Fiducia. Positività. Magia. Orgoglio. L’Italia ci crede. Stasera alle 21 contro la Norvegia (diretta su Rai 1), le azzurre si giocano l’accesso alla semifinale dell’Europeo. Un obiettivo – con questa formula a 16 squadre – mai raggiunto. Il massimo è stato appunto un quarto di finale 12 anni fa. C’erano in quella rosa Cecilia Salvai e Cristiana Girelli, entrambe destinate a una maglia da titolare stasera. L’Italia sogna, forte degli ultimi precedenti positivi contro le norvegesi (una vittoria e due pareggi) e forte di una prestazione contro la Spagna (soprattutto nel primo tempo) quasi alla pari contro le campionesse del Mondo. Il passaggio del turno dopo le ultime legnate tra Europeo e Mondiale (anche abbastanza meritate) ha dato entusiasmo ad un gruppo che aveva bisogno di questa potente iniezione di fiducia. «La stiamo preparando come tutte le altre partite – ha detto Soncin in conferenza stampa – perché per noi è sempre stato da dentro o fuori. Sappiamo di avere una grande responsabilità anche per quelle ragazzine che vedranno il match. Abbiamo curati tutti i dettagli anche se sarà una gara diversa da quelle precedenti. L’emozione dell’Europeo non è paragonabile alle qualificazioni». Si riparte dalle sue lacrime dopo la sfida alla Spagna: «Il momento più bello della mia vita» aveva dichiarato il ct nel momento in cui dopo il fischio finale di Portogallo-Belgio era arrivata l’ufficialità della qualificazione. «C’è una energia incredibile, siamo fortunate ad indossare questa maglia. Siamo orgogliose. Questa fase di avvicinamento – ha spiegato invece la capitana della Roma Manuela Giugliano – la stiamo vivendo in maniera molto serena. Entreremo in campo per portare a casa questa partita, abbiamo lavorato duro per arrivare a questo giorno e non abbiamo nessuna intenzione di tornare a casa». Sì, fiducia.
SCELTE
Si va di nuovo verso un 3-4-3 che in fase di non possesso palla diventa uno stretto 5-4-1. Torna Girelli dall’inizio in attacco al posto di Piemonte, mentre a destra il ballottaggio è tra Di Guglielmo e Oliviero (leggermente favorita). Davanti a Giuliani il terzetto composto da Lenzini, Salvai e Linari. Caruso e Giugliano in mezzo, a sinistra Boattin. A completare il reparto avanzato Cantore a destra e Bonansea a sinistra. Soprattutto sulla prima Soncin fa molto affidamento: dovrà essere abile ad attaccare lo spazio che la Norvegia lascerà alle spalle. Ci è riuscita contro la Spagna. La semifinale passa da lì.
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