Teheran intanto ha annunciato la sospensione della sua collaborazione con l’Aiea e in Iran almeno due persone sono state uccise e altre 50 sono state arrestate per \”attività di spionaggio per il Mossad\”.
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“,”postId”:”558c919b-9206-4f64-ab51-44b6a15b6fc9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T21:30:00.147Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T23:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Per ricevere le notizie di Sky TG24:”,”content”:”\n Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)\n Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)\n”,”postId”:”a210d5f4-4dc3-4489-83ce-abcc53d72779″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T21:18:01.967Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T23:18:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: bomba Usa nell’attacco a internet cafè di Gaza”,”content”:”
L’esercito israeliano ha usato una bomba americana da 230 chili nell’attacco all’internet cafè di Gaza costato la vita a decine di palestinesi, tra cui giornalisti e blogger. Lo ha rivelato il Guardian. Frammenti dell’arma sono stati trovati tra le macerie dell’Al-Baqa Cafè, situato sul lungomare di Gaza City, nei pressi di un internet point frequentato da giornalisti, studenti, famiglie e attivisti. I frammenti della bomba sono stati fotografati dal quotidiano inglese. Esperti ritengono che facciano parte di una bomba Mk-82 di fabbricazione americana. Le vittime dell’attacco, secondo fonti mediche e locali, sono tra i 24 e i 36 palestinesi, e altre decine di persone sono rimaste ferite. Tra le vittime un bambino di quattro anni. Tra i feriti un ragazzo di 14 e una bambina di 12.
“,”postId”:”347ba575-5b49-485a-baeb-79096875e688″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T21:17:02.111Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T23:17:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: Israele blocca carburante, ospedali a rischio stop”,”content”:”
Israele \”ha negato oggi il permesso di consegnare carburante\” nella zona nord di Gaza, provocando il blocco di molti servizi, tra cui quelli ospedalieri. Lo riporta l’Onu. \”Il rifiuto – ha spiegato il portavoce nel corso dell’incontro con i media – arriva dopo che ieri era stato consentito all’Organizzazione mondiale della sanità di consegnare il diesel rimanente all’ospedale Al Shifa di Gaza City, per evitarne la chiusura totale\”. La struttura ospedaliera risulta priva di risorse, i letti sono pieni e i pazienti, ha aggiunto il portavoce, \”vengono curati sul pavimento\”. \”Se le scorte di carburante – ha continuato – non verranno rifornite immediatamente, Gaza potrebbe affrontare un blackout totale delle comunicazioni, ostacolando gravemente l’accesso e il coordinamento umanitario\”.
“,”postId”:”5c754e36-61d2-4c0e-a470-dcb92147404a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T21:16:14.534Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T23:16:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: a Gaza 85% popolazione non accede ad aiuti umanitari”,”content”:”
Nella Striscia di Gaza l’85% della popolazione non accede, o trova ostacoli, agli aiuti umanitari. Quella dell’85% è la percentuale di popolazione soggetta a ordini di evacuazione o che si trova all’interno di zone militari, una condizione che \”compromette gravemente l’accesso della popolazione al sostegno umanitario essenziale\”. Lo ha detto il portavoce dell’Onu nel corso del suo incontro quotidiano con i media internazionali
“,”postId”:”0e3e8c8c-b0de-44b5-8b97-e0b804dfb4da”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T20:45:00.894Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T22:45:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy”,”content”:”
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
“,”postId”:”33b88c3e-a17c-4781-9856-4f33f6254898″,”postLink”:{“title”:”Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy”,”url”:”https://tg24.sky.it/economia/2025/06/23/italia-iran-i-rischi-per-il-made-in-italy”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/F9CB76CF41FB911C6D7E9B6A8BFBAE78.JPG”}},{“timestamp”:”2025-07-02T20:08:25.383Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T22:08:25+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra Medioriente, Israele-Hamas valutano cessate il fuoco”,”postId”:”c2f5f50a-7c3a-4143-a200-c7c1f5761e45″,”postLink”:{“title”:”Guerra Medioriente, Israele-Hamas valutano cessate il fuoco\n | Video Sky – Sky TG24″,”url”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/guerra-medioriente-israele-hamas-valutano-cessate-il-fuoco-1021154″,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/1021154_1751482189985_thumb_494.0000001.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-02T20:00:00.062Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T22:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano”,”content”:”
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.
“,”postId”:”aec72c66-0777-40f4-a8de-e75ec9f6d133″,”postLink”:{“title”:”Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/06/24/israele-iran-guerra-12-giorni”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/fordow_getty.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-02T19:59:50.797Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T21:59:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Distruggeremo fino alle fondamenta\””,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin ha promesso di sradicare completamente il gruppo militante palestinese Hamas, nonostante le pressioni del presidente statunitense Donald Trump per un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. \”Libereremo tutti i nostri ostaggi ed elimineremo Hamas. Non ci sarà più\”, ha dichiarato Netanyahu in durante una visita a un oleodotto nella città di Ashkelon, vicino al confine settentrionale di Gaza. \”Li distruggeremo fino alle fondamenta\”.
“,”postId”:”86c17f91-5b14-4784-b503-be7e87a6fd0f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T19:58:30.163Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T21:58:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pentagono: con attacchi ritardato programma Iran di 2 anni”,”content”:”
Gli attacchi americani ai siti nucleari hanno ritardato il programma nucleare iraniano fino a due anni. Lo afferma il Pentagono.
“,”postId”:”e3c42bfb-be4c-40e7-a6fc-d8deac052f43″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T19:57:49.808Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T21:57:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu promette di eliminare Hamas \”dalle radici\””,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di eliminare il movimento islamista palestinese Hamas \”dalle radici\”, pochi giorni prima di un incontro programmato con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta spingendo per un cessate il fuoco a Gaza. \”Non ci sarà Hamas, non ci sara’ Hamastan, non torneremo a [questa situazione]. È finita. Rilasceremo tutti i nostri\nostaggi ed elimineremo Hamas [] Li elimineremo dalle radici\”, ha dichiarato Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio, mentre il movimento palestinese affermava di stare studiando le \”proposte\” dei mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza.
“,”postId”:”72aad004-8c94-40e9-92b8-e08ddae65d8b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T19:55:55.914Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T21:55:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tv pubblica: Israele tratta con Mosca su Iran e Siria”,”content”:”
Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan in un rapporto non fonte, Israele sta conducendo colloqui diplomatici segreti con la Russia riguardanti sia l’Iran che la Siria. Secondo la rete, i colloqui sono iniziati circa una settimana dopo la fine della guerra tra Israele e Iran con un cessate il fuoco martedì scorso, e i funzionari israeliani vedono in Mosca un possibile canale per la de-escalation in Siria, con la quale sono in corso colloqui per un possibile accordo di pace, e in Iran.
“,”postId”:”13799384-3095-464d-b5f1-75574cee6300″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T19:15:00.317Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T21:15:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca”,”content”:”
Bruxelles ospita il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L’Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale \”alla questione nucleare iraniana\” e chiedono un \”immediato\” cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull’Ucraina – con l’impegno a proseguire con gli aiuti militari – le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all’avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all’Ue.
“,”postId”:”52db4dc7-d841-4510-934b-2472fbba5ddd”,”postLink”:{“title”:”Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/06/26/consiglio-europeo-26-giugno”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/consiglio_europeo_meloni_ansa.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-02T19:01:16.013Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T21:01:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Idf ordina l’evacuazione del centro di Gaza”,”content”:”
\”Un serio avvertimento a tutti coloro che si trovano nell’area di Gaza City, nei quartieri di Al-Tuffah, Al-Daraj e nella Città Vecchia. Le Idf stanno operando con estrema violenza nella zona e attaccheranno qualsiasi area utilizzata per lanciare razzi verso lo Stato di Israele\”. E’ l’avvertimento lanciato su X da Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano. \”Evacuate immediatamente a sud e evitate di tornare nelle zone di combattimento. Come già detto, la distruzione delle organizzazioni terroristiche continuerà e si estenderà al centro della città e includerà tutti i quartieri\”.
“,”postId”:”4229038e-9c16-4a82-b342-c87f91f91ffc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T18:30:00.773Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T20:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola”,”content”:”
Da un paio di settimane la Cooperativa – attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata – ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. \”Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia\”.
“,”postId”:”08b346f5-65b5-45f7-95fd-16abe40b420e”,”postLink”:{“title”:”Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/06/24/coop-alleanza-prodotti-israeliani-gaza-cola”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/GettyImages-2194281003.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-02T18:23:07.565Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T20:23:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Usa condannano Iran per rottura collaborazione con Aiea”,”content”:”
Gli Stati Uniti condannano l’Iran per aver interrotto la collaborazione con l’Aiea.\”È vergognoso\”, ha detto la portavoce del dipartimento di Stato Tammy Bruce in un briefing con la stampa.
“,”postId”:”e6634826-f16a-4bad-80df-d1a701ff2fb6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T17:50:37.841Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T19:50:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: sostegno alla mediazione Usa-Egitto-Qatar su Gaza”,”content”:”
L’Italia conferma \”l’impegno totale affinchè cessino al più presto le operazioni militari a Gaza\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo le telefonate con gli omologhi di Canada (presidenza G7), Qatar ed Egitto. \”La mediazione di Usa, Egitto e Qatar deve avere successo, l’Italia farà il necessario nel G7 e nell’Ue per sostenerla. La possibilità di un primo cessate-il-fuoco di 60 giorni è un passaggio decisivo che non può essere mancato. Vanno fermati gli attacchi che coinvolgono i civili palestinesi, vanno liberati gli ostaggi israeliani, bisogna consolidare un cessate il fuoco e riaprire la Striscia agli aiuti\”.
“,”postId”:”fe7eed21-daa3-4615-95bf-37fd03363271″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T17:47:25.094Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T19:47:25+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Nucleare Iran, Trump: ‘Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato”,”content”:”
Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di \”distruzione totale\”, mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: \”Obiettivo raggiunto\”.
“,”postId”:”e92bbdbe-7483-407a-9182-6c89ff32ae69″,”postLink”:{“title”:”Nucleare Iran, Trump: ‘Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/06/25/iran-usa-trump-cnn-nyt”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/1750895904_956_iran_nucleare_ansa.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-02T15:55:24.162Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T17:55:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Meloni: bene impegno Santa Sede su crisi Ucraina e Gaza”,”content”:”
Dopo l’incontro con Papa Leone XIV la premier Giorgia Meloni ha successivamente incontrato il Segretario di Stato di Sua Santità, Cardinale Pietro Parolin, e il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Mons. Paul Richard Gallagher. Nel corso dell’incontro, nell’ambito degli ottimi rapporti tra l’Italia e la Santa Sede, sono state affrontate questioni internazionali e di carattere bilaterale. Meloni \”ha ribadito l’apprezzamento per l’impegno della Sede Apostolica per la pace in Ucraina, a Gaza e in tutte le aree di crisi\”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. La premier \”si è inoltre soffermata sull’importanza della libertà religiosa e sulla tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente, che hanno sofferto le conseguenze delle crisi e dell’instabilità dell’area\”.
“,”postId”:”97381ec8-c3b7-476b-99f1-93db33e235db”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T14:45:34.214Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T16:45:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Valutiamo piano, preveda ritiro Idf e fine guerra\””,”content”:”
Nella prima dichiarazione ufficiale dopo il post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Hamas afferma: \”I fratelli mediatori stanno compiendo intensi sforzi per colmare le divergenze tra le parti e raggiungere un accordo quadro che consenta l’apertura di un serio ciclo di negoziati. Stiamo affrontando la situazione con grande responsabilità, conducendo consultazioni nazionali e discutendo le proposte che ci sono state presentate, con l’obiettivo di giungere a un accordo che garantisca la fine dell’aggressione, il ritiro delle forze e l’assistenza umanitaria d’emergenza al nostro popolo nella Striscia di Gaza\”.
“,”postId”:”65d2da33-adca-48dd-b3f2-e45f9b9d91fd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T14:44:54.982Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T16:44:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Per Hamas è finita, libereremo gli ostaggi\””,”content”:”
\”Ve lo dico chiaramente: Hamas non esisterà più. Non ci sarà un ‘Hamastan’. Non si torna indietro. È finita. Libereremo tutti i nostri ostaggi. Come faccio a dirlo? Sono due obiettivi contrapposti: sciocchezze. Funziona tutto insieme. Li elimineremo completamente\”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, come riferisce il suo ufficio. \”Le opportunità davanti a noi sono enormi. Non le sprecheremo. Abbiamo un’enorme opportunità: sconfiggere i nostri nemici e garantire il nostro futuro…connetteremo l’Asia e il Medio Oriente, compresa la Penisola Arabica, le sue immense risorse energetiche, all’Occidente. Succederà\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”f9df4c03-35a9-43e4-b08c-20d6c94fdd24″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T13:02:03.220Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T15:02:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Smantellata rete di tunnel a Khan Yunis, uccisi terroristi\””,”content”:”
L’Idf ha annunciato di avere smantellato un complesso nodo di tunnel sotterranei nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Il sistema, che collegava più gallerie sotterranee, veniva utilizzato dalle organizzazioni terroristiche per spostamenti, stoccaggio di armi e pianificazione di attacchi. Complessivamente sono stati localizzati e distrutti circa tre chilometri di tunnel interconnessi. Inoltre, durante l’operazione, è stato scoperto un secondo asse di tunnel di circa due chilometri situato sotto una struttura scolastica. L’esercito ha precisato che durante l’attività operativa sono stati eliminati numerosi terroristi in scontri a distanza ravvicinata.
“,”postId”:”42130272-5c4e-418e-868c-0fab1b974e54″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T12:45:35.242Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T14:45:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, decine di vittime e feriti per i raid dell’Idf a Gaza”,”content”:”
Secondo l’agenzia di stampa palestinese dell’Anp Wafa, decine di persone sono rimaste uccise o ferite durante i bombardamenti israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza a partire dalle prime ore di questa mattina. I bombardamenti, riferisce Wafa, hanno colpito le tende per gli sfollati nella zona di Al-Mawasi, a Khan Yunis, tra i feriti ci sono anche bambini. Colpiti anche il centro di Gaza city, la città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Un drone dell’Idf ha preso di mira una tenda vicino all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. Secondo al Quds, sito di notizie di Hamas, le vittime oggi a Gaza sarebbero circa 50. Per il sito Drop site, vicino ai miliziani, un missile israeliano ha ucciso 23 persone a Al-Zaytoun. L’agenzia di stampa di Gaza Shehab news, legata alla Jihad islamica palestinese, riporta che nelle ultime 24 ore ci sono state 139 morti e 487 feriti.
“,”postId”:”9400a9c5-4bd4-44a9-8c1b-5ee3914073d9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T12:33:48.925Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T14:33:48+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Papa-Meloni, Ucraina e Gaza tra i temi dell’incontro”,”content”:”
Il Papa ha ricevuto in udienza la premier Giorgia Meloni, la quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. \”Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e l’Italia ed è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza. Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d’interesse per la Chiesa e la società italiana\”, riferisce la Santa Sede.
“,”postId”:”177594e1-9a9a-4167-9741-3d227651c89d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T12:16:59.344Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T14:16:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Al via corte rabbinica in colonia, prima in Cisgiordania”,”content”:”
Ad Ariel, colonia nel nord della Cisgiordania, ha iniziato a operare indipendentemente una corte rabbinica: è la prima volta che Israele istituisce un tribunale civile all’interno dei Territori occupati e al di fuori dei confini. Per il rabbino capo sefardita d’Israele, David Yosef, \”l’istituzione del primo tribunale permanente in Giudea e Samaria (nome biblico per la Cisgiordania, ndr) rappresenta un passo significativo per i circa mezzo milione di residenti\” del territorio. I tribunali rabbinici in Israele fanno parte del sistema giudiziario e godono di ampi poteri, in particolare in materia di divorzio, status ebraico e conversioni. Finora, la corte rabbinica di Ariel operava come succursale di quella di Petah Tikva, citta’ a est di Tel Aviv. L’iniziativa è stata celebrata dal ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra Bezalel Smotrich secondo il quale il tribunale \”rafforzerà la (nostra) presa sulla Terra d’Israele\”. C’è, però, chi ha fatto notare come il trasferimento di autorità e servizi civili nei Territori occupati sia proibito dal diritto internazionale e rappresenti una forma di annessione de facto. In precedenza, il ministro della Giustizia Yariv Levin aveva dichiarato al leader dei coloni Yossi Dagan che era arrivato il momento per Israele di annettersi la Cisgiordania.
“,”postId”:”0fa97c6e-dc35-4c9f-9c19-b9b9c9b465b6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T12:15:00.325Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T14:15:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media Gaza, direttore ospedale indonesiano ucciso in un raid Idf”,”content”:”
I media di Gaza riferiscono che il direttore dell’ospedale indonesiano nella Striscia settentrionale, Marwan Sultan, è stato ucciso in seguito a un attacco aereo a nord-ovest di Gaza City.
“,”postId”:”6619ba1a-884a-4c13-8fdc-81fd19f4a2e5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T12:04:28.348Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T14:04:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rabbia sui social a Gaza contro Hamas: \”Non fate parte di noi\””,”content”:”
Dopo 21 mesi di guerra, la popolazione di Gaza – pur temendo rappresaglie letali – non nasconde la propria rabbia contro Hamas, protestando sui social contro un videomessaggio di propaganda in cui la fazione palestinese parlava di sacrificio condiviso tra i cittadini e il gruppo fondamentalista\” sottolineando: \”Voi siete (parte) di noi e noi lo siamo di voi\”.\n Una posizione respinta dalla popolazione della Striscia che, in molti post sui social, ha ribaltato la narrazione: \”Voi non siete (parte) di noi e noi non lo siamo di voi\”, hanno scritto i gazawi, secondo diverse testimonianze dalla Striscia. In seguito alla reazione, Al Jazeera, che solitamente riferisce tutte le dichiarazioni e le iniziative di Hamas, ha cancellato i suoi post sui social che condividevano il video.\n La tag line non più disponibile sui siti web di Hamas, ma il video è ancora disponibile al Palestinian media center. Con un post su X il ricercatore politico di Gaza Hussein Jamal ha sottolineato che il linguaggio usato nel video \”espone una dinamica di potere, un’autorità che impone e un popolo che dovrebbe obbedire\”. Un impiegato ministeriale di Gaza city, Wisam Oweidah, ha accusato sui social Hamas \”di aver abbandonato la popolazione nelle profondità del massacro, prima dell’inferno\” e di non aver offerto \”alcuna protezione. Avete puntato le armi contro il vostro stesso popolo affamato e sfollato\”. E ha concluso: \”Che Dio non vi perdoni e noi non vi perdoniamo\”.
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Le autorità libanesi hanno arrestato sette persone alla periferia di Beirut perché sospettati di appartenere a una cellula terroristica. Lo riferiscono i media locali, secondo cui l’operazione di sicurezza è avvenuta nel quartiere di Burj al Barajne. Nei giorni scorsi i servizi di sicurezza militari avevano fermato un presunto leader locale dell’Isis. Queste notizie hanno spinto alcuni osservatori a temere che dalla vicina Siria possano infiltrarsi in Libano militanti radicali. E questo dopo l’attentato, a giugno, alla chiesa di Sant’Elia a Damasco, che ha fatto 30 morti ed è stato rivendicato da un gruppuscolo radicale sunnita.
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Il ministro della Giustizia israeliano Yariv Levin ha affermato che è giunto il momento di annettere la Cisgiordania durante un incontro con il leader dei coloni Yossi Dagan. \”Penso che questo periodo sia un momento di opportunità storica che non dobbiamo perdere\”, riferendosi all’annessione del territorio conteso. \”È giunto il momento della sovranità, il momento di applicare la sovranità. La mia posizione su questo tema è ferma, è chiara\”, ha detto Levin a Dagan, come riporta l’ufficio di Dagan e un video diffuso da Levin. Il ministro ha affermato che la questione deve essere \”in cima alla lista delle priorità\”.
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Il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir avrebbe contattato il collega messianico Bezalel Smotrich per formare un fronte comune per affossare l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce la stampa israeliana. I due ministri dovrebbero incontrarsi a breve per coordinarsi. L’ufficio di Smotrich ha smentito che vi sia stato un contatto diretto. Una fonte vicina al ministro ha dichiarato che Ben Gvir \”ha parlato con i media di un incontro non ancora fissato. La vittoria a Gaza è troppo importante e la vita degli ostaggi troppo preziosa per trasformarla in un gioco mediatico\”.
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L’ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite ha criticato il \”silenzio\” di alcuni Paesi occidentali di fronte alla \”violazione dei diritti umani\” da parte di Israele e Stati Uniti con i loro recenti attacchi contro l’Iran. \”Resisteremo alle aggressioni del regime sionista e non aspetteremo che qualche Paese o organizzazione straniera difenda la nostra sovranità\”. Intervenendo alla 59ma sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Ali Bahraini, citato dall’Irna, ha sottolineato: \”Il silenzio rappresenta una chiara mancanza di rispetto delle norme. L’Iran non accetta le raccomandazioni di questi Paesi in materia di diritti umani, a causa della loro ipocrisia.
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Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 14 persone oggi a Gaza: lo afferma l’agenzia di protezione civile di Gaza, come riportano i media internazionali. A sud della Striscia il portavoce della difesa civile Mahmud Bassal ha dichiarato che 5 membri della stessa famiglia sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda che ospitava sfollati nella zona costiera di Al-Mawasi. Le immagini del vicino ospedale Nasser, nella città di Khan Yunis, mostrano medici che curano bambini piccoli coperti di sangue.
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Almeno due persone sono state uccise e altre 50 sono state arrestate per \”attività di spionaggio per il Mossad\” nei pressi della città di Khash, nella provincia sudorientale del Sistan-Baluchistan: lo annunciano le Guardie Rivoluzionarie in un comunicato, aggiungendo che alcuni abitanti locali che sostenevano queste persone sono rimasti feriti negli scontri con le forze di sicurezza. \”Cinque mercenari, cittadini stranieri, hanno tentato di creare insicurezza e di collaborare a sabotaggi con droni. Alcuni mercenari sono riusciti a fuggire dall’Iran attraverso i confini sudorientali\”, ha aggiunto il comunicato, citato da Mehr.
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Nel corso della sua attesa visita negli Usa la prossima settimana, il premier Benjamin Netanyahu potrebbe chiedere garanzie in merito a potenziali futuri attacchi israeliani contro l’Iran se si dovesse scoprire l’avvio della ricostruzione di siti nucleari e missilistici. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan, secondo cui Netanyahu probabilmente chiederà al presidente Donald Trump garanzie per poter colpire l’Iran qualora dovesse scoprire che le autorità iraniane stanno cercando di ricostruire il loro programma nucleare o arsenale missilistico. Netanyahu, che dovrebbe recarsi a Washington la prossima settimana, potrebbe quindi richiedere una lettera scritta dagli Stati Uniti, sottolinea Kan. Nella recente guerra durata 12 giorni, Israele ha danneggiato profondamente la produzione missilistica dell’Iran e le sue capacità nucleari. Mentre l’entità del danno rimane controversa, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha riconosciuto che gli impianti nucleari del Paese hanno subito \”danni significativi e gravi\”, in particolare dopo che gli Stati Uniti hanno sganciato bombe bunker su tre siti chiave.
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Il presidente iraniano Masoud \”Pezeshkian ha promulgato la legge che sospende la cooperazione con l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica\”. Lo ha riferito la tv di stato iraniana dopo che lo scorso 25 giugno il Parlamento di Teheran ha votato una legge che obbliga il governo a interrompere la cooperazione con l’Aiea.
\n”,”postId”:”3efa0495-bf1d-413a-9e55-4b485d1916c1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T06:35:28.526Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T08:35:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: altri 50 arresti per presunti legami con Israele”,”content”:”
La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha arrestato altre 50 persone accusate di spionaggio per Israele. Con questi ultimi arresti, sale così ad almeno 750 il numero dei detenuti con queste stesse accuse, a partire dal 13 giugno, data di inizio della guerra di 12 giorni tra Iran e Israele. Secondo l’agenzia di stampa Mehr, questi ultimi arresti sono avvenuti durante un’operazione condotta nei giorni scorsi nella provincia sudorientale del Sistan e Baluchistan, in cui sono state uccise due persone. La stessa fonte ha descritto i detenuti come \”terroristi e mercenari al servizio del regime sionista (Israele) nel Sistan e Baluchistan\”, una provincia a maggioranza sunnita dove operano gruppi che si oppongono al governo sciita di Teheran. Le autorità hanno anche sequestrato \”ingenti quantità di armi e munizioni, comprese armi di fabbricazione statunitense\”.Le forze di sicurezza iraniane hanno finora segnalato l’arresto di 700 persone da quando Israele ha lanciato un’offensiva militare contro l’Iran. Tra gli arrestati ci sono almeno due cittadini europei. Inoltre, sei persone condannate per collaborazionismo con il Mossad israeliano sono state giustiziate nelle ultime settimane. Nel conflitto, in Iran hanno perso la vita almeno 935 persone, tra cui 38 bambini, e 29 in Israele.
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Il bombardamento statunitense del sito nucleare iraniano di Fordow, uno dei principali siti nucleari dell’Iran, ha \”gravemente e pesantemente danneggiato\” l’impianto. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un’intervista a CBS News. \”Nessuno sa esattamente cosa sia successo a Fordow. Detto questo, ciò che sappiamo finora è che gli impianti sono stati gravemente e gravemente danneggiati\”, ha affermato Araghchi nell’intervista, di cui sono stati precedentemente pubblicati alcuni estratti. \”L’Organizzazione per l’Energia Atomica della Repubblica Islamica dell’Iran sta attualmente effettuando una valutazione, il cui rapporto sarà presentato al governo\”, ha aggiunto il capo della diplomazia iraniana. Ieri, una portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato in una conferenza stampa che i siti nucleari del Paese hanno subito \”gravi danni\” a causa dei bombardamenti israeliani e statunitensi, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim. Tuttavia, il Washington Post ha riportato domenica che le comunicazioni intercettate dall’Iran hanno minimizzato l’entità dei danni causati dagli attacchi statunitensi al programma nucleare iraniano, citando quattro persone a conoscenza di informazioni riservate in circolazione all’interno del governo statunitense. Il presidente Donald Trump ha affermato che gli attacchi hanno \”completamente e totalmente annientato\” il programma nucleare iraniano, ma i funzionari statunitensi riconoscono che ci vorrà del tempo per formulare una valutazione completa dei danni causati dagli attacchi.
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Almeno quattro persone, fra cui due bambini, sono morte in un attacco aereo israeliano su un’abitazione del quartiere Tuffah di Gaza City, secondo quanto rivelano fonti dell’ospedale al-Ahli Arab, citate da Al Jazeera.
“,”postId”:”14dd67e8-803b-4a5e-9619-6dadc0c52a7d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-02T06:13:11.871Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-02T08:13:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media Usa: nuova proposta tregua cerca di rispondere a timori Hamas”,”content”:”
Secondo fonti dell’amministrazione Trump, rilanciate dai media, la nuova proposta di accordo su Gaza con Israele tenta di rispondere alle preoccupazioni di Hamas. Questa informazione, ripresa dal sito Ynet News, arriva da fonti della presidenza Usa in un commento alla CNN dopo l’annuncio di Trump secondo cui Israele aveva accettato le \”condizioni necessarie\” per un cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza. In base alle dichiarazioni dei funzionari dell’amministrazione Usa, la proposta che \”Hamas deve ancora accettare\” è stata finalizzata nei giorni scorsi, dopo mesi di sforzi dietro le quinte guidati dall’inviato speciale di Trump in Medio Oriente, Steve Whitcroft. Una fonte americana che ha parlato con la CNN ha osservato che la nuova versione, su cui hanno lavorato i qatarioti, ha cercato di rispondere \”alle preoccupazioni di Hamas riguardo alla proposta precedente\”.
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Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha trasmesso un messaggio al suo omologo saudita Faisal bin Farhan, interpretato come una spinta da parte di Teheran a mobilitare la regione dopo gli attacchi da parte di Israele e Stati Uniti. Secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri saudita, il messaggio riguarda \”le relazioni e le modalità per sostenerle e rafforzarle in tutti i campi\”. E’ stato trasmesso a Riad dall’inviato iraniano durante un incontro di basso livello in Arabia Saudita, si legge in una nota. Il messaggio coincide con un editoriale pubblicato da Araghchi sul quotidiano libanese An-Nahar, in cui si afferma che la condotta dell’Iran nella guerra del mese scorso \”apre una nuova finestra per una diplomazia globale\” in Medio Oriente, invocando l’unità tra i Paesi islamici con l’obiettivo di scoraggiare Israele. \”Il pilastro fondamentale della deterrenza è ora incarnato nella cooperazione tra i paesi della regione. Il consenso nell’affrontare le minacce comuni, la comprensione della stabilità regionale, la sicurezza economica e la lotta a tutte le forme di terrorismo costituiscono i quattro pilastri attorno ai quali dovrebbero essere condotti i negoziati diplomatici\”, ha scritto il capo della diplomazia iraniana, sollecitando un’attenzione particolare per Gaza e il Libano. L’articolo a firma di Araghchi potrebbe segnare un cambiamento nell’approccio dell’Iran alla regione, che ha posto Teheran in opposizione agli stati moderati del Golfo nel tentativo di esprimere la propria forza regionale attraverso una rete di organizzazioni per procura che hanno terrorizzato Israele e le monarchie del Golfo. Questi gruppi sono stati decimati o resi inefficaci negli ultimi 20 mesi, dal 7 ottobre 2023, lasciando l’Iran in gran parte solo durante l’offensiva aerea israeliana di 12 giorni volta a distruggere i suoi programmi nucleari e missilistici balistici.
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A pochi giorni dal suo incontro con il premier Benjamin Netanyahu a Washington per \”celebrare la vittoria contro l’Iran\”, Donald Trump sceglie, come sempre, il suo social media Truth per annunciare che Israele ha accettato le condizioni per un cessate il fuoco a Gaza e, soprattutto, per avvertire Hamas che se non darà il suo ok, la situazione peggiorerà. \”I miei rappresentanti hanno avuto oggi (martedì) un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra\”, ha annunciato il presidente americano spiegando che adesso \”qatarioti ed egiziani, che hanno lavorato duramente per contribuire a portare la pace, presenteranno questa proposta finale\” ad Hamas. \”Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione può soltanto peggiorare\”, ha sottolineato il presidente Usa.
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Le forze armare israeliane hanno condotto vari attacchi che hanno ucciso e ferito numerose persone nella parte settentrionale e centrale di Gaza. Lo riporta Al Jazeera precisando che nella parte settentrionale di Gaza City, diverse persone sono state uccise in un attacco ad un’abitazione in via Jaffa. Altre sono rimaste ferite, sempre a Gaza City, in un attacco con drone al quartiere di al-Karama. Al momento non c’è ancora un bilancio del rais. Inoltre nel centro di Deir el-Balah, almeno altre 10 persone sono rimaste ferite in un attacco contro le tende che ospitavano gli sfollati.
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“I miei rappresentanti hanno avuto un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra”. Questo l’annnuncio del presidente americano Trump su Truth. “Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione può soltanto peggiorare”, ha sottolineato. Intano sono almeno 14 i morti oggi nei raid israeliani sulla Striscia.
Teheran intanto ha annunciato la sospensione della sua collaborazione con l’Aiea e in Iran almeno due persone sono state uccise e altre 50 sono state arrestate per “attività di spionaggio per il Mossad”.
Gli approfondimenti:
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L’esercito israeliano ha usato una bomba americana da 230 chili nell’attacco all’internet cafè di Gaza costato la vita a decine di palestinesi, tra cui giornalisti e blogger. Lo ha rivelato il Guardian. Frammenti dell’arma sono stati trovati tra le macerie dell’Al-Baqa Cafè, situato sul lungomare di Gaza City, nei pressi di un internet point frequentato da giornalisti, studenti, famiglie e attivisti. I frammenti della bomba sono stati fotografati dal quotidiano inglese. Esperti ritengono che facciano parte di una bomba Mk-82 di fabbricazione americana. Le vittime dell’attacco, secondo fonti mediche e locali, sono tra i 24 e i 36 palestinesi, e altre decine di persone sono rimaste ferite. Tra le vittime un bambino di quattro anni. Tra i feriti un ragazzo di 14 e una bambina di 12.
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41 minuti fa
Israele “ha negato oggi il permesso di consegnare carburante” nella zona nord di Gaza, provocando il blocco di molti servizi, tra cui quelli ospedalieri. Lo riporta l’Onu. “Il rifiuto – ha spiegato il portavoce nel corso dell’incontro con i media – arriva dopo che ieri era stato consentito all’Organizzazione mondiale della sanità di consegnare il diesel rimanente all’ospedale Al Shifa di Gaza City, per evitarne la chiusura totale”. La struttura ospedaliera risulta priva di risorse, i letti sono pieni e i pazienti, ha aggiunto il portavoce, “vengono curati sul pavimento”. “Se le scorte di carburante – ha continuato – non verranno rifornite immediatamente, Gaza potrebbe affrontare un blackout totale delle comunicazioni, ostacolando gravemente l’accesso e il coordinamento umanitario”.
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42 minuti fa
Nella Striscia di Gaza l’85% della popolazione non accede, o trova ostacoli, agli aiuti umanitari. Quella dell’85% è la percentuale di popolazione soggetta a ordini di evacuazione o che si trova all’interno di zone militari, una condizione che “compromette gravemente l’accesso della popolazione al sostegno umanitario essenziale”. Lo ha detto il portavoce dell’Onu nel corso del suo incontro quotidiano con i media internazionali
22:45
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
22:00
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

21:59
Il primo ministro israeliano Benjamin ha promesso di sradicare completamente il gruppo militante palestinese Hamas, nonostante le pressioni del presidente statunitense Donald Trump per un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. “Libereremo tutti i nostri ostaggi ed elimineremo Hamas. Non ci sarà più”, ha dichiarato Netanyahu in durante una visita a un oleodotto nella città di Ashkelon, vicino al confine settentrionale di Gaza. “Li distruggeremo fino alle fondamenta”.
21:58
Gli attacchi americani ai siti nucleari hanno ritardato il programma nucleare iraniano fino a due anni. Lo afferma il Pentagono.
21:57
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di eliminare il movimento islamista palestinese Hamas “dalle radici”, pochi giorni prima di un incontro programmato con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta spingendo per un cessate il fuoco a Gaza. “Non ci sarà Hamas, non ci sara’ Hamastan, non torneremo a [questa situazione]. È finita. Rilasceremo tutti i nostri
ostaggi ed elimineremo Hamas [] Li elimineremo dalle radici”, ha dichiarato Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio, mentre il movimento palestinese affermava di stare studiando le “proposte” dei mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza.
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21:55
Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan in un rapporto non fonte, Israele sta conducendo colloqui diplomatici segreti con la Russia riguardanti sia l’Iran che la Siria. Secondo la rete, i colloqui sono iniziati circa una settimana dopo la fine della guerra tra Israele e Iran con un cessate il fuoco martedì scorso, e i funzionari israeliani vedono in Mosca un possibile canale per la de-escalation in Siria, con la quale sono in corso colloqui per un possibile accordo di pace, e in Iran.
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21:15
Bruxelles ospita il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L’Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale “alla questione nucleare iraniana” e chiedono un “immediato” cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull’Ucraina – con l’impegno a proseguire con gli aiuti militari – le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all’avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all’Ue.

21:01
“Un serio avvertimento a tutti coloro che si trovano nell’area di Gaza City, nei quartieri di Al-Tuffah, Al-Daraj e nella Città Vecchia. Le Idf stanno operando con estrema violenza nella zona e attaccheranno qualsiasi area utilizzata per lanciare razzi verso lo Stato di Israele”. E’ l’avvertimento lanciato su X da Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano. “Evacuate immediatamente a sud e evitate di tornare nelle zone di combattimento. Come già detto, la distruzione delle organizzazioni terroristiche continuerà e si estenderà al centro della città e includerà tutti i quartieri”.
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20:30
Da un paio di settimane la Cooperativa – attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata – ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. “Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia”.

20:23
Gli Stati Uniti condannano l’Iran per aver interrotto la collaborazione con l’Aiea.”È vergognoso”, ha detto la portavoce del dipartimento di Stato Tammy Bruce in un briefing con la stampa.
19:50
L’Italia conferma “l’impegno totale affinchè cessino al più presto le operazioni militari a Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo le telefonate con gli omologhi di Canada (presidenza G7), Qatar ed Egitto. “La mediazione di Usa, Egitto e Qatar deve avere successo, l’Italia farà il necessario nel G7 e nell’Ue per sostenerla. La possibilità di un primo cessate-il-fuoco di 60 giorni è un passaggio decisivo che non può essere mancato. Vanno fermati gli attacchi che coinvolgono i civili palestinesi, vanno liberati gli ostaggi israeliani, bisogna consolidare un cessate il fuoco e riaprire la Striscia agli aiuti”.
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19:47
Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di “distruzione totale”, mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: “Obiettivo raggiunto”.

17:55
Dopo l’incontro con Papa Leone XIV la premier Giorgia Meloni ha successivamente incontrato il Segretario di Stato di Sua Santità, Cardinale Pietro Parolin, e il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Mons. Paul Richard Gallagher. Nel corso dell’incontro, nell’ambito degli ottimi rapporti tra l’Italia e la Santa Sede, sono state affrontate questioni internazionali e di carattere bilaterale. Meloni “ha ribadito l’apprezzamento per l’impegno della Sede Apostolica per la pace in Ucraina, a Gaza e in tutte le aree di crisi”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. La premier “si è inoltre soffermata sull’importanza della libertà religiosa e sulla tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente, che hanno sofferto le conseguenze delle crisi e dell’instabilità dell’area”.
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16:45
Nella prima dichiarazione ufficiale dopo il post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Hamas afferma: “I fratelli mediatori stanno compiendo intensi sforzi per colmare le divergenze tra le parti e raggiungere un accordo quadro che consenta l’apertura di un serio ciclo di negoziati. Stiamo affrontando la situazione con grande responsabilità, conducendo consultazioni nazionali e discutendo le proposte che ci sono state presentate, con l’obiettivo di giungere a un accordo che garantisca la fine dell’aggressione, il ritiro delle forze e l’assistenza umanitaria d’emergenza al nostro popolo nella Striscia di Gaza”.
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16:44
“Ve lo dico chiaramente: Hamas non esisterà più. Non ci sarà un ‘Hamastan’. Non si torna indietro. È finita. Libereremo tutti i nostri ostaggi. Come faccio a dirlo? Sono due obiettivi contrapposti: sciocchezze. Funziona tutto insieme. Li elimineremo completamente”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, come riferisce il suo ufficio. “Le opportunità davanti a noi sono enormi. Non le sprecheremo. Abbiamo un’enorme opportunità: sconfiggere i nostri nemici e garantire il nostro futuro…connetteremo l’Asia e il Medio Oriente, compresa la Penisola Arabica, le sue immense risorse energetiche, all’Occidente. Succederà”, ha aggiunto.
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15:02
L’Idf ha annunciato di avere smantellato un complesso nodo di tunnel sotterranei nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Il sistema, che collegava più gallerie sotterranee, veniva utilizzato dalle organizzazioni terroristiche per spostamenti, stoccaggio di armi e pianificazione di attacchi. Complessivamente sono stati localizzati e distrutti circa tre chilometri di tunnel interconnessi. Inoltre, durante l’operazione, è stato scoperto un secondo asse di tunnel di circa due chilometri situato sotto una struttura scolastica. L’esercito ha precisato che durante l’attività operativa sono stati eliminati numerosi terroristi in scontri a distanza ravvicinata.
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14:45
Secondo l’agenzia di stampa palestinese dell’Anp Wafa, decine di persone sono rimaste uccise o ferite durante i bombardamenti israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza a partire dalle prime ore di questa mattina. I bombardamenti, riferisce Wafa, hanno colpito le tende per gli sfollati nella zona di Al-Mawasi, a Khan Yunis, tra i feriti ci sono anche bambini. Colpiti anche il centro di Gaza city, la città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Un drone dell’Idf ha preso di mira una tenda vicino all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. Secondo al Quds, sito di notizie di Hamas, le vittime oggi a Gaza sarebbero circa 50. Per il sito Drop site, vicino ai miliziani, un missile israeliano ha ucciso 23 persone a Al-Zaytoun. L’agenzia di stampa di Gaza Shehab news, legata alla Jihad islamica palestinese, riporta che nelle ultime 24 ore ci sono state 139 morti e 487 feriti.
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14:33
Il Papa ha ricevuto in udienza la premier Giorgia Meloni, la quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. “Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e l’Italia ed è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza. Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d’interesse per la Chiesa e la società italiana”, riferisce la Santa Sede.
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14:16
Ad Ariel, colonia nel nord della Cisgiordania, ha iniziato a operare indipendentemente una corte rabbinica: è la prima volta che Israele istituisce un tribunale civile all’interno dei Territori occupati e al di fuori dei confini. Per il rabbino capo sefardita d’Israele, David Yosef, “l’istituzione del primo tribunale permanente in Giudea e Samaria (nome biblico per la Cisgiordania, ndr) rappresenta un passo significativo per i circa mezzo milione di residenti” del territorio. I tribunali rabbinici in Israele fanno parte del sistema giudiziario e godono di ampi poteri, in particolare in materia di divorzio, status ebraico e conversioni. Finora, la corte rabbinica di Ariel operava come succursale di quella di Petah Tikva, citta’ a est di Tel Aviv. L’iniziativa è stata celebrata dal ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra Bezalel Smotrich secondo il quale il tribunale “rafforzerà la (nostra) presa sulla Terra d’Israele”. C’è, però, chi ha fatto notare come il trasferimento di autorità e servizi civili nei Territori occupati sia proibito dal diritto internazionale e rappresenti una forma di annessione de facto. In precedenza, il ministro della Giustizia Yariv Levin aveva dichiarato al leader dei coloni Yossi Dagan che era arrivato il momento per Israele di annettersi la Cisgiordania.
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14:15
I media di Gaza riferiscono che il direttore dell’ospedale indonesiano nella Striscia settentrionale, Marwan Sultan, è stato ucciso in seguito a un attacco aereo a nord-ovest di Gaza City.
14:04
Dopo 21 mesi di guerra, la popolazione di Gaza – pur temendo rappresaglie letali – non nasconde la propria rabbia contro Hamas, protestando sui social contro un videomessaggio di propaganda in cui la fazione palestinese parlava di sacrificio condiviso tra i cittadini e il gruppo fondamentalista” sottolineando: “Voi siete (parte) di noi e noi lo siamo di voi”.
Una posizione respinta dalla popolazione della Striscia che, in molti post sui social, ha ribaltato la narrazione: “Voi non siete (parte) di noi e noi non lo siamo di voi”, hanno scritto i gazawi, secondo diverse testimonianze dalla Striscia. In seguito alla reazione, Al Jazeera, che solitamente riferisce tutte le dichiarazioni e le iniziative di Hamas, ha cancellato i suoi post sui social che condividevano il video.
La tag line non più disponibile sui siti web di Hamas, ma il video è ancora disponibile al Palestinian media center. Con un post su X il ricercatore politico di Gaza Hussein Jamal ha sottolineato che il linguaggio usato nel video “espone una dinamica di potere, un’autorità che impone e un popolo che dovrebbe obbedire”. Un impiegato ministeriale di Gaza city, Wisam Oweidah, ha accusato sui social Hamas “di aver abbandonato la popolazione nelle profondità del massacro, prima dell’inferno” e di non aver offerto “alcuna protezione. Avete puntato le armi contro il vostro stesso popolo affamato e sfollato”. E ha concluso: “Che Dio non vi perdoni e noi non vi perdoniamo”.
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13:57
Le autorità libanesi hanno arrestato sette persone alla periferia di Beirut perché sospettati di appartenere a una cellula terroristica. Lo riferiscono i media locali, secondo cui l’operazione di sicurezza è avvenuta nel quartiere di Burj al Barajne. Nei giorni scorsi i servizi di sicurezza militari avevano fermato un presunto leader locale dell’Isis. Queste notizie hanno spinto alcuni osservatori a temere che dalla vicina Siria possano infiltrarsi in Libano militanti radicali. E questo dopo l’attentato, a giugno, alla chiesa di Sant’Elia a Damasco, che ha fatto 30 morti ed è stato rivendicato da un gruppuscolo radicale sunnita.
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13:10
12:41
Il ministro della Giustizia israeliano Yariv Levin ha affermato che è giunto il momento di annettere la Cisgiordania durante un incontro con il leader dei coloni Yossi Dagan. “Penso che questo periodo sia un momento di opportunità storica che non dobbiamo perdere”, riferendosi all’annessione del territorio conteso. “È giunto il momento della sovranità, il momento di applicare la sovranità. La mia posizione su questo tema è ferma, è chiara”, ha detto Levin a Dagan, come riporta l’ufficio di Dagan e un video diffuso da Levin. Il ministro ha affermato che la questione deve essere “in cima alla lista delle priorità”.
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12:06
Il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir avrebbe contattato il collega messianico Bezalel Smotrich per formare un fronte comune per affossare l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce la stampa israeliana. I due ministri dovrebbero incontrarsi a breve per coordinarsi. L’ufficio di Smotrich ha smentito che vi sia stato un contatto diretto. Una fonte vicina al ministro ha dichiarato che Ben Gvir “ha parlato con i media di un incontro non ancora fissato. La vittoria a Gaza è troppo importante e la vita degli ostaggi troppo preziosa per trasformarla in un gioco mediatico”.
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11:17
L’ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite ha criticato il “silenzio” di alcuni Paesi occidentali di fronte alla “violazione dei diritti umani” da parte di Israele e Stati Uniti con i loro recenti attacchi contro l’Iran. “Resisteremo alle aggressioni del regime sionista e non aspetteremo che qualche Paese o organizzazione straniera difenda la nostra sovranità”. Intervenendo alla 59ma sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Ali Bahraini, citato dall’Irna, ha sottolineato: “Il silenzio rappresenta una chiara mancanza di rispetto delle norme. L’Iran non accetta le raccomandazioni di questi Paesi in materia di diritti umani, a causa della loro ipocrisia.
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10:36
Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 14 persone oggi a Gaza: lo afferma l’agenzia di protezione civile di Gaza, come riportano i media internazionali. A sud della Striscia il portavoce della difesa civile Mahmud Bassal ha dichiarato che 5 membri della stessa famiglia sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda che ospitava sfollati nella zona costiera di Al-Mawasi. Le immagini del vicino ospedale Nasser, nella città di Khan Yunis, mostrano medici che curano bambini piccoli coperti di sangue.
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09:59
Almeno due persone sono state uccise e altre 50 sono state arrestate per “attività di spionaggio per il Mossad” nei pressi della città di Khash, nella provincia sudorientale del Sistan-Baluchistan: lo annunciano le Guardie Rivoluzionarie in un comunicato, aggiungendo che alcuni abitanti locali che sostenevano queste persone sono rimasti feriti negli scontri con le forze di sicurezza. “Cinque mercenari, cittadini stranieri, hanno tentato di creare insicurezza e di collaborare a sabotaggi con droni. Alcuni mercenari sono riusciti a fuggire dall’Iran attraverso i confini sudorientali”, ha aggiunto il comunicato, citato da Mehr.
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09:29
Nel corso della sua attesa visita negli Usa la prossima settimana, il premier Benjamin Netanyahu potrebbe chiedere garanzie in merito a potenziali futuri attacchi israeliani contro l’Iran se si dovesse scoprire l’avvio della ricostruzione di siti nucleari e missilistici. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan, secondo cui Netanyahu probabilmente chiederà al presidente Donald Trump garanzie per poter colpire l’Iran qualora dovesse scoprire che le autorità iraniane stanno cercando di ricostruire il loro programma nucleare o arsenale missilistico. Netanyahu, che dovrebbe recarsi a Washington la prossima settimana, potrebbe quindi richiedere una lettera scritta dagli Stati Uniti, sottolinea Kan. Nella recente guerra durata 12 giorni, Israele ha danneggiato profondamente la produzione missilistica dell’Iran e le sue capacità nucleari. Mentre l’entità del danno rimane controversa, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha riconosciuto che gli impianti nucleari del Paese hanno subito “danni significativi e gravi”, in particolare dopo che gli Stati Uniti hanno sganciato bombe bunker su tre siti chiave.
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09:22
Il presidente iraniano Masoud “Pezeshkian ha promulgato la legge che sospende la cooperazione con l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica”. Lo ha riferito la tv di stato iraniana dopo che lo scorso 25 giugno il Parlamento di Teheran ha votato una legge che obbliga il governo a interrompere la cooperazione con l’Aiea.
08:35
La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha arrestato altre 50 persone accusate di spionaggio per Israele. Con questi ultimi arresti, sale così ad almeno 750 il numero dei detenuti con queste stesse accuse, a partire dal 13 giugno, data di inizio della guerra di 12 giorni tra Iran e Israele. Secondo l’agenzia di stampa Mehr, questi ultimi arresti sono avvenuti durante un’operazione condotta nei giorni scorsi nella provincia sudorientale del Sistan e Baluchistan, in cui sono state uccise due persone. La stessa fonte ha descritto i detenuti come “terroristi e mercenari al servizio del regime sionista (Israele) nel Sistan e Baluchistan”, una provincia a maggioranza sunnita dove operano gruppi che si oppongono al governo sciita di Teheran. Le autorità hanno anche sequestrato “ingenti quantità di armi e munizioni, comprese armi di fabbricazione statunitense”.Le forze di sicurezza iraniane hanno finora segnalato l’arresto di 700 persone da quando Israele ha lanciato un’offensiva militare contro l’Iran. Tra gli arrestati ci sono almeno due cittadini europei. Inoltre, sei persone condannate per collaborazionismo con il Mossad israeliano sono state giustiziate nelle ultime settimane. Nel conflitto, in Iran hanno perso la vita almeno 935 persone, tra cui 38 bambini, e 29 in Israele.
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08:21
Il bombardamento statunitense del sito nucleare iraniano di Fordow, uno dei principali siti nucleari dell’Iran, ha “gravemente e pesantemente danneggiato” l’impianto. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un’intervista a CBS News. “Nessuno sa esattamente cosa sia successo a Fordow. Detto questo, ciò che sappiamo finora è che gli impianti sono stati gravemente e gravemente danneggiati”, ha affermato Araghchi nell’intervista, di cui sono stati precedentemente pubblicati alcuni estratti. “L’Organizzazione per l’Energia Atomica della Repubblica Islamica dell’Iran sta attualmente effettuando una valutazione, il cui rapporto sarà presentato al governo”, ha aggiunto il capo della diplomazia iraniana. Ieri, una portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato in una conferenza stampa che i siti nucleari del Paese hanno subito “gravi danni” a causa dei bombardamenti israeliani e statunitensi, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim. Tuttavia, il Washington Post ha riportato domenica che le comunicazioni intercettate dall’Iran hanno minimizzato l’entità dei danni causati dagli attacchi statunitensi al programma nucleare iraniano, citando quattro persone a conoscenza di informazioni riservate in circolazione all’interno del governo statunitense. Il presidente Donald Trump ha affermato che gli attacchi hanno “completamente e totalmente annientato” il programma nucleare iraniano, ma i funzionari statunitensi riconoscono che ci vorrà del tempo per formulare una valutazione completa dei danni causati dagli attacchi.
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08:19
Almeno quattro persone, fra cui due bambini, sono morte in un attacco aereo israeliano su un’abitazione del quartiere Tuffah di Gaza City, secondo quanto rivelano fonti dell’ospedale al-Ahli Arab, citate da Al Jazeera.
08:13
Secondo fonti dell’amministrazione Trump, rilanciate dai media, la nuova proposta di accordo su Gaza con Israele tenta di rispondere alle preoccupazioni di Hamas. Questa informazione, ripresa dal sito Ynet News, arriva da fonti della presidenza Usa in un commento alla CNN dopo l’annuncio di Trump secondo cui Israele aveva accettato le “condizioni necessarie” per un cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza. In base alle dichiarazioni dei funzionari dell’amministrazione Usa, la proposta che “Hamas deve ancora accettare” è stata finalizzata nei giorni scorsi, dopo mesi di sforzi dietro le quinte guidati dall’inviato speciale di Trump in Medio Oriente, Steve Whitcroft. Una fonte americana che ha parlato con la CNN ha osservato che la nuova versione, su cui hanno lavorato i qatarioti, ha cercato di rispondere “alle preoccupazioni di Hamas riguardo alla proposta precedente”.
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07:44
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha trasmesso un messaggio al suo omologo saudita Faisal bin Farhan, interpretato come una spinta da parte di Teheran a mobilitare la regione dopo gli attacchi da parte di Israele e Stati Uniti. Secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri saudita, il messaggio riguarda “le relazioni e le modalità per sostenerle e rafforzarle in tutti i campi”. E’ stato trasmesso a Riad dall’inviato iraniano durante un incontro di basso livello in Arabia Saudita, si legge in una nota. Il messaggio coincide con un editoriale pubblicato da Araghchi sul quotidiano libanese An-Nahar, in cui si afferma che la condotta dell’Iran nella guerra del mese scorso “apre una nuova finestra per una diplomazia globale” in Medio Oriente, invocando l’unità tra i Paesi islamici con l’obiettivo di scoraggiare Israele. “Il pilastro fondamentale della deterrenza è ora incarnato nella cooperazione tra i paesi della regione. Il consenso nell’affrontare le minacce comuni, la comprensione della stabilità regionale, la sicurezza economica e la lotta a tutte le forme di terrorismo costituiscono i quattro pilastri attorno ai quali dovrebbero essere condotti i negoziati diplomatici”, ha scritto il capo della diplomazia iraniana, sollecitando un’attenzione particolare per Gaza e il Libano. L’articolo a firma di Araghchi potrebbe segnare un cambiamento nell’approccio dell’Iran alla regione, che ha posto Teheran in opposizione agli stati moderati del Golfo nel tentativo di esprimere la propria forza regionale attraverso una rete di organizzazioni per procura che hanno terrorizzato Israele e le monarchie del Golfo. Questi gruppi sono stati decimati o resi inefficaci negli ultimi 20 mesi, dal 7 ottobre 2023, lasciando l’Iran in gran parte solo durante l’offensiva aerea israeliana di 12 giorni volta a distruggere i suoi programmi nucleari e missilistici balistici.
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06:31
A pochi giorni dal suo incontro con il premier Benjamin Netanyahu a Washington per “celebrare la vittoria contro l’Iran”, Donald Trump sceglie, come sempre, il suo social media Truth per annunciare che Israele ha accettato le condizioni per un cessate il fuoco a Gaza e, soprattutto, per avvertire Hamas che se non darà il suo ok, la situazione peggiorerà. “I miei rappresentanti hanno avuto oggi (martedì) un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra”, ha annunciato il presidente americano spiegando che adesso “qatarioti ed egiziani, che hanno lavorato duramente per contribuire a portare la pace, presenteranno questa proposta finale” ad Hamas. “Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione può soltanto peggiorare”, ha sottolineato il presidente Usa.
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06:20
Le forze armare israeliane hanno condotto vari attacchi che hanno ucciso e ferito numerose persone nella parte settentrionale e centrale di Gaza. Lo riporta Al Jazeera precisando che nella parte settentrionale di Gaza City, diverse persone sono state uccise in un attacco ad un’abitazione in via Jaffa. Altre sono rimaste ferite, sempre a Gaza City, in un attacco con drone al quartiere di al-Karama. Al momento non c’è ancora un bilancio del rais. Inoltre nel centro di Deir el-Balah, almeno altre 10 persone sono rimaste ferite in un attacco contro le tende che ospitavano gli sfollati.
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