Mano nella mano, all’arrivo di San Valentino: c’è tutto l’amore dell’Italia per il Giro d’Italia nello straordinario finale della tappa 16.
C’è la gioia di Christian Scaroni (XDS Astana) per la sua prima vittoria di tappa in carriera nella Corsa Rosa, affiancato dal compagno di squadra Lorenzo Fortunato in una giornata storica che il ciclismo azzurro attendeva da nove anni esatti: era il 26 maggio 2016 quando Matteo Trentin, Moreno Moser e Gianluca Brambilla tagliarono per primi il traguardo di Pinerolo.
A completare il tris, nella giornata di martedì 27 maggio, ci pensa Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe), non più semplice gregario della sua squadra nel giorno del primo scossone: è infatti il giorno del ritiro di Primoz Roglic, uno dei favoriti della vigilia, ancora vittima di una caduta, per di più dolorante già al termine della tappa di domenica.
L’assenza dello sloveno, però, non basta da sola a spiegare il totale sparigliamento delle carte in tavola, in quella che è stata la prima vittoria italiana dell’edizione 108.
Sulla salita di Santa Barbara, viene compromessa ogni ambizione anche per un altro uomo classifica, lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG): esce fuori dalla generale, giungendo all’arrivo con un ritardo di +14.47. Il compagno di squadra Isaac del Toro resta in maglia rosa, ma fatica tantissimo e arriva +2.46 dal primo con distacchi nella generale che si assottigliano sempre di più.
Simon Yates (Visma | Lease a Bike), ottavo all’arrivo di San Valentino, è il primo inseguitore in classifica generale a soli 26 secondi. Dietro, a +0.31, c’è Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) ed è sopra il minuto e mezzo il distacco di Derek Gee (Israel-PremierTech), ma entrambi hanno fatto il loro un questa tappa di montagna, chiudendo rispettivamente quarto e quinto alle spalle del trittico tutto italiano.