L’ex re dei paparazzi si è presentato davanti al tribunale di Pavia nel giorno in cui è programmato l’interrogatorio parallelo di Stasi e Sempio. «Non parlo per spettacolarizzare la mia immagine, a 51 anni non ne ho bisogno»

E a Pavia arrivò anche Fabrizio Corona. Nel giorno in cui è in programma l’interrogatorio in parallelo di Andrea Sempio e Alberto Stasi, l’ex re dei paparazzi si è presentato davanti alla sede della procura e – come già fatto nei giorni caldi del delitto di Garlasco quando provò a contattare le gemelle Cappa – dice la sua sulla nuova inchiesta sull‘omicidio di Chiara Poggi. 

«Io da chi lo so non ve lo dico, io vi sto dicendo che il procuratore Napoleone ha da tre anni, da quattro anni, delle prove che non può utilizzare – ha detto Corona -. Sempio è indagato da sei anni, il procuratore sa che è colpevole, ha le prove, ma non le può utilizzare. Il supertestimone è andato prima dalla famiglia Poggi, la famiglia non lo ha voluto ascoltare quando sosteneva che il colpevole non è Stasi»». 



















































E ancora:  «Una persona, molto probabilmente l’avvocato De Rensis ha fatto per tre anni delle investigazioni abusive. Cosa significa? Che ha riscontrato dopo tre anni di indagine chi sono i veri colpevoli, che non è Stasi e sono più di quattro. È  riscontrato da prove oggettive. E non lo dico per spettacolarizzare la mia immagine, a 51 anni non ne ho più bisogno». 

In seguito, Corona si è recato anche a casa di Sempio, dopo che quest’ultimo non si è presentato in Tribunale per rispondere alle domande dei pm (per via di un vizio di forma nell’invito a comparire della procura, secondo quanto dichiarato dai suoi legali). Il fotografo, però, non ha incontrato Sempio: una vicina di casa, affacciatasi a un balcone, gli ha detto che il 36enne non è in casa da giorni.

20 maggio 2025 ( modifica il 20 maggio 2025 | 18:29)