Il capo negoziatore di Hamas ha affermato che il movimento e’ pronto per un nuovo round di negoziati in vista del raggiungimento di un cessate il fuoco permanente con Israele nella striscia di Gaza. \”Riaffermiamo che siamo pronti per un nuovo, serio round di negoziati mirati a raggiungere un accordo permanente di cessate il fuoco\”, ha detto il negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, in un discorso televisivo che segna l’inizio delle festività musulmane di Eid al-Adha.
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Il Papa ha ricevuto il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. \”Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti. Ci si è soffermati su temi di carattere internazionale, con particolare attenzione ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Nel prosieguo della conversazione sono state affrontate alcune tematiche di carattere sociale, con speciale riferimento al contributo della Chiesa nella vita del Paese\”, riferisce la Santa Sede.
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La fondazione umanitaria di Gaza Ghs, sostenuta da Israele e Stati Uniti, afferma che tutti i suoi siti di distribuzione degli aiuti nell’enclave sono nuovamente chiusi e che una data di riapertura sarà annunciata in seguito, esortando i residenti a stare lontani da questi siti \”per la loro sicurezza\”. Lo riporta il Times of Israel. La chiusura coincide con il primo giorno della festività musulmana di Eid al-Adha.
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A proposito del conflitto israelo-palestinese, \”il governo è molto chiaro dall’inizio nel ricordare che questa guerra è stata iniziata da Hamas e siamo chiari anche nel ricordare che è sempre Hamas il principale responsabile di una guerra che continua nel momento in cui si rifiuta di liberare gli ostaggi. Il governo, però, ha anche detto che la legittima reazione di Israele a questi inaccettabili attacchi terroristici ha assunto dei contorni inaccettabili che, dal nostro punto di vista, Israele deve fermare immediatamente, tutelando la popolazione civile\”. Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, intervenendo ieri sera a ‘Il giorno de La Verità’ a Palazzo Brancaccio. La presidente del Consiglio ha poi ricordato come l’Italia sia \”uno dei Paesi al mondo che ha più aiutato la popolazione di Gaza\”.
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La Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato che tutti i siti di distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza sono temporaneamente chiusi. \”Desideriamo informarvi che tutti i siti di distribuzione degli aiuti sono chiusi. Per favore, state lontani dai siti di distribuzione per la vostra sicurezza\”, si legge in un post su Facebook della Ghf.
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Quale sarebbe la manifestazione unitaria su Gaza? Italia Viva e Azione ne fanno un’altra oggi a Milano: non si poteva proprio trovare il modo di stare tutti insieme? \”Noi come Pd, insieme a M5s e Avs, abbiamo sentito la responsabilità di chiamare la piazza di sabato a Roma per rispondere a un’esigenza, che sentivamo salire forte dal basso, dai nostri militanti ed elettori. C’è stato un percorso fatto in Parlamento con una mozione unitaria, che si è tradotta in una piattaforma completa e senza ambiguità. Poi ben vengano iniziative diverse, sempre con l’obiettivo di fermare l’azione criminale di Netanyahu a Gaza\”. Così Elly Schlein risponde su La Stampa.
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I punti che Calenda e Renzi chiedevano di esplicitare meglio sono già presenti nella vostra piattaforma. Non si potevano aggiungere due righe e mettere tutti d’accordo? \”Dal sostegno agli israeliani che protestano contro il governo Netanyahu alla vicinanza ai palestinesi che si ribellano ad Hamas, alla condanna del 7 ottobre, c’è tutto. Chiediamo il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, gli aiuti umanitari e il riconoscimento della Palestina. L’accusa di non essere abbastanza netti nel combattere l’antisemitismo è davvero inaccettabile per la nostra intera storia: denunciare i crimini di Netanyahu non è antisemitismo\”.
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L’Iran ha condannato i raid aerei notturni israeliana contro il Libano, colpendo presunte fabbriche di droni di Hezbollah filoiraniani alla periferia di Beirut. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Esmaeil Baqhaei, ha descritto gli attacchi di giovedì sera come \”un palese atto di aggressione contro l’integrità territoriale e la sovranità del Libano\”.
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Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l’Idf continuerà a colpire Beirut se il Libano non disarma Hezbollah. La dichiarazione segue una notte di raid israeliani sulla periferia della capitale libanese, preceduti da ordini di sgombero per la popolazione, contro \”fabbriche segrete\” di droni della milizia filoiraniana. \”Non ci sarà calma a Beirut, né ordine o stabilità in Libano senza sicurezza per lo Stato di Israele. Gli accordi (di tregua, in vigore da novembre, Ndr) devono essere rispettati e, se non farete ciò che è necessario, continueremo ad agire, e con grande forza\”, ha detto Katz in una nota.
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\”Il silenzio di Meloni e l’inazione del suo governo lo spiego con l’imbarazzo di un posizionamento internazionale che la obbliga a questa posizione, al rapporto privilegiato con Trump e quindi con Netanyahu e con le destre nazionaliste che si sono collocate al fianco dei crimini di guerra. Non dimentichiamo ad esempio, Orbán che invita Netanyahu e lo riceve abbandonando la Corte penale internazionale\”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista che appare oggi sul Manifesto, che dedica tutto il quotidiano alla vicenda di Gaza, della Palestina e del Medio Oriente. \”Il ministro Tajani parla di aiuti umanitari, pare al governo ci siano i capi di una ong. La realtà è che – prosegue il leader di SI – i ministri di un Paese del G7 non hanno fatto politica per cercare soluzioni. E mi faccia dire che non tolleriamo l’idea che mobilitarsi per Gaza sia antisemitismo. È un’accusa che ci è stata rivolta più volte in queste settimane ed è infamante, fuori dal mondo e dalla nostra storia. E credo che il massacro a Gaza segni la divaricazione tra opinione pubblica e Meloni: in questo momento lo sdegno di fronte all’orrore fa crescere una maggioranza larga che pensa che servano azioni concrete per fermare il governo di ultradestra israeliano e che consideri l’assenza di reazione dell’esecutivo italiano come inaccettabile. Sono certo – conclude Fratoianni – che molti elettori di destra su questo la pensino come noi, l’urgenza di una reazione che manca e che marca di infamia la storia e le istituzioni del nostro Paese\”.
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Negli attacchi della scorsa notte sulla periferia di Beirut, preceduti da un ordine di sgombero, le forze armate israeliano affermano di aver colpito edifici utilizzati dagli Hezbollah per produrre droni d’attacco: lo annuncia l’Idf, citato dei media israeliani, incluso il Times of Israel, secondo cui la costruzioni di tali armi è una \”palese violazione dell’accordo di tregua fra Israele e Libano\”. \”Gli attacchi a Beirut hanno colpito diverse strutture sotterranee per la produzione di droni appartenenti alle forze aeree di Hezbollah, note anche come Unità 127, secondo quanto dichiarato dall’esercito. Prima degli attacchi, iniziati poco dopo le 22 (le 21 italiane, Ndr) l’Idf ha dichiarato di aver ‘identificato che l’unità aerea di Hezbollah sta lavorando alla produzione di migliaia di droni, sotto la guida e il finanziamento di funzionari terroristici iraniani’\”, scrive il Toi, citando l’Idf.. Il giornale ricorda che i raid notturni sul Libano sono avvenuti la tregua ancora in vigore da novembre, fra Israele e Libano. Ma l’attività di fabbricazione di droni, secondo l’Idf, costituisce \”una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’organizzazione terroristica Hezbollah crea difficoltà allo Stato libanese e quindi ostacola l’attuazione degli accordi\”, si legge.
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver sanzionato quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi) che avevano spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti. \”Grazie al presidente Trump e al Segretario di Stato Rubio per aver imposto sanzioni contro i giudici politicizzati della Cpi. Avete giustamente difeso i diritti di Israele\”, ha scritto Netanyahu sui social media.
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Le sanzioni imposte dall’Amministrazione Trump impediscono l’ingresso negli Stati Uniti ai giudici interessati e comportano il blocco di qualsiasi proprietà nel Paese. Gli Stati Uniti \”compiranno tutte le azioni necessarie per proteggere la loro sovranità e quella di Israele\”, ha detto Rubio. La Corte ha definito le misure un tentativo di minare la sua indipendenza.
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L’esercito israeliano ha diffuso un filmato degli attacchi contro obiettivi di Hezbollah a Beirut e nel Libano meridionale. Gli attacchi a Beirut hanno colpito diverse strutture sotterranee, ritenute dall’Idf dei centri di produzione di droni appartenenti alle forze aeree di Hezbollah, note anche come Unita’ 127. Secondo l’esercito israeliano, nonostante l’accordo di cessate il fuoco, Hezbollah starebbe lavorando per rafforzare le proprie capacita’ militari.
\n\n”,”postId”:”9b37ab73-eaf5-4c9a-8e55-e19224cf3ea7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-06-06T05:17:29.944Z”,”timestampUtcIt”:”2025-06-06T07:17:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sanzioni a giudici Cpi, Netanyahu ringrazia Trump”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato Donald Trump per aver imposto sanzioni contro quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi). \”Grazie al Presidente Trump e al Segretario di Stato Rubio per aver imposto sanzioni contro i giudici politicizzati della Cpi. Avete giustamente difeso il diritto di Israele, degli Stati Uniti e di tutte le democrazie a difendersi dal terrorismo selvaggio\”, ha scritto il leader israeliano su X.
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Hamas è pronto a un nuovo round di colloqui \”seri\” al fine di raggiungere un accordo di tregua a Gaza. Lo ha dichiarato il capo negoziatore del movimento islamico palestinese, Khalil al-Hayya, in un videomessaggio pubblicato stasera. \”Riaffermiamo la nostra disponibilità per un nuovo round di seri negoziati al fine di raggiungere un accordo di cessate il fuoco permanente\”, ha dichiarato Al-Hayya nella registrazione, indicando che i contatti \”con mediatori e altre parti interessate stanno continuando\”.
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Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l’Idf continuerà a colpire Beirut se il Libano non disarma Hezbollah. La dichiarazione segue una notte di raid israeliani sulla periferia della capitale libanese, preceduti da ordini di sgombero per la popolazione, contro “fabbriche segrete” di droni della milizia filoiraniana. “Non ci sarà calma a Beirut, né ordine o stabilità in Libano senza sicurezza per lo Stato di Israele. Gli accordi (di tregua, in vigore da novembre, Ndr) devono essere rispettati e, se non farete ciò che è necessario, continueremo ad agire, e con grande forza”, ha detto Katz in una nota.
Il capo negoziatore di Hamas ha affermato che il movimento e’ pronto per un nuovo round di negoziati in vista del raggiungimento di un cessate il fuoco permanente con Israele nella striscia di Gaza. “Riaffermiamo che siamo pronti per un nuovo, serio round di negoziati mirati a raggiungere un accordo permanente di cessate il fuoco”, ha detto il negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, in un discorso televisivo che segna l’inizio delle festività musulmane di Eid al-Adha.
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meno di un minuto fa
Il Papa ha ricevuto il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. “Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti. Ci si è soffermati su temi di carattere internazionale, con particolare attenzione ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Nel prosieguo della conversazione sono state affrontate alcune tematiche di carattere sociale, con speciale riferimento al contributo della Chiesa nella vita del Paese”, riferisce la Santa Sede.
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10:57
La fondazione umanitaria di Gaza Ghs, sostenuta da Israele e Stati Uniti, afferma che tutti i suoi siti di distribuzione degli aiuti nell’enclave sono nuovamente chiusi e che una data di riapertura sarà annunciata in seguito, esortando i residenti a stare lontani da questi siti “per la loro sicurezza”. Lo riporta il Times of Israel. La chiusura coincide con il primo giorno della festività musulmana di Eid al-Adha.
09:53
A proposito del conflitto israelo-palestinese, “il governo è molto chiaro dall’inizio nel ricordare che questa guerra è stata iniziata da Hamas e siamo chiari anche nel ricordare che è sempre Hamas il principale responsabile di una guerra che continua nel momento in cui si rifiuta di liberare gli ostaggi. Il governo, però, ha anche detto che la legittima reazione di Israele a questi inaccettabili attacchi terroristici ha assunto dei contorni inaccettabili che, dal nostro punto di vista, Israele deve fermare immediatamente, tutelando la popolazione civile”. Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, intervenendo ieri sera a ‘Il giorno de La Verità’ a Palazzo Brancaccio. La presidente del Consiglio ha poi ricordato come l’Italia sia “uno dei Paesi al mondo che ha più aiutato la popolazione di Gaza”.
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09:46
La Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato che tutti i siti di distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza sono temporaneamente chiusi. “Desideriamo informarvi che tutti i siti di distribuzione degli aiuti sono chiusi. Per favore, state lontani dai siti di distribuzione per la vostra sicurezza”, si legge in un post su Facebook della Ghf.
09:24
Quale sarebbe la manifestazione unitaria su Gaza? Italia Viva e Azione ne fanno un’altra oggi a Milano: non si poteva proprio trovare il modo di stare tutti insieme? “Noi come Pd, insieme a M5s e Avs, abbiamo sentito la responsabilità di chiamare la piazza di sabato a Roma per rispondere a un’esigenza, che sentivamo salire forte dal basso, dai nostri militanti ed elettori. C’è stato un percorso fatto in Parlamento con una mozione unitaria, che si è tradotta in una piattaforma completa e senza ambiguità. Poi ben vengano iniziative diverse, sempre con l’obiettivo di fermare l’azione criminale di Netanyahu a Gaza”. Così Elly Schlein risponde su La Stampa.
I punti che Calenda e Renzi chiedevano di esplicitare meglio sono già presenti nella vostra piattaforma. Non si potevano aggiungere due righe e mettere tutti d’accordo? “Dal sostegno agli israeliani che protestano contro il governo Netanyahu alla vicinanza ai palestinesi che si ribellano ad Hamas, alla condanna del 7 ottobre, c’è tutto. Chiediamo il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, gli aiuti umanitari e il riconoscimento della Palestina. L’accusa di non essere abbastanza netti nel combattere l’antisemitismo è davvero inaccettabile per la nostra intera storia: denunciare i crimini di Netanyahu non è antisemitismo”.
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09:11
L’Iran ha condannato i raid aerei notturni israeliana contro il Libano, colpendo presunte fabbriche di droni di Hezbollah filoiraniani alla periferia di Beirut. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Esmaeil Baqhaei, ha descritto gli attacchi di giovedì sera come “un palese atto di aggressione contro l’integrità territoriale e la sovranità del Libano”.
09:00
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l’Idf continuerà a colpire Beirut se il Libano non disarma Hezbollah. La dichiarazione segue una notte di raid israeliani sulla periferia della capitale libanese, preceduti da ordini di sgombero per la popolazione, contro “fabbriche segrete” di droni della milizia filoiraniana. “Non ci sarà calma a Beirut, né ordine o stabilità in Libano senza sicurezza per lo Stato di Israele. Gli accordi (di tregua, in vigore da novembre, Ndr) devono essere rispettati e, se non farete ciò che è necessario, continueremo ad agire, e con grande forza”, ha detto Katz in una nota.
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08:51
“Il silenzio di Meloni e l’inazione del suo governo lo spiego con l’imbarazzo di un posizionamento internazionale che la obbliga a questa posizione, al rapporto privilegiato con Trump e quindi con Netanyahu e con le destre nazionaliste che si sono collocate al fianco dei crimini di guerra. Non dimentichiamo ad esempio, Orbán che invita Netanyahu e lo riceve abbandonando la Corte penale internazionale”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista che appare oggi sul Manifesto, che dedica tutto il quotidiano alla vicenda di Gaza, della Palestina e del Medio Oriente. “Il ministro Tajani parla di aiuti umanitari, pare al governo ci siano i capi di una ong. La realtà è che – prosegue il leader di SI – i ministri di un Paese del G7 non hanno fatto politica per cercare soluzioni. E mi faccia dire che non tolleriamo l’idea che mobilitarsi per Gaza sia antisemitismo. È un’accusa che ci è stata rivolta più volte in queste settimane ed è infamante, fuori dal mondo e dalla nostra storia. E credo che il massacro a Gaza segni la divaricazione tra opinione pubblica e Meloni: in questo momento lo sdegno di fronte all’orrore fa crescere una maggioranza larga che pensa che servano azioni concrete per fermare il governo di ultradestra israeliano e che consideri l’assenza di reazione dell’esecutivo italiano come inaccettabile. Sono certo – conclude Fratoianni – che molti elettori di destra su questo la pensino come noi, l’urgenza di una reazione che manca e che marca di infamia la storia e le istituzioni del nostro Paese”.
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08:47
Negli attacchi della scorsa notte sulla periferia di Beirut, preceduti da un ordine di sgombero, le forze armate israeliano affermano di aver colpito edifici utilizzati dagli Hezbollah per produrre droni d’attacco: lo annuncia l’Idf, citato dei media israeliani, incluso il Times of Israel, secondo cui la costruzioni di tali armi è una “palese violazione dell’accordo di tregua fra Israele e Libano”. “Gli attacchi a Beirut hanno colpito diverse strutture sotterranee per la produzione di droni appartenenti alle forze aeree di Hezbollah, note anche come Unità 127, secondo quanto dichiarato dall’esercito. Prima degli attacchi, iniziati poco dopo le 22 (le 21 italiane, Ndr) l’Idf ha dichiarato di aver ‘identificato che l’unità aerea di Hezbollah sta lavorando alla produzione di migliaia di droni, sotto la guida e il finanziamento di funzionari terroristici iraniani'”, scrive il Toi, citando l’Idf.. Il giornale ricorda che i raid notturni sul Libano sono avvenuti la tregua ancora in vigore da novembre, fra Israele e Libano. Ma l’attività di fabbricazione di droni, secondo l’Idf, costituisce “una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’organizzazione terroristica Hezbollah crea difficoltà allo Stato libanese e quindi ostacola l’attuazione degli accordi”, si legge.
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08:45
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver sanzionato quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi) che avevano spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti. “Grazie al presidente Trump e al Segretario di Stato Rubio per aver imposto sanzioni contro i giudici politicizzati della Cpi. Avete giustamente difeso i diritti di Israele”, ha scritto Netanyahu sui social media.
Le sanzioni imposte dall’Amministrazione Trump impediscono l’ingresso negli Stati Uniti ai giudici interessati e comportano il blocco di qualsiasi proprietà nel Paese. Gli Stati Uniti “compiranno tutte le azioni necessarie per proteggere la loro sovranità e quella di Israele”, ha detto Rubio. La Corte ha definito le misure un tentativo di minare la sua indipendenza.
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07:18
L’esercito israeliano ha diffuso un filmato degli attacchi contro obiettivi di Hezbollah a Beirut e nel Libano meridionale. Gli attacchi a Beirut hanno colpito diverse strutture sotterranee, ritenute dall’Idf dei centri di produzione di droni appartenenti alle forze aeree di Hezbollah, note anche come Unita’ 127. Secondo l’esercito israeliano, nonostante l’accordo di cessate il fuoco, Hezbollah starebbe lavorando per rafforzare le proprie capacita’ militari.
07:17
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato Donald Trump per aver imposto sanzioni contro quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi). “Grazie al Presidente Trump e al Segretario di Stato Rubio per aver imposto sanzioni contro i giudici politicizzati della Cpi. Avete giustamente difeso il diritto di Israele, degli Stati Uniti e di tutte le democrazie a difendersi dal terrorismo selvaggio”, ha scritto il leader israeliano su X.
07:08
Hamas è pronto a un nuovo round di colloqui “seri” al fine di raggiungere un accordo di tregua a Gaza. Lo ha dichiarato il capo negoziatore del movimento islamico palestinese, Khalil al-Hayya, in un videomessaggio pubblicato stasera. “Riaffermiamo la nostra disponibilità per un nuovo round di seri negoziati al fine di raggiungere un accordo di cessate il fuoco permanente”, ha dichiarato Al-Hayya nella registrazione, indicando che i contatti “con mediatori e altre parti interessate stanno continuando”.
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