dall’Italia verso gli USA\”, conclude.

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Trump \”ha deciso di tornare al protezionismo del XIX secolo che, a mio giudizio non è una maniera intelligente per far fronte alle sfide del XXI secolo in un mondo interconnesso\”, dice il premier spagnolo Pedro Sanchez. L’imposizione delle nuove tariffe, aggiunge, è \”un attacco unilaterale\” degli Stati Uniti all’Europa. Sanchez ha chiesto a Trump di ripensarci e di \”sedersi al tavolo di negoziati con la Ue e con il resto del mondo\” e ha annunciato l’attivazione immediata di un \”piano di contingenza\” con misure commerciali e finanziarie per la protezione dei settori più colpiti.

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\”I dazi ingiustificati inevitabilmente si ritorcono contro. Agiremo in modo calmo, graduale e unificato\” e \”calibriamo la nostra risposta, lasciando tempo adeguato per i colloqui. Ma non resteremo inerti se non riuscissimo a raggiungere un accordo equo\”, scrive su X il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, annunciando che domani parlerà con i suoi omologhi statunitensi.

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In base alle nuove tariffe annunciate \”il totale dei dazi che gli Usa sono destinati a riscuotere sulle esportazioni Ue è di poco superiore a 81 miliardi\”, tra i dazi su auto, acciaio alluminio e i nuovi dazi ‘reciproci’ annunciati ieri. \”Evidentemente un balzo enorme\”, dice un alto funzionario europeo. \”Le nostre cifre dicono che si tratta di circa 290 miliardi di euro di esportazioni Ue con i dazi teorici del 20% da applicare dagli Usa\” con le nuove tariffe. \”Sono circa 58 miliardi di dazi extra che applicherebbero sulle esportazioni Ue\”. \”Il 70% delle nostre esportazioni, verso gli Usa sarebbe colpito da tariffe\”.

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\”Meloni è arrivata impreparata sulla catastrofe dei dazi\” che si abbatterà sulla nostra economia \”come uno tsunami. Ora dovrà chiedere scusa a Xi e recuperare\”, ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte in un punto stampa.

“,”postId”:”a1ff08d8-d058-438d-8412-0724f6b59b1f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T10:40:00.904Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T12:40:00+0200″,”video”:{“videoId”:”999747″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/politica/video/guerra-dei-dazi-calenda-trump-ci-riporta-all800-litalia-e-troppo-lenta-999747″},”altBackground”:true,”postId”:”193a04c7-e61b-484b-a1d2-207d2d5f76f2″,”postLink”:{“imageSrc”:””,”title”:””,”url”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T10:34:52.115Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T12:34:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Scholz: \”Con dazi ci saranno solo perdenti, anche Usa\””,”content”:”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz definisce l’imposizione dei nuovi dazi Usa come una  scelta \”fondamentalmente sbagliata\”. Ci saranno \”solo perdenti, anche negli Stati Uniti\”, scrive su X. Poi conclude: \”La Germania e l’Europa sono a favore del libero scambio. Difenderemo i nostri interessi\”.

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La Cina ha dichiarato che intende opporsi ai dazi imposti dagli Stati Uniti e di essere pronta a prendere misure per difendere i propri interessi. Il ministro degli Esteri cinese Guo Jiakun ha ribadito che le guerre commerciali non hanno vincitori e che il protezionismo non è una soluzione.

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Riunione in corso a Palazzo Chigi sui dazi Usa verso l’Unione europea. Dopo la premier Meloni, in mattinata sono arrivati alcuni ministri, fra cui Giancarlo Giorgetti (Economia), Adolfo Urso (Imprese), Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Tommaso Foti (Affari europei). All’incontro partecipano anche i due vicepremier Matteo Salvini in presenza ed Antonio Tajani in videocollegamento.

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Il presidente degli Stati Uniti ha svelato le nuove tariffe commerciali verso il resto del mondo. Tra i più danneggiati le maggiori economie asiatiche ma anche Paesi poveri, appena usciti da conflitti o colpiti da calamità naturali come Myanmar, Siria, Madagascar. LA MAPPA.

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I dazi Usa potrebbero determinare, a regime, un incremento dei prezzi al dettaglio in Italia, con una stangata fino a 4,2 miliardi di euro sulla spesa delle famiglie. I calcoli arrivano dal Codacons, che ipotizzan a regime un effetto sul tasso generale di inflazione italiano del +0,3% come conseguenza non solo delle misure protezionistiche varate dagli Usa, ma anche dei controdazi dell’Ue verso i prodotti importati dagli Stati Uniti, la spesa delle famiglie italiane, a parità di consumi, aumenterebbe di 2,55 miliardi di euro all’anno. Ma se l’effetto sull’inflazione fosse più alto, ad esempio del +0,5%, la stangata arriverebbe a complessivi 4,23 miliardi di euro.

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Un’indagine rapida per misurare l’impatto che i dazi americani avranno sull’industria di marca italiana, condotta da YouGov, dimostrerebbe come per quel che riguarda i prodotti alimentari made in Italy, il 47% degli americani continuerà ad acquistarne la stessa quantità, mentre il 30% la ridurrebbe. Di contro, solo il 16% dei consumatori duice di essere disposto a pagare di più per acquistare prodotti alimentari italiani. Circa la metà dei consumatori americani utilizza prodotti alimentari italiani, con il 14% che lo fa ogni settimana, il 25% mensilmente. Tra i prodotti usati abitualmente, nelle prime cinque posizioni troviamo pasta, seguita da olio di oliva, formaggi, salse e vino.

“,”postId”:”0c387c55-1dd4-4816-80e0-d448962ebe88″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T09:40:00.655Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T11:40:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Macron incontra oggi rappresentanti settori colpiti da dazi Usa”,”content”:”

Il presidente francese Emmanuel Macron si incontrerà oggi pomeriggio all’Eliseo con \”rappresentanti delle industrie colpite dalle misure tariffarie annunciate dagli Stati Uniti\”.

“,”postId”:”f6b76177-7dcf-491b-9959-9ed9a40e8a08″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T09:39:50.581Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T11:39:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Punto Salvini-Lega sui dazi: \”Troppi limiti dell’Ue\””,”content”:”

Nelle ultime ore Matteo Salvini si è confrontato con il gruppo economico della Lega, ribadendo che se gli Stati Uniti hanno deciso di tutelare le proprie imprese, è necessario che l’Italia continui a difendere con determinazione il proprio interesse nazionale anche alla luce dei troppi limiti dell’Europa. Così fonti della Lega.

“,”postId”:”b1f09367-8784-4591-b147-908bc632b1f2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T09:38:43.692Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T11:38:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Urso annulla impegni, al lavoro sui dazi”,”content”:”

Come la premier Giorgia Meloni, anche il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha annullato gli impegni previsti per oggi per contribuire alle azioni che il governo dovrà intraprendere dopo l’introduzione dei dazi da parte del governo Usa. Lo fanno sapere fonti del Mimit. Il ministro aveva in programma la partecipazione alla seconda edizione dell’Innovation Training Summit e alla presentazione del progetto \”treno La Dolce Vita Orient-Express\” e, alle ore 12.00, il Tavolo STMicroelectronics, rinviato. Confermata la partecipazione di Urso al Questione time al Senato in cui sono previste interrogazioni anche sulla risposta del governo ai dazi americani e sullo sviluppo di STMicroelectronics in Italia.

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Il lusso e i tecnologici sono i settori europei più colpiti in Borsa dopo i dazi americani decisi da Trump. Contiene le perdite, invece, il comparto dell’automotive. L’indice stoxx 600, che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, registra una flessione dell’1,3%. Il settore del lusso cede il 4,5% con Adidas (-10%), Pandora (-12%), Puma (-9%), Burberry e Richemont (-6%), Lvmh (-3,5%), Cucinelli (-4,2%), Hermes (-3,3%) e Moncler (-2,3%). Sul fronte del settore tecnologico Logitech International (-11%), Nokia (-5%), Asml (-3%), Stm (-1,7%). Giù anche l’automotive (-0,9%) dove Porsche cede l’1,5%, Valeo (-1,8%), Iveco (-0,8%), Renault e Volkswagen (-0,6%), Mercedes (-0,3%), Pirelli (-1,2%), Brembo (-0,3%). In controtendenza Stellantis (+0,8%).

“,”postId”:”22c8b2f4-322d-4a5f-b389-5e1efd70547b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T09:30:00.354Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T11:30:00+0200″,”video”:{“videoId”:”999739″,”videoPageUrl”:””},”altBackground”:true,”title”:”Dazi, Starmer: \”Cercheremo accordo migliore per Gb\””,”content”:”

Sebbene la Gran Bretagna abbia evitato le misure più severe, con un’aliquota minima del 10% sulle importazioni, rimane esposta al rallentamento economico globale e a un’eventuale guerra commerciale. Il premier Starmer ha assicurato che il governo britannico si batterà per ottenere il miglior accordo possibile .

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\”Una cosa è diventata sempre più chiara: questa amministrazione statunitense sotto Donald Trump considera la coercizione economica semplicemente come una strategia vincente\”. È l’accusa di un duro editoriale dell’agenzia statale cinese Xinhua, ripreso dal Quotidiano del Popolo, secondo cui \”le concessioni possono solo incoraggiare la propensione al bullismo\” del presidente Usa. La verità \”più allarmante – si legge – è che la costruzione di barriere commerciali è già diventata uno dei tentativi di Washington di usare i dolori economici come leva per guadagni geopolitici, mentre sposta le colpe per i fallimenti strutturali interni all’estero\”.

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Il dollaro continua a indebolirsi sulle principali valute dopo l’avvio dei dazi decisi da Donald Trump. L’euro sale dell’1,6% sul biglietto verde a 1,1032. In aumento anche la sterlina a 1,3175 (+1,3%) e il franco svizzero a 1,1560 (+1,9%).

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L’amministrazione americana ha esteso la sua politica di dazi commerciali a territori remoti e disabitati, includendo le isole Heard e McDonald nell’Oceano Antartico. La mossa ha suscitato perplessità, data l’assenza di attività economiche e popolazione umana in queste zone, una possibile spiegazione potrebbe essere quella di prevenire possibili triangolazioni commerciali.

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\”L’economia europea e i suoi cittadini stanno ancora una volta pagando il prezzo dell’incompetenza di Bruxelles. La decisione sui dazi di ieri degli Stati Uniti ha chiarito una cosa: la Commissione europea avrebbe dovuto negoziare. Hanno avuto due mesi e mezzo di tempo. Non hanno fatto nulla\”. Lo scrive in un tweet il ministro degli Esteri ungherese.

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Gli Usa hanno introdotto un dazio del 10% sull’Ucraina che determinerà una situazione \”critica ma non complicata\”, afferma il ministro dell’Economia ucraino Yulia Sviridenko che poi aggiunge che nel 2024 l’Ucraina ha esportato negli Stati Uniti 874 milioni di dollari e nello stesso periodo, negli Stati Uniti sono stati acquistati beni per un valore di 3,4 miliardi di dollari.

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Se gli Usa manterranno gli ingenti dazi annunciati, c’è un rischio recessione per l’economia statunitense e mondiale nel 2025. Lo afferma JPMorgan in una nota agli investitori, riportata da Cnn. \”Sottolineiamo che queste politiche, se mantenute, probabilmente spingerebbero l’economia statunitense e mondiale in recessione quest’anno\”, hanno affermato gli analisti. JPMorgan ha osservato che le tariffe aumenterebbero le tasse per gli americani di 660 miliardi di dollari l’anno, il più grande aumento fiscale nella memoria recente. E aumenteranno anche i prezzi, aggiungendo il 2% all’indice dei prezzi al consumo, una misura dell’inflazione statunitense che ha fatto fatica a tornare con i piedi per terra negli ultimi anni. \”L’impatto sull’inflazione sarà sostanziale\”, hanno affermato gli analisti. \”Consideriamo la piena attuazione di queste politiche come uno shock macroeconomico sostanziale\”.

“,”postId”:”d6e48139-4917-401f-84d2-fb0656c5043b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T08:13:08.128Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T10:13:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Europa colpita dai dazi ma non crolla”,”content”:”

Le Borse europee proseguono la seduta in netto calo ma non crollano, dopo l’avvio dei dazi americani decisi da Trump. Sui mercati si registra un clima di nervosismo per l’impatto che avrà una guerra commerciale sull’economia globale. Sul fronte valutario il dollaro si indebolisce sulle principali valute. Il biglietto verde passa di mano a 1,0971 sull’euro. L’indice stoxx 600, che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, registra una flessione dell’1,3%. In rosso Parigi (-1,8%), Francoforte (-1,5%), Londra (-1,3%) e Madrid (-1,2%).

“,”postId”:”53b836a9-85a8-4169-b34e-639ad877b696″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T08:09:43.030Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T10:09:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Meloni annulla impegni per concentrarsi su risposta dazi”,”content”:”

Palazzo Chigi fa sapere che la premier Giorgia Meloni ha annullato tutti gli impegni presi per la giornata odierna, per concentrarsi sulle azioni da adottare in risposta ai dazi

“,”postId”:”db90c55c-d7ec-4510-85ca-00c3a77778a1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T08:01:17.349Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T10:01:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Industria auto tedesca: \”Da dazi impatto enorme sul settore\””,”content”:”

\”Questo non è ‘America first’, questo è ‘America alone’\”. È quello che ha affermato la presidente dell’Industria dell’auto tedesca, Hildegard Mueller, commentando i dazi americani. Con la mossa di Donald Trump, \”si segna un cambiamento fondamentale nella politica commerciale\”. \”Questo protezionismo vedrà solo perdenti\”, aggiunge. Secondo l’analisi della Mueller, l’impatto sull’industria dell’auto \”sarà enorme\”. \”L’Ue deve rispondere in modo determinato e forte, e allo stesso tempo segnalare la disponibilità a trattare\”.

“,”postId”:”8110429f-1fe5-4f25-b49b-7f0c6096fa4a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T08:00:16.501Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T10:00:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Vino, Uiv: \”Con dazi Usa danni per 323 milioni l’anno\””,”content”:”

\”Con i sanguinosi dazi americani al 20% il mercato dovrà tagliare i propri ricavi di 323 milioni di euro all’anno, pena l’uscita dal mercato per buona parte delle nostre produzioni. Perciò Uiv è convinta della necessità di fare un patto tra le nostre imprese e gli alleati commerciali d’oltreoceano che più di noi traggono profitto dai vini importati; serve condividere l’onere dell’extra-costo ed evitare di riversarlo sui consumatori\”. Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi. Secondo Uiv, ben il 76% delle 480 milioni di bottiglie tricolori spedite lo scorso anno verso gli Stati Uniti si trova in \”zona rossa\” con una esposizione sul totale delle spedizioni superiore al 20%. Aree enologiche con picchi assoluti per il Moscato d’Asti (60%), il Pinot grigio (48%), il Chianti Classico (46%), i rossi toscani Dop al 35%, i piemontesi al 31%, così come il Brunello di Montalcino, per chiudere con il Prosecco al 27% e il Lambrusco. In totale sono 364 milioni di bottiglie, per un valore di oltre 1.3 miliardi di euro, ovvero il 70% dell’export italiano verso gli Stati Uniti.

“,”postId”:”db8290ac-c35f-442d-b198-ba084f4b01c3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T07:47:35.521Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T09:47:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Madrid: \”Se non c’è spazio per i negoziati, proteggeremo imprese\””,”content”:”

\”Se non c’è spazio per i negoziati\” con l’amministrazione Trump sui dazi annunciati per la Ue \”prenderemo misure per proteggere le nostre imprese e i nostri consumatori\”, ha detto il ministro spagnolo dell’Economia, Carlos Cuerpo, nel deplorare la guerra tariffaria scatenata dal presidente statunitense che Madrid considera \”ingiusta e ingiustificata\”. Il ministro ha sottolineato che provocherà \”un mondo più frammentato e povero\” e \”colpirà tutti\”. Il titolare dell’Economia ha confermato che il governo prepara \”una rete di sicurezza\” per i settori più colpiti dall’aumento dei dazi, sia per aiuti e breve termine che \”per rilanciarli sul medio periodo\”, favorendone l’accesso a nuovi mercati e cercando nuovi soci strategici, con l’accelerazione della ratifica dell’accordo della Ue con Mercosur, così con \”lo sfruttamento dei mercati interni\” soprattutto all’Unione europea.

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Il governo britannico reagirà a \”mente fredda e calma\” ai dazi Usa, ha affermato il primo ministro Keir Starmer, sottolineando che \”nulla è escluso\” e che Londra prenderà decisioni \”guidate solo dal nostro interesse nazionale\”: lo riporta il Guardian. \”Chiaramente ci sarà un impatto economico\”, ha detto questa mattina Starmer ricevendo un gruppo di dirigenti aziendali nel suo ufficio a Downing Street. \”Uno dei grandi punti di forza di questa nazione è la nostra capacità di mantenere la calma\”, ha sottolineato il primo ministro, aggiungendo: \”La nostra intenzione rimane quella di concludere un accordo, ma nulla è escluso\”.

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La Borsa di Milano (-1,9%) prosegue in forte calo, in linea con gli altri listini europei dopo l’avvio dei dazi americani. A Piazza Affari scivolano le banche.

“,”postId”:”cb885cce-5f99-47f2-a0d4-98777af93af5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T07:15:26.934Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T09:15:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Borse Europee aprono in profondo rosso con il peso dei dazi”,”content”:”

Le Borse europee aprono in profondo rosso con l’avvio dei dazi americani. Sui mercati torna un clima di forte preoccupazione per la guerra commerciale, con gli analisti che vendono aumentare i rischi di una recessione globale. In forte calo Francoforte (-2,4%), Parigi (-2,15%) e Londra (-1,43%).

“,”postId”:”dfabcaee-7029-48ef-ba9d-b72cebbeeb19″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T07:14:12.552Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T09:14:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Borsa Milano apre in calo del 2,12%, scivolano le banche”,”content”:”

La Borsa di Milano apre in forte calo. Il primo indice Ftse Mib cede il 2,12% a 37.640 punti. A Piazza Affari scivola Prysmian (-4,4%), in flessione anche le banche.

“,”postId”:”cdf5e615-e7d8-41f7-8589-c85e9c4f0d52″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T07:05:00.238Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T09:05:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Borsa Tokyo, chiusura in netto ribasso”,”content”:”

La Borsa di Tokyo conclude la seduta netto calo, sui timori di pesanti ripercussioni sul commercio globale, a fronte dell’entrata in vigore dei dazi Usa, una dinamica inasprita dalla rivalutazione dello yen che complica ancora di più le prospettive sull’export giapponese. Il listino di riferimento Nikkei cede il 2,77% fino a scendere ai minimi in 8 mesi, a quota 34.735,93, con una perdita di 989 punti. Sul mercato dei cambi, in un quadro di sempre maggiore incertezza, la divisa nipponica torna ad assumere lo status di bene rifugio, trattando sul dollaro a 147,20, e sull’euro a 161,50.

“,”postId”:”29950046-0569-4c99-aab0-e830a4379e14″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T07:00:00.073Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T09:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il dollaro si indebolisce ancora, sfiora 1,1 sull’euro”,”content”:”

Il dollaro si indebolisce ancora rispetto alle altre principali valute. Sull’andamento del biglietto verde pesa l’arrivo della politica dei dazi di Donald Trump. Il dollaro scende dell’1,1% sull’euro e sfiora 1,1 (1,0987). In netto calo anche sulla sterlina a 1,3112 (-0,8%) e sul franco svizzero a 1,1497 (-1,4%).

“,”postId”:”78f0811c-934c-46f1-b6b6-7377f9324713″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T06:58:16.893Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T08:58:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Borsa, l’Asia in forte calo con i dazi Usa”,”content”:”

Le Borse asiatiche sono in forte calo con l’arrivo dei dazi resi noti dal presidente degli Stati Uniti. Sui mercati pesano i timori di un aumento dell’inflazione con un conseguente rallentamento dell’economia. La politica commerciale di Trump mette in difficoltà il dollaro che si indebolisce rispetto alle principali valute. In calo i future europei e quelli di Wall Street. Scivolano Tokyo (-2,8%) e Hong Kong (-1,6%). Sul fronte valutario lo yen sale sul dollaro a 147,17 e sul dollaro a 161,56. Seduta negativa anche per Shanghai (-0,3%), Shenzhen (-1,1%), Seul (-0,8%) e Mumbai (-0,2%). Crolla Hanoi (-6,7%).

“,”postId”:”32de3bda-7d39-4d39-b553-404b9ee865a0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T06:50:00.625Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T08:50:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Berlino: \”Insieme a Ue in ricerca soluzione negoziata con Usa\””,”content”:”

La Germania è pronta ad appoggiare l’Unione Europea nella ricerca di una \”soluzione negoziata\” con Washington sui nuovi dazi annunciati da Trump, ma ha ribadito che l’Europa è altrettanto pronto reagire. \”È positivo che la Commissione europea continui a puntare a una soluzione negoziata con gli Stati Uniti\”, ha affermato il vicecancelliere tedesco Robert Habeck. In caso di fallimento, \”l’Ue darà una risposta equilibrata, chiara e determinata. Siamo preparati a questo\”, ha aggiunto, esprimendo preoccupazione per il fatto che questa valanga di dazi americani \”trascinerà i Paesi in recessione e causerà danni considerevoli in tutto il mondo\”.

“,”postId”:”8bdae96f-be3c-4d78-bde7-c8e3e4bf012f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T06:45:00.162Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T08:45:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia: \”Ue prenderà di mira i servizi online Usa\””,”content”:”

L’Unione Europea è \”pronta per una guerra commerciale\” con gli Stati Uniti e ha in programma di \”attaccare i servizi online\” in risposta all’annuncio del presidente Donald Trump, ha detto oggi la portavoce del governo francese. \”Siamo abbastanza certi che avremo effettivamente un effetto negativo sulla produzione\”, ha affermato Sophie Primas esprimendo particolare preoccupazione per l’impatto dei dazi Usa su vino e liquori.

“,”postId”:”53c564f8-366b-46f4-869c-5aa07862061e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-03T06:44:31.515Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-03T08:44:31+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo”,”content”:”

Avvio in rialzo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i due titoli di Stato sale a 112 punti dai 109 della vigilia. Il rendimento del decennale italiano scende al 3,77% dal 3,81% della chiusura di ieri.

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Dazi minimi del 10%, che diventano \”reciproci\” per i Paesi che la Casa Bianca ritiene ingiusti nelle proprie politiche commerciali verso gli Usa: a partire dalla Cina che si vede inflitto un 34% sul proprio export verso gli Usa, mentre l’Unione europea vedrà un aggravio del 20% per il suo export nel momento in cui approda alle dogane Usa e la Gran Bretagna si fermerebbe alla soglia minima del 10%. Ecco la lista dei dazi più significativi annunciati dal presidente Donald Trump. Con l’eccezione significativa di Canada e Messico, per ora esenti dai dazi reciproci ma soggetti ai dazi selettivi del 25% su alcuni beni già annunciati nei giorni scorsi: Cina 34%, Ue 20%, Svizzera 31%, Regno Unito 10%, Giappone 24%, India 26%, Corea del Sud 25%, Indonesia 32%, Cambogia 49%, Thailandia 36%, Taiwan 32%.

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\”I dazi americani sono un colpo importante per l’economia globale. Ci saranno conseguenze per milioni di consumatori nel mondo”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. \”Siamo pronti a reagire, ma siamo pronti a negoziare, non è troppo tardi. Finalizzeremo il primo pacchetto di contromisure sull’acciaio e prepareremo altri contro dazi in caso di fallimento dei negoziati”

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Sono ufficialmente entrate in vigore le tariffe degli Stati Uniti sulle automobili importate. I dazi del 25% sono scattati alle 00:01 americane (le 6:01 in Italia) sulle auto e sui camion leggeri di fabbricazione estera, con i pezzi di ricambio per automobili che saranno colpiti entro il 3 maggio, secondo un avviso del Federal Register.

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\”Da Paese esportatore i dazi ci preoccupano, il 20% è un dato importante ma aspettiamo di capire esattamente quali saranno gli effetti delle scelte dell’amministrazione americana”, ha detto Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura , commentando i dazi di Trump. \”Ora dobbiamo evitare una guerra commerciale che non è utile a nessuno. Il nostro obiettivo è collaborare con l’Unione europea e con i nostri alleati occidentali e strategici, come gli Usa, per trovare soluzioni che tutelino l’interesse nazionale italiano, europeo e americano”.

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La Cina ha dichiarato di \”opporsi fermamente\” all’imposizione di nuovi dazi statunitensi sulle sue esportazioni, promettendo \”contromisure per salvaguardare i propri diritti e interessi\”. Le tariffe Usa \”non sono conformi alle norme del commercio internazionale e danneggiano gravemente i legittimi diritti e interessi delle parti coinvolte\”, ha affermato il Ministero del Commercio di Pechino in una nota, chiedendo poi a Washington di \”annullare immediatamente\” i nuovi dazi e avvertendo che \”mettono a repentaglio lo sviluppo economico globale\” e danneggerebbero gli interessi degli Stati Uniti e le catene di fornitura internazionali. Secondo il dicastero di Pechino \”non c’è un vincitore in una guerra commerciale e non c’è via d’uscita per il protezionismo\”.

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Il dollaro è in caduta libera dopo l’annuncio dei dazi da parte di Trump. Scende dello 0,5% sull’euro e passa di mano a 1,0910. In flessione dell’1,2% sullo yen a 147,55. Anche la sterlina sale a 1,3061, in aumento dello 0,4 per cento.

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Nuovo record nella notte per l’oro con consegna immediata dopo le dichiarazioni di Trump sui dazi: il metallo prezioso Spot è stato scambiato a 3.167 dollari per poi ripiegare. Poco prima delle 8 è scambiato a 3.131,97 dollari con un avanzamento dello 0,5%.

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Le Borse dell’area del sud-est asiatico soffrono con l’arrivo dei dazi decisi da Donald Trump. L’indice azionario principale del Vietnam è sceso del 6,2%, registrando il più grande calo da oltre quattro anni. Sono in calo anche i listini delle Filippine (-1,5%) e della Thailandia (-1,1%). Più contenuti i cali della Malesia (-0,4%). \”Nei prossimi mesi le economie dell’Asean si troveranno ad affrontare mesi a causa dell’impatto diretto delle forti impennate dei dazi statunitensi sulle loro delle tariffe doganali statunitensi sulle loro esportazioni, nonché dell’impatto indiretto sulla crescita globale\”, affermano gli analisti a Bloomberg, Le economie del sud-est asiatico sono molto sensibili ai dazi statunitensi. Gli Stati Uniti, infatti, sono tra i principali partner commerciali di Singapore, Vietnam, Thailandia.

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Con il “Liberation Day” il presidente degli Stati Uniti ha ufficializzato la guerra commerciale globale: dazi reciproci del 10% a tutti (in vigore dal 5 aprile), che aumentano poi a seconda dei Paesi (dal 9 aprile). Al 20% quelli per l’Ue. I dazi più alti al Vietnam (46%). Tra gli altri Stati più colpiti Thailandia (36%), Taiwan (32%), Indonesia (32%), Svizzera (31%) e India (26%). Le aliquote più basse sono al 10%, come quelle applicate al Regno Unito (GUARDA IL DISCORSO COMPLETO: PARTE 1 – PARTE 2). Confermati al 25% sulle auto straniere, acciaio e alluminio, già entrati in vigore in queste ore. “Non reagite o ci sarà un’escalation”, minaccia l’amministrazione Usa. Crollano i mercati, dollaro in picchiata e nuovo record dell’oro. Von der Leyen parla di “colpo all’economia globale” che avrà “conseguenze terribili su milioni di persone”, aggiungendo che l’Ue reagirà ma resta pronta a negoziare. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, annuncia che domani parlerà con i suoi omologhi statunitensi. Forti critiche anche da Cina e Giappone. Meloni definisce “sbagliate” le tariffe e afferma che farà di tutto per trovare un accordo con Trump. La premier ha annullato tutti gli impegni di oggi per lavorare a una risposta ai dazi.

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Le Borse europee peggiorano, in scia con il calo dei listini asiatici. La politica commerciale di Trump, secondo gli analisti, porta il rischio di una recessione globale. Lo stoxx 600, l’indice che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, lascia sul terreno il 2%. In rosso Parigi (-2,5%), Milano e Francoforte (-2,2%), Londra (-1,5%) e Madrid (-1,2%). Sui principali listini pesano il settore tecnologico (-3,9%) e il lusso (-4,6%). Contiene le perdite il comparto dell’auto (-1,9%). Vendite sulle banche (-3,7%). 

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Rischi di recessione anche su petrolio e gas

I rischi di recessione si abbattono anche sul petrolio e il gas. Il Wti cede il 4,7% a 68,34 dollari al barile. Il Brent scende a 71,60 dollari, con una flessione del 4,5%. Ad Amsterdam le quotazioni del gas mettono a segno un calo del 5% a 39 euro al megawattora. Inverte la rotta l’oro che si attesta a 3.097 dollari l’oncia.

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Wall Street verso avvio pesante

Si va verso un avvio pesante di Wall Street, dove i future sullo S&P cedono il 3,5% e sul Nasdaq il 4%, in pre-apertura è in rosso. Tesla (-5,5%), Apple (-7,4%) e Amazon (-6%). Sul fronte valutario soffre il dollaro che si è indebolito sulle principali valute internazionali.L’euro sale a 1,1054 sul biglietto verde.

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Fonti: “Ritorsioni Ue a dazi Usa non solo con altri dazi”

Le risposte che l’Ue valuta contro i dazi annunciati dagli Usa non sono solo contro-dazi, secondo quanto dichiara un alto funzionario europeo. “Abbiamo delle opzioni da mettere in atto, delle misure di ritorsione che non siano misure tariffarie”, ha spiegato. Nessun commento all’ipotesi che vengano imposti dazi o misure sui servizi Usa. “Posso solo dire che abbiamo molte possibili risposte e non toglieremo nulla dal tavolo oggi”.

17 minuti fa

Schlein: “Incredibile come il governo sia rimasto fermo, senza fare niente”

“I dazi di Trump sono una mazzata per le imprese e i lavoratori italiani che faranno perdere all’Italia miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro.I danni saranno enormi, sia per i Paesi colpiti (l’Italia, che con gli USA ha registrato nel 2024 un surplus commerciale di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo la Germania) che per gli Stati Uniti.È incredibile come il governo sia rimasto fermo, senza fare niente, si sapeva da mesi che questo giorno sarebbe arrivato.Ma Giorgia Meloni ha usato il condizionale fino a ieri per non urtare l’amico Donald e fa arrivare l’Italia impreparata a questo disastro” .Così la segretaria del Pd Elly Schlein. “Adesso basta, il governo deve svegliarsi e scegliere di stare dalla parte dell’Europa.Bisogna reagire uniti come Unione Europea in maniera mirata e proporzionata, e costringere Trump a negoziare con una voce unica europea e tenendo la schiena dritta per scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere dall’Europa e dall’Italia verso gli USA”, conclude.

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23 minuti fa

Sanchez: “Trump torna al protezionismo del XIX secolo”

Trump “ha deciso di tornare al protezionismo del XIX secolo che, a mio giudizio non è una maniera intelligente per far fronte alle sfide del XXI secolo in un mondo interconnesso”, dice il premier spagnolo Pedro Sanchez. L’imposizione delle nuove tariffe, aggiunge, è “un attacco unilaterale” degli Stati Uniti all’Europa. Sanchez ha chiesto a Trump di ripensarci e di “sedersi al tavolo di negoziati con la Ue e con il resto del mondo” e ha annunciato l’attivazione immediata di un “piano di contingenza” con misure commerciali e finanziarie per la protezione dei settori più colpiti.

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31 minuti fa

Sefcovic: “Domani colloqui con Usa, l’Ue non resta inerte”

“I dazi ingiustificati inevitabilmente si ritorcono contro. Agiremo in modo calmo, graduale e unificato” e “calibriamo la nostra risposta, lasciando tempo adeguato per i colloqui. Ma non resteremo inerti se non riuscissimo a raggiungere un accordo equo”, scrive su X il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, annunciando che domani parlerà con i suoi omologhi statunitensi.

33 minuti fa

Fonti Ue, Usa con dazi riscuoteranno da Ue 81 miliardi totali

In base alle nuove tariffe annunciate “il totale dei dazi che gli Usa sono destinati a riscuotere sulle esportazioni Ue è di poco superiore a 81 miliardi”, tra i dazi su auto, acciaio alluminio e i nuovi dazi ‘reciproci’ annunciati ieri. “Evidentemente un balzo enorme”, dice un alto funzionario europeo. “Le nostre cifre dicono che si tratta di circa 290 miliardi di euro di esportazioni Ue con i dazi teorici del 20% da applicare dagli Usa” con le nuove tariffe. “Sono circa 58 miliardi di dazi extra che applicherebbero sulle esportazioni Ue”. “Il 70% delle nostre esportazioni, verso gli Usa sarebbe colpito da tariffe”.

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36 minuti fa

Conte: “Meloni impreparata a tsunami che arriverà”

“Meloni è arrivata impreparata sulla catastrofe dei dazi” che si abbatterà sulla nostra economia “come uno tsunami. Ora dovrà chiedere scusa a Xi e recuperare”, ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte in un punto stampa.

44 minuti fa

Scholz: “Con dazi ci saranno solo perdenti, anche Usa”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz definisce l’imposizione dei nuovi dazi Usa come una  scelta “fondamentalmente sbagliata”. Ci saranno “solo perdenti, anche negli Stati Uniti”, scrive su X. Poi conclude: “La Germania e l’Europa sono a favore del libero scambio. Difenderemo i nostri interessi”.

50 minuti fa

Dazi Trump, la Cina si oppone

La Cina ha dichiarato che intende opporsi ai dazi imposti dagli Stati Uniti e di essere pronta a prendere misure per difendere i propri interessi. Il ministro degli Esteri cinese Guo Jiakun ha ribadito che le guerre commerciali non hanno vincitori e che il protezionismo non è una soluzione.

58 minuti fa

Meloni a Palazzo Chigi, task force sui dazi con ministri

Riunione in corso a Palazzo Chigi sui dazi Usa verso l’Unione europea. Dopo la premier Meloni, in mattinata sono arrivati alcuni ministri, fra cui Giancarlo Giorgetti (Economia), Adolfo Urso (Imprese), Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Tommaso Foti (Affari europei). All’incontro partecipano anche i due vicepremier Matteo Salvini in presenza ed Antonio Tajani in videocollegamento.

12:18

I dazi “reciproci” imposti da Trump: la mappa dei Paesi colpiti

Il presidente degli Stati Uniti ha svelato le nuove tariffe commerciali verso il resto del mondo. Tra i più danneggiati le maggiori economie asiatiche ma anche Paesi poveri, appena usciti da conflitti o colpiti da calamità naturali come Myanmar, Siria, Madagascar. LA MAPPA.

11:55

Codacons, con dazi fino a 4,2 miliardi in più spesa italiani

I dazi Usa potrebbero determinare, a regime, un incremento dei prezzi al dettaglio in Italia, con una stangata fino a 4,2 miliardi di euro sulla spesa delle famiglie. I calcoli arrivano dal Codacons, che ipotizzan a regime un effetto sul tasso generale di inflazione italiano del +0,3% come conseguenza non solo delle misure protezionistiche varate dagli Usa, ma anche dei controdazi dell’Ue verso i prodotti importati dagli Stati Uniti, la spesa delle famiglie italiane, a parità di consumi, aumenterebbe di 2,55 miliardi di euro all’anno. Ma se l’effetto sull’inflazione fosse più alto, ad esempio del +0,5%, la stangata arriverebbe a complessivi 4,23 miliardi di euro.

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11:45

Dazi, indagine YouGov: 47% americani manterrà acquisti prodotti italiani

Un’indagine rapida per misurare l’impatto che i dazi americani avranno sull’industria di marca italiana, condotta da YouGov, dimostrerebbe come per quel che riguarda i prodotti alimentari made in Italy, il 47% degli americani continuerà ad acquistarne la stessa quantità, mentre il 30% la ridurrebbe. Di contro, solo il 16% dei consumatori duice di essere disposto a pagare di più per acquistare prodotti alimentari italiani. Circa la metà dei consumatori americani utilizza prodotti alimentari italiani, con il 14% che lo fa ogni settimana, il 25% mensilmente. Tra i prodotti usati abitualmente, nelle prime cinque posizioni troviamo pasta, seguita da olio di oliva, formaggi, salse e vino.

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11:40

Macron incontra oggi rappresentanti settori colpiti da dazi Usa

Il presidente francese Emmanuel Macron si incontrerà oggi pomeriggio all’Eliseo con “rappresentanti delle industrie colpite dalle misure tariffarie annunciate dagli Stati Uniti”.

11:39

Punto Salvini-Lega sui dazi: “Troppi limiti dell’Ue”

Nelle ultime ore Matteo Salvini si è confrontato con il gruppo economico della Lega, ribadendo che se gli Stati Uniti hanno deciso di tutelare le proprie imprese, è necessario che l’Italia continui a difendere con determinazione il proprio interesse nazionale anche alla luce dei troppi limiti dell’Europa. Così fonti della Lega.

11:38

Urso annulla impegni, al lavoro sui dazi

Come la premier Giorgia Meloni, anche il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha annullato gli impegni previsti per oggi per contribuire alle azioni che il governo dovrà intraprendere dopo l’introduzione dei dazi da parte del governo Usa. Lo fanno sapere fonti del Mimit. Il ministro aveva in programma la partecipazione alla seconda edizione dell’Innovation Training Summit e alla presentazione del progetto “treno La Dolce Vita Orient-Express” e, alle ore 12.00, il Tavolo STMicroelectronics, rinviato. Confermata la partecipazione di Urso al Questione time al Senato in cui sono previste interrogazioni anche sulla risposta del governo ai dazi americani e sullo sviluppo di STMicroelectronics in Italia.

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11:35

Borsa, i dazi colpiscono lusso e tecnologia. Tengono le auto

Il lusso e i tecnologici sono i settori europei più colpiti in Borsa dopo i dazi americani decisi da Trump. Contiene le perdite, invece, il comparto dell’automotive. L’indice stoxx 600, che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, registra una flessione dell’1,3%. Il settore del lusso cede il 4,5% con Adidas (-10%), Pandora (-12%), Puma (-9%), Burberry e Richemont (-6%), Lvmh (-3,5%), Cucinelli (-4,2%), Hermes (-3,3%) e Moncler (-2,3%). Sul fronte del settore tecnologico Logitech International (-11%), Nokia (-5%), Asml (-3%), Stm (-1,7%). Giù anche l’automotive (-0,9%) dove Porsche cede l’1,5%, Valeo (-1,8%), Iveco (-0,8%), Renault e Volkswagen (-0,6%), Mercedes (-0,3%), Pirelli (-1,2%), Brembo (-0,3%). In controtendenza Stellantis (+0,8%).

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11:30

Dazi, Starmer: “Cercheremo accordo migliore per Gb”

Sebbene la Gran Bretagna abbia evitato le misure più severe, con un’aliquota minima del 10% sulle importazioni, rimane esposta al rallentamento economico globale e a un’eventuale guerra commerciale. Il premier Starmer ha assicurato che il governo britannico si batterà per ottenere il miglior accordo possibile .

11:24

Media Cina: “Concessioni incoraggerebbero bullismo di Trump”

“Una cosa è diventata sempre più chiara: questa amministrazione statunitense sotto Donald Trump considera la coercizione economica semplicemente come una strategia vincente”. È l’accusa di un duro editoriale dell’agenzia statale cinese Xinhua, ripreso dal Quotidiano del Popolo, secondo cui “le concessioni possono solo incoraggiare la propensione al bullismo” del presidente Usa. La verità “più allarmante – si legge – è che la costruzione di barriere commerciali è già diventata uno dei tentativi di Washington di usare i dolori economici come leva per guadagni geopolitici, mentre sposta le colpe per i fallimenti strutturali interni all’estero”.

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11:18

I dazi affossano il dollaro, l’euro sale a 1,1010

Il dollaro continua a indebolirsi sulle principali valute dopo l’avvio dei dazi decisi da Donald Trump. L’euro sale dell’1,6% sul biglietto verde a 1,1032. In aumento anche la sterlina a 1,3175 (+1,3%) e il franco svizzero a 1,1560 (+1,9%).

11:16

Dazi, von der Leyen: “Reagiremo ma pronti a negoziare”

11:11

Dazi Usa, nella lista di Trump anche i pinguini dell’isole Heard e McDonald

L’amministrazione americana ha esteso la sua politica di dazi commerciali a territori remoti e disabitati, includendo le isole Heard e McDonald nell’Oceano Antartico. La mossa ha suscitato perplessità, data l’assenza di attività economiche e popolazione umana in queste zone, una possibile spiegazione potrebbe essere quella di prevenire possibili triangolazioni commerciali.

10:52

Budapest: “Ue incompetente, prezzo dei dazi ai cittadini”

“L’economia europea e i suoi cittadini stanno ancora una volta pagando il prezzo dell’incompetenza di Bruxelles. La decisione sui dazi di ieri degli Stati Uniti ha chiarito una cosa: la Commissione europea avrebbe dovuto negoziare. Hanno avuto due mesi e mezzo di tempo. Non hanno fatto nulla”. Lo scrive in un tweet il ministro degli Esteri ungherese.

10:39

Kiev: “Dazi al 10% dagli Usa, complicato ma non critico”

Gli Usa hanno introdotto un dazio del 10% sull’Ucraina che determinerà una situazione “critica ma non complicata”, afferma il ministro dell’Economia ucraino Yulia Sviridenko che poi aggiunge che nel 2024 l’Ucraina ha esportato negli Stati Uniti 874 milioni di dollari e nello stesso periodo, negli Stati Uniti sono stati acquistati beni per un valore di 3,4 miliardi di dollari.

10:27

JPMorgan: da dazi rischio recessione per economia mondiale

Se gli Usa manterranno gli ingenti dazi annunciati, c’è un rischio recessione per l’economia statunitense e mondiale nel 2025. Lo afferma JPMorgan in una nota agli investitori, riportata da Cnn. “Sottolineiamo che queste politiche, se mantenute, probabilmente spingerebbero l’economia statunitense e mondiale in recessione quest’anno”, hanno affermato gli analisti. JPMorgan ha osservato che le tariffe aumenterebbero le tasse per gli americani di 660 miliardi di dollari l’anno, il più grande aumento fiscale nella memoria recente. E aumenteranno anche i prezzi, aggiungendo il 2% all’indice dei prezzi al consumo, una misura dell’inflazione statunitense che ha fatto fatica a tornare con i piedi per terra negli ultimi anni. “L’impatto sull’inflazione sarà sostanziale”, hanno affermato gli analisti. “Consideriamo la piena attuazione di queste politiche come uno shock macroeconomico sostanziale”.

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10:13

Europa colpita dai dazi ma non crolla

Le Borse europee proseguono la seduta in netto calo ma non crollano, dopo l’avvio dei dazi americani decisi da Trump. Sui mercati si registra un clima di nervosismo per l’impatto che avrà una guerra commerciale sull’economia globale. Sul fronte valutario il dollaro si indebolisce sulle principali valute. Il biglietto verde passa di mano a 1,0971 sull’euro. L’indice stoxx 600, che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, registra una flessione dell’1,3%. In rosso Parigi (-1,8%), Francoforte (-1,5%), Londra (-1,3%) e Madrid (-1,2%).

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10:09

Meloni annulla impegni per concentrarsi su risposta dazi

Palazzo Chigi fa sapere che la premier Giorgia Meloni ha annullato tutti gli impegni presi per la giornata odierna, per concentrarsi sulle azioni da adottare in risposta ai dazi

10:01

Industria auto tedesca: “Da dazi impatto enorme sul settore”

“Questo non è ‘America first’, questo è ‘America alone'”. È quello che ha affermato la presidente dell’Industria dell’auto tedesca, Hildegard Mueller, commentando i dazi americani. Con la mossa di Donald Trump, “si segna un cambiamento fondamentale nella politica commerciale”. “Questo protezionismo vedrà solo perdenti”, aggiunge. Secondo l’analisi della Mueller, l’impatto sull’industria dell’auto “sarà enorme”. “L’Ue deve rispondere in modo determinato e forte, e allo stesso tempo segnalare la disponibilità a trattare”.

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10:00

Vino, Uiv: “Con dazi Usa danni per 323 milioni l’anno”

“Con i sanguinosi dazi americani al 20% il mercato dovrà tagliare i propri ricavi di 323 milioni di euro all’anno, pena l’uscita dal mercato per buona parte delle nostre produzioni. Perciò Uiv è convinta della necessità di fare un patto tra le nostre imprese e gli alleati commerciali d’oltreoceano che più di noi traggono profitto dai vini importati; serve condividere l’onere dell’extra-costo ed evitare di riversarlo sui consumatori”. Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi. Secondo Uiv, ben il 76% delle 480 milioni di bottiglie tricolori spedite lo scorso anno verso gli Stati Uniti si trova in “zona rossa” con una esposizione sul totale delle spedizioni superiore al 20%. Aree enologiche con picchi assoluti per il Moscato d’Asti (60%), il Pinot grigio (48%), il Chianti Classico (46%), i rossi toscani Dop al 35%, i piemontesi al 31%, così come il Brunello di Montalcino, per chiudere con il Prosecco al 27% e il Lambrusco. In totale sono 364 milioni di bottiglie, per un valore di oltre 1.3 miliardi di euro, ovvero il 70% dell’export italiano verso gli Stati Uniti.

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09:47

Madrid: “Se non c’è spazio per i negoziati, proteggeremo imprese”

“Se non c’è spazio per i negoziati” con l’amministrazione Trump sui dazi annunciati per la Ue “prenderemo misure per proteggere le nostre imprese e i nostri consumatori”, ha detto il ministro spagnolo dell’Economia, Carlos Cuerpo, nel deplorare la guerra tariffaria scatenata dal presidente statunitense che Madrid considera “ingiusta e ingiustificata”. Il ministro ha sottolineato che provocherà “un mondo più frammentato e povero” e “colpirà tutti”. Il titolare dell’Economia ha confermato che il governo prepara “una rete di sicurezza” per i settori più colpiti dall’aumento dei dazi, sia per aiuti e breve termine che “per rilanciarli sul medio periodo”, favorendone l’accesso a nuovi mercati e cercando nuovi soci strategici, con l’accelerazione della ratifica dell’accordo della Ue con Mercosur, così con “lo sfruttamento dei mercati interni” soprattutto all’Unione europea.

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09:44

Starmer: “Reagiremo ai dazi a mente fredda, nulla escluso”

Il governo britannico reagirà a “mente fredda e calma” ai dazi Usa, ha affermato il primo ministro Keir Starmer, sottolineando che “nulla è escluso” e che Londra prenderà decisioni “guidate solo dal nostro interesse nazionale”: lo riporta il Guardian. “Chiaramente ci sarà un impatto economico”, ha detto questa mattina Starmer ricevendo un gruppo di dirigenti aziendali nel suo ufficio a Downing Street. “Uno dei grandi punti di forza di questa nazione è la nostra capacità di mantenere la calma”, ha sottolineato il primo ministro, aggiungendo: “La nostra intenzione rimane quella di concludere un accordo, ma nulla è escluso”.

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09:25

Milano prosegue pesante con le banche

La Borsa di Milano (-1,9%) prosegue in forte calo, in linea con gli altri listini europei dopo l’avvio dei dazi americani. A Piazza Affari scivolano le banche.

09:15

Borse Europee aprono in profondo rosso con il peso dei dazi

Le Borse europee aprono in profondo rosso con l’avvio dei dazi americani. Sui mercati torna un clima di forte preoccupazione per la guerra commerciale, con gli analisti che vendono aumentare i rischi di una recessione globale. In forte calo Francoforte (-2,4%), Parigi (-2,15%) e Londra (-1,43%).

09:14

Borsa Milano apre in calo del 2,12%, scivolano le banche

La Borsa di Milano apre in forte calo. Il primo indice Ftse Mib cede il 2,12% a 37.640 punti. A Piazza Affari scivola Prysmian (-4,4%), in flessione anche le banche.

09:05

Borsa Tokyo, chiusura in netto ribasso

La Borsa di Tokyo conclude la seduta netto calo, sui timori di pesanti ripercussioni sul commercio globale, a fronte dell’entrata in vigore dei dazi Usa, una dinamica inasprita dalla rivalutazione dello yen che complica ancora di più le prospettive sull’export giapponese. Il listino di riferimento Nikkei cede il 2,77% fino a scendere ai minimi in 8 mesi, a quota 34.735,93, con una perdita di 989 punti. Sul mercato dei cambi, in un quadro di sempre maggiore incertezza, la divisa nipponica torna ad assumere lo status di bene rifugio, trattando sul dollaro a 147,20, e sull’euro a 161,50.

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09:00

Il dollaro si indebolisce ancora, sfiora 1,1 sull’euro

Il dollaro si indebolisce ancora rispetto alle altre principali valute. Sull’andamento del biglietto verde pesa l’arrivo della politica dei dazi di Donald Trump. Il dollaro scende dell’1,1% sull’euro e sfiora 1,1 (1,0987). In netto calo anche sulla sterlina a 1,3112 (-0,8%) e sul franco svizzero a 1,1497 (-1,4%).

08:58

Borsa, l’Asia in forte calo con i dazi Usa

Le Borse asiatiche sono in forte calo con l’arrivo dei dazi resi noti dal presidente degli Stati Uniti. Sui mercati pesano i timori di un aumento dell’inflazione con un conseguente rallentamento dell’economia. La politica commerciale di Trump mette in difficoltà il dollaro che si indebolisce rispetto alle principali valute. In calo i future europei e quelli di Wall Street. Scivolano Tokyo (-2,8%) e Hong Kong (-1,6%). Sul fronte valutario lo yen sale sul dollaro a 147,17 e sul dollaro a 161,56. Seduta negativa anche per Shanghai (-0,3%), Shenzhen (-1,1%), Seul (-0,8%) e Mumbai (-0,2%). Crolla Hanoi (-6,7%).

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08:50

Berlino: “Insieme a Ue in ricerca soluzione negoziata con Usa”

La Germania è pronta ad appoggiare l’Unione Europea nella ricerca di una “soluzione negoziata” con Washington sui nuovi dazi annunciati da Trump, ma ha ribadito che l’Europa è altrettanto pronto reagire. “È positivo che la Commissione europea continui a puntare a una soluzione negoziata con gli Stati Uniti”, ha affermato il vicecancelliere tedesco Robert Habeck. In caso di fallimento, “l’Ue darà una risposta equilibrata, chiara e determinata. Siamo preparati a questo”, ha aggiunto, esprimendo preoccupazione per il fatto che questa valanga di dazi americani “trascinerà i Paesi in recessione e causerà danni considerevoli in tutto il mondo”.

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08:45

Francia: “Ue prenderà di mira i servizi online Usa”

L’Unione Europea è “pronta per una guerra commerciale” con gli Stati Uniti e ha in programma di “attaccare i servizi online” in risposta all’annuncio del presidente Donald Trump, ha detto oggi la portavoce del governo francese. “Siamo abbastanza certi che avremo effettivamente un effetto negativo sulla produzione”, ha affermato Sophie Primas esprimendo particolare preoccupazione per l’impatto dei dazi Usa su vino e liquori.

08:44

Lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo

Avvio in rialzo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i due titoli di Stato sale a 112 punti dai 109 della vigilia. Il rendimento del decennale italiano scende al 3,77% dal 3,81% della chiusura di ieri.

08:40

I dazi di Trump, Paese per Paese

Dazi minimi del 10%, che diventano “reciproci” per i Paesi che la Casa Bianca ritiene ingiusti nelle proprie politiche commerciali verso gli Usa: a partire dalla Cina che si vede inflitto un 34% sul proprio export verso gli Usa, mentre l’Unione europea vedrà un aggravio del 20% per il suo export nel momento in cui approda alle dogane Usa e la Gran Bretagna si fermerebbe alla soglia minima del 10%. Ecco la lista dei dazi più significativi annunciati dal presidente Donald Trump. Con l’eccezione significativa di Canada e Messico, per ora esenti dai dazi reciproci ma soggetti ai dazi selettivi del 25% su alcuni beni già annunciati nei giorni scorsi: Cina 34%, Ue 20%, Svizzera 31%, Regno Unito 10%, Giappone 24%, India 26%, Corea del Sud 25%, Indonesia 32%, Cambogia 49%, Thailandia 36%, Taiwan 32%.

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08:35

Dazi, Von der Leyen: “Colpo a economia globale, reagiremo ma pronti a negoziare”

“I dazi americani sono un colpo importante per l’economia globale. Ci saranno conseguenze per milioni di consumatori nel mondo”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Siamo pronti a reagire, ma siamo pronti a negoziare, non è troppo tardi. Finalizzeremo il primo pacchetto di contromisure sull’acciaio e prepareremo altri contro dazi in caso di fallimento dei negoziati”

08:30

Entrati in vigore i dazi Usa del 25% sulle auto importate

Sono ufficialmente entrate in vigore le tariffe degli Stati Uniti sulle automobili importate. I dazi del 25% sono scattati alle 00:01 americane (le 6:01 in Italia) sulle auto e sui camion leggeri di fabbricazione estera, con i pezzi di ricambio per automobili che saranno colpiti entro il 3 maggio, secondo un avviso del Federal Register.

08:25

Lollobrigida: “Contro dazi pronti a tutelare le nostre aziende”

“Da Paese esportatore i dazi ci preoccupano, il 20% è un dato importante ma aspettiamo di capire esattamente quali saranno gli effetti delle scelte dell’amministrazione americana”, ha detto Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura , commentando i dazi di Trump. “Ora dobbiamo evitare una guerra commerciale che non è utile a nessuno. Il nostro obiettivo è collaborare con l’Unione europea e con i nostri alleati occidentali e strategici, come gli Usa, per trovare soluzioni che tutelino l’interesse nazionale italiano, europeo e americano”.

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08:20

Cina a Usa: “Annullare subito i dazi, serve dialogare”

La Cina ha dichiarato di “opporsi fermamente” all’imposizione di nuovi dazi statunitensi sulle sue esportazioni, promettendo “contromisure per salvaguardare i propri diritti e interessi”. Le tariffe Usa “non sono conformi alle norme del commercio internazionale e danneggiano gravemente i legittimi diritti e interessi delle parti coinvolte”, ha affermato il Ministero del Commercio di Pechino in una nota, chiedendo poi a Washington di “annullare immediatamente” i nuovi dazi e avvertendo che “mettono a repentaglio lo sviluppo economico globale” e danneggerebbero gli interessi degli Stati Uniti e le catene di fornitura internazionali. Secondo il dicastero di Pechino “non c’è un vincitore in una guerra commerciale e non c’è via d’uscita per il protezionismo”.

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08:12

Dollaro in picchiata su altre valute con i dazi di Trump

Il dollaro è in caduta libera dopo l’annuncio dei dazi da parte di Trump. Scende dello 0,5% sull’euro e passa di mano a 1,0910. In flessione dell’1,2% sullo yen a 147,55. Anche la sterlina sale a 1,3061, in aumento dello 0,4 per cento.

08:12

Record nella notte per oro Spot a 3.167 dollari

Nuovo record nella notte per l’oro con consegna immediata dopo le dichiarazioni di Trump sui dazi: il metallo prezioso Spot è stato scambiato a 3.167 dollari per poi ripiegare. Poco prima delle 8 è scambiato a 3.131,97 dollari con un avanzamento dello 0,5%.

08:11

Borsa, su listini del sud-est asiatico la scure dei dazi

Le Borse dell’area del sud-est asiatico soffrono con l’arrivo dei dazi decisi da Donald Trump. L’indice azionario principale del Vietnam è sceso del 6,2%, registrando il più grande calo da oltre quattro anni. Sono in calo anche i listini delle Filippine (-1,5%) e della Thailandia (-1,1%). Più contenuti i cali della Malesia (-0,4%). “Nei prossimi mesi le economie dell’Asean si troveranno ad affrontare mesi a causa dell’impatto diretto delle forti impennate dei dazi statunitensi sulle loro delle tariffe doganali statunitensi sulle loro esportazioni, nonché dell’impatto indiretto sulla crescita globale”, affermano gli analisti a Bloomberg, Le economie del sud-est asiatico sono molto sensibili ai dazi statunitensi. Gli Stati Uniti, infatti, sono tra i principali partner commerciali di Singapore, Vietnam, Thailandia.

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