Almeno tre palestinesi sono stati uccisi e diversi sono rimasti feriti dal fuoco dei carri armati israeliani entrati oggi nel sud e nell’est della città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale: lo riporta il Guardian, che cita fonti mediche. I proiettili dei tank avrebbero colpito otto case e tre moschee nella zona.  In precedenza fonti mediche nella Striscia avevano indicato che cinque membri della stessa famiglia sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano nella zona di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e altre due a Jabalia, nel nord. \n

\”Non riusciamo a capire le ragioni di tutto questo e, come il Papa giustamente ha detto, e anche noi lo ripetiamo continuamente, tutto questo non è giustificabile. Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza\” . Lo dice, in una intervista ai media vaticani, il cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.

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Non passano nemmeno 24 ore e a Gaza è un’altra strage tra la gente affamata in fila per gli aiuti. Le persone uccise dagli attacchi israeliani a Gaza sarebbero almeno 90 e più di 200 sono rimaste ferite, secondo fonti mediche ad al Jazeera. A Deir al-Balah, dove si trovano centinaia di migliaia di sfollati e, secondo l’intelligence, anche molti ostaggi israeliani, l’esercito israeliano prepara una nuova offensiva via terra. Sul fronte diplomatico Tel Aviv revoca il visto al responsabile Onu per gli affari umanitari. Appello del Papa: \”Basta barbarie, no allo spostamento forzato della popolazione\”.

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Al coro di voci contro i raid si è aggiunto anche il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, che ha denunciato a Deir al-Balah anche la presenza di \”operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una zona sicura e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano\”. \”Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano – ha aggiunto il ministro – soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari\”.

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Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, e il suo omologo iraniano, Aziz Nasirzadeh, hanno discusso del rafforzamento della cooperazione militare in un incontro a Mosca. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale russa RIA Novosti, citando l’ambasciatore iraniano.

“,”postId”:”b0c213d9-8e93-4bd2-841f-3fca0fe3d911″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T15:27:02.564Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T17:27:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas, progressi su detenuti ma non su dispiegamento Idf”,”content”:”

Hamas e Israele \”hanno fatto progressi\” sulla questione dei prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio di ostaggi ancora trattenuti a Gaza. A riferirlo è stata una fonte di Hamas. Restano invece lontane le posizioni sul dispiegamento dell’esercito israeliano a Gaza durante il cessate il fuoco, ha chiarito la fonte. \”Le nuove proposte che abbiamo ricevuto sono ancora in fase di studio e Hamas non tarderà a rispondere\”, ha detto. Una fonte egiziana vicina ai colloqui ha chiarito che i mediatori a Doha stanno ancora aspettando la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco. I membri della delegazione a Doha \”sono propensi a sostenere la proposta\”, ma \”l’ala militare di Hamas non ha inviato una risposta chiara\”. L’attuale proposta sul tavolo in discussione in Qatar propone una tregua di 60 giorni, durante la quale Hamas e Israele devono negoziare un cessate il fuoco permanente.

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Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani afferma che a Deir al-Balah, dove è in corso l’offensiva israeliana, \”ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una zona sicura e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano\”. \”Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano – aggiunge il ministro – soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari\”. 

“,”postId”:”f23ee827-56f4-4a3f-a8be-342780d2fc48″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T15:02:05.554Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T17:02:05+0200″,”video”:{“videoId”:”1025304″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/fuoco-israeliano-su-centro-distribuzione-aiuti-1025304″},”altBackground”:true,”title”:”Guerra Israele-Gaza, i carri armati entrano a Deir Al Balah”,”postId”:”6e86a9bc-21ea-4797-aa50-5a36bb59673e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T14:18:12.806Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T16:18:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Appello ultimativo a Israele su Gaza, 25 i Paesi firmatari”,”content”:”

Sono 25 in totale i ministri degli Esteri di Paesi europei ed extraeuropei che hanno firmato oggi l’appello dai toni ultimativi a Israele in cui si afferma che \”la guerra a Gaza deve finire ora\”. Lo rende noto – sul sito del governo britannico – il Foreign Office, il cui titolare, David Lammy, rivendica di essere stato promotore dell’iniziativa. Il testo risulta sottoscritto dai capi delle diplomazie di Regno Unito, Italia, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera, oltre che dalla commissaria Ue alla Parità, la belga di origine algerina Hadja Lahbib. Dalla lista mancano invece significativamente Paesi dell’Unione Europea come Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e altri, nonché il nome dell’alta rappresentante della politica estera di Bruxelles, Kaja Kallas. Il documento – pubblicato integralmente da Londra – contiene anche il no a ogni cambiamento demografico forzato, sia nella nella Striscia di Gaza sia nel resto dei \”Territori palestinesi occupati\”; chiede lo stop a ogni nuovo insediamento di coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme est; e ribadisce il sostegno al piano di pace arabo. Non senza sollecitare il rilascio immediato di tutti ostaggi israeliani rimasti nelle mani di Hamas e nel contempo la fine delle restrizioni sul flusso degli aiuti per la popolazione civile palestinese di Gaza allo stremo. 

“,”postId”:”4718ae3b-1635-4e85-8a74-3a07a64d643f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T14:17:56.976Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T16:17:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Emergency: \”A Deir al-Balah staff bloccato e attacco pesante\””,”content”:”

Dopo l’ordine israeliano di evacuazione di Deir al-Balah, le cliniche di Emergency ad al-Mawasi e al-Qarara, nella zona di Khan Younis, sono costrette a funzionare a ritmo ridotto nonostante i gravi bisogni perche’ il team internazionale e’ bloccato in casa e parte del team gazawi e’ dovuto scappare con le famiglie. Lo ha denunciato l’organizzazione umanitaria. \”Abbiamo passato una notte insonne per i bombardamenti iniziati a partire dalle 21 di ieri. Per tutta la notte e’ stato un susseguirsi di esplosioni, suoni di elicotteri che si avvicinavano, raffiche di armi automatiche, droni. Questa ennesima evacuazione compromette l’unica strada che era rimasta parzialmente percorribile in quell’area e ora ci impedisce di raggiungere i nostri presidi sanitari\”, ha raccontato Alessandro Migliorati, capoprogetto di Emergency a Gaza. \”Le nostre attivita’ sanitarie non si sono interrotte grazie ai colleghi che abitano in zone non colpite, ma c’e’ bisogno di tutto lo staff disponibile per poter assistere la popolazione. Ogni giorno visitiamo almeno 250 pazienti, un ritmo non sostenibile a staff ridotto\”.

“,”postId”:”a1ae13ee-c957-4c0f-926c-adcd49713fdb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T14:10:35.341Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T16:10:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa: \”Su Gaza governo israeliano non giustificabile\” (2)”,”content”:”

Ai media vaticani Pizzaballa racconta la sua visita pastorale nella comunita’ ferita giovedi’ scorso da un bombardamento israeliano: \”Mi hanno colpito le enormi distese di tende che prima non c’erano\”. \”Quando sono andato – prosegue -, erano tutti al sud, c’era il corridoio Netzarim che chiudeva. Sono tornati su, adesso c’è più di un milione di persone che non ha dove vivere. Soprattutto lungo il mare, ci sono lunghe distese di tende, dove la gente vive in condizioni di estrema precarietà sia dal punto di vista igienico che sotto qualsiasi altro profilo. E poi, l’altra immagine e’ l’ospedale: i bambini mutilati, accecati per le conseguenze dei bombardamenti\”. Israele sta ordinando di evacuare Gaza. Che ne sarà della popolazione superstite, stremata? \”Restera’ li’. C’è chi partirà, senz’altro, ma la maggioranza resterà li’\”, risponde il Patriarca di Gerusalemme. \”Non sa dove andare, prima di tutto, ma non vuole neanche partire, perché ha le radici lì, ha la casa lì, o meglio, avevano la casa li’, e vogliono ricostruirla lì. Il Papa su questo è stato molto chiaro: niente trasferimenti di popoli, non ci saranno riviere a Gaza\”.

“,”postId”:”5b744134-9a57-4ebe-b0b3-6e9d8f76c8ad”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T14:04:20.064Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T16:04:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Israele fermi immediatamente attacchi a Deir al-Balah\””,”content”:”

\”Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicura’ e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari\”. Lo scrive in una nota il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani.

“,”postId”:”89853391-769c-4671-acc6-1ad87f93410d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T13:46:40.127Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T15:46:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Italia e altri 22 Paesi: \”La guerra a Gaza deve finire ora\” (2)”,”content”:”

Oltre all’Italia e all’Ue, la dichiarazione pubblicata sul sito della Farnesina è firmata da Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. \”La sofferenza dei civili a Gaza ha raggiunto livelli mai visti prima. Il modello di distribuzione degli aiuti del governo israeliano è pericoloso, alimenta l’instabilità e priva i cittadini di Gaza della dignità umana. Condanniamo la distribuzione a goccia degli aiuti e l’uccisione disumana di civili, compresi bambini, che cercano di soddisfare i loro bisogni più elementari, come acqua e cibo. È orribile – si legge nella dichiarazione – che oltre 800 palestinesi siano stati uccisi mentre cercavano aiuto. Il rifiuto da parte del governo israeliano di fornire assistenza umanitaria essenziale alla popolazione civile è inaccettabile\”. \”Gli ostaggi crudelmente tenuti prigionieri da Hamas dal 7 ottobre 2023 continuano a soffrire terribilmente. Condanniamo la loro continua detenzione e chiediamo il loro rilascio immediato e incondizionato. Un cessate il fuoco negoziato offre la migliore speranza di riportarli a casa e porre fine all’agonia delle loro famiglie\”, prosegue l’appello. I 23 Paesi invitano Israele \”a revocare immediatamente le restrizioni al flusso di aiuti e a consentire urgentemente alle Nazioni Unite e alle Ong umanitarie di svolgere il loro lavoro salvavita in modo sicuro ed efficace. Invitiamo tutte le parti a proteggere i civili e a rispettare gli obblighi del diritto internazionale umanitario\”. \”Le proposte di trasferire la popolazione palestinese in una \”città umanitaria\” sono totalmente inaccettabili. Lo sfollamento forzato permanente – aggiunge la nota – è una violazione del diritto internazionale umanitario. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi iniziativa volta a modificare il territorio o la demografia nei Territori Palestinesi Occupati. Il piano di insediamento E1 annunciato dall’Amministrazione Civile israeliana, se attuato, dividerebbe in due lo Stato palestinese, rappresentando una flagrante violazione del diritto internazionale e compromettendo gravemente la soluzione dei due Stati. Nel frattempo, la costruzione di insediamenti in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, ha accelerato, mentre la violenza dei coloni contro i palestinesi è aumentata vertiginosamente. Questo deve cessare\”. 

“,”postId”:”958d02a2-d897-4158-9717-6800281e8010″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T13:42:28.409Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T15:42:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Italia e altri 22 Paesi: \”La guerra a Gaza deve finire ora\””,”content”:”

\”Noi, i firmatari elencati di seguito, siamo uniti da un messaggio semplice e urgente: la guerra a Gaza deve finire ora\”. Lo si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani insieme ai colleghi di altri 22 Paesi, europei e non solo, e al Commissario europeo per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi. 

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\”Non riusciamo a capire le ragioni di tutto questo e, come il Papa giustamente ha detto, e anche noi lo ripetiamo continuamente, tutto questo non è giustificabile. Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza\” . Lo dice, in una intervista ai media vaticani, il cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.

“,”postId”:”cf286063-8b67-4c3e-80c2-eb4d4fcd1e2a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T13:24:55.926Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T15:24:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani a Israele: \”Fermare immediatamente attacchi a Gaza\””,”content”:”

\”Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicura’ e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, cessino immediatamente\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che \”bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari\”.

“,”postId”:”ea55150f-9f75-49d7-aa1d-6d9e8cb9af23″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T13:24:21.465Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T15:24:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tank Idf a Deir al-Balah, famiglie ostaggi protestano”,”content”:”

Le forze armate israeliane hanno iniziato questa mattina l’annunciata operazione via terra a Deir al-Balah, nella zona centrale di Gaza. Lo hanno riferito i media israeliani. Dopo che ieri e’ stato emesso un avviso di evacuazione per l’area, oggi sono stati mostrati filmati dei carri armati che operano nell’area, per la prima volta dall’inizio della guerra. Gli attacchi dell’aviazione sono continuati per tutto il giorno e la notte, ha reso noto N12. L’offensiva ha suscitato pero’ le proteste delle famiglie degli ostaggi, preoccupate per la sorte dei loro cari. \”L’Idf ha ammesso in passato di non sapere dove siano i rapiti e se c’e’ una manovra di terra, c’e’ un pericolo per la vita dei rapiti in cattivita’\”, ha avvertito Robbie Chen, padre del soldato rapito Itai Chen. \”Dall’inizio della guerra, 41 ostaggi sono stati uccisi in prigionia. L’unico modo per portare tutti i rapiti all’ultimo e’ attraverso un accordo\”, ha ammonito. Di diverso parere il governo o almeno il ministro degli Insediamenti Orit Struk. In un’intervista a Kol Barama questa mattina si e’ detto a favore dell’espansione dei combattimenti nelle aree in cui l’Idf non era ancora entrato, anche a costo di mettere a rischio i rapiti.

“,”postId”:”83ff1910-5cfa-48fc-81b7-f9b22b4fb80f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T13:24:04.216Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T15:24:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Italia e 22 Paesi: \”Inaccettabile trasferire palestinesi\””,”content”:”

\”Le proposte di trasferire la popolazione palestinese in una ‘città umanitaria’ sono totalmente inaccettabili. Lo sfollamento forzato permanente è una violazione del diritto internazionale umanitario\”. Lo hanno ribadito i ministri degli Esteri di 23 Paesi, compresa l’Italia, insieme al commissario Ue per la Gestione delle crisi. \”Ci opponiamo fermamente a qualsiasi iniziativa volta a modificare il territorio o la demografia nei Territori Palestinesi Occupati. Il piano di insediamento E1 annunciato dall’Amministrazione Civile israeliana, se attuato, dividerebbe in due uno Stato palestinese, segnando una flagrante violazione del diritto internazionale e compromettendo gravemente la soluzione dei due Stati\”, hanno aggiunto. \”Nel frattempo, è aumentata la costruzione di insediamenti in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, mentre la violenza dei coloni contro i palestinesi è cresciuta vertiginosamente. Questo deve cessare\”.

“,”postId”:”065976ef-ea8e-49c0-a1d2-c99b177ee27c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T12:06:28.409Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T14:06:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Attacchi israeliani a Gaza, 134 morti in 24 ore\””,”content”:”

Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 134 persone sono state uccise e 1.155 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore.    Dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram, si contano 59.029 morti e 142.135 feriti.

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Il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, è tornato a commentare la recente crisi nel sud della Siria, affermando che l’autoproclamato presidente siriano Ahmad Al-Sharaa (Jolani) \”ha mostrato una posizione ferma\” mentre \”Israele non vuole stabilità nella regione\”. Parlando con i giornalisti, Erdogan ha detto che \”finora non sono state fatte concessioni\” da parte dell’autoproclamato governo centrale di Damasco e che \”in un momento in cui tutti gli attori che non potrebbero mai unirsi si stanno unendo sulla questione siriana. E’ essenziale spiegare chiaramente al mondo che Israele sta ostacolando questo progetto di stabilità\”, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Israele \”crede che una Siria unita non sarebbe nel suo interesse e continua con tali provocazioni\”, ha detto Erdogan, aggiungendo che Ankara non vuole una Siria \”frammentata\”. Secondo il leader turco, una \”ripresa della Siria\” rappresenterebbe uno \”sviluppo positivo\” anche per la Turchia, che continua a fornire \”tutto il supporto necessario per accelerare i rimpatri volontari\” di siriani giunti negli anni scorsi in Turchia come profughi in fuga dalla guerra e rimasti nel Paese con uno status di protezione temporanea. 

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\”A Gaza, Caritas Internationalis assiste a una situazione terribile in cui: 50 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas; l’intera Striscia viene bombardata e rasa al suolo per liberarla e renderla inabitabile; centinaia di migliaia di palestinesi vengono massacrati: i dati ufficiali riportano solo i decessi accertati nelle strutture sanitarie,ma sappiamo che le vittime sono molte di più; la popolazione è ridotta alla fame, al punto da rischiare la carestia; i bambini vengono bombardati mentre aspettano di ricevere alimenti terapeutici\”. Lo dice Caritas Internationalis che aggiunge:\”La storia non perdonerà la barbarie e la complicità\”.

“,”postId”:”171b3569-a892-4302-a51d-2aef70f030a0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T10:36:28.182Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T12:36:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti mediche: attacchi israeliani a Gaza, 27 morti”,”content”:”

Fonti mediche hanno affermato che almeno 27 persone sono state uccise dall’alba di oggi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, inclusi quattro palestinesi che stavano aspettando gli aiuti umanitari. Lo riporta Al Jazeera.

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Almeno tre palestinesi sono stati uccisi e diversi sono rimasti feriti dal fuoco dei carri armati israeliani entrati oggi nel sud e nell’est della città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale: lo riporta il Guardian, che cita fonti mediche. I proiettili dei tank avrebbero colpito otto case e tre moschee nella zona.    In precedenza fonti mediche nella Striscia avevano indicato che cinque membri della stessa famiglia sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano nella zona di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e altre due a Jabalia, nel nord. 

“,”postId”:”5056ffd3-b8ae-4e03-87f6-d57edfe2f40c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-21T09:46:03.576Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-21T11:46:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti mediche: 19 palestinesi morti di fame in 24 ore”,”content”:”

Almeno 19 palestinesi, inclusa una bambina di quattro anni, sono morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza: lo riportano la Bbc e la Cnn, che citano il portavoce dell’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.  La Cnn riporta inoltre che dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023 almeno 76 bambini sono deceduti per malnutrizione nella Striscia.

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\”Il destino dello Yemen sarà lo stesso di Teheran\”: lo ha affermato oggi in una nota il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. \”Gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per aver lanciato missili contro lo Stato di Israele. Continueremo ad agire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo per difendere lo Stato di Israele\”, ha aggiunto.    Katz ha confermato che le Forze di Difesa del Paese stanno colpendo \”obiettivi terroristici del regime terroristico Houthi presso il porto di Hodeida e stanno reprimendo con forza qualsiasi tentativo di ripristinare l’infrastruttura terroristica attaccata in precedenza\”.

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L’Esercito israeliano (Idf) \”ha colpito e smantellato infrastrutture militari appartenenti al regime terroristico Houthi nel porto di Hudaydah\”, in Yemen: lo ha reso noto l’Idf su Telegram.    \”Tra le infrastrutture militari colpite vi erano veicoli ingegneristici utilizzati per ristabilire l’infrastruttura del porto, contenitori di carburante, navi militari utilizzate per attività militari e di attacco contro lo Stato di Israele e navi nella zona marittima adiacente al porto, e ulteriori infrastrutture del terrore utilizzate dal regime terroristico Houthi\”, si legge in un comunicato stampa.

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Le forze israeliane hanno lanciato un assalto aereo e terrestre alla città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia Gaza, riporta la Bbc. L’operazione è iniziata nelle prime ore di oggi, poche ore dopo che l’Idf aveva emesso un avviso di evacuazione per i residenti di 6 isolati residenziali nella parte sud-occidentale della città. La zona è popolata da migliaia di sfollati provenienti da Rafah e Khan Younis, nel sud di Gaza. Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che i carri armati e i veicoli militari israeliani si sono spinti in città dal checkpoint di Kisufim sotto la copertura dell’artiglieria pesante e dei caccia.

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Fonti mediche nella Striscia di Gaza affermano che sette persone sono state uccise oggi in seguito agli attacchi dell’esercito israeliano, riporta Al Jazeera. Secondo fonti dell’ospedale Nasser di Khan Yunis, cinque membri della stessa famiglia sono morti quando la tenda in cui si trovavano nella zona di Al-Mawasi – nella Striscia di Gaza meridionale – è stata colpita. Un altro attacco israeliano ha ucciso altre due persone a Jabalia, nel nord della Striscia, secondo fonti del complesso ospedaliero di Al-Shifa. Al Jazeera riporta che le forze israeliane hanno anche sparato con droni contro i palestinesi rifugiati in una scuola a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Per ora non sono state segnalate vittime.

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Un ordine militare israeliano che impone ai residenti e agli sfollati nella zona di Deir el-Balah, a Gaza, di spostarsi verso sud ha inferto \”un altro colpo devastante\” agli sforzi umanitari nel territorio devastato dalla guerra. Lo afferma l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari \”avverte che l’ordine di emesso oggi dall’esercito israeliano ha inferto un altro colpo devastante alle già fragili linee di approvvigionamento che mantengono in vita la popolazione della Striscia di Gaza\”, si legge in una nota.

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L’inviato Usa per gli ostaggi, Adam Boehler, si è detto \”più ottimista di prima\” rispetto a un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza che porti alla liberazione di rapiti. \”Hamas è molto rigido. Gli sono state offerte molte proposte che avrebbero dovuto accettare, ed è ora che rilascino gli ostaggi\”, ha affermato in un’intervista alla Cnn. Boehler ha dichiarato di aspettarsi che il gruppo militante palestinese adotti misure che portino a un accordo.

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Almeno tre palestinesi sono stati uccisi e diversi sono rimasti feriti dal fuoco dei carri armati israeliani entrati oggi nel sud e nell’est della città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale: lo riporta il Guardian, che cita fonti mediche. I proiettili dei tank avrebbero colpito otto case e tre moschee nella zona.  In precedenza fonti mediche nella Striscia avevano indicato che cinque membri della stessa famiglia sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano nella zona di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e altre due a Jabalia, nel nord. 

“Non riusciamo a capire le ragioni di tutto questo e, come il Papa giustamente ha detto, e anche noi lo ripetiamo continuamente, tutto questo non è giustificabile. Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza” . Lo dice, in una intervista ai media vaticani, il cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.

Non passano nemmeno 24 ore e a Gaza è un’altra strage tra la gente affamata in fila per gli aiuti. Le persone uccise dagli attacchi israeliani a Gaza sarebbero almeno 90 e più di 200 sono rimaste ferite, secondo fonti mediche ad al Jazeera. A Deir al-Balah, dove si trovano centinaia di migliaia di sfollati e, secondo l’intelligence, anche molti ostaggi israeliani, l’esercito israeliano prepara una nuova offensiva via terra. Sul fronte diplomatico Tel Aviv revoca il visto al responsabile Onu per gli affari umanitari. Appello del Papa: “Basta barbarie, no allo spostamento forzato della popolazione”.

Al coro di voci contro i raid si è aggiunto anche il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, che ha denunciato a Deir al-Balah anche la presenza di “operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una zona sicura e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano”. “Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano – ha aggiunto il ministro – soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”.

Gli approfondimenti:

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meno di un minuto fa

Russia-Iran, incontro tra i due ministri della Difesa a Mosca

Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, e il suo omologo iraniano, Aziz Nasirzadeh, hanno discusso del rafforzamento della cooperazione militare in un incontro a Mosca. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale russa RIA Novosti, citando l’ambasciatore iraniano.

1 minuto fa

Hamas, progressi su detenuti ma non su dispiegamento Idf

Hamas e Israele “hanno fatto progressi” sulla questione dei prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio di ostaggi ancora trattenuti a Gaza. A riferirlo è stata una fonte di Hamas. Restano invece lontane le posizioni sul dispiegamento dell’esercito israeliano a Gaza durante il cessate il fuoco, ha chiarito la fonte. “Le nuove proposte che abbiamo ricevuto sono ancora in fase di studio e Hamas non tarderà a rispondere”, ha detto. Una fonte egiziana vicina ai colloqui ha chiarito che i mediatori a Doha stanno ancora aspettando la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco. I membri della delegazione a Doha “sono propensi a sostenere la proposta”, ma “l’ala militare di Hamas non ha inviato una risposta chiara”. L’attuale proposta sul tavolo in discussione in Qatar propone una tregua di 60 giorni, durante la quale Hamas e Israele devono negoziare un cessate il fuoco permanente.

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12 minuti fa

Tajani: “A Deir al-Balah operatori italiani, Idf fermi raid”

Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani afferma che a Deir al-Balah, dove è in corso l’offensiva israeliana, “ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una zona sicura e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano”. “Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano – aggiunge il ministro – soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”. 

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26 minuti fa

Guerra Israele-Gaza, i carri armati entrano a Deir Al Balah

16:18

Appello ultimativo a Israele su Gaza, 25 i Paesi firmatari

Sono 25 in totale i ministri degli Esteri di Paesi europei ed extraeuropei che hanno firmato oggi l’appello dai toni ultimativi a Israele in cui si afferma che “la guerra a Gaza deve finire ora”. Lo rende noto – sul sito del governo britannico – il Foreign Office, il cui titolare, David Lammy, rivendica di essere stato promotore dell’iniziativa. Il testo risulta sottoscritto dai capi delle diplomazie di Regno Unito, Italia, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera, oltre che dalla commissaria Ue alla Parità, la belga di origine algerina Hadja Lahbib. Dalla lista mancano invece significativamente Paesi dell’Unione Europea come Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e altri, nonché il nome dell’alta rappresentante della politica estera di Bruxelles, Kaja Kallas. Il documento – pubblicato integralmente da Londra – contiene anche il no a ogni cambiamento demografico forzato, sia nella nella Striscia di Gaza sia nel resto dei “Territori palestinesi occupati”; chiede lo stop a ogni nuovo insediamento di coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme est; e ribadisce il sostegno al piano di pace arabo. Non senza sollecitare il rilascio immediato di tutti ostaggi israeliani rimasti nelle mani di Hamas e nel contempo la fine delle restrizioni sul flusso degli aiuti per la popolazione civile palestinese di Gaza allo stremo. 

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16:17

Emergency: “A Deir al-Balah staff bloccato e attacco pesante”

Dopo l’ordine israeliano di evacuazione di Deir al-Balah, le cliniche di Emergency ad al-Mawasi e al-Qarara, nella zona di Khan Younis, sono costrette a funzionare a ritmo ridotto nonostante i gravi bisogni perche’ il team internazionale e’ bloccato in casa e parte del team gazawi e’ dovuto scappare con le famiglie. Lo ha denunciato l’organizzazione umanitaria. “Abbiamo passato una notte insonne per i bombardamenti iniziati a partire dalle 21 di ieri. Per tutta la notte e’ stato un susseguirsi di esplosioni, suoni di elicotteri che si avvicinavano, raffiche di armi automatiche, droni. Questa ennesima evacuazione compromette l’unica strada che era rimasta parzialmente percorribile in quell’area e ora ci impedisce di raggiungere i nostri presidi sanitari”, ha raccontato Alessandro Migliorati, capoprogetto di Emergency a Gaza. “Le nostre attivita’ sanitarie non si sono interrotte grazie ai colleghi che abitano in zone non colpite, ma c’e’ bisogno di tutto lo staff disponibile per poter assistere la popolazione. Ogni giorno visitiamo almeno 250 pazienti, un ritmo non sostenibile a staff ridotto”.

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16:10

Pizzaballa: “Su Gaza governo israeliano non giustificabile” (2)

Ai media vaticani Pizzaballa racconta la sua visita pastorale nella comunita’ ferita giovedi’ scorso da un bombardamento israeliano: “Mi hanno colpito le enormi distese di tende che prima non c’erano”. “Quando sono andato – prosegue -, erano tutti al sud, c’era il corridoio Netzarim che chiudeva. Sono tornati su, adesso c’è più di un milione di persone che non ha dove vivere. Soprattutto lungo il mare, ci sono lunghe distese di tende, dove la gente vive in condizioni di estrema precarietà sia dal punto di vista igienico che sotto qualsiasi altro profilo. E poi, l’altra immagine e’ l’ospedale: i bambini mutilati, accecati per le conseguenze dei bombardamenti”. Israele sta ordinando di evacuare Gaza. Che ne sarà della popolazione superstite, stremata? “Restera’ li’. C’è chi partirà, senz’altro, ma la maggioranza resterà li'”, risponde il Patriarca di Gerusalemme. “Non sa dove andare, prima di tutto, ma non vuole neanche partire, perché ha le radici lì, ha la casa lì, o meglio, avevano la casa li’, e vogliono ricostruirla lì. Il Papa su questo è stato molto chiaro: niente trasferimenti di popoli, non ci saranno riviere a Gaza”.

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16:04

Tajani: “Israele fermi immediatamente attacchi a Deir al-Balah”

“Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicura’ e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”. Lo scrive in una nota il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani.

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15:46

Italia e altri 22 Paesi: “La guerra a Gaza deve finire ora” (2)

Oltre all’Italia e all’Ue, la dichiarazione pubblicata sul sito della Farnesina è firmata da Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. “La sofferenza dei civili a Gaza ha raggiunto livelli mai visti prima. Il modello di distribuzione degli aiuti del governo israeliano è pericoloso, alimenta l’instabilità e priva i cittadini di Gaza della dignità umana. Condanniamo la distribuzione a goccia degli aiuti e l’uccisione disumana di civili, compresi bambini, che cercano di soddisfare i loro bisogni più elementari, come acqua e cibo. È orribile – si legge nella dichiarazione – che oltre 800 palestinesi siano stati uccisi mentre cercavano aiuto. Il rifiuto da parte del governo israeliano di fornire assistenza umanitaria essenziale alla popolazione civile è inaccettabile”. “Gli ostaggi crudelmente tenuti prigionieri da Hamas dal 7 ottobre 2023 continuano a soffrire terribilmente. Condanniamo la loro continua detenzione e chiediamo il loro rilascio immediato e incondizionato. Un cessate il fuoco negoziato offre la migliore speranza di riportarli a casa e porre fine all’agonia delle loro famiglie”, prosegue l’appello. I 23 Paesi invitano Israele “a revocare immediatamente le restrizioni al flusso di aiuti e a consentire urgentemente alle Nazioni Unite e alle Ong umanitarie di svolgere il loro lavoro salvavita in modo sicuro ed efficace. Invitiamo tutte le parti a proteggere i civili e a rispettare gli obblighi del diritto internazionale umanitario”. “Le proposte di trasferire la popolazione palestinese in una “città umanitaria” sono totalmente inaccettabili. Lo sfollamento forzato permanente – aggiunge la nota – è una violazione del diritto internazionale umanitario. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi iniziativa volta a modificare il territorio o la demografia nei Territori Palestinesi Occupati. Il piano di insediamento E1 annunciato dall’Amministrazione Civile israeliana, se attuato, dividerebbe in due lo Stato palestinese, rappresentando una flagrante violazione del diritto internazionale e compromettendo gravemente la soluzione dei due Stati. Nel frattempo, la costruzione di insediamenti in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, ha accelerato, mentre la violenza dei coloni contro i palestinesi è aumentata vertiginosamente. Questo deve cessare”. 

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15:42

Italia e altri 22 Paesi: “La guerra a Gaza deve finire ora”

“Noi, i firmatari elencati di seguito, siamo uniti da un messaggio semplice e urgente: la guerra a Gaza deve finire ora”. Lo si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani insieme ai colleghi di altri 22 Paesi, europei e non solo, e al Commissario europeo per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi. 

15:25

Pizzaballa: “Su Gaza governo israeliano non giustificabile”

“Non riusciamo a capire le ragioni di tutto questo e, come il Papa giustamente ha detto, e anche noi lo ripetiamo continuamente, tutto questo non è giustificabile. Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza” . Lo dice, in una intervista ai media vaticani, il cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.

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15:24

Tajani a Israele: “Fermare immediatamente attacchi a Gaza”

“Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicura’ e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, cessino immediatamente”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che “bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”.

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15:24

Tank Idf a Deir al-Balah, famiglie ostaggi protestano

Le forze armate israeliane hanno iniziato questa mattina l’annunciata operazione via terra a Deir al-Balah, nella zona centrale di Gaza. Lo hanno riferito i media israeliani. Dopo che ieri e’ stato emesso un avviso di evacuazione per l’area, oggi sono stati mostrati filmati dei carri armati che operano nell’area, per la prima volta dall’inizio della guerra. Gli attacchi dell’aviazione sono continuati per tutto il giorno e la notte, ha reso noto N12. L’offensiva ha suscitato pero’ le proteste delle famiglie degli ostaggi, preoccupate per la sorte dei loro cari. “L’Idf ha ammesso in passato di non sapere dove siano i rapiti e se c’e’ una manovra di terra, c’e’ un pericolo per la vita dei rapiti in cattivita'”, ha avvertito Robbie Chen, padre del soldato rapito Itai Chen. “Dall’inizio della guerra, 41 ostaggi sono stati uccisi in prigionia. L’unico modo per portare tutti i rapiti all’ultimo e’ attraverso un accordo”, ha ammonito. Di diverso parere il governo o almeno il ministro degli Insediamenti Orit Struk. In un’intervista a Kol Barama questa mattina si e’ detto a favore dell’espansione dei combattimenti nelle aree in cui l’Idf non era ancora entrato, anche a costo di mettere a rischio i rapiti.

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15:24

Italia e 22 Paesi: “Inaccettabile trasferire palestinesi”

“Le proposte di trasferire la popolazione palestinese in una ‘città umanitaria’ sono totalmente inaccettabili. Lo sfollamento forzato permanente è una violazione del diritto internazionale umanitario”. Lo hanno ribadito i ministri degli Esteri di 23 Paesi, compresa l’Italia, insieme al commissario Ue per la Gestione delle crisi. “Ci opponiamo fermamente a qualsiasi iniziativa volta a modificare il territorio o la demografia nei Territori Palestinesi Occupati. Il piano di insediamento E1 annunciato dall’Amministrazione Civile israeliana, se attuato, dividerebbe in due uno Stato palestinese, segnando una flagrante violazione del diritto internazionale e compromettendo gravemente la soluzione dei due Stati”, hanno aggiunto. “Nel frattempo, è aumentata la costruzione di insediamenti in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, mentre la violenza dei coloni contro i palestinesi è cresciuta vertiginosamente. Questo deve cessare”.

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14:06

Hamas: “Attacchi israeliani a Gaza, 134 morti in 24 ore”

Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 134 persone sono state uccise e 1.155 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore.    Dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram, si contano 59.029 morti e 142.135 feriti.

13:42

Erdogan: “Jolani mostra fermezza, Israele vuole il caos in Siria”

Il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, è tornato a commentare la recente crisi nel sud della Siria, affermando che l’autoproclamato presidente siriano Ahmad Al-Sharaa (Jolani) “ha mostrato una posizione ferma” mentre “Israele non vuole stabilità nella regione”. Parlando con i giornalisti, Erdogan ha detto che “finora non sono state fatte concessioni” da parte dell’autoproclamato governo centrale di Damasco e che “in un momento in cui tutti gli attori che non potrebbero mai unirsi si stanno unendo sulla questione siriana. E’ essenziale spiegare chiaramente al mondo che Israele sta ostacolando questo progetto di stabilità”, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Israele “crede che una Siria unita non sarebbe nel suo interesse e continua con tali provocazioni”, ha detto Erdogan, aggiungendo che Ankara non vuole una Siria “frammentata”. Secondo il leader turco, una “ripresa della Siria” rappresenterebbe uno “sviluppo positivo” anche per la Turchia, che continua a fornire “tutto il supporto necessario per accelerare i rimpatri volontari” di siriani giunti negli anni scorsi in Turchia come profughi in fuga dalla guerra e rimasti nel Paese con uno status di protezione temporanea. 

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12:57

Caritas: Gaza,popolazone ridotta alla fame, rischio carestia

“A Gaza, Caritas Internationalis assiste a una situazione terribile in cui: 50 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas; l’intera Striscia viene bombardata e rasa al suolo per liberarla e renderla inabitabile; centinaia di migliaia di palestinesi vengono massacrati: i dati ufficiali riportano solo i decessi accertati nelle strutture sanitarie,ma sappiamo che le vittime sono molte di più; la popolazione è ridotta alla fame, al punto da rischiare la carestia; i bambini vengono bombardati mentre aspettano di ricevere alimenti terapeutici”. Lo dice Caritas Internationalis che aggiunge:”La storia non perdonerà la barbarie e la complicità”.

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12:36

Fonti mediche: attacchi israeliani a Gaza, 27 morti

Fonti mediche hanno affermato che almeno 27 persone sono state uccise dall’alba di oggi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, inclusi quattro palestinesi che stavano aspettando gli aiuti umanitari. Lo riporta Al Jazeera.

12:22

Carri armati israeliani entrano a Deir al-Balah, tre morti

Almeno tre palestinesi sono stati uccisi e diversi sono rimasti feriti dal fuoco dei carri armati israeliani entrati oggi nel sud e nell’est della città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale: lo riporta il Guardian, che cita fonti mediche. I proiettili dei tank avrebbero colpito otto case e tre moschee nella zona.    In precedenza fonti mediche nella Striscia avevano indicato che cinque membri della stessa famiglia sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano nella zona di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e altre due a Jabalia, nel nord. 

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11:46

Fonti mediche: 19 palestinesi morti di fame in 24 ore

Almeno 19 palestinesi, inclusa una bambina di quattro anni, sono morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza: lo riportano la Bbc e la Cnn, che citano il portavoce dell’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.  La Cnn riporta inoltre che dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023 almeno 76 bambini sono deceduti per malnutrizione nella Striscia.

11:03

Katz: “Il destino dello Yemen sarà lo stesso di Teheran”

“Il destino dello Yemen sarà lo stesso di Teheran”: lo ha affermato oggi in una nota il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. “Gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per aver lanciato missili contro lo Stato di Israele. Continueremo ad agire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo per difendere lo Stato di Israele”, ha aggiunto.    Katz ha confermato che le Forze di Difesa del Paese stanno colpendo “obiettivi terroristici del regime terroristico Houthi presso il porto di Hodeida e stanno reprimendo con forza qualsiasi tentativo di ripristinare l’infrastruttura terroristica attaccata in precedenza”.

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11:01

Idf: colpiti obiettivi militari Houthi a Hudaydah

L’Esercito israeliano (Idf) “ha colpito e smantellato infrastrutture militari appartenenti al regime terroristico Houthi nel porto di Hudaydah”, in Yemen: lo ha reso noto l’Idf su Telegram.    “Tra le infrastrutture militari colpite vi erano veicoli ingegneristici utilizzati per ristabilire l’infrastruttura del porto, contenitori di carburante, navi militari utilizzate per attività militari e di attacco contro lo Stato di Israele e navi nella zona marittima adiacente al porto, e ulteriori infrastrutture del terrore utilizzate dal regime terroristico Houthi”, si legge in un comunicato stampa.

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10:20

Media: attacco aereo e terrestre dell’Idf a Deir al-Balah

Le forze israeliane hanno lanciato un assalto aereo e terrestre alla città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia Gaza, riporta la Bbc. L’operazione è iniziata nelle prime ore di oggi, poche ore dopo che l’Idf aveva emesso un avviso di evacuazione per i residenti di 6 isolati residenziali nella parte sud-occidentale della città. La zona è popolata da migliaia di sfollati provenienti da Rafah e Khan Younis, nel sud di Gaza. Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che i carri armati e i veicoli militari israeliani si sono spinti in città dal checkpoint di Kisufim sotto la copertura dell’artiglieria pesante e dei caccia.

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08:21

Fonti mediche, ‘attacchi israeliani a Gaza, 7 morti’

Fonti mediche nella Striscia di Gaza affermano che sette persone sono state uccise oggi in seguito agli attacchi dell’esercito israeliano, riporta Al Jazeera. Secondo fonti dell’ospedale Nasser di Khan Yunis, cinque membri della stessa famiglia sono morti quando la tenda in cui si trovavano nella zona di Al-Mawasi – nella Striscia di Gaza meridionale – è stata colpita. Un altro attacco israeliano ha ucciso altre due persone a Jabalia, nel nord della Striscia, secondo fonti del complesso ospedaliero di Al-Shifa. Al Jazeera riporta che le forze israeliane hanno anche sparato con droni contro i palestinesi rifugiati in una scuola a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Per ora non sono state segnalate vittime.

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06:51

Onu: “Devastante ordine israeliano evacuare centro Gaza”

Un ordine militare israeliano che impone ai residenti e agli sfollati nella zona di Deir el-Balah, a Gaza, di spostarsi verso sud ha inferto “un altro colpo devastante” agli sforzi umanitari nel territorio devastato dalla guerra. Lo afferma l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari “avverte che l’ordine di emesso oggi dall’esercito israeliano ha inferto un altro colpo devastante alle già fragili linee di approvvigionamento che mantengono in vita la popolazione della Striscia di Gaza”, si legge in una nota.

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Inviato Usa per ostaggi, più ottimista di prima su intesa

L’inviato Usa per gli ostaggi, Adam Boehler, si è detto “più ottimista di prima” rispetto a un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza che porti alla liberazione di rapiti. “Hamas è molto rigido. Gli sono state offerte molte proposte che avrebbero dovuto accettare, ed è ora che rilascino gli ostaggi”, ha affermato in un’intervista alla Cnn. Boehler ha dichiarato di aspettarsi che il gruppo militante palestinese adotti misure che portino a un accordo.