I Mondiali su pista juniores ad
Apeldoorn si sono aperti con un risultato storico per l’Italia.

   
Il Team Sprint femminile (Siria Trevisan, Matilde Cenci, Agata
Campana e Roberta Fiscarelli) ha vinto la medaglia d’oro
superando in finale la Germania. Un titolo iridato che mancava
alla collezione della pista italiana e che conferma la crescita
del settore velocità, negli ultimi anni guidato da Ivan
Quaranta, a cui vanno i complimenti del presidente Cordiano
Dagnoni, presente in Olanda: “Questi risultati sono frutto del
grande lavoro fatto da Ivan Quaranta, fortemente voluto dal
sottoscritto che ha creduto in lui sin dal primo mandato. In
pochi anni siamo riusciti a creare un movimento sia in ambito
maschile che femminile che sta dando grandi soddisfazioni al
ciclismo italiano. Complimenti, infine, alle atlete, che hanno
interpretato al meglio la gara confermandosi, dopo gli Europei,
ai vertici anche a livello mondiale”.

   
Il dominio delle azzurre è stato netto in tutte e tre le
prove, sempre con i migliori riscontri cronometrici: 49″994
nelle qualifiche, 49″826 al primo turno, 49″590 in finale contro
la Germania. Nelle ultime due prove Rebecca Fiscarelli ha
sostituito Agata Campana, impegnata nello scratch (ottava).

   
Medaglia assicurata anche per l’Inseguimento maschile (domani la
finale). Dopo il primo posto nelle qualifiche (Riccardo Colombo,
Francesco Cornacchini, Alessio Magagnotti e Francesco Matteoli
in 3’56″928) il CT Dino Salvoldi inserisce Federico Saccani al
posto di Matteoli al primo turno. Opposti alla Germania, gli
azzurri fermano il cronometro a 3’56″623 e si giocheranno l’oro
contro la Gran Bretagna (3’56″653). Secondo posto provvisorio
per l’Inseguimento femminile (Linda Sanarini, Matilde
Rossignoli, Elisa Bianchi ed Erja Giulia Bianchi) alle spalle
della Gran Bretagna con il tempo di 4’28″710. Domani primo turno
e finali, con buone possibilità di salire sul podio anche per il
quartetto femminile.

   

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