di
Nicola Rotari

Il giovane, originario di Treviso, aveva 23 anni e lavorava in una fabbrica: l’incidente in Friuli durante una tappa del campionato regionale. Inchiesta della procura

Gli amici, il lavoro e poi quella che era diventata una grande passione: la moto. Un amore coltivato fin da bambino, che purtroppo lo ha tradito. Un incidente durante una gara di motocross ha messo fine alla vita di un ragazzo di appena 23 anni, Filippo Morello, originario di Orsago, in provincia di Treviso. 

La tragedia, che si inserisce in un periodo già segnato da numerosi incidenti mortali sulle strade della Marca, si è consumata nel tardo pomeriggio del primo maggio sul tracciato del crossodromo Luciano Battauz di Versa, frazione di Romans d’Isonzo, durante la seconda tappa del campionato friulano. Filippo, nel corso di un salto, ha perso il controllo della moto ed è caduto a terra: alcuni motociclisti che lo seguivano non sono riusciti ad evitarlo e lo hanno travolto. La gara è stata subito interrotta e i soccorsi sono intervenuti tempestivamente, ma purtroppo il medico e gli infermieri non sono riusciti a far ripartire il cuore del giovane trevigiano.



















































Sull’incidente è stata aperta un’indagine dalla procura di Gorizia, che ha disposto i primi rilievi attraverso i carabinieri presenti al crossodromo. Al momento non ci sono ipotesi di reato. Il pubblico ministero Giulia Capello ha ordinato il sequestro della moto e del casco indossato da Filippo. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia per chiarire con precisione le cause del decesso.

L’inchiesta

Sono già stati ascoltati dai carabinieri del nucleo investigativo di Gorizia alcuni testimoni oculari dell’incidente, tra cui anche i genitori del ragazzo, presenti in pista insieme ad altri membri del motoclub di Polcenigo. Sono in corso accertamenti per verificare se esistano registrazioni video della gara, ma pare che in quel momento nessuno stesse filmando. Al momento, quanto accaduto viene classificato come «incidente di gara» e non risultano indagati. La notizia della morte di Filippo Morello, operaio da circa tre anni alla «Scm» di Cordignano, ha colpito duramente la comunità di Orsago. La sua famiglia – i genitori Piero e Daniela e il fratello minore Sebastiano, che si trovava all’estero per motivi di studio – è molto conosciuta e attiva anche nel sociale. Ieri il sindaco Giancarlo Mion si è recato personalmente a casa della famiglia per portare un abbraccio e un messaggio di vicinanza: «È difficile parlare di queste tragedie. Una vita giovanissima che si è spezzata. Non ci sono parole, solo tanta amarezza e tanta tristezza. Amarezza e tristezza per la morte di un bravo ragazzo». Sconvolti anche i dirigenti e gli amici del motoclub di Polcenigo, dove Filippo era tesserato da circa un anno, dopo essersi inizialmente dedicato all’enduro. Ogni mese si recava in sede per organizzare le gare a cui partecipare.

Il cordoglio

«Sono sconcertato – ha raccontato venerdì il presidente del motoclub, Giorgio Zulli – Era un ragazzo eccezionale, di un’educazione e una gentilezza che oggi è davvero raro trovare». Numerosi i messaggi di cordoglio giunti in queste ore alla famiglia. «A nome di tutto lo sport del Friuli Venezia Giulia – ha scritto sui social Andrea Marcon, presidente del comitato regionale del Coni – desidero rivolgere le più sentite condoglianze alla famiglia di Filippo Morello. Una tragedia enorme che lascia senza parole. Agli amici della Federazione Motociclistica del Fvg, al presidente Paride Del Pup e al Moto Club Polcenigo, la vicinanza di tutti gli sportivi della Regione».

3 maggio 2025