La carestia nella Striscia è confermata dal monitoraggio dell’osservatorio dell’Onu sulla fame globale. Ancora morti per gli aiuti, superate le 60mila vittime dal 7 ottobre. Pressing europeo per i rifornimenti, missione Londra-Berlino-Parigi la prossima settimana.
\n
Secondo i media israeliani, il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe proporre al gabinetto politico di sicurezza un piano per annettere aree nella Striscia di Gaza, nel tentativo di mantenere la coalizione di governo in particolare con i due ministri di ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Secondo il piano, Israele dichiarerà di concedere ad Hamas alcuni giorni per concordare un cessate il fuoco e, in caso contrario, inizierà ad annettere aree della Striscia.
\n
Hamas deve \”deporre le armi\”, \”rilasciare gli ostaggi\” e rinunciare al controllo di Gaza\”, ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati, aggiungendo che l’Anp è pronta a intervenire per stabilizzare Gaza dopo la guerra.
\n
Secondo il Ministero della Salute guidato da Hamas, almeno 112 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta la Bbc.
\n
Gli approfondimenti:
\n\n
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
\n\n Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)\n Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)\n”,”postId”:”e41fd0d4-8ad4-473c-bed9-c168da2784a2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-07-29T19:36:43.641Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:36:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Giubileo dei giovani, il Papa a sorpresa tra la folla: \”Gridiamo per la pace\””,”content”:”
Leone XIV ha salutato i 120mila giovani radunati per la messa di benvenuto. Dopo la celebrazione presieduta da monsignor Rino Fisichella, il Pontefice è salito sulla papamobile e ha attraversato Piazza San Pietro, spingendosi fino a Via della Conciliazione per incontrare quanti non avevano trovato posto nella piazza. Nel suo intervento, ha parlato in italiano, inglese e spagnolo, lanciando un accorato appello alla pace e invitando i ragazzi a essere “luce del mondo”
“,”postId”:”a2c60330-a86b-4007-a8fa-9e38eca9a459″,”postLink”:{“title”:”Giubileo dei giovani, il Papa a sorpresa tra la folla: ‘Gridiamo per la pace'”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/29/giubileo-giovani-papa-folla-piazza-san-pietro-foto”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/4c316afa4ed1180cf46fd69819fc27163b92d658/skytg24/it/mondo/2025/07/29/giubileo-giovani-papa-folla-piazza-san-pietro-foto/papa_home.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:35:54.987Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:35:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Starmer premia Hamas e punisce le sue vittime\” “,”content”:”
\”Starmer premia il mostruoso terrorismo di Hamas e ne punisce le vittime. Uno Stato jihadista al confine con Israele OGGI minaccerà la Gran Bretagna DOMANI. L’appeasement nei confronti dei terroristi jihadisti fallisce sempre. Fallirà anche per voi. Non accadrà\”. Lo dichiara su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l’annuncio del premier britannico di voler riconoscere lo Stato di Palestina.
“,”postId”:”9513839c-7a0d-4219-a50f-1f4978526ed5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:30:00.323Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Iran minaccia la vincitrice del premio Nobel Narges Mohammadi”,”content”:”
Narges Mohammadi, Nobel per la Pace 2023, ha ricevuto minacce di morte dal regime iraniano per il suo impegno a favore dei diritti umani e della democrazia; il Comitato del Nobel lancia l’allarme sulla sua sicurezza.
“,”postId”:”1b2ee64d-3e01-4c21-9618-453ecc01e4f6″,”postLink”:{“title”:”L’Iran minaccia la vincitrice del premio Nobel Narges Mohammadi”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/07/11/mohammadi-nobel-pace-minaccia-morte-teheran”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/a13f3ba71ed48e073bea1e5824c5591cd0f55375/skytg24/it/cronaca/2025/07/11/mohammadi-nobel-pace-minaccia-morte-teheran/Narges_Mohammadi_ANSA.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:25:49.418Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:25:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sondaggio Gallup: solo 1 americano su 3 approva linea di Israele “,”content”:”
Il sostegno degli americani per l’azione militare di Israele a Gaza registra un calo. E’ quanto emerge dal sondaggio Gallup, secondo il quale solo un americano su tre appoggia la linea di Benjamin Netanyahu. Questo dato segna un crollo dei consensi, considerato che all’inizio della guerra ad Hamas la meta’ degli intervistati aveva approvato la risposta israeliana. A guidare i consensi verso il basso sono soprattutto gli elettori democratici, indipendenti e i piu’ giovani. Inoltre meta’ degli americani ha ora un giudizio negativo verso Netanyahu, il risultato piu’ basso dal ’97, anno in cui il premier e’ stato inserito nei sondaggi.
“,”postId”:”c2e19e40-69bb-4977-8af5-6650cf24bf2d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:24:55.379Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:24:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Portogallo, svolta Anp avvicina riconoscimento Stato Palestinese “,”content”:”
Alla conferenza di alto livello sulla questione palestinese e la soluzione dei due Stati, presso la sede delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri portoghese, Paulo Rangel, ha parlato per la prima volta di un \”punto di svolta\” e di \”impegno senza precedenti assunto dall’Autorità nazionale palestinese\”. Questo potrebbe avvicinare il Portogallo al riconoscimento dello Stato palestinese, dicono molti analisti, poiché dopo l’annuncio del riconoscimento da parte della Francia, Rangel aveva già dimostrato una cauta apertura. In particolare, Rangel ha accolto con favore il soddisfacimento di sei condizioni: la condanna da parte dell’Anp degli atti terroristici commessi da Hamas e il suo completo disarmo, la richiesta di rilascio immediato e incondizionato di ostaggi e prigionieri, l’impegno alla riforma interna e alla convocazione di elezioni nel prossimo futuro, l’accettazione del principio di uno Stato palestinese smilitarizzato, la ripresa del controllo amministrativo della Striscia di Gaza e il riconoscimento dello Stato israeliano e delle sue esigenze di sicurezza. Le condizioni poste dal primo ministro portoghese \”per il futuro riconoscimento sembrano essere soddisfatte\”, ha ribadito Rangel, dopo il discorso di New York, in un’intervista alla televisione statale portoghese. Resta tuttavia fermo sull’idea che il Portogallo non riconoscerà lo Stato palestinese con una decisione isolata, ma nell’ambito di un processo multilaterale.
“,”postId”:”4c6edda5-efd4-48a7-a452-1813be959f99″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:24:27.917Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:24:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: Israele allenta restrizioni aiuti ma ancora ostacoli “,”content”:”
Le Forze israeliane hanno allentato le restrizioni per l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza, ma le difficolta’ non sono finite. E’ quanto sostiene l’Onu nel suo bollettino quotidiano. \”In gran parte della Striscia di Gaza – ha dichiarato il portavoce, Farhan Haq – le Nazioni Unite e i nostri partner devono ancora coordinare i movimenti umanitari con le autorita’ israeliane. Stiamo riscontrando un minor numero di rifiuti espliciti da parte delle autorita’ israeliane, ma le\nsquadre continuano a incontrare ostacoli sul terreno\”. \”Ieri – ha aggiunto – tutti i tentativi sono stati inizialmente approvati, ma solo la meta’ e’ stata effettivamente facilitata. Cinque su dieci. Questo coordinamento ha permesso alle nostre squadre di ritirare i carichi da Kerem Shalom e Zikim, gli unici valichi disponibili per noi, oltre a svolgere altre operazioni critiche\”. \”I restanti cinque movimenti – ha continuato il portavoce – hanno incontrato ostacoli: due sono stati\ncompletati, mentre tre non sono stati portati a termine completamente o per niente\”.
“,”postId”:”4e73fc07-b8a6-4b64-9273-ef7b1534df43″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:20:04.721Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:20:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: riconoscimento Gb Palestina \”ricompensa ad Hamas\” “,”content”:”
Il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato ai giornalisti che gli Stati Uniti non intendono seguire l’esempio di Londra dopo che il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che il Regno Unito riconoscera’ a settembre lo Stato palestinese se Israele non\nrispettera’ determinate condizioni come l’attuazione di una\ntregua a Gaza. Parlando dall’Air Force One durante il viaggio dalla Scozia a Washington, Trump ha dichiarato di \”non avere alcuna opinione\” sulla decisione di Starmer, sebbene abbia affermato di\nconsiderarla una \”ricompensa per Hamas\”. Il presidente, riporta\nla Cnn, ha anche affermato che \”non e’ mai stato veramente discusso\” l’argomento durante l’incontro con Starmer ieri. Trump, nel suo commenti, ha fatto eco al ministero degli Esteri israeliano, secondo cui il riconoscimento di uno Stato palestinese costituirebbe una \”ricompensa\” per Hamas. \”Si potrebbe sostenere che… si sta ricompensando Hamas se si fa cosi’, e non credo che debba essere ricompensata\”, ha detto il presidente americano.\n\”Quindi, non sono d’accordo\”, ha aggiunto sottolineando che l’ultimatum di Starmer rispecchia i commenti del presidente francese Emmanuel Macron, che la scorsa settimana ha dichiarato che la Francia riconoscera’ uno Stato palestinese a settembre quando si terra’ l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. \”In sostanza\”, ha detto Trump, Starmer e Macron \”dicono la stessa cosa, e va bene, ma non significa che io debba essere d’accordo\”.
“,”postId”:”6d182130-9a2e-4113-94c7-021b58cb09b3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:13:51.333Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:13:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il Papa ai giovani: \”Gridiamo per la pace nel mondo\””,”content”:”
\”Siete il sale della terra, siete la luce del mondo\”, \”il mondo ha bisogno del messaggio di speranza e voi siete questo segno di speranza nel mondo\”. \”Potete dare una luce alla città di Roma, all’Italia e a tutto il mondo\”. Lo ha detto il Papa entusiasmando i giovani a San Pietro, alternando nel saluto italiano, inglese e spagnolo. \”Il nostro grido deve essere per la pace nel mondo\”, \”vogliamo la pace nel mondo\”, \”preghiamo per la pace e siamo testimoni di pace e di riconciliazione\”. Infine il saluto: \”Ci vediamo! Ci troviamo a Tor Vergata. Buona settimana!\”
“,”postId”:”997c98de-beb4-4a43-81bc-be1537fb9c7a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T19:00:00.426Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T21:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata”,”content”:”
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.
“,”postId”:”995e23c9-487a-4d29-b5e8-22f600ff0435″,”postLink”:{“title”:”La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/questione-palestinese”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/69f22a4c6599ba2f11dc3c68087d075a2aa44092/skytg24/it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-conflitto/israele_getty.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:30:00.368Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Qual è il vero impatto delle “pause umanitarie” di Israele a Gaza”,”content”:”
Con uno stop agli attacchi dalle 10 alle 20 in tre aree altamente popolate, Israele ha iniziato a distribuire aiuti paracadutati dal cielo. Un metodo che rischia di non bastare, senza un cessate il fuoco nella Striscia, colpita da una carestia sempre più grave.
“,”postId”:”4288158f-b281-43eb-b6db-b324144bb60d”,”postLink”:{“title”:”Qual è il vero impatto delle “pause umanitarie” di Israele a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/28/gaza-carestia-pause-umanitarie-israele”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/09fbafaaf5b9131d84ed6924945423a98b8a0767/skytg24/it/mondo/2025/07/28/gaza-a-cosa-servono-le-pause-umanitarie-di-israele/gaza-fame-aiuti-ansa.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:22:23.763Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:22:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Schlein: \”Primo governo israeliano che nega 2 popoli e 2 Stati\””,”content”:”
\”Siamo di fronte al primo governo israeliano nella storia di Israele che nega apertamente i due popoli e i due Stati, che nega apertamente l’esistenza della questione palestinese e dello Stato palestinese. Allora a fronte di questo sono necessari atti immediati. Cosa chiediamo noi? Bisognava intervenire prima, però intanto dobbiamo essere chiari. Serve un cessate il fuoco immediato, serve portare tutti gli aiuti umanitari a una popolazione che anche le notizie di oggi hanno confermato essere in carestia, perché per mesi la fame è stata utilizzata come arma di guerra\”. Così Elly Schlein, stasera a Soverato.\n \”E’ una cosa indegna e vergognosa – ha aggiunto – che non possiamo accettare. Quale credibilità avrà il diritto internazionale in futuro in ogni altro contesto se la comunità internazionale, l’Unione Europea e il governo italiano restano a guardare davanti a questi veri e propri crimini? Al contempo cosa si può fare per fare pressione? Noi abbiamo fatto una mozione unitaria in Parlamento che chiedeva di cessare il fuoco immediato, portare tutti gli aiuti umanitari, fare ogni sforzo per liberare tutti gli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani dei terroristi di Hamas e di cui evidentemente Netanyahu si è disinteressato perché porta avanti questi crimini per i suoi interessi politici e per la prosecuzione del suo potere personale questo bisogna avere il coraggio di dirlo. Abbiamo chiesto un embargo totale di armi con Israele e da Israele, di sospendere l’accordo di cooperazione tra Ue e Israele e abbiamo chiesto al governo italiano di interrompere il memorandum di collaborazione militare, e di mettere fine alle occupazioni illegali nei territori palestinesi in Cisgiordania\”.
“,”postId”:”5ae09c7c-abd8-464d-a2ea-70cfd3f8c6ff”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:21:46.127Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:21:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Schlein: \”Fossi Meloni subito riconoscimento Stato Palestina\””,”content”:”
\”Se fossi al posto di Meloni? Anzitutto riconoscerei immediatamente lo Stato di Palestina perché anche i palestinesi hanno diritto, come gli israeliani, ad avere uno Stato dove vivere in pace e in sicurezza. Quindi immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come è stato fatto già dalla Spagna di Sanchez, dalla Norvegia, dall’Irlanda come si apprestano, e trovo che sia una bella notizia, a fare la Francia di Macron e, notizia di poche ore fa, anche il Regno Unito di Starmer a settembre\”. A dirlo la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata da Tommaso Labate in un incontro al Magna Graecia Film Festival a Soverato. \”Credo – ha aggiunto – che sia un passaggio necessario per dare un contributo a un processo di pace che si è interrotto per un motivo preciso e per responsabilità precise. Bisogna fermare i crimini del governo di estrema destra di Netanyahu a Gaza e in Cisordania. Sono loro che hanno violato ogni termine del diritto internazionale e degli accordi di Oslo che avevano già predisposto una via verso il riconoscimento di due popoli e due stati\”.
“,”postId”:”6c97fa4f-1f80-4f62-b8fe-e2d1a2491f72″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:21:21.971Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:21:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Scotto: \”Uk riconosce Stato Palestina, Meloni in anticamera Trump\””,”content”:”
\”Dopo la Francia, anche UK riconosce lo Stato di Palestina. Ora sono 4 su 5 i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ad aver fatto questo passo. La maggioranza. Mancano gli USA di Trump. Meloni non pervenuta. Sta facendo anticamera alla Casa Bianca per essere autorizzata\”. Così su X Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
“,”postId”:”221b2998-b160-4472-9843-c65f9fe5bd70″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:17:17.955Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:17:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”In Senato gruppi esprimono solidarietà a ebrei aggrediti “,”content”:”
I gruppi parlamentari hanno espresso solidarietà alla famiglia francese di religione ebraica aggredita nell’autogrill di Lainate. Al termine della Seduta ha preso la parola su questo tema il capogruppo di Fdi, Lucio Malan, a cui sono seguito gli interventi degli altri gruppi. \”E’ odioso essere incolpati – ha detto Malan – di cose fatte da persone della stessa religione\”. il capogruppo di Fdi ha stigmazzato poi le parole di chi ha chiesto alla comunità ebraica italiana, perché questo \”li rende bersaglio dei fanatici\”, il che è \”inaccettabile\”. Ivan Scalfarotto di Iv ha parlato di \”angoscia per l’antisemitismo montante nel mostro Paese\”, mentre per il gruppo del Pd Pierferdinando Casini ha invitato \”ad esprimere la solidarietà di tutto il Senato alla nostra comunità ebraica\” che, ha aggiunto, \”io sento profondamente radicata nella storia, nella cultura e nella società del nostro Paese\”. Alessandra Maiorino ha detto che M5s \”condanna fermissimamente questo rigurgito di antisemitismo\” mentre Maurizio Gasparri ha condannato \”questo episodio raccapricciante\”. Il senatore di Azione Marco Lombardo dopo aver espresso la condanna dell’antisemitismo ha invitato a non confonderlo con la critica al governo Netanyahu, analogamente a quanto detto da Tino Magni di Avs, che ha invitato il Parlamento \”a dar voce a tutti\” e in particolare \”alla popolazione palestinese che soffre\”.
“,”postId”:”d2346d7a-5b2e-4f01-a73d-566b57dab857″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:14:37.376Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:14:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Propal in piazza Duomo a Milano, ogni giorno da settimane “,”content”:”
Una sorta di presidio silenzioso per la Palestina è in corso, a Milano, dove decine di cittadini manifestano con cartelli o bandiere, silenziosamente. Ma la particolarità di questo incontro è che avviene ormai quotidianamente da diversi giorni. \”Siamo qui dal 16 luglio per protestare contro la strage di innocenti a Gaza – dice una delle organizzatrici – e dato che veniamo ogni giorno si alternano attivisti e comuni cittadini, chi per due ore, chi per mezz’ora, il tempo che si può quando si può\”. L’iniziativa si è sempre svolta senza tensioni. I manifestanti sono schierati a una certa distanza l’uno dall’altro, sulla piazza, di fronte al Duomo.
“,”postId”:”3563ae73-3351-447f-b1c8-52ea02fb99c9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T18:10:18.193Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T20:10:18+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Riconoscimento Palestina da Gb? Non discusso con Starmer\””,”content”:”
Donald Trump, parlando con i reporter a bordo dell’Air Force One, ha detto che lui e il primo ministro britannico Keir Starmer non hanno discusso del piano della Gran Bretagna di riconoscere lo Stato palestinese a settembre, a meno che Israele non adotti una serie di misure per migliorare la vita dei palestinesi. \”Non ne abbiamo mai discusso\”, ha assicurati Trump.
“,”postId”:”c4bcf735-d01a-4a4d-a756-c466ab24a294″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:52:04.993Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:52:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ordine dei Giornalisti: \”La stampa internazionale entri a Gaza\” “,”content”:”
Il Comitato esecutivo dell’Ordine dei giornalisti \”ribadisce la richiesta di consentire l’accesso alla stampa internazionale nella Striscia di Gaza al fine di poter testimoniare la tragedia che si sta consumando\”. \”I civili muoiono non solo sotto i colpi dei bombardamenti dell’esercito israeliano, ma anche per la fame, la malnutrizione e per le conseguenze del disastro igienico-sanitario in cui è ridotto l’intero territorio palestinese. I media locali, inoltre, sono diventati da tempo un target militare: ad oggi sono oltre 230 i giornalisti palestinesi uccisi mentre cercavano di documentare le stragi e le disumane condizioni di vita nella Striscia. Questa richiesta – ricorda il Comitato esecutivo dell’Ordine – è stata più volte avanzata anche dalle organizzazioni internazionali dei giornalisti e dalle grandi agenzie di stampa globali che stanno ricevendo in queste ore messaggi disperati di richieste di aiuto da parte dei loro collaboratori palestinesi\” spiega il comunicato diffuso al termine della riunione di oggi.
“,”postId”:”feb48e98-d5da-4c3f-bb3c-274aced04aa7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:49:27.065Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:49:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: abbattuto il missile lanciato dallo Yemen su Israele “,”content”:”
L’Idf rende noto di aver intercettato il missile lanciato dagli Houthi dallo Yemen che ha fatto scattare le sirene d’allarme a Tel Aviv, Gerusalemme e in numerose altre zone di Israele.
“,”postId”:”bb8023ae-c314-46f5-bcf8-9d749fa3797a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:48:35.336Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:48:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Bibi vuole che soldi e cibo per Gaza siano spesi bene\””,”content”:”
Israele vuole assicurarsi che i soldi per Gaza siano spesi bene, che il cibo sia distribuito correttamente, e non vuole che Hamas rubi soldi o cibo: lo ha detto Donald Trump a bordo dell’Air Force One, riferendo di aver parlato col premier israeliano Benyamin Netanyahu due giorni fa e ribadendo che tratterà con Israele per i centri di distribuzione alimentare.
“,”postId”:”2da4fcd9-d7f0-4444-89a0-8d03cd9ff8cd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:45:29.363Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:45:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M5s: accesso agli atti su forniture militari a Israele “,”content”:”
\”Nel corso della conferenza di oggi alla Camera con la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, si è parlato delle forniture militari italiane a Israele. Tajani e Crosetto hanno sempre dichiarato che dopo il 7 ottobre le autorizzazioni alla vendita precedenti alla guerra vengono valutate caso per caso. Il Movimento 5 Stelle intende chiedere all’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento della Farnesina (Uama) di accedere agli atti relativi a questa valutazione per capire cosa è stato bloccato e cosa invece si è deciso di inviare fino ad oggi. I cittadini italiani che non vogliono le mani sporche del sangue dei palestinesi hanno il diritto di sapere se il governo ha detto la verità o ha mentito\”. Lo dichiarano i capigruppo M5S Esteri e Difesa delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Arnaldo Lomuti e Bruno Marton.
“,”postId”:”98d18c72-fe49-4739-a6b2-695589535304″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:44:47.421Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:44:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sirene d’allarme a Tel Aviv e resto Israele per missile da Yemen “,”content”:”
Le sirene d’allarme stanno suonando a Tel Aviv e in numerose aree di Israele, costringendo milioni di persone ad andare nei rifugi. L’Idf informa che gli allarmi sono stati attivati per il lancio di un missile dallo Yemen.
“,”postId”:”640c6fe8-ddbb-47ed-a937-f44b42802027″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:39:01.223Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:39:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ue aggiorna i 27 su Gaza: \”Situazione grave, garantire aiuti\””,”content”:”
Durante la riunione dei Rappresentanti Permanenti (Coreper II) tenutasi a Bruxelles, il Servizio europeo d’azione esterna e la Commissione europea hanno illustrato gli ultimi sviluppi sul campo, sostenendo che la situazione a Gaza rimane molto grave e che è necessario fare di più per garantire l’accesso all’assistenza umanitaria. Su questa base, spiegano fonti diplomatiche europee, la Commissione ha presentato la proposta di sospensione parziale della partecipazione di Israele al programma di ricerca Ue Horizon. Durante l’incontro, hanno preso parola più di venti delegazioni, esprimendo le loro prime reazioni e chiedendo chiarimenti in merito alla proposta. Unanime il giudizio espresso sulla situazione umanitaria a Gaza che desta serie preoccupazioni tra i Ventisette. Altrettanto unanime è stata la necessità espressa dagli Stati membri di migliorare rapidamente le condizioni sul campo. Divergenti invece le opinioni sulla sospensione di alcuni fondi del programma Horizon diretti a Israele. Molte delegazioni hanno espresso il loro sostegno alla proposta per aumentare la pressione sulle autorità israeliane, raccontano le fonti, aggiungendo che alcune delegazioni al contrario hanno espresso scetticismo nei confronti della proposta, temendo che avrebbe ostacolato il necessario dialogo con le autorità israeliane. Diverse delegazioni hanno preso atto della proposta e hanno sottolineato la necessità di analizzarla più dettagliatamente, alla luce degli sviluppi a Gaza nei prossimi giorni. Le istituzioni dell’Ue e gli Stati membri proseguiranno il dialogo con i rappresentanti israeliani. Il gruppo di lavoro competente sarà incaricato di elaborare rapidamente la proposta della Commissione per chiarire le questioni tecniche nei prossimi giorni.
“,”postId”:”e2c6b32d-b7e8-455e-8f64-3238fe999590″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:35:28.667Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:35:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele a Gb: \”Riconoscimento Palestina regalo ad Hamas\””,”content”:”
L’annuncio del premier britannico Keir Starmer sull’intenzione di Londra di riconoscere lo Stato palestinese entro settembre, senza un impegno di Israele per la pace, e’ stata respinta con forza dal ministero degli Esteri israeliano. \”Israele respinge la dichiarazione del primo ministro del Regno Unito\”, si legge in una nota. \”Il cambiamento di posizione del governo britannico in questo momento, a seguito della mossa francese e delle pressioni politiche interne, costituisce una ricompensa per Hamas e danneggia gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un quadro per il rilascio degli ostaggi\”, ha aggiunto Israele.
“,”postId”:”cc0a964b-53c6-4aa6-83d0-d542e20abbb8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:32:37.551Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:32:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Food for Gaza: dalla Giordania nuovi convogli di aiuti”,”content”:”
Nell’ambito dell’impegno del governo italiano per un rafforzamento degli aiuti umanitari a favore della popolazione di Gaza e degli sforzi diplomatici condotti dal ministro degli Esteri Antonio Tajani per consentire l’accesso di beni di prima necessità nella Striscia, il Programma Alimentare Mondiale (Pam-Wfp) ha predisposto nuovi convogli di beni alimentari resi disponibili grazie all’iniziativa italiana \”Food for Gaza\”. Si tratta – fa sapere la Farnesina – di ulteriori 700 tonnellate di farina provenienti dal territorio della Giordana che saranno pronte ad essere consegnate nella Striscia di Gaza entro la fine di questa settimana. Si sommano alle 800 tonnellate già distribuite dal Pam nei giorni scorsi e saranno completate da 450 tonnellate aggiuntive di farina, il cui approvvigionamento e trasferimento a Gaza proseguirà già a partire dalla prossima settimana. I convogli partiti oggi dalla Giordania nell’ambito del programma \”Food for Gaza\” sono parte dell’impegno cui il Pam sta lavorando, grazie al sostegno dell’Italia, per raggiungere l’obiettivo di assistere oltre 1 milione di cittadini palestinesi nella Striscia, conclude la nota.
“,”postId”:”497df935-f6ce-4fe7-a8cc-d7ab4ff16ffd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:28:16.429Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:28:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Francesca Albanese le chiavi della città di Bari “,”content”:”
Saranno consegnate il prossimo 4 agosto le chiavi della città di Bari a Francesca Albanese, la relatrice speciale per i territori palestinesi delle Nazioni Unite, sanzionata dagli Stati uniti perché accusata di promuovere una campagna politica ed economica contro gli Usa e Israele. Lo ha annunciato tramite social il sindaco del capoluogo pugliese, Vito Leccese.
“,”postId”:”124d1b69-a15f-42c4-9fba-cb1689be4a23″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:25:45.218Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:25:45+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Da venerdì la Francia manderà 40 tonnellate aiuti a Gaza “,”content”:”
La Francia inviera’ 40 tonnellate di aiuti alla Striscia di Gaza a partire da venerdi’, dove i lanci umanitari sono ripresi domenica per aiutare le popolazioni affamate, l’ha annunciato il ministro degli Esteri francese. \”A partire da venerdi’, in stretta collaborazione con le autorita’ giordane, organizzeremo quattro voli, ciascuno con 10 tonnellate di cibo, verso la Striscia di Gaza\”, ha dichiarato Jean-Noel Barrot a BFMTV.
“,”postId”:”c2b5ae4a-a624-49e8-97bb-02d2ddf34c6b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:24:50.854Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:24:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Giubileo Giovani, Fisichella: \”Grazie per esserci da zone guerra\””,”content”:”
\”A nome di Papa Leone XIV vi do il benvenuto\”, \”vi abbiamo atteso da tanto tempo e ora siete qui. Grazie per avere accolto l’invito del Papa di partecipare a questo Giubileo dedicato a voi e alla speranza che ognuno porta dentro di se’\”. Cosi’ monsignor Rino Fisichella nel suo saluto di benvenuto a inizio messa in piazza San Pietro del Giubileo dei Giovani. \”Siete venuti da tutto il mondo\”, ha detto il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, responsabile dell’organizzazione del Giubileo. \”Ci sono amici che provengono anche dalle zone di guerra: dall’Ucraina dalla Palestina giunga a tutti l’abbraccio di fraternita’ che ci rendi uniti e un corpo solo; non fate mancare loro i segni della vostra amicizia\”. \”Molti tra di voi hanno fatto tanti sacrifici per essere qui a Roma. Il Signore non vi deludera’\”, ha proseguito Fisichella che ha esortato i ragazzi a essere \”vigili per cogliere la sua presenza\”. Fisichella ha ripetuto il saluto anche in lingua inglese, spagnola, francese, portoghese e tedesco.
“,”postId”:”20f1abd8-3930-4ac7-9894-f8d5f95062c4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:23:19.741Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:23:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”In 700 a Trieste con le pentole per chiedere la pace a Gaza “,”content”:”
Sono scesi in piazza a Trieste con le pentole vuote e i cucchiai per sbatterli in segno di protesta contro la situazione nella Striscia di Gaza e per chiedere che \”Israele si fermi\” e che \”gli Stati democratici garantiscano la distribuzione degli aiuti alimentari e sanitari\” alla popolazione. Poi si sono distesi a terra, mentre veniva diffuso il rumore dei bombardamenti sentiti quotidianamente da chi vive a Gaza. E’ l’immagine di piazza della Borsa di questo pomeriggio, dove, secondo una stima della Questura, si sono radunate circa 700 persone su iniziativa del Comitato promotore della manifestazione del 27 maggio assieme ad altre associazioni e sindacati. Obiettivo: chiedere il cessate il fuoco e richiamare chi ha responsabilità a non rimanere in silenzio. Diverse le bandiere della pace e quelle palestinesi esposte. Tra i cartelli e gli striscioni anche l’immagine di un bambino gravemente denutrito e la scritta \”Non è Auschwitz, è Gaza\” e ancora \”Il silenzio è complicità\”.
“,”postId”:”378e192b-6355-43ca-b3e1-2d801acb5cdb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:18:18.376Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:18:18+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Prima di riconoscerlo lo stato palestinese va costruito\” “,”content”:”
\”Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per la costruzione dello stato palestinese. C’è l’Anp da un lato e Hamas da un altro. Uno stato deve avere un popolo e una unità territoriale, che adesso non c’è. Non sono contrario al riconoscimento dello stato palestinese, ma bisogna che ci sia uno stato palestinese. Certamente non voglio riconoscere Hamas, che è una organizzazione terroristica\”. Lo dichiara il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine della riunione al Mimit del Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri. \”Credo che sia giusto lavorare per la costruzione dello stato palestinese. Bisogna costruirlo, a partire dall’unità, Gaza e Cisgiordania. La prima cosa da fare è impedire che la Cisgiordania, come dicono alcuni ministri del governo israeliano, venga fagocitata\”, ha spiegato Tajani.
“,”postId”:”60004d44-d8cd-4908-8323-3ad3ad656275″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:17:43.060Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:17:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Torino, manifestazioni Pro Pal: 47 indagati e 7 richieste di arresto”,”content”:”
Nuova bordata della procura di Torino contro la galassia dei centri sociali, dei collettivi studenteschi e dei comitati Pro Pal. I pubblici ministeri hanno chiesto al tribunale di spiccare quattro ordini di custodia cautelare in carcere e altri tre agli arresti domiciliari, più 10 misure restrittive fra divieti di dimora e obblighi di firma. Il fascicolo riguarda i disordini scoppiati nel corso di cinque manifestazioni, due delle quali organizzate come segnale di solidarietà verso Gaza, che si svolsero nel 2023 e nel 2024. Gli indagati sono in tutto quarantasette.
“,”postId”:”93ad99b1-824b-4eaf-a46f-0ca61566a762″,”postLink”:{“title”:”Torino, manifestazioni Pro Pal: 47 indagati e 7 richieste di arresto”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/07/29/torino-pro-pal-47-indagati-7-richieste-arresto”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/15d026253cd8b5743a8c52161462a9c3fe9ffff0/skytg24/it/cronaca/2024/11/29/torino-scontri/scontri_torino_ansa9.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:15:41.653Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:15:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fisichella saluta i giovani: \”Anche da Ucraina e Palestina\” “,”content”:”
Monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile dell’organizzazione del Giubileo, ha salutato, a nome di Papa Leone, i giovani alla messa di benvenuto in Piazza San Pietro. \”Vi abbiamo atteso da tanto tempo e ora siete qui. Grazie per avere accolto l’invito del Papa di partecipare a questo Giubileo dedicato a voi e alla speranza che ognuno porta dentro di sé. Siete venuti da tutto il mondo. Ci sono amici che provengono anche dalle zone di guerra: dall’Ucraina dalla Palestina giunga a tutti l’abbraccio di fraternità che ci rendi uniti e un corpo solo; non fate mancare loro i segni della vostra amicizia\”, ha detto Fisichella. \”Roma con tutto ciò che rappresenta è nelle vostre mani\”, ha concluso Fisichella.
“,”postId”:”146c8142-b251-4905-83a3-24a28a85f65c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:12:55.357Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:12:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Pronti a chiedere altre sanzioni per i coloni violenti\” “,”content”:”
\”Chiediamo con grande fermezza il cessate il fuoco a Israele come chiediamo la liberazione degli ostaggi. Siamo assolutamente sconcertati da quanto sta accadendo. E’ inammissibile, basta bombardamenti, basta morti. Siamo pronti anche a chiedere sanzioni più dure per i coloni violenti. Il tentativo di attaccare le comunità cristiane palestinesi è inaccettabile. I cristiani rappresentano un elemento di stabilità ed equilibrio in tutto il Medio Oriente. Dopo aver bombardato una chiesa si assaltano in Cisgiordania i villaggi cristiani. Questo è inaccettabile\”. Lo dichiara il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine della riunione al Mimit del Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri. \”Il governo israeliano ha il dovere i fermare i coloni, non può sostenere azioni criminali. Non si può pensare che i cristiani siano dei militanti di Hamas\”, ha proseguito. \”Così come è inaccettabile ciò che sta accadendo alla popolazione civile che non va confusa con Hamas\”, ha sottolineato Tajani.
“,”postId”:”bb038003-5d22-4552-9db8-10402292d444″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:07:12.749Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:07:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Ostinazione\” Hamas blocca accordo per tregua “,”content”:”
Dopo un incontro con i principali consiglieri per discutere della questione degli ostaggi a Gaza, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha insistito sul fatto che \”l’ostacolo principale\” nei negoziati per un accordo di rilascio degli ostaggi e’ l’\”ostinazione\” di Hamas. \”Da quando la delegazione e’ tornata dal Qatar, non abbiamo smesso di provarci. Ma c’e’ un ostacolo principale, e tutti lo sanno: Hamas. Rimane ostinata nel suo rifiuto\”, ha denunciato il premier in un videomessaggio dal suo ufficio come riporta Times of Israel. \”Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Trump, lo ha detto l’inviato speciale Steve Witkoff, lo stiamo dicendo noi: tutti coloro che conoscono i fatti, compresi i mediatori, lo sanno\”, ha proseguito il premier. \”Non molleremo. Continueremo a fare tutto il possibile, in un modo o nell’altro. Siamo impegnati a riportarli a casa\”, ha poi assicurato. Netanyahu ha incontrato Gal Hirsch, l’uomo chiave del governo per gli ostaggi, il consigliere politico Ophir Falk e il capo di gabinetto Tzachi Braverman, nel mezzo di un periodo di stallo nei colloqui di cessate il fuoco e di una crescente pressione internazionale su Israele.La scorsa settimana, Stati Uniti e Israele hanno ritirato i loro negoziatori dal Qatar a causa della frustrazione per la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi a Gaza. Un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Netanyahu terra’ delle consultazioni su Gaza nei prossimi due giorni.
“,”postId”:”0b4ac368-1d13-4d5d-8e07-e231b144f738″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T17:01:23.161Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T19:01:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Conte: \”Perché aiutare l’Ucraina e non la Palestina?\” “,”content”:”
\”Noi abbiamo condannato da subito l’aggressione di Putin, sempre, senza se e senza ma. Tutto il mondo ha soccorso l’Ucraina con mezzi, con finanziamenti armati, con sanzioni economiche contro Putin, con aiuti umanitari. E abbiamo riempito di soldi e di armamenti l’Ucraina per difendersi. E perché i palestinesi li lasciamo abbandonati a se stessi?\”. Lo ha affermato Giuseppe Conte, durante un’intervista ad Asiago (Vicenza). \”Se non dovessimo ragionare non con il doppio standard occidentale in questo momento – ha aggiunto – allora Netanyahu sarebbe sanzionato economicamente e finanziariamente, avremmo disposto l’embargo totale. Noi stiamo ancora finanziato militarmente e coprendo militarmente il governo genocida di Netanyahu. Se domani mattina l’Unione europea interrompesse la fornitura, e quindi il totale embargo delle armi, Israele si ritroverebbe isolata. Avrebbe ancora La copertura militare e politica di Trump però inizierebbe a cambiare tutto. Noi abbiamo portato una nostra mozione in Parlamento sul memorandum militare con Israele, neanche quello hanno voluto far saltare\”, ha concluso Conte.
“,”postId”:”3869fde4-5ea1-4072-9263-c4fe27946556″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:59:00.645Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:59:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Creta, scontri a proteste contro nave crociera da Israele “,”content”:”
Circa 300 persone hanno manifestato contro la guerra a Gaza al porto di Agios Nikolaos, sull’isola di Creta, in occasione dell’arrivo della nave da crociera israeliana Crown Iris. Si tratta della terza protesta di questo tipo su un’isola greca nell’ultima settimana.\nI manifestanti a Creta hanno srotolato un’enorme bandiera palestinese al porto di Agios Nikolaos, nel Nord dell’isola, al grido di \”Palestina libera\” mentre i turisti a bordo della Crown Iris sbarcavano e salivano sugli autobus per i loro tour dell’isola, secondo le immagini mostrate dai media locali. La polizia antisommossa ha tenuto la folla lontana dal molo dove era attraccata la nave da crociera, mentre sono scoppiati tafferugli tra manifestanti e polizia. Gli agenti hanno usato spray al peperoncino per tenere indietro i manifestanti che avevano anche esposto striscioni con la scritta \”Fermiamo il genocidio\”, secondo le immagini trasmesse dall’emittente televisiva locale Ert. Un massiccio intervento della polizia antisommossa e della polizia portuale locale ha garantito lo sbarco di centinaia di turisti, che sono stati trasferiti in autobus lontano dal porto, ha riferito la stessa fonte. Tre persone sono state arrestate per poi essere velocemente rilasciate, ha riferito la polizia locale. Quella di oggi e’ la terza protesta filo-palestinese contro la Crown Iris, con circa 600 turisti a bordo, per lo piu’ israeliani, che negli ultimi giorni ha fatto in diverse isole greche. Lunedi’, a Rodi, nel Mar Egeo sud-orientale, si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, che ha effettuato otto fermi. La scorsa settimana, 200 persone hanno manifestato al porto dell’isola cicladica di Syros in seguito all’annuncio dell’arrivo della Crown Iris. Mentre la polizia greca ha dichiarato di aver \”garantito lo sbarco\”, Mano Maritime, la compagnia che gestisce la Crown Iris, \”ha deciso di non tentare l’attracco\”, secondo il Times of Israel.\nIl ministro greco per la Protezione dei cittadini, Mihalis Chryssohoidis, ha successivamente dichiarato che chiunque \”impedisce a un cittadino di un Paese terzo di visitare il nostro Paese sara’ perseguito ai sensi della legge antirazzista\”. Numerose manifestazioni pro-palestinesi organizzate dalla sinistra hanno avuto luogo ad Atene e in altre citta’ greche dopo la guerra di Gaza. Nonostante una politica filo-araba perseguita per decenni, in particolare dai precedenti governi socialisti, Atene ha sviluppato una stretta cooperazione con Israele dal 2010, in particolare nei settori della sicurezza e dell’energia.
“,”postId”:”7f3f0448-0afe-4018-bf84-a39e83bdf183″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:49:55.726Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:49:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bonelli: \”Bene Gb su Palestina,Meloni pavida si piega a Netanyahu\””,”content”:”
\”La decisione del Regno Unito di riconoscere lo Stato di Palestina a settembre è un passo importante. Un passo che l’Italia doveva compiere da tempo. Invece Giorgia Meloni continua a nascondersi dietro parole vuote e ipocrisie, dicendo che ‘non è il momento’, mentre ogni giorno a Gaza si muore di fame, sotto le bombe, nella totale impunità. Mentre la Francia, la Spagna, l’Irlanda e ora la Gran Bretagna rompono finalmente l’equilibrio dell’indifferenza, l’Italia resta immobile, subalterna al governo Netanyahu, alla sua carneficina e alla sua occupazione militare. È l’ennesima conferma: questo è un governo pavido, che ha paura di disturbare i propri alleati politici\”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
“,”postId”:”18e16bf0-aff1-44c9-b066-df2083a0eebe”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:49:23.228Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:49:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza freestyle: \”Aiuti si polverizzano per prezzi folli\” “,”content”:”
\”Il nostro compagno e cuoco Mohamed Alamarin è riuscito ad aprire la cucina popolare di mawasi di Khan younis\” annuncia sui social l’associazione milanese Gaza Freestyle, che lavora dal 2014 insieme a gruppi di giovani Gazawi e Gazawe a progetti di sport, freestyle e arte. \”Questo non significa che sono entrati camion con aiuti umanitari, significa che i nostri compagni – si legge nel post accompagnato dalle foto di gente in fila per il pranzo – sono riusciti a comprare materia prima con i soldi che abbiamo mandato. Al momento non stanno entrando camion, se non qualche decina al giorno, inutili per soddisfare le esigenze della popolazione, stremata e affamata da tante settimane. Abbiamo avuto un momento di caos nelle prime ore, la gente è arrivata a centinaia per chiedere cibo. I nostri compagni sono al lavoro per distribuire più equamente possibile, cerchiamo di non lasciare indietro nessuno e di assistere soprattutto chi è ferito nelle tende e non può muoversi\”. I prezzi – denunciano gli attivisti \”sono una follia totale\” e \”si trova pochissima materia prima\”. \”Due giorni fa abbiamo fatto 40 pacchi alimentari e – raccontano – ci sono costati 6200 euro, mai così tanto. La cucina rimane aperta fino a quando i nostri compagni riusciranno a trovare materia prima da cucinare. Noi stiamo inviando 30mila al mese, ma si polverizzano con questi prezzi folli\”. Per questo gli attivisti invitano a sostenere i progetti legati alla campagna SOS Gaza.
“,”postId”:”85468254-e096-422f-8c02-501efc447d4c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:48:42.851Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:48:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti: \”Ue divisa su stop Israele a Horizon, frena Berlino\” “,”content”:”
Un gruppo di Stati membri, guidato dalla Germania, frena sull’ipotesi di attivare la sospensione di alcuni fondi del programma Horizon diretti a Israele in risposta alla catastrofe di Gaza. È quanto raccontano all’ANSA fonti diplomatiche europee in merito alla discussione alla Riunione dei Rappresentanti Permanenti (Coreper II) sulla proposta della Commissione europea di sospendere parzialmente la partecipazione di Israele dal programma di ricerca dell’Ue Horizon. Dieci Paesi membri, al momento, si sono dichiarati esplicitamente a favore del parziale stop di Israele alla partecipazione al programma della ricerca europea. \”L’attuazione dell’accordo\” sugli aiuti umanitari tra Ue e Israele \”è ancora ben al di sotto del livello concordato, soprattutto per quanto riguarda il numero di camion\” che fanno ingresso nella Striscia, osservano le fonti. Davanti a questo scenario, dieci Stati membri (Francia, Paesi Bassi, Spagna, Irlanda, Malta, Lussemburgo, Slovenia, Portogallo, Svezia, Belgio) si sono dichiarati esplicitamente a favore della sospensione di Israele da Horizon. Ungheria, Repubblica Ceca, Austria e Bulgaria si sono invece dichiarati esplicitamente contrari. \”Nessuna misura ancora\” è stato il sunto della posizione tedesca, spiegano le fonti. La presidenza di turno danese del Consiglio Ue \”continuerà a contattare i singoli Stati membri ed è pronta ad agire non appena il voto a maggioranza qualificata sarà fattibile\”, si spiega.
“,”postId”:”e6d56de8-c159-467e-bf05-15684e887b9c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:47:12.707Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:47:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pd: \”Anche Gb riconoscerà Palestina, Meloni che aspetta?\” “,”content”:”
\”Dopo la Francia, un altro grande paese occidentale, la Gran Bretagna si appresta a riconoscere la Palestina. Scelte che fanno la differenza, che consentono di riallacciare i fili con il mondo arabo, di riconoscere un contesto dove il diritto internazionale, il diritto alla sovranità e all’autodeterminazione conta. Meloni che aspetta? Riconoscere lo stato di Palestina può essere un primo passo per fermare il governo Netanyahu e creare un argine alla violenza cieca che sta usando contro il popolo di Gaza\”. Così la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga interpellata dall’ANSA.
“,”postId”:”51afc210-9ec9-4e6c-9742-432f481e1262″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:46:50.835Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:46:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ebrei aggrediti, denuncia Ucei contro \”atto di antisemitismo\” “,”content”:”
\”L’Ucei presenterà alle autorità competenti formale denuncia, che va ad aggiungersi alle altre 40 già in corso, contro questo atto di antisemitismo\”. Lo rende noto l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, annunciando la denuncia contro chi ha aggredito una famiglia ebraica in un autogrill nel milanese.
“,”postId”:”9b8aa6e4-be82-44d2-acef-f6b2152b4b88″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:43:54.567Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:43:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Da Giordania nuovi convogli aiuti \”Food for Gaza\””,”content”:”
Nell’ambito dell’impegno del governo per un rafforzamento degli aiuti umanitari a favore della popolazione di Gaza, il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha predisposto nuovi convogli di beni alimentari resi disponibili grazie all’iniziativa italiana \”Food for Gaza\”. Si tratta di ulteriori 700 tonnellate di farina provenienti dal territorio della Giordania che saranno pronte a essere consegnate nella Striscia di Gaza entro la fine di questa settimana. Lo rende noto la Farnesina. Gli aiuti si sommano alle 800 tonnellate gia’ distribuite dal PAM nei giorni scorsi e saranno completate da 450 tonnellate aggiuntive di farina, il cui approvvigionamento e trasferimento a Gaza proseguira’ gia’ a partire dalla prossima settimana. I convogli partiti oggi dalla Giordania nell’ambito del programma \”Food for Gaza\” sono parte dell’impegno cui il PAM sta lavorando, grazie al sostegno dell’Italia, per raggiungere l’obiettivo di assistere oltre 1 milione di cittadini palestinesi nella Striscia.
“,”postId”:”0ae3c544-378d-4186-a90e-eda8306d04f0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:39:06.974Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:39:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ue: \”30 milioni per le scuole e gli ospedali dell’Unrwa\””,”content”:”
\”I bambini hanno bisogno di istruzione. Le persone hanno bisogno di assistenza sanitaria. Si tratta di servizi fondamentali che devono essere garantiti a tutti. Sono lieta di annunciare che abbiamo stanziato ulteriori 30 milioni di euro a sostegno del personale delle scuole e degli ospedali dell’Unrwa. Questo finanziamento garantirà l’accesso all’assistenza sanitaria ai rifugiati palestinesi e consentirà ai bambini palestinesi di tornare a scuola a settembre\”. Lo ha annunciato su X la commissaria Ue al Mediterraneo Dubravka Suica.
“,”postId”:”fc8b4adf-53ee-44ce-aee3-044891c19eb2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:32:48.288Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:32:48+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Starmer: \”Ricorderemo i bimbi affamati di Gaza tutta la vita\””,”content”:”
Le immagini dei bambini affamati nelle Striscia di Gaza resteranno con noi \”per tutta la vita\”. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer parlando in un briefing con i giornalisti dopo la riunione di governo odierna sfociata nell’annuncio di un riconoscimento condizionato da parte di Londra dello Stato palestinese anticipato a settembre, di fronte all’assemblea generale dell’Onu, se Israele non accetterà tutta una serie d’impegni stringenti per la pace: Stato che dovrà essere \”sostenibile e sovrano\”, accanto a Israele, e di cui \”c’è bisogno come non mai\”, ha puntualizzato. Starmer ha poi confermato che Londra ha iniziato a partecipare ai lanci aerei di aiuti su Gaza oggi, come già annunciato d’intesa con Francia e Germania; ma ha aggiunto che servono flussi via terra e almeno \”500 camion al giorno\” per allontanare la carestia e stabilizzare la situazione umanitaria nella Striscia in vista di una \”pace di lungo termine\”. Nello stesso tempo, il primo ministro laburista ha ricordato pure \”gli orrori\” perpetrati da Hamas, invitando a non dimenticare il \”peggior massacro della storia israeliana\” subito dallo Stato ebraico il 7 ottobre 2023.
“,”postId”:”9b28d096-91ba-4db2-b219-ca71771aa17d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:30:43.651Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:30:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gb coinvolta da oggi nei lanci di aiuti su Gaza dal cielo”,”content”:”
Il Regno Unito ha iniziato oggi a partecipare ai lanci aerei di aiuti su Gaza, come già annunciato due giorni fa d’intesa con Francia e Germania. Lo rende noto Downing Street dopo una riunione straordinaria del governo britannico. Il premier Keir Starmer, a margine della riunione, ha tuttavia avvertito che servono flussi via terra e almeno \”500 camion al giorno\” per allontanare la carestia e stabilizzare la situazione umanitaria nella Striscia.
“,”postId”:”58ec8e95-37d6-4dd2-8514-23b2a91d4f7d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:27:53.540Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:27:53+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia plaude a Gb: \”Insieme riapriamo prospettiva pace\” “,”content”:”
Parigi plaude agli annunci del premier britannico, Keir Starmer, su un possibile riconoscimento della Palestina a settembre. ”Insieme riapriamo la prospettiva di pace”, sottolinea la Francia che è stato il primo Paese del G7, nei giorni scorsi, ad annunciare il riconoscimento dello Stato di Palestina il prossimo 21 settembre. In un messaggio pubblicato su X, il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot scrive che ”il Regno Unito si unisce oggi allo slancio suscitato dalla Francia per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Insieme, con questa decisione capitale e i nostri sforzi congiunti, fermiamo il ciclo infinito della violenza e riapriamo la prospettiva di pace nella regione. Ad un’idea giusta e chiara – conclude – niente e nessuno può resistere\”.
“,”postId”:”f7a604fd-927a-42ee-afb8-e02564e71d42″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:26:15.651Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:26:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Monito Gb: la soluzione a due Stati \”è in pericolo\” “,”content”:”
In Medio Oriente, la soluzione dei due Stati \”e’ in pericolo\”, ha avvertito il ministro degli Esteri britannico David Lammy, intervenuto a un vertice delle Nazioni Unite a New York, subito dopo che il primo ministro Keir Starmer ha annunciato a Londra che il Regno Unito intende riconoscere lo stato di Palestina entro settembre. Starmer ha ricordato le precedenti azioni di Londra, tra cui le sanzioni ai ministri estremisti israeliani e l’interruzione dei colloqui commerciali, ma afferma che la situazione a Gaza e’ comunque \”peggiorata\” e che la soluzione dei due Stati e’ \”in pericolo\”.
“,”postId”:”43a0045e-37f8-4ae8-9cc0-ae0131b3872c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:25:27.855Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:25:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Erdogan accusa Israele di usare carestia come arma a Gaza “,”content”:”
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha attaccato duramente Israele per aver condannato la popolazione di Gaza alla carestia, affermando che le immagini provenienti dall’enclave palestinese erano peggiori di quelle dei \”campi nazisti\”. \”L’uso della fame come arma da parte di Israele, soprattutto contro i palestinesi, e’ la chiara indicazione che non si sono presi alcuna porzione di umanita’\”, ha dichiarato il leader turco in una conferenza stampa ad\nAnkara. \”Le immagini provenienti da Gaza sono molto peggiori, piu’ brutali e disumane di quelle dei campi nazisti. Un popolo viene ucciso dalla fame e dalla sete davanti agli occhi del mondo\”, ha aggiunto. Il Programma Alimentare Mondiale, l’UNICEF e la FAO hanno avvertito che il tempo stringeva e che Gaza era \”sull’orlo di una carestia su vasta scala\”. Erdogan ha nuovamente definito Israele uno \”stato terrorista\” e ha affermato che ha sottoposto \”i nostri fratelli di Gaza… a un genocidio\”.
“,”postId”:”019da109-671d-4bfa-a8a0-e7c1b130ea3f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:24:37.495Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:24:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Brigata ebraica: \”Inopportuno Francesca Albanese parli alle Camere\” “,”content”:”
\”Mi pare folle che dopo quanto successo\” con l’aggressione a dei cittadini francesi di religione ebraica nel Milanese \”oggi alla Camera e domani al Senato sarà ospite Francesca Albanese\” la relatrice dell’Onu sui Territori palestinesi, \”che presenterà un rapporto realizzato con parole faziose e che contribuiscono a creare quel clima di odio che abbiamo visto nel video girato all’interno dell’autogrill\”. Lo spiega in una nota il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano Davide Romano, che ieri ha reso noto l’episodio avvenuto nell’area sosta sull’autostrada Milano Laghi. \”Nel rapporto infatti, Albanese illustra il conflitto tra Israele e Hamas in maniera grottesca. Basta pensare che il termine ‘genocidio’ in diverse forme compare 57 volte in un rapporto di 38 pagine, mentre le parole \”Hamas’ e ‘terrorismo’ non compaiono mai – aggiunge – . Non è un caso che la sedicente avvocato ha ricevuto recentemente la solidarietà da parte del gruppo terrorista di Hamas nonchè del regime iraniano degli ayatollah che continua a impiccare anche in questi giorni persone del movimento ‘Donna, vita e libertà’\”. \”Siamo insomma di fronte a una persona che produce slogan e parole complottiste e faziose che contribuiscono ad armare la mani degli antisemiti – spiega -. Non sono certo io l’unico a contestarla, è noto infatti che Albanese è l’unica relatrice Onu della storia ad essere stata condannata per antisemitismo da Francia, Germania, Canada e Stati Uniti\”. \”Mi pare dunque altamente inopportuno e inaccettabile che a pochi giorni da quanto successo a Lainate il Parlamento possa ospitare una personalità così controversa proprio sul tema dell’antisemitismo\”, conclude.
“,”postId”:”18752566-4e7e-4ac3-986d-8b40450583e7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:15:42.562Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:15:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: sventati attentati in Cisgiordania, due uomini armati uccisi”,”content”:”
L’Idf ha reso noto che, nell’ultimo mese, lo Shin Bet e i soldati dell’unità Duvdevan hanno arrestato 12 membri di cellule terroristiche che pianificavano attentati contro israeliani in Cisgiordania. Durante le operazioni, due uomini armati sono stati uccisi e altri 36 sospetti sono stati arrestati. Secondo il comunicato, solo nell’ultima settimana sono stati fermati due terroristi provenienti da Ramallah che stavano preparando un attentato, oltre a un altro residente di Beitunia che progettava un attacco imminente. Nel corso delle attività, le forze hanno sequestrato un ingente quantitativo di armi, tra cui ordigni esplosivi artigianali e armi da fuoco.
“,”postId”:”efb13c0d-cb71-4463-af22-06d6ac6752d1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:15:01.411Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:15:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Starmer: Gb ha effettuato primi lanci di aiuti a Gaza “,”content”:”
Il Regno Unito ha effettuato oggi i suoi primi lanci di aiuti umanitaria aerei nella Striscia di Gaza. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, dopo una riunione di governo sulla crisi a Gaza ha affermato che, nonostante i lanci di aiuti aerei siano iniziati oggi, vorrebbe vedere entrare nella Striscia almeno 500 camion di aiuti al giorno.
“,”postId”:”de2db299-c49f-4fac-9b89-36f7f9322fb7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:06:40.111Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:06:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il colono accusato di aver ucciso palestinese ai domiciliari “,”content”:”
Il tribunale ha ordinato oggi la detenzione domiciliare con piena supervisione per Yinon Levy, il colono israeliano sospettato di aver sparato e ucciso Odeh Muhammad Khalil al-Hathaleen nei pressi dell’insediamento di Carmel, nella zona di Masafer Yatta, a sud di Hebron. Levy è indagato per omicidio colposo e sostiene di aver agito per legittima difesa. La polizia ha chiesto di sospendere l’esecuzione della decisione del tribunale. Lo riferisce la stampa israeliana.
“,”postId”:”e091e8de-f0f7-4ba5-a164-b9c0b685e76c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:04:01.948Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:04:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M5s chiederà accesso atti forniture militari a Israele “,”content”:”
Il Movimento 5 stelle \”intende chiedere all’Unita’ per le autorizzazioni dei materiali di armamento della Farnesina (Uama) di accedere agli atti\”, anticipano i capigruppo M5s nelle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Arnaldo Lomuti e Bruno Marton, \”per capire cosa e’ stato bloccato e cosa invece si e’ deciso di inviare fino a oggi\” a proposito \”delle forniture militari italiane a Israele\”, che e’ uno dei temi trattati, ricorda sempre una nota, nel corso della conferenza stampa di oggi alla Camera con la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. \”Tajani e Crosetto hanno sempre dichiarato che dopo il 7 ottobre le autorizzazioni alla vendita precedenti alla guerra vengono valutate caso per caso. I cittadini italiani che non vogliono le mani sporche del sangue dei palestinesi hanno il diritto di sapere se il governo ha detto la verita’ o ha mentito\”, si legge ancora.
“,”postId”:”b6993fac-6a88-49fd-b082-7a10ae36caf4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T16:01:11.338Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T18:01:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gb riconoscerà a settembre lo Stato di Palestina”,”content”:”
Il governo britannico di Keir Starmer è pronto ad anticipare a settembre il suo impegno a riconoscere formalmente lo Stato di Palestina se Israele non accetta un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. E’ quanto emerge da una riunione straordinaria del consiglio dei ministri, richiamato oggi dalla ferie estive per discutere di una bozza di piano europea, delineata dal Regno Unito con Francia e Germania. La svolta, frutto del dilagare dell’indignazione nel Regno Unito per la fame e l’escalation delle violenze a Gaza e in Cisgiordania, se attuata metterebbe Londra al fianco di Parigi, che ha già annunciato il riconoscimento dello Stato palestinese in sede Onu a settembre. Riconoscimento che finora i governi britannici avevano sempre rinviato alle conclusioni di un processo di pace con Israele. Questa decisione, si legge in una nota scritta diffusa da Starmer dopo la riunione del gabinetto, diventerà esecutiva \”a meno che il governo israeliano non assume misure sostanziali per mettere fine alla spaventosa situazione di Gaza, non concordi un cessate il fuoco, non renda chiaro che non ci sarà nessuna annessione della Cisgiordania e non s’impegni a una pace di lungo periodo fondata sulla Soluzione dei Due Stati\”. Queste condizioni, precisa il premier laburista, non rappresentano un giudizio \”di equivalenza fra Israele e Hamas\”, a cui Londra ribadisce l’intimazione di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani, di firmare a sua volta un cessate il fuoco, di disarmare e di non avere \”alcun ruolo nel futuro governo\” della Striscia di Gaza.
“,”postId”:”3e6837e9-6065-45bf-99ea-d841d8aaf902″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:59:27.492Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:59:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Conte: \”Trump? È su Gaza che è indecente\””,”content”:”
\”La posizione degli Usa e’ indecente ed è indecorosa su Gaza, non sui dazi con cui Trump difende il suo Paese\”, dice Giuseppe Conte. \”E’ inquietante anche su Guantanamo e nella misura in cui gli Usa contribuiscono ad annientare il diritto internazionale. Offrono copertura a chi e’ responsabile di un genocidio in corso\”, rincara il leader M5s a PiazzAsiago. \”I giganti del web che Trump difende e verso cui noi ci inchiniamo – prosegue – controllano le nostre vite. E’ un capitalismo della sorveglianza e non accettano piu’ neppure un\nsistema di controlli che avevamo cercato di introdurre. E’ un\nproblema per la democrazia\”.
“,”postId”:”bb3676de-101a-45d3-80e8-ee17b5999ec5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:54:34.921Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:54:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu alle famiglie dei rapiti: \”Non ci arrendiamo\” “,”content”:”
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato della situazione in un video rivolto alle famiglie degli ostaggi. \”Ho appena concluso un’altra consultazione sulla liberazione dei nostri rapiti. Da quando la delegazione è tornata dal Qatar, non abbiamo smesso di tentare. Ma c’è un grande ostacolo, e tutti lo sanno: è Hamas. Continua a rifiutare ogni proposta. Il presidente Trump lo ha detto, Witkoff lo ha detto, noi lo diciamo, chiunque conosca i fatti, compresi i mediatori, lo sa bene. Ma non ci arrendiamo. Continueremo a fare tutto il possibile, in un modo o nell’altro. Siamo determinati a riportare i rapiti a casa\”.
“,”postId”:”9b61c467-9677-4532-a122-5ca4c31f4326″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:53:43.981Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:53:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Comune Campi Bisenzio interrompe rapporti con governo Israele”,”content”:”
La giunta del Comune di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, ha approvato oggi una delibera \”con cui dispone l’interruzione di ogni forma di relazione istituzionale ed economica con i rappresentanti del Governo israeliano, nonché con enti e istituzioni direttamente riconducibili allo Stato di Israele, fino a quando non sarà ripristinato il rispetto del diritto internazionale\”. \”Una scelta chiara – riporta una nota -, coerente con i principi di pace, giustizia e solidarietà che da sempre guidano l’azione amministrativa del Comune di Campi Bisenzio\”. \”Non si tratta solo di un gesto simbolico – dichiara la vicesindaca Federica Petti, che ha la delega alla pace – ma di un atto politico, etico e morale. Quello che sta accadendo a Gaza rappresenta un crimine contro l’umanità, un vero e proprio genocidio che si sta consumando sotto gli occhi del mondo. Di fronte a tutto questo, il silenzio e l’inazione equivalgono a complicità. Ogni scelta politica, anche a livello locale, può e deve contribuire a costruire consapevolezza e a esercitare pressione affinché i diritti umani e il diritto internazionale vengano rispettati\”. La delibera invita inoltre \”società e enti partecipati dal Comune di Campi Bisenzio a interrompere ogni eventuale rapporto diretto con soggetti istituzionali israeliani, in coerenza con quanto deliberato dall’Amministrazione\”.
“,”postId”:”b67f555d-5f16-4d81-9c74-0fc6e7310487″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:50:28.598Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:50:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Protesta pro Gaza davanti a Downing Street: \”Starmer assassino\” “,”content”:”
Nuova protesta filo-palestinese a Londra, all’imbocco di Downing Street, in contemporanea con una riunione straordinaria del consiglio dei ministri convocata oggi – in parte in videochiamata – dal premier laburista Keir Starmer per discutere di un’iniziativa di pace europea nella Striscia di Gaza, dopo la recente escalation delle violenze e le accuse su una carestia indotta. Nonché, secondo i media, dei tempi del riconoscimento di un futuro Stato di Palestina, sullo sfondo delle pressioni rivolte a sir Keir per un’accelerazione anche in seno allo stesso Labour. I dimostranti hanno innalzato cartelli in cui si accusa Starmer di avere \”le mani sporche di sangue\” e di \”complicità con il genocidio\” attribuito alla strategia israeliana a Gaza. Secondo la piattaforma dei partecipanti, i tentativi recenti del governo di alzare i toni della critica verso Netanyahu sono destinati a restare puramente retorici a meno che il governo britannico non interrompa tutte le forniture di armi allo Stato ebraico, non imponga \”sanzioni generalizzate\” contro Israele e non revochi le restrizioni imposte nel Regno nei confronti di gruppi pro-pal e della loro \”libertà d’espressione e di protesta\”.
“,”postId”:”f9824fd3-fae6-46b9-b8e3-80b1b7267a4b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:37:16.859Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:37:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Gb annuncerà riconoscimento Stato palestinese\””,”content”:”
Il primo ministro britannico Keir Starmer sarebbe pronto a presentare già oggi un piano per riconoscere la Palestina come Stato. Lo afferma la testata britannica Jewish News, secondo cui l’annuncio differirebbe da quello del presidente francese Emmanuel Macron in quanto Starmer intende fissare una serie di condizioni che dovranno essere raggiunte e accettate. Secondo le fonti della testata, il riconoscimento sarà condizionato al rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e si baserà sulla garanzia che il gruppo terroristico non governi più Gaza.\n\”Keir Starmer è convinto che il Regno Unito possa agire come mediatore imparziale in qualsiasi futuro processo di pace. È impegnato a riconoscere lo Stato palestinese, ma ritiene che ciò possa avvenire solo se le condizioni saranno soddisfatte, compresa la sicurezza di Israele e il rilascio degli ostaggi\”, ha detto una fonte a Jewish News. Il premier ha richiamato dalle vacanze il suo gabinetto per una riunione sulla questione, attualmente in corso.\nÈ in corso a New York una conferenza Onu sulla soluzione a due Stati, promossa da Francia e Arabia Saudita; Israele e Stati Uniti l’hanno criticata duramente.
“,”postId”:”4d265232-ef01-4b65-9091-40e0e855827d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:26:09.673Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:26:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ebrei aggrediti, da Olivero (Cei) solidarietà al rabbino Arbib”,”content”:”
Il presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, ha espresso la sua solidarietà, inviandogli un messaggio personale, al rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, dopo l’aggressione in un autogrill di cui è stato vittima un ebreo francese che era insieme al figlio di 6 anni.
“,”postId”:”d8ed0f92-9a39-43e6-bd2d-f6d409a71f44″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T15:05:00.580Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T17:05:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ministero Salute Gaza: 112 morti in ultime 24 ore”,”content”:”
Secondo il Ministero della Salute guidato da Hamas, almeno 112 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta la Bbc. Gli ospedali locali affermano che alcune persone sono state uccise negli attacchi aerei e negli scontri a fuoco israeliani, molte delle quali mentre cercavano aiuto. Nella zona centrale di Nuseirat, l’ospedale al-Awda ha dichiarato che delle almeno 30 persone sono state uccise 14 erano donne e 12 i bambini nei raid alle abitazioni avvenuti nella notte e questa mattina. Secondo quanto riportato, almeno 14 persone sono state uccise nei pressi di un punto di distribuzione degli aiuti e 100 i feriti.
“,”postId”:”21563285-b92f-4e9c-a936-96b9fbbcda72″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:52:11.822Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:52:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu riunisce i consiglieri sul tema degli ostaggi”,”content”:”
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avuto un incontro con i principali consiglieri sul tema degli ostaggi a Gaza: lo afferma il suo ufficio, mentre i colloqui per il cessate il fuoco sono bloccati e la pressione internazionale su Israele è in aumento. Lo scrive il Times of Israel. Secondo quanto riportato dall’ufficio del primo ministro, Netanyahu è affiancato dall’uomo chiave del governo, Gal Hirsch, dal consigliere politico Ophir Falk e dal capo dello staff Tzachi Braverman. \”I colloqui sono congelati\”, ha dichiarato un funzionario della difesa israeliano al Times of Israel. \”Hamas non è ancora tornata al tavolo\” con un’offerta migliore.
“,”postId”:”0b546a5b-d332-4619-877e-8c1472bbcf44″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:51:33.884Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:51:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guterres (Onu): \”Gaza sull’orlo della carestia\” “,”content”:”
Il segretario generale dell’Onu ha lanciato un appello alla comunita’ internazionale perche’ si impegni a contrastare l’emergenza alimentare a Gaza. \”L’ultimo allarme del report sulla sicurezza alimentare – ha dichiarato Antonio Guterres – conferma cio’ che temevamo: Gaza e’ sull’orlo della carestia\”. \”I fatti – ha aggiunto – sono chiari e innegabili. I palestinesi a Gaza stanno vivendo una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche. Questa non e’ un’allerta. E’ una realta’ che si sta svelando davanti ai nostri occhi\”. \”Il filo di aiuti deve diventare un oceano – si e’ augurato – Cibo, acqua, medicine e carburante devono fluire a ondate e senza ostacoli. Questo incubo deve finire\”.
“,”postId”:”4c0bc1a8-7471-4710-a73d-2b8b122d4a62″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:48:17.499Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:48:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guterres: \”Bisogna inondare Gaza di aiuti\” “,”content”:”
Un flusso di aiuti nella Striscia di Gaza deve trasformarsi in un oceano: lo ha affermato martedì il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. \”Cibo, acqua, medicine e carburante devono fluire a ondate e senza ostacoli\”, ha affermato, descrivendo l’allerta dell’osservatorio globale sulla fame Ipc come una conferma \”di ciò che temevamo: Gaza è sull’orlo della carestia\”. \”I palestinesi di Gaza stanno vivendo una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche. Questo non è un avvertimento. È una realtà che si sta dispiegando davanti ai nostri occhi\”, ha affermato in una dichiarazione.
“,”postId”:”1a938886-47dc-4ec4-a798-b262d4644394″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:45:06.010Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:45:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Francesca Albanese? Ha le sue opinioni e le sue idee\” “,”content”:”
Francesca Albanese chiede di interrompere i rapporti con Israele? \”E’ la sua opinione, ha le sue idee\”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine della seduta d’Aula.
“,”postId”:”4d845766-aac2-4372-951d-c1d25b9f8065″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:43:52.629Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:43:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rabbino Milano: \”Preoccupato dall’antisemitismo legittimato\” “,”content”:”
\”Quello che temo di più è quello che già sta succedendo: un odio legittimato. L’odio ci può essere, purtroppo fa parte dei fenomeni umani, ma quando sento che è legittimato, perdo i freni inibitori\”: il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib ha parlato così con l’ANSA dell’aggressione in un autogrill di cui è stato vittima un ebreo francese che era insieme al figlio di 6 anni. \”Purtroppo questa notizia non mi ha sorpreso. Stiamo vivendo un’atmosfera molto pesante di fortissima crescita dell’antisemitismo\”, ha aggiunto spiegando che a Milano si verificano \”un paio di episodi a settimana\”, da aggressioni a scritte nel quartiere ebraico. \”L’antisemitismo c’è sempre stato ma che ora non ci si vergogni è molto preoccupante\”, ha aggiunto il rabbino, spiegando che \”quando si sente che si è legittimati si perdono i freni inibitori\”. \”Credo che ci si debba fermare e pesare le parole e non mi sembra che questo sia sempre fatto\”, ha aggiunto. \”C’è una immagine di Israele devastante che è riflessa sugli ebrei in maniera automatica. Non dico che questo sia quello che si vuol fare ma bisogna pensare alle conseguenze delle parole. Non dico che tutti quelli che criticano Israele sono antisemiti, ma in Europa l’antisemitismo ha una storia millenaria ed è facile risvegliarlo. E questo va tenuto in considerazione o non si riesce a controllarlo\”. In questi ultimi due anni la vita degli ebrei è cambiata \”perché chiaramente ci sono dei pericoli e anche perché ci si sente sotto accusa, una sensazione bruttissima\”. Secondo Arbib – che oggi ha ricevuto un messaggio di solidarietà dalla Cei – due sono le cose da fare. \”Bisogna smettere di minimizzare il fenomeno. Io mi sono sentito dire di smettere di parlare di antisemitismo, che invece è un fenomeno importante e pericoloso. E il secondo elemento è non usare le parole come clave\”. \”Quello che temo di più è quello che sta succedendo ora, un odio legittimato\” ha aggiunto citando l’intellettuale ottocentesco Leo Pinsker. \”L’antisemitismo è difficile da combattere perché è una malattia ereditaria che si ripropone. E bisogna prenderne coscienza\”.
“,”postId”:”e6a2c98d-64d0-4898-8346-5e1041082934″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:42:22.823Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:42:22+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Oxfam: \”A Gaza una carestia senza precedenti\” “,”content”:”
La fotografia scattata dal nuovo report \”The State of Food Security and Nutrition in the World\” (Sofi) pubblicato ieri dalla Fao presenta solo un leggero miglioramento nella riduzione della fame globale. Il sistema alimentare si può dire dunque rotto e sempre più disuguale con oltre 673 milioni che soffrono la fame a diversi livelli di intensità, di cui quasi la metà sono in Africa. È quanto denuncia oggi Oxfam parlando di una \”tempesta perfetta\” che il mondo si trova ad affrontare per il mix letale di guerre, taglio degli aiuti ai paesi più poveri, speculazione e caos climatico. E sottolineando in particolare che a Gaza è in corso una carestia senza precedenti. Secondo Oxfam, di questo passo sarà quindi impossibile centrare l’obiettivo \”fame zero\” entro 2030, come definito dall’Agenda Onu, perché a quella data ancora oltre mezzo miliardo di persone vivranno in condizioni di insicurezza alimentare. \”Il patto morale e di civiltà tra paesi ricchi e poveri sta crollando. La fame globale segna un piccolo arretramento complessivo dall’8,5% all’8,2%, mentre peggiora la situazione in Asia occidentale e in Medio Oriente e soprattutto nel continente africano, il vero epicentro della crisi\”, spiega Francesco Petrelli, portavoce e policy advisor per la sicurezza alimentare di Oxfam Italia. \”Mentre i principali donatori del mondo, inclusi i paesi del G7, stanno spingendo per un taglio degli aiuti umanitari e di sviluppo del 28% entro il 2026 e solo il World Food Program vedrà tagliate le proprie risorse del 40% il prossimo anno, circa 2,6 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana. Non sono solo numeri, significa impedire che un terzo dell’umanità possa avere presente e futuro dignitosi\”. \”Non è ancora troppo tardi – aggiunge Petrelli – Per questo è cruciale che vengano ripristinati gli aiuti tagliati, arginate le speculazioni in corso attraverso un mercato del cibo più regolato e trasparente, che i Paesi donatori investano sui sistemi agricoli locali, da cui dipende la sopravvivenza della popolazione dei paesi più poveri\”. Secondo Oxfam, a Gaza si sta verificando una carestia che ormai colpisce l’intera popolazione, come confermato dal nuovo report, pubblicato oggi, sulla classificazione integrata delle fasi della sicurezza alimentare (IPC). \”Il genocidio attuato da Israele sta portando Gaza alla fase finale di una catastrofica crisi umanitaria\”, ha sottolineato Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. \”Il nuovo allarme lanciato oggi sulla carestia in corso, causata interamente dall’assedio omicida di Israele, deve spingere la comunità internazionale finalmente ad agire per fermare quanto sta accadendo. I leader mondiali fino ad oggi sono stati divisi, complici, incuranti e inefficaci nel fermare la campagna di cancellazione della Striscia perpetrata da Israele, non riuscendo a proteggere il popolo palestinese. Adesso non hanno più scuse: mettere fine al genocidio di Gaza è una prova non solo della tenuta dell’ordine mondiale, ma anche della nostra umanità. Di questo passo ancora tantissime vite andranno perse, i lanci aerei di aiuti o le brevi pause umanitarie non sono nemmeno lontanamente sufficienti a scongiurare la strage di massa che ci troviamo di fronte. Serve una decisa azione diplomatica, comprensiva di tutte le misure restrittive necessarie nei confronti di Israele, per raggiungere un cessate il fuoco immediato e permanente e consentire l’ingresso di tutti gli aiuti necessari a salvare milioni di vite. Infine ribadiamo ancora una volta che tutti gli ostaggi e i prigionieri detenuti illegalmente devono essere liberati\”.
“,”postId”:”c189f73a-98c5-47a8-80ea-030922c7a4ac”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:39:13.093Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:39:13+0200″,”altBackground”:false,”title”:”\”Un milione euro per Gaza\”, emendamento opposizioni del Lazio”,”content”:”
‘Un milione di euro per aiutare Gaza’. Dopo la mozione presentata nei mesi scorsi, i gruppi di opposizione del Consiglio regionale del Lazio hanno depositato un emendamento alla legge di bilancio, per stanziare 1 milione di euro da destinare all’emergenza umanitaria che sta colpendo la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. L’iniziativa si colloca, appunto, nel solco della mozione, già discussa dal Consiglio regionale, con cui si chiedeva il riconoscimento dello stato di Palestina, la sospensione della vendita di armi a Israele e l’attuazione dei mandati della Corte penale internazionale. L’emendamento propone di inviare aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese, con particolare riferimento all’assistenza medica e alla distribuzione di beni di prima necessità, in coordinamento con le Agenzie internazionali e le Ong già attive sul campo. \”Gaza è diventata il nome di una tragedia umana che non può più essere ignorata. Oltre 58.000 civili uccisi, fame, epidemie, bambini senza acqua e cure. Con questo emendamento vogliamo dire chiaramente che anche il Consiglio regionale può fare la sua parte, e che non c’è neutralità possibile davanti a un disastro umanitario di queste proporzioni\”, affermano in una nota i capigruppo regionali Mario Ciarla (PD), Marietta Tidei (IV), Claudio Marotta (Sce), Alessio D’Amato (Azione), Adriano Zuccalà (M5S), Alessandra Zeppieri. \”Questa è una scelta politica e morale. Non si tratta solo di aiutare chi è lontano: si tratta di decidere da che parte vogliamo stare\”.
“,”postId”:”df54ce65-0b62-45ed-91e8-703e89f0a6a5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:38:02.894Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:38:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”Italia viola diritto\”. E sfida Meloni su Palestina”,”content”:”
Non solo armi. Ci sono aziende della logistica, delle costruzioni, banche e universita’ nel rapproto della relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati. \”Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio\”. Un lavoro di indagine durato dei mesi. Ma il risultato non e’, e non vuole essere, un mero elenco di aziende,\norganizzazioni ed enti pubblici. Semmai, il racconto di cosa si muove dietro ai numeri che parlano, oggi, di 60 mila vittime civili a Gaza, in larga parte donne e bambini e dietro alle violenze dei coloni israeliani in Cisgiordania. Un cammino non facile, racconta Francesca Albanese, durante la relatrice e’ stata sottoposta a fortissime pressioni: \”Ho avuto paura nella fase di preparazione\”, ammette: \”Non a caso, pur avendolo terminato nei tempi prestabiliti, ho sottoposto il rapporto agli stati solo due giorni prima la sua pubblicazione\”. Sei mesi di inchiesta, dunque, durante i quali \”e’ stata messa insieme una banca dati che comprende circa mille entita’, comprese aziende di trasporti, universita’, ma anche organizzazioni non governativi\”. E che ha consentito di riconoscere un modus operandi: \”I due pilastri della organizzazione israeliana sono sfondamento e appropriazione\”. Nel primo sono fondamentali le aziende attive nel settore degli armamenti: \”Le armi sono state utilizzate per creare un vuoto fisico\”, spiega Albanese, \”fatto dall’utilizzo di macchinari di distruzione che hanno abbattuto case in quasi il sessanta per cento della Cisgiordania\”. Ci sono poi state aziende della logistica e della movimentazione di materiali. Il secondo pilastro, l’appropriazione, vede protagonisti i coloni: \”Una volta sfollati, i palestinesi sono stati sostituiti. Ormai non si possono piu’ vedere le colonie come qualcosa di staccato dallo stato israeliano\”, dice Albanese: \”Questo rapporto avrebbe potuto essere scritto dieci anni fa, le imprese sono state tutte messe in mora, io ne ho citate 48. Una volta messe in mora, le aziende non si sono sottratte, ma hanno continuato a svolgere il loro servizio ad aiutare nella polverizzazione di quello che rimane a Gaza. Se non ci fossero state le banche a dare sostegno all’economia israeliana a qualsiasi start-up israeliana, Israele non avrebbe avuto i mezzi per fare quello che ha fatto. Sbagliano le imprese che dicono che si limitano a prestare questi servizi allo Stato perche’ esiste la due diligence\”, ovvero l’obbligo delle aziende ad essere informate sulle finalita’ e le conseguenze del loro operato. Inoltre, aggiunge la relatrice speciale dell’ONU, \”che ci siano obblighi delle imprese, non esclude che la responsabilita’ sia in capo agli Stati\”. Da questo punto di vista, rincara, \”l’Italia e’ in violazione degli obblighi\ninternazionali visto che continua a dare supporto politico a Israele. E’ molto triste che davanti a un genocidio si continui a dire che il popolo palestinese non e’ in condizione di avere uno stato\”, aggiunge riferendosi al mancato riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano. \”Il diritto all’autodeterminazione e’ il diritto a essere liberi a esistere\nin quanto popolo, politicamente, culturalmente ed economicamente. Se non c’e’ uno stato indipendente, dovra’ esserci uno stato unico. E’ questa la domanda che va fatta alla Meloni\”. Il dibattito fra i sostenitori della soluzione \”due popoli – due stati\” e quelli di uno stato per due popoli, non sembra pero’ appassionare Albanese. Lo stesso ricoscimento dlelo Stato di Palestina, pur \”necessario\”, rimane un \”atto formale, non e’ un atto costitutivo dell’esistenza di uno Stato. Se lo fosse, lo Stato di Palestina esiste perche’ riconosciuto da 134 stati\”. La priorita’, insomma, \”e’ porre fine al genocidio\” perche’ \”mentre si continua a discettare di Stato o non Stato, di chi lo riconosce e chi no, non c’e’ piu’ terra per i palestinesi. E tra un po’ spariscono pure i palestinesi\”. Ancor meno interessata si mostra Albanese alle ‘sirene’ che la vorrebbero impegnata direttamente in politica: \”Non lo escludo, ma no ci penso. Adesso non mi sottrarrei mai all’impegno di relatrice finche’ la situazione\” a Gaza \”non migliora\”.
“,”postId”:”a0d4a1f5-721d-47b5-8de4-2053b221415e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:33:41.088Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:33:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Lanciate 52 tonnellate di aiuti a Gaza nelle ultime ore\” “,”content”:”
Aerei provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, dalla Giordania e, per la prima volta, dall’Egitto, hanno paracadutato 52 pallet di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza settentrionale e meridionale nelle ultime ore. Lo afferma l’Idf citato dal Times of Israel, sottolineando che ogni pallet trasporta circa una tonnellata di aiuti.
“,”postId”:”a63197cf-3088-4f48-af1f-70ba869124f3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:30:17.085Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:30:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Berruto (Pd): \”Sospendere Israele da gare sportive internazionali\””,”content”:”
\”Anche lo sport usi il suo ruolo per fermare l’olocausto di Gaza\”. E’ l’appello in Aula alla Camera del deputato Dem, Mauro Berruto, ex ct della nazionale di pallavolo, intervenuto in durante le dichiarazioni di voto sul decreto sport. \”Lo sport – ha sottolineato – può essere strumento di propaganda, lo sapete bene. E sapete bene che vale anche il contrario: la disintegrazione dello sport è un’arma che, quando si vuole cancellare un popolo, colpisce in profondità lo spirito che lo tiene vivo. Di fronte a 635 atleti uccisi, all’85% delle infrastrutture sportive rase al suolo a Gaza, all’urlo di dolore del Comitato Olimpico Palestinese che dice che per 10 anni non sarà possibile riprendere nessuna attività sportiva nella Striscia, di fronte perfino alla fame usata come strumento di guerra, di sterminio, di genocidio, lo sport rivendichi la sua funzione politica ed etica\”. \”Dal 1948 in poi – ha sottolineato – sono state bandite dalle competizioni sportive internazionali, Germania, Giappone, Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Kuwait, Indonesia, Guatemala, Corea del Nord, Rhodesia, Pakistan, Chad, Myanmar, Congo; 1l Sudafrica per 24 anni è stato fuori dai Giochi Olimpici per l’apartheid, la Russia è fuori oggi per l’aggressione all’Ucraina. Basta doppie morali!\”. \”Il governo e le autorità responsabili sportive italiane chiedano a CIO, FIFA e UEFA che lo Stato di Israele, per la responsabilità politica e morale di Netanyhau, sia sospeso da tutte le competizioni sportive internazionali!\”.
“,”postId”:”a0fb4cae-8236-4bd0-9faf-b9ea3e9c0d18″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:27:56.023Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:27:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Famiglia ebrea aggredita: \”S’indaga per odio razziale\””,”content”:”
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda della famiglia ebrea aggredita in un’area di sosta dell’autostrada Milano Laghi. Il reato ipotizzato è percosse aggravate dall’odio razziale. Gli agenti della Digos, che hanno già inviato una prima informativa all’aggiunto di Milano Eugenio Fusco, lavorano anche sulle immagini estrapolate dai video e sulle targhe delle auto. Padre e figlio francesi, che si trovavano in un autogrill a Lainate quando sono stati insultati e aggrediti, hanno denunciato l’episodio alla polizia stradale, senza però farsi refertare eventuali ferite. Per questo non si è potuto procedere per lesioni.
“,”postId”:”207748c5-a953-4bee-bdd6-b250a3c388cc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:24:49.611Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:24:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, Albanese: \”Italia in grave violazione diritto internazionale\””,”content”:”
\”Ci sono certamente degli obblighi per le imprese, ma la responsabilità principale è a capo degli Stati\” e \”l’Italia è in violazione, in grave violazione del diritto internazionale, perché non solo non ha adempiuto agli obblighi di prevenzione del genocidio, ma ha anche continuato a trasferire armi, a fornire servizi per operazioni militari e soprattutto a dare supporto politico\”. Lo ha detto la relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese, presentando oggi alla Camera il suo rapporto \”Da un’economia di occupazione a un’economia di genocidio\”. \”Mi rattrista moltissimo in quanto italiana che ricopre questa funzione vedere che l’Italia, attraverso il suo governo, si spende per denigrare l’unico processo politico che ha portato a un accordo negli ultimi 35 anni, che è quello sui due Stati. E’ anche molto triste che a fronte di un genocidio si dica che il popolo palestinese non abbia la possibilità di avere uno Stato. E soprattutto è l’Italia che si batte più ardentemente in seno all’Unione europea per mantenere viva quella disgrazia che è l’accordo di associazione tra Ue e Israele\”, aggiunge tra l’altro.
“,”postId”:”3efc5caf-b049-4413-bdb8-93597906e4b6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:20:37.227Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:20:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bonelli: \”Vergognoso il silenzio del governo su Albanese\””,”content”:”
\”Voglio innanzitutto ringraziare Francesca Albanese non solo per il suo straordinario lavoro, ma anche da un punto di vista umano. Il fatto che oggi venga colpita e sanzionata da uno Stato semplicemente per aver detto la verità — per aver osato denunciare al mondo il genocidio in corso a Gaza — è un fatto di una gravità inaudita. E trovo altrettanto inaccettabile e vergognoso il silenzio del governo italiano. Le parole pronunciate stamattina dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani mi hanno riempito di sdegno. Dire che il governo non interviene perché Albanese è stata sanzionata non in quanto cittadina italiana, ma per le funzioni che svolgeva, è una resa senza condizioni\”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, intervenuto alla presentazione oggi alla Camera del rapporto di Francesca Albanese, organizzato dall’intergruppo parlamentare per la pace tra Israele-Palestina. \”L’attacco a Francesca Albanese è parte di una strategia globale – prosegue – che punta a demolire il diritto internazionale e sostituirlo con un ordine fondato sulla forza e sulla supremazia militare, cancellando ogni tutela dei diritti umani, civili, sociali e ambientali. Contro questa deriva serve una reazione forte e una grande alleanza democratica nella società. Anche il mondo della cultura e dell’informazione ha il dovere di prendere posizione. Io e Nicola Fratoianni siamo stati nei territori occupati in West Bank: abbiamo visto bambini camminare tra le macerie delle proprie case, coloni rubare terre e bestiame sotto la protezione dell’esercito israeliano. È impossibile restare indifferenti. Il doppio standard etico del governo Meloni è inaccettabile: si sanziona la Russia per violazioni del diritto internazionale, ma si tace sull’orrore israeliano. E si mantengono intatti accordi militari con Israele, definiti dalla Premier \”strumenti di dialogo\”. Ma che dialogo si costruisce con le armi? Non ci fermeremo: continueremo la mobilitazione in Italia e in Europa per fermare questa complicità politica e morale\”.
“,”postId”:”d6b75ea9-afff-4b8a-8537-95eed23df0dc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:15:00.333Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:15:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Nyt: Starmer sta valutando riconoscimento della Palestina”,”content”:”
Il Regno Unito sta valutando la possibilità di riconoscere lo Stato palestinese: lo scrive il New York Times, citando due alti funzionari. Il cambio di linea del premier Keir Starmer sarebbe dovuto alla pressione politica interna aumentata a causa dell’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, con parlamentari e membri del governo laburista che sollecitano il riconoscimento della Palestina dopo la mossa della Francia.
“,”postId”:”62d28603-d082-40fb-8cd1-ebaade95d13f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:14:32.964Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:14:32+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani a Israele: \”Riaprire subito valichi Gaza per ingresso aiuti\” “,”content”:”
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani conferma al Governo di Israele la richiesta di riaprire immediatamente i valichi di Gaza per l’ingresso di aiuti umanitari. Ieri sera alla riunione del tavolo tecnico\nsull’iniziativa Food for Gaza hanno presso parte tutti gli attori abitualmente coinvolti: tutti hanno confermato l’assoluta urgenza di consentire l’ingresso nella Striscia di Gaza di generi alimentari e sanitari nel piu’ breve tempo possibile. Tajani ripete che \”dall’Italia arriva la richiesta di riaprire immediatamente i valichi di Gaza per l’ingresso di aiuti umanitari\”. L’Italia e’ parte attiva del processo con gia’ oltre 110 tonnellate di generi di prima necessita’ inviati tra il 2024 e gli inizi di quest’anno, prima che i valichi di accesso alla Striscia fossero chiusi. Piu’ recentemente, il Governo ha innalzato a circa 40 milioni i contributi finanziari dedicati al solo progetto Food for Gaza, anche per effetto del nuovo stanziamento, pari a 10 milioni di euro, devoluto a OMS e UNICEF, per sostenere gli ospedali, procurare medicine e supportare le attivita’ di emergenza in campo medico-sanitario all’interno della Striscia. Nell’ambito di questi finanziamenti erogati alle Nazioni Unite, e parallelamente all’azione di valorizzazione del Sistema Italia con l’invio di generi alimentari e di prima necessita, il WFP ha distribuito nella Striscia nei giorni scorsi 800 tonnellate di farina, mentre si sta attivando per aumentare cospicuamente tale volume di aiuti, per raggiungere l’obiettivo iniziale di assistere oltre 1 milione di cittadini. L’iniziativa Food for Gaza si iscrive nel quadro piu’ ampio dell’impegno italiano in risposta alla crisi a Gaza, con oltre 110 milioni di euro stanziati per la crisi umanitaria a Gaza e lo sviluppo in Cisgiordania. L’ultimo tassello di questo impegno e’ rappresentato dalla prevista ripresa delle attivita’ con la Societa’ Civile italiana impegnata nella Striscia, per rafforzare la capillarita’ della risposta sul campo.
“,”postId”:”333e174f-782d-4df7-bf20-369ad188f461″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:03:23.865Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:03:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”Non si commercia con stato accusato di crimini guerra\””,”content”:”
\”Se non ci fossero state le banche a dare sostegno all’economia israeliana in crisi, Israele non avrebbe avuto i mezzi per fare quello che ha fatto, passando dall’economia di occupazione all’economia di genocidio, il cui valore è stimabile: dall’ottobre del 2023 fino al marzo del 2025, il valore della borsa di Tel Aviv si è triplicato, hanno accumulato 200 miliardi di dollari, mentre l’economia degli israeliani è colata a picco\”. Lo afferma Francesca Albanese, relatore speciale dell’Onu sui diritti umani in Palestina, oggi alla Camera per la presentazione del rapporto in cui elenca le imprese e le società che collaborano con Israele. \”Non si commercia, non si compra, non si vende a uno Stato che è accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio\”, dice tra l’altro.
“,”postId”:”5b509fdd-5994-4ae9-8da6-1b34450a9f69″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:01:33.103Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:01:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Nel dopoguerra l’Idf responsabile sicurezza a Gaza\” “,”content”:”
Nel dopoguerra, \”affinché Hamas non sia più efficace, l’Idf deve avere la capacità, come in Cisgiordania, di operare in sicurezza in ogni luogo. Dobbiamo essere noi stessi responsabili della sicurezza a Gaza\”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz durante una visita al centro di reclutamento di Tel Hashomer, dove ha incontrato le nuove reclute del corpo di artiglieria e della difesa aerea dell’esercito. Katz ha affermato che Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza anche dopo la guerra, insistendo sul fatto che Hamas non detterà il futuro del territorio. \”L’obiettivo è sconfiggere Hamas, le cui rappresentanze militari e civili non saranno quelle che determineranno cosa accadrà a Gaza\”, ha detto il ministro della Difesa. \”Abbiamo bisogno che l’Idf sia presente a Gaza e nei dintorni per proteggere le comunità che potrebbero essere nuovamente attaccate, per proteggere i nostri soldati e per impedire il contrabbando di armi e il riarmo\”, ha aggiunto, sottolineando: \”Affinché Hamas non sia più efficace, l’Idf deve avere la capacità come in Cisgiordania di operare in sicurezza in ogni luogo. Dobbiamo essere noi stessi responsabili della sicurezza a Gaza\”. Katz ha dichiarato infine che le operazioni in corso dell’esercito restano legate agli sforzi per salvare gli ostaggi rimasti: \”Qualsiasi manovra necessaria, anche un accordo con i nemici, per salvare altri 10 rapiti, anche quelli non più in vita, la faremo, mantenendo al contempo la sicurezza\”.
“,”postId”:”58bbe0f5-171b-4513-8cb2-49220f48daa7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T14:01:07.979Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T16:01:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Avs al governo: \”Riconoscere Palestina, sanzioni a Netanyahu\””,”content”:”
\”Vogliamo sapere dal governo italiano se non ritenga indifferibile e necessario riconoscere ora lo stato di Palestina, prima che non esista piu’ il popolo palestinese, nonche’ assumere ogni altra iniziativa sanzionatoria nei confronti dello Stato di Israele a partire dal voto favorevole del nostro Paese sulla sospensione della partecipazione di questo al programma Horizon\”. E’ quanto Avs vuole sapere dal governo Meloni con l’interrogazione, primo firmatario Nicola Fratoianni, che verra’ discussa domani durante il Question Time della Camera. Nell’interrogazione si ricorda \”che il Presidente Macron ha annunciato che la Francia riconoscera’ lo Stato di Palestina, gia’ riconosciuto da 11 Paesi europei e da 147 dei 193 Stati membri dell’ONU; 38 ex ambasciatori italiani hanno rivolto un appello alla Presidente Meloni, e il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Parolin ha dichiarato ‘Riconoscere lo Stato di Palestina. E’ questa la soluzione’. La presidente dell’Ong Israeliana B’Tselem ha affermato: ‘Non avremmo mai immaginato di scrivere questo rapporto, ma negli ultimi mesi abbiamo visto una realta’ che non ci ha lasciato nessuna scelta se non quella di riconoscere la verita’: Israele sta commettendo un genocidio’; mentre in Cisgiordania si susseguono gli attacchi dei coloni e dell’esercito israeliano nei confronti dei villaggi. Il governo italiano ha sinora rifiutato qualsiasi sanzione e sospensione di accordi con Israele e ancora non ha assunto posizione verso la sospensione dell’accesso di Israele al programma Horizon Europe, proposto dalla Commissione e che sara’ sottoposto al voto del Consiglio dell’UE. E’ evidente ormai che il riconoscimento dello Stato palestinese e’ un atto divenuto indispensabile per affermare l’esistenza non solo della Palestina, ma dello stesso popolo palestinese\”.
“,”postId”:”ca019567-3298-49ea-8dac-c3f0a33709a5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:56:40.103Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:56:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Madrid spinge per riconoscimento Palestina all’Onu \”per la pace\” “,”content”:”
Il governo spagnolo spinge per il riconoscimento della Palestina all’Onu: il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, ha portato l’impulso diplomatico di Madrid alla Conferenza Onu sulla soluzione dei due Stati, tenutasi lunedì a New York, sottolineando nel suo intervento che \”la questione palestinese è una ferita aperta per l’umanità\”. \”Una ferita di decenni di sofferenza\”. Albares – segnala una nota degli Esteri – ha difeso con forza il riconoscimento dello Stato palestinese, come fatto dalla Spagna a maggio 2024, sostenendo che sia \”per giustizia\” che \”per la pace\” è l’unica strada praticabile per l’attuazione della soluzione dei due Stati. Ha, inoltre, chiesto che lo Stato palestinese ottenga lo status di membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Dalla tribuna dell’Assemblea generale il capo della diplomazia iberica ha evidenziato che la soluzione dei due Stati non riguarda fazioni, ma vite: \”Dobbiamo comprendere che il dolore non distingue tra credenze, ideologie né frontiere. Che non difendiamo fazioni ma difendiamo vite. Che preservare la pace, la vita e l’umanità è il principio che dà senso a questa organizzazione e il fine che deve orientare le nostre decisioni\”, ha dichiarato. Albares ha invitato tutti i Paesi che non lo hanno ancora fatto a riconoscere lo Stato palestinese e ha rinnovato la proposta spagnola di mantenere la Conferenza in sessione permanente, con l’obiettivo politico di vedere la Palestina riconosciuta come membro di pieno diritto dell’Onu nei prossimi 12 mesi.
“,”postId”:”e8ba7f79-2468-421c-8842-f202dcffe63f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:55:57.378Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:55:57+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Controllo Gaza sarà simile a quello Cisgiordania\””,”content”:”
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza anche dopo la guerra, insistendo sul fatto che il gruppo terroristico Hamas non dettera’ il futuro del territorio. \”L’obiettivo e’ sconfiggere Hamas, le cui ali militari e civili non saranno quelle che determineranno cosa accadra’ a Gaza\”, ha detto Katz durante una visita al centro di reclutamento di Tel Hashomer, dove ha incontrato le nuove reclute del Corpo d’Artiglieria e della difesa aerea dell’IDF, riporta Times of Israel. \”Abbiamo bisogno che l’IDF sia presente a Gaza e nei suoi dintorni per proteggere le comunita’ che potrebbero essere nuovamente attaccate, per proteggere i nostri soldati e per prevenire il contrabbando di armi e il riarmo\”, ha aggiunto. Riferendosi ai piani postbellici, Katz ha sottolineato: \”Affinche’ Hamas non sia piu’ efficace, l’IDF deve avere la capacita’, come in Cisgiordania, di operare in sicurezza in ogni luogo. Dobbiamo essere noi stessi responsabili della sicurezza a Gaza\”. Secondo il ministro le operazioni in corso delle IDF restano legate agli sforzi per salvare gli ostaggi rimasti: \”Qualsiasi manovra necessaria, anche un accordo con tali nemici, per salvare altri 10, anche quelli non piu’ in vita, la faremo, mantenendo al contempo la sicurezza\”.
“,”postId”:”edbc35e3-f0c9-48de-9cf0-fa9448ec4cd9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:54:43.100Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:54:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Boldrini: \”Con Albanese in difesa diritto e vittime\””,”content”:”
\”E’ stato importante che Francesca Albanese, oggi, abbia presentato alla Camera il suo ultimo rapporto ‘Dall’economia dell’occupazione all’economia di genocidio’ sulle aziende e gli interessi economici che hanno sostenuto prima la colonizzazione della Cisgiordania e ora il genocidio a Gaza. L’attacco nei confronti della Relatrice speciale dell’Onu sulla situazione dei diritti umani nei\nTerritori Palestinesi occupati, che ha visto l’apice nelle vergognose sanzioni imposte dagli Usa nei suoi confronti, e’ l’ultimo atto di una campagna di delegittimazione che punta a indebolire lei ma anche l’intero sistema multilaterale e il diritto internazionale. Dall’Onu, all’Unrwa, alla Corte penale internazionale, assistiamo alla volonta’ di smantellare un intero sistema e imporre la legge del piu’ forte. A prevalere, secondo alcuni governi nazionalisti, Usa in primis, non deve piu’ essere il diritto, ma l’uso della forza, la potenza militare ed economica.Contro questo tentativo di gettare il mondo nel caos continueremo a batterci in tutte le sedi e continueremo a sostenere chi, come Francesca Albanese, rischia in prima persona in difesa del diritto internazionale e delle vittime dei crimini di guerra, contro l’umanita’ e del genocidio. Il governo italiano, invece, non ha speso una parola in difesa di Albanese, cittadina italiana: un silenzio indegno\”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine della conferenza stampa che si e’ svolta oggi alla Camera dei Deputati alla presenza di Francesca Albanese.
“,”postId”:”33a27963-0ff8-45f5-8461-eeebb0d0f385″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:47:10.094Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:47:10+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La Russa: \”Fermare crescita clima anti-ebraico\””,”content”:”
\”C’e’ un clima inaccettabile, un ebreo francese come puoi accusarlo di qualcosa?\”. Cosi’ il presidente del Senato, Ignazio La Russa, torna sulla vicenda della famiglia aggredita ieri. \”La mia valutazione e’ simile a quella del presidente del Consiglio\”, bisogna \”risolvere la situazione a Gaza\” ma \”c’e’ bisogno di uno sforzo piu’ ampio per fermare la crescita di un clima anti-ebraico che ogni giorno diventa piu’ doloroso\”, ha affermato durante la cerimonia del Ventaglio. \”Una famiglia francese – ha sottolineato La Russa rispondendo ad una domanda su quale sia la posizione su Gaza – è stata insultata e picchiata, con un bambino piccolo, in un clima ancora più inaccettabile, anche perché estranea alla vicenda. Un francese non vota né per Netanyahu né contro Netanyahu. E anche se votasse per Netanyahu non sarebbe un buon motivo per aggredirla\”.
“,”postId”:”6d2b7a82-d98b-4c27-b2f6-6d930f42b299″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:32:21.957Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:32:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Agenzie Onu: \”Inondare\” Gaza di cibo “,”content”:”
Tre agenzie delle Nazioni Unite hanno chiesto di \”inondare\” la Striscia di Gaza di cibo per evitare una \”carestia diffusa\”, poiche’ \”lo scenario di carestia peggiore\” e’ gia’ in corso nel territorio palestinese. \”Dobbiamo inondare Gaza, immediatamente e senza ostacoli, con massicci aiuti alimentari, e mantenerli ogni giorno per evitare una carestia diffusa\”, ha affermato Cindy McCain, responsabile del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), in una dichiarazione congiunta con l’Organizzazione per l’Alimentazione e\nl’Agricoltura (Fao) e l’Unicef.
“,”postId”:”d6e90342-7886-4649-8f9d-d56d2edfd5a5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:26:54.817Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:26:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”Non ricevuta da Meloni, ma da altri capi di stato\””,”content”:”
\”No, non sono stata ricevuta dal governo Meloni. Pero’, in altri Paesi, dalla Spagna alla Slovenia al Sud Africa o in Colombia o in Brasile vengo ricevuta dalle piu’ alte cariche dello Stato, peraltro con abbracci e congratulazioni. Siamo in una fase di grande trasformazione e scollamento fra la gente e i politici. Bisogna continare a lavorare per scegliere da che parte svegliarci domani\”. Lo ha detto la relatrice speciale delle Nazioni Unite nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, a margine della presentazione del suo rapporto sulla situazione in Palestina, \”Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio\”, alla Camera dei Deputati.
“,”postId”:”bd91c5e8-2efc-4a70-96de-aab2220501c4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:25:29.949Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:25:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”60 mila morti non rimangano questione ideologica\””,”content”:”
\”Sono morte 60 mila persone, fra morti e feriti le vittime sono circa 200 mila. I tecnici parlano di una sottostima di almeno il 40 per cento. Ma al di la’ dei numeri, le vittime sono state sempre donne e bambini dall’inizio, e’ chiaro che e’ cambiata l’opinione pubblica\”. Lo dice la relatrice speciale dell’Onu nei territori palestinesi occupati,\nFrancesca Albanese, a margine della presentazione del rapproto \”Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio\”. \”Si vede, perche’ si vede ora quello che noi relatori speciali e organizzazioni non governative abbiamo sempre detto dall’inizio: qui c’e’ un progetto di pulizia etnicache va avanti con tutti i mezzi, anche quello del genocidio: prendersi la terra senza il popolo. Si sta spostando piano piano l’attenzione dalla difesa a tutti i costi di Israele, all’autodeterminazione. Ma ci voleva un genocidio per arrivare fino a questo? Io mi ritrovo con gli stessi parlamentari che c’erano tre anni fa, ma non e’ normale che la vita delle persone rimanga una questione di partiti\”, aggiunge Albanese.
“,”postId”:”b96a05c3-92b1-4d2e-9d79-4a7e59e40709″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:22:42.355Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:22:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Germania-Gb-Francia valutano invio ministri in Israele “,”content”:”
Germania, Francia e Gran Bretagna stanno valutando l’invio dei loro ministri degli Esteri in Israele la prossima settimana, ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, mentre aumenta la pressione\ninternazionale sulla grave crisi umanitaria di Gaza. \”Probabilmente chiederemo ai tre ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Germania di recarsi insieme in Israele giovedi’ prossimo per presentare la posizione dei governi\”, ha dichiarato Merz in una conferenza stampa a Berlino insieme al re di Giordania Abdullah II. Tra gli allarmi sulla diffusione della fame nella Striscia di Gaza dopo quasi 22 mesi di guerra, i tre paesi europei hanno intensificato le loro richieste a Israele di consentire con urgenza l’ingresso di maggiori aiuti nel territorio palestinese, dove sta combattendo per annientare il gruppo militante islamista Hamas. La scorsa settimana i tre paesi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui sollecitano la fine della \”catastrofe umanitaria\” a Gaza. \”Presumiamo che il governo israeliano sia disposto a riconoscere che qualcosa deve essere fatto ora\”, ha dichiarato Merz. La Germania e’ tradizionalmente uno dei piu’ convinti sostenitori di Israele, ma Merz ha sempre piu’ criticato la sua offensiva a Gaza. Ieri il cancelliere ha annunciato che la Germania collaborera’ con la Giordania per inviare aiuti umanitari nel territorio. E oggi ha aggiunto che due aerei da trasporto tedesco erano gia’ in rotta verso la Giordania e avrebbero iniziato a paracadutare aiuti a Gaza \”al piu’ tardi dal fine settimana, forse anche da domani\”. Re Abdullah II ha aggiunto che, pur essendo grato per tali iniziative, i paracadutaggi sono solo una \”goccia nell’oceano\”, e ha chiesto che piu’ camion per il trasporto di rifornimenti potessero entrare a Gaza.
“,”postId”:”9fa5c29a-8e95-4df9-89b3-73ed6a38b3d8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:16:59.053Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:16:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”Due Stati? Priorità è porre fine al genocidio\” “,”content”:”
\”C’e’ stata una conferenza indetta da Francia e Arabia Saudita per discutere della soluzione a due stati. Sono trentacinque anni che si discute di soluzione a due stati. Lo Stato di Palestina va riconosciuto, ma il riconoscimento e’ un atto formale, non e’ un atto costitutivo dell’esistenza di uno stato. Se lo fosse, lo Stato di Palestina esiste perche’ riconosciuto da 134 stati. Ma mentre si continua a discettare di Stato o non Stato, di chi lo riconosce e chi no, non c’e’ piu’ terra per i palestinesi. E tra un po’ spariscono pure i palestinesi\”. Lo dice Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu a margine di una conferenza stampa alla Camera durante la quale ha presentato il rapporto \”Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio\”. Per questo, aggiunge Albanese, \”mi sembra una mossa un po’ in malafede quella di spostare tutta l’attenzione\” sulla discussione sui due stati. \”Mentre ci sono trenta paesi del mondo tra cui paesi europei, ma soprattutto del sud del mondo, che si sono riuniti a Bogota’ per discutere misure concrete su come uscire dalla crisi a Gaza, su come porre fine al genocidio a Gaza, da altre parti si discute di riconoscimento futuro e possibile senza la coerenza etica di riconoscerlo veramente lo Stato Palestinese. Se non si realizzano i due stati, vora’ dire che non ci sara’ altra alternativa che garantire diritti a tutti tra la riva e il mare\”, aggiunge Albanese.
“,”postId”:”8916f038-6618-4dd6-ba6d-db18c380a82f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:03:14.906Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:03:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Merz: \”Domani lanceremo aiuti su Gaza, è segnale\” “,”content”:”
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che due aerei tedeschi effettueranno missioni di lancio di aiuti dalla Giordania a Gaza già domani, definendo l’aiuto un segnale piccolo ma importante. Lo riporta il Guardian. \”Questo lavoro potrebbe dare solo un piccolo contributo agli aiuti umanitari, ma invia un segnale importante: siamo qui, siamo nella regione\”, ha affermato Merz in una conferenza stampa a Berlino, insieme al re di Giordania Abdullah.
“,”postId”:”ae703e5c-29b1-482c-aa5a-51e2cf194268″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T13:01:01.442Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T15:01:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M.O, Albanese: \”Tante pressioni sul mio rapporto, ho avuto paura\” “,”content”:”
\”Bisogna fermare il genocidio. Non e’ facile essere la voce narrante di crimini internazionali efferati. Che uno lo faccia con leggerezza e cercando di portare avanti con decoro questo compito non significa che non ci sia una frattura. Io non voglio che l’attenzione sia su di me, se non per ricordare tutte le violazioni che stanno avendo luogo. Israele sta affamando una popolazione di sopravvissuti al genocidio che saranno i prossimi caduti, i prossimi martiri del genocidio se non li salviamo. Come siamo potuti arrivare fino a questo punto. E’ questo cio’ su cui dobbiamo tenere alta l’attenzione, e’ questo cio’ su cui bisogna rispondere e di cui devono rispondere i complici\”. Lo dice la relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, a margine della presentazione del suo rapporto \”Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio\”, alla Camera dei Deputati. \”Meloni dice no al riconoscimento dello Stato di Palestina? Allora dice si’ all’ipotesi di uno stato unico\”, sottolinea Albanese rispondendo a una domanda dei giornalisti. Poi, tornando sul lavoro presentato, racconta: \”E’ stato difficilissimo, non è facile avere accesso alle informazioni. Per esempio, le imprese americane sono molto piu’ trasparenti delle imprese italiane. Sulle imprese italiane e’ molto difficile riuscire a risalire a tutte le informazioni che servono. Per questa ragione, sei mesi di inchiesta si sono ristretti intorno a 48 aziende. Per ogni azienda che ho messo in mora, per ogni azienda che e’ stata nominata, e’ stato notificato il fatto che stessi conducendo l’inchiesta su di loro, non solo gli sono stati contestati fatti specifici. Poi c’e’ stata anche la difficolta’ delle pressioni, ci sono state un sacco di pressioni nella preparazione di questo racconto. Ed e’ quello il momento in cui ho avuto piu’ paura perche’ sapevo che la pressione attorno al mio mandato era anche volta ad ostacolarne la pubblicazione. Non e’ un caso che alla fine sia stato sottoposto agli stati solo due giorni prima della presentazione perche’ e’ un rapporto che ha creato tensione e nervosismo anche all’interno delle stesse Nazioni Unite. Pero’ sono felice di averlo pubblicato perche’ e’ una denuncia necessaria di un sistema che attanaglia i palestinesi, ma non e’ dissimile rispetto a quello che sta succedendo e quello che gli interessi privati, gli interessi delle multinazionali che hanno piu’ potere di tanti stati stanno facendo in altri paesi\”, conclude la relatrice dell’Onu.
“,”postId”:”e3a6a39f-3179-416f-8c3a-b547036487f8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T12:54:03.510Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T14:54:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ebrei aggrediti, Roccella: \”In Italia nessuno spazio antisemitismo\” “,”content”:”
\”La strategia politica e comunicativa di Hamas ha mirato fin dal primo giorno a scavare una voragine di odio antisemita a livello internazionale, strumentalizzando le giuste sensibilità per le tragiche condizioni dei civili a Gaza. Non è certo casuale che i terroristi non abbiano mai cercato di arginare o lenire le sofferenze dei gazawi, e ricordiamo tutti le dichiarazioni esplicite dei leader di Hamas, come questa di Haniyeh: ‘Abbiamo bisogno del sangue delle donne, dei bambini e degli anziani per risvegliare dentro di noi lo spirito rivoluzionario…’. Questa strategia purtroppo ha delle conseguenze pesanti, fomentando l’antisemitismo in tutto il mondo. Il gravissimo episodio consumatosi all’autogrill di Lainate è un esempio fin troppo lampante dell’odio antiebraico che si diffonde, anche se è evidente che l’antisemitismo non ha nulla a che fare con l’attenzione umanitaria alle sofferenze delle popolazioni e con la ricerca di una soluzione del conflitto, che l’Italia continua a perseguire. Nel nostro Paese non c’è spazio per l’antisemitismo e non ci stancheremo mai di ribadirlo\”. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
“,”postId”:”0df768b0-f1fa-41e0-b8a7-dc6d38130a19″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T12:52:00.224Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T14:52:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ebreo aggredito: “Ora insulti in rete a me e a mio figlio””,”content”:”
Ha avuto \”reazioni di solidarietà che mi hanno scaldato il cuore dal mondo ebraico\”, ma anche un’onda di \”messaggi online contro me e mio figlio di odio e violenza\” il turista francese ebreo che ha denunciato e filmato una aggressione avvenuta in un autogrill vicino Milano. \”Sono arrivati insulti antisemiti – ha spiegato all’ANSA – dicendo che dovrei avere un tatuaggio al braccio, che sono autore di genocidio\”. L’uomo dice di stare meglio, ma porterà il figlio di sei anni che era con lui \”dallo psicologo perché non ha avuto una reazione, è rimasto immobile\”. \”Mio figlio non mi ha chiesto nulla, ma io gli ho spiegato quanto è successo. Gli ho raccontato che ci sono alcune persone cattive a cui non piacciamo. Che quello che è successo è stato un incidente e papà lo ha protetto\”, racconta. Delle reazioni in Italia ha detto di non sapere nulla. \”In Francia solo un deputato mi ha chiamato e ha contattato il consolato francese a Milano\”, dice, contento che in Italia siano partite le indagini.
“,”postId”:”2b8421ec-57c0-42b5-82f4-2eb6592ad4e2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T12:46:55.515Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T14:46:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Delegazione Hamas lascia Doha diretta a Istanbul\””,”content”:”
La tv saudita Al-Hadath ha riferito che la delegazione negoziale di Hamas ha lasciato Doha, in Qatar, e si sta dirigendo verso Istanbul.
“,”postId”:”5271b5c1-1170-4efa-a6ef-ad1847b8020e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T12:43:46.943Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T14:43:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Merz: \”Ministri esteri Germania-Francia-Gb presto in Israele\””,”content”:”
\”Chiederemo ai ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania di recarsi insieme in Israele giovedì della prossima settimana e di presentare la posizione dei tre governi\”: lo ha annunciato il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz incontrando a Berlino il re di Giordania Abdullah II. Germania e Giordania hanno deciso di collaborare ad un ponte aereo per rifornire i palestinesi nella striscia di Gaza. Il re di Giordania ha definito questa soluzione solo \”una goccia\” ma è necessario che ai camion con gli aiuti umanitari sia reso possibile l’accesso nella Striscia. \”Al momento riusciamo a inviare circa 60 camion alla settimana, dovremmo inviarne almeno 150 al giorno\”, ha detto il re di Giordania. Abdullah II ha anche sottolineato che a volte questi camion vengono attaccati dai coloni.
“,”postId”:”4ae3812b-54b6-47a0-884f-5811a0ecacc7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T12:17:00.264Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T14:17:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, Khamenei: \”Occidente usa nucleare come scusa per scontro\””,”content”:”
L’Occidente usa il programma nucleare iraniano come scusa per uno scontro con la Repubblica islamica. Lo ha affermato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha messo in guardia contro nuovi attacchi se l’Iran riprenderà le attività nucleari. \”Programma nucleare, arricchimento, diritti umani sono tutte scuse\”, ha affermato Khamenei in un discorso a Teheran in commemorazione dei comandanti militari e degli scienziati iraniani uccisi durante i 12 giorni di guerra tra Israele e Iran il mese scorso. \”Quello che vogliono è la vostra religione e la vostra conoscenza\”.
“,”postId”:”b3bde2fd-0b23-47bb-a093-9d3bc9a894f0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T12:13:16.930Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T14:13:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele convoca ambasciatore Olanda dopo stop a ministri”,”content”:”
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha convocato l’ambasciatore olandese, Margriet Schuurman, per protestare contro la decisione dei Paesi Bassi di imporre il divieto di ingresso nel Paese per i ministri e leader di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir. Lo ha riferito un portavoce del ministero.
“,”postId”:”81a728ef-c251-4c40-befc-9848494db0f4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T11:43:20.413Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T13:43:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia, pronti a sanzioni contro membri governo israeliano”,”content”:”
La Francia torna ad esprimere la sua \”totale condanna della colonizzazione, contraria al diritto internazionale, come ribadito dalla Corte Internazionale di Giustizia nel suo parere consultivo del 19 luglio 2024\”: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia ricordando che Parigi ha \”adottato sanzioni, sia a livello nazionale che nell’ambito di tre pacchetti europei, contro i coloni che hanno commesso violenze contro i civili palestinesi in Cisgiordania\”. La Francia, si prosegue nel comunicato, \”continuerà a sostenere l’adozione di nuove misure nell’Unione Europea ed è pronta ad adottare ulteriori misure a livello nazionale, anche nei confronti dei membri del governo che sostengono tale violenza, qualora questa dovesse continuare\”.
“,”postId”:”86710829-d22d-48f8-93cc-0faa4bb4482b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T11:41:47.582Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T13:41:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Parigi piange attivista palestinese ucciso: \”È terrorismo\””,”content”:”
\”È con immensa tristezza che la Francia ha appreso dell’omicidio di Odeh Hathaleen, collaboratore di Yuval Abraham, vincitore del Premio Anna Politkovskaja – Arman Soldin per il coraggio giornalistico nonché rappresentante del villaggio di Umm el-Kheir nella valle di Masafer Yatta. La Francia esprime le sue condoglianze alla famiglia e ai suoi cari\”, è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi dopo l’omicidio ieri del trentenne attivista e giornalista palestinese che ha contribuito anche alla realizzazione del documentario premio Oscar \”No Other Land\”. \”La Francia – si prosegue nella nota – condanna questo omicidio con la massima fermezza, così come tutte le violenze deliberate perpetrate dai coloni estremisti contro la popolazione palestinese, che sono aumentate in tutta la Cisgiordania, in particolare a Kafr Malik e nel villaggio cristiano di Taybeh nelle ultime settimane. Questa violenza costituisce un atto di terrorismo. I coloni – deplora la diplomazia francese – hanno ucciso più di 30 persone dall’inizio del 2022. Le autorità israeliane devono assumersi la responsabilità e punire immediatamente gli autori di questa violenza, che continua nella più totale impunità, e proteggere i civili palestinesi\”.
“,”postId”:”b53d6c1f-7666-4525-af41-a75a82055cfe”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T11:20:01.917Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T13:20:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia lancerà aiuti dal cielo a Gaza nei prossimi giorni “,”content”:”
La Francia procederà ”nei prossimi giorni” al lancio di aiuti umanitari a Gaza: è quanto affermano fonti diplomatiche francesi.
“,”postId”:”ab8ec422-8e7b-4f4e-aedd-0e9c7582c81e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T10:41:34.225Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T12:41:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Lavoro con Netanyahu per sistemare le cose a Gaza\””,”content”:”
\”Stiamo lavorando insieme per cercare di sistemare le cose\” a Gaza. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump a margine dell’inaugurazione di un campo da golf nel suo resort di Balmedie in Scozia rispondendo alla domanda di un giornalista di Sky News che gli chiedeva cosa dirà al premier israeliano Benyamin Netanyahu, a fronte dell’emergenza fame a Gaza causata dal blocco degli aiuti da parte dell’Idf.
“,”postId”:”f3b6f964-2aef-47b0-a008-593fd8989fb0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T10:28:59.956Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T12:28:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Coloni aggrediscono agricoltori palestinesi in Cisgiordania”,”content”:”
Un gruppo di coloni ha aggredito questa mattina diversi agricoltori nel villaggio di Farkha, nella Cisgiordania settentrionale, a sud-ovest della città palestinese di Salfit, mentre tentavano di respingere un attacco ai loro terreni agricoli. Secondo fonti locali, i coloni hanno lasciato pascolare le loro pecore tra gli uliveti dell’area di Al-Safaha, a ovest del villaggio, e successivamente hanno assalito gli agricoltori che cercavano di impedire la distruzione delle coltivazioni. Il tutto è avvenuto sotto la protezione delle forze di occupazione israeliane, scrive Wafa. Da circa tre anni, il villaggio di Farkha è teatro di crescenti aggressioni da parte dei coloni, che avrebbero già preso il controllo di vaste porzioni di terra, tra cui circa il 75% degli uliveti. Gli agricoltori locali non possono più accedere a queste aree, in un clima di complicità da parte dell’esercito israeliano, secondo quanto riferito. I residenti di Farkha hanno lanciato l’allarme per la prosecuzione di questi attacchi, che mettono a rischio nuove porzioni di terreno agricolo e compromettono direttamente la sussistenza di decine di famiglie.
“,”postId”:”2ac418d2-5862-4711-82eb-f02bc8de5eea”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T10:01:54.680Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T12:01:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:” \”Senza accordo Hamas, Israele pronto annettere aree Gaza\””,”content”:”
Secondo i media israeliani, il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe proporre al gabinetto politico-di sicurezza un piano per annettere aree nella Striscia di Gaza, nel tentativo di mantenere la coalizione di governo in particolare con i due ministri di ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Secondo il piano, Israele dichiarerà di concedere ad Hamas alcuni giorni per concordare un cessate il fuoco e, in caso contrario, inizierà ad annettere aree della Striscia.
“,”postId”:”94396821-9cd3-4b04-a105-479ae225866d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T10:01:26.169Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T12:01:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Smotrich: \”È il momento migliore per annettere Cisgiordania\””,”content”:”
Il ministro israeliano messianico Bezalel Smotrich ha fatto appello al primo ministro Benyamin Netanyahu affinché annetta la Cisgiordania, affermando che \”non c’è momento più opportuno\” di questo per farlo. Rivolgendosi ai legislatori della sottocommissione per la Giudea e la Samaria (Cisgiordania) della commissione Esteri e Difesa della Knesset, il politico di estrema destra ha affermato che una mossa del genere servirebbe a correggere l’errore di ritirarsi dal blocco di insediamenti di Gush Katif a Gaza nel 2005.
“,”postId”:”2af80222-3148-48a1-8a25-2cd0533f6987″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T09:47:09.668Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T11:47:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Colpiti decine di obiettivi terroristici a Gaza\””,”content”:”
L’Idf ha dichiarato che le truppe continuano le operazioni contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza. Nell’area di Khan Yunis, sono stati eliminati diversi terroristi che rappresentavano una minaccia, mentre l’aeronautica ha colpito infrastrutture e depositi di armi nel corso dell’ultima giornata. In uno degli attacchi, sono state rilevate esplosioni secondarie a seguito del bombardamento su un deposito di armi, indicando la presenza di grandi quantità di esplosivi nella struttura. Le operazioni continuano nelle zone del nord della Striscia, smantellando capacità di lancio e fuoco, nonché infrastrutture terroristiche sia in superficie che nel sottosuolo.
“,”postId”:”bb4e368d-7ec2-487e-aca4-df50e50cae97″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T09:42:36.267Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T11:42:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M.O.: secondo militante italiano su Handala rientra oggi”,”content”:”
È stato anticipato a oggi il rientro in Italia di Tony Lapiccirella, il secondo militante italiano della nave Handala della Freedom Flottilla fermato domenica in Israele. Lo riferisce la Farnesina. L’anticipo si deve all’ambasciata d’Italia a Tel Aviv, che ha seguito l’iter legale. Lapiccirella partirà nel pomeriggio con un volo per Parigi dove prenderà un aereo per l’Italia in serata. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ringraziato i funzionari dell’ambasciata d’Italia in Israele per il loro impegno. L’altro italiano a Bordo, Antonio Mazzeo, era rientrato ieri con un volo da Tel Aviv dopo avere accettato di essere espulso.
“,”postId”:”c783164f-0189-4dad-b4c9-5c5d4005f723″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T09:38:56.983Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T11:38:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guterres: \”Intollerabile la distruzione totale di Gaza\””,”content”:”
La progressiva annessione della Cisgiordania da parte di Israele è \”illegale\” e la distruzione totale della Striscia di Gaza è \”intollerabile\”: lo ha detto ieri il segretario generale dell’Onu, António Guterres, come riporta la Reuters. \”Siamo chiari: la progressiva annessione della Cisgiordania occupata è illegale. Deve cessare. La distruzione totale di Gaza è intollerabile. Deve cessare\”, ha affermato Guterres durante una conferenza alle Nazioni Unite sulla soluzione dei due Stati tra Israele e Palestina. \”Le azioni unilaterali che minerebbero per sempre la soluzione dei due Stati sono inaccettabili. Devono cessare\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”b363b632-b322-44cd-abf1-59099308e860″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T09:33:38.336Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T11:33:38+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Smotrich: \”Realistico ritorno di insediamenti a Gaza\””,”content”:”
Il ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha affermato che la Striscia di Gaza è \”una parte inseparabile della Terra di Israele\”, e, sebbene il ritorno agli insediamenti abbandonati da Israele nel 2005 sia stato per lungo tempo un \”pio desiderio\”, ora è un’opzione \”realistica\”. \”Non vogliamo tornare a Gush Katif: è troppo piccolo, deve essere molto più grande, molto più esteso\”, ha detto. Gush Katif era il principale blocco di insediamenti israeliani a Gaza prima del disimpegno e ospitava circa 8.500 persone in 17 comunità.
“,”postId”:”cdbc9d24-4e24-409f-8b23-275b6d7fbc32″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T09:07:00.591Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T11:07:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Monitoraggio Ipc: \”A Gaza in atto carestia\””,”content”:”
L’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dall’Onu, ha avvertito che a Gaza è in atto lo \”scenario peggiore di carestia\”, con migliaia di bambini malnutriti e morti per fame in aumento tra i più giovani. Lo riporta il Guardian. Secondo il gruppo di organizzazioni utilizzato come osservatore per valutare la malnutrizione, i lanci aerei non saranno sufficienti a scongiurare la \”catastrofe umanitaria\”. L’accesso umanitario \”immediato e senza ostacoli\” a Gaza è l’unico modo per fermare il rapido aumento di \”fame e morte\”, ha affermato.
“,”postId”:”c9f1a5fd-bb99-4706-9e59-86d1533715bf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T09:03:00.068Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T11:03:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Israele non sarà la Cecoslovacchia del 21mo secolo\””,”content”:”
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha postato su X un messaggio in risposta alla campagna europea per il riconoscimento di uno Stato palestinese e la fine della guerra lasciando Hamas al potere: \”Non accadrà. Israele non sarà la Cecoslovacchia del XXI secolo\”.
“,”postId”:”f32a119b-447c-42ea-b09e-468b28fcaab3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T08:58:00.717Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T10:58:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ben Gvir: \”In Europa il colpevole è chi viene attaccato\””,”content”:”
Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir ha attaccato duramente l’Europa dopo che i Paesi Bassi hanno annunciato il divieto d’ingresso nei suoi confronti e in quelli di Bezalel Smotrich, anche lui leader della destra radicale in Israele. \”Anche se mi bandiranno da tutta l’Europa, continuerò ad agire per il bene del nostro Paese e a chiedere la sconfitta di Hamas e il sostegno ai nostri combattenti\”, ha dichiarato Ben Gvir. \”In Europa, come sempre, il colpevole è chi viene attaccato. In un luogo dove il terrorismo è tollerato e i terroristi vengono accolti, un ministro ebreo israeliano non è gradito, i terroristi sono liberi e gli ebrei vengono boicottati\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”0fd6dd94-525a-457b-ac5f-7e1dc36448a2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T08:56:23.879Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T10:56:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, fonte vicina a Starmer: \”Riconoscimento Palestina è questione di quando non di se\””,”content”:”
Starmer ha convocato per questo pomeriggio una riunione di emergenza del suo governo per valutare la situazione a Gaza e i piani per \”una pace duratura\” nella Striscia, che potrebbero includere una tabella di marcia verso il riconoscimento dello Stato palestinese, ha riferito un portavoce. La riunione è prevista alle 14:00 ora locale (le 15:00 in Italia). Starmer è concentrato \”su un percorso di pace che garantisca un sollievo immediato per coloro che sono sul campo e un percorso sostenibile verso una soluzione a due Stati\”, ha spiegato la fonte. \”Siamo chiari sul fatto che il riconoscimento dello Stato palestinese è una questione di quando, non di se\”, ma deve essere \”parte di un piano più ampio che garantisca una sicurezza duratura sia per i palestinesi sia per gli israeliani\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”79506041-d80e-404f-bd20-834b69ab1a88″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T08:53:51.561Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T10:53:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sette attivisti Freedom Flotilla saranno espulsi da Israele”,”content”:”
Sette operatori di Freedom Flotilla, arrestati dall’Idf dopo che la loro nave Handala è stata bloccata vicino alla costa della Striscia di Gaza, saranno espulsi da Israele, e chiunque si rifiuti di farlo verrà espulso dopo essere stato portato davanti a un giudice. Lo riferisce Ynet.
“,”postId”:”3b656272-32a9-4f3a-9d89-105e9d186940″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T08:07:26.379Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T10:07:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Smotrich: \”Molto vicini a ricostruzione colonie a Gaza\””,”content”:”
\”Siamo più vicini che mai alla ricostruzione di Gush Katif\”. Lo ha affermato il ministro israeliano delle Finanze e leader di estrema destra Bezalel Smotrich facendo riferimento al gruppo di 17 insediamenti nel sud della Striscia di Gaza dai quali i coloni israeliani furono evacuati nel 2005. \”Gaza è una parte inseparabile di Israele\”, ha aggiunto il leader di Sionismo Religioso. \”Non voglio tornare a Gush Katif, è troppo piccola, troppo affollata, deve essere molto più grande, molto più ampia\”.
“,”postId”:”fef04673-35c0-41a2-af68-ac28e5b661c1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:59:33.565Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:59:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf pubblica video saccheggi camion aiuti e accusa Hamas”,”content”:”
Le forze armate israeliane hanno diffuso un filmato che mostra uomini armati saccheggiare un camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza venerdì scorso, sostenendo che si tratta di miliziani di Hamas. Nelle immagini si vedono uomini armati sul pianale di un camion che trasporta aiuti, circondato da una folla di palestinesi. Si tratta di \”terroristi armati di Hamas… che saccheggiano violentemente gli aiuti umanitari che erano stati trasferiti nella Striscia di Gaza, impedendo loro di raggiungere la popolazione civile di Gaza\”, ha affermato l’Idf. \”Contrariamente alle false affermazioni di Hamas secondo cui gli individui nel video sarebbero membri della sicurezza, si tratta in realtà di terroristi di Hamas arrivati per sequestrare gli aiuti ai residenti di Gaza\”. \”Anche quando gli aiuti vengono consegnati a Gaza, Hamas li saccheggia per uso proprio, ignorando palesemente i bisogni della popolazione\”, ha aggiunto l’esercito, sostenendo che \”questo filmato è un’ulteriore prova che Hamas è il principale ostacolo alla consegna di aiuti umanitari\” nella Striscia.
“,”postId”:”b6437752-5067-42b3-8799-c47c39d19910″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:49:07.509Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:49:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, Starmer annuncerà a giorni riconoscimento Palestina “,”content”:”
Messo sotto pressione del suo partito laburista, il premier britannico Keir Starmer si prepara ad annunciare questa settimana il suo piano per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Lo scrive il Daily Telegraph. Secondo il quotidiano, il riconoscimento sarà subordinato a un cessate il fuoco e potenzialmente alla restituzione degli ostaggi ancora nelle mani del gruppo palestinese. Non è ancora chiaro se l’annuncio sara’ dato in un discorso o in una conferenza stampa.
“,”postId”:”96cbcb7f-0671-436f-aa1e-4be2faaf0fab”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:37:00.630Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:37:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, saccheggiati metà camion aiuti Egitto entrati Gaza”,”content”:”
Più della metà dei camion di aiuti umanitari egiziani entrati domenica a Gaza sono stati saccheggiati da ignoti e il loro contenuto è stato successivamente venduto nei mercati locali. Lo ha riferito il quotidiano qatarino Al-Araby Al-Jadeed. Nel rapporto si precisa che su 130 camion, 73 sono stati saccheggiati nei pressi dell’Asse Morag, che separa Rafah da Khan Younis ed è controllato dagli israeliani, e solo 37 sono arrivati ai magazzini della Mezzaluna Rossa Palestinese e del comitato egiziano. Altri 20 camion sono stati respinti da Israele al valico di frontiera di Rafah per ragioni non chiare. Domenica scorsa è entrato in vigore il nuovo sistema di ‘pause umanitarie’ di 10 ore decretato da Israele per consentire un maggiore afflusso di aiuti nella Striscia.
“,”postId”:”96c4de6d-f447-42e5-8e0d-e8c69ad27d42″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:32:43.778Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:32:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Smotrich: \”Europa ha ceduto a Islam radicale\””,”content”:”
Dopo il collega Itmar Ben Gvir, anche il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha criticato la decisione dell’Olanda di dichiararlo persona non grata. \”Quello che non capiscono nei Paesi Bassi e in altri paesi europei e’ che molto piu’ di quanto sia importante per me entrare nei Paesi Bassi, mi importa che i miei figli, nipoti e pronipoti, e quelli di tutti gli ebrei del mondo, possano vivere nello Stato di Israele in sicurezza per decenni e secoli a venire\”, ha commentato a quanto riporta il Times of Israel. \”Nei Paesi Bassi e in Europa in generale, gli ebrei non hanno vissuto in sicurezza all’inizio del secolo scorso e a giudicare dall’ipocrisia europea, la resa dei suoi leader alle menzogne dell’Islam radicale, che sta prendendo il sopravvento, e dall’antisemitismo in aumento, gli ebrei non saranno in grado di vivere li’ in sicurezza in futuro\”, ha proseguito. Dunque, ha aggiunto, continuera’ a fare cio’ che ha sempre fatto \”anche se dovesse significare mettersi contro al mondo intero\”.
“,”postId”:”871db002-f666-4f3b-b96f-91fa6fa3a607″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:15:44.401Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:15:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Olanda vieta ingresso a ministri Smotrich e Ben-Gvir”,”content”:”
I Paesi Bassi hanno deciso di vietare l’ingresso nel paese al ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich e al ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir, per protesta contro la loro linea dura sugli aiuti a Gaza e per l’incitamento alle violenze dei coloni. Lo riferisce il quotidiano locale Algemeen Dagblad. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri, Caspar Valdekamp, in una lettera al parlamento olandese. La decisione di designare Smotrich e Ben Gvir ‘personae non gratae’ \”è dovuta al fatto che hanno ripetutamente incitato alla violenza dei coloni contro la popolazione palestinese e invocato la pulizia etnica nella Striscia di Gaza\”, si legge nella missiva. Il ministro convocherà l’ambasciatore israeliano in Olanda \”per chiedere al governo Netanyahu di prendere una strada diversa. La situazione attuale è intollerabile e indifendibile\”, ha spiegato. L’Olanda ha deciso di fare pressione anche in sede europea. Veldkamp sosterrà a Bruxelles la sospensione dei benefici commerciali dell’Ue Israele e appoggia l’iniziativa di sospendere la partecipazione di Israele al programma Horizon. Inoltre, riferisce sempre il quotidiano, lavorerà con altri paesi per capire se si possano limitare le importazioni di merci dai territori occupati.
“,”postId”:”e8fe4eae-5536-46c9-9674-d8863521e185″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:15:00.923Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:15:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, con no Hamas a tregua Israele avvia annessione Gaza”,”content”:”
Se Hamas non dovesse accettare una tregua, Israele inizierà ad annettere parti di Gaza. Lo scrive la stampa israeliana. Secondo Maariv, il governo intende dare ad Hamas un’ultima possibilità di arrivare a un cessate il fuoco. Ma se non si arrivasse a un’intesa, è già pronto il piano che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato durante un incontro con un gruppo ristretto di ministri. E’ stato deciso di istituire un’entità speciale per amministrare le aree annesse. A quanto riporta Haaretz, Netanyahu il piano ha lo scopo di compiacere il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e convincerlo a non ritirare il suo partito di estrema destra religioso dal governo.
“,”postId”:”2cb4a80a-7cab-41a7-8195-9ae2771ab462″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:10:00.302Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:10:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran a Trump: \”Falso che ostacoliamo negoziati tregua Gaza\””,”content”:”
L’Iran ha definito \”del tutto infondate\” le accuse del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui Teheran sta ostacolando i negoziati per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. \”La Repubblica islamica, come la maggior parte dei paesi, condanna fermamente il genocidio di Gaza e sostiene qualsiasi processo che possa fermare i crimini e alleviare le sofferenze del popolo oppresso di Gaza\”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baqaei in una nota. I negoziatori di Hamas \”sono pienamente in grado di difendere gli interessi del popolo palestinese\” senza la necessita’ di un intervento esterno, ha sottolineato. Le accuse di Trump, secondo cui l’Iran \”e’ coinvolto in questo negoziato e da’ ordini ad Hamas\”, sono per Baqaei \”un tentativo di distogliere l’attenzione ed eludere la sua responsabilita’ per il suo coinvolgimento nei crimini del regime sionista (Israele)\”. Il portavoce del ministero degli Esteri ha poi esortato gli Stati Uniti a fermare l’invio di armi letali a Israele e a fare pressione per \”mettere fine al genocidio e consentire l’ingresso e la distribuzione dignitosi di aiuti umanitari\”.
“,”postId”:”693047dd-8221-40ba-b2af-110b56aa8530″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T07:06:15.935Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T09:06:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M.O: Ben Gvir, Europa tollera terroristi e boicotta ebrei”,”content”:”
Il ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha criticato la decisione dell’Olanda di dichiararlo ‘persona non grata’ e assicurato che non si farà fermare. \”Anche se mi fosse vietato entrare in tutta Europa, continuerò a lavorare per il nostro Paese e a chiedere che Hamas sia smantellato e che vengano sostenuti i nostri combattenti\”, ha scritto su X. \”I violenti, gli assassini e gli stupratori sono nostri nemici\”, ha proseguito, ma in Europa \”chiunque passi al contrattacco è colpevole. In un luogo dove il terrorismo è tollerato e i terroristi sono benvenuti, un ministro ebreo proveniente da Israele non è gradito. I terroristi sono liberi e gli ebrei sono boicottati\”.
“,”postId”:”53f4305c-7d6c-4157-83e1-12299fd9588b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T06:37:08.319Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T08:37:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M.O.: almeno 30 morti in attacco Idf su campo profughi Gaza”,”content”:”
Almeno 30 persone sono morte durante la notte in una serie di attacchi israeliani contro un campo profughi a nord di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti dell’ospedale Al Awda che ha ricevuto i corpi, per la maggior parte dilaniati dai colpi dell’Idf. Dopo il bombardamento, i carri armati israeliani sono avanzati sul campo e hanno costretto la gente a fuggire. Sono almeno 92 le persone rimaste uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Secondo il conteggio del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, il numero totale delle vittime dall’inizio dell’offensiva israeliana si avvicina ormai a 60.000 e oltre 145.000 sono i feriti.
“,”postId”:”4282849e-9e20-4342-bb11-aa8003dedec2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T06:17:21.444Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T08:17:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa: \”Attacchi israeliani a Gaza, questa mattina 14 morti\””,”content”:”
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che questa mattina 14 persone sono state uccise e più di 11 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che due palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti in un bombardamento a ovest di Gaza City. Altre otto persone hanno perso la vita e 11 sono rimaste ferite in un attacco nella zona di New Camp, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Infine, quattro membri della stessa famiglia sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di Mina a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.
“,”postId”:”abf2a720-df3d-4946-a0fd-0c2127b9b903″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T05:52:50.233Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T07:52:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas, dall’inizio della guerra quasi 60.000 morti a Gaza”,”content”:”
Il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas afferma che dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023 sono stati uccisi nella Striscia 59.921 palestinesi e altri 145.233 sono rimasti feriti. I dati, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, sono aggiornati a ieri.
“,”postId”:”bb24fc78-f250-4f54-be95-074ae69c3ec4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T04:29:03.993Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T06:29:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump, la fame a Gaza \”c’è e si vede\””,”content”:”
La fame a Gaza c’è \”e si vede\”. Parola di Donald Trump che oggi ha lanciato un monito inedito per la sua amministrazione, avvertendo che la popolazione dell’enclave sta affrontando una \”vera carestia\”. Nel giorno in cui le agenzie umanitarie hanno cercato di approfittare di una \”pausa tattica\” nelle operazioni militari israeliane per inviare aiuti alimentari, Trump ha contraddetto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che in precedenza aveva liquidato i timori di carestia a Gaza come propaganda di Hamas e ha annunciato che gli Stati Uniti e i suoi partner contribuiranno a istituire centri alimentari per sfamare gli oltre due milioni di palestinesi. \”Avremo del cibo sano e forte, possiamo salvare molte persone. Voglio dire, alcuni di quei bambini… e’ davvero una davvero carestia\”, ha detto ai giornalisti durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia \”Dobbiamo dare da mangiare a quei bambini\”. Poche ore prima, durante un ricevimento a Gerusalemme in onore della consigliera spirituale di Trump, Paula White-Cain, Netanyahu aveva assicurato che \”a Gaza non c’e’ fame\” ma solo propaganda di Hamas per farlo credere al mondo. Gli Stati Uniti sostengono gia’ i centri alimentari della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ma le operazioni del gruppo sono state oggetto di ripetute critiche: le Nazioni Unite affermano che centinaia di palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane mentre cercavano di accedere ai siti. Una situazione che ha esasperato anche Trump, il quale ha annunciato che Regno Unito e Ue sosterranno nuovi centri alimentari piu’ facili da raggiungere, \”dove la gente puo’ entrare senza barriere\”. \”E’ assurdo quello che sta succedendo laggiu’\”, ha aggiunto. Negli ultimi giorni, le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie hanno iniziato a consegnare piu’ camion di cibo dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato una \”pausa tattica\” giornaliera nei combattimenti e ha aperto vie di soccorso sicure Giordania ed Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a paracadutare pacchi di aiuti a Gaza, mentre l’Egitto ha inviato camion attraverso il valico di frontiera di Rafah a un posto di blocco israeliano appena all’interno del territorio. La Germania ha dichiarato che collaborera’ con la Giordania per il trasporto aereo di aiuti a Gaza e il Cancelliere Friedrich Merz ha affermato che si coordinera’ con Francia e Gran Bretagna, \”pur sapendo che questo puo’ essere solo un piccolo aiuto per la popolazione di Gaza\”. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha accolto con cautela le recenti mosse di Israele, avvertendo che Gaza necessita di almeno 500-600 camion di cibo di base, medicinali e prodotti igienici al giorno: \”Aprire tutti i valichi di frontiera e inondare Gaza di aiuti e’ l’unico modo per evitare un ulteriore aggravamento della carestia\”.
“,”postId”:”4592ddf0-758a-4b7e-b61c-772b24434260″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T04:28:36.314Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T06:28:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Gaza 70 morti nel giorno della \”pausa tattica\” per aiuti”,”content”:”
È di una settantina di morti il bilancio delle vittime in una giornata che sarebbe dovuta essere di ‘pausa tattica’ per permettere l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Secondo fonti sanitarie di Hamas, 21 persone sono state uccise vicino a punti di distribuzione di aiuti umanitari. La maggior parte delle vittime, 56, e’ morta nelle vicinanze della citta’ di Khan Yunis, altri nove palestinesi sono stati uccisi in varie zone inclusi cinque colpi d’arma da fuoco vicino a un punto di distribuzione di cibo. A Gaza City, almeno cinque persone sono state uccise in attacchi che hanno preso di mira una scuola e un edificio residenziale. Dall’inizio della guerra a Gaza almeno 59.921 abitanti dell’enclave sono morti a causa dei raid israeliani. Il bilancio di Hamas non include le vittime di malnutrizione o altre cause indirette del conflitto.
“,”postId”:”4e930ce4-7c5d-4eb2-a1d3-fb0e91ba5216″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-29T04:27:37.235Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-29T06:27:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Premier palestinese: \”Hamas deponga le armi e lasci Gaza\””,”content”:”
Hamas deve \”deporre le armi\”, \”rilasciare gli ostaggi\” e rinunciare al controllo di Gaza\”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati. Lo riporta il Times of Israel. \”Tutti i paesi hanno la responsabilità di agire ora per porre fine alla guerra contro il nostro popolo a Gaza e in tutta la Palestina, per garantire il rilascio degli ostaggi e i prigionieri e per assicurare il ritiro delle forze di occupazione israeliane\”, ha affermato.Mustafa aggiunge che l’Anp è pronta a coordinarsi con una forza araba per contribuire a stabilizzare Gaza dopo la guerra.
“,”postId”:”8d42af8a-6c23-45c1-93c7-834e3765b2ef”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}]}”
query='{“configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”00b56fb2-3670-4408-a9ca-0a1eba1ca4cf”,”tenant”:”tg24″,”limit”:800}’
config='{“live”:true,”isWebView”:false,”postsPerPageMobile”:10,”postsPerPageDesktop”:10}’
>
Il Regno Unito riconoscerà a settembre lo Stato palestinese. È quanto emerge da una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri a Londra. Il cambio di linea del premier Starmer è dovuto alla pressione politica interna alla Gran Bretagna aumentata a causa dell’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, con parlamentari e membri del governo laburista che sollecitano il riconoscimento della Palestina dopo la mossa della Francia. Parigi approva la scelta: “Insieme riapriamo una prospettiva di pace”. Il Regno Unito, inoltre, ha effettuato oggi i suoi primi lanci di aiuti umanitari aerei nella Striscia di Gaza. Dura la risposta di Israele: “Riconoscimento Palestina è una ricompensa per Hamas e danneggia gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza”. “Starmer premia il mostruoso terrorismo di Hamas e ne punisce le vittime”, ha scritto su X Netanyahu.
La carestia nella Striscia è confermata dal monitoraggio dell’osservatorio dell’Onu sulla fame globale. Ancora morti per gli aiuti, superate le 60mila vittime dal 7 ottobre. Pressing europeo per i rifornimenti, missione Londra-Berlino-Parigi la prossima settimana.
Secondo i media israeliani, il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe proporre al gabinetto politico di sicurezza un piano per annettere aree nella Striscia di Gaza, nel tentativo di mantenere la coalizione di governo in particolare con i due ministri di ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Secondo il piano, Israele dichiarerà di concedere ad Hamas alcuni giorni per concordare un cessate il fuoco e, in caso contrario, inizierà ad annettere aree della Striscia.
Hamas deve “deporre le armi”, “rilasciare gli ostaggi” e rinunciare al controllo di Gaza”, ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati, aggiungendo che l’Anp è pronta a intervenire per stabilizzare Gaza dopo la guerra.
Secondo il Ministero della Salute guidato da Hamas, almeno 112 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta la Bbc.
Gli approfondimenti:
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
Leggi di più
3 minuti fa
Leone XIV ha salutato i 120mila giovani radunati per la messa di benvenuto. Dopo la celebrazione presieduta da monsignor Rino Fisichella, il Pontefice è salito sulla papamobile e ha attraversato Piazza San Pietro, spingendosi fino a Via della Conciliazione per incontrare quanti non avevano trovato posto nella piazza. Nel suo intervento, ha parlato in italiano, inglese e spagnolo, lanciando un accorato appello alla pace e invitando i ragazzi a essere “luce del mondo”
4 minuti fa
“Starmer premia il mostruoso terrorismo di Hamas e ne punisce le vittime. Uno Stato jihadista al confine con Israele OGGI minaccerà la Gran Bretagna DOMANI. L’appeasement nei confronti dei terroristi jihadisti fallisce sempre. Fallirà anche per voi. Non accadrà”. Lo dichiara su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l’annuncio del premier britannico di voler riconoscere lo Stato di Palestina.
10 minuti fa
Narges Mohammadi, Nobel per la Pace 2023, ha ricevuto minacce di morte dal regime iraniano per il suo impegno a favore dei diritti umani e della democrazia; il Comitato del Nobel lancia l’allarme sulla sua sicurezza.
14 minuti fa
Il sostegno degli americani per l’azione militare di Israele a Gaza registra un calo. E’ quanto emerge dal sondaggio Gallup, secondo il quale solo un americano su tre appoggia la linea di Benjamin Netanyahu. Questo dato segna un crollo dei consensi, considerato che all’inizio della guerra ad Hamas la meta’ degli intervistati aveva approvato la risposta israeliana. A guidare i consensi verso il basso sono soprattutto gli elettori democratici, indipendenti e i piu’ giovani. Inoltre meta’ degli americani ha ora un giudizio negativo verso Netanyahu, il risultato piu’ basso dal ’97, anno in cui il premier e’ stato inserito nei sondaggi.
Leggi di più
15 minuti fa
Alla conferenza di alto livello sulla questione palestinese e la soluzione dei due Stati, presso la sede delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri portoghese, Paulo Rangel, ha parlato per la prima volta di un “punto di svolta” e di “impegno senza precedenti assunto dall’Autorità nazionale palestinese”. Questo potrebbe avvicinare il Portogallo al riconoscimento dello Stato palestinese, dicono molti analisti, poiché dopo l’annuncio del riconoscimento da parte della Francia, Rangel aveva già dimostrato una cauta apertura. In particolare, Rangel ha accolto con favore il soddisfacimento di sei condizioni: la condanna da parte dell’Anp degli atti terroristici commessi da Hamas e il suo completo disarmo, la richiesta di rilascio immediato e incondizionato di ostaggi e prigionieri, l’impegno alla riforma interna e alla convocazione di elezioni nel prossimo futuro, l’accettazione del principio di uno Stato palestinese smilitarizzato, la ripresa del controllo amministrativo della Striscia di Gaza e il riconoscimento dello Stato israeliano e delle sue esigenze di sicurezza. Le condizioni poste dal primo ministro portoghese “per il futuro riconoscimento sembrano essere soddisfatte”, ha ribadito Rangel, dopo il discorso di New York, in un’intervista alla televisione statale portoghese. Resta tuttavia fermo sull’idea che il Portogallo non riconoscerà lo Stato palestinese con una decisione isolata, ma nell’ambito di un processo multilaterale.
Leggi di più
15 minuti fa
Le Forze israeliane hanno allentato le restrizioni per l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza, ma le difficolta’ non sono finite. E’ quanto sostiene l’Onu nel suo bollettino quotidiano. “In gran parte della Striscia di Gaza – ha dichiarato il portavoce, Farhan Haq – le Nazioni Unite e i nostri partner devono ancora coordinare i movimenti umanitari con le autorita’ israeliane. Stiamo riscontrando un minor numero di rifiuti espliciti da parte delle autorita’ israeliane, ma le
squadre continuano a incontrare ostacoli sul terreno”. “Ieri – ha aggiunto – tutti i tentativi sono stati inizialmente approvati, ma solo la meta’ e’ stata effettivamente facilitata. Cinque su dieci. Questo coordinamento ha permesso alle nostre squadre di ritirare i carichi da Kerem Shalom e Zikim, gli unici valichi disponibili per noi, oltre a svolgere altre operazioni critiche”. “I restanti cinque movimenti – ha continuato il portavoce – hanno incontrato ostacoli: due sono stati
completati, mentre tre non sono stati portati a termine completamente o per niente”.
Leggi di più
20 minuti fa
Il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato ai giornalisti che gli Stati Uniti non intendono seguire l’esempio di Londra dopo che il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che il Regno Unito riconoscera’ a settembre lo Stato palestinese se Israele non
rispettera’ determinate condizioni come l’attuazione di una
tregua a Gaza. Parlando dall’Air Force One durante il viaggio dalla Scozia a Washington, Trump ha dichiarato di “non avere alcuna opinione” sulla decisione di Starmer, sebbene abbia affermato di
considerarla una “ricompensa per Hamas”. Il presidente, riporta
la Cnn, ha anche affermato che “non e’ mai stato veramente discusso” l’argomento durante l’incontro con Starmer ieri. Trump, nel suo commenti, ha fatto eco al ministero degli Esteri israeliano, secondo cui il riconoscimento di uno Stato palestinese costituirebbe una “ricompensa” per Hamas. “Si potrebbe sostenere che… si sta ricompensando Hamas se si fa cosi’, e non credo che debba essere ricompensata”, ha detto il presidente americano.
“Quindi, non sono d’accordo”, ha aggiunto sottolineando che l’ultimatum di Starmer rispecchia i commenti del presidente francese Emmanuel Macron, che la scorsa settimana ha dichiarato che la Francia riconoscera’ uno Stato palestinese a settembre quando si terra’ l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “In sostanza”, ha detto Trump, Starmer e Macron “dicono la stessa cosa, e va bene, ma non significa che io debba essere d’accordo”.
Leggi di più
26 minuti fa
“Siete il sale della terra, siete la luce del mondo”, “il mondo ha bisogno del messaggio di speranza e voi siete questo segno di speranza nel mondo”. “Potete dare una luce alla città di Roma, all’Italia e a tutto il mondo”. Lo ha detto il Papa entusiasmando i giovani a San Pietro, alternando nel saluto italiano, inglese e spagnolo. “Il nostro grido deve essere per la pace nel mondo”, “vogliamo la pace nel mondo”, “preghiamo per la pace e siamo testimoni di pace e di riconciliazione”. Infine il saluto: “Ci vediamo! Ci troviamo a Tor Vergata. Buona settimana!”
Leggi di più
40 minuti fa
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.
20:30
Con uno stop agli attacchi dalle 10 alle 20 in tre aree altamente popolate, Israele ha iniziato a distribuire aiuti paracadutati dal cielo. Un metodo che rischia di non bastare, senza un cessate il fuoco nella Striscia, colpita da una carestia sempre più grave.
20:22
“Siamo di fronte al primo governo israeliano nella storia di Israele che nega apertamente i due popoli e i due Stati, che nega apertamente l’esistenza della questione palestinese e dello Stato palestinese. Allora a fronte di questo sono necessari atti immediati. Cosa chiediamo noi? Bisognava intervenire prima, però intanto dobbiamo essere chiari. Serve un cessate il fuoco immediato, serve portare tutti gli aiuti umanitari a una popolazione che anche le notizie di oggi hanno confermato essere in carestia, perché per mesi la fame è stata utilizzata come arma di guerra”. Così Elly Schlein, stasera a Soverato.
“E’ una cosa indegna e vergognosa – ha aggiunto – che non possiamo accettare. Quale credibilità avrà il diritto internazionale in futuro in ogni altro contesto se la comunità internazionale, l’Unione Europea e il governo italiano restano a guardare davanti a questi veri e propri crimini? Al contempo cosa si può fare per fare pressione? Noi abbiamo fatto una mozione unitaria in Parlamento che chiedeva di cessare il fuoco immediato, portare tutti gli aiuti umanitari, fare ogni sforzo per liberare tutti gli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani dei terroristi di Hamas e di cui evidentemente Netanyahu si è disinteressato perché porta avanti questi crimini per i suoi interessi politici e per la prosecuzione del suo potere personale questo bisogna avere il coraggio di dirlo. Abbiamo chiesto un embargo totale di armi con Israele e da Israele, di sospendere l’accordo di cooperazione tra Ue e Israele e abbiamo chiesto al governo italiano di interrompere il memorandum di collaborazione militare, e di mettere fine alle occupazioni illegali nei territori palestinesi in Cisgiordania”.
Leggi di più
20:21
“Se fossi al posto di Meloni? Anzitutto riconoscerei immediatamente lo Stato di Palestina perché anche i palestinesi hanno diritto, come gli israeliani, ad avere uno Stato dove vivere in pace e in sicurezza. Quindi immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come è stato fatto già dalla Spagna di Sanchez, dalla Norvegia, dall’Irlanda come si apprestano, e trovo che sia una bella notizia, a fare la Francia di Macron e, notizia di poche ore fa, anche il Regno Unito di Starmer a settembre”. A dirlo la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata da Tommaso Labate in un incontro al Magna Graecia Film Festival a Soverato. “Credo – ha aggiunto – che sia un passaggio necessario per dare un contributo a un processo di pace che si è interrotto per un motivo preciso e per responsabilità precise. Bisogna fermare i crimini del governo di estrema destra di Netanyahu a Gaza e in Cisordania. Sono loro che hanno violato ogni termine del diritto internazionale e degli accordi di Oslo che avevano già predisposto una via verso il riconoscimento di due popoli e due stati”.
Leggi di più
20:21
“Dopo la Francia, anche UK riconosce lo Stato di Palestina. Ora sono 4 su 5 i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ad aver fatto questo passo. La maggioranza. Mancano gli USA di Trump. Meloni non pervenuta. Sta facendo anticamera alla Casa Bianca per essere autorizzata”. Così su X Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
20:17
I gruppi parlamentari hanno espresso solidarietà alla famiglia francese di religione ebraica aggredita nell’autogrill di Lainate. Al termine della Seduta ha preso la parola su questo tema il capogruppo di Fdi, Lucio Malan, a cui sono seguito gli interventi degli altri gruppi. “E’ odioso essere incolpati – ha detto Malan – di cose fatte da persone della stessa religione”. il capogruppo di Fdi ha stigmazzato poi le parole di chi ha chiesto alla comunità ebraica italiana, perché questo “li rende bersaglio dei fanatici”, il che è “inaccettabile”. Ivan Scalfarotto di Iv ha parlato di “angoscia per l’antisemitismo montante nel mostro Paese”, mentre per il gruppo del Pd Pierferdinando Casini ha invitato “ad esprimere la solidarietà di tutto il Senato alla nostra comunità ebraica” che, ha aggiunto, “io sento profondamente radicata nella storia, nella cultura e nella società del nostro Paese”. Alessandra Maiorino ha detto che M5s “condanna fermissimamente questo rigurgito di antisemitismo” mentre Maurizio Gasparri ha condannato “questo episodio raccapricciante”. Il senatore di Azione Marco Lombardo dopo aver espresso la condanna dell’antisemitismo ha invitato a non confonderlo con la critica al governo Netanyahu, analogamente a quanto detto da Tino Magni di Avs, che ha invitato il Parlamento “a dar voce a tutti” e in particolare “alla popolazione palestinese che soffre”.
Leggi di più
20:14
Una sorta di presidio silenzioso per la Palestina è in corso, a Milano, dove decine di cittadini manifestano con cartelli o bandiere, silenziosamente. Ma la particolarità di questo incontro è che avviene ormai quotidianamente da diversi giorni. “Siamo qui dal 16 luglio per protestare contro la strage di innocenti a Gaza – dice una delle organizzatrici – e dato che veniamo ogni giorno si alternano attivisti e comuni cittadini, chi per due ore, chi per mezz’ora, il tempo che si può quando si può”. L’iniziativa si è sempre svolta senza tensioni. I manifestanti sono schierati a una certa distanza l’uno dall’altro, sulla piazza, di fronte al Duomo.
Leggi di più
20:10
Donald Trump, parlando con i reporter a bordo dell’Air Force One, ha detto che lui e il primo ministro britannico Keir Starmer non hanno discusso del piano della Gran Bretagna di riconoscere lo Stato palestinese a settembre, a meno che Israele non adotti una serie di misure per migliorare la vita dei palestinesi. “Non ne abbiamo mai discusso”, ha assicurati Trump.
19:52
Il Comitato esecutivo dell’Ordine dei giornalisti “ribadisce la richiesta di consentire l’accesso alla stampa internazionale nella Striscia di Gaza al fine di poter testimoniare la tragedia che si sta consumando”. “I civili muoiono non solo sotto i colpi dei bombardamenti dell’esercito israeliano, ma anche per la fame, la malnutrizione e per le conseguenze del disastro igienico-sanitario in cui è ridotto l’intero territorio palestinese. I media locali, inoltre, sono diventati da tempo un target militare: ad oggi sono oltre 230 i giornalisti palestinesi uccisi mentre cercavano di documentare le stragi e le disumane condizioni di vita nella Striscia. Questa richiesta – ricorda il Comitato esecutivo dell’Ordine – è stata più volte avanzata anche dalle organizzazioni internazionali dei giornalisti e dalle grandi agenzie di stampa globali che stanno ricevendo in queste ore messaggi disperati di richieste di aiuto da parte dei loro collaboratori palestinesi” spiega il comunicato diffuso al termine della riunione di oggi.
Leggi di più
19:49
L’Idf rende noto di aver intercettato il missile lanciato dagli Houthi dallo Yemen che ha fatto scattare le sirene d’allarme a Tel Aviv, Gerusalemme e in numerose altre zone di Israele.
19:48
Israele vuole assicurarsi che i soldi per Gaza siano spesi bene, che il cibo sia distribuito correttamente, e non vuole che Hamas rubi soldi o cibo: lo ha detto Donald Trump a bordo dell’Air Force One, riferendo di aver parlato col premier israeliano Benyamin Netanyahu due giorni fa e ribadendo che tratterà con Israele per i centri di distribuzione alimentare.
19:45
“Nel corso della conferenza di oggi alla Camera con la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, si è parlato delle forniture militari italiane a Israele. Tajani e Crosetto hanno sempre dichiarato che dopo il 7 ottobre le autorizzazioni alla vendita precedenti alla guerra vengono valutate caso per caso. Il Movimento 5 Stelle intende chiedere all’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento della Farnesina (Uama) di accedere agli atti relativi a questa valutazione per capire cosa è stato bloccato e cosa invece si è deciso di inviare fino ad oggi. I cittadini italiani che non vogliono le mani sporche del sangue dei palestinesi hanno il diritto di sapere se il governo ha detto la verità o ha mentito”. Lo dichiarano i capigruppo M5S Esteri e Difesa delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Arnaldo Lomuti e Bruno Marton.
Leggi di più
19:44
Le sirene d’allarme stanno suonando a Tel Aviv e in numerose aree di Israele, costringendo milioni di persone ad andare nei rifugi. L’Idf informa che gli allarmi sono stati attivati per il lancio di un missile dallo Yemen.
19:39
Durante la riunione dei Rappresentanti Permanenti (Coreper II) tenutasi a Bruxelles, il Servizio europeo d’azione esterna e la Commissione europea hanno illustrato gli ultimi sviluppi sul campo, sostenendo che la situazione a Gaza rimane molto grave e che è necessario fare di più per garantire l’accesso all’assistenza umanitaria. Su questa base, spiegano fonti diplomatiche europee, la Commissione ha presentato la proposta di sospensione parziale della partecipazione di Israele al programma di ricerca Ue Horizon. Durante l’incontro, hanno preso parola più di venti delegazioni, esprimendo le loro prime reazioni e chiedendo chiarimenti in merito alla proposta. Unanime il giudizio espresso sulla situazione umanitaria a Gaza che desta serie preoccupazioni tra i Ventisette. Altrettanto unanime è stata la necessità espressa dagli Stati membri di migliorare rapidamente le condizioni sul campo. Divergenti invece le opinioni sulla sospensione di alcuni fondi del programma Horizon diretti a Israele. Molte delegazioni hanno espresso il loro sostegno alla proposta per aumentare la pressione sulle autorità israeliane, raccontano le fonti, aggiungendo che alcune delegazioni al contrario hanno espresso scetticismo nei confronti della proposta, temendo che avrebbe ostacolato il necessario dialogo con le autorità israeliane. Diverse delegazioni hanno preso atto della proposta e hanno sottolineato la necessità di analizzarla più dettagliatamente, alla luce degli sviluppi a Gaza nei prossimi giorni. Le istituzioni dell’Ue e gli Stati membri proseguiranno il dialogo con i rappresentanti israeliani. Il gruppo di lavoro competente sarà incaricato di elaborare rapidamente la proposta della Commissione per chiarire le questioni tecniche nei prossimi giorni.
Leggi di più
19:35
L’annuncio del premier britannico Keir Starmer sull’intenzione di Londra di riconoscere lo Stato palestinese entro settembre, senza un impegno di Israele per la pace, e’ stata respinta con forza dal ministero degli Esteri israeliano. “Israele respinge la dichiarazione del primo ministro del Regno Unito”, si legge in una nota. “Il cambiamento di posizione del governo britannico in questo momento, a seguito della mossa francese e delle pressioni politiche interne, costituisce una ricompensa per Hamas e danneggia gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un quadro per il rilascio degli ostaggi”, ha aggiunto Israele.
Leggi di più
19:32
Nell’ambito dell’impegno del governo italiano per un rafforzamento degli aiuti umanitari a favore della popolazione di Gaza e degli sforzi diplomatici condotti dal ministro degli Esteri Antonio Tajani per consentire l’accesso di beni di prima necessità nella Striscia, il Programma Alimentare Mondiale (Pam-Wfp) ha predisposto nuovi convogli di beni alimentari resi disponibili grazie all’iniziativa italiana “Food for Gaza”. Si tratta – fa sapere la Farnesina – di ulteriori 700 tonnellate di farina provenienti dal territorio della Giordana che saranno pronte ad essere consegnate nella Striscia di Gaza entro la fine di questa settimana. Si sommano alle 800 tonnellate già distribuite dal Pam nei giorni scorsi e saranno completate da 450 tonnellate aggiuntive di farina, il cui approvvigionamento e trasferimento a Gaza proseguirà già a partire dalla prossima settimana. I convogli partiti oggi dalla Giordania nell’ambito del programma “Food for Gaza” sono parte dell’impegno cui il Pam sta lavorando, grazie al sostegno dell’Italia, per raggiungere l’obiettivo di assistere oltre 1 milione di cittadini palestinesi nella Striscia, conclude la nota.
Leggi di più
19:28
Saranno consegnate il prossimo 4 agosto le chiavi della città di Bari a Francesca Albanese, la relatrice speciale per i territori palestinesi delle Nazioni Unite, sanzionata dagli Stati uniti perché accusata di promuovere una campagna politica ed economica contro gli Usa e Israele. Lo ha annunciato tramite social il sindaco del capoluogo pugliese, Vito Leccese.
19:25
La Francia inviera’ 40 tonnellate di aiuti alla Striscia di Gaza a partire da venerdi’, dove i lanci umanitari sono ripresi domenica per aiutare le popolazioni affamate, l’ha annunciato il ministro degli Esteri francese. “A partire da venerdi’, in stretta collaborazione con le autorita’ giordane, organizzeremo quattro voli, ciascuno con 10 tonnellate di cibo, verso la Striscia di Gaza”, ha dichiarato Jean-Noel Barrot a BFMTV.
19:24
“A nome di Papa Leone XIV vi do il benvenuto”, “vi abbiamo atteso da tanto tempo e ora siete qui. Grazie per avere accolto l’invito del Papa di partecipare a questo Giubileo dedicato a voi e alla speranza che ognuno porta dentro di se'”. Cosi’ monsignor Rino Fisichella nel suo saluto di benvenuto a inizio messa in piazza San Pietro del Giubileo dei Giovani. “Siete venuti da tutto il mondo”, ha detto il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, responsabile dell’organizzazione del Giubileo. “Ci sono amici che provengono anche dalle zone di guerra: dall’Ucraina dalla Palestina giunga a tutti l’abbraccio di fraternita’ che ci rendi uniti e un corpo solo; non fate mancare loro i segni della vostra amicizia”. “Molti tra di voi hanno fatto tanti sacrifici per essere qui a Roma. Il Signore non vi deludera'”, ha proseguito Fisichella che ha esortato i ragazzi a essere “vigili per cogliere la sua presenza”. Fisichella ha ripetuto il saluto anche in lingua inglese, spagnola, francese, portoghese e tedesco.
Leggi di più
19:23
Sono scesi in piazza a Trieste con le pentole vuote e i cucchiai per sbatterli in segno di protesta contro la situazione nella Striscia di Gaza e per chiedere che “Israele si fermi” e che “gli Stati democratici garantiscano la distribuzione degli aiuti alimentari e sanitari” alla popolazione. Poi si sono distesi a terra, mentre veniva diffuso il rumore dei bombardamenti sentiti quotidianamente da chi vive a Gaza. E’ l’immagine di piazza della Borsa di questo pomeriggio, dove, secondo una stima della Questura, si sono radunate circa 700 persone su iniziativa del Comitato promotore della manifestazione del 27 maggio assieme ad altre associazioni e sindacati. Obiettivo: chiedere il cessate il fuoco e richiamare chi ha responsabilità a non rimanere in silenzio. Diverse le bandiere della pace e quelle palestinesi esposte. Tra i cartelli e gli striscioni anche l’immagine di un bambino gravemente denutrito e la scritta “Non è Auschwitz, è Gaza” e ancora “Il silenzio è complicità”.
Leggi di più
19:18
“Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per la costruzione dello stato palestinese. C’è l’Anp da un lato e Hamas da un altro. Uno stato deve avere un popolo e una unità territoriale, che adesso non c’è. Non sono contrario al riconoscimento dello stato palestinese, ma bisogna che ci sia uno stato palestinese. Certamente non voglio riconoscere Hamas, che è una organizzazione terroristica”. Lo dichiara il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine della riunione al Mimit del Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri. “Credo che sia giusto lavorare per la costruzione dello stato palestinese. Bisogna costruirlo, a partire dall’unità, Gaza e Cisgiordania. La prima cosa da fare è impedire che la Cisgiordania, come dicono alcuni ministri del governo israeliano, venga fagocitata”, ha spiegato Tajani.
Leggi di più
19:17
Nuova bordata della procura di Torino contro la galassia dei centri sociali, dei collettivi studenteschi e dei comitati Pro Pal. I pubblici ministeri hanno chiesto al tribunale di spiccare quattro ordini di custodia cautelare in carcere e altri tre agli arresti domiciliari, più 10 misure restrittive fra divieti di dimora e obblighi di firma. Il fascicolo riguarda i disordini scoppiati nel corso di cinque manifestazioni, due delle quali organizzate come segnale di solidarietà verso Gaza, che si svolsero nel 2023 e nel 2024. Gli indagati sono in tutto quarantasette.
19:15
Monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile dell’organizzazione del Giubileo, ha salutato, a nome di Papa Leone, i giovani alla messa di benvenuto in Piazza San Pietro. “Vi abbiamo atteso da tanto tempo e ora siete qui. Grazie per avere accolto l’invito del Papa di partecipare a questo Giubileo dedicato a voi e alla speranza che ognuno porta dentro di sé. Siete venuti da tutto il mondo. Ci sono amici che provengono anche dalle zone di guerra: dall’Ucraina dalla Palestina giunga a tutti l’abbraccio di fraternità che ci rendi uniti e un corpo solo; non fate mancare loro i segni della vostra amicizia”, ha detto Fisichella. “Roma con tutto ciò che rappresenta è nelle vostre mani”, ha concluso Fisichella.
Leggi di più
19:12
“Chiediamo con grande fermezza il cessate il fuoco a Israele come chiediamo la liberazione degli ostaggi. Siamo assolutamente sconcertati da quanto sta accadendo. E’ inammissibile, basta bombardamenti, basta morti. Siamo pronti anche a chiedere sanzioni più dure per i coloni violenti. Il tentativo di attaccare le comunità cristiane palestinesi è inaccettabile. I cristiani rappresentano un elemento di stabilità ed equilibrio in tutto il Medio Oriente. Dopo aver bombardato una chiesa si assaltano in Cisgiordania i villaggi cristiani. Questo è inaccettabile”. Lo dichiara il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine della riunione al Mimit del Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri. “Il governo israeliano ha il dovere i fermare i coloni, non può sostenere azioni criminali. Non si può pensare che i cristiani siano dei militanti di Hamas”, ha proseguito. “Così come è inaccettabile ciò che sta accadendo alla popolazione civile che non va confusa con Hamas”, ha sottolineato Tajani.
Leggi di più
19:07
Dopo un incontro con i principali consiglieri per discutere della questione degli ostaggi a Gaza, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha insistito sul fatto che “l’ostacolo principale” nei negoziati per un accordo di rilascio degli ostaggi e’ l'”ostinazione” di Hamas. “Da quando la delegazione e’ tornata dal Qatar, non abbiamo smesso di provarci. Ma c’e’ un ostacolo principale, e tutti lo sanno: Hamas. Rimane ostinata nel suo rifiuto”, ha denunciato il premier in un videomessaggio dal suo ufficio come riporta Times of Israel. “Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Trump, lo ha detto l’inviato speciale Steve Witkoff, lo stiamo dicendo noi: tutti coloro che conoscono i fatti, compresi i mediatori, lo sanno”, ha proseguito il premier. “Non molleremo. Continueremo a fare tutto il possibile, in un modo o nell’altro. Siamo impegnati a riportarli a casa”, ha poi assicurato. Netanyahu ha incontrato Gal Hirsch, l’uomo chiave del governo per gli ostaggi, il consigliere politico Ophir Falk e il capo di gabinetto Tzachi Braverman, nel mezzo di un periodo di stallo nei colloqui di cessate il fuoco e di una crescente pressione internazionale su Israele.La scorsa settimana, Stati Uniti e Israele hanno ritirato i loro negoziatori dal Qatar a causa della frustrazione per la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi a Gaza. Un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Netanyahu terra’ delle consultazioni su Gaza nei prossimi due giorni.
Leggi di più
19:01
“Noi abbiamo condannato da subito l’aggressione di Putin, sempre, senza se e senza ma. Tutto il mondo ha soccorso l’Ucraina con mezzi, con finanziamenti armati, con sanzioni economiche contro Putin, con aiuti umanitari. E abbiamo riempito di soldi e di armamenti l’Ucraina per difendersi. E perché i palestinesi li lasciamo abbandonati a se stessi?”. Lo ha affermato Giuseppe Conte, durante un’intervista ad Asiago (Vicenza). “Se non dovessimo ragionare non con il doppio standard occidentale in questo momento – ha aggiunto – allora Netanyahu sarebbe sanzionato economicamente e finanziariamente, avremmo disposto l’embargo totale. Noi stiamo ancora finanziato militarmente e coprendo militarmente il governo genocida di Netanyahu. Se domani mattina l’Unione europea interrompesse la fornitura, e quindi il totale embargo delle armi, Israele si ritroverebbe isolata. Avrebbe ancora La copertura militare e politica di Trump però inizierebbe a cambiare tutto. Noi abbiamo portato una nostra mozione in Parlamento sul memorandum militare con Israele, neanche quello hanno voluto far saltare”, ha concluso Conte.
Leggi di più
18:59
Circa 300 persone hanno manifestato contro la guerra a Gaza al porto di Agios Nikolaos, sull’isola di Creta, in occasione dell’arrivo della nave da crociera israeliana Crown Iris. Si tratta della terza protesta di questo tipo su un’isola greca nell’ultima settimana.
I manifestanti a Creta hanno srotolato un’enorme bandiera palestinese al porto di Agios Nikolaos, nel Nord dell’isola, al grido di “Palestina libera” mentre i turisti a bordo della Crown Iris sbarcavano e salivano sugli autobus per i loro tour dell’isola, secondo le immagini mostrate dai media locali. La polizia antisommossa ha tenuto la folla lontana dal molo dove era attraccata la nave da crociera, mentre sono scoppiati tafferugli tra manifestanti e polizia. Gli agenti hanno usato spray al peperoncino per tenere indietro i manifestanti che avevano anche esposto striscioni con la scritta “Fermiamo il genocidio”, secondo le immagini trasmesse dall’emittente televisiva locale Ert. Un massiccio intervento della polizia antisommossa e della polizia portuale locale ha garantito lo sbarco di centinaia di turisti, che sono stati trasferiti in autobus lontano dal porto, ha riferito la stessa fonte. Tre persone sono state arrestate per poi essere velocemente rilasciate, ha riferito la polizia locale. Quella di oggi e’ la terza protesta filo-palestinese contro la Crown Iris, con circa 600 turisti a bordo, per lo piu’ israeliani, che negli ultimi giorni ha fatto in diverse isole greche. Lunedi’, a Rodi, nel Mar Egeo sud-orientale, si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, che ha effettuato otto fermi. La scorsa settimana, 200 persone hanno manifestato al porto dell’isola cicladica di Syros in seguito all’annuncio dell’arrivo della Crown Iris. Mentre la polizia greca ha dichiarato di aver “garantito lo sbarco”, Mano Maritime, la compagnia che gestisce la Crown Iris, “ha deciso di non tentare l’attracco”, secondo il Times of Israel.
Il ministro greco per la Protezione dei cittadini, Mihalis Chryssohoidis, ha successivamente dichiarato che chiunque “impedisce a un cittadino di un Paese terzo di visitare il nostro Paese sara’ perseguito ai sensi della legge antirazzista”. Numerose manifestazioni pro-palestinesi organizzate dalla sinistra hanno avuto luogo ad Atene e in altre citta’ greche dopo la guerra di Gaza. Nonostante una politica filo-araba perseguita per decenni, in particolare dai precedenti governi socialisti, Atene ha sviluppato una stretta cooperazione con Israele dal 2010, in particolare nei settori della sicurezza e dell’energia.
Leggi di più
18:49
“La decisione del Regno Unito di riconoscere lo Stato di Palestina a settembre è un passo importante. Un passo che l’Italia doveva compiere da tempo. Invece Giorgia Meloni continua a nascondersi dietro parole vuote e ipocrisie, dicendo che ‘non è il momento’, mentre ogni giorno a Gaza si muore di fame, sotto le bombe, nella totale impunità. Mentre la Francia, la Spagna, l’Irlanda e ora la Gran Bretagna rompono finalmente l’equilibrio dell’indifferenza, l’Italia resta immobile, subalterna al governo Netanyahu, alla sua carneficina e alla sua occupazione militare. È l’ennesima conferma: questo è un governo pavido, che ha paura di disturbare i propri alleati politici”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
Leggi di più
18:49
“Il nostro compagno e cuoco Mohamed Alamarin è riuscito ad aprire la cucina popolare di mawasi di Khan younis” annuncia sui social l’associazione milanese Gaza Freestyle, che lavora dal 2014 insieme a gruppi di giovani Gazawi e Gazawe a progetti di sport, freestyle e arte. “Questo non significa che sono entrati camion con aiuti umanitari, significa che i nostri compagni – si legge nel post accompagnato dalle foto di gente in fila per il pranzo – sono riusciti a comprare materia prima con i soldi che abbiamo mandato. Al momento non stanno entrando camion, se non qualche decina al giorno, inutili per soddisfare le esigenze della popolazione, stremata e affamata da tante settimane. Abbiamo avuto un momento di caos nelle prime ore, la gente è arrivata a centinaia per chiedere cibo. I nostri compagni sono al lavoro per distribuire più equamente possibile, cerchiamo di non lasciare indietro nessuno e di assistere soprattutto chi è ferito nelle tende e non può muoversi”. I prezzi – denunciano gli attivisti “sono una follia totale” e “si trova pochissima materia prima”. “Due giorni fa abbiamo fatto 40 pacchi alimentari e – raccontano – ci sono costati 6200 euro, mai così tanto. La cucina rimane aperta fino a quando i nostri compagni riusciranno a trovare materia prima da cucinare. Noi stiamo inviando 30mila al mese, ma si polverizzano con questi prezzi folli”. Per questo gli attivisti invitano a sostenere i progetti legati alla campagna SOS Gaza.
Leggi di più
18:48
Un gruppo di Stati membri, guidato dalla Germania, frena sull’ipotesi di attivare la sospensione di alcuni fondi del programma Horizon diretti a Israele in risposta alla catastrofe di Gaza. È quanto raccontano all’ANSA fonti diplomatiche europee in merito alla discussione alla Riunione dei Rappresentanti Permanenti (Coreper II) sulla proposta della Commissione europea di sospendere parzialmente la partecipazione di Israele dal programma di ricerca dell’Ue Horizon. Dieci Paesi membri, al momento, si sono dichiarati esplicitamente a favore del parziale stop di Israele alla partecipazione al programma della ricerca europea. “L’attuazione dell’accordo” sugli aiuti umanitari tra Ue e Israele “è ancora ben al di sotto del livello concordato, soprattutto per quanto riguarda il numero di camion” che fanno ingresso nella Striscia, osservano le fonti. Davanti a questo scenario, dieci Stati membri (Francia, Paesi Bassi, Spagna, Irlanda, Malta, Lussemburgo, Slovenia, Portogallo, Svezia, Belgio) si sono dichiarati esplicitamente a favore della sospensione di Israele da Horizon. Ungheria, Repubblica Ceca, Austria e Bulgaria si sono invece dichiarati esplicitamente contrari. “Nessuna misura ancora” è stato il sunto della posizione tedesca, spiegano le fonti. La presidenza di turno danese del Consiglio Ue “continuerà a contattare i singoli Stati membri ed è pronta ad agire non appena il voto a maggioranza qualificata sarà fattibile”, si spiega.
Leggi di più
18:47
“Dopo la Francia, un altro grande paese occidentale, la Gran Bretagna si appresta a riconoscere la Palestina. Scelte che fanno la differenza, che consentono di riallacciare i fili con il mondo arabo, di riconoscere un contesto dove il diritto internazionale, il diritto alla sovranità e all’autodeterminazione conta. Meloni che aspetta? Riconoscere lo stato di Palestina può essere un primo passo per fermare il governo Netanyahu e creare un argine alla violenza cieca che sta usando contro il popolo di Gaza”. Così la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga interpellata dall’ANSA.
Leggi di più
18:46
“L’Ucei presenterà alle autorità competenti formale denuncia, che va ad aggiungersi alle altre 40 già in corso, contro questo atto di antisemitismo”. Lo rende noto l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, annunciando la denuncia contro chi ha aggredito una famiglia ebraica in un autogrill nel milanese.
18:43
Nell’ambito dell’impegno del governo per un rafforzamento degli aiuti umanitari a favore della popolazione di Gaza, il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha predisposto nuovi convogli di beni alimentari resi disponibili grazie all’iniziativa italiana “Food for Gaza”. Si tratta di ulteriori 700 tonnellate di farina provenienti dal territorio della Giordania che saranno pronte a essere consegnate nella Striscia di Gaza entro la fine di questa settimana. Lo rende noto la Farnesina. Gli aiuti si sommano alle 800 tonnellate gia’ distribuite dal PAM nei giorni scorsi e saranno completate da 450 tonnellate aggiuntive di farina, il cui approvvigionamento e trasferimento a Gaza proseguira’ gia’ a partire dalla prossima settimana. I convogli partiti oggi dalla Giordania nell’ambito del programma “Food for Gaza” sono parte dell’impegno cui il PAM sta lavorando, grazie al sostegno dell’Italia, per raggiungere l’obiettivo di assistere oltre 1 milione di cittadini palestinesi nella Striscia.
Leggi di più
18:39
“I bambini hanno bisogno di istruzione. Le persone hanno bisogno di assistenza sanitaria. Si tratta di servizi fondamentali che devono essere garantiti a tutti. Sono lieta di annunciare che abbiamo stanziato ulteriori 30 milioni di euro a sostegno del personale delle scuole e degli ospedali dell’Unrwa. Questo finanziamento garantirà l’accesso all’assistenza sanitaria ai rifugiati palestinesi e consentirà ai bambini palestinesi di tornare a scuola a settembre”. Lo ha annunciato su X la commissaria Ue al Mediterraneo Dubravka Suica.
Leggi di più
18:32
Le immagini dei bambini affamati nelle Striscia di Gaza resteranno con noi “per tutta la vita”. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer parlando in un briefing con i giornalisti dopo la riunione di governo odierna sfociata nell’annuncio di un riconoscimento condizionato da parte di Londra dello Stato palestinese anticipato a settembre, di fronte all’assemblea generale dell’Onu, se Israele non accetterà tutta una serie d’impegni stringenti per la pace: Stato che dovrà essere “sostenibile e sovrano”, accanto a Israele, e di cui “c’è bisogno come non mai”, ha puntualizzato. Starmer ha poi confermato che Londra ha iniziato a partecipare ai lanci aerei di aiuti su Gaza oggi, come già annunciato d’intesa con Francia e Germania; ma ha aggiunto che servono flussi via terra e almeno “500 camion al giorno” per allontanare la carestia e stabilizzare la situazione umanitaria nella Striscia in vista di una “pace di lungo termine”. Nello stesso tempo, il primo ministro laburista ha ricordato pure “gli orrori” perpetrati da Hamas, invitando a non dimenticare il “peggior massacro della storia israeliana” subito dallo Stato ebraico il 7 ottobre 2023.
Leggi di più
18:30
Il Regno Unito ha iniziato oggi a partecipare ai lanci aerei di aiuti su Gaza, come già annunciato due giorni fa d’intesa con Francia e Germania. Lo rende noto Downing Street dopo una riunione straordinaria del governo britannico. Il premier Keir Starmer, a margine della riunione, ha tuttavia avvertito che servono flussi via terra e almeno “500 camion al giorno” per allontanare la carestia e stabilizzare la situazione umanitaria nella Striscia.
18:27
Parigi plaude agli annunci del premier britannico, Keir Starmer, su un possibile riconoscimento della Palestina a settembre. ”Insieme riapriamo la prospettiva di pace”, sottolinea la Francia che è stato il primo Paese del G7, nei giorni scorsi, ad annunciare il riconoscimento dello Stato di Palestina il prossimo 21 settembre. In un messaggio pubblicato su X, il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot scrive che ”il Regno Unito si unisce oggi allo slancio suscitato dalla Francia per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Insieme, con questa decisione capitale e i nostri sforzi congiunti, fermiamo il ciclo infinito della violenza e riapriamo la prospettiva di pace nella regione. Ad un’idea giusta e chiara – conclude – niente e nessuno può resistere”.
Leggi di più
18:26
In Medio Oriente, la soluzione dei due Stati “e’ in pericolo”, ha avvertito il ministro degli Esteri britannico David Lammy, intervenuto a un vertice delle Nazioni Unite a New York, subito dopo che il primo ministro Keir Starmer ha annunciato a Londra che il Regno Unito intende riconoscere lo stato di Palestina entro settembre. Starmer ha ricordato le precedenti azioni di Londra, tra cui le sanzioni ai ministri estremisti israeliani e l’interruzione dei colloqui commerciali, ma afferma che la situazione a Gaza e’ comunque “peggiorata” e che la soluzione dei due Stati e’ “in pericolo”.
Leggi di più
18:25
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha attaccato duramente Israele per aver condannato la popolazione di Gaza alla carestia, affermando che le immagini provenienti dall’enclave palestinese erano peggiori di quelle dei “campi nazisti”. “L’uso della fame come arma da parte di Israele, soprattutto contro i palestinesi, e’ la chiara indicazione che non si sono presi alcuna porzione di umanita'”, ha dichiarato il leader turco in una conferenza stampa ad
Ankara. “Le immagini provenienti da Gaza sono molto peggiori, piu’ brutali e disumane di quelle dei campi nazisti. Un popolo viene ucciso dalla fame e dalla sete davanti agli occhi del mondo”, ha aggiunto. Il Programma Alimentare Mondiale, l’UNICEF e la FAO hanno avvertito che il tempo stringeva e che Gaza era “sull’orlo di una carestia su vasta scala”. Erdogan ha nuovamente definito Israele uno “stato terrorista” e ha affermato che ha sottoposto “i nostri fratelli di Gaza… a un genocidio”.
Leggi di più
18:24
“Mi pare folle che dopo quanto successo” con l’aggressione a dei cittadini francesi di religione ebraica nel Milanese “oggi alla Camera e domani al Senato sarà ospite Francesca Albanese” la relatrice dell’Onu sui Territori palestinesi, “che presenterà un rapporto realizzato con parole faziose e che contribuiscono a creare quel clima di odio che abbiamo visto nel video girato all’interno dell’autogrill”. Lo spiega in una nota il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano Davide Romano, che ieri ha reso noto l’episodio avvenuto nell’area sosta sull’autostrada Milano Laghi. “Nel rapporto infatti, Albanese illustra il conflitto tra Israele e Hamas in maniera grottesca. Basta pensare che il termine ‘genocidio’ in diverse forme compare 57 volte in un rapporto di 38 pagine, mentre le parole “Hamas’ e ‘terrorismo’ non compaiono mai – aggiunge – . Non è un caso che la sedicente avvocato ha ricevuto recentemente la solidarietà da parte del gruppo terrorista di Hamas nonchè del regime iraniano degli ayatollah che continua a impiccare anche in questi giorni persone del movimento ‘Donna, vita e libertà'”. “Siamo insomma di fronte a una persona che produce slogan e parole complottiste e faziose che contribuiscono ad armare la mani degli antisemiti – spiega -. Non sono certo io l’unico a contestarla, è noto infatti che Albanese è l’unica relatrice Onu della storia ad essere stata condannata per antisemitismo da Francia, Germania, Canada e Stati Uniti”. “Mi pare dunque altamente inopportuno e inaccettabile che a pochi giorni da quanto successo a Lainate il Parlamento possa ospitare una personalità così controversa proprio sul tema dell’antisemitismo”, conclude.
Leggi di più
18:15
L’Idf ha reso noto che, nell’ultimo mese, lo Shin Bet e i soldati dell’unità Duvdevan hanno arrestato 12 membri di cellule terroristiche che pianificavano attentati contro israeliani in Cisgiordania. Durante le operazioni, due uomini armati sono stati uccisi e altri 36 sospetti sono stati arrestati. Secondo il comunicato, solo nell’ultima settimana sono stati fermati due terroristi provenienti da Ramallah che stavano preparando un attentato, oltre a un altro residente di Beitunia che progettava un attacco imminente. Nel corso delle attività, le forze hanno sequestrato un ingente quantitativo di armi, tra cui ordigni esplosivi artigianali e armi da fuoco.
Leggi di più
18:15
Il Regno Unito ha effettuato oggi i suoi primi lanci di aiuti umanitaria aerei nella Striscia di Gaza. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, dopo una riunione di governo sulla crisi a Gaza ha affermato che, nonostante i lanci di aiuti aerei siano iniziati oggi, vorrebbe vedere entrare nella Striscia almeno 500 camion di aiuti al giorno.
18:06
Il tribunale ha ordinato oggi la detenzione domiciliare con piena supervisione per Yinon Levy, il colono israeliano sospettato di aver sparato e ucciso Odeh Muhammad Khalil al-Hathaleen nei pressi dell’insediamento di Carmel, nella zona di Masafer Yatta, a sud di Hebron. Levy è indagato per omicidio colposo e sostiene di aver agito per legittima difesa. La polizia ha chiesto di sospendere l’esecuzione della decisione del tribunale. Lo riferisce la stampa israeliana.
18:04
Il Movimento 5 stelle “intende chiedere all’Unita’ per le autorizzazioni dei materiali di armamento della Farnesina (Uama) di accedere agli atti”, anticipano i capigruppo M5s nelle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Arnaldo Lomuti e Bruno Marton, “per capire cosa e’ stato bloccato e cosa invece si e’ deciso di inviare fino a oggi” a proposito “delle forniture militari italiane a Israele”, che e’ uno dei temi trattati, ricorda sempre una nota, nel corso della conferenza stampa di oggi alla Camera con la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. “Tajani e Crosetto hanno sempre dichiarato che dopo il 7 ottobre le autorizzazioni alla vendita precedenti alla guerra vengono valutate caso per caso. I cittadini italiani che non vogliono le mani sporche del sangue dei palestinesi hanno il diritto di sapere se il governo ha detto la verita’ o ha mentito”, si legge ancora.
Leggi di più
18:01
Il governo britannico di Keir Starmer è pronto ad anticipare a settembre il suo impegno a riconoscere formalmente lo Stato di Palestina se Israele non accetta un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. E’ quanto emerge da una riunione straordinaria del consiglio dei ministri, richiamato oggi dalla ferie estive per discutere di una bozza di piano europea, delineata dal Regno Unito con Francia e Germania. La svolta, frutto del dilagare dell’indignazione nel Regno Unito per la fame e l’escalation delle violenze a Gaza e in Cisgiordania, se attuata metterebbe Londra al fianco di Parigi, che ha già annunciato il riconoscimento dello Stato palestinese in sede Onu a settembre. Riconoscimento che finora i governi britannici avevano sempre rinviato alle conclusioni di un processo di pace con Israele. Questa decisione, si legge in una nota scritta diffusa da Starmer dopo la riunione del gabinetto, diventerà esecutiva “a meno che il governo israeliano non assume misure sostanziali per mettere fine alla spaventosa situazione di Gaza, non concordi un cessate il fuoco, non renda chiaro che non ci sarà nessuna annessione della Cisgiordania e non s’impegni a una pace di lungo periodo fondata sulla Soluzione dei Due Stati”. Queste condizioni, precisa il premier laburista, non rappresentano un giudizio “di equivalenza fra Israele e Hamas”, a cui Londra ribadisce l’intimazione di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani, di firmare a sua volta un cessate il fuoco, di disarmare e di non avere “alcun ruolo nel futuro governo” della Striscia di Gaza.
Leggi di più
17:59
“La posizione degli Usa e’ indecente ed è indecorosa su Gaza, non sui dazi con cui Trump difende il suo Paese”, dice Giuseppe Conte. “E’ inquietante anche su Guantanamo e nella misura in cui gli Usa contribuiscono ad annientare il diritto internazionale. Offrono copertura a chi e’ responsabile di un genocidio in corso”, rincara il leader M5s a PiazzAsiago. “I giganti del web che Trump difende e verso cui noi ci inchiniamo – prosegue – controllano le nostre vite. E’ un capitalismo della sorveglianza e non accettano piu’ neppure un
sistema di controlli che avevamo cercato di introdurre. E’ un
problema per la democrazia”.
Leggi di più
17:54
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato della situazione in un video rivolto alle famiglie degli ostaggi. “Ho appena concluso un’altra consultazione sulla liberazione dei nostri rapiti. Da quando la delegazione è tornata dal Qatar, non abbiamo smesso di tentare. Ma c’è un grande ostacolo, e tutti lo sanno: è Hamas. Continua a rifiutare ogni proposta. Il presidente Trump lo ha detto, Witkoff lo ha detto, noi lo diciamo, chiunque conosca i fatti, compresi i mediatori, lo sa bene. Ma non ci arrendiamo. Continueremo a fare tutto il possibile, in un modo o nell’altro. Siamo determinati a riportare i rapiti a casa”.
Leggi di più
17:53
La giunta del Comune di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, ha approvato oggi una delibera “con cui dispone l’interruzione di ogni forma di relazione istituzionale ed economica con i rappresentanti del Governo israeliano, nonché con enti e istituzioni direttamente riconducibili allo Stato di Israele, fino a quando non sarà ripristinato il rispetto del diritto internazionale”. “Una scelta chiara – riporta una nota -, coerente con i principi di pace, giustizia e solidarietà che da sempre guidano l’azione amministrativa del Comune di Campi Bisenzio”. “Non si tratta solo di un gesto simbolico – dichiara la vicesindaca Federica Petti, che ha la delega alla pace – ma di un atto politico, etico e morale. Quello che sta accadendo a Gaza rappresenta un crimine contro l’umanità, un vero e proprio genocidio che si sta consumando sotto gli occhi del mondo. Di fronte a tutto questo, il silenzio e l’inazione equivalgono a complicità. Ogni scelta politica, anche a livello locale, può e deve contribuire a costruire consapevolezza e a esercitare pressione affinché i diritti umani e il diritto internazionale vengano rispettati”. La delibera invita inoltre “società e enti partecipati dal Comune di Campi Bisenzio a interrompere ogni eventuale rapporto diretto con soggetti istituzionali israeliani, in coerenza con quanto deliberato dall’Amministrazione”.
Leggi di più
17:50
Nuova protesta filo-palestinese a Londra, all’imbocco di Downing Street, in contemporanea con una riunione straordinaria del consiglio dei ministri convocata oggi – in parte in videochiamata – dal premier laburista Keir Starmer per discutere di un’iniziativa di pace europea nella Striscia di Gaza, dopo la recente escalation delle violenze e le accuse su una carestia indotta. Nonché, secondo i media, dei tempi del riconoscimento di un futuro Stato di Palestina, sullo sfondo delle pressioni rivolte a sir Keir per un’accelerazione anche in seno allo stesso Labour. I dimostranti hanno innalzato cartelli in cui si accusa Starmer di avere “le mani sporche di sangue” e di “complicità con il genocidio” attribuito alla strategia israeliana a Gaza. Secondo la piattaforma dei partecipanti, i tentativi recenti del governo di alzare i toni della critica verso Netanyahu sono destinati a restare puramente retorici a meno che il governo britannico non interrompa tutte le forniture di armi allo Stato ebraico, non imponga “sanzioni generalizzate” contro Israele e non revochi le restrizioni imposte nel Regno nei confronti di gruppi pro-pal e della loro “libertà d’espressione e di protesta”.
Leggi di più
17:37
Il primo ministro britannico Keir Starmer sarebbe pronto a presentare già oggi un piano per riconoscere la Palestina come Stato. Lo afferma la testata britannica Jewish News, secondo cui l’annuncio differirebbe da quello del presidente francese Emmanuel Macron in quanto Starmer intende fissare una serie di condizioni che dovranno essere raggiunte e accettate. Secondo le fonti della testata, il riconoscimento sarà condizionato al rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e si baserà sulla garanzia che il gruppo terroristico non governi più Gaza.
“Keir Starmer è convinto che il Regno Unito possa agire come mediatore imparziale in qualsiasi futuro processo di pace. È impegnato a riconoscere lo Stato palestinese, ma ritiene che ciò possa avvenire solo se le condizioni saranno soddisfatte, compresa la sicurezza di Israele e il rilascio degli ostaggi”, ha detto una fonte a Jewish News. Il premier ha richiamato dalle vacanze il suo gabinetto per una riunione sulla questione, attualmente in corso.
È in corso a New York una conferenza Onu sulla soluzione a due Stati, promossa da Francia e Arabia Saudita; Israele e Stati Uniti l’hanno criticata duramente.
Leggi di più
17:26
Il presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, ha espresso la sua solidarietà, inviandogli un messaggio personale, al rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, dopo l’aggressione in un autogrill di cui è stato vittima un ebreo francese che era insieme al figlio di 6 anni.
17:05
Secondo il Ministero della Salute guidato da Hamas, almeno 112 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta la Bbc. Gli ospedali locali affermano che alcune persone sono state uccise negli attacchi aerei e negli scontri a fuoco israeliani, molte delle quali mentre cercavano aiuto. Nella zona centrale di Nuseirat, l’ospedale al-Awda ha dichiarato che delle almeno 30 persone sono state uccise 14 erano donne e 12 i bambini nei raid alle abitazioni avvenuti nella notte e questa mattina. Secondo quanto riportato, almeno 14 persone sono state uccise nei pressi di un punto di distribuzione degli aiuti e 100 i feriti.
Leggi di più
16:52
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avuto un incontro con i principali consiglieri sul tema degli ostaggi a Gaza: lo afferma il suo ufficio, mentre i colloqui per il cessate il fuoco sono bloccati e la pressione internazionale su Israele è in aumento. Lo scrive il Times of Israel. Secondo quanto riportato dall’ufficio del primo ministro, Netanyahu è affiancato dall’uomo chiave del governo, Gal Hirsch, dal consigliere politico Ophir Falk e dal capo dello staff Tzachi Braverman. “I colloqui sono congelati”, ha dichiarato un funzionario della difesa israeliano al Times of Israel. “Hamas non è ancora tornata al tavolo” con un’offerta migliore.
Leggi di più
16:51
Il segretario generale dell’Onu ha lanciato un appello alla comunita’ internazionale perche’ si impegni a contrastare l’emergenza alimentare a Gaza. “L’ultimo allarme del report sulla sicurezza alimentare – ha dichiarato Antonio Guterres – conferma cio’ che temevamo: Gaza e’ sull’orlo della carestia”. “I fatti – ha aggiunto – sono chiari e innegabili. I palestinesi a Gaza stanno vivendo una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche. Questa non e’ un’allerta. E’ una realta’ che si sta svelando davanti ai nostri occhi”. “Il filo di aiuti deve diventare un oceano – si e’ augurato – Cibo, acqua, medicine e carburante devono fluire a ondate e senza ostacoli. Questo incubo deve finire”.
Leggi di più
16:48
Un flusso di aiuti nella Striscia di Gaza deve trasformarsi in un oceano: lo ha affermato martedì il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. “Cibo, acqua, medicine e carburante devono fluire a ondate e senza ostacoli”, ha affermato, descrivendo l’allerta dell’osservatorio globale sulla fame Ipc come una conferma “di ciò che temevamo: Gaza è sull’orlo della carestia”. “I palestinesi di Gaza stanno vivendo una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche. Questo non è un avvertimento. È una realtà che si sta dispiegando davanti ai nostri occhi”, ha affermato in una dichiarazione.
Leggi di più
16:45
Francesca Albanese chiede di interrompere i rapporti con Israele? “E’ la sua opinione, ha le sue idee”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine della seduta d’Aula.
16:43
“Quello che temo di più è quello che già sta succedendo: un odio legittimato. L’odio ci può essere, purtroppo fa parte dei fenomeni umani, ma quando sento che è legittimato, perdo i freni inibitori”: il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib ha parlato così con l’ANSA dell’aggressione in un autogrill di cui è stato vittima un ebreo francese che era insieme al figlio di 6 anni. “Purtroppo questa notizia non mi ha sorpreso. Stiamo vivendo un’atmosfera molto pesante di fortissima crescita dell’antisemitismo”, ha aggiunto spiegando che a Milano si verificano “un paio di episodi a settimana”, da aggressioni a scritte nel quartiere ebraico. “L’antisemitismo c’è sempre stato ma che ora non ci si vergogni è molto preoccupante”, ha aggiunto il rabbino, spiegando che “quando si sente che si è legittimati si perdono i freni inibitori”. “Credo che ci si debba fermare e pesare le parole e non mi sembra che questo sia sempre fatto”, ha aggiunto. “C’è una immagine di Israele devastante che è riflessa sugli ebrei in maniera automatica. Non dico che questo sia quello che si vuol fare ma bisogna pensare alle conseguenze delle parole. Non dico che tutti quelli che criticano Israele sono antisemiti, ma in Europa l’antisemitismo ha una storia millenaria ed è facile risvegliarlo. E questo va tenuto in considerazione o non si riesce a controllarlo”. In questi ultimi due anni la vita degli ebrei è cambiata “perché chiaramente ci sono dei pericoli e anche perché ci si sente sotto accusa, una sensazione bruttissima”. Secondo Arbib – che oggi ha ricevuto un messaggio di solidarietà dalla Cei – due sono le cose da fare. “Bisogna smettere di minimizzare il fenomeno. Io mi sono sentito dire di smettere di parlare di antisemitismo, che invece è un fenomeno importante e pericoloso. E il secondo elemento è non usare le parole come clave”. “Quello che temo di più è quello che sta succedendo ora, un odio legittimato” ha aggiunto citando l’intellettuale ottocentesco Leo Pinsker. “L’antisemitismo è difficile da combattere perché è una malattia ereditaria che si ripropone. E bisogna prenderne coscienza”.
Leggi di più
16:42
La fotografia scattata dal nuovo report “The State of Food Security and Nutrition in the World” (Sofi) pubblicato ieri dalla Fao presenta solo un leggero miglioramento nella riduzione della fame globale. Il sistema alimentare si può dire dunque rotto e sempre più disuguale con oltre 673 milioni che soffrono la fame a diversi livelli di intensità, di cui quasi la metà sono in Africa. È quanto denuncia oggi Oxfam parlando di una “tempesta perfetta” che il mondo si trova ad affrontare per il mix letale di guerre, taglio degli aiuti ai paesi più poveri, speculazione e caos climatico. E sottolineando in particolare che a Gaza è in corso una carestia senza precedenti. Secondo Oxfam, di questo passo sarà quindi impossibile centrare l’obiettivo “fame zero” entro 2030, come definito dall’Agenda Onu, perché a quella data ancora oltre mezzo miliardo di persone vivranno in condizioni di insicurezza alimentare. “Il patto morale e di civiltà tra paesi ricchi e poveri sta crollando. La fame globale segna un piccolo arretramento complessivo dall’8,5% all’8,2%, mentre peggiora la situazione in Asia occidentale e in Medio Oriente e soprattutto nel continente africano, il vero epicentro della crisi”, spiega Francesco Petrelli, portavoce e policy advisor per la sicurezza alimentare di Oxfam Italia. “Mentre i principali donatori del mondo, inclusi i paesi del G7, stanno spingendo per un taglio degli aiuti umanitari e di sviluppo del 28% entro il 2026 e solo il World Food Program vedrà tagliate le proprie risorse del 40% il prossimo anno, circa 2,6 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana. Non sono solo numeri, significa impedire che un terzo dell’umanità possa avere presente e futuro dignitosi”. “Non è ancora troppo tardi – aggiunge Petrelli – Per questo è cruciale che vengano ripristinati gli aiuti tagliati, arginate le speculazioni in corso attraverso un mercato del cibo più regolato e trasparente, che i Paesi donatori investano sui sistemi agricoli locali, da cui dipende la sopravvivenza della popolazione dei paesi più poveri”. Secondo Oxfam, a Gaza si sta verificando una carestia che ormai colpisce l’intera popolazione, come confermato dal nuovo report, pubblicato oggi, sulla classificazione integrata delle fasi della sicurezza alimentare (IPC). “Il genocidio attuato da Israele sta portando Gaza alla fase finale di una catastrofica crisi umanitaria”, ha sottolineato Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. “Il nuovo allarme lanciato oggi sulla carestia in corso, causata interamente dall’assedio omicida di Israele, deve spingere la comunità internazionale finalmente ad agire per fermare quanto sta accadendo. I leader mondiali fino ad oggi sono stati divisi, complici, incuranti e inefficaci nel fermare la campagna di cancellazione della Striscia perpetrata da Israele, non riuscendo a proteggere il popolo palestinese. Adesso non hanno più scuse: mettere fine al genocidio di Gaza è una prova non solo della tenuta dell’ordine mondiale, ma anche della nostra umanità. Di questo passo ancora tantissime vite andranno perse, i lanci aerei di aiuti o le brevi pause umanitarie non sono nemmeno lontanamente sufficienti a scongiurare la strage di massa che ci troviamo di fronte. Serve una decisa azione diplomatica, comprensiva di tutte le misure restrittive necessarie nei confronti di Israele, per raggiungere un cessate il fuoco immediato e permanente e consentire l’ingresso di tutti gli aiuti necessari a salvare milioni di vite. Infine ribadiamo ancora una volta che tutti gli ostaggi e i prigionieri detenuti illegalmente devono essere liberati”.
Leggi di più
16:39
‘Un milione di euro per aiutare Gaza’. Dopo la mozione presentata nei mesi scorsi, i gruppi di opposizione del Consiglio regionale del Lazio hanno depositato un emendamento alla legge di bilancio, per stanziare 1 milione di euro da destinare all’emergenza umanitaria che sta colpendo la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. L’iniziativa si colloca, appunto, nel solco della mozione, già discussa dal Consiglio regionale, con cui si chiedeva il riconoscimento dello stato di Palestina, la sospensione della vendita di armi a Israele e l’attuazione dei mandati della Corte penale internazionale. L’emendamento propone di inviare aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese, con particolare riferimento all’assistenza medica e alla distribuzione di beni di prima necessità, in coordinamento con le Agenzie internazionali e le Ong già attive sul campo. “Gaza è diventata il nome di una tragedia umana che non può più essere ignorata. Oltre 58.000 civili uccisi, fame, epidemie, bambini senza acqua e cure. Con questo emendamento vogliamo dire chiaramente che anche il Consiglio regionale può fare la sua parte, e che non c’è neutralità possibile davanti a un disastro umanitario di queste proporzioni”, affermano in una nota i capigruppo regionali Mario Ciarla (PD), Marietta Tidei (IV), Claudio Marotta (Sce), Alessio D’Amato (Azione), Adriano Zuccalà (M5S), Alessandra Zeppieri. “Questa è una scelta politica e morale. Non si tratta solo di aiutare chi è lontano: si tratta di decidere da che parte vogliamo stare”.
Leggi di più
16:38
Non solo armi. Ci sono aziende della logistica, delle costruzioni, banche e universita’ nel rapproto della relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati. “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio”. Un lavoro di indagine durato dei mesi. Ma il risultato non e’, e non vuole essere, un mero elenco di aziende,
organizzazioni ed enti pubblici. Semmai, il racconto di cosa si muove dietro ai numeri che parlano, oggi, di 60 mila vittime civili a Gaza, in larga parte donne e bambini e dietro alle violenze dei coloni israeliani in Cisgiordania. Un cammino non facile, racconta Francesca Albanese, durante la relatrice e’ stata sottoposta a fortissime pressioni: “Ho avuto paura nella fase di preparazione”, ammette: “Non a caso, pur avendolo terminato nei tempi prestabiliti, ho sottoposto il rapporto agli stati solo due giorni prima la sua pubblicazione”. Sei mesi di inchiesta, dunque, durante i quali “e’ stata messa insieme una banca dati che comprende circa mille entita’, comprese aziende di trasporti, universita’, ma anche organizzazioni non governativi”. E che ha consentito di riconoscere un modus operandi: “I due pilastri della organizzazione israeliana sono sfondamento e appropriazione”. Nel primo sono fondamentali le aziende attive nel settore degli armamenti: “Le armi sono state utilizzate per creare un vuoto fisico”, spiega Albanese, “fatto dall’utilizzo di macchinari di distruzione che hanno abbattuto case in quasi il sessanta per cento della Cisgiordania”. Ci sono poi state aziende della logistica e della movimentazione di materiali. Il secondo pilastro, l’appropriazione, vede protagonisti i coloni: “Una volta sfollati, i palestinesi sono stati sostituiti. Ormai non si possono piu’ vedere le colonie come qualcosa di staccato dallo stato israeliano”, dice Albanese: “Questo rapporto avrebbe potuto essere scritto dieci anni fa, le imprese sono state tutte messe in mora, io ne ho citate 48. Una volta messe in mora, le aziende non si sono sottratte, ma hanno continuato a svolgere il loro servizio ad aiutare nella polverizzazione di quello che rimane a Gaza. Se non ci fossero state le banche a dare sostegno all’economia israeliana a qualsiasi start-up israeliana, Israele non avrebbe avuto i mezzi per fare quello che ha fatto. Sbagliano le imprese che dicono che si limitano a prestare questi servizi allo Stato perche’ esiste la due diligence”, ovvero l’obbligo delle aziende ad essere informate sulle finalita’ e le conseguenze del loro operato. Inoltre, aggiunge la relatrice speciale dell’ONU, “che ci siano obblighi delle imprese, non esclude che la responsabilita’ sia in capo agli Stati”. Da questo punto di vista, rincara, “l’Italia e’ in violazione degli obblighi
internazionali visto che continua a dare supporto politico a Israele. E’ molto triste che davanti a un genocidio si continui a dire che il popolo palestinese non e’ in condizione di avere uno stato”, aggiunge riferendosi al mancato riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano. “Il diritto all’autodeterminazione e’ il diritto a essere liberi a esistere
in quanto popolo, politicamente, culturalmente ed economicamente. Se non c’e’ uno stato indipendente, dovra’ esserci uno stato unico. E’ questa la domanda che va fatta alla Meloni”. Il dibattito fra i sostenitori della soluzione “due popoli – due stati” e quelli di uno stato per due popoli, non sembra pero’ appassionare Albanese. Lo stesso ricoscimento dlelo Stato di Palestina, pur “necessario”, rimane un “atto formale, non e’ un atto costitutivo dell’esistenza di uno Stato. Se lo fosse, lo Stato di Palestina esiste perche’ riconosciuto da 134 stati”. La priorita’, insomma, “e’ porre fine al genocidio” perche’ “mentre si continua a discettare di Stato o non Stato, di chi lo riconosce e chi no, non c’e’ piu’ terra per i palestinesi. E tra un po’ spariscono pure i palestinesi”. Ancor meno interessata si mostra Albanese alle ‘sirene’ che la vorrebbero impegnata direttamente in politica: “Non lo escludo, ma no ci penso. Adesso non mi sottrarrei mai all’impegno di relatrice finche’ la situazione” a Gaza “non migliora”.
Leggi di più
16:33
Aerei provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, dalla Giordania e, per la prima volta, dall’Egitto, hanno paracadutato 52 pallet di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza settentrionale e meridionale nelle ultime ore. Lo afferma l’Idf citato dal Times of Israel, sottolineando che ogni pallet trasporta circa una tonnellata di aiuti.
16:30
“Anche lo sport usi il suo ruolo per fermare l’olocausto di Gaza”. E’ l’appello in Aula alla Camera del deputato Dem, Mauro Berruto, ex ct della nazionale di pallavolo, intervenuto in durante le dichiarazioni di voto sul decreto sport. “Lo sport – ha sottolineato – può essere strumento di propaganda, lo sapete bene. E sapete bene che vale anche il contrario: la disintegrazione dello sport è un’arma che, quando si vuole cancellare un popolo, colpisce in profondità lo spirito che lo tiene vivo. Di fronte a 635 atleti uccisi, all’85% delle infrastrutture sportive rase al suolo a Gaza, all’urlo di dolore del Comitato Olimpico Palestinese che dice che per 10 anni non sarà possibile riprendere nessuna attività sportiva nella Striscia, di fronte perfino alla fame usata come strumento di guerra, di sterminio, di genocidio, lo sport rivendichi la sua funzione politica ed etica”. “Dal 1948 in poi – ha sottolineato – sono state bandite dalle competizioni sportive internazionali, Germania, Giappone, Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Kuwait, Indonesia, Guatemala, Corea del Nord, Rhodesia, Pakistan, Chad, Myanmar, Congo; 1l Sudafrica per 24 anni è stato fuori dai Giochi Olimpici per l’apartheid, la Russia è fuori oggi per l’aggressione all’Ucraina. Basta doppie morali!”. “Il governo e le autorità responsabili sportive italiane chiedano a CIO, FIFA e UEFA che lo Stato di Israele, per la responsabilità politica e morale di Netanyhau, sia sospeso da tutte le competizioni sportive internazionali!”.
Leggi di più
16:27
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda della famiglia ebrea aggredita in un’area di sosta dell’autostrada Milano Laghi. Il reato ipotizzato è percosse aggravate dall’odio razziale. Gli agenti della Digos, che hanno già inviato una prima informativa all’aggiunto di Milano Eugenio Fusco, lavorano anche sulle immagini estrapolate dai video e sulle targhe delle auto. Padre e figlio francesi, che si trovavano in un autogrill a Lainate quando sono stati insultati e aggrediti, hanno denunciato l’episodio alla polizia stradale, senza però farsi refertare eventuali ferite. Per questo non si è potuto procedere per lesioni.
Leggi di più
16:24
“Ci sono certamente degli obblighi per le imprese, ma la responsabilità principale è a capo degli Stati” e “l’Italia è in violazione, in grave violazione del diritto internazionale, perché non solo non ha adempiuto agli obblighi di prevenzione del genocidio, ma ha anche continuato a trasferire armi, a fornire servizi per operazioni militari e soprattutto a dare supporto politico”. Lo ha detto la relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese, presentando oggi alla Camera il suo rapporto “Da un’economia di occupazione a un’economia di genocidio”. “Mi rattrista moltissimo in quanto italiana che ricopre questa funzione vedere che l’Italia, attraverso il suo governo, si spende per denigrare l’unico processo politico che ha portato a un accordo negli ultimi 35 anni, che è quello sui due Stati. E’ anche molto triste che a fronte di un genocidio si dica che il popolo palestinese non abbia la possibilità di avere uno Stato. E soprattutto è l’Italia che si batte più ardentemente in seno all’Unione europea per mantenere viva quella disgrazia che è l’accordo di associazione tra Ue e Israele”, aggiunge tra l’altro.
Leggi di più
16:20
“Voglio innanzitutto ringraziare Francesca Albanese non solo per il suo straordinario lavoro, ma anche da un punto di vista umano. Il fatto che oggi venga colpita e sanzionata da uno Stato semplicemente per aver detto la verità — per aver osato denunciare al mondo il genocidio in corso a Gaza — è un fatto di una gravità inaudita. E trovo altrettanto inaccettabile e vergognoso il silenzio del governo italiano. Le parole pronunciate stamattina dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani mi hanno riempito di sdegno. Dire che il governo non interviene perché Albanese è stata sanzionata non in quanto cittadina italiana, ma per le funzioni che svolgeva, è una resa senza condizioni”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, intervenuto alla presentazione oggi alla Camera del rapporto di Francesca Albanese, organizzato dall’intergruppo parlamentare per la pace tra Israele-Palestina. “L’attacco a Francesca Albanese è parte di una strategia globale – prosegue – che punta a demolire il diritto internazionale e sostituirlo con un ordine fondato sulla forza e sulla supremazia militare, cancellando ogni tutela dei diritti umani, civili, sociali e ambientali. Contro questa deriva serve una reazione forte e una grande alleanza democratica nella società. Anche il mondo della cultura e dell’informazione ha il dovere di prendere posizione. Io e Nicola Fratoianni siamo stati nei territori occupati in West Bank: abbiamo visto bambini camminare tra le macerie delle proprie case, coloni rubare terre e bestiame sotto la protezione dell’esercito israeliano. È impossibile restare indifferenti. Il doppio standard etico del governo Meloni è inaccettabile: si sanziona la Russia per violazioni del diritto internazionale, ma si tace sull’orrore israeliano. E si mantengono intatti accordi militari con Israele, definiti dalla Premier “strumenti di dialogo”. Ma che dialogo si costruisce con le armi? Non ci fermeremo: continueremo la mobilitazione in Italia e in Europa per fermare questa complicità politica e morale”.
Leggi di più
16:15
Il Regno Unito sta valutando la possibilità di riconoscere lo Stato palestinese: lo scrive il New York Times, citando due alti funzionari. Il cambio di linea del premier Keir Starmer sarebbe dovuto alla pressione politica interna aumentata a causa dell’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, con parlamentari e membri del governo laburista che sollecitano il riconoscimento della Palestina dopo la mossa della Francia.
16:14
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani conferma al Governo di Israele la richiesta di riaprire immediatamente i valichi di Gaza per l’ingresso di aiuti umanitari. Ieri sera alla riunione del tavolo tecnico
sull’iniziativa Food for Gaza hanno presso parte tutti gli attori abitualmente coinvolti: tutti hanno confermato l’assoluta urgenza di consentire l’ingresso nella Striscia di Gaza di generi alimentari e sanitari nel piu’ breve tempo possibile. Tajani ripete che “dall’Italia arriva la richiesta di riaprire immediatamente i valichi di Gaza per l’ingresso di aiuti umanitari”. L’Italia e’ parte attiva del processo con gia’ oltre 110 tonnellate di generi di prima necessita’ inviati tra il 2024 e gli inizi di quest’anno, prima che i valichi di accesso alla Striscia fossero chiusi. Piu’ recentemente, il Governo ha innalzato a circa 40 milioni i contributi finanziari dedicati al solo progetto Food for Gaza, anche per effetto del nuovo stanziamento, pari a 10 milioni di euro, devoluto a OMS e UNICEF, per sostenere gli ospedali, procurare medicine e supportare le attivita’ di emergenza in campo medico-sanitario all’interno della Striscia. Nell’ambito di questi finanziamenti erogati alle Nazioni Unite, e parallelamente all’azione di valorizzazione del Sistema Italia con l’invio di generi alimentari e di prima necessita, il WFP ha distribuito nella Striscia nei giorni scorsi 800 tonnellate di farina, mentre si sta attivando per aumentare cospicuamente tale volume di aiuti, per raggiungere l’obiettivo iniziale di assistere oltre 1 milione di cittadini. L’iniziativa Food for Gaza si iscrive nel quadro piu’ ampio dell’impegno italiano in risposta alla crisi a Gaza, con oltre 110 milioni di euro stanziati per la crisi umanitaria a Gaza e lo sviluppo in Cisgiordania. L’ultimo tassello di questo impegno e’ rappresentato dalla prevista ripresa delle attivita’ con la Societa’ Civile italiana impegnata nella Striscia, per rafforzare la capillarita’ della risposta sul campo.
Leggi di più
16:03
“Se non ci fossero state le banche a dare sostegno all’economia israeliana in crisi, Israele non avrebbe avuto i mezzi per fare quello che ha fatto, passando dall’economia di occupazione all’economia di genocidio, il cui valore è stimabile: dall’ottobre del 2023 fino al marzo del 2025, il valore della borsa di Tel Aviv si è triplicato, hanno accumulato 200 miliardi di dollari, mentre l’economia degli israeliani è colata a picco”. Lo afferma Francesca Albanese, relatore speciale dell’Onu sui diritti umani in Palestina, oggi alla Camera per la presentazione del rapporto in cui elenca le imprese e le società che collaborano con Israele. “Non si commercia, non si compra, non si vende a uno Stato che è accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio”, dice tra l’altro.
Leggi di più
16:01
Nel dopoguerra, “affinché Hamas non sia più efficace, l’Idf deve avere la capacità, come in Cisgiordania, di operare in sicurezza in ogni luogo. Dobbiamo essere noi stessi responsabili della sicurezza a Gaza”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz durante una visita al centro di reclutamento di Tel Hashomer, dove ha incontrato le nuove reclute del corpo di artiglieria e della difesa aerea dell’esercito. Katz ha affermato che Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza anche dopo la guerra, insistendo sul fatto che Hamas non detterà il futuro del territorio. “L’obiettivo è sconfiggere Hamas, le cui rappresentanze militari e civili non saranno quelle che determineranno cosa accadrà a Gaza”, ha detto il ministro della Difesa. “Abbiamo bisogno che l’Idf sia presente a Gaza e nei dintorni per proteggere le comunità che potrebbero essere nuovamente attaccate, per proteggere i nostri soldati e per impedire il contrabbando di armi e il riarmo”, ha aggiunto, sottolineando: “Affinché Hamas non sia più efficace, l’Idf deve avere la capacità come in Cisgiordania di operare in sicurezza in ogni luogo. Dobbiamo essere noi stessi responsabili della sicurezza a Gaza”. Katz ha dichiarato infine che le operazioni in corso dell’esercito restano legate agli sforzi per salvare gli ostaggi rimasti: “Qualsiasi manovra necessaria, anche un accordo con i nemici, per salvare altri 10 rapiti, anche quelli non più in vita, la faremo, mantenendo al contempo la sicurezza”.
Leggi di più
16:01
“Vogliamo sapere dal governo italiano se non ritenga indifferibile e necessario riconoscere ora lo stato di Palestina, prima che non esista piu’ il popolo palestinese, nonche’ assumere ogni altra iniziativa sanzionatoria nei confronti dello Stato di Israele a partire dal voto favorevole del nostro Paese sulla sospensione della partecipazione di questo al programma Horizon”. E’ quanto Avs vuole sapere dal governo Meloni con l’interrogazione, primo firmatario Nicola Fratoianni, che verra’ discussa domani durante il Question Time della Camera. Nell’interrogazione si ricorda “che il Presidente Macron ha annunciato che la Francia riconoscera’ lo Stato di Palestina, gia’ riconosciuto da 11 Paesi europei e da 147 dei 193 Stati membri dell’ONU; 38 ex ambasciatori italiani hanno rivolto un appello alla Presidente Meloni, e il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Parolin ha dichiarato ‘Riconoscere lo Stato di Palestina. E’ questa la soluzione’. La presidente dell’Ong Israeliana B’Tselem ha affermato: ‘Non avremmo mai immaginato di scrivere questo rapporto, ma negli ultimi mesi abbiamo visto una realta’ che non ci ha lasciato nessuna scelta se non quella di riconoscere la verita’: Israele sta commettendo un genocidio’; mentre in Cisgiordania si susseguono gli attacchi dei coloni e dell’esercito israeliano nei confronti dei villaggi. Il governo italiano ha sinora rifiutato qualsiasi sanzione e sospensione di accordi con Israele e ancora non ha assunto posizione verso la sospensione dell’accesso di Israele al programma Horizon Europe, proposto dalla Commissione e che sara’ sottoposto al voto del Consiglio dell’UE. E’ evidente ormai che il riconoscimento dello Stato palestinese e’ un atto divenuto indispensabile per affermare l’esistenza non solo della Palestina, ma dello stesso popolo palestinese”.
Leggi di più
15:56
Il governo spagnolo spinge per il riconoscimento della Palestina all’Onu: il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, ha portato l’impulso diplomatico di Madrid alla Conferenza Onu sulla soluzione dei due Stati, tenutasi lunedì a New York, sottolineando nel suo intervento che “la questione palestinese è una ferita aperta per l’umanità”. “Una ferita di decenni di sofferenza”. Albares – segnala una nota degli Esteri – ha difeso con forza il riconoscimento dello Stato palestinese, come fatto dalla Spagna a maggio 2024, sostenendo che sia “per giustizia” che “per la pace” è l’unica strada praticabile per l’attuazione della soluzione dei due Stati. Ha, inoltre, chiesto che lo Stato palestinese ottenga lo status di membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Dalla tribuna dell’Assemblea generale il capo della diplomazia iberica ha evidenziato che la soluzione dei due Stati non riguarda fazioni, ma vite: “Dobbiamo comprendere che il dolore non distingue tra credenze, ideologie né frontiere. Che non difendiamo fazioni ma difendiamo vite. Che preservare la pace, la vita e l’umanità è il principio che dà senso a questa organizzazione e il fine che deve orientare le nostre decisioni”, ha dichiarato. Albares ha invitato tutti i Paesi che non lo hanno ancora fatto a riconoscere lo Stato palestinese e ha rinnovato la proposta spagnola di mantenere la Conferenza in sessione permanente, con l’obiettivo politico di vedere la Palestina riconosciuta come membro di pieno diritto dell’Onu nei prossimi 12 mesi.
Leggi di più
15:55
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza anche dopo la guerra, insistendo sul fatto che il gruppo terroristico Hamas non dettera’ il futuro del territorio. “L’obiettivo e’ sconfiggere Hamas, le cui ali militari e civili non saranno quelle che determineranno cosa accadra’ a Gaza”, ha detto Katz durante una visita al centro di reclutamento di Tel Hashomer, dove ha incontrato le nuove reclute del Corpo d’Artiglieria e della difesa aerea dell’IDF, riporta Times of Israel. “Abbiamo bisogno che l’IDF sia presente a Gaza e nei suoi dintorni per proteggere le comunita’ che potrebbero essere nuovamente attaccate, per proteggere i nostri soldati e per prevenire il contrabbando di armi e il riarmo”, ha aggiunto. Riferendosi ai piani postbellici, Katz ha sottolineato: “Affinche’ Hamas non sia piu’ efficace, l’IDF deve avere la capacita’, come in Cisgiordania, di operare in sicurezza in ogni luogo. Dobbiamo essere noi stessi responsabili della sicurezza a Gaza”. Secondo il ministro le operazioni in corso delle IDF restano legate agli sforzi per salvare gli ostaggi rimasti: “Qualsiasi manovra necessaria, anche un accordo con tali nemici, per salvare altri 10, anche quelli non piu’ in vita, la faremo, mantenendo al contempo la sicurezza”.
Leggi di più
15:54
“E’ stato importante che Francesca Albanese, oggi, abbia presentato alla Camera il suo ultimo rapporto ‘Dall’economia dell’occupazione all’economia di genocidio’ sulle aziende e gli interessi economici che hanno sostenuto prima la colonizzazione della Cisgiordania e ora il genocidio a Gaza. L’attacco nei confronti della Relatrice speciale dell’Onu sulla situazione dei diritti umani nei
Territori Palestinesi occupati, che ha visto l’apice nelle vergognose sanzioni imposte dagli Usa nei suoi confronti, e’ l’ultimo atto di una campagna di delegittimazione che punta a indebolire lei ma anche l’intero sistema multilaterale e il diritto internazionale. Dall’Onu, all’Unrwa, alla Corte penale internazionale, assistiamo alla volonta’ di smantellare un intero sistema e imporre la legge del piu’ forte. A prevalere, secondo alcuni governi nazionalisti, Usa in primis, non deve piu’ essere il diritto, ma l’uso della forza, la potenza militare ed economica.Contro questo tentativo di gettare il mondo nel caos continueremo a batterci in tutte le sedi e continueremo a sostenere chi, come Francesca Albanese, rischia in prima persona in difesa del diritto internazionale e delle vittime dei crimini di guerra, contro l’umanita’ e del genocidio. Il governo italiano, invece, non ha speso una parola in difesa di Albanese, cittadina italiana: un silenzio indegno”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine della conferenza stampa che si e’ svolta oggi alla Camera dei Deputati alla presenza di Francesca Albanese.
Leggi di più
15:47
“C’e’ un clima inaccettabile, un ebreo francese come puoi accusarlo di qualcosa?”. Cosi’ il presidente del Senato, Ignazio La Russa, torna sulla vicenda della famiglia aggredita ieri. “La mia valutazione e’ simile a quella del presidente del Consiglio”, bisogna “risolvere la situazione a Gaza” ma “c’e’ bisogno di uno sforzo piu’ ampio per fermare la crescita di un clima anti-ebraico che ogni giorno diventa piu’ doloroso”, ha affermato durante la cerimonia del Ventaglio. “Una famiglia francese – ha sottolineato La Russa rispondendo ad una domanda su quale sia la posizione su Gaza – è stata insultata e picchiata, con un bambino piccolo, in un clima ancora più inaccettabile, anche perché estranea alla vicenda. Un francese non vota né per Netanyahu né contro Netanyahu. E anche se votasse per Netanyahu non sarebbe un buon motivo per aggredirla”.
Leggi di più
15:32
Tre agenzie delle Nazioni Unite hanno chiesto di “inondare” la Striscia di Gaza di cibo per evitare una “carestia diffusa”, poiche’ “lo scenario di carestia peggiore” e’ gia’ in corso nel territorio palestinese. “Dobbiamo inondare Gaza, immediatamente e senza ostacoli, con massicci aiuti alimentari, e mantenerli ogni giorno per evitare una carestia diffusa”, ha affermato Cindy McCain, responsabile del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), in una dichiarazione congiunta con l’Organizzazione per l’Alimentazione e
l’Agricoltura (Fao) e l’Unicef.
Leggi di più
15:26
“No, non sono stata ricevuta dal governo Meloni. Pero’, in altri Paesi, dalla Spagna alla Slovenia al Sud Africa o in Colombia o in Brasile vengo ricevuta dalle piu’ alte cariche dello Stato, peraltro con abbracci e congratulazioni. Siamo in una fase di grande trasformazione e scollamento fra la gente e i politici. Bisogna continare a lavorare per scegliere da che parte svegliarci domani”. Lo ha detto la relatrice speciale delle Nazioni Unite nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, a margine della presentazione del suo rapporto sulla situazione in Palestina, “Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio”, alla Camera dei Deputati.
Leggi di più
15:25
“Sono morte 60 mila persone, fra morti e feriti le vittime sono circa 200 mila. I tecnici parlano di una sottostima di almeno il 40 per cento. Ma al di la’ dei numeri, le vittime sono state sempre donne e bambini dall’inizio, e’ chiaro che e’ cambiata l’opinione pubblica”. Lo dice la relatrice speciale dell’Onu nei territori palestinesi occupati,
Francesca Albanese, a margine della presentazione del rapproto “Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio”. “Si vede, perche’ si vede ora quello che noi relatori speciali e organizzazioni non governative abbiamo sempre detto dall’inizio: qui c’e’ un progetto di pulizia etnicache va avanti con tutti i mezzi, anche quello del genocidio: prendersi la terra senza il popolo. Si sta spostando piano piano l’attenzione dalla difesa a tutti i costi di Israele, all’autodeterminazione. Ma ci voleva un genocidio per arrivare fino a questo? Io mi ritrovo con gli stessi parlamentari che c’erano tre anni fa, ma non e’ normale che la vita delle persone rimanga una questione di partiti”, aggiunge Albanese.
Leggi di più
15:22
Germania, Francia e Gran Bretagna stanno valutando l’invio dei loro ministri degli Esteri in Israele la prossima settimana, ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, mentre aumenta la pressione
internazionale sulla grave crisi umanitaria di Gaza. “Probabilmente chiederemo ai tre ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Germania di recarsi insieme in Israele giovedi’ prossimo per presentare la posizione dei governi”, ha dichiarato Merz in una conferenza stampa a Berlino insieme al re di Giordania Abdullah II. Tra gli allarmi sulla diffusione della fame nella Striscia di Gaza dopo quasi 22 mesi di guerra, i tre paesi europei hanno intensificato le loro richieste a Israele di consentire con urgenza l’ingresso di maggiori aiuti nel territorio palestinese, dove sta combattendo per annientare il gruppo militante islamista Hamas. La scorsa settimana i tre paesi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui sollecitano la fine della “catastrofe umanitaria” a Gaza. “Presumiamo che il governo israeliano sia disposto a riconoscere che qualcosa deve essere fatto ora”, ha dichiarato Merz. La Germania e’ tradizionalmente uno dei piu’ convinti sostenitori di Israele, ma Merz ha sempre piu’ criticato la sua offensiva a Gaza. Ieri il cancelliere ha annunciato che la Germania collaborera’ con la Giordania per inviare aiuti umanitari nel territorio. E oggi ha aggiunto che due aerei da trasporto tedesco erano gia’ in rotta verso la Giordania e avrebbero iniziato a paracadutare aiuti a Gaza “al piu’ tardi dal fine settimana, forse anche da domani”. Re Abdullah II ha aggiunto che, pur essendo grato per tali iniziative, i paracadutaggi sono solo una “goccia nell’oceano”, e ha chiesto che piu’ camion per il trasporto di rifornimenti potessero entrare a Gaza.
Leggi di più
15:16
“C’e’ stata una conferenza indetta da Francia e Arabia Saudita per discutere della soluzione a due stati. Sono trentacinque anni che si discute di soluzione a due stati. Lo Stato di Palestina va riconosciuto, ma il riconoscimento e’ un atto formale, non e’ un atto costitutivo dell’esistenza di uno stato. Se lo fosse, lo Stato di Palestina esiste perche’ riconosciuto da 134 stati. Ma mentre si continua a discettare di Stato o non Stato, di chi lo riconosce e chi no, non c’e’ piu’ terra per i palestinesi. E tra un po’ spariscono pure i palestinesi”. Lo dice Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu a margine di una conferenza stampa alla Camera durante la quale ha presentato il rapporto “Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio”. Per questo, aggiunge Albanese, “mi sembra una mossa un po’ in malafede quella di spostare tutta l’attenzione” sulla discussione sui due stati. “Mentre ci sono trenta paesi del mondo tra cui paesi europei, ma soprattutto del sud del mondo, che si sono riuniti a Bogota’ per discutere misure concrete su come uscire dalla crisi a Gaza, su come porre fine al genocidio a Gaza, da altre parti si discute di riconoscimento futuro e possibile senza la coerenza etica di riconoscerlo veramente lo Stato Palestinese. Se non si realizzano i due stati, vora’ dire che non ci sara’ altra alternativa che garantire diritti a tutti tra la riva e il mare”, aggiunge Albanese.
Leggi di più
15:03
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che due aerei tedeschi effettueranno missioni di lancio di aiuti dalla Giordania a Gaza già domani, definendo l’aiuto un segnale piccolo ma importante. Lo riporta il Guardian. “Questo lavoro potrebbe dare solo un piccolo contributo agli aiuti umanitari, ma invia un segnale importante: siamo qui, siamo nella regione”, ha affermato Merz in una conferenza stampa a Berlino, insieme al re di Giordania Abdullah.
15:01
“Bisogna fermare il genocidio. Non e’ facile essere la voce narrante di crimini internazionali efferati. Che uno lo faccia con leggerezza e cercando di portare avanti con decoro questo compito non significa che non ci sia una frattura. Io non voglio che l’attenzione sia su di me, se non per ricordare tutte le violazioni che stanno avendo luogo. Israele sta affamando una popolazione di sopravvissuti al genocidio che saranno i prossimi caduti, i prossimi martiri del genocidio se non li salviamo. Come siamo potuti arrivare fino a questo punto. E’ questo cio’ su cui dobbiamo tenere alta l’attenzione, e’ questo cio’ su cui bisogna rispondere e di cui devono rispondere i complici”. Lo dice la relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, a margine della presentazione del suo rapporto “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio”, alla Camera dei Deputati. “Meloni dice no al riconoscimento dello Stato di Palestina? Allora dice si’ all’ipotesi di uno stato unico”, sottolinea Albanese rispondendo a una domanda dei giornalisti. Poi, tornando sul lavoro presentato, racconta: “E’ stato difficilissimo, non è facile avere accesso alle informazioni. Per esempio, le imprese americane sono molto piu’ trasparenti delle imprese italiane. Sulle imprese italiane e’ molto difficile riuscire a risalire a tutte le informazioni che servono. Per questa ragione, sei mesi di inchiesta si sono ristretti intorno a 48 aziende. Per ogni azienda che ho messo in mora, per ogni azienda che e’ stata nominata, e’ stato notificato il fatto che stessi conducendo l’inchiesta su di loro, non solo gli sono stati contestati fatti specifici. Poi c’e’ stata anche la difficolta’ delle pressioni, ci sono state un sacco di pressioni nella preparazione di questo racconto. Ed e’ quello il momento in cui ho avuto piu’ paura perche’ sapevo che la pressione attorno al mio mandato era anche volta ad ostacolarne la pubblicazione. Non e’ un caso che alla fine sia stato sottoposto agli stati solo due giorni prima della presentazione perche’ e’ un rapporto che ha creato tensione e nervosismo anche all’interno delle stesse Nazioni Unite. Pero’ sono felice di averlo pubblicato perche’ e’ una denuncia necessaria di un sistema che attanaglia i palestinesi, ma non e’ dissimile rispetto a quello che sta succedendo e quello che gli interessi privati, gli interessi delle multinazionali che hanno piu’ potere di tanti stati stanno facendo in altri paesi”, conclude la relatrice dell’Onu.
Leggi di più
14:54
“La strategia politica e comunicativa di Hamas ha mirato fin dal primo giorno a scavare una voragine di odio antisemita a livello internazionale, strumentalizzando le giuste sensibilità per le tragiche condizioni dei civili a Gaza. Non è certo casuale che i terroristi non abbiano mai cercato di arginare o lenire le sofferenze dei gazawi, e ricordiamo tutti le dichiarazioni esplicite dei leader di Hamas, come questa di Haniyeh: ‘Abbiamo bisogno del sangue delle donne, dei bambini e degli anziani per risvegliare dentro di noi lo spirito rivoluzionario…’. Questa strategia purtroppo ha delle conseguenze pesanti, fomentando l’antisemitismo in tutto il mondo. Il gravissimo episodio consumatosi all’autogrill di Lainate è un esempio fin troppo lampante dell’odio antiebraico che si diffonde, anche se è evidente che l’antisemitismo non ha nulla a che fare con l’attenzione umanitaria alle sofferenze delle popolazioni e con la ricerca di una soluzione del conflitto, che l’Italia continua a perseguire. Nel nostro Paese non c’è spazio per l’antisemitismo e non ci stancheremo mai di ribadirlo”. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
Leggi di più
14:52
Ha avuto “reazioni di solidarietà che mi hanno scaldato il cuore dal mondo ebraico”, ma anche un’onda di “messaggi online contro me e mio figlio di odio e violenza” il turista francese ebreo che ha denunciato e filmato una aggressione avvenuta in un autogrill vicino Milano. “Sono arrivati insulti antisemiti – ha spiegato all’ANSA – dicendo che dovrei avere un tatuaggio al braccio, che sono autore di genocidio”. L’uomo dice di stare meglio, ma porterà il figlio di sei anni che era con lui “dallo psicologo perché non ha avuto una reazione, è rimasto immobile”. “Mio figlio non mi ha chiesto nulla, ma io gli ho spiegato quanto è successo. Gli ho raccontato che ci sono alcune persone cattive a cui non piacciamo. Che quello che è successo è stato un incidente e papà lo ha protetto”, racconta. Delle reazioni in Italia ha detto di non sapere nulla. “In Francia solo un deputato mi ha chiamato e ha contattato il consolato francese a Milano”, dice, contento che in Italia siano partite le indagini.
Leggi di più
14:46
La tv saudita Al-Hadath ha riferito che la delegazione negoziale di Hamas ha lasciato Doha, in Qatar, e si sta dirigendo verso Istanbul.
14:43
“Chiederemo ai ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania di recarsi insieme in Israele giovedì della prossima settimana e di presentare la posizione dei tre governi”: lo ha annunciato il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz incontrando a Berlino il re di Giordania Abdullah II. Germania e Giordania hanno deciso di collaborare ad un ponte aereo per rifornire i palestinesi nella striscia di Gaza. Il re di Giordania ha definito questa soluzione solo “una goccia” ma è necessario che ai camion con gli aiuti umanitari sia reso possibile l’accesso nella Striscia. “Al momento riusciamo a inviare circa 60 camion alla settimana, dovremmo inviarne almeno 150 al giorno”, ha detto il re di Giordania. Abdullah II ha anche sottolineato che a volte questi camion vengono attaccati dai coloni.
Leggi di più
14:17
L’Occidente usa il programma nucleare iraniano come scusa per uno scontro con la Repubblica islamica. Lo ha affermato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha messo in guardia contro nuovi attacchi se l’Iran riprenderà le attività nucleari. “Programma nucleare, arricchimento, diritti umani sono tutte scuse”, ha affermato Khamenei in un discorso a Teheran in commemorazione dei comandanti militari e degli scienziati iraniani uccisi durante i 12 giorni di guerra tra Israele e Iran il mese scorso. “Quello che vogliono è la vostra religione e la vostra conoscenza”.
Leggi di più
14:13
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha convocato l’ambasciatore olandese, Margriet Schuurman, per protestare contro la decisione dei Paesi Bassi di imporre il divieto di ingresso nel Paese per i ministri e leader di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir. Lo ha riferito un portavoce del ministero.
13:43
La Francia torna ad esprimere la sua “totale condanna della colonizzazione, contraria al diritto internazionale, come ribadito dalla Corte Internazionale di Giustizia nel suo parere consultivo del 19 luglio 2024”: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia ricordando che Parigi ha “adottato sanzioni, sia a livello nazionale che nell’ambito di tre pacchetti europei, contro i coloni che hanno commesso violenze contro i civili palestinesi in Cisgiordania”. La Francia, si prosegue nel comunicato, “continuerà a sostenere l’adozione di nuove misure nell’Unione Europea ed è pronta ad adottare ulteriori misure a livello nazionale, anche nei confronti dei membri del governo che sostengono tale violenza, qualora questa dovesse continuare”.
Leggi di più
13:41
“È con immensa tristezza che la Francia ha appreso dell’omicidio di Odeh Hathaleen, collaboratore di Yuval Abraham, vincitore del Premio Anna Politkovskaja – Arman Soldin per il coraggio giornalistico nonché rappresentante del villaggio di Umm el-Kheir nella valle di Masafer Yatta. La Francia esprime le sue condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”, è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi dopo l’omicidio ieri del trentenne attivista e giornalista palestinese che ha contribuito anche alla realizzazione del documentario premio Oscar “No Other Land”. “La Francia – si prosegue nella nota – condanna questo omicidio con la massima fermezza, così come tutte le violenze deliberate perpetrate dai coloni estremisti contro la popolazione palestinese, che sono aumentate in tutta la Cisgiordania, in particolare a Kafr Malik e nel villaggio cristiano di Taybeh nelle ultime settimane. Questa violenza costituisce un atto di terrorismo. I coloni – deplora la diplomazia francese – hanno ucciso più di 30 persone dall’inizio del 2022. Le autorità israeliane devono assumersi la responsabilità e punire immediatamente gli autori di questa violenza, che continua nella più totale impunità, e proteggere i civili palestinesi”.
Leggi di più
13:20
La Francia procederà ”nei prossimi giorni” al lancio di aiuti umanitari a Gaza: è quanto affermano fonti diplomatiche francesi.
12:41
“Stiamo lavorando insieme per cercare di sistemare le cose” a Gaza. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump a margine dell’inaugurazione di un campo da golf nel suo resort di Balmedie in Scozia rispondendo alla domanda di un giornalista di Sky News che gli chiedeva cosa dirà al premier israeliano Benyamin Netanyahu, a fronte dell’emergenza fame a Gaza causata dal blocco degli aiuti da parte dell’Idf.
12:28
Un gruppo di coloni ha aggredito questa mattina diversi agricoltori nel villaggio di Farkha, nella Cisgiordania settentrionale, a sud-ovest della città palestinese di Salfit, mentre tentavano di respingere un attacco ai loro terreni agricoli. Secondo fonti locali, i coloni hanno lasciato pascolare le loro pecore tra gli uliveti dell’area di Al-Safaha, a ovest del villaggio, e successivamente hanno assalito gli agricoltori che cercavano di impedire la distruzione delle coltivazioni. Il tutto è avvenuto sotto la protezione delle forze di occupazione israeliane, scrive Wafa. Da circa tre anni, il villaggio di Farkha è teatro di crescenti aggressioni da parte dei coloni, che avrebbero già preso il controllo di vaste porzioni di terra, tra cui circa il 75% degli uliveti. Gli agricoltori locali non possono più accedere a queste aree, in un clima di complicità da parte dell’esercito israeliano, secondo quanto riferito. I residenti di Farkha hanno lanciato l’allarme per la prosecuzione di questi attacchi, che mettono a rischio nuove porzioni di terreno agricolo e compromettono direttamente la sussistenza di decine di famiglie.
Leggi di più
12:01
Secondo i media israeliani, il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe proporre al gabinetto politico-di sicurezza un piano per annettere aree nella Striscia di Gaza, nel tentativo di mantenere la coalizione di governo in particolare con i due ministri di ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Secondo il piano, Israele dichiarerà di concedere ad Hamas alcuni giorni per concordare un cessate il fuoco e, in caso contrario, inizierà ad annettere aree della Striscia.
12:01
Il ministro israeliano messianico Bezalel Smotrich ha fatto appello al primo ministro Benyamin Netanyahu affinché annetta la Cisgiordania, affermando che “non c’è momento più opportuno” di questo per farlo. Rivolgendosi ai legislatori della sottocommissione per la Giudea e la Samaria (Cisgiordania) della commissione Esteri e Difesa della Knesset, il politico di estrema destra ha affermato che una mossa del genere servirebbe a correggere l’errore di ritirarsi dal blocco di insediamenti di Gush Katif a Gaza nel 2005.
Leggi di più
11:47
L’Idf ha dichiarato che le truppe continuano le operazioni contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza. Nell’area di Khan Yunis, sono stati eliminati diversi terroristi che rappresentavano una minaccia, mentre l’aeronautica ha colpito infrastrutture e depositi di armi nel corso dell’ultima giornata. In uno degli attacchi, sono state rilevate esplosioni secondarie a seguito del bombardamento su un deposito di armi, indicando la presenza di grandi quantità di esplosivi nella struttura. Le operazioni continuano nelle zone del nord della Striscia, smantellando capacità di lancio e fuoco, nonché infrastrutture terroristiche sia in superficie che nel sottosuolo.
Leggi di più
11:42
È stato anticipato a oggi il rientro in Italia di Tony Lapiccirella, il secondo militante italiano della nave Handala della Freedom Flottilla fermato domenica in Israele. Lo riferisce la Farnesina. L’anticipo si deve all’ambasciata d’Italia a Tel Aviv, che ha seguito l’iter legale. Lapiccirella partirà nel pomeriggio con un volo per Parigi dove prenderà un aereo per l’Italia in serata. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ringraziato i funzionari dell’ambasciata d’Italia in Israele per il loro impegno. L’altro italiano a Bordo, Antonio Mazzeo, era rientrato ieri con un volo da Tel Aviv dopo avere accettato di essere espulso.
Leggi di più
11:38
La progressiva annessione della Cisgiordania da parte di Israele è “illegale” e la distruzione totale della Striscia di Gaza è “intollerabile”: lo ha detto ieri il segretario generale dell’Onu, António Guterres, come riporta la Reuters. “Siamo chiari: la progressiva annessione della Cisgiordania occupata è illegale. Deve cessare. La distruzione totale di Gaza è intollerabile. Deve cessare”, ha affermato Guterres durante una conferenza alle Nazioni Unite sulla soluzione dei due Stati tra Israele e Palestina. “Le azioni unilaterali che minerebbero per sempre la soluzione dei due Stati sono inaccettabili. Devono cessare”, ha aggiunto.
Leggi di più
11:33
Il ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha affermato che la Striscia di Gaza è “una parte inseparabile della Terra di Israele”, e, sebbene il ritorno agli insediamenti abbandonati da Israele nel 2005 sia stato per lungo tempo un “pio desiderio”, ora è un’opzione “realistica”. “Non vogliamo tornare a Gush Katif: è troppo piccolo, deve essere molto più grande, molto più esteso”, ha detto. Gush Katif era il principale blocco di insediamenti israeliani a Gaza prima del disimpegno e ospitava circa 8.500 persone in 17 comunità.
Leggi di più
11:07
L’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dall’Onu, ha avvertito che a Gaza è in atto lo “scenario peggiore di carestia”, con migliaia di bambini malnutriti e morti per fame in aumento tra i più giovani. Lo riporta il Guardian. Secondo il gruppo di organizzazioni utilizzato come osservatore per valutare la malnutrizione, i lanci aerei non saranno sufficienti a scongiurare la “catastrofe umanitaria”. L’accesso umanitario “immediato e senza ostacoli” a Gaza è l’unico modo per fermare il rapido aumento di “fame e morte”, ha affermato.
Leggi di più
11:03
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha postato su X un messaggio in risposta alla campagna europea per il riconoscimento di uno Stato palestinese e la fine della guerra lasciando Hamas al potere: “Non accadrà. Israele non sarà la Cecoslovacchia del XXI secolo”.
10:58
Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir ha attaccato duramente l’Europa dopo che i Paesi Bassi hanno annunciato il divieto d’ingresso nei suoi confronti e in quelli di Bezalel Smotrich, anche lui leader della destra radicale in Israele. “Anche se mi bandiranno da tutta l’Europa, continuerò ad agire per il bene del nostro Paese e a chiedere la sconfitta di Hamas e il sostegno ai nostri combattenti”, ha dichiarato Ben Gvir. “In Europa, come sempre, il colpevole è chi viene attaccato. In un luogo dove il terrorismo è tollerato e i terroristi vengono accolti, un ministro ebreo israeliano non è gradito, i terroristi sono liberi e gli ebrei vengono boicottati”, ha aggiunto.
Leggi di più
10:56
Starmer ha convocato per questo pomeriggio una riunione di emergenza del suo governo per valutare la situazione a Gaza e i piani per “una pace duratura” nella Striscia, che potrebbero includere una tabella di marcia verso il riconoscimento dello Stato palestinese, ha riferito un portavoce. La riunione è prevista alle 14:00 ora locale (le 15:00 in Italia). Starmer è concentrato “su un percorso di pace che garantisca un sollievo immediato per coloro che sono sul campo e un percorso sostenibile verso una soluzione a due Stati”, ha spiegato la fonte. “Siamo chiari sul fatto che il riconoscimento dello Stato palestinese è una questione di quando, non di se”, ma deve essere “parte di un piano più ampio che garantisca una sicurezza duratura sia per i palestinesi sia per gli israeliani”, ha aggiunto.
Leggi di più
10:53
Sette operatori di Freedom Flotilla, arrestati dall’Idf dopo che la loro nave Handala è stata bloccata vicino alla costa della Striscia di Gaza, saranno espulsi da Israele, e chiunque si rifiuti di farlo verrà espulso dopo essere stato portato davanti a un giudice. Lo riferisce Ynet.
10:07
“Siamo più vicini che mai alla ricostruzione di Gush Katif”. Lo ha affermato il ministro israeliano delle Finanze e leader di estrema destra Bezalel Smotrich facendo riferimento al gruppo di 17 insediamenti nel sud della Striscia di Gaza dai quali i coloni israeliani furono evacuati nel 2005. “Gaza è una parte inseparabile di Israele”, ha aggiunto il leader di Sionismo Religioso. “Non voglio tornare a Gush Katif, è troppo piccola, troppo affollata, deve essere molto più grande, molto più ampia”.
09:59
Le forze armate israeliane hanno diffuso un filmato che mostra uomini armati saccheggiare un camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza venerdì scorso, sostenendo che si tratta di miliziani di Hamas. Nelle immagini si vedono uomini armati sul pianale di un camion che trasporta aiuti, circondato da una folla di palestinesi. Si tratta di “terroristi armati di Hamas… che saccheggiano violentemente gli aiuti umanitari che erano stati trasferiti nella Striscia di Gaza, impedendo loro di raggiungere la popolazione civile di Gaza”, ha affermato l’Idf. “Contrariamente alle false affermazioni di Hamas secondo cui gli individui nel video sarebbero membri della sicurezza, si tratta in realtà di terroristi di Hamas arrivati per sequestrare gli aiuti ai residenti di Gaza”. “Anche quando gli aiuti vengono consegnati a Gaza, Hamas li saccheggia per uso proprio, ignorando palesemente i bisogni della popolazione”, ha aggiunto l’esercito, sostenendo che “questo filmato è un’ulteriore prova che Hamas è il principale ostacolo alla consegna di aiuti umanitari” nella Striscia.
Leggi di più
09:49
Messo sotto pressione del suo partito laburista, il premier britannico Keir Starmer si prepara ad annunciare questa settimana il suo piano per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Lo scrive il Daily Telegraph. Secondo il quotidiano, il riconoscimento sarà subordinato a un cessate il fuoco e potenzialmente alla restituzione degli ostaggi ancora nelle mani del gruppo palestinese. Non è ancora chiaro se l’annuncio sara’ dato in un discorso o in una conferenza stampa.
09:37
Più della metà dei camion di aiuti umanitari egiziani entrati domenica a Gaza sono stati saccheggiati da ignoti e il loro contenuto è stato successivamente venduto nei mercati locali. Lo ha riferito il quotidiano qatarino Al-Araby Al-Jadeed. Nel rapporto si precisa che su 130 camion, 73 sono stati saccheggiati nei pressi dell’Asse Morag, che separa Rafah da Khan Younis ed è controllato dagli israeliani, e solo 37 sono arrivati ai magazzini della Mezzaluna Rossa Palestinese e del comitato egiziano. Altri 20 camion sono stati respinti da Israele al valico di frontiera di Rafah per ragioni non chiare. Domenica scorsa è entrato in vigore il nuovo sistema di ‘pause umanitarie’ di 10 ore decretato da Israele per consentire un maggiore afflusso di aiuti nella Striscia.
Leggi di più
09:32
Dopo il collega Itmar Ben Gvir, anche il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha criticato la decisione dell’Olanda di dichiararlo persona non grata. “Quello che non capiscono nei Paesi Bassi e in altri paesi europei e’ che molto piu’ di quanto sia importante per me entrare nei Paesi Bassi, mi importa che i miei figli, nipoti e pronipoti, e quelli di tutti gli ebrei del mondo, possano vivere nello Stato di Israele in sicurezza per decenni e secoli a venire”, ha commentato a quanto riporta il Times of Israel. “Nei Paesi Bassi e in Europa in generale, gli ebrei non hanno vissuto in sicurezza all’inizio del secolo scorso e a giudicare dall’ipocrisia europea, la resa dei suoi leader alle menzogne dell’Islam radicale, che sta prendendo il sopravvento, e dall’antisemitismo in aumento, gli ebrei non saranno in grado di vivere li’ in sicurezza in futuro”, ha proseguito. Dunque, ha aggiunto, continuera’ a fare cio’ che ha sempre fatto “anche se dovesse significare mettersi contro al mondo intero”.
Leggi di più
09:15
I Paesi Bassi hanno deciso di vietare l’ingresso nel paese al ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich e al ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir, per protesta contro la loro linea dura sugli aiuti a Gaza e per l’incitamento alle violenze dei coloni. Lo riferisce il quotidiano locale Algemeen Dagblad. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri, Caspar Valdekamp, in una lettera al parlamento olandese. La decisione di designare Smotrich e Ben Gvir ‘personae non gratae’ “è dovuta al fatto che hanno ripetutamente incitato alla violenza dei coloni contro la popolazione palestinese e invocato la pulizia etnica nella Striscia di Gaza”, si legge nella missiva. Il ministro convocherà l’ambasciatore israeliano in Olanda “per chiedere al governo Netanyahu di prendere una strada diversa. La situazione attuale è intollerabile e indifendibile”, ha spiegato. L’Olanda ha deciso di fare pressione anche in sede europea. Veldkamp sosterrà a Bruxelles la sospensione dei benefici commerciali dell’Ue Israele e appoggia l’iniziativa di sospendere la partecipazione di Israele al programma Horizon. Inoltre, riferisce sempre il quotidiano, lavorerà con altri paesi per capire se si possano limitare le importazioni di merci dai territori occupati.
Leggi di più
09:15
Se Hamas non dovesse accettare una tregua, Israele inizierà ad annettere parti di Gaza. Lo scrive la stampa israeliana. Secondo Maariv, il governo intende dare ad Hamas un’ultima possibilità di arrivare a un cessate il fuoco. Ma se non si arrivasse a un’intesa, è già pronto il piano che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato durante un incontro con un gruppo ristretto di ministri. E’ stato deciso di istituire un’entità speciale per amministrare le aree annesse. A quanto riporta Haaretz, Netanyahu il piano ha lo scopo di compiacere il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e convincerlo a non ritirare il suo partito di estrema destra religioso dal governo.
Leggi di più
09:10
L’Iran ha definito “del tutto infondate” le accuse del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui Teheran sta ostacolando i negoziati per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. “La Repubblica islamica, come la maggior parte dei paesi, condanna fermamente il genocidio di Gaza e sostiene qualsiasi processo che possa fermare i crimini e alleviare le sofferenze del popolo oppresso di Gaza”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baqaei in una nota. I negoziatori di Hamas “sono pienamente in grado di difendere gli interessi del popolo palestinese” senza la necessita’ di un intervento esterno, ha sottolineato. Le accuse di Trump, secondo cui l’Iran “e’ coinvolto in questo negoziato e da’ ordini ad Hamas”, sono per Baqaei “un tentativo di distogliere l’attenzione ed eludere la sua responsabilita’ per il suo coinvolgimento nei crimini del regime sionista (Israele)”. Il portavoce del ministero degli Esteri ha poi esortato gli Stati Uniti a fermare l’invio di armi letali a Israele e a fare pressione per “mettere fine al genocidio e consentire l’ingresso e la distribuzione dignitosi di aiuti umanitari”.
Leggi di più
09:06
Il ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha criticato la decisione dell’Olanda di dichiararlo ‘persona non grata’ e assicurato che non si farà fermare. “Anche se mi fosse vietato entrare in tutta Europa, continuerò a lavorare per il nostro Paese e a chiedere che Hamas sia smantellato e che vengano sostenuti i nostri combattenti”, ha scritto su X. “I violenti, gli assassini e gli stupratori sono nostri nemici”, ha proseguito, ma in Europa “chiunque passi al contrattacco è colpevole. In un luogo dove il terrorismo è tollerato e i terroristi sono benvenuti, un ministro ebreo proveniente da Israele non è gradito. I terroristi sono liberi e gli ebrei sono boicottati”.
Leggi di più
08:37
Almeno 30 persone sono morte durante la notte in una serie di attacchi israeliani contro un campo profughi a nord di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti dell’ospedale Al Awda che ha ricevuto i corpi, per la maggior parte dilaniati dai colpi dell’Idf. Dopo il bombardamento, i carri armati israeliani sono avanzati sul campo e hanno costretto la gente a fuggire. Sono almeno 92 le persone rimaste uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Secondo il conteggio del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, il numero totale delle vittime dall’inizio dell’offensiva israeliana si avvicina ormai a 60.000 e oltre 145.000 sono i feriti.
Leggi di più
08:17
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che questa mattina 14 persone sono state uccise e più di 11 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che due palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti in un bombardamento a ovest di Gaza City. Altre otto persone hanno perso la vita e 11 sono rimaste ferite in un attacco nella zona di New Camp, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Infine, quattro membri della stessa famiglia sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di Mina a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.
Leggi di più
07:52
Il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas afferma che dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023 sono stati uccisi nella Striscia 59.921 palestinesi e altri 145.233 sono rimasti feriti. I dati, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, sono aggiornati a ieri.
06:29
La fame a Gaza c’è “e si vede”. Parola di Donald Trump che oggi ha lanciato un monito inedito per la sua amministrazione, avvertendo che la popolazione dell’enclave sta affrontando una “vera carestia”. Nel giorno in cui le agenzie umanitarie hanno cercato di approfittare di una “pausa tattica” nelle operazioni militari israeliane per inviare aiuti alimentari, Trump ha contraddetto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che in precedenza aveva liquidato i timori di carestia a Gaza come propaganda di Hamas e ha annunciato che gli Stati Uniti e i suoi partner contribuiranno a istituire centri alimentari per sfamare gli oltre due milioni di palestinesi. “Avremo del cibo sano e forte, possiamo salvare molte persone. Voglio dire, alcuni di quei bambini… e’ davvero una davvero carestia”, ha detto ai giornalisti durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia “Dobbiamo dare da mangiare a quei bambini”. Poche ore prima, durante un ricevimento a Gerusalemme in onore della consigliera spirituale di Trump, Paula White-Cain, Netanyahu aveva assicurato che “a Gaza non c’e’ fame” ma solo propaganda di Hamas per farlo credere al mondo. Gli Stati Uniti sostengono gia’ i centri alimentari della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ma le operazioni del gruppo sono state oggetto di ripetute critiche: le Nazioni Unite affermano che centinaia di palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane mentre cercavano di accedere ai siti. Una situazione che ha esasperato anche Trump, il quale ha annunciato che Regno Unito e Ue sosterranno nuovi centri alimentari piu’ facili da raggiungere, “dove la gente puo’ entrare senza barriere”. “E’ assurdo quello che sta succedendo laggiu'”, ha aggiunto. Negli ultimi giorni, le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie hanno iniziato a consegnare piu’ camion di cibo dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato una “pausa tattica” giornaliera nei combattimenti e ha aperto vie di soccorso sicure Giordania ed Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a paracadutare pacchi di aiuti a Gaza, mentre l’Egitto ha inviato camion attraverso il valico di frontiera di Rafah a un posto di blocco israeliano appena all’interno del territorio. La Germania ha dichiarato che collaborera’ con la Giordania per il trasporto aereo di aiuti a Gaza e il Cancelliere Friedrich Merz ha affermato che si coordinera’ con Francia e Gran Bretagna, “pur sapendo che questo puo’ essere solo un piccolo aiuto per la popolazione di Gaza”. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha accolto con cautela le recenti mosse di Israele, avvertendo che Gaza necessita di almeno 500-600 camion di cibo di base, medicinali e prodotti igienici al giorno: “Aprire tutti i valichi di frontiera e inondare Gaza di aiuti e’ l’unico modo per evitare un ulteriore aggravamento della carestia”.
Leggi di più
06:28
È di una settantina di morti il bilancio delle vittime in una giornata che sarebbe dovuta essere di ‘pausa tattica’ per permettere l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Secondo fonti sanitarie di Hamas, 21 persone sono state uccise vicino a punti di distribuzione di aiuti umanitari. La maggior parte delle vittime, 56, e’ morta nelle vicinanze della citta’ di Khan Yunis, altri nove palestinesi sono stati uccisi in varie zone inclusi cinque colpi d’arma da fuoco vicino a un punto di distribuzione di cibo. A Gaza City, almeno cinque persone sono state uccise in attacchi che hanno preso di mira una scuola e un edificio residenziale. Dall’inizio della guerra a Gaza almeno 59.921 abitanti dell’enclave sono morti a causa dei raid israeliani. Il bilancio di Hamas non include le vittime di malnutrizione o altre cause indirette del conflitto.
Leggi di più
06:27
Hamas deve “deporre le armi”, “rilasciare gli ostaggi” e rinunciare al controllo di Gaza”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati. Lo riporta il Times of Israel. “Tutti i paesi hanno la responsabilità di agire ora per porre fine alla guerra contro il nostro popolo a Gaza e in tutta la Palestina, per garantire il rilascio degli ostaggi e i prigionieri e per assicurare il ritiro delle forze di occupazione israeliane”, ha affermato.Mustafa aggiunge che l’Anp è pronta a coordinarsi con una forza araba per contribuire a stabilizzare Gaza dopo la guerra.
Leggi di più