Alla vigilia della riunione dei ministri degli Esteri della Nato, prevista domani a Bruxelles, il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte delinea con chiarezza la posizione dell’organizzazione atlantica rispetto alla sicurezza in Europa, al ruolo degli Stati Uniti e al sostegno all’Ucraina. Il messaggio principale è netto: l’impegno americano in Europa resta solido, ma gli alleati devono fare di più.
«Al momento non ci sono piani per il ritiro delle truppe da parte degli Stati Uniti dall’Europa. Quello che sappiamo è che gli Stati Uniti sono completamente impegnati nella Nato», dichiara Rutte in conferenza stampa. Tuttavia, aggiunge subito che il peso della sicurezza non può ricadere solo su Washington: «Si aspettano che gli alleati europei e canadesi spendano molto di più. Perché mai dovrebbero spendere una percentuale X per la difesa, e poi il resto dell’Alleanza una percentuale inferiore? Dobbiamo aumentare la spesa, prima di tutto perché dobbiamo raggiungere tutti gli obiettivi di capacità e colmare le lacune».
Rutte sottolinea come l’equilibrio strategico globale stia cambiando e come l’Europa debba assumersi maggiori responsabilità: «Dobbiamo comunque assicurarci di poter combattere i russi anche se dovessero tentare di attaccarci tra tre o cinque anni, ma anche di essere alla pari con gli Stati Uniti. E penso che sia giusto».
La sicurezza europea, ribadisce, è strettamente legata a quella americana: «Per una patria statunitense sicura, è necessario un Atlantico sicuro, un Artico sicuro e la sicurezza in Europa. Tutti e tre questi aspetti sono cruciali per gli Stati Uniti». Ma avverte: «Gli Stati Uniti, essendo così grandi e potenti, devono anche concentrarsi su altri teatri del mondo, come il Medio Oriente e, naturalmente, l’Indo-Pacifico. Quindi è logico che si concentrino su queste aree, e noi dobbiamo assicurarci che non ci siano lacune nelle nostre capacità».
Ucraina: sostegno e prospettive di pace
Il dossier Ucraina e difesa di Kiev resta centrale. «Parleremo oggi del continuo sostegno all’Ucraina e della necessità di porre fine a questa guerra terribile», assicura Rutte. «Sosteniamo gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura. Il sostegno a lungo termine all’Ucraina non consiste nel prolungare la guerra ma nel garantire che l’Ucraina possa difendersi ora e prevenire ogni futura aggressione».
Parole che mirano a mandare un chiaro riconoscimento dell’impegno statunitense da parte della narrativa atlantica: «Trump ha posto fine allo stallo sull’Ucraina. Dobbiamo far sì che l’Ucraina abbia una pace giusta e duratura in modo che Putin non faccia mai più quello che ha fatto adesso. Dobbiamo metterlo sotto pressione, sederci al tavolo con lui e il suo team e discutere. Gli Usa hanno assunto la guida di questi sforzi e sono felice che lo abbiano fatto». Ma rivendica con forza anche il ruolo della Nato: «La Nato è forte oggi e diventerà ancora più forte»
Verso il vertice de L’Aia: necessari più investimenti nella difesa
Con uno sguardo al futuro, Rutte anticipa il cuore del prossimo vertice Nato de L’Aia: «Un nuovo piano per gli investimenti nella difesa sarà al centro del vertice. Lavoreremo per aumentare la produzione di difesa in modo che i nostri soldati abbiano le capacità di cui hanno bisogno. La spesa per la difesa ci fa stare al sicuro e crea posti di lavoro in tutta l’Alleanza».
E conclude con un invito chiaro a tutti i membri: «Gli alleati europei e il Canada hanno fatto molto e mi aspetto che la maggior parte, se non tutti i Paesi, raggiungeranno il target iniziale del 2% del pil quest’anno. Ma dobbiamo fare di più. E farlo velocemente».
Crosetto: aumentare le spese ma con visione e responsabilità
La spesa pubblica per la difesa in Italia sarà pari all’1,3% del pil quest’anno. Ma il ministro della Difesa Guido Crosetto conferma la volontà del governo di rafforzare l’impegno militare, in linea con le direttive europee. «Penso che se costruita bene, la clausola di flessibilità europea per l’aumento della spesa per la difesa sia una cosa utile. Consente di investire in difesa in un momento drammatico come questo senza toccare altre spese importanti come quelle sociali», così il ministro è intervenuto a Skytg24 LiveIn. «Ma deve essere spalmata su 20-30 anni. Non vogliamo fare una spesa che tra quattro anni scarichiamo su un governo che magari viene dopo il nostro, senza prenderci la responsabilità».
«Non sono tempi buoni quelli che abbiamo davanti, dobbiamo tenerci pronti a qualunque tipo di accadimento e la difesa lo deve fare costruendo le condizioni per cui un Paese, se attaccato, si possa difendere», aggiunge Crosetto. Poi lancia un allarme sul potenziamento militare russo: «Putin sta portando a 1,6 milioni i suoi soldati e a 5 milioni le riserve. Erano 400 mila solo tre anni e mezzo fa. Penso che si stia preparando magari a qualcosa in più, allora devo reagire».
Riguardo al raggiungimento del 2% del pil per la difesa, il ministro precisa: «Abbiamo ragionato con la Nato e spiegato che ci sono spese che non calcolavamo prima: penso a parte dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia costiera, degli investimenti nei satelliti utilizzati anche nella difesa. Spese che fanno parte del concetto di sicurezza di un Paese».
Sybiha: la Russia ha ucciso oltre 600 bambini. Servono nuove sanzioni
In occasione della Giornata internazionale dei bambini vittime di guerra, il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha diffonde un messaggio durissimo: «La Russia ha ucciso almeno 631 bambini ucraini e ne ha feriti altri 1971 durante la sua aggressione su vasta scala contro l’Ucraina. Queste perdite provocano un dolore incomprensibile. Il mondo non può dimenticare né perdonare tali crimini. Deve esserci giustizia per le giovani vite innocenti che sono state stroncate dall’aggressione criminale della Russia».
Sybiha ribadisce l’urgenza di intensificare le pressioni internazionali su Mosca: «La Russia continua a rifiutare un cessate il fuoco completo e a bloccare il processo di pace. Esorto tutti i partner a esercitare ulteriori pressioni, comprese nuove e severe sanzioni». (riproduzione riservata)