La lotta per la vittoria nella prima gara di Cremona è durata circa dodici giri. Tanti ne sono serviti a Nicolò Bulega per imporre il proprio ritmo e vincere il braccio di ferro con un indomito Toprak Razgatlioglu. Il turco sapeva di non avere il passo del suo rivale e che avrebbe dovuto cedere alla distanza, e ha spinto come un ossesso sin dal primo giro, forzando i sorpassi sul numero 11 della Ducati e cercando di rompergli il ritmo e magari di indurlo all’errore. Nicolò non è caduto nel tranello. Inizialmente ha replicato ai sorpassi del campione del mondo, ma quando ha capito che Toprak aveva sparato tutte le sue cartucce ha preso la testa della gara ed ha iniziato ad imporre la legge del più forte, incrementando il proprio vantaggio e andando a vincere indisturbato con un vantaggio di tre secondi. Razgatlioglu non ha nulla da rimproverarsi. Ha fatto tutto quanto era in suo potere per contenere la superiorità di Bulega dando sempre il massimo e confermandosi un campione. Dietro ai due dominatori della gara e della stagione si piazza Alvaro Bautista. Lo spagnolo ha svolto perfettamente il proprio compitino ma ha visto i primi due sempre da lontano, ed ha tagliato il traguardo a dieci secondi dal compagno di squadra.

Quarta posizione (primo dei piloti Independent) per Andrea Iannone, bravo a regolare il gruppo degli inseguitori e a precedere un ottimo Xavi Vierge, Remy Gardner e Danilo Petrucci che ha saputo rimontare dalla tredicesima posizione di partenza sino alla settima finale.

Dietro di lui Michael Van der Mark, Axel Bassani e Scott Redding completano la top ten. Alex Lowes conferma il suo momento difficile e precede il gemello Sam, Dominique Aegerter, Yari Montella e Garrett Gerloff che porta a casa un punticino con l’unica Kawasaki in griglia.

Non hanno tagliato il traguardo Tito Rabat, Gabriele Ruiu, Tarran Mackenzie e Iker Lecuona che ha buttato al vento la quarta posizione con una scivolata nelle fasi finali.