In Italia, oggi 25 aprile, si celebra l’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. L’esortazione alla sobrietà del governo per la morte del Papa ha convinto alcuni Comuni a cancellare gli eventi, alimentando nuove polemiche. Ma cortei e manifestazioni sono in corso in diverse città. In varie città, compresa la Capitale, si canta Bella ciao nonostante il divieto. Canti, musica e slogan anche altrove. Allerta per tensioni soprattutto a Milano e Roma. In piazza anche i manifestanti pro-Palestina. Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala: l’invito alla sobrietà per il 25 aprile \”è incomprensibile\”. Ieri scontri polizia-antagonisti in piazza Castello a Torino al termine della fiaccolata.\n

In mattinata Sergio Mattarella hadeposto la corona d’alloro all’Altare della Patria insieme alle più alte cariche dello Stato. Presente anche Giorgia Meloni: \”Onoriamo valori democratici negati da fascismo\”. Poi il presidente della Repubblica è andato a Genova.

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Insulti, cori e qualche momento di tensione durante la manifestazione del 25 aprile di Parma, verso piazza Garibaldi. Bersaglio, un gruppetto della Brigata ebraica, preso di mira da attivisti pro Palestina: \”Fuori i sionisti dal corteo\”, uno degli slogan gridati.

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È uno dei canti popolari italiani più famosi al mondo, si è diffuso nel secondo dopoguerra e nel tempo è stato ripreso da più parti, dalla musica folk alle serie tv, passando per tanti movimenti di protesta in giro per il mondo. Di autore sconosciuto, Bella ciao divenne l’inno del movimento partigiano italiano, anche se è diventata celebre e scelta come canto ufficiale soltanto dopo la Resistenza. Ma con la sua prima diffusione, in poco tempo, si conquistò la fama canto di ribellione per eccellenza contro il nazi-fascismo. LA STORIA DELLA CANZONE.

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Marina Pierlorenzi, presidente di Anpi prov. Roma, dal palco a parco Schuster durante la manifestazione per gli 80 anni dalla Liberazione ha ricordato Papa Francesco. \”Questa giornata cade a pochi giorni dalla morte di Francesco, il Papa degli ultimi, colui che ha iniziato il pontificato andando a Lampedusa – dove parlò per la prima volta della globalizzazione dell’indifferenza, il male del nostro tempo, nei confronti dei bisognosi – e che proseguì il suo apostolato chiedendo accoglienza per i migranti, il rispetto per le persone più fragili e povere considerate scarti dalla società, operando per la conservazione del creato, Laudato si’, definendo la guerra come il male assoluto e come un grande business mondiale che causa la morte di milioni di esseri umani. Un grande affare per i ricchi, così è la guerra\”, ha detto Pierlorenzi. \”Pace e disarmo, le sue parole identiche alle nostre, in questo ottantesimo che cade nel contesto nazionale e internazionale carico di incertezze, di paura, per quella guerra mondiale a pezzi, sempre più vicina, sempre più estesa, che appare inarrestabile, ineludibile. E noi oggi dobbiamo ricordare come la storia della liberazione dal nazifascismo dimostrò come lo sforzo collettivo sconfisse quel mostro terribile che aveva divorato paesi, donne e uomini in tutta Europa. L’antifascismo rifondò un patto collettivo che si concretizzò nella nostra Costituzione\”, ha concluso.

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La senatrice a vita, Liliana Segre, ha scelto Pesaro, città che considera \”del cuore\” e della quale è cittadini onoraria, per celebrare l’80/o anniversario della Liberazione. Ha cantato Bella ciao insieme alla banda di Candelara, ai ragazzi del Marconi School Musical e all’associazione LiberaMusica, con il coro di voci e mani bianche.

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Al grido di \”ora e sempre resistenza!\” un gruppo di cittadini ha contestato questa mattina Simone Zanetti, sindaco di Maclodio, paese di 1.500 abitanti in provincia di Brescia, perché dal 2019 ha ridotto le celebrazioni del 25 aprile a una commemorazione dedicata ai caduti della guerra. L’intervento del primo cittadino di Fratelli d’Italia è stato coperto dalle voci dei manifestanti, che hanno anche intonato il canto “Bella ciao”. \”La manifestazione si è svolta senza modificare di una virgola quello che è sempre avvenuto a Maclodio, perché l’idea conta molto di più di una canzone. Abbiamo ascoltato l’inno nazionale e la canzone del Piave\”, ha detto il primo cittadino davanti al monumento ai Caduti. \”Il sindaco di questo paese ha impedito alle associazioni partigiane di essere presenti come parte istituzionale della celebrazione, come avviene in tutta Italia e come dicono le leggi e la Costituzione. Non è certo uno spettacolo di democrazia ma di esclusione\”, ha replicato a nome degli antifascisti al termine della cerimonia l’avvocato Pietro Garbarino.

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\”Ho fatto tanti 25 Aprile e tutti noi siamo sempre stati sobri. Sono parole inutili, però andiamo oltre. Oggi dal palco richiamerò molto lo spirito europeo che pare essere l’ultima grande democrazia assoluta. Bisogna difendere l’Europa da aggressioni esterne e interne perché in Europa c’è una grande avanzata di nazionalismo che non fanno bene al continente. Essere partigiani oggi vuol dire continuare a credere in quei valori e difenderli perché nulla ci è stato regalato\”, dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala al corteo del 25 Aprile. \”Penso che debbano stare in testa l’Anpi e i nostri gonfaloni. Rispetto il diritto di manifestare ma oggi è una giornata che ricorda un atto di eroismo di 80 anni fa\”, ha aggiunto parlando dei giovani palestinesi che avevano inizialmente preso la testa del corteo.

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Fischi e le note di “Bella Ciao” durante l’intervento istituzionale del sindaco leghista di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi: dopo le polemiche dei giorni scorsi per la decisione di non far intervenire l’Anpi durante le celebrazioni ufficiali del 25 aprile, nel centro alle porte di Milano è andata in scena la contestazione nei confronti del primo cittadino. Partiti di centrosinistra e sindacati hanno accolto l’invito della Cgil a \”disobbedire\”, presentandosi con bandiere di partito e Pro Palestina, omaggiando la memoria dei partigiani con cori per la Resistenza e canti durante tutto il corteo. Ghilardi, nel suo discorso al termine dell’inaugurazione di una targa, ha toccato i temi della pace, della libertà e della democrazia contro la dittatura, ma non sono mancati i fischi mentre parlava. Al termine dell’appuntamento istituzionale, dopo che il sindaco è andato via, è stata la volta della manifestazione autorizzata organizzata direttamente dall’Anpi, con gli interventi di partiti, liste civiche, associazioni e sindacati.

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Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è arrivato al corteo per le celebrazioni del 25 aprile a Milano. Tantissime le persone che gli si sono avvicinate per una stretta di mano e una foto, sia membri della Cgil che cittadini in manifestazione.   Il segretario generale è stato salutato dagli applausi e dal coro \”ora e sempre resistenza\” ma non è mancata qualche contestazione, con un alcuni cittadini che hanno gridato e \”Falla qualche manifestazione!\”, mentre alcuni esponenti della Brigata ebraica hanno urlato ‘Assasini’ quando Landini è passato di fianco a loro.

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Con Bella ciao che risuona dalle casse sul camioncino, è partita da parco Schuster la \”marcia della Liberazione\” organizzata dall’Anpi e che raggiungerà porta San Paolo dove ci sarà un omaggio ai partigiani e alle partigiane al memoriale della resistenza. In testa al corteo, dietro ai medaglieri, sempre lo striscione con su scritto \”I partigiani\”. E a sfilare, come nel primo corteo partito questa mattina da largo Bompiani, c’è ancora l’immagine di Papa Francesco portata da Angel Marasca tra le bandiere dell’Anpi e della pace.

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Parte tra le tensioni lo spezzone della Brigata ebraica e della comunità ucraina al corteo del 25 aprile di Milano. Alcuni contestatori, alcuni muniti di bandiera palestinese, hanno iniziato a inveire contro la Brigata: ‘Assassini’, ‘Netanyahu terrorista’. Qualcuno della Brigata ha replicato sottolineando che la ‘Palestina non esiste’, attaccando i ‘terroristi di Hamas’ e chiedendo la liberazione degli ostaggi.  A separarli un cordone dei volontari dei City Angels e un altro della polizia.

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La data del 25 aprile è stata scelta convenzionalmente come giornata di Festa nazionale perché quel giorno, nel 1945, iniziò la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò da Torino e Milano, a seguito delle sconfitte militari sulla Via Emilia. COSA SUCCESSE IL 25 APRILE.

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Il discorso del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, nella Risiera di San Sabba per l’80esimo anniversario della Liberazione è stato fortemente contestato da un gruppo di cittadini. Appena annunciato l’intervento di Dipiazza sono cominciati fischi che si sono protratti per quasi tutto il discorso. È stata anche intonata “Bella ciao” più di una volta. Il sindaco ha parlato leggendo l’intero discorso nonostante la contestazione. La contestazione non era riferita al contenuto dell’intervento, ma probabilmente al mancato patrocinio da parte dell’amministrazione comunale ad alcune manifestazioni organizzate per il 25 aprile. Il sindaco è stato nuovamente contestato mentre lasciava la Risiera dalla folla di manifestanti all’esterno di San Sabba. \”Siamo tutte antifasciste\” e \”siamo tutti antifascisti\”, hanno scandito ripetutamente diverse persone.

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All’altezza della sede napoletana di Fratelli d’Italia, in corso Umberto, sono stati incendiati dei mitra di cartone, un atto simbolico contro il riarmo europeo.

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Molte e composite le sigle in piazza oggi a Napoli: dall’Anpi ai centri sociali come Insurgencia ed Ex Opg, passando per il Movimento di Disoccupati 7 novembre, il sindacato Si Cobas, gli studenti di Uds e Kaos e moltissime sigle associazionistiche, sindacali, artistiche, di base. In piazza anche la società civile. In migliaia, provenienti anche da diversi Comuni della provincia, hanno attraversato le strade di Napoli per celebrare il 25 Aprile ma anche per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese. E ancora per dire no al riarmo e al decreto sicurezza.Non sono mancati gli attivisti della ‘Terra dei fuochi\” che hanno sollecitato interventi urgenti per bonificare i territori.

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Concluderà il suo discorso citando un poeta palestinese il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo nel corso degli interventi dal palco in piazza Duomo che concluderanno la celebrazione del 25 aprile a Milano: è uno dei punti dell’accordo con la frangia proPal, che non interverrà dal palco. \”Lo faccio perché mi sembra giusto, non è un escamotage\”, ha spiegato Pagliarulo.

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Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, \”che noi abbiamo fatto bene a decidere di celebrare perché era giusto e doveroso farlo, fatemi esprimere un abbraccio e un pensiero a una persona straordinaria, a Papa Francesco che è stato il Papa degli ultimi, dei più fragili, il papa della pace. Noi lo dobbiamo ricordare e credo che battersi per i principi e i valori della nostra Costituzione faccia parte del modo di essere anche coerenti con il messaggio straordinario che lui ci ha mandato e quindi non fermiamoci al 25 aprile proseguiamo ogni giorno a tenere alti quei valori, quei principi e quelle bandiere\”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal palco a parco Schuster durante la manifestazione dell’Anpi.

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Al corteo degli studenti e di Potere al Popolo a a Roma, arrivato a Porta San Paolo, sotto la Piramide, è stata bruciata anche la bandiera dell’Ue. Durante il corteo era stata bruciata una bandiera della Nato. \”Siamo stati liberati dalle brigate partigiane. E l’Europa intera è stata libertà dall’Unione Sovietica \”, dicono.

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Momenti di tensioni tra gli spezzoni dei due cortei per il 25 aprile a Roma. La lite accesa, sfociata anche in alcuni spintoni, è avvenuta tra studenti di Cambiare Rotta e militanti di potere al Popolo da una parte e i manifestanti dell’Anpi dall’altra. I due cortei, partiti insieme da largo Bompiani, si sono poi separati, come già programmato, superato ponte Spizzichino. L’Anpi verso parco Schuster e gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. \”Guerrafondai. Via il Pd dal corteo\”, hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della Nato. Il momento di tensione è avvenuto su via Ostiense.

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Partito alle 14.15 il corteo del 25 aprile a Milano. Dopo alcune trattative lo spezzone Pro Pal si è spostato di lato per far passare l’Anpi che ha quindi preso la testa del corteo.  I manifestanti Pro Pal hanno iniziato a gridare ‘Palestina libera’ e ‘Fuori i sionisti dal corteo’ come anche parte delle altre persone che sfilano in corteo

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Alcuni attivisti del centro sociale Bocciodromo di Vicenza minacciano di entrate in piazza dei Signori, blindata dalle forze dell’ordine – dove si stava tenendo la cerimonia del 25 aprile con oratore Walter Veltroni – dopo aver visto alle spalle del palco una bandiera di Israele. Gli agenti della Questura hanno poi fatto rimuovere la bandiera di Israele così come è stata rimossa dalla piazza anche una bandiera della Palestina.

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\”Io quando ho sentito questa espressione l’ho considerata poco comprensibile e diciamo anche poco felice. Perché comunque la celebrazione della nostra liberazione dalla dittatura fascista e anche nazista ci sta tutta. La riaffermazione dei nostri principi democratici, dei nostri valori costituzionali. Quindi da questo punto di vista non si comprende\”. Lo ha detto Giuseppe Conte, arrivando al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, a chi gli chiedeva un commento all’invito a celebrare in modo sobrio il 25 aprile nel rispetto del lutto per la scomparsa del Papa. \”Noi siamo qui in modo assolutamente sobrio per affermare questi valori e credo che questa memoria sia da rinnovare assolutamente\”, ha aggiunto.

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Presidio con bandiere della Palestina esposte dai pro-Pal a Firenze, in piazza della Signoria, durante tutta la durata della cerimonia del 25 aprile all’arengario di Palazzo Vecchio. Un vistoso striscione bianco riportava la scritta “Sindaca chi non agisce contro il genocidio è complice” ed è stato tenuto issato dagli attivisti di Firenze per la Palestina, posizionatisi dalla parte opposta ai relatori. Sventolate dal pubblico, in altri punti della piazza, anche una bandiera dell’Ucraina e un paio dell’Unione Europea.

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Volantini di protesta contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu sono comparsi oggi a Verona, in piazza Bra, durante le celebrazioni per il 25 aprile. Attorno ai giardini della piazza sono stati affissi volantini con la foto di Netanyahu, accompagnata dalla scritta \”Wanted for genocide against the palestinians\”.

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In piazza per festeggiare il 25 aprile ma anche per dire \”no al decreto sicurezza, alla corsa al riarmo e al genocidio in Palestina\”. Aderenti ai movimenti, alle organizzazioni dei disoccupati, ai movimenti degli studenti si sono ritrovati in piazza Garibaldi a Napoli per \”ricordare i valori della Resistenza \”. Il corteo attraversa le strade del centro di Napoli. \”La nostra città non si piegherà mai\”, hanno urlato i manifestanti aggiungendo che “noi siamo antifascisti. E chi non lo è, oggi non sarà in piazza\”.

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Il corteo dell’Anpi a Roma tra musiche e canti è arrivato a Parco Schuster, dove dal palco si alterneranno diversi interventi. Dietro lo striscione che si trovava in testa, tra gli altri, anche la consigliera regionale della Regione Lazio del Pd Marta Bonafoni, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio e il presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri. Ad accompagnare il corteo diverse musiche e canti. Prima di arrivare a Circonvallazione Ostiense, dopo Ponte Spizzichino, lo spezzone con Potere al Popolo, Cambiare Rotta, Osa, Fronte della Gioventù Studentesca si è staccato per raggiungere Porta San Paolo.

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\”Sappia, chi immagina di cancellare queste conquiste sull’onda di un neo-nazionalismo e di un neo-razzismo, che le italiane e gli italiani di oggi e di domani non lo accetteranno mai. Siamo qui insieme a tenere alta la bandiera della libertà\”. Con queste parole il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha concluso il suo discorso nella centrale piazza Libertà, durante le partecipate celebrazioni del 25 aprile nel cuore del capoluogo friulano, città insignita della medaglia d’oro al valor militare per la Lotta di Liberazione. Prima di iniziare il suo intervento ufficiale, il primo cittadino ha chiesto \”un minuto di silenzio per Papa Francesco\”, accolto con rispetto da tutta la piazza. Nel suo discorso, De Toni ha ricordato la partecipazione collettiva alla Resistenza e l’alto prezzo pagato dal Friuli per la libertà, ma ha rivolto uno sguardo al presente e al futuro, con parole contro le minacce alle democrazie. \”In questi tempi tornano in auge i gesti, i simboli, le idee e i principi del fascismo e del nazismo\”, ha detto, denunciando come \”i nuovi fascisti siedano nei parlamenti democratici e in quello europeo, ed esprimano senza timore le stesse parole d’ordine xenofobe, violente, razziste di cento anni fa\”. A margine della manifestazione hanno fatto sentire la propria voce gli esponenti del Comitato per la Palestina di Udine, che hanno partecipato con striscioni che richiamavano alla \”Resistenza palestinese\”.

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Un eventuale intervento dal palco dei palestinesi \”non è possibile, ma gli daremo una giusta visibilità perché la loro causa noi non siamo contrari a sostenerla\”, ha spiegato ancora il presidente di Anpi Milano. \”Oggi – ha aggiunto – è la festa dei partigiani e del 25 aprile e non può essere modificata. Con loro abbiamo parlato tante volte nelle sezioni, abbiamo raccolto 200mila euro per gli ospedali di Gaza e continueremo a dargli una mano\”.

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\”Siamo d’accordo che quando gli faremo segno che siamo pronti per partire si metteranno ordinatamente in coda dopo i partiti, l’ultimo sarà Rifondazione. Si metteranno dietro Rifondazione\”. Lo ha detto il presidente dell’Anpi Milano Primo Minelli, prima della partenza del corteo del 25 aprile, riferendosi ai manifestanti pro-Palestina. I manifestanti dei centri sociali e dei Giovani Palestinesi, che si sono riuniti in corso Venezia intorno alle 12, al momento sono schierati in testa. Dietro di loro, ad alcuni metri di distanza, gli attivisti Anpi. \”È la democrazia che produce questi risultati. Bisogna che anche l’uso della democrazia sia fatto con grande responsabilità e senso di equilibrio. Oggi penso che questo equilibrio lo troveremo\”, ha aggiunto Minelli.

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Venezia ha celebrato il 25 aprile nel Ghetto ebraico, ritenuto il più antico al mondo, con una cerimonia solenne. \”Ci ritroviamo oggi, in questo luogo carico di storia e di significato, per celebrare insieme l’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo – ha detto il sindaco Luigi Brugnaro -. Ottant’anni: è la durata di una vita. Una vita intera. Sono sempre meno i testimoni diretti di quei giorni. Per questo non possiamo permetterci di dimenticare\”. Per Brugnaro, \”ciò che è accaduto riguarda ancora noi, riguarda le nostre scelte, la nostra responsabilità, il mondo che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi. Il 25 aprile è la data in cui l’Italia scelse la libertà, la democrazia, la dignità dell’essere umano. E lo fece grazie al sacrificio di tante donne e uomini, partigiani, militari anglo-americani, civili che lottarono, spesso a costo della vita, per riconsegnarci un futuro di speranza. A loro va la nostra gratitudine più profonda\”. \”Celebrarlo qui, nel Campo del Ghetto, ha un valore speciale – ha concluso Brugnaro -. Questo non è solo un luogo della memoria, è un luogo della convivenza, della cultura, della resistenza, materiale ma soprattutto spirituale. Venezia ha sempre saputo unire, non dividere. Qui il passato ci parla, ma non ci schiaccia. Ci ricorda quanto sia prezioso vivere insieme, nel rispetto e nella diversità\”.

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Si sono riuniti intorno alle 12 in corso Venezia a Milano, all’altezza dell’uscita della metropolitana di Palestro, i manifestanti pro Palestina che parteciperanno al corteo del 25 aprile. Il loro obiettivo è aprire la manifestazione con un furgone al quale sono stati attaccati striscioni con scritto \”Gloria alla resistenza fino alla liberazione\” e \”Stop al genocidio in Palestina, fermiamo la macchina bellica\”. \”Chi celebra quest’anno la Liberazione non può ignorare la Palestina\”, hanno detto al megafono. \”I valori dei partigiani ce li insegnano i palestinesi\”. Gli organizzatori hanno poi annunciato un momento dedicato alla \”preghiera del venerdì\”.

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Il presidente Mattarella ha lasciato il teatro Ivo Chiesa di Genova, dove ha partecipato alla celebrazione dell’80esimo anniversario della Liberazione. Il presidente è stato salutato dalle centinaia di persone che l’hanno aspettato in piazza e che hanno a lungo applaudito gridando, tra l’altro, “Ora e sempre Resistenza” e “Grande presidente”.

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\”Celebriamo oggi qui, a Genova, l’ottantesimo anniversario della liberazione dalla dittatura fascista e dalla occupazione nazista. Una regione, la Liguria, che, ricca di virtù patriottiche, tanto ha contribuito alla conquista della libertà del nostro popolo\”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile. IL SUO DISCORSO

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In un’affollata piazza Carità, davanti alla stele in memoria di Salvo D’Acquisto, Napoli si è ritrovata per festeggiare il 25 aprile, giorno della Liberazione. Prima dell’inizio della cerimonia con le autorità civili e militari, dalla piazza si è levato il grido “Ora e sempre Resistenza\” e il canto inno dei partigiani “Bella Ciao”. \”La giornata della Liberazione ha un valore particolare per ricordare i valori della democrazia, della lotta antifascista, del fondamento della nostra Repubblica – ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi -. Credo che sia molto importante questa ricorrenza e festeggiare in maniera degna perché è la radice della nostra democrazia e testimonia valori che dobbiamo difendere ogni giorno: i valori della libertà, della tolleranza e della pace\”.

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Inno nazionale al Parco delle rimembranze. E fuori i cori \”Palestina libera\”. Due manifestazioni in una per celebrare il 25 aprile a Cagliari: una più strettamente legata al ricordo della Liberazione, l’altra allargata anche alla questione internazionale contro \”guerra, genocidio e repressione\”. Non sono mancati i riferimenti all’invito alla sobrietà da parte del governo per la morte di Papa Francesco: \”Allora – questo il contenuto di un cartello mostrato dai partecipanti – sobrietà anche a Predappio\”. E ancora \”Bella ciao sì, faccetta nera no\”. Migliaia i partecipanti – per gli organizzatori 10mila – alla manifestazione partita da piazza Garibaldi. Il corteo ha imboccato via Sonnino, poi tappa davanti al Monumento ai caduti. Quindi un omaggio ad Antonio Gramsci nella piazza che porta il nome del pensatore di Ales, all’altezza dell’opera di Pinuccio Sciola. E ancora nuova sosta per ricordare Emilio Lussu (simbolo e leggenda dell’antifascismo) e poi su in viale Regina Margherita nel nuovo percorso per dribblare i cantieri di via Roma. Musica e cori ad alto volume, compresa Bella Ciao. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, l’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca, il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. \”Il 25 aprile è un appuntamento irrinunciabile per ricordare la nostra storia – ha detto Zedda -. Questa giornata è anche monito e insegnamento per il presente e il futuro del nostro Paese. Anche quest’anno siamo in piazza per rivendicare i diritti acquisiti dopo tanto impegno e sangue versato da chi c’era prima di noi. È nostra responsabilità non dare per scontato un valore universale come la libertà, purtroppo ancor oggi minacciato. La buona politica – ha concluso il sindaco di Cagliari – deve continuare a essere portavoce e portatrice di pace in Europa, in Ucraina, in Palestina e in tutti quei luoghi dove si muore\”. Poi tappa alla casa di Lussu – da lui difesa durante l’assalto notturno a opera di una squadraccia fascista che voleva eliminarlo – in piazza Martiri e quindi discesa in via Manno per puntare su piazza del Carmine, capolinea della manifestazione.

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Folla di persone nonostante la pioggia e un massiccio spiegamento di forze dell’ordine caratterizzano alla Risiera di San Sabba la cerimonia solenne del 25 aprile, alla quale presenziano autorità civili, militari e religiose di varie confessioni. Affollata all’interno la Risiera, unico lager nazista in Italia, dove è stato ristretto a 2.200 persone il numero dei partecipanti. Sono presenti anche i sindacati e l’Anpi, tanti i gonfaloni di alcuni comuni della zona e delle associazioni combattentistiche e d’arma. All’esterno della Risiera manifesta un centinaio di persone con bandiere e cartelli. La cerimonia è cominciata con la deposizione di una corona di fiori davanti al punto dove sorgeva il forno crematorio.

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Momenti di tensione questa mattina al corteo del 25 aprile in centro a Bergamo. Una trentina di manifestanti pro Palestina, con bandiere e striscioni, avrebbero cercato di mettersi in testa alla sfilata al grido di “Fuori i sionisti dal 25 aprile” e avrebbero accerchiato il gruppo della Brigata ebraica. Sono intervenute le forze dell’ordine in assetto antisommossa, che hanno bloccato i contestatori tra spintoni e urla nella zona centrale di Porta Nuova. Il corteo ha ripreso il percorso, ma anche nella zona della Prefettura si sono registrati altri momenti di tensione.

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\”In un’epoca in cui il coraggio delle proprie azioni e l’intransigenza verso le bestialità sembrano venir meno, l’esempio di Matteotti è pronto a ricordarci che la democrazia e la libertà non sono beni scontati e facilmente ottenibili\”, ha detto Mirna Cecchini, sindaca di San Clemente, in provincia di Rimini, revocando la cittadinanza a Mussolini e dandola a Matteotti. I DETTAGLI

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\”Per liberare l’Italia sono morti circa 300.000 soldati Alleati. Oggi siamo qui, al cimitero di guerra del Commonwealth di Roma, per ricordare tanti ragazzi che sono venuti dall’altra parte del mondo affinché noi fossimo liberi e che insieme a 40.000 partigiani e 20.000 soldati dell’esercito regio hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Oggi è importante ricordarsi di tutti quelli che si sono sacrificati così come è importante ricordarsi che oggi chi resiste e combatte contro l’invasore fascista sono gli ucraini\”, ha detto il leader di Azione Carlo Calenda.

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Il presidente Mattarella è arrivato al Teatro Ivo Chiesa di Genova, dove si terranno le orazioni istituzionali per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione. Il presidente, accolto da un lungo e affettuoso applauso, è stato salutato dalla prefetto Cinzia Torraco e dal governatore Marco Bucci. L’arrivo di Mattarella è stato preceduto da quello del ministro Crosetto: per lui qualche fischio dal gruppo di persone presenti.

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\”Il 25 aprile è la festa di tutti, ma non dobbiamo dimenticare che è anche l’esito di una scelta di campo fatta da tanti, che dopo l’8 settembre 1943 sacrificarono la propria vita per restituire al nostro paese la democrazia e la libertà, e per affrancarlo dalle atrocità del nazifascismo\”, ha detto il sindaco di Bari Vito Leccese, a margine della cerimonia per gli 80 anni della festa della Liberazione che si è svolta questa mattina al Sacrario militare dei caduti d’oltremare di Bari. Dopo gli onori ai caduti, la deposizione di corone d’alloro e gli interventi istituzionali, nel corso della cerimonia alcuni studenti di istituti superiori di Bari hanno letto delle lettere di condannati a morte della resistenza europea. \”La cosa importante è che quei testi dei condannati a morte vivano ancora, ma è soprattutto l’impegno che i ragazzi ci mettano per leggerli, studiarli ed esprimerli con intensità. Questo lascia grande speranza per il nostro futuro\”, ha detto il presidente dell’Anpi di Bari Pasquale Martino. Al termine della cerimonia, l’Anpi ha sfilato verso l’esterno del Sacrario intonando Bella ciao.

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Il presidente Sergio Mattarella, arrivato al Campo 13 “dei Partigiani” del Cimitero di Staglieno di Genova, ha reso omaggio alla lapide davanti alla quale è stata posta la corona della Presidenza della Repubblica. Il presidente è arrivato al cimitero monumentale alle 11:23 accolto da decine e decine di cittadini che l’hanno salutato con un lungo applauso.

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\”Ci siamo ripresi la piazza della Resistenza, una vittoria\”. Con questi slogan, sulle note di Bella ciao e tra i fumogeni dei colori della bandiera palestinese, si è sciolto il corteo pro-Pal a Roma – all’altezza di Ponte Spizzichino – nella giornata della Liberazione. Molti i riferimenti a Papa Francesco e contro il governo. A spiccare è la foto di Bergoglio sorridente, accompagnata dalla scritta: “Meloni, Fassino, Cuperlo, Violante: voi calpestate le sue parole su Gaza, armi, guerre, migranti”. Tra gli altri manifesti, molti riferimenti alle parole utilizzate dal governo per la celebrazione di oggi. E cori contro i sionisti. \”La sobrietà lasciamola ai fasci\”, il cartello tenuto tra le mani da una ragazza. In testa lo striscione “Resistenza e Liberazione sono fiori che non muoiono, 25 aprile sempre”. Subito dietro: \”Se non sei con la Palestina non hai capito cos’è il 25 aprile\”. Tra la folla anche una donna, un’infermiera tra i sanitari per Gaza Roma, con in braccio un neonato di Gaza di cartapesta, dipinto di rosso sangue, rappresentando così una piccola vittima di Gaza.

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\”Il 25 Aprile è il simbolo di un popolo che ha scelto la libertà contro la barbarie, la democrazia contro l’oppressione. Ottant’anni fa, l’Italia seppe rialzarsi grazie al coraggio di uomini e donne che, animati da idee e sensibilità diverse, si unirono nella Resistenza per sconfiggere il nazifascismo. Celebrare questo giorno è un doveroso tributo alla memoria di chi ha combattuto per assicurare un futuro di pace e di giustizia alle generazioni a venire, guidando il Paese verso la ricostruzione. La loro memoria guida e rafforza l’impegno per una società saldamente fondata sulla libertà, la democrazia e la pace\”. Così il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

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\”Sobrietà non significa non celebrare una data storica. Una data che ricorda la riconquista della libertà. Una data che deve farci guardare in avanti. Noi dobbiamo continuare a difendere la libertà. La si difende ogni giorno tutti quanti assieme\”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando questa mattina al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, dove ha deposto una corona di alloro.

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“È un 25 aprile di resistenza e di libertà e il Paese festeggia la libertà, che è importante. Anche oggi la lezione di chi ha lottato e ha dato la vita, addirittura, per la nostra libertà, è una lezione quanto mai attuale. Libertà, quindi, Liberazione, resistenza, ora e sempre. Buon 25 aprile a tutti\”. Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein, ai giornalisti, a margine delle commemorazioni del 25 aprile a Marzabotto (Bologna).

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La premier ha partecipato, insieme al presidente Mattarella, alla cerimonia all’Altare della patria per la deposizione di una corona d’alloro in occasione delle celebrazioni per la festa della Liberazione. Poi ha dichiarato: “In questa giornata, la nazione onora la sua ritrovata libertà. Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale”. I DETTAGLI

“,”postId”:”7f5663f0-7486-4502-99d8-31477704d3d8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T09:14:08.076Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T11:14:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Romano di Lombardia si canta Bella ciao nonostante il divieto”,”content”:”

Il corteo del 25 aprile di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, canta Bella ciao nonostante il divieto di eseguirne la musica deciso dall’amministrazione comunale per rispettare le indicazioni sul lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. \”Ho faticato a trovare le disposizioni del governo e quelle prefettizie – commenta Walter Torioni, presidente Anpi di Romano di Lombardia – e comunque non ho letto da nessuna parte che si dovesse silenziare Bella ciao, che è un canto d’amore, ma probabilmente non è ancora recepito come tale\”.

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Un migliaio di persone, tra cui moltissimi giovani, stanno sfilando in corteo a Palermo per celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Le commemorazioni del 25 aprile si sono aperte al Giardino Inglese con la deposizione di corone di alloro e di fiori alla lapide dei caduti di Cefalonia e al cippo in memoria di Pompeo Colajanni, il comandante Barbato che contribuì alla liberazione della città di Torino dai nazifascisti. I partecipanti si sono poi mossi in corteo e percorreranno via Libertà e via Ruggero Settimo. L’arrivo è previsto alle 11.15 in piazza Verdi. Dinanzi alla scalinata del Teatro Massimo si esibirà la Corale san Sebastiano della polizia municipale di Palermo, diretta dalla maestra Serafina Mandovalli.

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È atterrato all’aeroporto Colombo di Genova il Falcon 900 dell’Aeronautica militare sul quale si trova il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Genova per l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Primo appuntamento al Campo dei Partigiani al cimitero monumentale di Staglieno, dove verrà posizionata la corona d’alloro della Presidenza della Repubblica, poi il presidente si trasferirà al Teatro Ivo Chiesa.

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\”Palestina libera. Fuori fascisti-sionisti dal 25 aprile\”. Con fumogeni e bandiere della Palestina, il corteo con i manifestanti pro Pal, un migliaio di persone, attraversa piazzale Ostiense dopo il termine della commemorazione dei caduti da parte della Comunità ebraica. Una parte degli attivisti dovrebbe quindi andare verso ponte Spizzichino. Mentre, una volta attraversato via Campo Boario, vicino piazzale Ostiense, il corteo della comunità ebraica si è sciolto all’altezza degli archi in via Nicola Zabaglia. L’area di Porta San Paolo è stata divisa esattamente in due con oltre 30 blindati, anche a chiudere le vie limitrofe, proprio per evitare qualsiasi scontro tra i pro-Palestina e la brigata ebraica. A controllare piazzale Ostiense, da questa mattina, anche un elicottero che sorvola l’area.

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Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine oggi a Trieste durante il corteo partito questa mattina dal quartiere di San Giacomo per gli 80 anni della Liberazione e aperto da un grande striscione con la scritta \”L’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo\”. Dopo poche centinaia di metri dalla partenza, tra alcuni partecipanti del corteo degli antagonisti e le forze dell’ordine ci sono stati momenti di tensione e poi qualche breve scontro con scambio di colpi e qualche manganellata. Attimi di paura anche per i passanti e le attività della zona. Al corteo vengono scanditi slogan come \”Siamo tutte antifasciste, siamo tutti antifascisti\” e vengono distribuiti volantini che inneggiano alla Resistenza e criticano il governo Meloni. I partecipanti dovrebbero unirsi alla manifestazione organizzata dalla Cgil, davanti al monumento ai caduti di Servola, Sant’Anna e Coloncovez, per proseguire poi tutti insieme fino alle Risiera di San Sabba, dove si svolgerà la cerimonia principale della giornata.

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\”La speranza è che non si svilisca il senso di questa manifestazione\”, ha detto ancora il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla deposizione delle corone per il 25 aprile a Palazzo Marino in vista del corteo di oggi pomeriggio. \”Il diritto a manifestare è un diritto inviolabile e ci mancherebbe altro, appartiene alla storia dell’umanità. Il punto è che quando si manifesta bisogna pensare al fine per cui si manifesta. Anche all’ultimo corteo Pro Pal, con quelle scritte profondamente sbagliate su Meloni. Poi – ha sottolineato – c’era un sacco di gente che era lì con l’intento giusto e molto spesso poi questo spirito viene appunto svilito dagli eccessi. Io spero che oggi si faccia questa considerazione. Il vero obiettivo è ricordare quelli che ci hanno portato questa democrazia. E trarne una lezione per il giorno d’oggi\”. Quindi \”è una giornata estremamente importante e mi auguro che sia una manifestazione politica, ma non di parte. La manifestazione deve essere di tutti. L’invito – ha concluso – è ad avere in testa il perché si manifesta e la giusta causa. A Gaza è una tragedia, è un massacro, lo sappiamo tutti. Oggi però è la festa della Liberazione\”.

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L’invito alla sobrietà per il 25 aprile \”è incomprensibile. Io mi sono sempre sentito sobrio e credo che lo sia la stragrande maggioranza di tutti quelli che sono in piazza. Questi inviti vanno fatti se c’è un’argomentazione\”, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla deposizione delle corone per il 25 aprile a Palazzo Marino. \”Avrei preferito dire ‘niente musica’ per esempio. Lo avrei trovato sbagliato, ma sarebbe stato un messaggio chiaro. Così è un messaggio fuorviante che tende a dare un segno negativo per chi è in piazza. A Milano c’è sempre sobrietà in chi manifesta il 25 aprile\”, ha sottolineato Sala.

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È partito da Largo Bompiani a Roma il corteo organizzato dall’Anpi per celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione e che è diretto a Parco Schuster, dove si esibiranno anche diversi artisti. In testa la presidente dell’Anpi di Roma Marina Pierlorenzi, dietro allo striscione \”I partigiani\”. A precedere i manifestanti un camioncino con musica e bandiere dell’Anpi e della pace, numerose lungo il corteo insieme a quelle della Cgil Roma e Lazio e Fillea Cgil, del partito democratico e dei giovani democratici, alleanza Verdi sinistra, proprio in rappresentanza dei partiti e delle organizzazioni sindacali. \”Mi raccomando, sobri\”, ironizzano alcuni giovani in testa al corteo. \”Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945\”, si legge poi sullo striscione di Fillea Cgil. In coda al corteo presenti anche Cambiare Rotta, Potere al Popolo e Fronte della Gioventù Comunista che però sono diretti a Porta San Paolo.

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\”Ottant’anni fa, il 25 aprile 1945, l’Italia riconquistò la libertà. Ricordiamo con profonda gratitudine il sacrificio e la determinazione di quelle donne e quegli uomini che lottarono contro il Nazifascismo e riscattarono il Paese\”, ha scritto sui social il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“,”social”:{“socialType”:”facebook”,”src”:”https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Froberto.gualtieri.eu%2Fposts%2Fpfbid05mR5p7w97vaD726WX6yYKuYhqnCrx71NGKV3f3if7Enksko7JJgb3eftof2UTrhul&show_text=true&width=500″,”width”:”500″,”height”:”518″,”cookieAllowed”:true},”postId”:”1477d3a5-5a58-4a9e-8eaf-21f4250c3792″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T08:24:00.723Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T10:24:00+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/04/25-aprile-ansa.jpg”,”imgAlt”:”25 aprile”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Le celebrazioni del 25 aprile”,”postId”:”5f49f368-1342-4c7b-b1bd-745c012b884b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T08:14:59.000Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T10:14:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Di Segni: “Liberazione è dell’Italia, non altre cose pretestuose””,”content”:”

\”Oggi è una festa di tutti gli italiani senza divisioni partitiche e appartenenze o di pensieri diversi. Dovrebbe essere di tutti. È di tutti solo la Liberazione dell’Italia e non altre liberazioni, altre libertà che sono acclamate in maniera o ragionevole, o giusta o pretestuosa\”, ha detto Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) parlando a Porta San Paolo.

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\”Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica\”, ha detto ancora la premier Giorgia Meloni in occasione del 25 aprile.

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\”Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione. In questa giornata, la Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana. La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni.

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Si è conclusa da pochi minuti la cerimonia all’Altare della patria in occasione della festa della Liberazione a cui ha preso parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con le più alte cariche dello Stato.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è all’Altare della patria per la deposizione di una corona d’alloro in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, la festa della Liberazione di cui ricorre l’ottantesimo anniversario. Il capo dello Stato è stato accolto dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Presenti le più alte cariche dello Stato: il presidente del Senato Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana presidente della Camera, la premier Giorgia Meloni e il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all’Altare della Patria.

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In questo giorno del 1945 Milano fu liberata dall’occupazione nazifascista. La “Festa della Liberazione” fu introdotta con un decreto il 22 aprile del 1946. I DETTAGLI

“,”postId”:”dbc1433c-7d92-4d54-a0c2-c08dee43c90b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T07:12:44.363Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T09:12:44+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/04/vignetta_marinaccio_25_aprile_orizzontale.jpg”,”imgAlt”:”Fumetto Marinaccio”,”imgCredits”:null,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”25 Aprile, il fumetto di Marinaccio”,”content”:”

La vignetta del fumettista per Sky TG24 in occasione della Festa della Liberazione. GUARDA

“,”postId”:”758e208f-9866-4a66-b52c-403ab9ed70e5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T07:02:00.752Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T09:02:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Brigata ebraica e Comunità a Piramide, ‘sempre antifascisti’ “,”content”:”

Arrivato il corteo della Brigata Ebraica per il 25 aprile a piazzale Ostiense a Roma. Verranno deposte le corone d’alloro per i caduti. In apertura lo striscione ’25 aprile, antifascisti sempre’. Presenti le autorità della Comunità ebraica, con Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, il rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Cer Victor Fadlun.  Dall’altro lato della piazza, blindata dalle forze dell’ordine, il presidio di oltre 300 persone di Pro Pal, che urlano \”assassini\”. 

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\”80° Anniversario della #Liberazione ‘Libertà, una storia che si difende ogni giorno.’ Buon #25aprile\”. Questo il messaggio su X del ministro della Difesa Guido Crosetto per l’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo

“,”postId”:”b69fddf5-1705-4acf-8b54-80bae16e8bd8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T06:58:00.325Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T08:58:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”25 Aprile: Ronzulli (FI), Festa di libertà patrimonio di tutti “,”content”:”

\”Libertà condivisione, coesione, memoria. La festa della Liberazione racchiude in se’ questi valori fondamentali, che rappresentano il modo migliore per rendere omaggio a tutte le donne e gli uomini che, con coraggio, sacrificio e determinazione, hanno combattuto e perso la vita  per sconfiggere il nazifascismo e per restituire all’Italia la democrazia e la dignita’. La liberta’ non e’ mai scontata, la pace e’ una conquista quotidiana\”. Cosi’ la vice presidente FI del Senato, Licia Ronzulli. \”Ricordare il 25 Aprile – prosegue – vuol dire lavorare per continuare a costruire una societa’ piu’ giusta, inclusiva, libera da ogni forma di odio e

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discriminazione. Per questo, e’ una festa che dovrebbe unire e

\n

non dividere. E’ una festa che e’ patrimonio di tutti, non solo

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di una sola parte\”.

\n”,”postId”:”abb49e9e-2ff7-4947-b41a-c17c9e4f0a00″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-04-25T06:27:28.105Z”,”timestampUtcIt”:”2025-04-25T08:27:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”25 aprile: a Roma già circa 300 pro Palestina a Porta San Paolo”,”content”:”

“Israele assassino”; “Israele fascista, Stato terrorista”; “Palestina libera”: grida il gruppo di manifestanti pro Palestina, circa 300, già presente a Porta San Paolo dove a breve è prevista dall’altro lato della piazza la commemorazione dei caduti della comunità ebraica in occasione del 25 aprile. I manifestanti con gli striscioni in mano (“dal fiume al mare, solo la resistenza sconfigge il sionismo”, si legge in quello principale) sono contrapposti ad un ampio schieramento di forze di polizia in tenuta antisommossa. Sono presenti anche i mezzi speciali, ovvero gli idranti. 

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\”Esiste una politica misera che usa la storia strumentalmente. Un ‘antifascismo da passerella’ che vorrebbe collegare quegli accadimenti di ottant’anni fa alla scelta di appoggiare una nuova guerra alla Russia, riarmando la Germania e sottraendo risorse al popolo italiano. In questo contesto siamo qui all’alba del 25 aprile 2025 a commemorare il sacrificio eroico della divisione Acqui, sterminata durante la prigionia dai tedeschi a Cefalonia nel settembre 1943\”. Lo dice il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo, postando un video della commemorazione che lo mostra davanti alla lapide ai caduti con il responsabile diplomatico del partito, l’Ambasciatore Bruno Scapini, e il presidente Francesco Toscano.  

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\”Cefalonia è stato un atto di grande Resistenza, abbandonati dal Re e da Badoglio, ignorati e traditi da inglesi e americani e sterminati dai nazisti. Un episodio di eroismo praticamente sconosciuto che vide cadere migliaia di soldati italiani – conclude la nota – Il ricordo e l’esempio di questi valorosi è alla base della teoria del sovranismo popolare oggi. Onore ai caduti\”.-

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\”Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani. In questo 80° anniversario della liberazione dal nazifascismo ci domandiamo cosa significhi libertà. Una libertà che dobbiamo difendere in tempi oscuri e difficili in Italia che rischiano di riportare indietro le lancette della storia e mortificare la Costituzione repubblicana fondata sulla Resistenza \”. Lo afferma l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Leoluca Orlando. \”Celebrare le donne e gli uomini della Resistenza – continua – significa fare memoria attiva, impegnarsi affinché paura, violenza e silenzio, tratti distintivi della dittatura fascista, non ritornino a comandare\”.   Sulle celebrazioni che il governo ha chiesto \”sobrie\” per il lutto della morte di Papa Francesco, Orlando aggiunge: \”È l’ennesimo tentativo da parte del governo Meloni e dei suoi membri di fuggire alle celebrazioni di una giornata a loro da sempre indigesta. Farlo tentando di sfruttare sentimenti di grande dolore e profonda gratitudine che il mondo ha espresso in occasione della morte di Papa Francesco è disdicevole\”.

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Scontri in piazza Castello a Torino, questa sera, al termine della fiaccolata organizzata dalla Città per il 25 Aprile. A cerimonia ultimata i componenti dello spezzone ‘antagonista’ del corteo, composto da autonomi, attivisti dei centri sociali e di movimenti filo palestinesi, sono saliti sul palco dopo avere rimosso le transenne. In un punto i dimostranti sono giunti a contatto con il cordone delle forze dell’ordine che ha risposto con una manovra di alleggerimento e delle manganellate. I manifestanti dello spezzone ‘antagonista’ durante il corteo avevano esposto uno striscione con la scritta ‘Resistenza contro guerra, riarmo e genocidio’ e avevano anche contestato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, esponendo un fantoccio con le sue sembianze in mimetica da militare.

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Un racconto corale e intergenerazionale che ripercorre i drammatici eventi dell’8 settembre 1943 fino al 25 aprile 1945, giorno in cui l’Italia si liberò dal nazifascismo. La ricostruzione degli eventi è stata affidata allo storico Marco Mondini, dell’Università di Padova, che offre uno sguardo rigoroso e appassionato su una delle pagine più complesse della storia italiana. Accanto a lui, la testimonianza di Flora Monti, 94 anni, tra le ultime staffette partigiane ancora in vita. LEGGI QUI

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In Italia, oggi 25 aprile, si celebra l’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. L’esortazione alla sobrietà del governo per la morte del Papa ha convinto alcuni Comuni a cancellare gli eventi, alimentando nuove polemiche. Ma cortei e manifestazioni sono in corso in diverse città. In varie città, compresa la Capitale, si canta Bella ciao nonostante il divieto. Canti, musica e slogan anche altrove. Allerta per tensioni soprattutto a Milano e Roma. In piazza anche i manifestanti pro-Palestina. Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala: l’invito alla sobrietà per il 25 aprile “è incomprensibile”. Ieri scontri polizia-antagonisti in piazza Castello a Torino al termine della fiaccolata.

In mattinata Sergio Mattarella hadeposto la corona d’alloro all’Altare della Patria insieme alle più alte cariche dello Stato. Presente anche Giorgia Meloni: “Onoriamo valori democratici negati da fascismo“. Poi il presidente della Repubblica è andato a Genova.

Gli approfondimenti:

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meno di un minuto fa

A Parma insulti da pro Palestina a Brigata ebraica

Insulti, cori e qualche momento di tensione durante la manifestazione del 25 aprile di Parma, verso piazza Garibaldi. Bersaglio, un gruppetto della Brigata ebraica, preso di mira da attivisti pro Palestina: “Fuori i sionisti dal corteo”, uno degli slogan gridati.

5 minuti fa

La storia dell’origine di Bella ciao, testo e significato della canzone dei partigiani

È uno dei canti popolari italiani più famosi al mondo, si è diffuso nel secondo dopoguerra e nel tempo è stato ripreso da più parti, dalla musica folk alle serie tv, passando per tanti movimenti di protesta in giro per il mondo. Di autore sconosciuto, Bella ciao divenne l’inno del movimento partigiano italiano, anche se è diventata celebre e scelta come canto ufficiale soltanto dopo la Resistenza. Ma con la sua prima diffusione, in poco tempo, si conquistò la fama canto di ribellione per eccellenza contro il nazi-fascismo. LA STORIA DELLA CANZONE.

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5 minuti fa

Anpi Roma: “Pace e disarmo, parole del Papa come le nostre”

Marina Pierlorenzi, presidente di Anpi prov. Roma, dal palco a parco Schuster durante la manifestazione per gli 80 anni dalla Liberazione ha ricordato Papa Francesco. “Questa giornata cade a pochi giorni dalla morte di Francesco, il Papa degli ultimi, colui che ha iniziato il pontificato andando a Lampedusa – dove parlò per la prima volta della globalizzazione dell’indifferenza, il male del nostro tempo, nei confronti dei bisognosi – e che proseguì il suo apostolato chiedendo accoglienza per i migranti, il rispetto per le persone più fragili e povere considerate scarti dalla società, operando per la conservazione del creato, Laudato si’, definendo la guerra come il male assoluto e come un grande business mondiale che causa la morte di milioni di esseri umani. Un grande affare per i ricchi, così è la guerra”, ha detto Pierlorenzi. “Pace e disarmo, le sue parole identiche alle nostre, in questo ottantesimo che cade nel contesto nazionale e internazionale carico di incertezze, di paura, per quella guerra mondiale a pezzi, sempre più vicina, sempre più estesa, che appare inarrestabile, ineludibile. E noi oggi dobbiamo ricordare come la storia della liberazione dal nazifascismo dimostrò come lo sforzo collettivo sconfisse quel mostro terribile che aveva divorato paesi, donne e uomini in tutta Europa. L’antifascismo rifondò un patto collettivo che si concretizzò nella nostra Costituzione”, ha concluso.

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6 minuti fa

Liliana Segre a Pesaro canta “Bella ciao” alle celebrazioni

La senatrice a vita, Liliana Segre, ha scelto Pesaro, città che considera “del cuore” e della quale è cittadini onoraria, per celebrare l’80/o anniversario della Liberazione. Ha cantato Bella ciao insieme alla banda di Candelara, ai ragazzi del Marconi School Musical e all’associazione LiberaMusica, con il coro di voci e mani bianche.

11 minuti fa

Paese non celebra il 25 aprile, contestato sindaco di Maclodio

Al grido di “ora e sempre resistenza!” un gruppo di cittadini ha contestato questa mattina Simone Zanetti, sindaco di Maclodio, paese di 1.500 abitanti in provincia di Brescia, perché dal 2019 ha ridotto le celebrazioni del 25 aprile a una commemorazione dedicata ai caduti della guerra. L’intervento del primo cittadino di Fratelli d’Italia è stato coperto dalle voci dei manifestanti, che hanno anche intonato il canto “Bella ciao”. “La manifestazione si è svolta senza modificare di una virgola quello che è sempre avvenuto a Maclodio, perché l’idea conta molto di più di una canzone. Abbiamo ascoltato l’inno nazionale e la canzone del Piave”, ha detto il primo cittadino davanti al monumento ai Caduti. “Il sindaco di questo paese ha impedito alle associazioni partigiane di essere presenti come parte istituzionale della celebrazione, come avviene in tutta Italia e come dicono le leggi e la Costituzione. Non è certo uno spettacolo di democrazia ma di esclusione”, ha replicato a nome degli antifascisti al termine della cerimonia l’avvocato Pietro Garbarino.

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15 minuti fa

Sala al corteo del 25 aprile: “Difendere spirito europeo, ultima democrazia”

“Ho fatto tanti 25 Aprile e tutti noi siamo sempre stati sobri. Sono parole inutili, però andiamo oltre. Oggi dal palco richiamerò molto lo spirito europeo che pare essere l’ultima grande democrazia assoluta. Bisogna difendere l’Europa da aggressioni esterne e interne perché in Europa c’è una grande avanzata di nazionalismo che non fanno bene al continente. Essere partigiani oggi vuol dire continuare a credere in quei valori e difenderli perché nulla ci è stato regalato”, dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala al corteo del 25 Aprile. “Penso che debbano stare in testa l’Anpi e i nostri gonfaloni. Rispetto il diritto di manifestare ma oggi è una giornata che ricorda un atto di eroismo di 80 anni fa”, ha aggiunto parlando dei giovani palestinesi che avevano inizialmente preso la testa del corteo.

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17 minuti fa

Cinisello Balsamo: fischi e “Bella Ciao” mentre parla sindaco

Fischi e le note di “Bella Ciao” durante l’intervento istituzionale del sindaco leghista di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi: dopo le polemiche dei giorni scorsi per la decisione di non far intervenire l’Anpi durante le celebrazioni ufficiali del 25 aprile, nel centro alle porte di Milano è andata in scena la contestazione nei confronti del primo cittadino. Partiti di centrosinistra e sindacati hanno accolto l’invito della Cgil a “disobbedire”, presentandosi con bandiere di partito e Pro Palestina, omaggiando la memoria dei partigiani con cori per la Resistenza e canti durante tutto il corteo. Ghilardi, nel suo discorso al termine dell’inaugurazione di una targa, ha toccato i temi della pace, della libertà e della democrazia contro la dittatura, ma non sono mancati i fischi mentre parlava. Al termine dell’appuntamento istituzionale, dopo che il sindaco è andato via, è stata la volta della manifestazione autorizzata organizzata direttamente dall’Anpi, con gli interventi di partiti, liste civiche, associazioni e sindacati.

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21 minuti fa

Applausi e contestazioni per Landini a Milano

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è arrivato al corteo per le celebrazioni del 25 aprile a Milano. Tantissime le persone che gli si sono avvicinate per una stretta di mano e una foto, sia membri della Cgil che cittadini in manifestazione.   Il segretario generale è stato salutato dagli applausi e dal coro “ora e sempre resistenza” ma non è mancata qualche contestazione, con un alcuni cittadini che hanno gridato e “Falla qualche manifestazione!”, mentre alcuni esponenti della Brigata ebraica hanno urlato ‘Assasini’ quando Landini è passato di fianco a loro.

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22 minuti fa

Il corteo per il 25 aprile a Milano
corteo a milano

©Ansa

25 minuti fa

Partita la marcia della Liberazione da Parco Schuster a Roma

Con Bella ciao che risuona dalle casse sul camioncino, è partita da parco Schuster la “marcia della Liberazione” organizzata dall’Anpi e che raggiungerà porta San Paolo dove ci sarà un omaggio ai partigiani e alle partigiane al memoriale della resistenza. In testa al corteo, dietro ai medaglieri, sempre lo striscione con su scritto “I partigiani”. E a sfilare, come nel primo corteo partito questa mattina da largo Bompiani, c’è ancora l’immagine di Papa Francesco portata da Angel Marasca tra le bandiere dell’Anpi e della pace.

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26 minuti fa

Parte tra le tensioni la Brigata ebraica a Milano

Parte tra le tensioni lo spezzone della Brigata ebraica e della comunità ucraina al corteo del 25 aprile di Milano. Alcuni contestatori, alcuni muniti di bandiera palestinese, hanno iniziato a inveire contro la Brigata: ‘Assassini’, ‘Netanyahu terrorista’. Qualcuno della Brigata ha replicato sottolineando che la ‘Palestina non esiste’, attaccando i ‘terroristi di Hamas’ e chiedendo la liberazione degli ostaggi.  A separarli un cordone dei volontari dei City Angels e un altro della polizia.

27 minuti fa

25 aprile, perché si festeggia la Liberazione

La data del 25 aprile è stata scelta convenzionalmente come giornata di Festa nazionale perché quel giorno, nel 1945, iniziò la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò da Torino e Milano, a seguito delle sconfitte militari sulla Via Emilia. COSA SUCCESSE IL 25 APRILE.

29 minuti fa

Contestato il sindaco di Trieste

Il discorso del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, nella Risiera di San Sabba per l’80esimo anniversario della Liberazione è stato fortemente contestato da un gruppo di cittadini. Appena annunciato l’intervento di Dipiazza sono cominciati fischi che si sono protratti per quasi tutto il discorso. È stata anche intonata “Bella ciao” più di una volta. Il sindaco ha parlato leggendo l’intero discorso nonostante la contestazione. La contestazione non era riferita al contenuto dell’intervento, ma probabilmente al mancato patrocinio da parte dell’amministrazione comunale ad alcune manifestazioni organizzate per il 25 aprile. Il sindaco è stato nuovamente contestato mentre lasciava la Risiera dalla folla di manifestanti all’esterno di San Sabba. “Siamo tutte antifasciste” e “siamo tutti antifascisti”, hanno scandito ripetutamente diverse persone.

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32 minuti fa

Napoli, incendiati dei mitra di cartone nei pressi della sede di Fdi

All’altezza della sede napoletana di Fratelli d’Italia, in corso Umberto, sono stati incendiati dei mitra di cartone, un atto simbolico contro il riarmo europeo.

33 minuti fa

25 Aprile, in corteo a Napoli per solidarietà alla Palestina

Molte e composite le sigle in piazza oggi a Napoli: dall’Anpi ai centri sociali come Insurgencia ed Ex Opg, passando per il Movimento di Disoccupati 7 novembre, il sindacato Si Cobas, gli studenti di Uds e Kaos e moltissime sigle associazionistiche, sindacali, artistiche, di base. In piazza anche la società civile. In migliaia, provenienti anche da diversi Comuni della provincia, hanno attraversato le strade di Napoli per celebrare il 25 Aprile ma anche per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese. E ancora per dire no al riarmo e al decreto sicurezza.Non sono mancati gli attivisti della ‘Terra dei fuochi” che hanno sollecitato interventi urgenti per bonificare i territori.

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40 minuti fa

Milano, Pagliarulo: “Giusto citare poeta palestinese”

Concluderà il suo discorso citando un poeta palestinese il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo nel corso degli interventi dal palco in piazza Duomo che concluderanno la celebrazione del 25 aprile a Milano: è uno dei punti dell’accordo con la frangia proPal, che non interverrà dal palco. “Lo faccio perché mi sembra giusto, non è un escamotage”, ha spiegato Pagliarulo.

40 minuti fa

Gualtieri dal palco a parco Schuster ricorda Bergoglio

Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, “che noi abbiamo fatto bene a decidere di celebrare perché era giusto e doveroso farlo, fatemi esprimere un abbraccio e un pensiero a una persona straordinaria, a Papa Francesco che è stato il Papa degli ultimi, dei più fragili, il papa della pace. Noi lo dobbiamo ricordare e credo che battersi per i principi e i valori della nostra Costituzione faccia parte del modo di essere anche coerenti con il messaggio straordinario che lui ci ha mandato e quindi non fermiamoci al 25 aprile proseguiamo ogni giorno a tenere alti quei valori, quei principi e quelle bandiere”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal palco a parco Schuster durante la manifestazione dell’Anpi.

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41 minuti fa

Bruciata bandiera Ue a Piramide: “Liberati da sovietici”

Al corteo degli studenti e di Potere al Popolo a a Roma, arrivato a Porta San Paolo, sotto la Piramide, è stata bruciata anche la bandiera dell’Ue. Durante il corteo era stata bruciata una bandiera della Nato. “Siamo stati liberati dalle brigate partigiane. E l’Europa intera è stata libertà dall’Unione Sovietica “, dicono.

48 minuti fa

Tensione tra Anpi e studenti a Roma

Momenti di tensioni tra gli spezzoni dei due cortei per il 25 aprile a Roma. La lite accesa, sfociata anche in alcuni spintoni, è avvenuta tra studenti di Cambiare Rotta e militanti di potere al Popolo da una parte e i manifestanti dell’Anpi dall’altra. I due cortei, partiti insieme da largo Bompiani, si sono poi separati, come già programmato, superato ponte Spizzichino. L’Anpi verso parco Schuster e gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. “Guerrafondai. Via il Pd dal corteo”, hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della Nato. Il momento di tensione è avvenuto su via Ostiense.

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53 minuti fa

Partito il corteo a Milano, Anpi in testa

Partito alle 14.15 il corteo del 25 aprile a Milano. Dopo alcune trattative lo spezzone Pro Pal si è spostato di lato per far passare l’Anpi che ha quindi preso la testa del corteo.  I manifestanti Pro Pal hanno iniziato a gridare ‘Palestina libera’ e ‘Fuori i sionisti dal corteo’ come anche parte delle altre persone che sfilano in corteo

56 minuti fa

A Vicenza attivisti cercano di bloccare cerimonia Veltroni oratore, via bandiere Israele e Palestina

Alcuni attivisti del centro sociale Bocciodromo di Vicenza minacciano di entrate in piazza dei Signori, blindata dalle forze dell’ordine – dove si stava tenendo la cerimonia del 25 aprile con oratore Walter Veltroni – dopo aver visto alle spalle del palco una bandiera di Israele. Gli agenti della Questura hanno poi fatto rimuovere la bandiera di Israele così come è stata rimossa dalla piazza anche una bandiera della Palestina.

58 minuti fa

25 aprile, il sindaco di Roma Gualtieri alla manifestazione dell’ANPI
gualtieri

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14:15

Conte: l’invito alla sobrietà è poco comprensibile

“Io quando ho sentito questa espressione l’ho considerata poco comprensibile e diciamo anche poco felice. Perché comunque la celebrazione della nostra liberazione dalla dittatura fascista e anche nazista ci sta tutta. La riaffermazione dei nostri principi democratici, dei nostri valori costituzionali. Quindi da questo punto di vista non si comprende”. Lo ha detto Giuseppe Conte, arrivando al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, a chi gli chiedeva un commento all’invito a celebrare in modo sobrio il 25 aprile nel rispetto del lutto per la scomparsa del Papa. “Noi siamo qui in modo assolutamente sobrio per affermare questi valori e credo che questa memoria sia da rinnovare assolutamente”, ha aggiunto.

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14:09

Firenze, bandiere e striscione pro-Pal in piazza Signoria

Presidio con bandiere della Palestina esposte dai pro-Pal a Firenze, in piazza della Signoria, durante tutta la durata della cerimonia del 25 aprile all’arengario di Palazzo Vecchio. Un vistoso striscione bianco riportava la scritta “Sindaca chi non agisce contro il genocidio è complice” ed è stato tenuto issato dagli attivisti di Firenze per la Palestina, posizionatisi dalla parte opposta ai relatori. Sventolate dal pubblico, in altri punti della piazza, anche una bandiera dell’Ucraina e un paio dell’Unione Europea.

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14:02

A Verona volantini contro Netanyahu

Volantini di protesta contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu sono comparsi oggi a Verona, in piazza Bra, durante le celebrazioni per il 25 aprile. Attorno ai giardini della piazza sono stati affissi volantini con la foto di Netanyahu, accompagnata dalla scritta “Wanted for genocide against the palestinians”.

13:55

Il corteo a Napoli

In piazza per festeggiare il 25 aprile ma anche per dire “no al decreto sicurezza, alla corsa al riarmo e al genocidio in Palestina”. Aderenti ai movimenti, alle organizzazioni dei disoccupati, ai movimenti degli studenti si sono ritrovati in piazza Garibaldi a Napoli per “ricordare i valori della Resistenza “. Il corteo attraversa le strade del centro di Napoli. “La nostra città non si piegherà mai”, hanno urlato i manifestanti aggiungendo che “noi siamo antifascisti. E chi non lo è, oggi non sarà in piazza”.

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13:51

Roma, corteo Anpi arrivato a Parco Schuster tra musiche e canti

Il corteo dell’Anpi a Roma tra musiche e canti è arrivato a Parco Schuster, dove dal palco si alterneranno diversi interventi. Dietro lo striscione che si trovava in testa, tra gli altri, anche la consigliera regionale della Regione Lazio del Pd Marta Bonafoni, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio e il presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri. Ad accompagnare il corteo diverse musiche e canti. Prima di arrivare a Circonvallazione Ostiense, dopo Ponte Spizzichino, lo spezzone con Potere al Popolo, Cambiare Rotta, Osa, Fronte della Gioventù Studentesca si è staccato per raggiungere Porta San Paolo.

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13:44

Le celebrazioni a Udine

“Sappia, chi immagina di cancellare queste conquiste sull’onda di un neo-nazionalismo e di un neo-razzismo, che le italiane e gli italiani di oggi e di domani non lo accetteranno mai. Siamo qui insieme a tenere alta la bandiera della libertà”. Con queste parole il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha concluso il suo discorso nella centrale piazza Libertà, durante le partecipate celebrazioni del 25 aprile nel cuore del capoluogo friulano, città insignita della medaglia d’oro al valor militare per la Lotta di Liberazione. Prima di iniziare il suo intervento ufficiale, il primo cittadino ha chiesto “un minuto di silenzio per Papa Francesco”, accolto con rispetto da tutta la piazza. Nel suo discorso, De Toni ha ricordato la partecipazione collettiva alla Resistenza e l’alto prezzo pagato dal Friuli per la libertà, ma ha rivolto uno sguardo al presente e al futuro, con parole contro le minacce alle democrazie. “In questi tempi tornano in auge i gesti, i simboli, le idee e i principi del fascismo e del nazismo”, ha detto, denunciando come “i nuovi fascisti siedano nei parlamenti democratici e in quello europeo, ed esprimano senza timore le stesse parole d’ordine xenofobe, violente, razziste di cento anni fa”. A margine della manifestazione hanno fatto sentire la propria voce gli esponenti del Comitato per la Palestina di Udine, che hanno partecipato con striscioni che richiamavano alla “Resistenza palestinese”.

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13:41

Anpi Milano sui pro-Pal: “Gli daremo una giusta visibilità”

Un eventuale intervento dal palco dei palestinesi “non è possibile, ma gli daremo una giusta visibilità perché la loro causa noi non siamo contrari a sostenerla”, ha spiegato ancora il presidente di Anpi Milano. “Oggi – ha aggiunto – è la festa dei partigiani e del 25 aprile e non può essere modificata. Con loro abbiamo parlato tante volte nelle sezioni, abbiamo raccolto 200mila euro per gli ospedali di Gaza e continueremo a dargli una mano”.

13:38

Anpi Milano: accordo con pro-Pal, si metteranno dietro

“Siamo d’accordo che quando gli faremo segno che siamo pronti per partire si metteranno ordinatamente in coda dopo i partiti, l’ultimo sarà Rifondazione. Si metteranno dietro Rifondazione”. Lo ha detto il presidente dell’Anpi Milano Primo Minelli, prima della partenza del corteo del 25 aprile, riferendosi ai manifestanti pro-Palestina. I manifestanti dei centri sociali e dei Giovani Palestinesi, che si sono riuniti in corso Venezia intorno alle 12, al momento sono schierati in testa. Dietro di loro, ad alcuni metri di distanza, gli attivisti Anpi. “È la democrazia che produce questi risultati. Bisogna che anche l’uso della democrazia sia fatto con grande responsabilità e senso di equilibrio. Oggi penso che questo equilibrio lo troveremo”, ha aggiunto Minelli.

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13:37

La manifestazione a Venezia

Venezia ha celebrato il 25 aprile nel Ghetto ebraico, ritenuto il più antico al mondo, con una cerimonia solenne. “Ci ritroviamo oggi, in questo luogo carico di storia e di significato, per celebrare insieme l’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo – ha detto il sindaco Luigi Brugnaro -. Ottant’anni: è la durata di una vita. Una vita intera. Sono sempre meno i testimoni diretti di quei giorni. Per questo non possiamo permetterci di dimenticare”. Per Brugnaro, “ciò che è accaduto riguarda ancora noi, riguarda le nostre scelte, la nostra responsabilità, il mondo che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi. Il 25 aprile è la data in cui l’Italia scelse la libertà, la democrazia, la dignità dell’essere umano. E lo fece grazie al sacrificio di tante donne e uomini, partigiani, militari anglo-americani, civili che lottarono, spesso a costo della vita, per riconsegnarci un futuro di speranza. A loro va la nostra gratitudine più profonda”. “Celebrarlo qui, nel Campo del Ghetto, ha un valore speciale – ha concluso Brugnaro -. Questo non è solo un luogo della memoria, è un luogo della convivenza, della cultura, della resistenza, materiale ma soprattutto spirituale. Venezia ha sempre saputo unire, non dividere. Qui il passato ci parla, ma non ci schiaccia. Ci ricorda quanto sia prezioso vivere insieme, nel rispetto e nella diversità”.

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13:33

Al via raduno attivisti pro-Pal a Milano

Si sono riuniti intorno alle 12 in corso Venezia a Milano, all’altezza dell’uscita della metropolitana di Palestro, i manifestanti pro Palestina che parteciperanno al corteo del 25 aprile. Il loro obiettivo è aprire la manifestazione con un furgone al quale sono stati attaccati striscioni con scritto “Gloria alla resistenza fino alla liberazione” e “Stop al genocidio in Palestina, fermiamo la macchina bellica”. “Chi celebra quest’anno la Liberazione non può ignorare la Palestina”, hanno detto al megafono. “I valori dei partigiani ce li insegnano i palestinesi”. Gli organizzatori hanno poi annunciato un momento dedicato alla “preghiera del venerdì”.

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13:25

Mattarella lascia teatro Genova salutato da applausi

Il presidente Mattarella ha lasciato il teatro Ivo Chiesa di Genova, dove ha partecipato alla celebrazione dell’80esimo anniversario della Liberazione. Il presidente è stato salutato dalle centinaia di persone che l’hanno aspettato in piazza e che hanno a lungo applaudito gridando, tra l’altro, “Ora e sempre Resistenza” e “Grande presidente”.

13:15

Mattarella: “Oggi celebriamo liberazione da dittatura fascista”

“Celebriamo oggi qui, a Genova, l’ottantesimo anniversario della liberazione dalla dittatura fascista e dalla occupazione nazista. Una regione, la Liguria, che, ricca di virtù patriottiche, tanto ha contribuito alla conquista della libertà del nostro popolo”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile. IL SUO DISCORSO

12:47

A Napoli celebrazioni al grido: “Ora e sempre Resistenza”

In un’affollata piazza Carità, davanti alla stele in memoria di Salvo D’Acquisto, Napoli si è ritrovata per festeggiare il 25 aprile, giorno della Liberazione. Prima dell’inizio della cerimonia con le autorità civili e militari, dalla piazza si è levato il grido “Ora e sempre Resistenza” e il canto inno dei partigiani “Bella Ciao”. “La giornata della Liberazione ha un valore particolare per ricordare i valori della democrazia, della lotta antifascista, del fondamento della nostra Repubblica – ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi -. Credo che sia molto importante questa ricorrenza e festeggiare in maniera degna perché è la radice della nostra democrazia e testimonia valori che dobbiamo difendere ogni giorno: i valori della libertà, della tolleranza e della pace”.

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12:42

Il murale di Tvboy a via Rasella a Roma

12:36

In migliaia al corteo a Cagliari

Inno nazionale al Parco delle rimembranze. E fuori i cori “Palestina libera”. Due manifestazioni in una per celebrare il 25 aprile a Cagliari: una più strettamente legata al ricordo della Liberazione, l’altra allargata anche alla questione internazionale contro “guerra, genocidio e repressione”. Non sono mancati i riferimenti all’invito alla sobrietà da parte del governo per la morte di Papa Francesco: “Allora – questo il contenuto di un cartello mostrato dai partecipanti – sobrietà anche a Predappio”. E ancora “Bella ciao sì, faccetta nera no”. Migliaia i partecipanti – per gli organizzatori 10mila – alla manifestazione partita da piazza Garibaldi. Il corteo ha imboccato via Sonnino, poi tappa davanti al Monumento ai caduti. Quindi un omaggio ad Antonio Gramsci nella piazza che porta il nome del pensatore di Ales, all’altezza dell’opera di Pinuccio Sciola. E ancora nuova sosta per ricordare Emilio Lussu (simbolo e leggenda dell’antifascismo) e poi su in viale Regina Margherita nel nuovo percorso per dribblare i cantieri di via Roma. Musica e cori ad alto volume, compresa Bella Ciao. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, l’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca, il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. “Il 25 aprile è un appuntamento irrinunciabile per ricordare la nostra storia – ha detto Zedda -. Questa giornata è anche monito e insegnamento per il presente e il futuro del nostro Paese. Anche quest’anno siamo in piazza per rivendicare i diritti acquisiti dopo tanto impegno e sangue versato da chi c’era prima di noi. È nostra responsabilità non dare per scontato un valore universale come la libertà, purtroppo ancor oggi minacciato. La buona politica – ha concluso il sindaco di Cagliari – deve continuare a essere portavoce e portatrice di pace in Europa, in Ucraina, in Palestina e in tutti quei luoghi dove si muore”. Poi tappa alla casa di Lussu – da lui difesa durante l’assalto notturno a opera di una squadraccia fascista che voleva eliminarlo – in piazza Martiri e quindi discesa in via Manno per puntare su piazza del Carmine, capolinea della manifestazione.

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12:30

La cerimonia a San Sabba

Folla di persone nonostante la pioggia e un massiccio spiegamento di forze dell’ordine caratterizzano alla Risiera di San Sabba la cerimonia solenne del 25 aprile, alla quale presenziano autorità civili, militari e religiose di varie confessioni. Affollata all’interno la Risiera, unico lager nazista in Italia, dove è stato ristretto a 2.200 persone il numero dei partecipanti. Sono presenti anche i sindacati e l’Anpi, tanti i gonfaloni di alcuni comuni della zona e delle associazioni combattentistiche e d’arma. All’esterno della Risiera manifesta un centinaio di persone con bandiere e cartelli. La cerimonia è cominciata con la deposizione di una corona di fiori davanti al punto dove sorgeva il forno crematorio.

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12:21

Tensione con i pro-Pal a Bergamo

Momenti di tensione questa mattina al corteo del 25 aprile in centro a Bergamo. Una trentina di manifestanti pro Palestina, con bandiere e striscioni, avrebbero cercato di mettersi in testa alla sfilata al grido di “Fuori i sionisti dal 25 aprile” e avrebbero accerchiato il gruppo della Brigata ebraica. Sono intervenute le forze dell’ordine in assetto antisommossa, che hanno bloccato i contestatori tra spintoni e urla nella zona centrale di Porta Nuova. Il corteo ha ripreso il percorso, ma anche nella zona della Prefettura si sono registrati altri momenti di tensione.

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12:12

Comune revoca cittadinanza a Mussolini e la dà a Matteotti

“In un’epoca in cui il coraggio delle proprie azioni e l’intransigenza verso le bestialità sembrano venir meno, l’esempio di Matteotti è pronto a ricordarci che la democrazia e la libertà non sono beni scontati e facilmente ottenibili”, ha detto Mirna Cecchini, sindaca di San Clemente, in provincia di Rimini, revocando la cittadinanza a Mussolini e dandola a Matteotti. I DETTAGLI

12:05

Calenda: “Ricordarsi di chi si è sacrificato”

“Per liberare l’Italia sono morti circa 300.000 soldati Alleati. Oggi siamo qui, al cimitero di guerra del Commonwealth di Roma, per ricordare tanti ragazzi che sono venuti dall’altra parte del mondo affinché noi fossimo liberi e che insieme a 40.000 partigiani e 20.000 soldati dell’esercito regio hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Oggi è importante ricordarsi di tutti quelli che si sono sacrificati così come è importante ricordarsi che oggi chi resiste e combatte contro l’invasore fascista sono gli ucraini”, ha detto il leader di Azione Carlo Calenda.

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11:58

Mattarella arrivato al Teatro Ivo Chiesa

Il presidente Mattarella è arrivato al Teatro Ivo Chiesa di Genova, dove si terranno le orazioni istituzionali per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione. Il presidente, accolto da un lungo e affettuoso applauso, è stato salutato dalla prefetto Cinzia Torraco e dal governatore Marco Bucci. L’arrivo di Mattarella è stato preceduto da quello del ministro Crosetto: per lui qualche fischio dal gruppo di persone presenti.

11:57

Renzi: “Viva la festa della Liberazione”

11:46

La cerimonia al Sacraio di Bari

“Il 25 aprile è la festa di tutti, ma non dobbiamo dimenticare che è anche l’esito di una scelta di campo fatta da tanti, che dopo l’8 settembre 1943 sacrificarono la propria vita per restituire al nostro paese la democrazia e la libertà, e per affrancarlo dalle atrocità del nazifascismo”, ha detto il sindaco di Bari Vito Leccese, a margine della cerimonia per gli 80 anni della festa della Liberazione che si è svolta questa mattina al Sacrario militare dei caduti d’oltremare di Bari. Dopo gli onori ai caduti, la deposizione di corone d’alloro e gli interventi istituzionali, nel corso della cerimonia alcuni studenti di istituti superiori di Bari hanno letto delle lettere di condannati a morte della resistenza europea. “La cosa importante è che quei testi dei condannati a morte vivano ancora, ma è soprattutto l’impegno che i ragazzi ci mettano per leggerli, studiarli ed esprimerli con intensità. Questo lascia grande speranza per il nostro futuro”, ha detto il presidente dell’Anpi di Bari Pasquale Martino. Al termine della cerimonia, l’Anpi ha sfilato verso l’esterno del Sacrario intonando Bella ciao.

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11:41

Mattarella al “Campo dei Partigiani” di Genova

Il presidente Sergio Mattarella, arrivato al Campo 13 “dei Partigiani” del Cimitero di Staglieno di Genova, ha reso omaggio alla lapide davanti alla quale è stata posta la corona della Presidenza della Repubblica. Il presidente è arrivato al cimitero monumentale alle 11:23 accolto da decine e decine di cittadini che l’hanno salutato con un lungo applauso.

11:40

Terminato il corteo pro-Pal a Roma

“Ci siamo ripresi la piazza della Resistenza, una vittoria”. Con questi slogan, sulle note di Bella ciao e tra i fumogeni dei colori della bandiera palestinese, si è sciolto il corteo pro-Pal a Roma – all’altezza di Ponte Spizzichino – nella giornata della Liberazione. Molti i riferimenti a Papa Francesco e contro il governo. A spiccare è la foto di Bergoglio sorridente, accompagnata dalla scritta: “Meloni, Fassino, Cuperlo, Violante: voi calpestate le sue parole su Gaza, armi, guerre, migranti”. Tra gli altri manifesti, molti riferimenti alle parole utilizzate dal governo per la celebrazione di oggi. E cori contro i sionisti. “La sobrietà lasciamola ai fasci”, il cartello tenuto tra le mani da una ragazza. In testa lo striscione “Resistenza e Liberazione sono fiori che non muoiono, 25 aprile sempre”. Subito dietro: “Se non sei con la Palestina non hai capito cos’è il 25 aprile”. Tra la folla anche una donna, un’infermiera tra i sanitari per Gaza Roma, con in braccio un neonato di Gaza di cartapesta, dipinto di rosso sangue, rappresentando così una piccola vittima di Gaza.

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11:35

Fontana: “Celebriamo esempio dei nostri padri uniti per la libertà”

“Il 25 Aprile è il simbolo di un popolo che ha scelto la libertà contro la barbarie, la democrazia contro l’oppressione. Ottant’anni fa, l’Italia seppe rialzarsi grazie al coraggio di uomini e donne che, animati da idee e sensibilità diverse, si unirono nella Resistenza per sconfiggere il nazifascismo. Celebrare questo giorno è un doveroso tributo alla memoria di chi ha combattuto per assicurare un futuro di pace e di giustizia alle generazioni a venire, guidando il Paese verso la ricostruzione. La loro memoria guida e rafforza l’impegno per una società saldamente fondata sulla libertà, la democrazia e la pace”. Così il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

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11:27

Tajani: “Libertà si difende ogni giorno, assieme”

“Sobrietà non significa non celebrare una data storica. Una data che ricorda la riconquista della libertà. Una data che deve farci guardare in avanti. Noi dobbiamo continuare a difendere la libertà. La si difende ogni giorno tutti quanti assieme”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando questa mattina al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, dove ha deposto una corona di alloro.

11:24

Schlein: “Festeggiare la libertà è importante”

“È un 25 aprile di resistenza e di libertà e il Paese festeggia la libertà, che è importante. Anche oggi la lezione di chi ha lottato e ha dato la vita, addirittura, per la nostra libertà, è una lezione quanto mai attuale. Libertà, quindi, Liberazione, resistenza, ora e sempre. Buon 25 aprile a tutti”. Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein, ai giornalisti, a margine delle commemorazioni del 25 aprile a Marzabotto (Bologna).

11:19

Meloni: “Onoriamo valori democratici negati da fascismo”

La premier ha partecipato, insieme al presidente Mattarella, alla cerimonia all’Altare della patria per la deposizione di una corona d’alloro in occasione delle celebrazioni per la festa della Liberazione. Poi ha dichiarato: “In questa giornata, la nazione onora la sua ritrovata libertà. Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale”. I DETTAGLI

Giorgia Meloni

©Ansa

11:14

A Romano di Lombardia si canta Bella ciao nonostante il divieto

Il corteo del 25 aprile di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, canta Bella ciao nonostante il divieto di eseguirne la musica deciso dall’amministrazione comunale per rispettare le indicazioni sul lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. “Ho faticato a trovare le disposizioni del governo e quelle prefettizie – commenta Walter Torioni, presidente Anpi di Romano di Lombardia – e comunque non ho letto da nessuna parte che si dovesse silenziare Bella ciao, che è un canto d’amore, ma probabilmente non è ancora recepito come tale”.

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11:03

Corteo sfila per Palermo, moltissimi giovani

Un migliaio di persone, tra cui moltissimi giovani, stanno sfilando in corteo a Palermo per celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Le commemorazioni del 25 aprile si sono aperte al Giardino Inglese con la deposizione di corone di alloro e di fiori alla lapide dei caduti di Cefalonia e al cippo in memoria di Pompeo Colajanni, il comandante Barbato che contribuì alla liberazione della città di Torino dai nazifascisti. I partecipanti si sono poi mossi in corteo e percorreranno via Libertà e via Ruggero Settimo. L’arrivo è previsto alle 11.15 in piazza Verdi. Dinanzi alla scalinata del Teatro Massimo si esibirà la Corale san Sebastiano della polizia municipale di Palermo, diretta dalla maestra Serafina Mandovalli.

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11:02

Il presidente Sergio Mattarella è arrivato a Genova

È atterrato all’aeroporto Colombo di Genova il Falcon 900 dell’Aeronautica militare sul quale si trova il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Genova per l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Primo appuntamento al Campo dei Partigiani al cimitero monumentale di Staglieno, dove verrà posizionata la corona d’alloro della Presidenza della Repubblica, poi il presidente si trasferirà al Teatro Ivo Chiesa.

10:56

“Fuori fascisti-sionisti da 25 aprile”: pro-pal in corteo a Roma

“Palestina libera. Fuori fascisti-sionisti dal 25 aprile”. Con fumogeni e bandiere della Palestina, il corteo con i manifestanti pro Pal, un migliaio di persone, attraversa piazzale Ostiense dopo il termine della commemorazione dei caduti da parte della Comunità ebraica. Una parte degli attivisti dovrebbe quindi andare verso ponte Spizzichino. Mentre, una volta attraversato via Campo Boario, vicino piazzale Ostiense, il corteo della comunità ebraica si è sciolto all’altezza degli archi in via Nicola Zabaglia. L’area di Porta San Paolo è stata divisa esattamente in due con oltre 30 blindati, anche a chiudere le vie limitrofe, proprio per evitare qualsiasi scontro tra i pro-Palestina e la brigata ebraica. A controllare piazzale Ostiense, da questa mattina, anche un elicottero che sorvola l’area.

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10:51

A Trieste momenti di tensione al corteo

Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine oggi a Trieste durante il corteo partito questa mattina dal quartiere di San Giacomo per gli 80 anni della Liberazione e aperto da un grande striscione con la scritta “L’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo”. Dopo poche centinaia di metri dalla partenza, tra alcuni partecipanti del corteo degli antagonisti e le forze dell’ordine ci sono stati momenti di tensione e poi qualche breve scontro con scambio di colpi e qualche manganellata. Attimi di paura anche per i passanti e le attività della zona. Al corteo vengono scanditi slogan come “Siamo tutte antifasciste, siamo tutti antifascisti” e vengono distribuiti volantini che inneggiano alla Resistenza e criticano il governo Meloni. I partecipanti dovrebbero unirsi alla manifestazione organizzata dalla Cgil, davanti al monumento ai caduti di Servola, Sant’Anna e Coloncovez, per proseguire poi tutti insieme fino alle Risiera di San Sabba, dove si svolgerà la cerimonia principale della giornata.

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10:43

Sala: “Non si svilisca senso della manifestazione”

“La speranza è che non si svilisca il senso di questa manifestazione”, ha detto ancora il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla deposizione delle corone per il 25 aprile a Palazzo Marino in vista del corteo di oggi pomeriggio. “Il diritto a manifestare è un diritto inviolabile e ci mancherebbe altro, appartiene alla storia dell’umanità. Il punto è che quando si manifesta bisogna pensare al fine per cui si manifesta. Anche all’ultimo corteo Pro Pal, con quelle scritte profondamente sbagliate su Meloni. Poi – ha sottolineato – c’era un sacco di gente che era lì con l’intento giusto e molto spesso poi questo spirito viene appunto svilito dagli eccessi. Io spero che oggi si faccia questa considerazione. Il vero obiettivo è ricordare quelli che ci hanno portato questa democrazia. E trarne una lezione per il giorno d’oggi”. Quindi “è una giornata estremamente importante e mi auguro che sia una manifestazione politica, ma non di parte. La manifestazione deve essere di tutti. L’invito – ha concluso – è ad avere in testa il perché si manifesta e la giusta causa. A Gaza è una tragedia, è un massacro, lo sappiamo tutti. Oggi però è la festa della Liberazione”.

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10:40

Sala: invito alla sobrietà “è incomprensibile”

L’invito alla sobrietà per il 25 aprile “è incomprensibile. Io mi sono sempre sentito sobrio e credo che lo sia la stragrande maggioranza di tutti quelli che sono in piazza. Questi inviti vanno fatti se c’è un’argomentazione”, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla deposizione delle corone per il 25 aprile a Palazzo Marino. “Avrei preferito dire ‘niente musica’ per esempio. Lo avrei trovato sbagliato, ma sarebbe stato un messaggio chiaro. Così è un messaggio fuorviante che tende a dare un segno negativo per chi è in piazza. A Milano c’è sempre sobrietà in chi manifesta il 25 aprile”, ha sottolineato Sala.

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10:36

Al via il corteo dell’Anpi da Largo Bompiani a Roma

È partito da Largo Bompiani a Roma il corteo organizzato dall’Anpi per celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione e che è diretto a Parco Schuster, dove si esibiranno anche diversi artisti. In testa la presidente dell’Anpi di Roma Marina Pierlorenzi, dietro allo striscione “I partigiani”. A precedere i manifestanti un camioncino con musica e bandiere dell’Anpi e della pace, numerose lungo il corteo insieme a quelle della Cgil Roma e Lazio e Fillea Cgil, del partito democratico e dei giovani democratici, alleanza Verdi sinistra, proprio in rappresentanza dei partiti e delle organizzazioni sindacali. “Mi raccomando, sobri”, ironizzano alcuni giovani in testa al corteo. “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945”, si legge poi sullo striscione di Fillea Cgil. In coda al corteo presenti anche Cambiare Rotta, Potere al Popolo e Fronte della Gioventù Comunista che però sono diretti a Porta San Paolo.

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10:33

Gualtieri: “Roma onora chi ci ha dato Italia libera”

“Ottant’anni fa, il 25 aprile 1945, l’Italia riconquistò la libertà. Ricordiamo con profonda gratitudine il sacrificio e la determinazione di quelle donne e quegli uomini che lottarono contro il Nazifascismo e riscattarono il Paese”, ha scritto sui social il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

10:24

Le celebrazioni del 25 aprile
25 aprile

©Ansa

10:14

Di Segni: “Liberazione è dell’Italia, non altre cose pretestuose”

“Oggi è una festa di tutti gli italiani senza divisioni partitiche e appartenenze o di pensieri diversi. Dovrebbe essere di tutti. È di tutti solo la Liberazione dell’Italia e non altre liberazioni, altre libertà che sono acclamate in maniera o ragionevole, o giusta o pretestuosa”, ha detto Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) parlando a Porta San Paolo.

10:01

Meloni: “Questa ricorrenza sia momento di concordia nazionale”

“Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica”, ha detto ancora la premier Giorgia Meloni in occasione del 25 aprile.

10:00

Meloni: “Oggi riaffermiamo la centralità dei valori democratici”

“Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione. In questa giornata, la Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana. La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni.

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09:51

Conclusa la cerimonia all’Altare della patria

Si è conclusa da pochi minuti la cerimonia all’Altare della patria in occasione della festa della Liberazione a cui ha preso parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con le più alte cariche dello Stato.

09:38

Mattarella e la deposizione della corona d’alloro

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è all’Altare della patria per la deposizione di una corona d’alloro in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, la festa della Liberazione di cui ricorre l’ottantesimo anniversario. Il capo dello Stato è stato accolto dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Presenti le più alte cariche dello Stato: il presidente del Senato Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana presidente della Camera, la premier Giorgia Meloni e il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso.

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09:33

Mattarella all’Altare della Patria

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all’Altare della Patria.

09:24

Perché si festeggia la Liberazione

In questo giorno del 1945 Milano fu liberata dall’occupazione nazifascista. La “Festa della Liberazione” fu introdotta con un decreto il 22 aprile del 1946. I DETTAGLI

09:12

25 Aprile, il fumetto di Marinaccio

La vignetta del fumettista per Sky TG24 in occasione della Festa della Liberazione. GUARDA

Fumetto Marinaccio

09:02

Brigata ebraica e Comunità a Piramide, ‘sempre antifascisti’

Arrivato il corteo della Brigata Ebraica per il 25 aprile a piazzale Ostiense a Roma. Verranno deposte le corone d’alloro per i caduti. In apertura lo striscione ’25 aprile, antifascisti sempre’. Presenti le autorità della Comunità ebraica, con Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, il rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Cer Victor Fadlun.  Dall’altro lato della piazza, blindata dalle forze dell’ordine, il presidio di oltre 300 persone di Pro Pal, che urlano “assassini”. 

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08:59

25 aprile: Crosetto, ‘una storia che si difende ogni giorno’

“80° Anniversario della #Liberazione ‘Libertà, una storia che si difende ogni giorno.’ Buon #25aprile”. Questo il messaggio su X del ministro della Difesa Guido Crosetto per l’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo

08:58

25 Aprile: Ronzulli (FI), Festa di libertà patrimonio di tutti

“Libertà condivisione, coesione, memoria. La festa della Liberazione racchiude in se’ questi valori fondamentali, che rappresentano il modo migliore per rendere omaggio a tutte le donne e gli uomini che, con coraggio, sacrificio e determinazione, hanno combattuto e perso la vita  per sconfiggere il nazifascismo e per restituire all’Italia la democrazia e la dignita’. La liberta’ non e’ mai scontata, la pace e’ una conquista quotidiana”. Cosi’ la vice presidente FI del Senato, Licia Ronzulli. “Ricordare il 25 Aprile – prosegue – vuol dire lavorare per continuare a costruire una societa’ piu’ giusta, inclusiva, libera da ogni forma di odio e

discriminazione. Per questo, e’ una festa che dovrebbe unire e

non dividere. E’ una festa che e’ patrimonio di tutti, non solo

di una sola parte”.

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08:27

25 aprile: a Roma già circa 300 pro Palestina a Porta San Paolo

“Israele assassino”; “Israele fascista, Stato terrorista”; “Palestina libera”: grida il gruppo di manifestanti pro Palestina, circa 300, già presente a Porta San Paolo dove a breve è prevista dall’altro lato della piazza la commemorazione dei caduti della comunità ebraica in occasione del 25 aprile. I manifestanti con gli striscioni in mano (“dal fiume al mare, solo la resistenza sconfigge il sionismo”, si legge in quello principale) sono contrapposti ad un ampio schieramento di forze di polizia in tenuta antisommossa. Sono presenti anche i mezzi speciali, ovvero gli idranti. 

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08:16

25 aprile: Rizzo (Dsp) commemora caduti Cefalonia, ‘no ad antifascismo da passerella’

“Esiste una politica misera che usa la storia strumentalmente. Un ‘antifascismo da passerella’ che vorrebbe collegare quegli accadimenti di ottant’anni fa alla scelta di appoggiare una nuova guerra alla Russia, riarmando la Germania e sottraendo risorse al popolo italiano. In questo contesto siamo qui all’alba del 25 aprile 2025 a commemorare il sacrificio eroico della divisione Acqui, sterminata durante la prigionia dai tedeschi a Cefalonia nel settembre 1943”. Lo dice il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo, postando un video della commemorazione che lo mostra davanti alla lapide ai caduti con il responsabile diplomatico del partito, l’Ambasciatore Bruno Scapini, e il presidente Francesco Toscano.  

“Cefalonia è stato un atto di grande Resistenza, abbandonati dal Re e da Badoglio, ignorati e traditi da inglesi e americani e sterminati dai nazisti. Un episodio di eroismo praticamente sconosciuto che vide cadere migliaia di soldati italiani – conclude la nota – Il ricordo e l’esempio di questi valorosi è alla base della teoria del sovranismo popolare oggi. Onore ai caduti”.-

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08:10

25 aprile: L. Orlando, libertà da difendere in tempi oscuri

“Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani. In questo 80° anniversario della liberazione dal nazifascismo ci domandiamo cosa significhi libertà. Una libertà che dobbiamo difendere in tempi oscuri e difficili in Italia che rischiano di riportare indietro le lancette della storia e mortificare la Costituzione repubblicana fondata sulla Resistenza “. Lo afferma l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Leoluca Orlando. “Celebrare le donne e gli uomini della Resistenza – continua – significa fare memoria attiva, impegnarsi affinché paura, violenza e silenzio, tratti distintivi della dittatura fascista, non ritornino a comandare”.   Sulle celebrazioni che il governo ha chiesto “sobrie” per il lutto della morte di Papa Francesco, Orlando aggiunge: “È l’ennesimo tentativo da parte del governo Meloni e dei suoi membri di fuggire alle celebrazioni di una giornata a loro da sempre indigesta. Farlo tentando di sfruttare sentimenti di grande dolore e profonda gratitudine che il mondo ha espresso in occasione della morte di Papa Francesco è disdicevole”.

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07:23

25 Aprile, scontri tra antagonisti e polizia a Torino

Scontri in piazza Castello a Torino, questa sera, al termine della fiaccolata organizzata dalla Città per il 25 Aprile. A cerimonia ultimata i componenti dello spezzone ‘antagonista’ del corteo, composto da autonomi, attivisti dei centri sociali e di movimenti filo palestinesi, sono saliti sul palco dopo avere rimosso le transenne. In un punto i dimostranti sono giunti a contatto con il cordone delle forze dell’ordine che ha risposto con una manovra di alleggerimento e delle manganellate. I manifestanti dello spezzone ‘antagonista’ durante il corteo avevano esposto uno striscione con la scritta ‘Resistenza contro guerra, riarmo e genocidio’ e avevano anche contestato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, esponendo un fantoccio con le sue sembianze in mimetica da militare.

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07:21

Viva la libertà, speciale Sky dedicato agli 80 anni della Liberazione

Un racconto corale e intergenerazionale che ripercorre i drammatici eventi dell’8 settembre 1943 fino al 25 aprile 1945, giorno in cui l’Italia si liberò dal nazifascismo. La ricostruzione degli eventi è stata affidata allo storico Marco Mondini, dell’Università di Padova, che offre uno sguardo rigoroso e appassionato su una delle pagine più complesse della storia italiana. Accanto a lui, la testimonianza di Flora Monti, 94 anni, tra le ultime staffette partigiane ancora in vita. LEGGI QUI