“Speriamo che il cessate il fuoco avvenga e ci aspettiamo che avvenga la prossima settimana. Vogliamo riavere i nostri ostaggi”. Lo ha dichiarato il presidente americano Trump, confermando che lunedì 7 luglio incontrerà il premier israeliano Netanyahu alla Casa Bianca. Intanto, gli Usa hanno dato il via libera alla vendita per 510 milioni di dollari di armi agli israeliani. Il ministro degli Esteri iraniano Araghchi ha invece escluso una rapida ripresa dei colloqui con gli Stati Uniti e ha affermato che Teheran avrà prima bisogno di garanzie di non subire ulteriori attacchi.
21:51
Katz minaccia gli Houthi, ‘tratteremo Yemen come Teheran’
“Lo Yemen sarà trattato come Teheran. Dopo aver colpito la testa del serpente a Teheran, colpiremo anche gli Houthi in Yemen”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz citato dal Times of Israel, dopo che questa sera un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato dall’Idf.
20:40
Media, colloqui su Gaza mentre Netanyahu sarà a Washington
Per la prima volta, il primo ministro Benyamin Netanyahu sta mostrando segnali di volere un accordo che ponga fine al più presto alla guerra a Gaza, i colloqui indiretti con Hamas potrebbero riprendere mentre Netanyahu si trova a Washington per incontrare il presidente Usa. Lo hanno dichiarato membri del gabinetto a Channel 12. “C’è una pressione tangibile da parte degli Usa sul Qatar, e del Qatar su Hamas”, hanno affermato le fonti, “siamo più ottimisti. Nel dibattito di oggi, il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha avuto un acceso dibattito con i i ministri di ultradestra Smotrich e Ben Gvir sulla guerra a Gaza.
20:00
Croce Rossa “profondamente allarmata” per Gaza
La Croce Rossa ha dichiarato di essere profondamente preoccupata per l’espansione delle operazioni militari israeliane a Gaza, avvertendo che le poche strutture mediche funzionanti nel territorio palestinese sono già sovraffollate. “Il Comitato Internazionale della Croce Rossa è profondamente allarmato dall’intensificarsi delle ostilità a Gaza City e Jabaliya, che avrebbero causato decine di morti e feriti tra i civili nelle ultime 36 ore”, ha dichiarato il Cicr in una nota.
19:31
Idf, missile balistico lanciato dallo Yemen verso Tel Aviv
L’Idf ha annunciato di aver identificato un missile lanciato dallo Yemen in direzione di Israele, i sistemi di difesa aerea sono entrati in azione per intercettarlo.
19:09
Media Israele, progressi su tregua a Gaza
Alcuni media israeliani parlano di “progressi” verso un cessate il fuoco a Gaza mentre anche stasera proseguono le discussioni all’interno del governo Netanyahu sulla possibilità di raggiungere un accordo con Hamas. “C’è una dinamica positiva e un’attività vivace sulla questione dei negoziati”, ha dichiarato un funzionario al Times of Israel, mentre secondo un altro funzionario, citato da Israel Hayom, non è ancora stata presa una decisione in merito all’invio di una delegazione per colloqui al Cairo. L’emittente Canale 12 parla di “alcuni progressi” nei contatti con i Paesi mediatori, Qatar ed Egitto, su un potenziale accordo con Hamas, mentre all’inizio della prossima settimana è in agenda l’incontro alla Casa Bianca tra il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ed il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che spinge per un’intesa.
19:01
Oltre 60 morti in attacchi israeliani a Gaza
Gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso più di 60 persone da stamattina, tra cui 11 bambini e 13 donne. Lo riferisce in un videomessaggio Mahmoud Basal, portavoce della Difesa Civile di Gaza. Una delle zone più colpite è stato il quartiere di Zeitun a Città di Gaza, dove un edificio di sei piani è stato bombardato con 40 persone al suo interno, 11 delle quali finora estratte senza vita dalle macerie.
“Le squadre stanno effettuando operazioni di soccorso, ma questo richiede competenze, strumenti e macchinari pesanti, che purtroppo scarseggiano nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Basal.
18:56
Trump: “Stiamo dando alla Siria una chance di sopravvivenza”
“Stiamo dando alla Siria una chance di sopravvivenza, con le sanzioni non avrebbe funzionato”. Lo ha detto Donald Trump riguardo alla sua decisione di cancellare gran parte della sanzioni imposte al Paese.
18:27
Putin a Macron, “Teheran ha diritto a nucleare civile”
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato della situazione in Medio Oriente “nel contesto del confronto iraniano-israeliano e degli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani” con il suo omologo francese, Emmanuel Macron. Nella loro conversazione – fa sapere il Cremlino – il presidente russo ha sottolineato “l’importanza di rispettare il diritto di Teheran all’energia nucleare pacifica e il suo adempimento degli obblighi di non proliferazione, compresa la cooperazione con l’Aiea”.
18:17
Bild: “L’Iran pianificava attentati in Germania”
Le informazioni raccolte nella attività di spionaggio di Ali S. sarebbero servire a commettere successivamente degli attentati in Germania, pianificati dall’Iran. È quello che scrive la Bild on line, aggiungendo un elemento inquietante a quanto finora emerso sull’arresto del danese dalle origini iraniane sospettato di spionaggio per conto di Teheran. Il 53enne è stato fermato in Danimarca. Secondo il tabloid gli inquirenti hanno ricevuto indicazioni decisive dai servizi israeliani del Mossad. Ali S sarebbe stato arrestato il 26 giugno a Aarhus
17:42
Trump invita alla Casa Bianca gli “eroi” degli attacchi ai siti nucleari iraniani
Il presidente Donald Trump – appena atterrato in Florida – ha annunciato di aver invitato alla Casa Bianca i piloti americani coinvolti nei bombardamenti contro i siti nucleari iraniani. “Dobbiamo celebrare questi eroi”, ha detto Trump rivolgendosi al governatore Ron DeSantis. “E quello che sto facendo è portarli qui, Ron – li porteremo in Florida o alla Casa Bianca. Gli ho lasciato la scelta. Penso che sceglieranno la Casa Bianca”. L’annuncio è stato confermato dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che ha informato che i piloti parteciperanno alle celebrazioni del 4 luglio nella residenza presidenziale. A proposito dell’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu previsto per lunedì prossimo, Trump ha dichiarato: “Faremo una celebrazione veloce. Abbiamo fatto un gran colpo”.
17:18
Media, salgono a 65 i morti a Gaza in attacchi Israele dall’alba
Almeno 65 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza dall’alba di oggi. Lo riferisce Al-Jazeera citando fonti ospedaliere, precisando che fra i morti ci sono 16 persone che erano in attesa di ricevere gli aiuti.
16:07
Teheran lascia aperta porta negoziati con Usa, “ma non saranno presto”
L’Iran sta valutando i danni dopo la guerra di 12 giorni con Israele e reagisce con veemenza agli attacchi aerei di Usa sui suoi siti nucleari, ma Teheran ha lasciato aperta la possibilità di riprendere i colloqui con Washington sul suo programma nucleare. “Non è stata annunciata alcuna data (per i colloqui con gli Stati Uniti) e probabilmente non sarà molto presto, ma non è stata presa alcuna decisione in merito”, ha dichiarato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, che ha anche nuovamente riconosciuto che i siti di Fordow, Isfahan e Natanz sono stati “gravemente danneggiati” dai bombardamenti Usa.
15:44
I francesi detenuti in Iran hanno ricevuto una visita consolare
Dopo le pressioni al più alto livello del presidente Emmanuel Macron i primi risultati. I due francesi detenuti in Iran, Cécile Kohler e il compagno Jacques Paris, hanno ricevuto oggi una visita consolare: è quanto riferisce il ministero degli Esteri della Francia.
15:38
Gaza, sospesa dialisi a ospedale al-Shifa per mancanza carburante
L’ospedale al-Shifa di Gaza City ha sospeso i servizi dell’unità di dialisi a causa della carenza di carburante necessario per far funzionare i generatori elettrici. Lo ha annunciato il ministero della Salute. L’unità fornisce cure a decine di pazienti affetti da insufficienza renale nel nord di Gaza. Il ministero ha poi chiesto alle agenzie internazionali di fare pressione su Israele affinché consenta rapidamente la consegna di carburante a Shifa e ad altri ospedali sovraffollati in tutta Gaza. “La continua mancanza di carburante significa la morte inevitabile di tutti i pazienti e i feriti negli ospedali”, ha affermato.
14:36
Trump: “Spero in un accordo per la tregua a Gaza la prossima settimana”
“Speriamo che il cessate il fuoco avvenga e ci aspettiamo che avvenga la prossima settimana. Vogliamo riavere i nostri ostaggi”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump, parlando ai giornalisti fuori dalla Casa Bianca prima di partire per la Florida. Il presidente ha aggiunto che discuterà della questione durante la visita del premier Benjamin Netanyahu di lunedì prossimo.
14:21
Tajani: “Lavoriamo per dialogo tra Iran e Usa”
“Stiamo lavorando perché possa riprendere il dialogo tra gli Stati Uniti e Iran, abbiamo offerto anche Roma come sede di eventuali colloqui cosi’ come lo e’ stata nei mesi scorsi dei colloqui tra Iran, Stati Uniti e Oman”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea annuale di Assarmatori. “Lavoriamo sempre per il dialogo, per garantire la sicurezza di Israele, e per far si’ che l’Iran non costruisca la bomba atomica, pur potendo lavorare nella ricerca per un nucleare civile”, ha detto il ministro.
14:19
Media: entro pochi giorni colloqui per tregua tra Israele e Hamas
Secondo una fonte israeliana coinvolta nei negoziati, c’è la possibilità di “colloqui ravvicinati entro pochi giorni, il che porterebbe a una possibile svolta verso un accordo sulla liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza”. Lo riportano i media israeliani. Gerusalemme sarebbe motivata a essere flessibile riguardo alla formulazione dell’intesa, in modo da consentire una significativa riduzione delle distanze tra le due parti (Hamas-Israele) sul dispiegamento delle forze dell’Idf durante il cessate il fuoco e l’introduzione di aiuti umanitari. I mediatori lasciano intendere anche che la pressione esercitata su Hamas potrebbe portare l’organizzazione terroristica a diventare più flessibile, nonostante le discussioni in corso tra le differenti fazioni. Se i negoziati riprenderanno, ci vorrà una settimana prima che si possa raggiungere un accordo. Dalla riunione del gabinetto politico-di sicurezza è emerso che l’opzione preferita dal premier Netanyahu, e dall’establishment della difesa, sia quella di raggiungere un accordo e riportare a casa tutti gli ostaggi (49 di cui solo 20 sarebbero ancora vivi).
13:48
Gaza: sette morti vicino a un centro di distribuzione di aiuti
L’esercito israeliano ha ucciso sette persone nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Salute dell’enclave gestito da Hamas, secondo cui le vittime attendevano gli aiuti nei pressi di un sito gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), nella parte centrale della Striscia. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco sulle persone che si erano radunate per ricevere gli aiuti. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver aperto un’indagine. Secondo quanto affermato dalla Wafa, citando fonti mediche locali, almeno 20 palestinesi sono stati uccisi da stamattina negli attacchi israeliani .
13:18
Germania: arrestato un cittadino danese, era una spia dell’Iran
Un cittadino danese è stato arrestato con l’accusa di spionaggio per l’Iran, con l’obiettivo di raccogliere informazioni su siti e persone ebraiche a Berlino, ha annunciato la procura tedesca. Gli inquirenti hanno affermato che l’uomo, identificato solo come Ali S. ai sensi della legge tedesca sulla privacy, ha spiato tre proprieta’ nel giugno 2025 in preparazione di ulteriori attività di intelligence, inclusi possibili attacchi terroristici contro obiettivi ebraici.
12:55
Ue: nessun calendario per colloqui con Israele, ma contatti in corso
“Non ho un calendario” dei contatti tra Ue e Israele, “ma i contatti sono in corso, i canali sono aperti e il dialogo ha luogo insieme ai nostri interlocutori israeliani”. Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per la Politica estera, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa, rispondendo a una domanda sulle tempistiche del dialogo tra l’Alta rappresentante per la Politica estera, Kaja Kallas, con Tel Aviv sull’Accordo di Associazione e alla luce del rapporto sul rispetto da parte di Israele dell’articolo 2, sui diritti umani.
12:38
Netanyahu conferma: “Lunedì prossimo vedrò Trump a Washington”
Benjamin Netanyahu conferma che la prossima settimana sarà negli Stati Uniti per un incontro con Donald Trump. Parlando nel corso di una riunione del gabinetto di sicurezza, il premier israeliano ha detto che sarà alla Casa Bianca lunedì e che, oltre al presidente, vedrà il vice JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e il segretario al Commercio Howard Lutnick. “Queste cose – ha sottolineato – arrivano sull’onda della grande vittoria che abbiamo ottenuto nell’operazione ‘Rising Lion’. Sfruttare questo successo non è meno importante di raggiungerlo”.
12:22
Usa: via libera alla vendita di armi a Israele per 510 milioni di dollari
Il dipartimento di Stato Usa ha notificato al Congresso il via libera per la vendita di armi a Israele per un valore di 510 milioni di dollari, tra cui migliaia di kit di guida di precisione per bombe aeree. “La vendita aumenterà la capacità di Israele di affrontare le minacce attuali e future”, si legge nella nota di Washington.
12:13
Cisgiordania: due palestinesi uccisi dall’Idf
Due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco delle Idf in Cisgiordania durante la notte. Lo ha reso noto il ministero della Salute palestinese precisando che i due giovani sono stati colpiti martedì e venerdì scorsi a Hebron e a Ramallah.
11:50
Onu chiede indagine su attacchi ai civili in fila per aiuti umanitari a Gaza
“Condanniamo fermamente le uccisioni e i ferimenti dei palestinesi che cercano aiuto a Gaza e chiediamo un’indagine immediata e indipendente su questi eventi e che i responsabili siano chiamati a risponderne”. È quanto ha affermato il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per il Medio Oriente Mohamed Khaled Khiari, in merito agli episodi di attacchi contro i civili che non fanno che ripetersi in particolare, sottolinea l’Onu, nei punti di distribuzione di cibo della Gaza Humanitarian Foundation, un’iniziativa sostenuta da Israele e dagli Stati Uniti che fornisce aiuti senza passare attraverso il sistema delle Nazioni Unite.
Più di un anno e mezzo dopo l’inizio della guerra a Gaza, la violenza continua a travolgere una popolazione già distrutta e “il livello di sofferenza e brutalità a Gaza è insopportabile”, ha detto ancora Khaled Khiari sottolineando che mentre i raid aerei e le operazioni di terra dell’esercito israeliano continuano nell’enclave palestinese, le vittime civili cadono con una media di 82 morti al giorno, secondo il ministero della salute di Gaza.
10:21
Idf: colpiti a Gaza 140 obiettivi terroristici nelle ultime 24 ore
l portavoce dell’Idf riferisce che più di 140 obiettivi terroristici sono stati attaccati in tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. La Marina ha preso di mira diversi obiettivi nel sud dell’enclave. L’esercito rende noto di aver eliminato terroristi, distrutto strutture militari, siti di lancio di missili anticarro, depositi di armi e infrastrutture usate dalle milizie armate.
10:19
Manifestazione per gli ostaggi fuori dall’ufficio di Netanyahu
Decine di dimostranti, tra cui familiari degli ostaggi, stanno manifestando per chiedere il rilascio dei rapiti, davanti all’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. L’iniziativa si tiene in vista di una riunione del gabinetto che si riunirà a breve.
10:13
Media: il 7 luglio Netanyahu incontrerà Trump alla Casa Bianca
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lunedì prossimo, 7 luglio. Lo hanno confermato fonti del governo israeliano ad Axios. Si prevede che i due leader discuteranno dei negoziati con Hamas e dello stato delle relazioni di Israele con Siria e Iran, tra le altre questioni regionali. Anche il Times of Israel ha confermato l’incontro del 7 luglio, citando fonti della Casa Bianca.
10:11
Gaza: nuovo raid israeliano, 20 morti
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, venti persone sono state uccise e decine ferite negli attacchi aerei e con l’artiglieria dell’Idf in diverse aree della Striscia di Gaza dalle prime ore di martedì mattina. Le fonti mediche citate da Wafa hanno segnalato una distruzione diffusa di edifici residenziali e abitazioni, mentre le squadre di emergenza continuano a recuperare vittime
10:10
Nuovi arresti in Israele per spionaggio per l’Iran
Una coppia sulla trentina è stata arrestata a Ranaana con l’accusa di spionaggio contro Israele per conto dell’Iran. Lo hanno reso noto in una dichiarazione congiunta lo Shin Bet e la polizia che hanno perquisito l’appartamento della coppia e sequestrato diversi telefoni, computer e dispositivi tecnologici, oltre a corrispondenza tra i due e l’agente iraniano. Si tratta del secondo arresto nel giro di 24 ore in Israele di presunte spie contattate dall’Iran. Ieri la polizia e lo Shin Bet hanno dichiarato di aver arrestato tre cittadini israeliani in due casi separati, sospettati di aver svolto compiti per agenti di Teheran. Due settimane fa una giovane di 18 anni e uno di venti, residenti a Tiberiade, sono finiti in manette con l’accusa di spionaggio a favore di Teheran poco prima della loro partenza via mare per l’Iran. Tra i compiti che gli erano stati affidati c’era l’assassinio di un importante scienziato israeliano Gli agenti iraniani erano rimasti molto soddisfatti della performance dei due che tra l’altro avevano visitato una fabbrica nel nord di Israele che produce componenti sensibili per il sistema di difesa Iron Dome, fotografando componenti e inviando le immagini agli agenti iraniani.
10:09
Araghchi: “Ripareremo rapidamente i danni ai siti nucleari in Iran”
“Non si può cancellare la tecnologia e la scienza per l’arricchimento con i bombardamenti. Se c’è questa volontà da parte nostra, e la volontà di fare ancora progressi in questo settore esiste, saremo in grado di riparare rapidamente i danni e recuperare il tempo perduto”. Così il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in un’intervista a Cbs. Alla domanda se l’Iran intenda continuare ad arricchire l’uranio, Araghchi ha affermato che “il programma nucleare pacifico è diventato motivo di orgoglio nazionale. Abbiamo anche superato 12 giorni di guerra imposta, quindi la gente non si tirerà indietro facilmente dall’arricchimento”
08:26
Iran: “Fine minacce condizione per ripresa colloqui con Usa”
La fine delle minacce militari statunitensi è una precondizione per la ripresa dei colloqui sul nucleare tra Teheran e Washington, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un’intervista rilasciata alla CBS. Riferendosi alle dichiarazioni del presidente Donald Trump, secondo cui i colloqui nucleari con l’Iran potrebbero riprendere già questa settimana, Araghchi ha dichiarato: “Non credo che i colloqui riprenderanno così rapidamente”. “Per decidere se riprenderli dobbiamo prima assicurarci che Washington non li sfrutterà nuovamente per un’aggressione militare”, ha aggiunto, affermando che “le porte della diplomazia non saranno mai chiuse”.
06:10
Media, sale a 39 morti il bilancio del raid sull’internet cafè di Gaza
L’emittente araba Al Jazeera riporta che è salito a 39 morti e decine di feriti il bilancio del bombardamento israeliano di ieri su un internet cafè sulla costa nord della città di Gaza. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver preso di mira in mattinata diversi agenti di Hamas nel nord di Gaza. Secondo l’esercito dello Stato ebraico, erano state prese ampie precauzioni prima dell’attacco per ridurre i danni ai civili. L’accaduto è attualmente oggetto di indagine da parte delle Idf, viene specificato.
01:59
Araghchi esclude rapida ripresa colloqui con Usa
In un’intervista con la CBS Evening News, è stato chiesto al ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi un commento sulle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui i negoziati sul nucleare con l’Iran potrebbero riprendere già questa settimana: “Non credo che i negoziati riprenderanno così rapidamente”, ha dichiarato il ministro. “Per decidere di riprendere il dialogo, dovremmo prima assicurarci che l’America non torni a prenderci di mira con un attacco militare durante i negoziati”, ha detto Araghchi. “Penso che, con tutte queste considerazioni, abbiamo ancora bisogno di più tempo”, ha affermato, anche se “le porte della diplomazia non si chiuderanno mai”.
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