La Rugby World Cup femminile 2025 si è aperta con un test durissimo per l’Italia: al Sandy Park di Exeter, le Azzurre hanno affrontato la Francia nella gara inaugurale del loro cammino. Il risultato finale non ha sorriso alla squadra di Fabio Roselli, che ha retto l’urto nella prima fase di gioco ma alla distanza ha pagato la differenza fisica e tecnica delle transalpine. Una sconfitta prevedibile, ma non senza spunti: l’atteggiamento combattivo e la volontà di giocarsela hanno confermato che l’Italia è pronta a lottare fino in fondo.
Rugby World Cup 2025 senza precedenti
Quella in corso è un’edizione storica del Mondiale: per la prima volta sono sedici le nazionali al via, con l’Inghilterra come paese ospitante e un calendario che si snoda fino al 27 settembre. L’Italia è inserita nel Girone D, insieme a Francia, Sudafrica e Brasile. Una collocazione che mette subito le Azzurre davanti a sfide decisive, in un torneo che non prevede più la qualificazione delle terze classificate: per continuare il cammino bisogna essere almeno tra le prime due del gruppo.
Italia-Francia, la lezione delle transalpine
Il primo ostacolo era anche il più impegnativo. Le Bleus arrivavano da anni di piazzamenti importanti ma senza l’acuto della vittoria, e avevano bisogno di partire forte. L’Italia ha provato a contrastarle con organizzazione difensiva e qualche guizzo in attacco, ma la pressione costante delle francesi ha finito per scavare il solco. Da questa partita, però, la squadra di Roselli porta via indicazioni preziose: contro Sudafrica e Brasile sarà necessario essere più concreti, ridurre gli errori e trasformare la voglia in punti reali sul tabellone.
Rugby World Cup 2025, il girone D
Il destino delle Azzurre si giocherà ora nelle due gare rimanenti. Il Brasile appare sulla carta l’avversaria più abbordabile, ma il vero spartiacque sarà la sfida contro il Sudafrica. Le Springbok Women hanno mostrato grandi progressi nell’ultimo anno e rappresentano un ostacolo da non sottovalutare: Italia-Sudafrica assomiglia a un ottavo di finale anticipato, con la qualificazione ai quarti come posta in palio.
Il gruppo azzurro non si nasconde: l’obiettivo minimo è ripetere il traguardo dei quarti di tre anni fa, ma in spogliatoio si parla anche di semifinale, un traguardo che avrebbe un peso enorme per tutto il movimento rugbistico italiano. Per riuscirci serviranno compattezza, disciplina e la capacità di sfruttare ogni minimo calo delle avversarie. La forza del collettivo resta l’arma principale, mentre il divario fisico con le grandi del rugby mondiale è ancora l’aspetto da colmare.
Rugby World Cup 2025 trasmessa in chiaro
Mai come quest’anno le Azzurre potranno contare sul sostegno del pubblico. Grazie all’accordo tra Federazione e Rai, tutte le partite della Nazionale, oltre all’incontro inaugurale, a un quarto di finale, alle semifinali e alla finale, vengono trasmesse in diretta e in chiaro. È un passo importante non solo per la visibilità delle giocatrici, ma per tutto il rugby femminile, che si apre a un’audience più ampia e trasversale.
La Francia ha confermato le difficoltà del debutto, ma ora inizia il vero torneo delle Azzurre. Sudafrica e Brasile decideranno il destino di una squadra che sogna di spingersi oltre i propri limiti e di sorprendere ancora una volta. La strada è in salita, ma la sensazione è che l’Italia sia pronta a provarci fino in fondo.
Dove vedere la Rugby World Cup in TV e streaming
Tutti i match del Mondiale sono visibili in diretta su Rai Sport e in streaming su RaiPlay. Dopo la sfida inaugurale con la Francia, il cammino azzurro proseguirà con:
31 agosto, ore 16.30: Italia – Sudafrica (Rai Sport/RaiPlay)
7 settembre, ore 15: Italia – Brasile (Rai Sport/RaiPlay)
Eventuali quarti, semifinali e la finale saranno anch’essi trasmessi in chiaro, permettendo a milioni di tifosi di seguire passo dopo passo l’avventura mondiale delle Azzurre.
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