Le forze israeliane intensificano gli attacchi aerei e terrestri su Gaza, uccidendo almeno 55 palestinesi nel territorio assediato dall’alba, secondo quanto riferito da fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime anche bambini in attesa di ricevere aiuti alimentari a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Allarme a Tel Aviv e Gerusalemme per il lancio di missili dallo Yemen. Raggiunto un accordo tra Ue e Israele per gli aiuti a Gaza.
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Il comandante delle forze di artiglieria di Hezbollah nel settore costiero del Libano meridionale è stato ucciso in un attacco aereo israeliano questa mattina. Lo ha annunciato l’IDF. Muhammad Jamal Murad, comandante di Hezbollah, è stato ucciso nella zona di Mansouri, a sud di Tiro. Durante la guerra, le IDF affermano che Murad è stato responsabile di numerosi attacchi missilistici contro Israele e negli ultimi mesi è stato coinvolto negli sforzi per ripristinare le capacità di artiglieria di Hezbollah nel settore costiero. \”L’attività di Murad rappresentava una minaccia per lo Stato di Israele e costituiva una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano\”, aggiunge l’IDF.
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Secondo quanto riferito dal personale medico e dai funzionari della Striscia di Gaza, un attacco israeliano ha ucciso 15 persone, tra cui donne e bambini, che si trovavano all’esterno di un centro sanitario nella città di Deir Al Balah, nella Striscia di Gaza centrale. L’ospedale dei martiri di Aqsa a Gaza ha dichiarato che otto delle vittime dell’attacco erano bambini, il più piccolo aveva due anni e il più grande 14. Ha aggiunto che sono rimasti uccisi anche tre donne e quattro uomini. In un filmato ottenuto dalla CNN, diversi bambini sono stati visti giacere immobili e altri sembrano feriti tra le urla. Un altro video mostra diversi bambini, insanguinati e immobili, trasportati su un carrello. L’esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira un militante di Hamas che ha preso parte agli attacchi del gruppo contro Israele del 7 ottobre 2023.
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Il presidente francese Emmanuel Macron ha rivolto un appello al premier britannico Keir Starmer, nella conferenza stampa congiunta conclusiva del vertice bilaterale odierno di Downing Street, affinché Parigi e Londra riconoscano insieme formalmente in tempi brevi la Palestina come uno Stato, per cercare di sollecitare una soluzione politica del conflitto con Israele. Starmer è rimasto al momento abbottonato, rispetto a un passo fortemente avversato dal governo israeliano.
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Da Perugia a Terni, da Città di Castello a Castiglione del Lago, passando per Foligno, Assisi, Amelia, Marsciano, Narni e Orvieto: mercoledì 9 luglio l’Umbria è scesa in piazza per iniziativa della Cgil regionale insieme alle Camere del lavoro di Perugia e Terni, un flash mob \”in difesa dei popoli, contro il massacro a Gaza, il riarmo e per la pace\”. Un appello per chiedere il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, ma anche per una cooperazione internazionale e per il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana, al quale hanno aderito cittadini, associazioni, lavoratori, pensionati e studenti, in una mobilitazione diffusa. L’appuntamento si inserisce nel percorso di mobilitazione nazionale contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica. A sottolineare il messaggio collettivo \”Fermiamo le guerre, per la pace, la giustizia e il diritto internazionale\”, hanno risuonato nella serata, contemporaneamente nelle diverse piazze, simboliche sirene antiaeree. \”La nostra Costituzione, fondata sul lavoro – si legge nell’appello diffuso dalla Cgil – ripudia la guerra. Per questo chiediamo al Governo italiano di dire no a ogni forma di complicità e di supporto militare. Riteniamo urgente e necessario costruire una risposta pubblica e corale che riaffermi la priorità della pace, della cooperazione internazionale e della solidarietà tra i popoli. L’Umbria, terra di resistenza e di pace, non può sottrarsi alla responsabilità di lottare per un mondo multipolare, fondato sulla coesistenza pacifica, sulla solidarietà e sul rispetto reciproco\”. \”Riteniamo sia necessario mobilitarci – spiegano ancora dalla Cgil Umbria – finché non si raggiunge l’obiettivo della pace in tutto il mondo o comunque nei territori in cui lo scenario bellico sta caratterizzando in maniera determinante gli ultimi anni di questo inizio secolo. Vogliamo costruire una mobilitazione collettiva e diffusa, perché sulla pace bisogna sensibilizzare l’animo di tutti\”.
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\”Il governo Trump ha imposto sanzioni personali contro Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, per aver denunciato bombardamenti indiscriminati, assedi e trasferimenti forzati a Gaza e in Cisgiordania. Questa nostra connazionale ha svolto il suo mandato con indipendenza e rigore, nonostante campagne diffamatorie, minacce e ora rappresaglie economiche. Il suo esempio dimostra che la dignita’ umana non puo’ essere piegata dal potere politico. Punire chi documenta crimini di guerra e’ un precedente pericoloso che mina l’intero sistema internazionale di protezione dei diritti umani\”. Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni lanciano un appello per una petizione nazionale online a sostegno di Albanese. \”E’ per questo che chiediamo a Italia ed Europa di condannare pubblicamente le sanzioni statunitensi e – proseguono i leader di Avs – garantire protezione diplomatica a Francesca Albanese, Difendere in sede Onu l’autonomia dei relatori speciali, affinche’ nessuno sia intimidito per il proprio lavoro, Sostenere ufficialmente la candidatura di Albanese al Nobel per la Pace\”. \”Invitiamo infine – concludono Fratoianni e Bonelli – persone, associazioni, universita’, sindacati, comunita’ religiose e istituzioni a firmare e diffondere la petizione che abbiamo lanciato: ogni firma e’ un gesto concreto di solidarieta’ con chi rischia la propria liberta’ se non la vita per proteggere gli innocenti. Quando la verita’ diventa reato, dire la verita’ e’ un dovere\”.
“,”postId”:”4f9156d2-4d19-41a3-9382-f238ab763a1e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T15:21:29.617Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T17:21:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Boccia (Pd): \”Che aspetta il governo a difendere Albanese?\””,”content”:”
\”Voglio esprimere la mia solidarieta’ a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. L’attacco di cui e’ stata fatta oggetto da parte dell’amministrazione Trump e’ inaccettabile e inconcepibile. Si dimostra ancora una volta la rozzezza e la miopia della politica sovranista statunitense che sta mattendo a rischio gli equilibri mondiali in una fase attraversata da guerre che non potranno essere risolte se non dal rafforzamento delle istituzioni multilaterali internazionali. Ed e’ grave che il nostro governo non trovi la forza e il coraggio di difendere Francesca Albanese colpevole solo di aver denunciato una tragica realta’. Che cosa aspetta a esprimerle la solidarieta’ del nostro Paese\”? Lo dice il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia.
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Un documento trovato dall’Idf sotto l’ospedale europeo di Khan Yunis nel febbraio 2025 in cui un miliziano di Hamas descrive come un comandante di compagnia dell’organizzazione terroristica abbia ordinato di lasciare due del loro gruppo fuori da un tunnel, condannandoli a morte durante uno scontro con le forze israeliane. Il portavoce dell’esercito ha pubblicato le foto del documento. Il testo racconta che il comandante Muhammad al-Bakri era nascosto nel tunnel sotto l’ospedale, mentre due miliziani – Ahmad Shataat e Salim Ma’arouf – si trovavano in un confronto diretto con truppe dell’Idf. Al-Bakri ordinò: \”Legate la porta con una corda e lasciateli morire fuori\”. I due furono uccisi mentre cercavano di fuggire verso l’ospedale Europeo, dopo essere stati bloccati fuori dal tunnel. Il documento prosegue affermando che la cellula terroristica, sotto il comando di al-Bakri, fuggì attraverso una galleria sotterranea verso l’ospedale, da dove poi aprì il fuoco contro le truppe israeliane. \”Si tratta di una prova diretta dell’utilizzo militare dell’ospedale da parte di Hamas, sia in superficie che nel sottosuolo, e di un’ulteriore dimostrazione della codardia dei comandanti dell’organizzazione, che si nascondono nei tunnel e abbandonano i propri uomini\”, ha dichiarato l’Idf.
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato l’attacco nei pressi di un supermercato, compiutoda due uomini armati in un blocco di insediamenti israeliani in Cisgiordania. \”Non permetteremo che il terrorismo in Giudea e Samaria prenda piede\”, ha affermato, secondo una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. Dagli Stati Uniti, dove si trova da diversi giorni in visita per incontrare il presidente Donald Trump, Netanyahu ha espresso le sue condoglianze alla famiglia della vittima dell’attacco, un giovane israeliano di 20 anni, e ha espresso il suo sostegno al capo del Consiglio di Gush Letzion. Il gruppo islamista Hamas, da parte sua, ha deplorato la morte dei due aggressori, uccisi da soldati e personale di sicurezza, secondo l’esercito.\”Facciamo appello al nostro popolo, fermo e alla sua coraggiosa resistenza, affinche’ intensifichi la resistenza in tutte le sue forme, attacchi l’occupazione e i suoi coloni in ogni area, distrugga il suo apparato di sicurezza e ne vanifichi i piani aggressivi\”, ha dichiarato Hamas in una dichiarazione rilasciata questo pomeriggio.
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Al deputato di Avs Marco Grimaldi è stata notificata, a quanto si apprende, una censura decisa dall’ufficio di presidenza della Camera a seguito di quanto accaduto il 20 maggio scorso nella commissione Difesa, che stava analizzando il prosieguo di un programma che prevede l’acquisto di strumenti tecnologici da aziende israeliane. Visto quanto stava accadendo a Gaza, il deputato di Avs Marco Grimaldi, presente alla riunione pur non facendo parte della commissione, aveva indirizzato dure accuse alla maggioranza urlando: \”Fate schifo\”. Ne era seguita una bagarre. Nella lettera arrivata al deputato di Avs lo si invita ad \”astenersi, per il futuro, da comportamenti suscettibili di turbare l’ordinato svolgimento dei lavori parlamentari\”.
“,”postId”:”b9660643-a054-4f1c-8f66-5c2a3feb4c67″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T14:45:16.755Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T16:45:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza media office: 773 uccisi vicino a centri distribuzione aiuti Ghf”,”content”:”
Sono 773 le persone che sono state uccise nella Striscia di Gaza, vicino ai centri di distribuzione aiuti dell’americana Gaza Humanitarian Fund, da quando ha iniziato a operare con il sostegno di Israele alla fine di maggio. Lo riferisce il Gaza media office, aggiungendo che 5.101 persone sono rimaste ferite e 41 risultano disperse per attacchi vicino al centro aiuti.
“,”postId”:”7cece37a-edd9-4abd-9f14-1a22a3a02a54″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T14:37:40.933Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T16:37:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cooperante a Gaza: \”Irrealizzabile città umanitaria, aiuti Ghf trappola di morte\””,”content”:”
Il primo pensiero, per la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, è ”avere un pasto al giorno e cure mediche”. Così, quando è arrivata la notizia che il ministro della Difesa Israel Katz aveva proposto la creazione di una ‘città umanitaria’ sulle rovine di Rafah, la gente di Gaza ”non l’ha nemmeno presa in considerazione”, tra l’altro di sfollare i palestinesi ”se ne era già parlato un anno fa” e ”nessun Paese è d’accordo”. Lo racconta ad Adnkronos il cooperante palestinese Sami Abu Omar da Khan Yunis, dove vive con la moglie e i sette figli in una tenda dopo che la sua casa è stata ridotta in macerie da un raid israeliano nel 2023. Quello di cui i palestinesi avrebbero bisogno, sottolinea, è ”cibo e medicine, la cui distribuzione dovrebbe essere affidata a organizzazioni internazionali e non alla Ghf”, l’americana Gaza Humanitarian Foundation, che ”è una trappola di morte, in 770 hanno perso la vita” mentre aspettavano gli aiuti.\nIntanto ”a Rafah ci solo sono macerie e gli israeliani ci vogliono mandare 600mila persone, ma bisognerebbe costruire infrastrutture, strade, le fognature, le scuole. Ci vorrebbe almeno un anno. Tra l’altro prima della guerra a Rafah vivevano 250mila persone ed era strapiena, figurarsi con 600mila…”, aggiunge. Inoltre ”anche l’esercito israeliano si è detto contrario, temendo di essere perseguito dalla giustizia internazionale, ma intanto uccidono la gente senza timore della giustizia”, prosegue.\nA proposito dell’ipotesi di lasciare la Striscia di Gaza, Abu Omar dice che ”sì, la gente ha paura di essere mandata via, ma dipende sempre dove va. Se ci mandano in Europa andremo a stare meglio, se ci mandano in Africa meglio restare qui”. In ogni caso il cooperante ricorda che ”nessun Paese indicato come possibile destinazione dei palestinesi di Gaza si è detto disposto ad accoglierci, siamo due milioni e duecentomila persone. Né l’Egitto, né gli Emirati Arabi, né Cipro ci vogliono…”.
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\”Due terroristi sono arrivati ;;sul posto e hanno sferrato un attacco combinato con armi da fuoco e coltello\”, ha dichiarato un portavoce dell’Idf dopo le prime indagini sull’omicidio di un ragazzo di 22 anni a Gush Etzion, vicino Gerusalemme’. Militari e altro personale di sicurezza sul posto hanno aperto il fuoco contro i terroristi e li hanno uccisi, ha confermato il portavoce. Avraham Seybald, medico d’urgenza del servizio di soccorso Magen David Adom, ha dichiarato in tv che la vittima aveva ferite da arma da fuoco molto gravi che ne hanno provocato il decesso. Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha appreso la notizia durante la conferenza stampa con gli omologhi di Germania e Austria e ha commentato: \”Vorrei informare i miei colleghi e i media presenti che poco fa, un cittadino israeliano di 20 anni è stato assassinato in una sparatoria nei pressi dell’incrocio di Gush Etzion. Pertanto, quando l’Unione Europea discute di quella che viene definita ‘violenza dei coloni’, vi prego di ricordare che il pubblico più esposto di qualsiasi altro al mondo al terrorismo e alla violenza è proprio il ‘pubblico dei coloni\”.
“,”postId”:”4de9761a-797b-4281-93e1-22ff065d984f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T13:38:49.072Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T15:38:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu incontra famiglie ostaggi a Washington”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno incontrato ieri sera a Washington le famiglie degli ostaggi trattenuti a Gaza, tra cui i parenti di Itay Chen, Matan Angrest, Segev Kalfon ed Elkana Bohbot. Lo rende noto l’ufficio di Netanyahu, secondo quanto riporta Times of Israel. Il premier ha dichiarato alle famiglie che la questione degli ostaggi è stata discussa a lungo durante i suoi incontri con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e che \”si sta facendo tutto il possibile per liberare tutti gli ostaggi, vivi e morti\”.
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Le forze israeliane intensificano gli attacchi aerei e terrestri su Gaza, uccidendo almeno 55 palestinesi nel territorio assediato dall’alba, secondo quanto riferito da fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime anche bambini in attesa di ricevere aiuti alimentari a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.
“,”postId”:”9db67579-82d9-4572-88d8-49175554d659″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T12:15:20.796Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T14:15:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rubio: \”Cessate il fuoco a Gaza si avvicina, siamo fiduciosi\””,”content”:”
Il cessate il fuoco a Gaza si avvicina, \”siamo fiduciosi\”. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg
“,”postId”:”e932769a-aa38-4513-b0cb-523b76ab3f83″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T12:06:35.658Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T14:06:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Attacco col coltello vicino Gerusalemme, morto un ventenne”,”content”:”
Un giovane israeliano di 20 anni è stato accoltellato ripetutamente dentro un supermercato a Gush Etsion, vicino Gerusalemme, ed è morto in seguito alle gravi ferite riportate. Lo rende noto il servizio di soccorso. Gli attentatori sono stati uccisi.
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Tra i bambini che sono stati in cura nel reparto di Oculistica dell’Ospedale Maggiore di Bologna, diretto dal dottor Manlio Nicoletti, c’è anche \”un piccolo paziente palestinese, arrivato da Gaza con gravi traumi agli occhi causati da un’esplosione\” e che \”oggi conduce una vita normale. Vede, impara, studia, si relaziona. Per noi è un risultato straordinario\”. Lo racconta il dottor Nicoletti a margine dell’inaugurazione della nursery oculistica dell’ospedale. Il bambino, spiega Nicoletti, \”è stato ricoverato nella nostra unità per un grave trauma contusivo e perforante agli occhi, dovuto allo scoppio di un ordigno\”. I medici hanno eseguito \”un intervento strutturato, con la rimozione della cataratta traumatica, del vitreo e dei corpi estranei metallici. A distanza di oltre un anno dall’operazione, il bambino ha recuperato una buona qualità visiva e un’ottima capacità relazionale. Ha anche un ottimo rendimento scolastico\”. Il piccolo, giunto in Italia con la nonna, ha potuto mantenere un legame con la propria famiglia rimasta in Palestina: \”Dopo ogni visita, comunicava con i genitori attraverso i social. Questo ha avuto un impatto molto positivo sul suo recupero psicologico, tanto quanto quello fisico\”, sottolinea Nicoletti. Il percorso non è stato solo chirurgico: \”Abbiamo seguito il bambino per un anno e mezzo, accompagnando ogni fase del recupero clinico, anatomico e funzionale. All’inizio c’era una forte chiusura, dovuta a un trauma psicologico importante. Non voleva farsi visitare. Abbiamo lavorato in sinergia con altri specialisti, perché aveva anche altre lesioni gravi, non solo oculari\”.
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Un attacco aereo israeliano avvenuto questa mattina a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, ha preso di mira un terrorista di Hamas che aveva assaltato Israele durante l’attacco del 7 ottobre: lo rende noto l’esercito. In precedenza, i media palestinesi avevano riferito che nell’attacco erano state uccise 13 persone, tra cui 8 donne e bambini. L’Idf dichiara di essere \”a conoscenza delle affermazioni dei media sulle vittime nella zona aggiungendo che l’incidente è oggetto di indagine\”. \”L’Idf si rammarica per ogni danno arrecato ai civili non coinvolti e agiscono il più possibile per ridurre al minimo i danni subiti\”, ha affermato l’Idf.
“,”postId”:”9f3ffa24-c6fa-4cf4-a035-ed1d1110a2a1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T10:51:08.742Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T12:51:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Kallas: accordo con Israele per nuovi aiuti a Gaza”,”content”:”
Oggi abbiamo raggiunto un accordo con Israele per ampliare l’accesso umanitario a Gaza. Questo accordo comporta l’apertura di ulteriori valichi, l’ingresso a Gaza di aiuti e camion con generi alimentari, la riparazione di infrastrutture vitali e la protezione degli operatori umanitari. Contiamo sul fatto che Israele attui tutte le misure concordate\”. Lo annuncia l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
“,”postId”:”c6141a76-52c1-4fb6-a85d-1a5d9d91a0cf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-10T10:22:59.255Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-10T12:22:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Consiglio diritti umani Onu deplora sanzioni ad Albanese”,”content”:”
Il presidente del Consiglio per i diritti umani Onu ha deplorato le sanzioni Usa contro Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, per le sue critiche a Israele. \”Deploro la decisione del governo degli Stati Uniti di imporre sanzioni a Francesca Albanese\”, ha dichiarato Jurg Lauber, in una nota, invitando tutti gli Stati membri dell’Onu \”a collaborare pienamente con i relatori speciali e i titolari di mandato del Consiglio e ad astenersi da qualsiasi atto di intimidazione o ritorsione nei loro confronti\”.
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L’Idf ha riferito che il sergente maggiore riservista Avraham Azoulay, 25 anni, è stato ucciso ieri mattina durante un’operazione dei genieri militari nel sud della Striscia dopo il tentativo di Hamas di prenderlo in ostaggio. Secondo l’indagine preliminare, i terroristi hanno sparato un razzo Rpg contro l’escavatore blindato che Azoulay stava manovrando per demolire un tunnel, per poi uscire da una galleria sotterranea e tentare di rapirlo. Azoulay ha reagito e ha combattuto contro gli aggressori, ma è stato colpito e ucciso. Le truppe hanno aperto il fuoco contro i terroristi impedendo che il corpo del sergente venisse preso in ostaggio.
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Le forze armate israeliane hanno lanciato un raid su larga scala nel sud-occidentale di Khan Yunis, dove non operava da tempo. Lo hanno riferito fonti palestinesi citate da Haaretz.
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Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato un attacco missilistico diretto contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Gli Houthi, ha annunciato il portavoce militare Yahya Saree in un video, hanno \”condotto un’operazione militare\” usando un missile balistico. L’esercito israeliano ha annunciato di aver intercettato il missile.
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Israele e Hamas potrebbero raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi entro una o due settimane, ma non si prevede che possa succedere in un giorno. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano a Reuters, durante la visita del premier Benjamin Netanyahu a Washington, che finora non ha prodotto annunci. Secondo la fonte, se le due parti dovessero accettare una tregua di 60 giorni, Israele userebbe quel tempo per offrire un cessate il fuoco permanente che richiederebbe il disarmo del gruppo militante palestinese. Se Hamas rifiuta, \”procederemo\” con le operazioni militari, ha sottolineato il funzionario.
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E’ previsto per domani mattina il rientro in Israele da Washington del premier Benjamin Netanyahu. Lo scrive il giornale israeliano Haaretz. Netanyahu è negli Stati Uniti da domenica. Nelle scorse ore il premier israeliano ha incontrato al Pentagono il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, con il quale – ha reso noto l’ufficio di Netanyahu – ha parlato di questioni relative alla sicurezza, anche il \”contrasto alle minacce dall’Iran\”, dopo i 12 giorni di guerra a giugno tra Israele e la Repubblica Islamica, e il \”rafforzamento dell’alleanza strategica tra Israele e Usa\”. Con Netanyahu c’era anche la consorte Sara.
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Il Qatar e altri Paesi potranno iniziare a destinare risorse e fondi alla ricostruzione della Striscia di Gaza gia’ durante il cessate il fuoco. E’ quanto ha accordato Israele nell’ambito dei negoziati in corso a Doha, come richiesto da Hamas per dimostrare serieta’ di intenzioni. Lo Stato ebraico da parte sua insiste che non sia solo Doha a dare fondi, ma anche altri Paesi. Gli Stati della regione, tra cui l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, si rifiutano di impegnarsi a fornire aiuti per la ricostruzione se prima Israelenon si impegna a porre fine alla guerra.
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Un soldato israeliano e’ stato ucciso ieri nella Striscia di Gaza meridionale. Lo rende noto l’Idf come riferisce \”The Times of Israel\”. Il militare e’ stato identificato: si tratta di un 25enne operatore di veicoli nell’unita’ di ingegneria da combattimento del Comando meridionale, proveniente dall’insediamento di Yitzhar in Cisgiordania. Secondo i primi accertamenti dell’Idf diversi uomini armati di Hamas sono usciti da un tunnel e hanno attaccato le truppe israeliane a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Nel corso dei combattimenti il soldato israeliano è stato ucciso da colpi di arma da fuoco.
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L’esercito israeliano (Idf) ha intercettato un missile proveniente dallo Yemen che questa mattina aveva fatto scattare le sirene d’allarme in varie zone del Paese: lo ha reso noto su Telegram l’Idf. L’Idf, nei giorni scorsi, ha messo in atto alcune azioni militari nello Yemen, come nella città portuale di Hodeidah, dopo che gli Houthi – che dichiarano solidarieta’ con i palestinesi – avevano preso di mira Israele e le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden in seguito all’inizio della guerra a Gaza.
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Un giovane israeliano di 20 anni è stato accoltellato ripetutamente dentro un supermercato a Gush Etsion, vicino Gerusalemme, ed è morto in seguito alle gravi ferite riportate. Lo rende noto il servizio di soccorso. Gli attentatori sono stati uccisi.
Le forze israeliane intensificano gli attacchi aerei e terrestri su Gaza, uccidendo almeno 55 palestinesi nel territorio assediato dall’alba, secondo quanto riferito da fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime anche bambini in attesa di ricevere aiuti alimentari a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Allarme a Tel Aviv e Gerusalemme per il lancio di missili dallo Yemen. Raggiunto un accordo tra Ue e Israele per gli aiuti a Gaza.
Gli approfondimenti:
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34 minuti fa
Il comandante delle forze di artiglieria di Hezbollah nel settore costiero del Libano meridionale è stato ucciso in un attacco aereo israeliano questa mattina. Lo ha annunciato l’IDF. Muhammad Jamal Murad, comandante di Hezbollah, è stato ucciso nella zona di Mansouri, a sud di Tiro. Durante la guerra, le IDF affermano che Murad è stato responsabile di numerosi attacchi missilistici contro Israele e negli ultimi mesi è stato coinvolto negli sforzi per ripristinare le capacità di artiglieria di Hezbollah nel settore costiero. “L’attività di Murad rappresentava una minaccia per lo Stato di Israele e costituiva una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano”, aggiunge l’IDF.
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41 minuti fa
Secondo quanto riferito dal personale medico e dai funzionari della Striscia di Gaza, un attacco israeliano ha ucciso 15 persone, tra cui donne e bambini, che si trovavano all’esterno di un centro sanitario nella città di Deir Al Balah, nella Striscia di Gaza centrale. L’ospedale dei martiri di Aqsa a Gaza ha dichiarato che otto delle vittime dell’attacco erano bambini, il più piccolo aveva due anni e il più grande 14. Ha aggiunto che sono rimasti uccisi anche tre donne e quattro uomini. In un filmato ottenuto dalla CNN, diversi bambini sono stati visti giacere immobili e altri sembrano feriti tra le urla. Un altro video mostra diversi bambini, insanguinati e immobili, trasportati su un carrello. L’esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira un militante di Hamas che ha preso parte agli attacchi del gruppo contro Israele del 7 ottobre 2023.
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44 minuti fa
57 minuti fa
Il presidente francese Emmanuel Macron ha rivolto un appello al premier britannico Keir Starmer, nella conferenza stampa congiunta conclusiva del vertice bilaterale odierno di Downing Street, affinché Parigi e Londra riconoscano insieme formalmente in tempi brevi la Palestina come uno Stato, per cercare di sollecitare una soluzione politica del conflitto con Israele. Starmer è rimasto al momento abbottonato, rispetto a un passo fortemente avversato dal governo israeliano.
17:58
Da Perugia a Terni, da Città di Castello a Castiglione del Lago, passando per Foligno, Assisi, Amelia, Marsciano, Narni e Orvieto: mercoledì 9 luglio l’Umbria è scesa in piazza per iniziativa della Cgil regionale insieme alle Camere del lavoro di Perugia e Terni, un flash mob “in difesa dei popoli, contro il massacro a Gaza, il riarmo e per la pace”. Un appello per chiedere il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, ma anche per una cooperazione internazionale e per il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana, al quale hanno aderito cittadini, associazioni, lavoratori, pensionati e studenti, in una mobilitazione diffusa. L’appuntamento si inserisce nel percorso di mobilitazione nazionale contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica. A sottolineare il messaggio collettivo “Fermiamo le guerre, per la pace, la giustizia e il diritto internazionale”, hanno risuonato nella serata, contemporaneamente nelle diverse piazze, simboliche sirene antiaeree. “La nostra Costituzione, fondata sul lavoro – si legge nell’appello diffuso dalla Cgil – ripudia la guerra. Per questo chiediamo al Governo italiano di dire no a ogni forma di complicità e di supporto militare. Riteniamo urgente e necessario costruire una risposta pubblica e corale che riaffermi la priorità della pace, della cooperazione internazionale e della solidarietà tra i popoli. L’Umbria, terra di resistenza e di pace, non può sottrarsi alla responsabilità di lottare per un mondo multipolare, fondato sulla coesistenza pacifica, sulla solidarietà e sul rispetto reciproco”. “Riteniamo sia necessario mobilitarci – spiegano ancora dalla Cgil Umbria – finché non si raggiunge l’obiettivo della pace in tutto il mondo o comunque nei territori in cui lo scenario bellico sta caratterizzando in maniera determinante gli ultimi anni di questo inizio secolo. Vogliamo costruire una mobilitazione collettiva e diffusa, perché sulla pace bisogna sensibilizzare l’animo di tutti”.
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17:30
“Il governo Trump ha imposto sanzioni personali contro Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, per aver denunciato bombardamenti indiscriminati, assedi e trasferimenti forzati a Gaza e in Cisgiordania. Questa nostra connazionale ha svolto il suo mandato con indipendenza e rigore, nonostante campagne diffamatorie, minacce e ora rappresaglie economiche. Il suo esempio dimostra che la dignita’ umana non puo’ essere piegata dal potere politico. Punire chi documenta crimini di guerra e’ un precedente pericoloso che mina l’intero sistema internazionale di protezione dei diritti umani”. Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni lanciano un appello per una petizione nazionale online a sostegno di Albanese. “E’ per questo che chiediamo a Italia ed Europa di condannare pubblicamente le sanzioni statunitensi e – proseguono i leader di Avs – garantire protezione diplomatica a Francesca Albanese, Difendere in sede Onu l’autonomia dei relatori speciali, affinche’ nessuno sia intimidito per il proprio lavoro, Sostenere ufficialmente la candidatura di Albanese al Nobel per la Pace”. “Invitiamo infine – concludono Fratoianni e Bonelli – persone, associazioni, universita’, sindacati, comunita’ religiose e istituzioni a firmare e diffondere la petizione che abbiamo lanciato: ogni firma e’ un gesto concreto di solidarieta’ con chi rischia la propria liberta’ se non la vita per proteggere gli innocenti. Quando la verita’ diventa reato, dire la verita’ e’ un dovere”.
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17:21
“Voglio esprimere la mia solidarieta’ a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. L’attacco di cui e’ stata fatta oggetto da parte dell’amministrazione Trump e’ inaccettabile e inconcepibile. Si dimostra ancora una volta la rozzezza e la miopia della politica sovranista statunitense che sta mattendo a rischio gli equilibri mondiali in una fase attraversata da guerre che non potranno essere risolte se non dal rafforzamento delle istituzioni multilaterali internazionali. Ed e’ grave che il nostro governo non trovi la forza e il coraggio di difendere Francesca Albanese colpevole solo di aver denunciato una tragica realta’. Che cosa aspetta a esprimerle la solidarieta’ del nostro Paese”? Lo dice il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia.
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17:09
Un documento trovato dall’Idf sotto l’ospedale europeo di Khan Yunis nel febbraio 2025 in cui un miliziano di Hamas descrive come un comandante di compagnia dell’organizzazione terroristica abbia ordinato di lasciare due del loro gruppo fuori da un tunnel, condannandoli a morte durante uno scontro con le forze israeliane. Il portavoce dell’esercito ha pubblicato le foto del documento. Il testo racconta che il comandante Muhammad al-Bakri era nascosto nel tunnel sotto l’ospedale, mentre due miliziani – Ahmad Shataat e Salim Ma’arouf – si trovavano in un confronto diretto con truppe dell’Idf. Al-Bakri ordinò: “Legate la porta con una corda e lasciateli morire fuori”. I due furono uccisi mentre cercavano di fuggire verso l’ospedale Europeo, dopo essere stati bloccati fuori dal tunnel. Il documento prosegue affermando che la cellula terroristica, sotto il comando di al-Bakri, fuggì attraverso una galleria sotterranea verso l’ospedale, da dove poi aprì il fuoco contro le truppe israeliane. “Si tratta di una prova diretta dell’utilizzo militare dell’ospedale da parte di Hamas, sia in superficie che nel sottosuolo, e di un’ulteriore dimostrazione della codardia dei comandanti dell’organizzazione, che si nascondono nei tunnel e abbandonano i propri uomini”, ha dichiarato l’Idf.
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16:51
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato l’attacco nei pressi di un supermercato, compiutoda due uomini armati in un blocco di insediamenti israeliani in Cisgiordania. “Non permetteremo che il terrorismo in Giudea e Samaria prenda piede”, ha affermato, secondo una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. Dagli Stati Uniti, dove si trova da diversi giorni in visita per incontrare il presidente Donald Trump, Netanyahu ha espresso le sue condoglianze alla famiglia della vittima dell’attacco, un giovane israeliano di 20 anni, e ha espresso il suo sostegno al capo del Consiglio di Gush Letzion. Il gruppo islamista Hamas, da parte sua, ha deplorato la morte dei due aggressori, uccisi da soldati e personale di sicurezza, secondo l’esercito.”Facciamo appello al nostro popolo, fermo e alla sua coraggiosa resistenza, affinche’ intensifichi la resistenza in tutte le sue forme, attacchi l’occupazione e i suoi coloni in ogni area, distrugga il suo apparato di sicurezza e ne vanifichi i piani aggressivi”, ha dichiarato Hamas in una dichiarazione rilasciata questo pomeriggio.
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16:49
Al deputato di Avs Marco Grimaldi è stata notificata, a quanto si apprende, una censura decisa dall’ufficio di presidenza della Camera a seguito di quanto accaduto il 20 maggio scorso nella commissione Difesa, che stava analizzando il prosieguo di un programma che prevede l’acquisto di strumenti tecnologici da aziende israeliane. Visto quanto stava accadendo a Gaza, il deputato di Avs Marco Grimaldi, presente alla riunione pur non facendo parte della commissione, aveva indirizzato dure accuse alla maggioranza urlando: “Fate schifo”. Ne era seguita una bagarre. Nella lettera arrivata al deputato di Avs lo si invita ad “astenersi, per il futuro, da comportamenti suscettibili di turbare l’ordinato svolgimento dei lavori parlamentari”.
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16:45
Sono 773 le persone che sono state uccise nella Striscia di Gaza, vicino ai centri di distribuzione aiuti dell’americana Gaza Humanitarian Fund, da quando ha iniziato a operare con il sostegno di Israele alla fine di maggio. Lo riferisce il Gaza media office, aggiungendo che 5.101 persone sono rimaste ferite e 41 risultano disperse per attacchi vicino al centro aiuti.
16:37
Il primo pensiero, per la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, è ”avere un pasto al giorno e cure mediche”. Così, quando è arrivata la notizia che il ministro della Difesa Israel Katz aveva proposto la creazione di una ‘città umanitaria’ sulle rovine di Rafah, la gente di Gaza ”non l’ha nemmeno presa in considerazione”, tra l’altro di sfollare i palestinesi ”se ne era già parlato un anno fa” e ”nessun Paese è d’accordo”. Lo racconta ad Adnkronos il cooperante palestinese Sami Abu Omar da Khan Yunis, dove vive con la moglie e i sette figli in una tenda dopo che la sua casa è stata ridotta in macerie da un raid israeliano nel 2023. Quello di cui i palestinesi avrebbero bisogno, sottolinea, è ”cibo e medicine, la cui distribuzione dovrebbe essere affidata a organizzazioni internazionali e non alla Ghf”, l’americana Gaza Humanitarian Foundation, che ”è una trappola di morte, in 770 hanno perso la vita” mentre aspettavano gli aiuti.
Intanto ”a Rafah ci solo sono macerie e gli israeliani ci vogliono mandare 600mila persone, ma bisognerebbe costruire infrastrutture, strade, le fognature, le scuole. Ci vorrebbe almeno un anno. Tra l’altro prima della guerra a Rafah vivevano 250mila persone ed era strapiena, figurarsi con 600mila…”, aggiunge. Inoltre ”anche l’esercito israeliano si è detto contrario, temendo di essere perseguito dalla giustizia internazionale, ma intanto uccidono la gente senza timore della giustizia”, prosegue.
A proposito dell’ipotesi di lasciare la Striscia di Gaza, Abu Omar dice che ”sì, la gente ha paura di essere mandata via, ma dipende sempre dove va. Se ci mandano in Europa andremo a stare meglio, se ci mandano in Africa meglio restare qui”. In ogni caso il cooperante ricorda che ”nessun Paese indicato come possibile destinazione dei palestinesi di Gaza si è detto disposto ad accoglierci, siamo due milioni e duecentomila persone. Né l’Egitto, né gli Emirati Arabi, né Cipro ci vogliono…”.
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16:14
“Due terroristi sono arrivati ;;sul posto e hanno sferrato un attacco combinato con armi da fuoco e coltello”, ha dichiarato un portavoce dell’Idf dopo le prime indagini sull’omicidio di un ragazzo di 22 anni a Gush Etzion, vicino Gerusalemme’. Militari e altro personale di sicurezza sul posto hanno aperto il fuoco contro i terroristi e li hanno uccisi, ha confermato il portavoce. Avraham Seybald, medico d’urgenza del servizio di soccorso Magen David Adom, ha dichiarato in tv che la vittima aveva ferite da arma da fuoco molto gravi che ne hanno provocato il decesso. Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha appreso la notizia durante la conferenza stampa con gli omologhi di Germania e Austria e ha commentato: “Vorrei informare i miei colleghi e i media presenti che poco fa, un cittadino israeliano di 20 anni è stato assassinato in una sparatoria nei pressi dell’incrocio di Gush Etzion. Pertanto, quando l’Unione Europea discute di quella che viene definita ‘violenza dei coloni’, vi prego di ricordare che il pubblico più esposto di qualsiasi altro al mondo al terrorismo e alla violenza è proprio il ‘pubblico dei coloni”.
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15:38
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno incontrato ieri sera a Washington le famiglie degli ostaggi trattenuti a Gaza, tra cui i parenti di Itay Chen, Matan Angrest, Segev Kalfon ed Elkana Bohbot. Lo rende noto l’ufficio di Netanyahu, secondo quanto riporta Times of Israel. Il premier ha dichiarato alle famiglie che la questione degli ostaggi è stata discussa a lungo durante i suoi incontri con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e che “si sta facendo tutto il possibile per liberare tutti gli ostaggi, vivi e morti”.
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15:08
Le forze israeliane intensificano gli attacchi aerei e terrestri su Gaza, uccidendo almeno 55 palestinesi nel territorio assediato dall’alba, secondo quanto riferito da fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime anche bambini in attesa di ricevere aiuti alimentari a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.
14:15
Il cessate il fuoco a Gaza si avvicina, “siamo fiduciosi”. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg
14:06
Un giovane israeliano di 20 anni è stato accoltellato ripetutamente dentro un supermercato a Gush Etsion, vicino Gerusalemme, ed è morto in seguito alle gravi ferite riportate. Lo rende noto il servizio di soccorso. Gli attentatori sono stati uccisi.
14:02
Tra i bambini che sono stati in cura nel reparto di Oculistica dell’Ospedale Maggiore di Bologna, diretto dal dottor Manlio Nicoletti, c’è anche “un piccolo paziente palestinese, arrivato da Gaza con gravi traumi agli occhi causati da un’esplosione” e che “oggi conduce una vita normale. Vede, impara, studia, si relaziona. Per noi è un risultato straordinario”. Lo racconta il dottor Nicoletti a margine dell’inaugurazione della nursery oculistica dell’ospedale. Il bambino, spiega Nicoletti, “è stato ricoverato nella nostra unità per un grave trauma contusivo e perforante agli occhi, dovuto allo scoppio di un ordigno”. I medici hanno eseguito “un intervento strutturato, con la rimozione della cataratta traumatica, del vitreo e dei corpi estranei metallici. A distanza di oltre un anno dall’operazione, il bambino ha recuperato una buona qualità visiva e un’ottima capacità relazionale. Ha anche un ottimo rendimento scolastico”. Il piccolo, giunto in Italia con la nonna, ha potuto mantenere un legame con la propria famiglia rimasta in Palestina: “Dopo ogni visita, comunicava con i genitori attraverso i social. Questo ha avuto un impatto molto positivo sul suo recupero psicologico, tanto quanto quello fisico”, sottolinea Nicoletti. Il percorso non è stato solo chirurgico: “Abbiamo seguito il bambino per un anno e mezzo, accompagnando ogni fase del recupero clinico, anatomico e funzionale. All’inizio c’era una forte chiusura, dovuta a un trauma psicologico importante. Non voleva farsi visitare. Abbiamo lavorato in sinergia con altri specialisti, perché aveva anche altre lesioni gravi, non solo oculari”.
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13:28
Un attacco aereo israeliano avvenuto questa mattina a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, ha preso di mira un terrorista di Hamas che aveva assaltato Israele durante l’attacco del 7 ottobre: lo rende noto l’esercito. In precedenza, i media palestinesi avevano riferito che nell’attacco erano state uccise 13 persone, tra cui 8 donne e bambini. L’Idf dichiara di essere “a conoscenza delle affermazioni dei media sulle vittime nella zona aggiungendo che l’incidente è oggetto di indagine”. “L’Idf si rammarica per ogni danno arrecato ai civili non coinvolti e agiscono il più possibile per ridurre al minimo i danni subiti”, ha affermato l’Idf.
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12:51
Oggi abbiamo raggiunto un accordo con Israele per ampliare l’accesso umanitario a Gaza. Questo accordo comporta l’apertura di ulteriori valichi, l’ingresso a Gaza di aiuti e camion con generi alimentari, la riparazione di infrastrutture vitali e la protezione degli operatori umanitari. Contiamo sul fatto che Israele attui tutte le misure concordate”. Lo annuncia l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
12:22
Il presidente del Consiglio per i diritti umani Onu ha deplorato le sanzioni Usa contro Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, per le sue critiche a Israele. “Deploro la decisione del governo degli Stati Uniti di imporre sanzioni a Francesca Albanese”, ha dichiarato Jurg Lauber, in una nota, invitando tutti gli Stati membri dell’Onu “a collaborare pienamente con i relatori speciali e i titolari di mandato del Consiglio e ad astenersi da qualsiasi atto di intimidazione o ritorsione nei loro confronti”.
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11:30
L’Idf ha riferito che il sergente maggiore riservista Avraham Azoulay, 25 anni, è stato ucciso ieri mattina durante un’operazione dei genieri militari nel sud della Striscia dopo il tentativo di Hamas di prenderlo in ostaggio. Secondo l’indagine preliminare, i terroristi hanno sparato un razzo Rpg contro l’escavatore blindato che Azoulay stava manovrando per demolire un tunnel, per poi uscire da una galleria sotterranea e tentare di rapirlo. Azoulay ha reagito e ha combattuto contro gli aggressori, ma è stato colpito e ucciso. Le truppe hanno aperto il fuoco contro i terroristi impedendo che il corpo del sergente venisse preso in ostaggio.
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10:14
Le forze armate israeliane hanno lanciato un raid su larga scala nel sud-occidentale di Khan Yunis, dove non operava da tempo. Lo hanno riferito fonti palestinesi citate da Haaretz.
10:09
Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato un attacco missilistico diretto contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Gli Houthi, ha annunciato il portavoce militare Yahya Saree in un video, hanno “condotto un’operazione militare” usando un missile balistico. L’esercito israeliano ha annunciato di aver intercettato il missile.
09:16
Israele e Hamas potrebbero raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi entro una o due settimane, ma non si prevede che possa succedere in un giorno. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano a Reuters, durante la visita del premier Benjamin Netanyahu a Washington, che finora non ha prodotto annunci. Secondo la fonte, se le due parti dovessero accettare una tregua di 60 giorni, Israele userebbe quel tempo per offrire un cessate il fuoco permanente che richiederebbe il disarmo del gruppo militante palestinese. Se Hamas rifiuta, “procederemo” con le operazioni militari, ha sottolineato il funzionario.
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08:28
E’ previsto per domani mattina il rientro in Israele da Washington del premier Benjamin Netanyahu. Lo scrive il giornale israeliano Haaretz. Netanyahu è negli Stati Uniti da domenica. Nelle scorse ore il premier israeliano ha incontrato al Pentagono il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, con il quale – ha reso noto l’ufficio di Netanyahu – ha parlato di questioni relative alla sicurezza, anche il “contrasto alle minacce dall’Iran”, dopo i 12 giorni di guerra a giugno tra Israele e la Repubblica Islamica, e il “rafforzamento dell’alleanza strategica tra Israele e Usa”. Con Netanyahu c’era anche la consorte Sara.
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08:04
Il Qatar e altri Paesi potranno iniziare a destinare risorse e fondi alla ricostruzione della Striscia di Gaza gia’ durante il cessate il fuoco. E’ quanto ha accordato Israele nell’ambito dei negoziati in corso a Doha, come richiesto da Hamas per dimostrare serieta’ di intenzioni. Lo Stato ebraico da parte sua insiste che non sia solo Doha a dare fondi, ma anche altri Paesi. Gli Stati della regione, tra cui l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, si rifiutano di impegnarsi a fornire aiuti per la ricostruzione se prima Israelenon si impegna a porre fine alla guerra.
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06:58
Un soldato israeliano e’ stato ucciso ieri nella Striscia di Gaza meridionale. Lo rende noto l’Idf come riferisce “The Times of Israel”. Il militare e’ stato identificato: si tratta di un 25enne operatore di veicoli nell’unita’ di ingegneria da combattimento del Comando meridionale, proveniente dall’insediamento di Yitzhar in Cisgiordania. Secondo i primi accertamenti dell’Idf diversi uomini armati di Hamas sono usciti da un tunnel e hanno attaccato le truppe israeliane a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Nel corso dei combattimenti il soldato israeliano è stato ucciso da colpi di arma da fuoco.
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06:57
L’esercito israeliano (Idf) ha intercettato un missile proveniente dallo Yemen che questa mattina aveva fatto scattare le sirene d’allarme in varie zone del Paese: lo ha reso noto su Telegram l’Idf. L’Idf, nei giorni scorsi, ha messo in atto alcune azioni militari nello Yemen, come nella città portuale di Hodeidah, dopo che gli Houthi – che dichiarano solidarieta’ con i palestinesi – avevano preso di mira Israele e le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden in seguito all’inizio della guerra a Gaza.
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