Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich ha annunciato, in una conferenza stampa, l’approvazione definitiva del controverso progetto di insediamento ‘E1’ in Cisgiordania. Una decisione \”storica\”, l’ha definita il ministro, che di fatto dividerebbe in due la Cisgiordania impedendo alcuna realizzazione di uno Stato unito di Palestina. \n

Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che almeno 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall’Esercito israeliano (Idf) dall’inizio della guerra il sette ottobre 2023, su un totale di oltre 62.000 vittime palestinesi: lo riporta Al Jazeera.

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Circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno gli ordini di chiamata che l’Idf emetterà a partire da domani per l’offensiva pianificata a Gaza City. Intanto il ministro della Difesa Yisrael Katz ha approvato il piano di attacco dell’Idf a Gaza City, che gli è stato presentato dal capo di stato maggiore Eyal Zamir e dal team di comando dell’esercito israeliano. L’offensiva è soprannominata \”I carri di Gideon B\”, a seguito di una precedente operazione con lo stesso nome.

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Gli approfondimenti:

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Ayman Safadi, il ministro degli Esteri della Giordania, ha accusato Israele di portare avanti \”misure illegali che continuano a minare la soluzione a due Stati e a uccidere ogni prospettiva di pace nella regione\”. Lo ha detto durante una conversazione con l’omologo russo Sergey Lavrov nel corso di un incontro a Mosca, esprimendo la speranza di poter discutere degli \”sforzi per porre fine all’aggressione su Gaza e ai massacri e alla fame che essa sta provocando\” e sottolineando di apprezzare la \”chiara posizione contro la guerra\” e la \”richiesta di un cessate il fuoco permanente\” di Mosca. 

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Le sue dichiarazioni arrivano dopo che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato un piano per conquistare Gaza City, una vasta area urbana che ospita centinaia di migliaia di persone nel nord dell’enclave palestinese. Secondo le Nazioni Unite, la maggior parte della popolazione di Gaza è stata sfollata dall’inizio della guerra, molti più volte. Israele respinge le accuse di colpire deliberatamente i civili e afferma che non esiste alcuna \”politica della fame\” a Gaza. I piani del governo israeliano di ampliare la guerra hanno scatenato un’ondata di condanna internazionale oltre che proteste interne.

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Diverse esplosioni si sono verificate all’alba a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza .

“,”postId”:”a93fa4ef-8438-4cea-9ca2-1ebb44c8d279″,”postLink”:{“title”:”Gaza, esplosioni e fumo a Khan Younis | Video Sky – Sky TG24″,”url”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gaza-esplosioni-e-fumo-a-khan-younis-1030164″,”imageSrc”:”https://videoplatform.sky.it/captures/494/2025/08/20/1030164/1030164_1755685777205_thumb_494.0000001.jpg”}},{“timestamp”:”2025-08-20T12:08:11.928Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T14:08:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Witkoff: \”Trump vuole stop guerra a Gaza e ostaggi a casa\””,”content”:”

L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha affermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole vedere \”tutti gli ostaggi tornare\” da Gaza e che la guerra \”finisca immediatamente\”. Witkoff, in un’intervista andata in onda ieri su Fox News, ha spiegato che con la proposta su cui Israele si pronuncerà entro venerdì, \”quel conflitto dovrebbe finire immediatamente, 20 ostaggi dovrebbero essere restituiti alle loro famiglie e un numero commisurato di prigionieri palestinesi dovrebbe essere rilasciato\”. \”Poniamo fine a questa cosa, portiamo pace al popolo di Gaza e ricostruiamola come dovrebbe essere ricostruita, ovvero come il presidente ha stabilito\”, ha concluso Witkoff. 

“,”postId”:”16509e13-b103-461b-b0c8-65b939bb8d0c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-20T11:56:48.925Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T13:56:48+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Patriarca Rai: Papa sarà in Libano, ipotesi viaggio con Nicea”,”content”:”

Papa Leone XIV visiterà il Libano entro dicembre. Lo ha annunciato il patriarca maronita, il cardinale Bechara Boutros Rai, in una intervista alla tv al-Arabiya. Il Vaticano non ha ancora confermato il viaggio ma, secondo quanto si apprende, il Libano potrebbe essere incluso nel viaggio in Turchia di fine novembre (per i 1.700 anni del Concilio di Nicea) che – a breve – sarà annunciato. 

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La Procura federale tedesca ha formalmente accusato un cittadino di nazionalità russa, Akhmad E., di pianificare un attentato all’ambasciata israeliana di Berlino. Secondo gli inquirenti l’uomo era in contatto con elementi dello Stato islamico, avrebbe iniziato a preparare un ordigno artigianale ma non sarebbe stato in grado di procurarsi tutti i componenti. Per questo aveva deciso di trasferirsi in Pakistan per farsi addestrare dallo Stato islamico, al quale aveva giurato fedeltà in un video che aveva già diffuso sui social. Gli inquirenti lo hanno fermato lo scorso 20 febbraio proprio all’aeroporto di Berlino mentre stava per partire. Sempre oggi la Procura federale ha confermato le accuse contro un cittadino siriano, Mamdouh A., anche lui un sospetto membro dello Stato islamico, arrestato mentre stava per partire per la Siria, dove avrebbe voluto realizzare un attentato suicida. 

“,”postId”:”fccba0d4-e000-417f-ab20-c4bbab106be6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-20T10:58:50.780Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T12:58:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, respinto attacco in larga scala, uccisi 10 terroristi”,”content”:”

Le Forze di Difesa israeliane hanno riferito di aver subito un attacco ‘in larga scala’ nel sud di Gaza. \”Stamattina – riporta l’esercito in una nota – oltre quindici terroristi hanno sparato e lanciato missili anticarro e hanno tentato di infiltrarsi in una posizione fortificata del 90/o battaglione, Brigata Kfir, nella zona di Khan Yunis. Le truppe sono riuscite a eliminare dieci terroristi armati in un combattimento ravvicinato, supportate da attacchi aerei dell’Iaf\”. Tre soldati sono rimasti feriti, uno in modo grave. \”L’ attacco è ancora in corso e le truppe continuano a operare per eliminare i terroristi\”, dice l’Idf.

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Il Patriarcato Latino di Gerusalemme \”sta monitorando attentamente la rapida evoluzione della situazione a Gaza City, in particolare alla luce delle recenti decisioni e della mobilitazione in corso per un’imminente invasione. Rapporti ricevuti dalla nostra parrocchia della Sacra Famiglia indicano che in diversi quartieri nelle vicinanze del complesso sono stati ora emessi ordini di evacuazione. Il nostro personale sul campo testimonia che il rumore e l’impatto dei bombardamenti si stanno avvicinando pericolosamente al complesso parrocchiale stesso. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa e l’intero Patriarcato continueranno a seguire la situazione sul campo e informeranno in merito ad eventuali sviluppi. Siamo al fianco dei nostri fratelli a Gaza e preghiamo per la fine immediata di questa guerra\”. Lo riferisce il portavoce del Patriarcato.

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Il piano di insediamento E1 in Cisgiordania, al quale le autorità israeliane hanno dato il via libera definitivo, punta a \”sabotare una soluzione politica\” del conflitto israeliano-palestinese e dividere in due la Cisgiordania, impedendo di fatto una realizzazione futuro di due Stati. E’ la condanna espressa dall’organizzazione israeliana Peace Now alla decisione presa dal ministero della Difesa sul controverso progetto. \”Con il pretesto della guerra, Smotrich e la sua minoranza di amici messianici stanno creando un insediamento illusorio che dovremo abbandonare in caso di accordo\”, ha commentato l’Ong, sottolineando che i miliardi di shekel potrebbero essere spesi per lo sviluppo del Paese. \”L’intero scopo dell’insediamento in E1 è sabotare una soluzione politica e precipitarci verso uno Stato di apartheid binazionale\”. Il progetto E1 è visto dagli oppositori alle colonie come una grave minaccia alla contiguità territoriale palestinese e, per estensione, alla fattibilità di uno Stato palestinese, poiché se messo in pratica dividerebbe di fatto il nord dal sud della Cisgiordania, cosi’ come la Cisgiordania da Gerusalemme Est.

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Il controverso progetto di insediamento ‘E1’ prevede la costruzione di circa 3.400 unità abitative tra Gerusalemme e l’insediamento di Ma’ale Adumim in Cisgiordania e ha ricevuto oggi l’approvazione definitiva dall’Alta Commissione di Pianificazione dell’Amministrazione Civile, un dipartimento del Ministero della Difesa.

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L’approvazione israeliana del controverso progetto di insediamento E1 in Cisgiordania è una decisione \”storica\” che \”cancella praticamente l’illusione dei due Stati e consolida la presa del popolo ebraico sul cuore della Terra d’Israele\”. Così il ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich, ha accolto il via libera dato al piano dall’Alta Commissione di pianificazione dell’amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa. \”Lo Stato palestinese viene cancellato dal tavolo non con slogan, ma con i fatti. Ogni insediamento, ogni quartiere, ogni unità abitativa è un altro chiodo nella bara di questa pericolosa idea\”, ha aggiunto Smotrich.

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Via libera di Israele al controverso progetto di insediamento E1, che prevede la costruzione di 3.401 unità abitative tra Gerusalemme e l’insediamento di Ma’ale Adumim in Cisgiordania. Il progetto è stato duramente criticato dai palestinesi e da organizzazioni per i diritti umani israeliane perché di fatto divide in due la Cisgiordania e mette fine alla possibilità di realizzare in futuro due Stati. L’approvazione definitiva è stata data dall’Alta Commissione di pianificazione dell’amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa.

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I familiari degli ostaggi hanno organizzato per stasera una marcia al confine con Gaza esortando altri a unirsi a loro per chiedere un accordo che riporti a casa i rapiti e metta fine alla guerra. \”Alla luce delle notizie di un possibile accordo, le famiglie degli ostaggi guideranno oggi una marcia lungo la Route 232 nella zona di confine di Gaza, continuando la loro lotta per riportare a casa tutti gli ostaggi e porre fine alla guerra\”, ha fatto sapere il Forum dei familiari degli ostaggi. \”Le famiglie degli ostaggi chiedono al pubblico israeliano di unirsi a loro in questa marcia e dimostrare ancora una volta con i fatti che il popolo è al fianco dei rapiti\”. La marcia partirà dal Kibbutz Be’eri alle 17.30 (le 16.30 in Italia).

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Per l’Egitto lo sfollamento degli abitanti di Gaza dalla Striscia rappresenterebbe una \”linea rossa\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, affermando che l’operazione equivarrebbe alla \”liquidazione della causa palestinese\”. \”Lo sfollamento è una linea rossa. Non lo accetteremo, non vi parteciperemo. E non permetteremo che accada\”, ha specificato Abdelatty in un’intervista alla CNN andata in onda ieri. \”Non c’è alcuna ragione morale, etica, legale o politica per lo sfollamento\”, ha proseguito, spiegando che \”lo spostamento è un biglietto di sola andata perché a coloro che lasceranno Gaza non sarà mai permesso di tornare\”. Nell’intervista, il ministro degli Esteri egiziano ha anche accusato Israele di essere \”il principale Paese che sta bloccando e mettendo restrizioni al flusso di aiuti umanitari e medici\” nella Striscia attraverso il valico di Rafah, e di avere \”una mancanza di volontà politica\” per raggiungere un accordo con Hamas che ponga fine alla guerra. L’ufficio del ministro degli Esteri Gideon Saar ha rifiutato di rispondere alle osservazioni di Abdelatty. La scorsa settimana, Benjamin Netanyahu ha espresso sostegno all’emigrazione su larga scala degli abitanti di Gaza, una politica approvata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a febbraio, anche se da allora il leader americano ha iniziato a prendere le distanze. Il premier israeliano, nelle ultime settimane, ha detto che Israele è in contatto con \”diversi paesi\” per accogliere i civili sfollati dal territorio. Secondo prime indiscrezioni, questi sarebbero Indonesia, Somaliland, Uganda, Sud Sudan e Libia.

“,”postId”:”6f388456-81c0-4906-9683-59db745a5e99″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-20T09:24:36.694Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T11:24:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Non accettiamo unilateralismo Usa e loro alleati\””,”content”:”

\”L’unilateralismo degli Stati Uniti e dei loro alleati, attraverso il quale cercano di dominare altri Paesi con la forza, non è accettabile per l’Iran\”: lo ha detto oggi il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, durante un incontro con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta l’Irna. Arrivato a Minsk martedì sera dopo una visita in Armenia, Pezeshkian ha sottolineato che l’Iran e la Bielorussia hanno opinioni comuni sulle questioni regionali e internazionali. \”I Paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, cercano di tracciare il nostro percorso in base ai propri punti di vista, ma possiamo superare le sanzioni e i problemi con una seria cooperazione\”, ha sottolineato. Lukashenko, da parte sua, ha affermato che Minsk è stata un’amica e un partner fidato per Teheran, esprimendo la speranza di un ampliamento della cooperazione reciproca.

“,”postId”:”bd65dfb0-e426-4dae-ad6d-f6cb504a166d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-20T08:49:56.484Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T10:49:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Papa: \”Pregate per pace disarmata e disarmante Ucraina e Medio Oriente\””,”content”:”

\”Vi chiedo di includere nelle vostre intenzioni la supplica per il dono della pace – disarmata e disarmante – per tutto il mondo, in particolare per l’Ucraina e il Medio Oriente. Vi benedico di cuore\”. Così Papa Leone XIV nell’Udienza Generale durante i saluti ai fedeli polacchi. Il Pontefice ha salutato i polacchi presenti a Roma e quelli in pellegrinaggi al Santuario della Madonna di Jasna Go’ora.

“,”postId”:”04a13452-76ea-43b2-b659-aaa53cab2853″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-20T08:34:00.964Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T10:34:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Teheran: \”Sviluppati nuovi missili più potenti, pronti se Israele attacca\””,”content”:”

L’Iran è pronto ad un eventuale nuovo attacco israeliano, anche grazie allo sviluppo di missili con capacità anche maggiori rispetto a quelli usati nella guerra dei 12 giorni. \”Quei missili – ha detto il ministro della Difesa Aziz Nassirzadeh, citato da Irna – erano stati prodotti alcuni anni fa. Oggi, ne abbiamo sviluppati di altri con capacità maggiori degli altri e se il nemico sionista si imbarcherà in una nuova avventura senza dubbio li useremo\”.

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Due giorni fa, a ricordare a Israele di essere \”pronto in ogni momento al confronto\” era stato il primo vice presidente Mohammad Reza Aref: \”Non siamo neanche al cessate il fuoco, siamo alla cessazione delle ostilità\”.

“,”postId”:”5a19e641-eb78-4609-a269-3beee3c64acc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-20T08:27:57.307Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T10:27:57+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: ‘Israele deve fermarsi'”,”content”:”

L’obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che \”il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali\”. Tra settembre e ottobre, tra l’altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.

“,”postId”:”eaac058a-7e97-44e5-9473-5c88c9ba24c5″,”postLink”:{“title”:”Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: ‘Israele deve fermarsi'”,”url”:”https://tg24.sky.it/sport/2025/08/19/israele-sospensione-gravina-assoallenatori”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/8ce4b77cee6dd860a2e516c5f947b6e1feeb2af7/skytg24/it/sport/approfondimenti/superlega-calcio/figc_logo_ansa.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-20T07:42:00.960Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-20T09:42:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Iran schiererà nuovi missili in caso di attacco israeliano”,”content”:”

Il Ministro della Difesa iraniano Amir Nasirzadeh ha dichiarato mercoledì che l’Iran ha prodotto nuovi missili più potenti dei precedenti e che potrebbero essere utilizzati in qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele.    \”Teheran conosce i punti deboli del nemico e la sua prossima risposta a qualsiasi aggressione sarà letale, sorprendente e al di là di ogni calcolo\”, ha sottolineato, citato dalla TV di Stato. Riferendosi alla guerra di 12 giorni dell’Iran con Israele a giugno, Nasirzadeh ha sottolineato: \”Siamo pienamente consapevoli che, oltre agli Stati Uniti, alcuni paesi occidentali e regionali sono stati attivamente coinvolti nelle operazioni di intercettazione e difesa del regime sionista\”. 

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Benjamin Netanyahu \”è un eroe di guerra…e anche io\”. Parola di Donald Trump, che in un’intervista radiofonica la scorsa notte al The Mark Levin Show, parlando della guerra di giugno tra Iran e Israele e dei raid americani sugli impianti nucleari della Repubblica islamica ha detto: \”E’ un eroe di guerra perché abbiamo lavorato insieme. E’ un eroe di guerra. Immagino di esserlo anche io, a nessuno importa, ma lo sono anche io, ho mandato quegli aerei\”.

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In Israele il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi chiede un incontro urgente con il ministro della Difesa, Israel Katz, e il capo di Stato Maggiore delle Idf, Eyal Zamir, dopo le ultime notizie sulle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il giornale israeliano Haaretz. Il Forum chiede garanzie che l’offensiva ‘Carri di Gedeone II’ a Gaza City, appena approvata, non abbia conseguenze per gli ostaggi trattenuti nell’enclave palestinese.

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\”Approvare i piani per l’occupazione di Gaza, mentre c’è un accordo sul tavolo in attesa dell’approvazione di Netanyahu è una pugnalata al cuore per le famiglie\”, affermano in una dichiarazione, convinti che \”il piano che avrebbe dovuto essere approvato era quello per il ritorno di tutti gli ostaggi\”.

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\”Non vedo la chiusura di un accordo se non sappiamo cosa succederà alla fine dei 60 giorni di cessate il fuoco\”. Lo spiega alla Stampa l’ex politico israeliano Yossi Beilin che rimarca come \”non capisco come sia possibile negoziare con Hamas sul rilascio degli ostaggi dicendo loro: ‘Una volta che avrete finito di rimandarceli indietro tutti, vi uccideremo’\”.   \”Dovremmo ottenere che, dalla mattina dopo, a Gaza non governi più Hamas ma l’Anp, come fino al 7 giugno del 2006 – prosegue -. E offrire l’immunità ad alcuni dei loro leader, di cui dobbiamo negoziare il numero, qualche decina, che potranno trasferirsi in Qatar o a Teheran o dove vogliono, e Israele garantirà di non ucciderli\”. C’è poi il tema del governo in Israele che \”sa di non avere alcun appoggio, è un governo di minoranza, da diverse settimane non ha la maggioranza, non ha l’appoggio del popolo\”. \”Sono all’angolo, odiati dal mondo intero che ha dimenticato il 7 ottobre e pensa solo alla fame a Gaza – aggiunge -. Ma Netanyahu va avanti come un treno perché ha bisogno di quei pazzi della sua coalizione per restare al governo\”. \”È solo Bibi che può rottamarli e chiedere all’opposizione di unirsi a lui – conclude -. Non siamo costretti ad aspettare 26 o 27 mesi da oggi. Quelle persone sono pericolose per Israele\”. 

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Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha approvato la chiamata alle armi di circa 60.000 riservisti: lo ha reso noto il ministero all’agenzia di stampa Afp. Il Times of Israele aveva riportato ieri, citando fonti della sicurezza, che circa 60.000 riservisti israeliani sarebbero stati richiamati a partire da oggi in vista della nuova offensiva dell’Esercito (Idf) a Gaza City, previa approvazione da parte di Katz.

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Il ministro della Difesa Yisrael Katz ha approvato il piano di attacco dell’Idf a Gaza City, che gli è stato presentato dal capo di stato maggiore Eyal Zamir e dal team di comando dell’esercito israeliano. L’offensiva è soprannominata \”I carri di Gideon B\”, a seguito di una precedente operazione con lo stesso nome. Come parte del piano, verranno inviati gli ordini di riserva necessari per effettuare l’attacco. Inoltre – rivelano i media israeliani – sono stati approvati i necessari preparativi umanitari per l’assorbimento dei residenti che saranno evacuati da Gaza City verso sud quando iniziera’ l’attacco alla città, al fine di isolare i terroristi di Hamas fino a quando non saranno eliminati. 

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Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che almeno 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall’Esercito israeliano (Idf) dall’inizio della guerra il sette ottobre 2023, su un totale di oltre 62.000 vittime palestinesi: lo riporta Al Jazeera. 

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Lo scorso 13 agosto le forze dell’Idf hanno ucciso Muhammad Nayef Abu Shamleh, comandante della Compagnia Nukhba dell’ala militare-terroristica di Hamas, a sud di Khan Yunis. Lo ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano.

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Circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno gli ordini di chiamata che l’Idf emetterà a partire da domani per l’offensiva pianificata a Gaza City, a condizione che il ministro della Difesa Israel Katz approvi la decisione, secondo fonti di sicurezza. Lo riporta Times of Israel, precisando che gli ordini non sono immediati e i riservisti riceveranno almeno due settimane prima di doversi presentare in servizio.

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Il numero di riservisti richiamati si aggiunge alle decine di migliaia di riservisti attualmente in servizio nelle riserve. Non è previsto che tutti i riservisti richiamati partecipino all’operazione per la conquista di Gaza City, poiché alcuni sostituiranno le truppe permanenti dell’esercito su altri fronti.

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Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich ha annunciato, in una conferenza stampa, l’approvazione definitiva del controverso progetto di insediamento ‘E1’ in Cisgiordania. Una decisione “storica”, l’ha definita il ministro, che di fatto dividerebbe in due la Cisgiordania impedendo alcuna realizzazione di uno Stato unito di Palestina. 

Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che almeno 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall’Esercito israeliano (Idf) dall’inizio della guerra il sette ottobre 2023, su un totale di oltre 62.000 vittime palestinesi: lo riporta Al Jazeera.

Circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno gli ordini di chiamata che l’Idf emetterà a partire da domani per l’offensiva pianificata a Gaza City. Intanto il ministro della Difesa Yisrael Katz ha approvato il piano di attacco dell’Idf a Gaza City, che gli è stato presentato dal capo di stato maggiore Eyal Zamir e dal team di comando dell’esercito israeliano. L’offensiva è soprannominata “I carri di Gideon B”, a seguito di una precedente operazione con lo stesso nome.

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meno di un minuto fa

Ministro della Giodania: “Israele uccide ogni prospettiva di pace nella regione”

Ayman Safadi, il ministro degli Esteri della Giordania, ha accusato Israele di portare avanti “misure illegali che continuano a minare la soluzione a due Stati e a uccidere ogni prospettiva di pace nella regione”. Lo ha detto durante una conversazione con l’omologo russo Sergey Lavrov nel corso di un incontro a Mosca, esprimendo la speranza di poter discutere degli “sforzi per porre fine all’aggressione su Gaza e ai massacri e alla fame che essa sta provocando” e sottolineando di apprezzare la “chiara posizione contro la guerra” e la “richiesta di un cessate il fuoco permanente” di Mosca. 

Le sue dichiarazioni arrivano dopo che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato un piano per conquistare Gaza City, una vasta area urbana che ospita centinaia di migliaia di persone nel nord dell’enclave palestinese. Secondo le Nazioni Unite, la maggior parte della popolazione di Gaza è stata sfollata dall’inizio della guerra, molti più volte. Israele respinge le accuse di colpire deliberatamente i civili e afferma che non esiste alcuna “politica della fame” a Gaza. I piani del governo israeliano di ampliare la guerra hanno scatenato un’ondata di condanna internazionale oltre che proteste interne.

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5 minuti fa

Gaza, esplosioni e fumo a Khan Younis

Diverse esplosioni si sono verificate all’alba a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza .

Gaza, esplosioni e fumo a Khan Younis | Video Sky - Sky TG24

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20 minuti fa

Witkoff: “Trump vuole stop guerra a Gaza e ostaggi a casa”

L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha affermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole vedere “tutti gli ostaggi tornare” da Gaza e che la guerra “finisca immediatamente”. Witkoff, in un’intervista andata in onda ieri su Fox News, ha spiegato che con la proposta su cui Israele si pronuncerà entro venerdì, “quel conflitto dovrebbe finire immediatamente, 20 ostaggi dovrebbero essere restituiti alle loro famiglie e un numero commisurato di prigionieri palestinesi dovrebbe essere rilasciato”. “Poniamo fine a questa cosa, portiamo pace al popolo di Gaza e ricostruiamola come dovrebbe essere ricostruita, ovvero come il presidente ha stabilito”, ha concluso Witkoff. 

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32 minuti fa

Patriarca Rai: Papa sarà in Libano, ipotesi viaggio con Nicea

Papa Leone XIV visiterà il Libano entro dicembre. Lo ha annunciato il patriarca maronita, il cardinale Bechara Boutros Rai, in una intervista alla tv al-Arabiya. Il Vaticano non ha ancora confermato il viaggio ma, secondo quanto si apprende, il Libano potrebbe essere incluso nel viaggio in Turchia di fine novembre (per i 1.700 anni del Concilio di Nicea) che – a breve – sarà annunciato. 

49 minuti fa

Voleva colpire ambasciata israeliana, accusato russo in Germania

La Procura federale tedesca ha formalmente accusato un cittadino di nazionalità russa, Akhmad E., di pianificare un attentato all’ambasciata israeliana di Berlino. Secondo gli inquirenti l’uomo era in contatto con elementi dello Stato islamico, avrebbe iniziato a preparare un ordigno artigianale ma non sarebbe stato in grado di procurarsi tutti i componenti. Per questo aveva deciso di trasferirsi in Pakistan per farsi addestrare dallo Stato islamico, al quale aveva giurato fedeltà in un video che aveva già diffuso sui social. Gli inquirenti lo hanno fermato lo scorso 20 febbraio proprio all’aeroporto di Berlino mentre stava per partire. Sempre oggi la Procura federale ha confermato le accuse contro un cittadino siriano, Mamdouh A., anche lui un sospetto membro dello Stato islamico, arrestato mentre stava per partire per la Siria, dove avrebbe voluto realizzare un attentato suicida. 

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12:58

Idf, respinto attacco in larga scala, uccisi 10 terroristi

Le Forze di Difesa israeliane hanno riferito di aver subito un attacco ‘in larga scala’ nel sud di Gaza. “Stamattina – riporta l’esercito in una nota – oltre quindici terroristi hanno sparato e lanciato missili anticarro e hanno tentato di infiltrarsi in una posizione fortificata del 90/o battaglione, Brigata Kfir, nella zona di Khan Yunis. Le truppe sono riuscite a eliminare dieci terroristi armati in un combattimento ravvicinato, supportate da attacchi aerei dell’Iaf”. Tre soldati sono rimasti feriti, uno in modo grave. “L’ attacco è ancora in corso e le truppe continuano a operare per eliminare i terroristi”, dice l’Idf.

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12:37

Patriarcato Latino di Gerusalemme: “Ordini evacuazione aree vicine parrocchia Gaza”

Il Patriarcato Latino di Gerusalemme “sta monitorando attentamente la rapida evoluzione della situazione a Gaza City, in particolare alla luce delle recenti decisioni e della mobilitazione in corso per un’imminente invasione. Rapporti ricevuti dalla nostra parrocchia della Sacra Famiglia indicano che in diversi quartieri nelle vicinanze del complesso sono stati ora emessi ordini di evacuazione. Il nostro personale sul campo testimonia che il rumore e l’impatto dei bombardamenti si stanno avvicinando pericolosamente al complesso parrocchiale stesso. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa e l’intero Patriarcato continueranno a seguire la situazione sul campo e informeranno in merito ad eventuali sviluppi. Siamo al fianco dei nostri fratelli a Gaza e preghiamo per la fine immediata di questa guerra”. Lo riferisce il portavoce del Patriarcato.

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12:36

Peace Now: “Lo scopo del piano è sabotare soluzione politica”

Il piano di insediamento E1 in Cisgiordania, al quale le autorità israeliane hanno dato il via libera definitivo, punta a “sabotare una soluzione politica” del conflitto israeliano-palestinese e dividere in due la Cisgiordania, impedendo di fatto una realizzazione futuro di due Stati. E’ la condanna espressa dall’organizzazione israeliana Peace Now alla decisione presa dal ministero della Difesa sul controverso progetto. “Con il pretesto della guerra, Smotrich e la sua minoranza di amici messianici stanno creando un insediamento illusorio che dovremo abbandonare in caso di accordo”, ha commentato l’Ong, sottolineando che i miliardi di shekel potrebbero essere spesi per lo sviluppo del Paese. “L’intero scopo dell’insediamento in E1 è sabotare una soluzione politica e precipitarci verso uno Stato di apartheid binazionale”. Il progetto E1 è visto dagli oppositori alle colonie come una grave minaccia alla contiguità territoriale palestinese e, per estensione, alla fattibilità di uno Stato palestinese, poiché se messo in pratica dividerebbe di fatto il nord dal sud della Cisgiordania, cosi’ come la Cisgiordania da Gerusalemme Est.

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12:33

Smotrich: “Ok progetto colonia cancella Stato Palestina” (2)

Il controverso progetto di insediamento ‘E1’ prevede la costruzione di circa 3.400 unità abitative tra Gerusalemme e l’insediamento di Ma’ale Adumim in Cisgiordania e ha ricevuto oggi l’approvazione definitiva dall’Alta Commissione di Pianificazione dell’Amministrazione Civile, un dipartimento del Ministero della Difesa.

12:32

Smotrich: “Ok progetto colonia cancella Stato Palestina”

L’approvazione israeliana del controverso progetto di insediamento E1 in Cisgiordania è una decisione “storica” che “cancella praticamente l’illusione dei due Stati e consolida la presa del popolo ebraico sul cuore della Terra d’Israele”. Così il ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich, ha accolto il via libera dato al piano dall’Alta Commissione di pianificazione dell’amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa. “Lo Stato palestinese viene cancellato dal tavolo non con slogan, ma con i fatti. Ogni insediamento, ogni quartiere, ogni unità abitativa è un altro chiodo nella bara di questa pericolosa idea”, ha aggiunto Smotrich.

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12:21

Ok di Israele a progetto colonia che divide Cisgiordania

Via libera di Israele al controverso progetto di insediamento E1, che prevede la costruzione di 3.401 unità abitative tra Gerusalemme e l’insediamento di Ma’ale Adumim in Cisgiordania. Il progetto è stato duramente criticato dai palestinesi e da organizzazioni per i diritti umani israeliane perché di fatto divide in due la Cisgiordania e mette fine alla possibilità di realizzare in futuro due Stati. L’approvazione definitiva è stata data dall’Alta Commissione di pianificazione dell’amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa.

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11:56

Stasera marcia familiari ostaggi a confine Gaza

I familiari degli ostaggi hanno organizzato per stasera una marcia al confine con Gaza esortando altri a unirsi a loro per chiedere un accordo che riporti a casa i rapiti e metta fine alla guerra. “Alla luce delle notizie di un possibile accordo, le famiglie degli ostaggi guideranno oggi una marcia lungo la Route 232 nella zona di confine di Gaza, continuando la loro lotta per riportare a casa tutti gli ostaggi e porre fine alla guerra”, ha fatto sapere il Forum dei familiari degli ostaggi. “Le famiglie degli ostaggi chiedono al pubblico israeliano di unirsi a loro in questa marcia e dimostrare ancora una volta con i fatti che il popolo è al fianco dei rapiti”. La marcia partirà dal Kibbutz Be’eri alle 17.30 (le 16.30 in Italia).

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11:25

Egitto, sfollamento gazawi sarebbe fine “causa palestinese”

Per l’Egitto lo sfollamento degli abitanti di Gaza dalla Striscia rappresenterebbe una “linea rossa”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, affermando che l’operazione equivarrebbe alla “liquidazione della causa palestinese”. “Lo sfollamento è una linea rossa. Non lo accetteremo, non vi parteciperemo. E non permetteremo che accada”, ha specificato Abdelatty in un’intervista alla CNN andata in onda ieri. “Non c’è alcuna ragione morale, etica, legale o politica per lo sfollamento”, ha proseguito, spiegando che “lo spostamento è un biglietto di sola andata perché a coloro che lasceranno Gaza non sarà mai permesso di tornare”. Nell’intervista, il ministro degli Esteri egiziano ha anche accusato Israele di essere “il principale Paese che sta bloccando e mettendo restrizioni al flusso di aiuti umanitari e medici” nella Striscia attraverso il valico di Rafah, e di avere “una mancanza di volontà politica” per raggiungere un accordo con Hamas che ponga fine alla guerra. L’ufficio del ministro degli Esteri Gideon Saar ha rifiutato di rispondere alle osservazioni di Abdelatty. La scorsa settimana, Benjamin Netanyahu ha espresso sostegno all’emigrazione su larga scala degli abitanti di Gaza, una politica approvata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a febbraio, anche se da allora il leader americano ha iniziato a prendere le distanze. Il premier israeliano, nelle ultime settimane, ha detto che Israele è in contatto con “diversi paesi” per accogliere i civili sfollati dal territorio. Secondo prime indiscrezioni, questi sarebbero Indonesia, Somaliland, Uganda, Sud Sudan e Libia.

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11:24

Iran: “Non accettiamo unilateralismo Usa e loro alleati”

“L’unilateralismo degli Stati Uniti e dei loro alleati, attraverso il quale cercano di dominare altri Paesi con la forza, non è accettabile per l’Iran”: lo ha detto oggi il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, durante un incontro con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta l’Irna. Arrivato a Minsk martedì sera dopo una visita in Armenia, Pezeshkian ha sottolineato che l’Iran e la Bielorussia hanno opinioni comuni sulle questioni regionali e internazionali. “I Paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, cercano di tracciare il nostro percorso in base ai propri punti di vista, ma possiamo superare le sanzioni e i problemi con una seria cooperazione”, ha sottolineato. Lukashenko, da parte sua, ha affermato che Minsk è stata un’amica e un partner fidato per Teheran, esprimendo la speranza di un ampliamento della cooperazione reciproca.

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10:49

Papa: “Pregate per pace disarmata e disarmante Ucraina e Medio Oriente”

“Vi chiedo di includere nelle vostre intenzioni la supplica per il dono della pace – disarmata e disarmante – per tutto il mondo, in particolare per l’Ucraina e il Medio Oriente. Vi benedico di cuore”. Così Papa Leone XIV nell’Udienza Generale durante i saluti ai fedeli polacchi. Il Pontefice ha salutato i polacchi presenti a Roma e quelli in pellegrinaggi al Santuario della Madonna di Jasna Go’ora.

10:34

Teheran: “Sviluppati nuovi missili più potenti, pronti se Israele attacca”

L’Iran è pronto ad un eventuale nuovo attacco israeliano, anche grazie allo sviluppo di missili con capacità anche maggiori rispetto a quelli usati nella guerra dei 12 giorni. “Quei missili – ha detto il ministro della Difesa Aziz Nassirzadeh, citato da Irna – erano stati prodotti alcuni anni fa. Oggi, ne abbiamo sviluppati di altri con capacità maggiori degli altri e se il nemico sionista si imbarcherà in una nuova avventura senza dubbio li useremo”.

Due giorni fa, a ricordare a Israele di essere “pronto in ogni momento al confronto” era stato il primo vice presidente Mohammad Reza Aref: “Non siamo neanche al cessate il fuoco, siamo alla cessazione delle ostilità”.

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10:27

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: ‘Israele deve fermarsi’

L’obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che “il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali”. Tra settembre e ottobre, tra l’altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'

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09:42

L’Iran schiererà nuovi missili in caso di attacco israeliano

Il Ministro della Difesa iraniano Amir Nasirzadeh ha dichiarato mercoledì che l’Iran ha prodotto nuovi missili più potenti dei precedenti e che potrebbero essere utilizzati in qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele.    “Teheran conosce i punti deboli del nemico e la sua prossima risposta a qualsiasi aggressione sarà letale, sorprendente e al di là di ogni calcolo”, ha sottolineato, citato dalla TV di Stato. Riferendosi alla guerra di 12 giorni dell’Iran con Israele a giugno, Nasirzadeh ha sottolineato: “Siamo pienamente consapevoli che, oltre agli Stati Uniti, alcuni paesi occidentali e regionali sono stati attivamente coinvolti nelle operazioni di intercettazione e difesa del regime sionista”. 

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09:33

Trump: “Netanyahu un eroe di guerra e anche io”

Benjamin Netanyahu “è un eroe di guerra…e anche io”. Parola di Donald Trump, che in un’intervista radiofonica la scorsa notte al The Mark Levin Show, parlando della guerra di giugno tra Iran e Israele e dei raid americani sugli impianti nucleari della Repubblica islamica ha detto: “E’ un eroe di guerra perché abbiamo lavorato insieme. E’ un eroe di guerra. Immagino di esserlo anche io, a nessuno importa, ma lo sono anche io, ho mandato quegli aerei”.

09:04

Israele, parenti degli ostaggi chiedono un incontro urgente con ministro Difesa e capo Idf

In Israele il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi chiede un incontro urgente con il ministro della Difesa, Israel Katz, e il capo di Stato Maggiore delle Idf, Eyal Zamir, dopo le ultime notizie sulle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il giornale israeliano Haaretz. Il Forum chiede garanzie che l’offensiva ‘Carri di Gedeone II’ a Gaza City, appena approvata, non abbia conseguenze per gli ostaggi trattenuti nell’enclave palestinese.

“Approvare i piani per l’occupazione di Gaza, mentre c’è un accordo sul tavolo in attesa dell’approvazione di Netanyahu è una pugnalata al cuore per le famiglie”, affermano in una dichiarazione, convinti che “il piano che avrebbe dovuto essere approvato era quello per il ritorno di tutti gli ostaggi”.

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08:39

Yossi Beilin: “Via i miliziani da Gaza e gli estremisti dal governo”

“Non vedo la chiusura di un accordo se non sappiamo cosa succederà alla fine dei 60 giorni di cessate il fuoco”. Lo spiega alla Stampa l’ex politico israeliano Yossi Beilin che rimarca come “non capisco come sia possibile negoziare con Hamas sul rilascio degli ostaggi dicendo loro: ‘Una volta che avrete finito di rimandarceli indietro tutti, vi uccideremo'”.   “Dovremmo ottenere che, dalla mattina dopo, a Gaza non governi più Hamas ma l’Anp, come fino al 7 giugno del 2006 – prosegue -. E offrire l’immunità ad alcuni dei loro leader, di cui dobbiamo negoziare il numero, qualche decina, che potranno trasferirsi in Qatar o a Teheran o dove vogliono, e Israele garantirà di non ucciderli”. C’è poi il tema del governo in Israele che “sa di non avere alcun appoggio, è un governo di minoranza, da diverse settimane non ha la maggioranza, non ha l’appoggio del popolo”. “Sono all’angolo, odiati dal mondo intero che ha dimenticato il 7 ottobre e pensa solo alla fame a Gaza – aggiunge -. Ma Netanyahu va avanti come un treno perché ha bisogno di quei pazzi della sua coalizione per restare al governo”. “È solo Bibi che può rottamarli e chiedere all’opposizione di unirsi a lui – conclude -. Non siamo costretti ad aspettare 26 o 27 mesi da oggi. Quelle persone sono pericolose per Israele”. 

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08:32

Katz approva la chiamata di 60mila riservisti

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha approvato la chiamata alle armi di circa 60.000 riservisti: lo ha reso noto il ministero all’agenzia di stampa Afp. Il Times of Israele aveva riportato ieri, citando fonti della sicurezza, che circa 60.000 riservisti israeliani sarebbero stati richiamati a partire da oggi in vista della nuova offensiva dell’Esercito (Idf) a Gaza City, previa approvazione da parte di Katz.

08:25

Ministero Difesa: “Un ponte aereo per la popolazione di Gaza”. VIDEO

07:34

Katz approva piano occupazione di Gaza denominato “Carri di Gideon B”

Il ministro della Difesa Yisrael Katz ha approvato il piano di attacco dell’Idf a Gaza City, che gli è stato presentato dal capo di stato maggiore Eyal Zamir e dal team di comando dell’esercito israeliano. L’offensiva è soprannominata “I carri di Gideon B”, a seguito di una precedente operazione con lo stesso nome. Come parte del piano, verranno inviati gli ordini di riserva necessari per effettuare l’attacco. Inoltre – rivelano i media israeliani – sono stati approvati i necessari preparativi umanitari per l’assorbimento dei residenti che saranno evacuati da Gaza City verso sud quando iniziera’ l’attacco alla città, al fine di isolare i terroristi di Hamas fino a quando non saranno eliminati. 

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07:29

Hamas: “Quasi 19.000 bambini uccisi dall’Idf da inizio guerra”

Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che almeno 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall’Esercito israeliano (Idf) dall’inizio della guerra il sette ottobre 2023, su un totale di oltre 62.000 vittime palestinesi: lo riporta Al Jazeera. 

07:24

Idf: “Ucciso capo del battaglione Nukhba di Hamas”

Lo scorso 13 agosto le forze dell’Idf hanno ucciso Muhammad Nayef Abu Shamleh, comandante della Compagnia Nukhba dell’ala militare-terroristica di Hamas, a sud di Khan Yunis. Lo ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano.

07:06

Israele richiama 60mila riservisti per offensiva a Gaza

Circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno gli ordini di chiamata che l’Idf emetterà a partire da domani per l’offensiva pianificata a Gaza City, a condizione che il ministro della Difesa Israel Katz approvi la decisione, secondo fonti di sicurezza. Lo riporta Times of Israel, precisando che gli ordini non sono immediati e i riservisti riceveranno almeno due settimane prima di doversi presentare in servizio.

Il numero di riservisti richiamati si aggiunge alle decine di migliaia di riservisti attualmente in servizio nelle riserve. Non è previsto che tutti i riservisti richiamati partecipino all’operazione per la conquista di Gaza City, poiché alcuni sostituiranno le truppe permanenti dell’esercito su altri fronti.

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