Il morbillo torna alla ribalta dalle due sponde dell’Oceano. L’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) mostra come i casi in Italia siano quasi raddoppiati a maggio rispetto ad aprile, mentre negli Stati Uniti i numeri continuano a crescere. Che cosa sta succedendo?

Fortune Italia lo ha chiesto a Massimo Ciccozzi, Ordinario di Statistica medica ed Epidemiologia presso la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirugia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Forse ricorderete che Ciccozzi, insieme ai colleghi Francesco Branda (Campus Bio-Medico di Roma) e Fabio Scarpa (Università di Sassari), ha dato vita a una sorta di hub dell’epidemiologia: ‘Gabie’, che monitora in tempo reale l’andamento delle epidemie (morbillo incluso).

I numeri del morbillo in Italia

Nel nostro Paese sono 334 i casi registrati dall’inizio dell’anno. Il fatto è che a maggio i contagi (65) sono quasi il doppio rispetto a quelli di aprile (37 casi). Un incremento che preoccupa e che potrebbe essere legato agli “spostamenti durante le festività recenti”, ipotizzano dall’Iss: il 20% dei casi segnalati in Italia da gennaio è associato a viaggi internazionali, un dato in aumento rispetto al 18% del periodo precedente. Sarà forse in parte effetto del Giubileo?

Morbillo: cresce in Italia, mapparlo a partire dai voli aerei

C’è poi un altro aspetto da sottolineare: quasi il 90% dei pazienti risulta non vaccinato. E in circa un terzo (108 casi), è stata riportata almeno una complicanza: tra le più frequenti epatite o aumento delle transaminasi e polmonite, ma si sono verificate anche cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite, e convulsioni.

Sono stati segnalati anche tre casi di encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati.

Intanto negli Stati Uniti…

Al 5 giugno scorso erano saliti a 1.168 i casi di morbillo registrati in 34 giurisdizioni Usa. “Mentre negli Stati Uniti, a soli due giorni dalla rimozione di tutti i 17 membri del comitato consultivo sui vaccini dei Cdc, viene annunciata la nomina di un nuovo gruppo composto da 8 membri, alcuni dei quali noti per il loro scetticismo nei confronti dei vaccini, gli Usa si trovano a dover affrontare un problema crescente di sanità pubblica: il ritorno del morbillo”, riflette Ciccozzi.

Le ragioni dell’aumento dei casi nella Penisola

“Nel frattempo quest’anno sono stati registrati 334 casi di morbillo, e solo nel mese di maggio i casi sono raddoppiati rispetto ad aprile. Questo aumento sembra essere attribuibile a due fattori principali: la stagionalità e la bassa copertura vaccinale“, sottolinea l’epidemiologo, parlando con Fortune Italia.

“Il periodo di maggiore diffusione del morbillo va generalmente proprio da gennaio a giugno, ed è esattamente ciò che stiamo osservando. Mentre le fasce d’età maggiormente colpite – in particolare i bambini tra 0 e 4 anni e i giovani adulti tra i 15 e i 39 anni – sono anche quelle con le più basse percentuali di vaccinazione. Questo dato è allarmante e può essere in parte spiegato da una comunicazione scientifica poco chiara o contraddittoria, che ha contribuito a diffondere dubbi e incertezze nei confronti del vaccino”, afferma l’esperto.

Il messaggio ai cittadini

Ciccozzi e i suoi colleghi non hanno dubbi: “È fondamentale rafforzare sia le campagne vaccinali, sia la qualità dell’informazione scientifica, per evitare che malattie prevenibili tornino a rappresentare un serio rischio per la salute pubblica” (per info e aggiornamenti https://gabie-r.web.app/progetti.html).

Cosa fare prima di partire per le vacanze all’estero

Considerati gli ultimi dati, l’appello degli esperti dell’Iss è invece quello di verificare il proprio stato vaccinale prima di intraprendere qualsiasi viaggio all’estero. Ricorndando che la fascia di età più colpita “rimane quella sotto i cinque anni, che è anche particolarmente vulnerabile alle complicanze del morbillo a breve e lungo termine”. Continuano poi ad essere segnalati casi anche tra i lattanti, che non possono essere vaccinati, visto che l’età raccomandata per la somministrazione della prima dose di vaccino Mpr è 12 mesi. Insomma, è bene non dimenticare che il morbillo sta circolando con una certa vivacità. E che può provocare effetti collaterali anche pesanti.