L’esercito israeliano (Idf) ha eliminato, con \”metodi di combattimento unici\”, oltre 100 terroristi di Hamas nelle ultime settimane nella zona di Jabaliya, nella Striscia di Gaza settentrionale: lo ha reso noto su Telegram l’Idf.
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I parlamentari di Degel HaTorah hanno annunciato ufficialmente il loro ritiro dalla coalizione di Governo, dopo che quest’ultimo \”ha ripetutamente violato i suoi impegni a garantire lo status degli studenti di yeshiva dedicati ai loro studi\”. I parlamentari Moshe Gafni, il viceministro Uri Maklev, i parlamentari Yaakov Asher, Yitzhak Pindrus e Eliyahu Baruchi hanno ora annunciato il loro ritiro dalla coalizione e hanno pubblicato una foto congiunta che li ritrae mentre firmano le loro lettere di uscita dalla maggioranza a sostegno di Netanyahu
“,”postId”:”1ed9072c-346a-479e-83ce-b7d232130943″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T21:45:00.584Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T23:45:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Per ricevere le notizie di Sky TG24:”,”content”:”\n Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)\n Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)\n”,”postId”:”6fe4c006-0601-454a-9e67-b830efdc28bc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T21:30:00.368Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T23:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano”,”content”:”
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.
“,”postId”:”eb9f20f5-73e0-4f3c-a1ec-b2f7aa0b2da8″,”postLink”:{“title”:”Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/06/24/israele-iran-guerra-12-giorni”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/fordow_getty.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-14T21:23:12.165Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T23:23:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Dopo Degel HaTorah anche Agudat Yisrael lascia governo e coalizione Netanyahu”,”content”:”
Anche la fazione Agudat Yisrael, dopo Degel HaTorah, annuncia l’uscita dalla coalizione e dal governo di Benjamin Netanyahu. Lo ha dichiarato il Ministro degli Affari di Gerusalemme, Meir Porush, spiegando che la decisione di dimettersi è stata presa dopo aver visionato questa sera il nuovo disegno di legge sulla coscrizione per gli Haredi, che a suo dire non \”soddisfa le richieste\” della fazione e dei suoi leader spirituali. Con entrambe le fazioni dell’Ebraismo Unito della Torah scomparse, il partito Shas di Aryeh Deri rimarrà l’unica fazione ultraortodossa nel governo del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.
“,”postId”:”d0c8b907-dd48-409f-b7dd-b29c37ecb070″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T20:50:00.745Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T22:50:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy”,”content”:”
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
“,”postId”:”48a29b50-fa91-4ee9-b536-0316d64a1e82″,”postLink”:{“title”:”Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy”,”url”:”https://tg24.sky.it/economia/2025/06/23/italia-iran-i-rischi-per-il-made-in-italy”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/F9CB76CF41FB911C6D7E9B6A8BFBAE78.JPG”}},{“timestamp”:”2025-07-14T20:10:00.638Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T22:10:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, nuovo messaggio dell’ayatollah Khamenei: ‘Israele schiacciato'”,”content”:”
\”Offro le mie congratulazioni per la vittoria sull’infido regime sionista\”. Così in un post su X l’ayatollah Ali Khamenei, annunciando il suo terzo videomessaggio. \”Anche in questo caso, la Repubblica Islamica è uscita vittoriosa e, in cambio, ha dato un duro schiaffo in faccia all’America\”, ha affermato la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, in un comunicato scritto pubblicato dall’agenzia Iran e su X.
“,”postId”:”092484e8-c306-4b5d-aa55-86e8f2551f29″,”postLink”:{“title”:”Iran, nuovo messaggio dell’ayatollah Khamenei: ‘Israele schiacciato'”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/06/26/iran-khamenei-oggi”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/01_getty_iran_ayatollah_consigliere.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-14T19:59:31.521Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T21:59:31+0200″,”video”:{“videoId”:”1023796″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/guerra-in-medioriente-netanyahu-apre-su-morag-1023796″},”altBackground”:true,”title”:”Guerra in medioriente, Netanyahu apre su Morag”,”postId”:”7993bc3b-803f-44fd-a0c0-3f60ffb72ba6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T19:40:35.004Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T21:40:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tre soldati Idf uccisi in un tank a Gaza, aperta un’indagine”,”content”:”
Tre soldati dell’Idf sono stati uccisi e un ufficiale è rimasto gravemente ferito durante gli scontri di oggi nella Striscia di Gaza settentrionale, ha annunciato l’esercito. Secondo una prima indagine, i soldati si trovavano a bordo di un carro armato che è stato colpito da un’esplosione a Jabalia, nel nord di Gaza, intorno a mezzogiorno di oggi. Inizialmente, l’Idf sospettava che il carro armato fosse stato colpito dal fuoco di un lanciarazzi di Hamas. Tuttavia, nelle ore successive all’incidente, l’esercito ritiene sempre più che l’esplosione possa essere stata causata da un proiettile malfunzionante detonato all’interno della torretta. L’esercito ha fatto sapere che sono in corso indagini sulle altre cause dell’esplosione, riporta il Times of Israel.
“,”postId”:”23cc8b35-349b-417d-84d2-1a30338c0e25″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T19:32:09.972Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T21:32:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Razzo colpisce carro armato a Gaza, morti tre soldati Idf”,”content”:”
Tre soldati dell’IDF sono stati uccisi e un ufficiale è rimasto gravemente ferito negli scontri di oggi nella Striscia di Gaza. I tre – di 21, 20 e 19 anni – erano a bordo di un carro armato che è stato colpito da un razzo. Tutti prestavano servizio nel 52esimo Battaglione della 401esima Brigata Corazzata. L’attacco è avvenuto a Jabalia, nel nord di Gaza, intorno a mezzogiorno.
“,”postId”:”eb421a1d-f383-4a1a-a564-81bc16e24673″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T19:30:00.569Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T21:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza Cola, cos’è e come è nata la bevanda palestinese venduta da Coop Alleanza 3.0″,”content”:”
Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.
“,”postId”:”17172453-9752-4460-9b21-6a67b38dc773″,”postLink”:{“title”:”Gaza Cola, cos’è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0″,”url”:”https://tg24.sky.it/lifestyle/approfondimenti/gaza-cola-italia”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/GettyImages-2194281003.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-14T19:01:00.695Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T21:01:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, Putin a Teheran: \”Accetti l’intesa su arricchimento zero\””,”content”:”
Come ha riferito Axios, Putin avrebbe espresso il suo sostegno a un accordo nucleare che impedisca all’Iran di arricchire uranio. La Russia è da anni la principale sostenitrice diplomatica di Teheran sulla questione nucleare, ma Putin avrebbe ora assunto una posizione più dura a riguardo. Iran: ok a soluzione diplomatica
“,”postId”:”7e13c8a5-0636-458b-851d-e37202b88d32″,”postLink”:{“title”:”Iran, Putin a Teheran: ‘Accetti l’intesa su arricchimento zero'”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/12/iran-axios-putin-arricchimento-uranio-nucleare”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/putin_iran_ansa_1.png”}},{“timestamp”:”2025-07-14T18:50:00.230Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T20:50:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cosa significa essere una donna incinta a Gaza”,”content”:”
Sotto le bombe, le donne continuano a partorire in un contesto drammatico: i farmaci scarseggiano, le ambulanze sono quasi inesistenti e l’assistenza dei neonati nel post parto è impossibile da garantire. Il racconto di Eleonora Bruni, responsabile delle attività ostetriche di Emergency dopo sei settimane di attività nella clinica nell’area di alQarara, città a nord di Khan Yunis
“,”postId”:”1685e3d8-713a-4313-aef7-484530aea038″,”postLink”:{“title”:”Cosa significa essere una donna incinta a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/05/05/gaza-donna-incinta-intervista-emergency”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/donna_incinta_gaza.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-14T18:38:21.191Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T20:38:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Berlino: ‘Grande preoccupazione per gli scontri in Siria'”,”content”:”
\”Il governo federale tedesco segue con grande preoccupazione le notizie relative alle numerose vittime causate dagli attuali combattimenti ad al-Suwayda\” nel Sud della Siria: lo si legge in un comunicato pubblicato sul sito del ministero degli Esteri. \”Il governo federale invita tutte le parti alla moderazione e sottolinea il dovere di tutti i soggetti coinvolti di proteggere i civili. I combattimenti devono cessare immediatamente\”. Secondo Berlino il governo siriano deve agire per allentare la tensione e per raggiungere un equilibrio politico tra i gruppi etnici. A tal fine \”sono di fondamentale importanza un processo di riconciliazione, un sistema giudiziario transitorio funzionante e un processo politico inclusivo. La Germania è pronta a continuare a sostenere il popolo siriano in questo difficile percorso\”.
“,”postId”:”56c62e28-cb57-477f-b17b-0d3a738f15a6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T18:33:00.352Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T20:33:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese”,”content”:”
L’opera porta la firma dell’artista romano Harry Grab e raffigura un ritratto della giurista accompagnato da una grande scritta blu: \”Nobel\”
“,”postId”:”b79229a5-9c58-4036-9957-278287340cfa”,”postLink”:{“title”:”Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/07/13/murale-francesca-albanese-roma-harry-grab”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/Murale_Albanese.jpeg”}},{“timestamp”:”2025-07-14T18:21:47.632Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T20:21:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, fonti: \”A breve arriverà proposta su esenzione leva\””,”content”:”
A breve il presidente della Commissione per gli Affari Esteri e la Difesa, Yuli Edelstein, dovrebbe presentare il progetto di legge di esenzione dalla coscrizione. La notizia arriva da un alto funzionario ultra-ortodosso, a seguito dell’annuncio da parte della fazione Degel HaTorah del suo ritiro dalla coalizione e dal governo. Lo rivela Ynet. Il rabbino Yisrael Kravitz, che e’ vicino al rabbino Landau, ha detto in un’intervista alla radio Kol Barama che \”se Netanyahu porterà una bozza che è stata concordata dai rabbini, torneremo al governo\”.
“,”postId”:”a5d2c420-2399-42fb-90a8-8b55339d57e6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T18:10:00.816Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T20:10:00+0200″,”video”:{“videoId”:”1023656″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gerusalemme-proteste-per-liberazione-ostaggi-da-gaza-1023656″},”altBackground”:true,”title”:”Gerusalemme, proteste per liberazione ostaggi da Gaza. VIDEO”,”postId”:”70e72b58-bce3-4964-8de2-33abeb096a53″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:49:22.414Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:49:22+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, Degel HaTorah: \”Usciamo dalla coalizione e dal governo\””,”content”:”
Il partito Degel HaTorah, corrente lituana dell’Ebraismo Unito della Torah, ha annunciato il suo ritiro dalla coalizione e dal governo. Citando le parole del rabbino Dov Landau, ha scritto che \”dal momento in cui le autorita’ governative rivelano la loro intenzione di aumentare la miseria della vita degli studenti di Torah, e di volta in volta non rispettano i loro obblighi, l’opinione e’ che la partecipazione con il governo e la coalizione dovrebbe essere interrotta immediatamente\”. I membri della Knesset della fazione Degel HaTorah questa mattina avevano ricevuto una lettera inequivocabile dalle case dei rabbini Landau e Hirsch, che li istruivano a lasciare la coalizione se un progetto di legge di esenzione dalla coscrizione non fosse stato presentato entro oggi. La fazione ha scritto che \”in conformità con l’ordine di Maran, i membri della Knesset di Degel HaTorah lasceranno il governo e la coalizione oggi\”.
“,”postId”:”4d2deeac-628f-4d63-acc8-dd0401608cd8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:35:41.091Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:35:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Schlein: \”Meloni denunci i crimini del governo Netanyahu\””,”content”:”
Al governo Meloni chiediamo \”una denuncia netta dei crimini che il governo di estrema destra di Netanyahu sta portando avanti a Gaza e in Cisgiordania. La morte di 15mila bambini palestinesi non può essere considerato un errore tecnico. I crimini di Netanyahu si devono fermare\”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in una intervista al Tg3, spiegando la mozione su Gaza presentata dal Pd insieme a M5s e Avs e discussa stamattina in Aula alla Camera.
“,”postId”:”e7292a7d-d868-4e98-be99-b61456414e4d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:35:20.433Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:35:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Israele presenta nuove mappe ritiro a mediatori Doha\””,”content”:”
Israele ha presentato oggi ai mediatori di Doha una nuova serie di mappe che prevedono un’ulteriore riduzione della sua presenza a Gaza durante la tregua di 60 giorni attualmente in discussione. A dichiararlo è stato un diplomatico arabo citato dal Times of Israel.
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Tuttavia, ha aggiunto la stessa fonte, è improbabile che le modifiche siano abbastanza significative da consentire una svolta. E’ la seconda volta che Israele rivede le mappe del suo proposto ritiro parziale da Gaza in due settimane.
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La scorsa settimana, la revisione era stata fatta dietro pressione degli Stati Uniti, ma la proposta era stata respinta da Hamas perché insufficiente, perché prevedeva ancora che Israele mantenesse il controllo su oltre un terzo della Striscia, inclusa una zona cuscinetto di tre chilometri a Rafah. Confermando quanto riportato dal sito di notizie Axios, il diplomatico arabo infine affermato che la nuova versione delle mappe israeliane prevede una riduzione della zona cuscinetto di Rafah da tre a due chilometri.
“,”postId”:”0baa35dc-cb68-4467-9727-fa6904f475cb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:31:03.984Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:31:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Schlein: \”Governo denunci Netanyahu, morte 15mila bambini palestinesi non errore tecnico\””,”content”:”
Al governo chiediamo \”una denuncia netta dei crimini che il governo di estrema destra di Netanyahu sta portando avanti a Gaza e in Cisgiordania, la morte di 15.000 bambini palestinesi non può essere considerata un errore tecnico, i crimini di Netanyahu si devono fermare\”. Lo dice Elly Schlein, intervistata dal Tg3, rispondendo a una domanda sulla mozione congiunta con 5 stelle e Avs sulla tragedia di Gaza.
“,”postId”:”df259c21-f97e-4740-bcce-03d6587b460c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:15:46.478Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:15:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Suica: \”Giorno storico; Palestina e Israele a stesso tavolo\””,”content”:”
\”Oggi si terra’ la riunione ministeriale del Ue-Vicinato Meridionale. Potrei definirla storica perché tutti i ministri di tutti i Paesi si riuniranno insieme allo stesso tavolo\”. Lo ha dichiarato la commissaria europea per il Mediterraneo, Dubravka Suica, al suo arrivo alla riunione Ue-Vicinato meridionale, dove i ministri degli Esteri dell’Autorita’ nazionale palestinese e di Israele si troveranno seduti allo stesso tavolo. \”Trovo molto positivo che il ministro israeliano partecipi a questa sessione pomeridiana. Lo stesso vale per il ministro palestinese. Spero che lo scambio di opinioni e il dialogo siano l’unico modo in cui si puo’ arrivare alla pace. Non e’ facile, ma allo stesso tempo non desisteremo mai\”, ha aggiunto. Parlando del Patto per il Mediterraneo, che sara’ presentato il prossimo 15 ottobre, ha proseguito, \”stiamo cercando di unire le persone, di unire i Paesi, di lavorare per la pace e la sicurezza in Medio Oriente e nell’intero Mediterraneo. Per questo abbiamo bisogno di tutti al tavolo, di tutti insieme. Altrimenti non saremmo in grado di trasmettere il messaggio\”.
“,”postId”:”494e69b6-2b6d-4e23-8745-ada348b9520b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:14:46.940Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:14:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: \”Attacchi in Siria un chiaro avvertimento al regime\””,”content”:”
Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che il suo Paese ha inviato \”un chiaro avvertimento al regime siriano\” colpendo un’area nel sud della Siria per impedire alle forze governative di conquistare un villaggio druso. Gli attacchi israeliani, che hanno preso di mira un’area dove sono scoppiati scontri sanguinosi tra combattenti drusi e beduini, sono stati \”un chiaro messaggio e un avvertimento al regime siriano. Non permetteremo che alcun danno venga arrecato ai drusi in Siria. Israele non resterà a guardare\”, ha dichiarato Katz su X.
“,”postId”:”d8b2d3c0-d602-4fb3-9768-68d3c5596e58″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T17:14:15.576Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T19:14:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, procuratore generale: \”Misure dure contro renitenti leva\””,”content”:”
Il procuratore generale Gali Baharav-Miara ha detto al primo ministro Benjamin Netanyahu che sono immediatamente necessarie misure piu’ severe contro gli evasori di leva haredi. Baharav-Miara ha ricordato che solo 1.700 uomini della comunita’ haredi si sono arruolati nell’anno di leva 2024-2025, mentre il governo si era impegnato con l’Alta Corte di Giustizia a reclutarne almeno 3.000. \”Una situazione in cui il governo, da un lato, non sta adottando i mezzi minimi per aumentare l’applicazione dell’obbligo di leva, e, dall’altro lato, sta rendendo il peso del servizio militare ancora piu’ pesante per coloro che prestano servizio regolare e di riserva, costituisce un duro colpo al diritto all’uguaglianza, e aumenta notevolmente la disuguaglianza nel servizio militare e il danno per coloro che prestano servizio, ha detto Baharav-Miara a Netanyahu. \”Sono quindi necessarie istruzioni chiare a tutti i dipartimenti governativi competenti per presentare nell’immediato un programma per aumentare l’applicazione, anche attraverso decisioni di gabinetto e amministrative che il governo puo’ prendere senza bisogno di approvare una legislazione\”, ha aggiunto. I commenti del procuratore generale arrivano mentre Netanyahu sta affrontando una grave crisi di coalizione con i partiti ultra-ortodossi, che chiedono al governo di approvare una legge che ripristini le esenzioni generali dal servizio militare per gli studenti delle yeshiva.
“,”postId”:”768b907e-53fe-4d54-82ef-3c5abcd954e4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:53:50.357Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:53:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Egitto: \”A Gaza oltre 100 civili uccisi al giorno, vergogna\””,”content”:”
Il Ministro degli Affari Esteri dell’Egitto Badr Abdelatty, a Bruxelles per la ministeriale Ue-vicinato meridionale, non vede \”nessun segnale\” dell’attuazione dell’accordo fra Ue e Israele sulla consegna degli aiuti umanitari a Gaza. \”La situazione su campo \”è orribile\”. \”Ogni giorno ci sono oltre 100 persone uccise a Gaza solo perché vogliono ricevere gli aiuti, è una vergogna per tutti noi, siamo qui per parlare chiaro e dire ai nostri amici europei cosa accade sul campo\”.
“,”postId”:”9ab8c1b7-4f7f-40b2-a33b-68afe9139c7e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:48:16.928Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:48:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kallas: \”Non vediamo abbastanza aiuti entrare a Gaza\””,”content”:”
\”La situazione sul campo a Gaza è grave, un conto è firmare accordi sulla carta e un altro attuarli: abbiamo visto dei segnali, più camion che entrano a Gaza, ma non è abbastanza\”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando alla ministeriale Ue-vicinato meridionale. Per quanto riguarda le misure possibili contro Israele per le violazioni ai diritti umane Kallas ha sottolineato: \”Mi è stato chiesto di stilare una lista, ora sono i 27 a dover decidere cosa fare\”.
“,”postId”:”e603e88b-0c78-4e3e-8200-3ef4f7eac31b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:38:02.733Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:38:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Hamas non deve toccare aiuti per Gaza, discusso con Ue\””,”content”:”
\”Hamas vuole essere il mediatore e distributore degli aiuti, perché su questo ha prosperato: hanno ucciso palestinesi e attaccato americani ed è fondamentale separare la distribuzione degli aiuti, che devono arrivare alle persone, da Hamas e di questo abbiamo discusso con l’Ue\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar a Bruxelles, per partecipare alla ministeriale Ue-vicinato meridionale.
“,”postId”:”9588685e-49c9-47df-857d-71cad876f8d9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:37:41.908Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:37:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Hamas cerca di impedire arrivo aiuti a Gaza\””,”content”:”
\”C’è una guerra in corso lì\” a Gaza, \”e quello che sta succedendo sul terreno, principalmente per quanto riguarda l’iniziativa della Gaza Humanitarian Foundation, è che Hamas sta cercando di impedire alla popolazione di ricevere gli aiuti direttamente, perche’ vogliono essere loro i mediatori degli aiuti umanitari\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, all’arrivo alla riunione Ue-Vicinato meridionale. \”E’ cosi’ che per Hamas e la Striscia di Gaza gli aiuti sono diventati una risorsa finanziaria. Minacciano la gente, sparano alle persone, hanno rapito alcune persone. Hanno ucciso palestinesi, hanno anche attaccato americani lì\”, ha aggiunto. \”Innanzitutto, è fondamentale che questi aiuti arrivino alla popolazione. In secondo luogo, è anche importante scollegare Hamas dagli aiuti, e questo è uno degli aspetti emersi nel nostro dialogo con l’Ue per sviluppare metodi affinché gli aiuti raggiungano effettivamente le persone\”, ha concluso.
“,”postId”:”dd57d958-fc6f-46b7-8612-e6fd8a18f444″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:25:54.710Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:25:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar \”certo\” che domani non ci saranno sanzioni dall’Ue “,”content”:”
\”Sono certo che nessuna delle 10 proposte contenuta nel rapporto sarà applicata dai 27 Stati membri domani\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar a Bruxelles, riferendosi al documento preparato dal Servizio di Azione Esterna dell’Ue che domani sarà discusso dai ministri al Consiglio Affari Esteri in relazione alla revisione dell’articolo 2 del consiglio di associazione.
“,”postId”:”901027fb-9303-4c31-9f93-f4820977cd82″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:25:04.926Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:25:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Da Ue no sanzioni a Israele; no giustificazioni\””,”content”:”
\”Sicuramente nessuna\” delle possibili opzioni dell’Ue nei confronti dell’accordo di associazione con Israele \”sara’ adottata dagli Stati membri\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, all’arrivo alla riunione Ue-Vicinato meridionale. \”Non c’è alcuna giustificazione, fino a ora non sono state adottate, e credo che non le adotteranno neanche domani\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”b90e0455-5275-4975-af3b-61c2b162cd56″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:14:39.103Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:14:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Non tolleriamo presenza militare nel sud della Siria\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha dichiarato che non avrebbe tollerato la \”minaccia\” di una presenza militare nel sud della Siria dopo aver colpito diversi carri armati vicino a Sweida, teatro di scontri tra tribù beduine sunnite e combattenti drusi. \”La presenza di questi (carri armati) nel sud della Siria potrebbe rappresentare una minaccia per lo Stato di Israele. (L’esercito israeliano) non permetterà una minaccia militare nel sud della Siria e agirà contro di essa\”, ha dichiarato l’esercito.
“,”postId”:”4c6eb5c5-b2df-4e24-9700-a40f84ee4a18″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T16:04:56.283Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T18:04:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il mondo della cultura si mobilita per Francesca Albanese e Gaza”,”content”:”
Attori, scrittori, musicisti, intellettuali: il mondo della cultura italiana si mobilita in favore di di Francesca Albanese, la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sanzionata dagli Stati Uniti per aver documentato la situazione nei territori palestinesi occupati. Su iniziativa di Tlon (Andrea Colamedici e Maura Gancitano), è stata scritta una lettera aperta che vede come destinatari il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ai quali viene chiesto di \”difendere una cittadina italiana sanzionata per aver svolto il proprio mandato Onu\”. Il documento invita il Parlamento a esprimersi con una mozione unitaria per la protezione diplomatica di Albanese. Tra i primi firmatari della lettera figurano nomi del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Valeria Golino, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Claudio Santamaria. Al loro fianco, icone della cultura come Serena Dandini, Lella Costa e Alessandro Bergonzoni, intellettuali come lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lidia Ravera, oltre a voci influenti della musica contemporanea come Marracash, Francesca Michielin, Cosmo e La Rappresentante di Lista fino ad arrivare al numero di 80 firmatari. La lettera denuncia le sanzioni imposte il 9 luglio 2025 dal Segretario di Stato Usa Marco Rubio come \”un tentativo esplicito di distogliere l’attenzione mondiale dalla catastrofe umanitaria in corso a Gaza\”, dove oltre 60.000 palestinesi hanno perso la vita, più della metà donne e bambini. \”Non possiamo permettere che le sanzioni contro chi documenta le violazioni dei diritti umani diventino uno strumento per perpetuare l’impunità\”, si legge nel documento. \”Il silenzio su Gaza è complicità\”.
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L’esercito israeliano ha dichiarato che non permetterà la \”minaccia\” di una presenza militare nel sud della Siria dopo aver colpito diversi carri armati vicino a Sweida, teatro di scontri tra tribù beduine sunnite e combattenti drusi. \”La presenza di questi carri armati nel sud della Siria può rappresentare una minaccia per lo Stato di Israele. L’esercito israeliano non permetterà l’istituzione di una minaccia militare nel sud della Siria e opererà contro di essa\”, ha dichiarato l’Idf.
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Hamas accusa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non voler raggiungere un accordo per porre fine alla guerra a Gaza, mentre inizia la seconda settimana di colloqui in Qatar. \”Netanyahu è abile nel bloccare un ciclo di negoziati dopo l’altro e non è disposto a raggiungere alcun accordo\”, afferma il gruppo palestinese in una dichiarazione sul canale Telegram.
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I mediatori nei colloqui tra Hamas e Israele stanno lavorando per colmare le lacune tra le due parti, dopo una settimana di colloqui in Qatar. Lo ha detto all’AFP un funzionario a conoscenza dei negoziati. \”I mediatori stanno esplorando attivamente meccanismi innovativi per aiutare a colmare le lacune rimanenti e mantenere lo slancio nei negoziati\”, ha detto il funzionario che ha chiesto l’anonimato.
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Dall’alba di oggi, 51 persone sono state uccise dai bombardamenti condotti dall’Idf nella Striscia di Gaza. Lo rivelano fonti medica di Gaza.
“,”postId”:”4d7acb00-34e6-4750-b0a5-99e3637567e4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T14:39:56.850Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T16:39:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ehud Olmert, la città umanitaria sarebbe campo di concentramento”,”content”:”
La \”città umanitaria\” progettata all’interno di Gaza, destinata a ospitare centinaia di migliaia di palestinesi, sarebbe un \”campo di concentramento\”: lo ha detto l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert al Guardian. Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato la scorsa settimana di aver incaricato l’esercito di promuovere i piani per la zona, che alla fine conterrà l’intera popolazione di Gaza. L’area sorgerà sulle rovine della città di Rafah, nel sud di Gaza, e una volta entrati nella zona, i palestinesi non saranno autorizzati a uscirne. \”È un campo di concentramento. Mi dispiace – ha avvertito Olmert – Se i palestinesi verranno deportati nella nuova ‘città umanitaria’, allora si potrà dire che si tratta di una pulizia etnica\”.
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Il presidente della Mezzaluna rossa iraniana, Pirhossein Kolivand, ha dichiarato che Israele ha colpito in modo intenzionale le squadre dell’organizzazione di soccorso durante la \”guerra dei 12 giorni\” e che 5 membri dell’organizzazione sono stati uccisi durante i raid. \”Gli attacchi sono stati completamente intenzionali, non casuali\”, ha affermato Kolivand, durante una conferenza stampa presso il ministero degli Esteri di Teheran, aggiungendo che i centri medici che dovrebbero essere protetti sotto le convenzioni di Ginevra sono stati invece \”consapevolmente presi di mira in modo pesante\” negli attacchi di Israele . Oltre a cinque membri della Mezzaluna rossa uccisi durante gli attacchi, Kolivand ha menzionato \”126 sono donne e 41 bambini\” tra i civili uccisi durante i raid, mentre \”circa 8.200 case sono state danneggiate, tra cui 400 che sono state completamente distrutte\”, riferisce Irna.
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Almeno 47 persone sono morte dall’alba a Gaza in attacchi delle forze israeliane. Lo ha riferito al Jazeera citando fonti sanitarie.
“,”postId”:”b0352c0c-7c03-4e46-872f-1025b177c091″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T11:34:26.227Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T13:34:26+0200″,”video”:{“videoId”:”1023656″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gerusalemme-proteste-per-liberazione-ostaggi-da-gaza-1023656″},”altBackground”:true,”postId”:”7b9234a7-1252-4a70-8d84-04459130ae4f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T11:27:19.722Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T13:27:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Stampa: a buon punto mediazione Ue per aiuti umanitari”,”content”:”
Sono ormai in fase avanzata negoziati tra l’Unione europea e Israele per la consegna di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso tutti i valichi e per il rilascio delle tasse palestinesi che Israele riscuote e dovrebbe trasferire all’Autorita’ palestinese, stimati in 8 miliardi di shekel (circa 2,3 miliardi di dollari). A riferirlo a Sky News Arabia è stata una fonte palestinese. Da giorni circolano voci di una trattativa dell’Alto rappresentante Kaja Kallas per convincere Israele a consentire un afflusso massiccio di aiuti nella Striscia. I negoziati riguardano anche l’allentamento delle restrizioni al movimento dei palestinesi nella Cisgiordania occupata e la cessazione degli attacchi dei coloni contro i villaggi palestinesi. In cambio, l’Ue rinuncerebbe a imporre le minacciate sanzioni economiche e commerciali a Israele. La mediazione avrebbe il sostegno dell’amministrazione statunitense.
“,”postId”:”b0905332-0097-4f63-a816-de5a6275a58c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T10:44:59.047Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T12:44:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mo: ministri Israele e Palestina oggi a Bruxelles”,”content”:”
I ministri degli Esteri israeliano e palestinese sono attesi a Bruxelles oggi per un incontro tra l’Unione Europea e i suoi vicini meridionali, mentre il governo palestinese nega che ci sarà un incontro tra i due funzionari. L’incontro, che mira ad approfondire la cooperazione tra l’Ue e i suoi vicini meridionali, mediorientali e nordafricani, si svolge sullo sfondo della guerra nella Striscia di Gaza, innescata dall’attacco senza precedenti del movimento islamista Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023.
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Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati palestinese ha confermato in una dichiarazione la presenza all’incontro del viceministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, Varsen Aghabekian Shahin, ma ha negato un incontro con il suo omologo israeliano, Gideon Saar, criticando \”alcuni media e social network\” che avevano pubblicato notizie in tal senso.
“,”postId”:”750a1e4f-405a-4464-9db4-9062dabe74c0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T10:32:19.084Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T12:32:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, ‘oltre 100 terroristi Hamas eliminati nel nord di Gaza’ “,”content”:”
L’esercito israeliano (Idf) ha eliminato, con \”metodi di combattimento unici\”, oltre 100 terroristi di Hamas nelle ultime settimane nella zona di Jabaliya, nella Striscia di Gaza settentrionale: lo ha reso noto su Telegram l’Idf. Le operazioni, si legge in un comunicato stampa, sono state portate a termine negli ultimi giorni dalle truppe dell’Unità Multidimensionale attive sotto il comando della 162esima Divisione e in coordinamento con le truppe di fanteria. Oltre ai metodi di combattimento unici, prosegue la nota, sono stati utilizzati \”armamenti tecnologici avanzati e un’ampia gamma di capacità di raccolta di informazioni\”. In altre operazioni, le truppe hanno localizzato e smantellato strutture militari, depositi di armi e postazioni di osservazione di Hamas, conclude l’Idf.
“,”postId”:”a930b010-7d0c-4480-8d39-a33476e88548″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T09:57:11.023Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T11:57:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti mediche, attacchi israeliani a Gaza, i morti sono 23 “,”content”:”
E’ salito ad almeno 23 il bilancio dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi in seguito agli attacchi israeliani: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Una fonte dell’ospedale Al-Shifa ha riferito che tre persone, tra cui una donna, sono state uccise in un attacco israeliano vicino all’università nel sud di Gaza City.
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Jet dell’aviazione israeliana sorvolano le regioni meridionali siriane di Daraa e Qunaytra, a ridosso delle Alture occupate del Golan, come segnale di avvertimento per le uccisioni di drusi negli scontri con i beduini in corso da diverse ore, che finora causato la morte di una cinquantina di persone e il ferimento di più di 100. Lo riportano i media internazionali. Nei mesi e nelle settimane scorsi il governo israeliano ha ripetutamente invitato il nuovo governo siriano a proteggere la comunità drusa di Siria, legata a livello confessionale e familiare alla comunità drusa in Israele e a quella in Libano.
“,”postId”:”5819d80b-27c2-4187-a86a-45874626d1c8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T09:10:18.772Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T11:10:18+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mo, Tajani: ‘Mediterraneo è risorsa da valorizzare anche con Via del Cotone'”,”content”:”
”Il Mediterraneo non può e non deve essere un problema, deve essere una risorsa per tutti noi, una porta aperta verso l’Oceano indiano”. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sabato ai giornalisti a margine del Forum di Dubrovnik. ”Dobbiamo utilizzare il Mediterraneo come parte dell’importante Vide del Cotone che parte dall’India, attraversa Israele, i Paesi del Golfo e l’Africa e arriva fino a Triste. Una grande opportunità da valorizzare”, ha aggiunto.
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I team di Medici Senza Frontiere (Msf) stanno assistendo a un aumento rapido e senza precedenti di malnutrizione acuta tra la popolazione di Gaza. Nelle cliniche Msf di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e di Gaza City, nel nord, i team stanno registrando il più alto numero di casi di malnutrizione mai osservato da Msf nella Striscia. Oltre 700 donne incinte e in fase di allattamento e quasi 500 bambini affetti da malnutrizione severa e moderata, sono attualmente in cura nei centri di alimentazione terapeutica ambulatoriale in entrambe le cliniche. Solo nella clinica di Gaza City, i casi sono quasi quadruplicati in meno di 2 mesi: da 293 a maggio a 983 all’inizio di luglio. Tra questi, 326 sono bambini di età compresa tra i 6 e i 23 mesi. ”E’ la prima volta che assistiamo a un numero così alto di casi di malnutrizione a Gaza. La fame a cui è costretta la popolazione è intenzionale: potrebbe finire domani se solo le autorità israeliane permettessero l’ingresso di cibo su larga scala”, dichiara Mohammed Abu Mughaisib, vicecoordinatore medico di Msf a Gaza. La presenza di casi di malnutrizione a Gaza è il risultato di scelte deliberate e calcolate da parte delle autorità israeliane, tra queste: limitare l’ingresso di cibo al minimo indispensabile per la sopravvivenza, controllare e militarizzare la distribuzione degli aiuti, il tutto dopo aver ostacolato e reso di fatto impossibile ogni attività locale di produzione alimentare.
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L’Iran ha minacciato una risposta dura se Germania, Francia e Gran Bretagna andranno avanti con una richiesta alle Nazioni Unite di ripristinare le sanzioni contro Teheran, sulla base dell’accordo del 2015. \”La questione non ha basi legali o internazionali\”, ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baqaei. \”La minaccia di utilizzare questo meccanismo e’ un atto politico e un’azione nella direzione del confronto con l’Iran, che sara’ affrontata con una risposta appropriata dell’Iran\”, ha assicurato.
“,”postId”:”9b43179e-1c4b-426e-9d1c-1e408bab3938″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T08:26:05.302Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T10:26:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, Teheran: nessuna data per nuovo colloquio con Usa “,”content”:”
Non c’è ancora nessuna data per una nuova tornata di colloqui indiretti tra Iran e Stato Uniti sul programma nucleare di Teheran. A riferirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri.
“,”postId”:”fd10dca9-b4c6-4be8-8678-447d5ae3e0d3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T08:24:51.049Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T10:24:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti gabinetto, Netanyahu pronto a compromessi per accordo “,”content”:”
Secondo fonti del gabinetto di sicurezza, il premier Benjamin Netanyahu e’ determinato a raggiungere un accordo su Gaza e per farlo e’ pronto a scendere a compromessi mai fatti prima. Lo riferisce il sito d’informazione Ynet News. In base alle anticipazioni di queste stesse fonti, il capo del governo israeliano e’ disposto a mostrare flessibilita’ riguardo al ritiro delle IDF dall’asse Morag, nonostante la sua precedente opposizione. Le fonti hanno affermato che ci sono contatti a Doha e che le squadre stanno lavorando sodo e discutendo mappe di ritiro aggiornate. \”Anche se non si raggiunge un accordo entro un giorno o due, la situazione si sta evolvendo. Potrebbe volerci ancora qualche giorno. Se si raggiunge un accordo, non ci sara’ una citta’ umanitaria a Rafah, non verra’ mantenuta alcuna zona umanitaria. Netanyahu e’ disposto a scendere a compromessi su questioni su cui non era mai sceso a compromessi in precedenza\”, hanno affermato.
“,”postId”:”39e6f228-2c4f-48d6-bea8-bb55317f2d45″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-14T08:14:56.125Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-14T10:14:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti mediche, ‘attacchi Israele a Gaza, 12 morti dall’alba’ “,”content”:”
Almeno 12 persone sono state uccise durante gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Una persona è stata uccisa e diverse sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano contro un’autocisterna nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Secondo una fonte dell’ospedale Baptist, due persone sono state uccise in un attacco al quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. Una fonte medica dell’ospedale Al-Shifa, nel nord di Gaza, ha affermato che cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco nella zona di al-Saftawi.
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Il mondo della cultura italiana si mobilita per Francesca Albanese e Gaza. Su iniziativa di Tlon (Andrea Colamedici e Maura Gancitano), e’ stata scritta una lettera aperta in difesa della Relatrice speciale delle Nazioni Unite sanzionata dagli Stati Uniti per aver documentato la situazione nei territori palestinesi occupati, e sottoscritta da alcune delle piu’ importanti voci del mondo culturale italiano. Tra i primi firmatari della lettera figurano nomi di primo piano del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Valeria Golino, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Claudio Santamaria. Al loro fianco, icone della cultura come Serena Dandini, Lella Costa e Alessandro Bergonzoni, intellettuali come lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lidia Ravera, oltre a voci influenti della musica contemporanea come Marracash, Francesca Michielin, Cosmo e La Rappresentante di Lista.
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Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha respinto le affermazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui Teheran non dovrebbe produrre missili con una gittata di oltre 480 chilometri. \”A parte la farsa che l’Iran accetti qualsiasi cosa un criminale di guerra ricercato abbia da dire, sorge l’inevitabile domanda: cosa sta fumando esattamente Netanyahu? E se non c’è nulla, cosa ha esattamente il Mossad sulla Casa Bianca?\”, ha scritto oggi Araghchi su X. Netanyahu ha promesso di cancellare oltre 40 anni di conquiste nucleari pacifiche dell’Iran, ha aggiunto Araghchi, sottolineando: \”Avendo miseramente fallito nel raggiungere uno qualsiasi dei suoi obiettivi di guerra in Iran ed essendo costretto a correre da ‘papà’, quando i nostri potenti missili hanno spianato siti segreti del regime israeliano – che Netanyahu sta ancora censurando – sta apertamente dettando ciò che gli Stati Uniti dovrebbero o non dovrebbero dire o fare nei colloqui con l’Iran\”.
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”E’ un campo di concentramento” per l’intera popolazione palestinese la cosiddetta ”città umanitaria” che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha proposto di costruire sulle macerie di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e dalla quale sarebbe vietato andarsene. Lo ha dichiarato l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert in una intervista al Guardian nella quale parla di ”pulizia etnica” e definendo la costruzione del campo un’escalation rispetto ai crimini di guerra che Israele sta già commettendo nella Striscia di Gaza. \”Se i palestinesi verranno deportati nella nuova ‘città umanitaria’, allora si potrà dire che si tratta di una pulizia etnica. Non è ancora successo\”, ha detto Olmert, perché l’attuale campagna di Israele di evacuare i civili per proteggerli dai combattimenti è legale secondo il diritto internazionale. I palestinesi, inoltre, sono tornati nelle aree in cui le operazioni militari sono terminate. Ma non è credibile, secondo Olmert, la tesi secondo la quale la ‘città umanitaria’ servirebbe a proteggere i palestinesi. ”Se si costruisce un campo per ‘ripulire’ più di metà di Gaza, allora l’inevitabile comprensione della strategia è che non si tratta di salvare i palestinesi. Si tratta di deportarli, di cacciarli e di buttarli via. Non ho altre convinzioni, almeno io”, ha detto Olmert.
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\”Il Trattato del Quirinale rimane strumento privilegiato di cooperazione bilaterale, la cui attuazione riveste, per Parigi come per Roma, carattere prioritario. Una collaborazione strutturata tra partner fidati è indispensabile per affrontare l’attuale contesto internazionale, segnato da sfide complesse e tensioni crescenti\”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, sottolineando come i due Paesi siano \”chiamati a mantenere assieme un ruolo di primo piano sulla scena mondiale, a cominciare dall’impegno per contrastare efficacemente le attuali e più urgenti minacce alla pace\”.
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Le Forze di difesa israeliane (IDF) affermano di aver colpito oltre 100 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza durante le ultime 24 ore, mentre i media palestinesi riportano decine di vittime. L’IDF ha precisato che tra gli obiettivi dell’aviazione israeliana figurano agenti, edifici utilizzati da gruppi terroristici, depositi di armi, tunnel e altre infrastrutture terroristiche. L’ultimo bilancio diffuso da fonti di stampa palestinesi fa riferimento a 43 morti, mentre il ministero della Sanita’ di Gaza – gestito da Hamas – ha precisato che finora sono state uccise oltre 58 mila persone nel confitto con Israele.
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Il ministro degli Esteri Gideon Saar e’ partito per una visita all’Unione Europea a Bruxelles. Lo riferisce il sito d’informazione Ynet News, precisando che il capo della diplomazia israeliana e’ stato invitato da Kaja Kallas, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, e dalla Commissaria UE per il Mediterraneo, Dubravka Suica. La conferma della visita di Saar a Bruxelles arriva anche da un comunicato diramato dal ministero degli Esteri, nel quale viene precisato che il ministro partecipera’ a una riunione ministeriale tra l’Unione Europea e i Paesi limitrofi del Medio Oriente e del Nord Africa. La visita di Saar si svolge a margine di una discussione del Consiglio Affari Esteri dell’UE su Israele, che esaminera’ le accuse di violazioni del diritto internazionale nella guerra di Gaza. La visita fa seguito a una precedente discussione in cui non e’ stata presa alcuna decisione sulla sospensione dell’Accordo di Associazione con Israele.
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Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza gestito da Hamas ha annunciato che sono almeno 58.026 le persone rimaste uccise o presumibilmente morte nei combattimenti nell’enclave palestinese dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023. Lo riportano i media locali. Il bilancio non può essere verificato e non distingue tra civili e combattenti, sottolineano da parte loro fonti dello Stato ebraico. Il dicastero palestinese afferma che donne e bambini rappresentano più della metà delle vittime.
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La Difesa Civile ha reso noto che gli attacchi israeliani hanno ucciso 43 palestinesi nella Striscia di Gaza, dove Donald Trump spera che la situazione sara’ \”risolta\” la prossima settimana, nonostante lo stallo nei colloqui per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Le due parti si accusano a vicenda di aver bloccato questi negoziati avviati il 6 luglio a Doha attraverso Qatar, Egitto e Stati Uniti, per porre fine a 21 mesi di guerra innescata dall’attacco del movimento islamista palestinese in Israele il 7 ottobre 2023. \”Su Gaza, stiamo parlando e speriamo che si risolva la prossima settimana\”, ha detto Trump domenica sera, ribadendo le sue dichiarazioni ottimistiche del 4 luglio. Il giorno prima, sette agenzie delle Nazioni Unite avevano avvertito del \”livello critico\” di carenza di carburante a Gaza, che costituiva un \”nuovo fardello insopportabile\” per \”una popolazione sull’orlo della carestia\”. \”Solo 150.000 litri di carburante sono stati in grado di entrare negli ultimi giorni\”, ha detto domenica all’AFP il capo della rete di ONG palestinesi a Gaza, Amjad Shawa, aggiungendo che \”sarebbero necessari 275.000 litri al giorno per soddisfare i bisogni di base\”.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto ai giornalisti che sono in corso colloqui sul conflitto israeliano a Gaza e spera in progressi nella prossima settimana, anche se i negoziati per il cessate il fuoco a Doha sono in stallo. \”Gaza – stiamo parlando e speriamo di sistemare la questione nel corso della prossima settimana\”, ha detto Trump, facendo eco ai commenti altrettanto ottimistici che ha fatto il 4 luglio.
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe promesso al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich in recenti incontri che, a seguito della proposta di cessate il fuoco di 60 giorni con Hamas attualmente in discussione a Doha, Israele riprenderà la sua guerra contro Hamas a Gaza. Lo riporta Channel 12. “E’ nostra intenzione, dopo la tregua, trasferire la popolazione della Striscia verso sud e imporre un assedio al nord di Gaza”, avrebbe detto Netanyahu a Smotrich, che sta cercando garanzie dal premier che la guerra a Gaza riprenderà a pieno ritmo dopo la fine del cessate il fuoco.
L’esercito israeliano (Idf) ha eliminato, con “metodi di combattimento unici”, oltre 100 terroristi di Hamas nelle ultime settimane nella zona di Jabaliya, nella Striscia di Gaza settentrionale: lo ha reso noto su Telegram l’Idf.
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10 minuti fa
I parlamentari di Degel HaTorah hanno annunciato ufficialmente il loro ritiro dalla coalizione di Governo, dopo che quest’ultimo “ha ripetutamente violato i suoi impegni a garantire lo status degli studenti di yeshiva dedicati ai loro studi”. I parlamentari Moshe Gafni, il viceministro Uri Maklev, i parlamentari Yaakov Asher, Yitzhak Pindrus e Eliyahu Baruchi hanno ora annunciato il loro ritiro dalla coalizione e hanno pubblicato una foto congiunta che li ritrae mentre firmano le loro lettere di uscita dalla maggioranza a sostegno di Netanyahu
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13 minuti fa
28 minuti fa
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

35 minuti fa
Anche la fazione Agudat Yisrael, dopo Degel HaTorah, annuncia l’uscita dalla coalizione e dal governo di Benjamin Netanyahu. Lo ha dichiarato il Ministro degli Affari di Gerusalemme, Meir Porush, spiegando che la decisione di dimettersi è stata presa dopo aver visionato questa sera il nuovo disegno di legge sulla coscrizione per gli Haredi, che a suo dire non “soddisfa le richieste” della fazione e dei suoi leader spirituali. Con entrambe le fazioni dell’Ebraismo Unito della Torah scomparse, il partito Shas di Aryeh Deri rimarrà l’unica fazione ultraortodossa nel governo del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.
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22:50
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
22:10
“Offro le mie congratulazioni per la vittoria sull’infido regime sionista”. Così in un post su X l’ayatollah Ali Khamenei, annunciando il suo terzo videomessaggio. “Anche in questo caso, la Repubblica Islamica è uscita vittoriosa e, in cambio, ha dato un duro schiaffo in faccia all’America”, ha affermato la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, in un comunicato scritto pubblicato dall’agenzia Iran e su X.

21:59
21:40
Tre soldati dell’Idf sono stati uccisi e un ufficiale è rimasto gravemente ferito durante gli scontri di oggi nella Striscia di Gaza settentrionale, ha annunciato l’esercito. Secondo una prima indagine, i soldati si trovavano a bordo di un carro armato che è stato colpito da un’esplosione a Jabalia, nel nord di Gaza, intorno a mezzogiorno di oggi. Inizialmente, l’Idf sospettava che il carro armato fosse stato colpito dal fuoco di un lanciarazzi di Hamas. Tuttavia, nelle ore successive all’incidente, l’esercito ritiene sempre più che l’esplosione possa essere stata causata da un proiettile malfunzionante detonato all’interno della torretta. L’esercito ha fatto sapere che sono in corso indagini sulle altre cause dell’esplosione, riporta il Times of Israel.
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21:32
Tre soldati dell’IDF sono stati uccisi e un ufficiale è rimasto gravemente ferito negli scontri di oggi nella Striscia di Gaza. I tre – di 21, 20 e 19 anni – erano a bordo di un carro armato che è stato colpito da un razzo. Tutti prestavano servizio nel 52esimo Battaglione della 401esima Brigata Corazzata. L’attacco è avvenuto a Jabalia, nel nord di Gaza, intorno a mezzogiorno.
21:30
Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.

21:01
Come ha riferito Axios, Putin avrebbe espresso il suo sostegno a un accordo nucleare che impedisca all’Iran di arricchire uranio. La Russia è da anni la principale sostenitrice diplomatica di Teheran sulla questione nucleare, ma Putin avrebbe ora assunto una posizione più dura a riguardo. Iran: ok a soluzione diplomatica

20:50
Sotto le bombe, le donne continuano a partorire in un contesto drammatico: i farmaci scarseggiano, le ambulanze sono quasi inesistenti e l’assistenza dei neonati nel post parto è impossibile da garantire. Il racconto di Eleonora Bruni, responsabile delle attività ostetriche di Emergency dopo sei settimane di attività nella clinica nell’area di alQarara, città a nord di Khan Yunis

20:38
“Il governo federale tedesco segue con grande preoccupazione le notizie relative alle numerose vittime causate dagli attuali combattimenti ad al-Suwayda” nel Sud della Siria: lo si legge in un comunicato pubblicato sul sito del ministero degli Esteri. “Il governo federale invita tutte le parti alla moderazione e sottolinea il dovere di tutti i soggetti coinvolti di proteggere i civili. I combattimenti devono cessare immediatamente”. Secondo Berlino il governo siriano deve agire per allentare la tensione e per raggiungere un equilibrio politico tra i gruppi etnici. A tal fine “sono di fondamentale importanza un processo di riconciliazione, un sistema giudiziario transitorio funzionante e un processo politico inclusivo. La Germania è pronta a continuare a sostenere il popolo siriano in questo difficile percorso”.
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20:21
A breve il presidente della Commissione per gli Affari Esteri e la Difesa, Yuli Edelstein, dovrebbe presentare il progetto di legge di esenzione dalla coscrizione. La notizia arriva da un alto funzionario ultra-ortodosso, a seguito dell’annuncio da parte della fazione Degel HaTorah del suo ritiro dalla coalizione e dal governo. Lo rivela Ynet. Il rabbino Yisrael Kravitz, che e’ vicino al rabbino Landau, ha detto in un’intervista alla radio Kol Barama che “se Netanyahu porterà una bozza che è stata concordata dai rabbini, torneremo al governo”.
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20:10
19:49
Il partito Degel HaTorah, corrente lituana dell’Ebraismo Unito della Torah, ha annunciato il suo ritiro dalla coalizione e dal governo. Citando le parole del rabbino Dov Landau, ha scritto che “dal momento in cui le autorita’ governative rivelano la loro intenzione di aumentare la miseria della vita degli studenti di Torah, e di volta in volta non rispettano i loro obblighi, l’opinione e’ che la partecipazione con il governo e la coalizione dovrebbe essere interrotta immediatamente”. I membri della Knesset della fazione Degel HaTorah questa mattina avevano ricevuto una lettera inequivocabile dalle case dei rabbini Landau e Hirsch, che li istruivano a lasciare la coalizione se un progetto di legge di esenzione dalla coscrizione non fosse stato presentato entro oggi. La fazione ha scritto che “in conformità con l’ordine di Maran, i membri della Knesset di Degel HaTorah lasceranno il governo e la coalizione oggi”.
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19:35
Al governo Meloni chiediamo “una denuncia netta dei crimini che il governo di estrema destra di Netanyahu sta portando avanti a Gaza e in Cisgiordania. La morte di 15mila bambini palestinesi non può essere considerato un errore tecnico. I crimini di Netanyahu si devono fermare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in una intervista al Tg3, spiegando la mozione su Gaza presentata dal Pd insieme a M5s e Avs e discussa stamattina in Aula alla Camera.
19:35
Israele ha presentato oggi ai mediatori di Doha una nuova serie di mappe che prevedono un’ulteriore riduzione della sua presenza a Gaza durante la tregua di 60 giorni attualmente in discussione. A dichiararlo è stato un diplomatico arabo citato dal Times of Israel.
Tuttavia, ha aggiunto la stessa fonte, è improbabile che le modifiche siano abbastanza significative da consentire una svolta. E’ la seconda volta che Israele rivede le mappe del suo proposto ritiro parziale da Gaza in due settimane.
La scorsa settimana, la revisione era stata fatta dietro pressione degli Stati Uniti, ma la proposta era stata respinta da Hamas perché insufficiente, perché prevedeva ancora che Israele mantenesse il controllo su oltre un terzo della Striscia, inclusa una zona cuscinetto di tre chilometri a Rafah. Confermando quanto riportato dal sito di notizie Axios, il diplomatico arabo infine affermato che la nuova versione delle mappe israeliane prevede una riduzione della zona cuscinetto di Rafah da tre a due chilometri.
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19:31
Al governo chiediamo “una denuncia netta dei crimini che il governo di estrema destra di Netanyahu sta portando avanti a Gaza e in Cisgiordania, la morte di 15.000 bambini palestinesi non può essere considerata un errore tecnico, i crimini di Netanyahu si devono fermare”. Lo dice Elly Schlein, intervistata dal Tg3, rispondendo a una domanda sulla mozione congiunta con 5 stelle e Avs sulla tragedia di Gaza.
19:15
“Oggi si terra’ la riunione ministeriale del Ue-Vicinato Meridionale. Potrei definirla storica perché tutti i ministri di tutti i Paesi si riuniranno insieme allo stesso tavolo”. Lo ha dichiarato la commissaria europea per il Mediterraneo, Dubravka Suica, al suo arrivo alla riunione Ue-Vicinato meridionale, dove i ministri degli Esteri dell’Autorita’ nazionale palestinese e di Israele si troveranno seduti allo stesso tavolo. “Trovo molto positivo che il ministro israeliano partecipi a questa sessione pomeridiana. Lo stesso vale per il ministro palestinese. Spero che lo scambio di opinioni e il dialogo siano l’unico modo in cui si puo’ arrivare alla pace. Non e’ facile, ma allo stesso tempo non desisteremo mai”, ha aggiunto. Parlando del Patto per il Mediterraneo, che sara’ presentato il prossimo 15 ottobre, ha proseguito, “stiamo cercando di unire le persone, di unire i Paesi, di lavorare per la pace e la sicurezza in Medio Oriente e nell’intero Mediterraneo. Per questo abbiamo bisogno di tutti al tavolo, di tutti insieme. Altrimenti non saremmo in grado di trasmettere il messaggio”.
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19:14
Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che il suo Paese ha inviato “un chiaro avvertimento al regime siriano” colpendo un’area nel sud della Siria per impedire alle forze governative di conquistare un villaggio druso. Gli attacchi israeliani, che hanno preso di mira un’area dove sono scoppiati scontri sanguinosi tra combattenti drusi e beduini, sono stati “un chiaro messaggio e un avvertimento al regime siriano. Non permetteremo che alcun danno venga arrecato ai drusi in Siria. Israele non resterà a guardare”, ha dichiarato Katz su X.
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19:14
Il procuratore generale Gali Baharav-Miara ha detto al primo ministro Benjamin Netanyahu che sono immediatamente necessarie misure piu’ severe contro gli evasori di leva haredi. Baharav-Miara ha ricordato che solo 1.700 uomini della comunita’ haredi si sono arruolati nell’anno di leva 2024-2025, mentre il governo si era impegnato con l’Alta Corte di Giustizia a reclutarne almeno 3.000. “Una situazione in cui il governo, da un lato, non sta adottando i mezzi minimi per aumentare l’applicazione dell’obbligo di leva, e, dall’altro lato, sta rendendo il peso del servizio militare ancora piu’ pesante per coloro che prestano servizio regolare e di riserva, costituisce un duro colpo al diritto all’uguaglianza, e aumenta notevolmente la disuguaglianza nel servizio militare e il danno per coloro che prestano servizio, ha detto Baharav-Miara a Netanyahu. “Sono quindi necessarie istruzioni chiare a tutti i dipartimenti governativi competenti per presentare nell’immediato un programma per aumentare l’applicazione, anche attraverso decisioni di gabinetto e amministrative che il governo puo’ prendere senza bisogno di approvare una legislazione”, ha aggiunto. I commenti del procuratore generale arrivano mentre Netanyahu sta affrontando una grave crisi di coalizione con i partiti ultra-ortodossi, che chiedono al governo di approvare una legge che ripristini le esenzioni generali dal servizio militare per gli studenti delle yeshiva.
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18:53
Il Ministro degli Affari Esteri dell’Egitto Badr Abdelatty, a Bruxelles per la ministeriale Ue-vicinato meridionale, non vede “nessun segnale” dell’attuazione dell’accordo fra Ue e Israele sulla consegna degli aiuti umanitari a Gaza. “La situazione su campo “è orribile”. “Ogni giorno ci sono oltre 100 persone uccise a Gaza solo perché vogliono ricevere gli aiuti, è una vergogna per tutti noi, siamo qui per parlare chiaro e dire ai nostri amici europei cosa accade sul campo”.
18:48
“La situazione sul campo a Gaza è grave, un conto è firmare accordi sulla carta e un altro attuarli: abbiamo visto dei segnali, più camion che entrano a Gaza, ma non è abbastanza”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando alla ministeriale Ue-vicinato meridionale. Per quanto riguarda le misure possibili contro Israele per le violazioni ai diritti umane Kallas ha sottolineato: “Mi è stato chiesto di stilare una lista, ora sono i 27 a dover decidere cosa fare”.
18:38
“Hamas vuole essere il mediatore e distributore degli aiuti, perché su questo ha prosperato: hanno ucciso palestinesi e attaccato americani ed è fondamentale separare la distribuzione degli aiuti, che devono arrivare alle persone, da Hamas e di questo abbiamo discusso con l’Ue”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar a Bruxelles, per partecipare alla ministeriale Ue-vicinato meridionale.
18:37
“C’è una guerra in corso lì” a Gaza, “e quello che sta succedendo sul terreno, principalmente per quanto riguarda l’iniziativa della Gaza Humanitarian Foundation, è che Hamas sta cercando di impedire alla popolazione di ricevere gli aiuti direttamente, perche’ vogliono essere loro i mediatori degli aiuti umanitari”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, all’arrivo alla riunione Ue-Vicinato meridionale. “E’ cosi’ che per Hamas e la Striscia di Gaza gli aiuti sono diventati una risorsa finanziaria. Minacciano la gente, sparano alle persone, hanno rapito alcune persone. Hanno ucciso palestinesi, hanno anche attaccato americani lì”, ha aggiunto. “Innanzitutto, è fondamentale che questi aiuti arrivino alla popolazione. In secondo luogo, è anche importante scollegare Hamas dagli aiuti, e questo è uno degli aspetti emersi nel nostro dialogo con l’Ue per sviluppare metodi affinché gli aiuti raggiungano effettivamente le persone”, ha concluso.
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18:25
“Sono certo che nessuna delle 10 proposte contenuta nel rapporto sarà applicata dai 27 Stati membri domani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar a Bruxelles, riferendosi al documento preparato dal Servizio di Azione Esterna dell’Ue che domani sarà discusso dai ministri al Consiglio Affari Esteri in relazione alla revisione dell’articolo 2 del consiglio di associazione.
18:25
“Sicuramente nessuna” delle possibili opzioni dell’Ue nei confronti dell’accordo di associazione con Israele “sara’ adottata dagli Stati membri”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, all’arrivo alla riunione Ue-Vicinato meridionale. “Non c’è alcuna giustificazione, fino a ora non sono state adottate, e credo che non le adotteranno neanche domani”, ha aggiunto.
18:14
L’esercito israeliano ha dichiarato che non avrebbe tollerato la “minaccia” di una presenza militare nel sud della Siria dopo aver colpito diversi carri armati vicino a Sweida, teatro di scontri tra tribù beduine sunnite e combattenti drusi. “La presenza di questi (carri armati) nel sud della Siria potrebbe rappresentare una minaccia per lo Stato di Israele. (L’esercito israeliano) non permetterà una minaccia militare nel sud della Siria e agirà contro di essa”, ha dichiarato l’esercito.
18:04
Attori, scrittori, musicisti, intellettuali: il mondo della cultura italiana si mobilita in favore di di Francesca Albanese, la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sanzionata dagli Stati Uniti per aver documentato la situazione nei territori palestinesi occupati. Su iniziativa di Tlon (Andrea Colamedici e Maura Gancitano), è stata scritta una lettera aperta che vede come destinatari il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ai quali viene chiesto di “difendere una cittadina italiana sanzionata per aver svolto il proprio mandato Onu”. Il documento invita il Parlamento a esprimersi con una mozione unitaria per la protezione diplomatica di Albanese. Tra i primi firmatari della lettera figurano nomi del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Valeria Golino, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Claudio Santamaria. Al loro fianco, icone della cultura come Serena Dandini, Lella Costa e Alessandro Bergonzoni, intellettuali come lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lidia Ravera, oltre a voci influenti della musica contemporanea come Marracash, Francesca Michielin, Cosmo e La Rappresentante di Lista fino ad arrivare al numero di 80 firmatari. La lettera denuncia le sanzioni imposte il 9 luglio 2025 dal Segretario di Stato Usa Marco Rubio come “un tentativo esplicito di distogliere l’attenzione mondiale dalla catastrofe umanitaria in corso a Gaza”, dove oltre 60.000 palestinesi hanno perso la vita, più della metà donne e bambini. “Non possiamo permettere che le sanzioni contro chi documenta le violazioni dei diritti umani diventino uno strumento per perpetuare l’impunità”, si legge nel documento. “Il silenzio su Gaza è complicità”.
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17:45
L’esercito israeliano ha dichiarato che non permetterà la “minaccia” di una presenza militare nel sud della Siria dopo aver colpito diversi carri armati vicino a Sweida, teatro di scontri tra tribù beduine sunnite e combattenti drusi. “La presenza di questi carri armati nel sud della Siria può rappresentare una minaccia per lo Stato di Israele. L’esercito israeliano non permetterà l’istituzione di una minaccia militare nel sud della Siria e opererà contro di essa”, ha dichiarato l’Idf.
17:13
Hamas accusa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non voler raggiungere un accordo per porre fine alla guerra a Gaza, mentre inizia la seconda settimana di colloqui in Qatar. “Netanyahu è abile nel bloccare un ciclo di negoziati dopo l’altro e non è disposto a raggiungere alcun accordo”, afferma il gruppo palestinese in una dichiarazione sul canale Telegram.
16:57
I mediatori nei colloqui tra Hamas e Israele stanno lavorando per colmare le lacune tra le due parti, dopo una settimana di colloqui in Qatar. Lo ha detto all’AFP un funzionario a conoscenza dei negoziati. “I mediatori stanno esplorando attivamente meccanismi innovativi per aiutare a colmare le lacune rimanenti e mantenere lo slancio nei negoziati”, ha detto il funzionario che ha chiesto l’anonimato.
16:51
Dall’alba di oggi, 51 persone sono state uccise dai bombardamenti condotti dall’Idf nella Striscia di Gaza. Lo rivelano fonti medica di Gaza.
16:39
La “città umanitaria” progettata all’interno di Gaza, destinata a ospitare centinaia di migliaia di palestinesi, sarebbe un “campo di concentramento”: lo ha detto l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert al Guardian. Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato la scorsa settimana di aver incaricato l’esercito di promuovere i piani per la zona, che alla fine conterrà l’intera popolazione di Gaza. L’area sorgerà sulle rovine della città di Rafah, nel sud di Gaza, e una volta entrati nella zona, i palestinesi non saranno autorizzati a uscirne. “È un campo di concentramento. Mi dispiace – ha avvertito Olmert – Se i palestinesi verranno deportati nella nuova ‘città umanitaria’, allora si potrà dire che si tratta di una pulizia etnica”.
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16:10
Il presidente della Mezzaluna rossa iraniana, Pirhossein Kolivand, ha dichiarato che Israele ha colpito in modo intenzionale le squadre dell’organizzazione di soccorso durante la “guerra dei 12 giorni” e che 5 membri dell’organizzazione sono stati uccisi durante i raid. “Gli attacchi sono stati completamente intenzionali, non casuali”, ha affermato Kolivand, durante una conferenza stampa presso il ministero degli Esteri di Teheran, aggiungendo che i centri medici che dovrebbero essere protetti sotto le convenzioni di Ginevra sono stati invece “consapevolmente presi di mira in modo pesante” negli attacchi di Israele . Oltre a cinque membri della Mezzaluna rossa uccisi durante gli attacchi, Kolivand ha menzionato “126 sono donne e 41 bambini” tra i civili uccisi durante i raid, mentre “circa 8.200 case sono state danneggiate, tra cui 400 che sono state completamente distrutte”, riferisce Irna.
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15:54
Almeno 47 persone sono morte dall’alba a Gaza in attacchi delle forze israeliane. Lo ha riferito al Jazeera citando fonti sanitarie.
13:27
Sono ormai in fase avanzata negoziati tra l’Unione europea e Israele per la consegna di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso tutti i valichi e per il rilascio delle tasse palestinesi che Israele riscuote e dovrebbe trasferire all’Autorita’ palestinese, stimati in 8 miliardi di shekel (circa 2,3 miliardi di dollari). A riferirlo a Sky News Arabia è stata una fonte palestinese. Da giorni circolano voci di una trattativa dell’Alto rappresentante Kaja Kallas per convincere Israele a consentire un afflusso massiccio di aiuti nella Striscia. I negoziati riguardano anche l’allentamento delle restrizioni al movimento dei palestinesi nella Cisgiordania occupata e la cessazione degli attacchi dei coloni contro i villaggi palestinesi. In cambio, l’Ue rinuncerebbe a imporre le minacciate sanzioni economiche e commerciali a Israele. La mediazione avrebbe il sostegno dell’amministrazione statunitense.
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12:44
I ministri degli Esteri israeliano e palestinese sono attesi a Bruxelles oggi per un incontro tra l’Unione Europea e i suoi vicini meridionali, mentre il governo palestinese nega che ci sarà un incontro tra i due funzionari. L’incontro, che mira ad approfondire la cooperazione tra l’Ue e i suoi vicini meridionali, mediorientali e nordafricani, si svolge sullo sfondo della guerra nella Striscia di Gaza, innescata dall’attacco senza precedenti del movimento islamista Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023.
Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati palestinese ha confermato in una dichiarazione la presenza all’incontro del viceministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, Varsen Aghabekian Shahin, ma ha negato un incontro con il suo omologo israeliano, Gideon Saar, criticando “alcuni media e social network” che avevano pubblicato notizie in tal senso.
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12:32
L’esercito israeliano (Idf) ha eliminato, con “metodi di combattimento unici”, oltre 100 terroristi di Hamas nelle ultime settimane nella zona di Jabaliya, nella Striscia di Gaza settentrionale: lo ha reso noto su Telegram l’Idf. Le operazioni, si legge in un comunicato stampa, sono state portate a termine negli ultimi giorni dalle truppe dell’Unità Multidimensionale attive sotto il comando della 162esima Divisione e in coordinamento con le truppe di fanteria. Oltre ai metodi di combattimento unici, prosegue la nota, sono stati utilizzati “armamenti tecnologici avanzati e un’ampia gamma di capacità di raccolta di informazioni”. In altre operazioni, le truppe hanno localizzato e smantellato strutture militari, depositi di armi e postazioni di osservazione di Hamas, conclude l’Idf.
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11:57
E’ salito ad almeno 23 il bilancio dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi in seguito agli attacchi israeliani: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Una fonte dell’ospedale Al-Shifa ha riferito che tre persone, tra cui una donna, sono state uccise in un attacco israeliano vicino all’università nel sud di Gaza City.
11:56
Jet dell’aviazione israeliana sorvolano le regioni meridionali siriane di Daraa e Qunaytra, a ridosso delle Alture occupate del Golan, come segnale di avvertimento per le uccisioni di drusi negli scontri con i beduini in corso da diverse ore, che finora causato la morte di una cinquantina di persone e il ferimento di più di 100. Lo riportano i media internazionali. Nei mesi e nelle settimane scorsi il governo israeliano ha ripetutamente invitato il nuovo governo siriano a proteggere la comunità drusa di Siria, legata a livello confessionale e familiare alla comunità drusa in Israele e a quella in Libano.
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11:10
”Il Mediterraneo non può e non deve essere un problema, deve essere una risorsa per tutti noi, una porta aperta verso l’Oceano indiano”. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sabato ai giornalisti a margine del Forum di Dubrovnik. ”Dobbiamo utilizzare il Mediterraneo come parte dell’importante Vide del Cotone che parte dall’India, attraversa Israele, i Paesi del Golfo e l’Africa e arriva fino a Triste. Una grande opportunità da valorizzare”, ha aggiunto.
10:42
I team di Medici Senza Frontiere (Msf) stanno assistendo a un aumento rapido e senza precedenti di malnutrizione acuta tra la popolazione di Gaza. Nelle cliniche Msf di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e di Gaza City, nel nord, i team stanno registrando il più alto numero di casi di malnutrizione mai osservato da Msf nella Striscia. Oltre 700 donne incinte e in fase di allattamento e quasi 500 bambini affetti da malnutrizione severa e moderata, sono attualmente in cura nei centri di alimentazione terapeutica ambulatoriale in entrambe le cliniche. Solo nella clinica di Gaza City, i casi sono quasi quadruplicati in meno di 2 mesi: da 293 a maggio a 983 all’inizio di luglio. Tra questi, 326 sono bambini di età compresa tra i 6 e i 23 mesi. ”E’ la prima volta che assistiamo a un numero così alto di casi di malnutrizione a Gaza. La fame a cui è costretta la popolazione è intenzionale: potrebbe finire domani se solo le autorità israeliane permettessero l’ingresso di cibo su larga scala”, dichiara Mohammed Abu Mughaisib, vicecoordinatore medico di Msf a Gaza. La presenza di casi di malnutrizione a Gaza è il risultato di scelte deliberate e calcolate da parte delle autorità israeliane, tra queste: limitare l’ingresso di cibo al minimo indispensabile per la sopravvivenza, controllare e militarizzare la distribuzione degli aiuti, il tutto dopo aver ostacolato e reso di fatto impossibile ogni attività locale di produzione alimentare.
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10:40
L’Iran ha minacciato una risposta dura se Germania, Francia e Gran Bretagna andranno avanti con una richiesta alle Nazioni Unite di ripristinare le sanzioni contro Teheran, sulla base dell’accordo del 2015. “La questione non ha basi legali o internazionali”, ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baqaei. “La minaccia di utilizzare questo meccanismo e’ un atto politico e un’azione nella direzione del confronto con l’Iran, che sara’ affrontata con una risposta appropriata dell’Iran”, ha assicurato.
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10:26
Non c’è ancora nessuna data per una nuova tornata di colloqui indiretti tra Iran e Stato Uniti sul programma nucleare di Teheran. A riferirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri.
10:24
Secondo fonti del gabinetto di sicurezza, il premier Benjamin Netanyahu e’ determinato a raggiungere un accordo su Gaza e per farlo e’ pronto a scendere a compromessi mai fatti prima. Lo riferisce il sito d’informazione Ynet News. In base alle anticipazioni di queste stesse fonti, il capo del governo israeliano e’ disposto a mostrare flessibilita’ riguardo al ritiro delle IDF dall’asse Morag, nonostante la sua precedente opposizione. Le fonti hanno affermato che ci sono contatti a Doha e che le squadre stanno lavorando sodo e discutendo mappe di ritiro aggiornate. “Anche se non si raggiunge un accordo entro un giorno o due, la situazione si sta evolvendo. Potrebbe volerci ancora qualche giorno. Se si raggiunge un accordo, non ci sara’ una citta’ umanitaria a Rafah, non verra’ mantenuta alcuna zona umanitaria. Netanyahu e’ disposto a scendere a compromessi su questioni su cui non era mai sceso a compromessi in precedenza”, hanno affermato.
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10:14
Almeno 12 persone sono state uccise durante gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Una persona è stata uccisa e diverse sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano contro un’autocisterna nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Secondo una fonte dell’ospedale Baptist, due persone sono state uccise in un attacco al quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. Una fonte medica dell’ospedale Al-Shifa, nel nord di Gaza, ha affermato che cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco nella zona di al-Saftawi.
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10:11
Il mondo della cultura italiana si mobilita per Francesca Albanese e Gaza. Su iniziativa di Tlon (Andrea Colamedici e Maura Gancitano), e’ stata scritta una lettera aperta in difesa della Relatrice speciale delle Nazioni Unite sanzionata dagli Stati Uniti per aver documentato la situazione nei territori palestinesi occupati, e sottoscritta da alcune delle piu’ importanti voci del mondo culturale italiano. Tra i primi firmatari della lettera figurano nomi di primo piano del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Valeria Golino, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Claudio Santamaria. Al loro fianco, icone della cultura come Serena Dandini, Lella Costa e Alessandro Bergonzoni, intellettuali come lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lidia Ravera, oltre a voci influenti della musica contemporanea come Marracash, Francesca Michielin, Cosmo e La Rappresentante di Lista.
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10:00
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha respinto le affermazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui Teheran non dovrebbe produrre missili con una gittata di oltre 480 chilometri. “A parte la farsa che l’Iran accetti qualsiasi cosa un criminale di guerra ricercato abbia da dire, sorge l’inevitabile domanda: cosa sta fumando esattamente Netanyahu? E se non c’è nulla, cosa ha esattamente il Mossad sulla Casa Bianca?”, ha scritto oggi Araghchi su X. Netanyahu ha promesso di cancellare oltre 40 anni di conquiste nucleari pacifiche dell’Iran, ha aggiunto Araghchi, sottolineando: “Avendo miseramente fallito nel raggiungere uno qualsiasi dei suoi obiettivi di guerra in Iran ed essendo costretto a correre da ‘papà’, quando i nostri potenti missili hanno spianato siti segreti del regime israeliano – che Netanyahu sta ancora censurando – sta apertamente dettando ciò che gli Stati Uniti dovrebbero o non dovrebbero dire o fare nei colloqui con l’Iran”.
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09:37
”E’ un campo di concentramento” per l’intera popolazione palestinese la cosiddetta ”città umanitaria” che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha proposto di costruire sulle macerie di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e dalla quale sarebbe vietato andarsene. Lo ha dichiarato l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert in una intervista al Guardian nella quale parla di ”pulizia etnica” e definendo la costruzione del campo un’escalation rispetto ai crimini di guerra che Israele sta già commettendo nella Striscia di Gaza. “Se i palestinesi verranno deportati nella nuova ‘città umanitaria’, allora si potrà dire che si tratta di una pulizia etnica. Non è ancora successo”, ha detto Olmert, perché l’attuale campagna di Israele di evacuare i civili per proteggerli dai combattimenti è legale secondo il diritto internazionale. I palestinesi, inoltre, sono tornati nelle aree in cui le operazioni militari sono terminate. Ma non è credibile, secondo Olmert, la tesi secondo la quale la ‘città umanitaria’ servirebbe a proteggere i palestinesi. ”Se si costruisce un campo per ‘ripulire’ più di metà di Gaza, allora l’inevitabile comprensione della strategia è che non si tratta di salvare i palestinesi. Si tratta di deportarli, di cacciarli e di buttarli via. Non ho altre convinzioni, almeno io”, ha detto Olmert.
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09:25
“Il Trattato del Quirinale rimane strumento privilegiato di cooperazione bilaterale, la cui attuazione riveste, per Parigi come per Roma, carattere prioritario. Una collaborazione strutturata tra partner fidati è indispensabile per affrontare l’attuale contesto internazionale, segnato da sfide complesse e tensioni crescenti”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, sottolineando come i due Paesi siano “chiamati a mantenere assieme un ruolo di primo piano sulla scena mondiale, a cominciare dall’impegno per contrastare efficacemente le attuali e più urgenti minacce alla pace”.
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08:51
Le Forze di difesa israeliane (IDF) affermano di aver colpito oltre 100 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza durante le ultime 24 ore, mentre i media palestinesi riportano decine di vittime. L’IDF ha precisato che tra gli obiettivi dell’aviazione israeliana figurano agenti, edifici utilizzati da gruppi terroristici, depositi di armi, tunnel e altre infrastrutture terroristiche. L’ultimo bilancio diffuso da fonti di stampa palestinesi fa riferimento a 43 morti, mentre il ministero della Sanita’ di Gaza – gestito da Hamas – ha precisato che finora sono state uccise oltre 58 mila persone nel confitto con Israele.
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08:13
Il ministro degli Esteri Gideon Saar e’ partito per una visita all’Unione Europea a Bruxelles. Lo riferisce il sito d’informazione Ynet News, precisando che il capo della diplomazia israeliana e’ stato invitato da Kaja Kallas, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, e dalla Commissaria UE per il Mediterraneo, Dubravka Suica. La conferma della visita di Saar a Bruxelles arriva anche da un comunicato diramato dal ministero degli Esteri, nel quale viene precisato che il ministro partecipera’ a una riunione ministeriale tra l’Unione Europea e i Paesi limitrofi del Medio Oriente e del Nord Africa. La visita di Saar si svolge a margine di una discussione del Consiglio Affari Esteri dell’UE su Israele, che esaminera’ le accuse di violazioni del diritto internazionale nella guerra di Gaza. La visita fa seguito a una precedente discussione in cui non e’ stata presa alcuna decisione sulla sospensione dell’Accordo di Associazione con Israele.
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06:57
Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza gestito da Hamas ha annunciato che sono almeno 58.026 le persone rimaste uccise o presumibilmente morte nei combattimenti nell’enclave palestinese dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023. Lo riportano i media locali. Il bilancio non può essere verificato e non distingue tra civili e combattenti, sottolineano da parte loro fonti dello Stato ebraico. Il dicastero palestinese afferma che donne e bambini rappresentano più della metà delle vittime.
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06:44
La Difesa Civile ha reso noto che gli attacchi israeliani hanno ucciso 43 palestinesi nella Striscia di Gaza, dove Donald Trump spera che la situazione sara’ “risolta” la prossima settimana, nonostante lo stallo nei colloqui per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Le due parti si accusano a vicenda di aver bloccato questi negoziati avviati il 6 luglio a Doha attraverso Qatar, Egitto e Stati Uniti, per porre fine a 21 mesi di guerra innescata dall’attacco del movimento islamista palestinese in Israele il 7 ottobre 2023. “Su Gaza, stiamo parlando e speriamo che si risolva la prossima settimana”, ha detto Trump domenica sera, ribadendo le sue dichiarazioni ottimistiche del 4 luglio. Il giorno prima, sette agenzie delle Nazioni Unite avevano avvertito del “livello critico” di carenza di carburante a Gaza, che costituiva un “nuovo fardello insopportabile” per “una popolazione sull’orlo della carestia”. “Solo 150.000 litri di carburante sono stati in grado di entrare negli ultimi giorni”, ha detto domenica all’AFP il capo della rete di ONG palestinesi a Gaza, Amjad Shawa, aggiungendo che “sarebbero necessari 275.000 litri al giorno per soddisfare i bisogni di base”.
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06:40
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto ai giornalisti che sono in corso colloqui sul conflitto israeliano a Gaza e spera in progressi nella prossima settimana, anche se i negoziati per il cessate il fuoco a Doha sono in stallo. “Gaza – stiamo parlando e speriamo di sistemare la questione nel corso della prossima settimana”, ha detto Trump, facendo eco ai commenti altrettanto ottimistici che ha fatto il 4 luglio.