\”La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo\”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una intervista per il documentario ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni’. \”Credo che sia inevitabile. Nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora. È solo questione di tempo\”, ha dichiarato Putin  rispondendo alla domanda se sia possibile \”una riconciliazione con la parte ucraina del popolo russo in futuro\”.\n

Mosca ha proposto un cessate il fuoco di 72 ore in occasione delle celebrazioni per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale, previste il 9 maggio. Kiev ha però respinto la proposta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy ha definito \”cinica\” l’offerta  di Vladimir Putin. \”I russi chiedono silenzio il 9 maggio, ma loro stessi colpiscono  l’Ucraina ogni giorno. Questo è cinismo di altissimo livello\”, ha  scritto su Telegram. Il presidente ucraino ha inoltre spiegato che “non intende giocare, creando un’atmosfera piacevole per permettere a Putin di uscire dall’isolamento”, ribadendo invece la disponibilità dell’Ucraina ad accettare una tregua più ampia, come suggerito dagli Stati Uniti.  Zelensky ha inoltre riferito di \”non poter garantire la sicurezza\” dei leader internazionali attesi a Mosca per la parata, ipotizzando che la Russia possa “prendere varie misure, come incendi o esplosioni” per poi attribuirne la responsabilità a Kiev. Il presidente ucraino ha quindi rilanciato la proposta di una tregua della durata di 30 giorni. Dura la replica il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev: “È solo una provocazione verbale. Nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che Kiev arriverà al 10 maggio”. 

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Il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita ufficiale in Russia dal 7 al 10 maggio. Lo fa sapere il Cremlino.

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Un attacco aereo russo con droni ha colpito Kiev causando una vittima e feriti, tra cui due bambini. Incendi si sono sviluppati in un grattacielo e presso un centro commerciale.

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Intanto, cresce il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, con un nuovo accordo militare e un miglioramento nei rapporti tra Zelensky e Trump. Proseguono intanto i bombardamenti su Kharkiv, e Kiev rivendica l’abbattimento di un caccia russo nel Mar Nero con un drone marino.

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Gli approfondimenti:

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\n\n Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)\n Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)\n”,”postId”:”3ed11127-30cf-482d-8f22-d5d31ec186c3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-05-04T11:29:50.958Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-04T13:29:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Putin, ‘relazioni Russia-Cina rafforzano l’ordine mondiale'”,”content”:”

\”Le relazioni russo-cinesi rafforzano la stabilità globale semplicemente perché esistono, afferma il presidente russo, Vladimir Putin, nel documentario intervista ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni’. \”La turbolenza nel mondo sta solo aumentando, invece di diminuire, e abbiamo relazioni così affidabili e stabili che rafforzano la stabilità mondiale semplicemente perché esistono\”, ha detto. 

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Sono due i caccia russi Sukhoi Su-30 abbattuti da droni marittimi ucraini sul Mar Nero in meno di 24 ore, secondo quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform. \”Ringrazio i nostri ragazzi che stano incrementando le capacità di difesa a lungo raggio dell’Ucraina, sia in aria che in mare\”, ha aggiunto Zelensky che ha definito l’operazione \”brillante\”. Il secondo abbattimento di Su-30 russo sul Mar Nero è stato confermato da Kyrylo Budanov, capo del Servizio d’intelligence militare ucraino (Gur) che operano questi droni navali. Budanov, sempre citato da Urkinform, ha definito la duplice operazione come un \”momento storico\”. Secondo Budanov, per l’abbattimento dei due Su-30 sono state utilizzate tre imbarcazioni senza pilota Magura V7, una variante utilizzata come difesa antiaerea del Magura V5. I droni marittimi erano dotati ciascuno di due missili antiaerei Aim-9 Sidewinder di fabbricazione americana, modificati da missili aria-aria (cioè lanciati da un aereo contro un altro aereo) a terra-aria. Il capo del Gur ha riferito che l’equipaggio del primo Su-30 è sopravvissuto ed è stato recuperato nel Mar Nero da una nave civile, mentre non sono sopravvissuti quelli del secondo. 

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\”La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo\”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una intervista per il documentario ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni’. \”Credo che sia inevitabile. Nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora. È solo questione di tempo\”, ha dichiarato Putin  rispondendo alla domanda se sia possibile \”una riconciliazione con la parte ucraina del popolo russo in futuro\”. \”La Russia – ha aggiunto – non ha avviato prima un’operazione speciale in Ucraina perché crede negli accordi di Minsk e vuole risolvere pacificamente il problema del Donbass\”. 

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\”Noi di Forza Italia da sempre diciamo che la pace prima di evocarla bisogna conquistarla sul campo. Penso che alcuni osservatori, anche molti tra i politici, sono andati troppo avanti nel dire che ormai la guerra era finita e che era tutto a posto. La guerra finisce quando c’è l’accordo tra Russia e Ucraina. E’ un percorso difficile, l’atteggiamento di Putin si sta rilevando per quello che è dall’inizio, cioè un tentativo tattico di dividere l’Occidente, l’Europa e gli Stati Uniti, senza una chiara volontà di arrivare alla pace. Per questo è importante continuare a cercare di tenere unita l’Europa con gli Stati Uniti, con Kiev dobbiamo cercare di non rompere questa alleanza che ha impedito a Putin di progredire nei suoi piani\”. Così il portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, ospite ad Agorà Weekend.

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Il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita ufficiale in Russia dal 7 al 10 maggio. Lo fa sapere il Cremlino, confermando la sua partecipazione alle celebrazioni del 9 maggio dell’80/o anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. La presidenza russa ha affermato che Xi Jinping parteciperà anche a colloqui bilaterali sullo \”sviluppo di un partenariato globale e di un’interazione strategica\” e sulle \”questioni attuali dell’agenda internazionale e regionale\”. Si prevede che saranno firmati una serie di documenti bilaterali tra governi e ministeri russo e cinese, ha aggiunto il Cremlino.    In alcuni commenti trasmessi dalla televisione cinese, un portavoce del ministero degli Esteri ha sottolineato i legami storici e strategici tra i due Paesi e ha aggiunto che Xi terrà dei colloqui con Putin in un momento in cui \”l’ordine internazionale sta attraversando profondi cambiamenti\”.

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La scorsa notte i russi hanno lanciato contro il territorio ucraino 165 droni, 69 dei quali, per lo più Shahed di fabbricazione iraniana, sono stati abbattuti, mentre altri 80, in maggioranza droni-esca, sono caduti in zone aperte. Lo scrive l’aeronautica militare di Kiev, citata dall’Ukrainska Pravda, che no rivela cosa sia accaduto ai restanti 16 droni non intercettati.    Le regioni prese di mira dagli attacchi, scrive ancora il sito, sono quelle di Kharkiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Cherkasy e Kiev.

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L’aeronautica militare ucraina rivendica di aver attaccato e colpito un importante posto di comando russo vicino a Bakhmut, città ucraina da due anni sotto occupazione militare russa nel Donetsk, in Donbass. Lo riporta Ukrinform, citando lo stato maggiore militare di Kiev.    \”È stato confermato che l’aeronautica militare delle forze armate dell’Ucraina ha recentemente inferto un colpo devastante al posto di comando della sesta divisione fucilieri motorizzata nemica nella zona di Bakhmut, territorio temporaneamente occupato della regione di Donetsk\”, si legge nel rapporto, nel quale si afferma anche che, a seguito dell’attacco, \”la capacità delle truppe russe di esercitare il controllo in direzione di Pokrov è stata notevolmente ridotta\”. \”I dati sulle perdite nemiche sono in fase di chiarimento\”, scrive ancora Ukrinform.    Ukrinform scrive anche che nelle ultime 24 ore si sono verificati 253 scontri tra le forze ucraine e quelle russe, in particolare in direzione di Pokrov, dove, secondo Kiev, sono stati fermati 113 attacchi nemici.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy ha definito \”cinica\” l’offerta di Vladimir Putin di tre giorni di tregua in coincidenza con le celebrazioni per l’80esimo anniversario della vittoria contro i nazisti. \”I russi chiedono una tregua per il 9 maggio, mentre attaccano l’Ucraina ogni giorno: questo è cinismo di altissimo livello\”: lo scrive su X Volodymyr Zelensky dopo il raid notturno su Kiev. \”Solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe aeree guidate e 10 missili di vario tipo\”, ha aggiunto. Per Zelensky, \”è necessario un vero cessate il fuoco. L’Ucraina è pronta alla tregua a ogni momento, ma non deve durare meno di un mese, per porre fine alla guerra\” e \”che sia non solo per i loro giorni festivi ma ogni giorno\”. \”Solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe guidate e 10 missili di vario tipo\”, ha sottolineato Zelensky, aggiungendo: \”Per tutta la notte, i soccorritori a Kiev hanno spento incendi di case e auto dopo gli attacchi dei droni russi contro le zone residenziali. Purtroppo, ci sono bambini e adulti colpiti. A tutti è stata fornita l’assistenza necessaria. C’è stato un incendio a Cherkasy: un dormitorio normale stava bruciando\”. 

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\”Il Presidente Zelensky si è rivolto ieri al popolo ungherese. Signor Presidente! Quello che pensa il popolo ungherese non lo decide il presidente di Kiev o i burocrati di Bruxelles. Non c’è adesione dell’Ucraina all’Ue senza l’Ungheria. Ogni ungherese avrà voce in capitolo. Che vi piaccia o meno. È così che facciamo le cose qui\”. Lo ha scritto su X il premier ungherese Viktor Orban che più volte ha polemizzato con il presidente ucraino.

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I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 13 droni ucraini nelle regioni di Rostov, Bryansk e Belgorod durante la notte. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo.    Nello specifico, 11 droni sono stati abbattuti sul territorio della regione di Rostov e un drone ciascuno su Belgorod e Bryansk.

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Nessuno è immune alla guerra se si trova a Mosca, nemmeno i leader mondiali invitati alla parata del Giorno della Vittoria del 9 maggio. Perché l’Ucraina \”non può garantire la sicurezza\” degli ospiti di Vladimir Putin per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale: le parole sono di Volodymyr Zelensky e aprono l’ennesimo fronte di scontro con il Cremlino. Perché se da una parte Kiev respinge la proposta russa di tregua di tre giorni, segnalando il pericolo di episodi ‘false flag’ russi agli eventi della prossima settimana per poter incolpare gli ucraini, dall’altra i russi accusano il leader ucraino di una \”minaccia diretta\” alla parata. Promettendo, \”nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, che nessuno può garantire che il 10 maggio arriverà a Kiev\”, ha tuonato il superfalco di Putin, Dmitry Medvedev.    Quest’anno si prevede che i leader di circa 20 Paesi saranno ospiti di Putin per le celebrazioni del 9 maggio, tra cui il presidente cinese Xi Jinping, quello brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, oltre a quelli dei tradizionali alleati di Mosca, come il Kazakistan, la Bielorussia, Cuba e il Venezuela. Per il presidente ucraino la questione \”è molto semplice: non possiamo assumerci la responsabilità di ciò che sta accadendo sul territorio della Federazione Russa\”, perché in quel caso \”sono loro a garantire la vostra sicurezza\”. E \”non si sa cosa Mosca intenda fare in quella data. Potrebbe prendere varie misure come incendi o esplosioni, per poi accusare noi\”, ha detto il leader ucraino che è tornato a respingere la proposta di cessate il fuoco di 72 ore, rilanciando quella di 30 giorni di treguapromossa dagli Usa. L’Ucraina infatti \”non intende giocare, creando un’atmosfera piacevole per permettere a Putin di uscire dall’isolamento il 9 maggio\”.    Le dichiarazioni di Zelensky hanno trovato la reazione velenosa di Mosca. Dopo Medvedev, anche per la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova Kiev \”sta minacciando l’incolumità fisica dei veterani che parteciperanno alle parate e alle celebrazioni in quel giorno sacro\”. Più misurate le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, per il quale Mosca \”aspetterà dichiarazioni definitive, anziché ambigue, e, soprattutto, azioni volte alla de-escalation del conflitto\” in quei giorni. Perché la reazione ucraina al cessate il fuoco di 72 ore \”rappresenta un test della disponibilità di Kiev a cercare percorsi verso una pace duratura tra Russia e Ucraina\”. Ma visti i risultati della tregua di Pasqua, con centinaia di violazioni e nessun cambiamento sul terreno, Kiev insiste sulla necessità di un vero cessate il fuoco duraturo. Ed è forte anche di un miglioramento dei rapporti con Washington, culminato con la sigla dell’accordo sui minerali e che fa seguito all’incontro con Trump nella Basilica di San Pietro, dove \”abbiamo avuto la migliore conversazione tra tutte quelle che l’hanno preceduta\”, ha detto Zelensky, come per archiviare definitivamente lo scontro dello Studio Ovale a febbraio.

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Sarebbe terminato l’attacco aereo russo su Kiev, messo a segno con droni russi, e la municipalità avrebbe decretato la fine dell’allerta. Lo riporta RBC-Ucraina.     Il sindaco della capitale Vitali Klitschko nel suo Telegram informa che al momento si conta una vittima e due bambini sono rimasti feriti.    In fiamme i piani superiori di un grattacielo nel distretto di Svyatoshinsky della capitale. Sui social è stato diffuso un video che ritrae un camion dei vigili del fuoco intenti a domare il rogo verificatosi nel territorio del centro commerciale Dream Town, nel quartiere di Obolonsky.

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Mentre si continua a discutere su un possibile e complicato stop temporaneo dei combattimenti, Mosca sta sequestrando le case degli sfollati di Mariupol: chi vuole rientrare nel territorio deve accettare il passaporto russo. Inoltre sono iniziate attività di reclutamento nelle scuole. LEGGI QUI

“,”postId”:”130ec69b-1a24-444c-a73d-bd2f18cf286e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-04T04:53:22.408Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-04T06:53:22+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ucraina, quanto guadagnano i soldati russi? Gli stipendi e i risarcimenti”,”content”:”

Fra le ragioni che inducono i russi ad arruolarsi e a partecipare alla guerra contro l’Ucraina iniziata da Mosca nel 2022 ci sono anche i soldi. Gli stipendi sono alti e sono stati aumentati nei mesi scorsi. In caso di morte le famiglie ricevono spesso una sorta di indennizzo. Moltissimi cittadini sono quindi indotti a seguire questa via, soprattutto se provenienti da regioni povere. I NUMERI

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“La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una intervista per il documentario ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni’. “Credo che sia inevitabile. Nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora. È solo questione di tempo”, ha dichiarato Putin  rispondendo alla domanda se sia possibile “una riconciliazione con la parte ucraina del popolo russo in futuro”.

Mosca ha proposto un cessate il fuoco di 72 ore in occasione delle celebrazioni per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale, previste il 9 maggio. Kiev ha però respinto la proposta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy ha definito “cinica” l’offerta  di Vladimir Putin. “I russi chiedono silenzio il 9 maggio, ma loro stessi colpiscono  l’Ucraina ogni giorno. Questo è cinismo di altissimo livello”, ha  scritto su Telegram. Il presidente ucraino ha inoltre spiegato che “non intende giocare, creando un’atmosfera piacevole per permettere a Putin di uscire dall’isolamento”, ribadendo invece la disponibilità dell’Ucraina ad accettare una tregua più ampia, come suggerito dagli Stati Uniti.  Zelensky ha inoltre riferito di “non poter garantire la sicurezza” dei leader internazionali attesi a Mosca per la parata, ipotizzando che la Russia possa “prendere varie misure, come incendi o esplosioni” per poi attribuirne la responsabilità a Kiev. Il presidente ucraino ha quindi rilanciato la proposta di una tregua della durata di 30 giorni. Dura la replica il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev: “È solo una provocazione verbale. Nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che Kiev arriverà al 10 maggio”. 

Il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita ufficiale in Russia dal 7 al 10 maggio. Lo fa sapere il Cremlino.

Un attacco aereo russo con droni ha colpito Kiev causando una vittima e feriti, tra cui due bambini. Incendi si sono sviluppati in un grattacielo e presso un centro commerciale.

Intanto, cresce il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, con un nuovo accordo militare e un miglioramento nei rapporti tra Zelensky e Trump. Proseguono intanto i bombardamenti su Kharkiv, e Kiev rivendica l’abbattimento di un caccia russo nel Mar Nero con un drone marino.

Gli approfondimenti:

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15 minuti fa

Putin, ‘relazioni Russia-Cina rafforzano l’ordine mondiale’

“Le relazioni russo-cinesi rafforzano la stabilità globale semplicemente perché esistono, afferma il presidente russo, Vladimir Putin, nel documentario intervista ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni’. “La turbolenza nel mondo sta solo aumentando, invece di diminuire, e abbiamo relazioni così affidabili e stabili che rafforzano la stabilità mondiale semplicemente perché esistono”, ha detto. 

18 minuti fa

Zelensky, ‘due i caccia russi abbattuti da droni navali’

Sono due i caccia russi Sukhoi Su-30 abbattuti da droni marittimi ucraini sul Mar Nero in meno di 24 ore, secondo quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform. “Ringrazio i nostri ragazzi che stano incrementando le capacità di difesa a lungo raggio dell’Ucraina, sia in aria che in mare”, ha aggiunto Zelensky che ha definito l’operazione “brillante”. Il secondo abbattimento di Su-30 russo sul Mar Nero è stato confermato da Kyrylo Budanov, capo del Servizio d’intelligence militare ucraino (Gur) che operano questi droni navali. Budanov, sempre citato da Urkinform, ha definito la duplice operazione come un “momento storico”. Secondo Budanov, per l’abbattimento dei due Su-30 sono state utilizzate tre imbarcazioni senza pilota Magura V7, una variante utilizzata come difesa antiaerea del Magura V5. I droni marittimi erano dotati ciascuno di due missili antiaerei Aim-9 Sidewinder di fabbricazione americana, modificati da missili aria-aria (cioè lanciati da un aereo contro un altro aereo) a terra-aria. Il capo del Gur ha riferito che l’equipaggio del primo Su-30 è sopravvissuto ed è stato recuperato nel Mar Nero da una nave civile, mentre non sono sopravvissuti quelli del secondo. 

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50 minuti fa

Putin: “Riconciliarci con il popolo ucraino sarà inevitabile”

“La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una intervista per il documentario ‘Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni’. “Credo che sia inevitabile. Nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora. È solo questione di tempo”, ha dichiarato Putin  rispondendo alla domanda se sia possibile “una riconciliazione con la parte ucraina del popolo russo in futuro”. “La Russia – ha aggiunto – non ha avviato prima un’operazione speciale in Ucraina perché crede negli accordi di Minsk e vuole risolvere pacificamente il problema del Donbass”. 

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12:33

Nevi (FI): “Tenere uniti Kiev, Ue e Usa”

“Noi di Forza Italia da sempre diciamo che la pace prima di evocarla bisogna conquistarla sul campo. Penso che alcuni osservatori, anche molti tra i politici, sono andati troppo avanti nel dire che ormai la guerra era finita e che era tutto a posto. La guerra finisce quando c’è l’accordo tra Russia e Ucraina. E’ un percorso difficile, l’atteggiamento di Putin si sta rilevando per quello che è dall’inizio, cioè un tentativo tattico di dividere l’Occidente, l’Europa e gli Stati Uniti, senza una chiara volontà di arrivare alla pace. Per questo è importante continuare a cercare di tenere unita l’Europa con gli Stati Uniti, con Kiev dobbiamo cercare di non rompere questa alleanza che ha impedito a Putin di progredire nei suoi piani”. Così il portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, ospite ad Agorà Weekend.

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12:05

Mosca: “Xi Jinping in visita in Russia dal 7 al 10 maggio”

Il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita ufficiale in Russia dal 7 al 10 maggio. Lo fa sapere il Cremlino, confermando la sua partecipazione alle celebrazioni del 9 maggio dell’80/o anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. La presidenza russa ha affermato che Xi Jinping parteciperà anche a colloqui bilaterali sullo “sviluppo di un partenariato globale e di un’interazione strategica” e sulle “questioni attuali dell’agenda internazionale e regionale”. Si prevede che saranno firmati una serie di documenti bilaterali tra governi e ministeri russo e cinese, ha aggiunto il Cremlino.    In alcuni commenti trasmessi dalla televisione cinese, un portavoce del ministero degli Esteri ha sottolineato i legami storici e strategici tra i due Paesi e ha aggiunto che Xi terrà dei colloqui con Putin in un momento in cui “l’ordine internazionale sta attraversando profondi cambiamenti”.

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10:37

Kiev: “69 droni russi abbattuti nella notte su 165 lanciati”

La scorsa notte i russi hanno lanciato contro il territorio ucraino 165 droni, 69 dei quali, per lo più Shahed di fabbricazione iraniana, sono stati abbattuti, mentre altri 80, in maggioranza droni-esca, sono caduti in zone aperte. Lo scrive l’aeronautica militare di Kiev, citata dall’Ukrainska Pravda, che no rivela cosa sia accaduto ai restanti 16 droni non intercettati.    Le regioni prese di mira dagli attacchi, scrive ancora il sito, sono quelle di Kharkiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Cherkasy e Kiev.

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10:05

Kiev: “Colpito posto di comando russo vicino a Bakhmut”

L’aeronautica militare ucraina rivendica di aver attaccato e colpito un importante posto di comando russo vicino a Bakhmut, città ucraina da due anni sotto occupazione militare russa nel Donetsk, in Donbass. Lo riporta Ukrinform, citando lo stato maggiore militare di Kiev.    “È stato confermato che l’aeronautica militare delle forze armate dell’Ucraina ha recentemente inferto un colpo devastante al posto di comando della sesta divisione fucilieri motorizzata nemica nella zona di Bakhmut, territorio temporaneamente occupato della regione di Donetsk”, si legge nel rapporto, nel quale si afferma anche che, a seguito dell’attacco, “la capacità delle truppe russe di esercitare il controllo in direzione di Pokrov è stata notevolmente ridotta”. “I dati sulle perdite nemiche sono in fase di chiarimento”, scrive ancora Ukrinform.    Ukrinform scrive anche che nelle ultime 24 ore si sono verificati 253 scontri tra le forze ucraine e quelle russe, in particolare in direzione di Pokrov, dove, secondo Kiev, sono stati fermati 113 attacchi nemici.

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10:01

Zelensky: “Putin cinico. Chiede tregua e ci colpisce”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy ha definito “cinica” l’offerta di Vladimir Putin di tre giorni di tregua in coincidenza con le celebrazioni per l’80esimo anniversario della vittoria contro i nazisti. “I russi chiedono una tregua per il 9 maggio, mentre attaccano l’Ucraina ogni giorno: questo è cinismo di altissimo livello”: lo scrive su X Volodymyr Zelensky dopo il raid notturno su Kiev. “Solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe aeree guidate e 10 missili di vario tipo”, ha aggiunto. Per Zelensky, “è necessario un vero cessate il fuoco. L’Ucraina è pronta alla tregua a ogni momento, ma non deve durare meno di un mese, per porre fine alla guerra” e “che sia non solo per i loro giorni festivi ma ogni giorno”. “Solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe guidate e 10 missili di vario tipo”, ha sottolineato Zelensky, aggiungendo: “Per tutta la notte, i soccorritori a Kiev hanno spento incendi di case e auto dopo gli attacchi dei droni russi contro le zone residenziali. Purtroppo, ci sono bambini e adulti colpiti. A tutti è stata fornita l’assistenza necessaria. C’è stato un incendio a Cherkasy: un dormitorio normale stava bruciando”. 

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09:48

Orban a Zelensky: “Non c’è adesione di Kiev all’Ue senza Ungheria”

“Il Presidente Zelensky si è rivolto ieri al popolo ungherese. Signor Presidente! Quello che pensa il popolo ungherese non lo decide il presidente di Kiev o i burocrati di Bruxelles. Non c’è adesione dell’Ucraina all’Ue senza l’Ungheria. Ogni ungherese avrà voce in capitolo. Che vi piaccia o meno. È così che facciamo le cose qui”. Lo ha scritto su X il premier ungherese Viktor Orban che più volte ha polemizzato con il presidente ucraino.

08:01

Mosca: abbattuti 13 droni ucraini su tre regioni

I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 13 droni ucraini nelle regioni di Rostov, Bryansk e Belgorod durante la notte. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo.    Nello specifico, 11 droni sono stati abbattuti sul territorio della regione di Rostov e un drone ciascuno su Belgorod e Bryansk.

07:31

Zelensky: “I leader in pericolo il 9 maggio a Mosca”. Medvedev: “Provocazioni”

Nessuno è immune alla guerra se si trova a Mosca, nemmeno i leader mondiali invitati alla parata del Giorno della Vittoria del 9 maggio. Perché l’Ucraina “non può garantire la sicurezza” degli ospiti di Vladimir Putin per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale: le parole sono di Volodymyr Zelensky e aprono l’ennesimo fronte di scontro con il Cremlino. Perché se da una parte Kiev respinge la proposta russa di tregua di tre giorni, segnalando il pericolo di episodi ‘false flag’ russi agli eventi della prossima settimana per poter incolpare gli ucraini, dall’altra i russi accusano il leader ucraino di una “minaccia diretta” alla parata. Promettendo, “nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, che nessuno può garantire che il 10 maggio arriverà a Kiev”, ha tuonato il superfalco di Putin, Dmitry Medvedev.    Quest’anno si prevede che i leader di circa 20 Paesi saranno ospiti di Putin per le celebrazioni del 9 maggio, tra cui il presidente cinese Xi Jinping, quello brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, oltre a quelli dei tradizionali alleati di Mosca, come il Kazakistan, la Bielorussia, Cuba e il Venezuela. Per il presidente ucraino la questione “è molto semplice: non possiamo assumerci la responsabilità di ciò che sta accadendo sul territorio della Federazione Russa”, perché in quel caso “sono loro a garantire la vostra sicurezza”. E “non si sa cosa Mosca intenda fare in quella data. Potrebbe prendere varie misure come incendi o esplosioni, per poi accusare noi”, ha detto il leader ucraino che è tornato a respingere la proposta di cessate il fuoco di 72 ore, rilanciando quella di 30 giorni di treguapromossa dagli Usa. L’Ucraina infatti “non intende giocare, creando un’atmosfera piacevole per permettere a Putin di uscire dall’isolamento il 9 maggio”.    Le dichiarazioni di Zelensky hanno trovato la reazione velenosa di Mosca. Dopo Medvedev, anche per la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova Kiev “sta minacciando l’incolumità fisica dei veterani che parteciperanno alle parate e alle celebrazioni in quel giorno sacro”. Più misurate le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, per il quale Mosca “aspetterà dichiarazioni definitive, anziché ambigue, e, soprattutto, azioni volte alla de-escalation del conflitto” in quei giorni. Perché la reazione ucraina al cessate il fuoco di 72 ore “rappresenta un test della disponibilità di Kiev a cercare percorsi verso una pace duratura tra Russia e Ucraina”. Ma visti i risultati della tregua di Pasqua, con centinaia di violazioni e nessun cambiamento sul terreno, Kiev insiste sulla necessità di un vero cessate il fuoco duraturo. Ed è forte anche di un miglioramento dei rapporti con Washington, culminato con la sigla dell’accordo sui minerali e che fa seguito all’incontro con Trump nella Basilica di San Pietro, dove “abbiamo avuto la migliore conversazione tra tutte quelle che l’hanno preceduta”, ha detto Zelensky, come per archiviare definitivamente lo scontro dello Studio Ovale a febbraio.

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07:25

Attacco aereo russo su Kiev: un morto e 2 feriti

Sarebbe terminato l’attacco aereo russo su Kiev, messo a segno con droni russi, e la municipalità avrebbe decretato la fine dell’allerta. Lo riporta RBC-Ucraina.     Il sindaco della capitale Vitali Klitschko nel suo Telegram informa che al momento si conta una vittima e due bambini sono rimasti feriti.    In fiamme i piani superiori di un grattacielo nel distretto di Svyatoshinsky della capitale. Sui social è stato diffuso un video che ritrae un camion dei vigili del fuoco intenti a domare il rogo verificatosi nel territorio del centro commerciale Dream Town, nel quartiere di Obolonsky.

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06:53

Guerra in Ucraina, si intensifica la “russificazione” delle zone occupate. Cosa sappiamo

Mentre si continua a discutere su un possibile e complicato stop temporaneo dei combattimenti, Mosca sta sequestrando le case degli sfollati di Mariupol: chi vuole rientrare nel territorio deve accettare il passaporto russo. Inoltre sono iniziate attività di reclutamento nelle scuole. LEGGI QUI

06:53

Ucraina, quanto guadagnano i soldati russi? Gli stipendi e i risarcimenti

Fra le ragioni che inducono i russi ad arruolarsi e a partecipare alla guerra contro l’Ucraina iniziata da Mosca nel 2022 ci sono anche i soldi. Gli stipendi sono alti e sono stati aumentati nei mesi scorsi. In caso di morte le famiglie ricevono spesso una sorta di indennizzo. Moltissimi cittadini sono quindi indotti a seguire questa via, soprattutto se provenienti da regioni povere. I NUMERI