I reali inglesi sono arrivato a Roma nel tardo pomeriggio di lunedì per una visita di Stato in Italia, per il primo viaggio all’estero di re Carlo III dopo un breve ricovero in ospedale per gli effetti collaterali di un trattamento contro il cancro.
Durante la visita di Stato in Italia dal 7 al 10 aprile 2025, Re Carlo III terrà un discorso davanti alle Camere riunite del Parlamento italiano, per la prima volta per un monarca britannico.
La visita prevede anche una visita a Ravenna per commemorare l’80esimo anniversario della liberazione della città da parte delle forze alleate.
Il previsto incontro con Papa Francesco è stato rinviato a causa della recente polmonite del pontefice.
Il re Carlo III e la regina Camilla hanno espresso la loro gioia per potere festeggiare i 20 anni di matrimonio in Italia.
“Mentre iniziamo la nostra prima visita in Italia come Re e Regina”, hanno scritto sui social poche ore l’arrivo a Ciampino, non vediamo l’ora di festeggiare il nostro ventesimo anniversario di matrimonio in un posto cosi’ speciale, e con persone cosi’ meravigliose!”. “A presto, Roma e Ravenna! -Charles R & Camilla R.”, ha concluso la coppia reale sui suoi profili social ufficiali postando una foto che li ritrae all’interno della residenza dell’ambasciatore britannico a Roma, Villa Wolkonsky, in cui la regina indossa un abito bianco e beige di Anna Valentine.
L’ambasciatore britannico a Roma, Ed Llewellyn, ha definito quella della coppia reale “una visita storica” che potrà avere “un impatto intangibile ma dal valore inestimabile”. “Il Regno Unito e l’Italia hanno una relazione florida”, ha ricordato il diplomatico, “quasi mezzo milione di italiani chiamano casa il Regno Unito, dove danno un enorme contributo al nostro Paese, cosi’ come i 10 su 1000 cittadini britannici che vivono qui in Italia, e molti altri milioni vengono qui in vacanza ogni anno. Quindi questa visita di Stato arriva in un momento chiave”. Llewellyn si e’ detto certo che la visita dei reali, con la loro passione per “cultura, cibo e retaggio storico” condivisa con gli italiani, “darà ulteriore slancio a questa cooperazione su tutta la linea, ma in particolare sulla difesa, sulla sostenibilità, sull’energia pulita e sui nostri legami culturali”.