Che potesse vincere lo si sapeva, è semmai la facilità con la quale lo ha fatto che in qualche modo sorprende. La Norvegia travolge la Moldavia con un nettissimo 11-1 e compie un altro fondamentale passo verso quella qualificazione ai Campionati del Mondo del 2026 che ora solo un crollo clamoroso potrebbe portarle via.
Una sfida, quella che si è giocata all’Ullevaal Stadion di Oslo che praticamente non ha avuto storia e che di fatto si è chiusa dopo poco più di dieci minuti di gioco.
Appena sei sono stati quelli che sono serviti a Myhre per aprire di destro le marcature, undici quelli quelli necessari ad Erling Haaland per mettere la prima firma su un tabellino dei marcatori nel quale più volte comparti il suo nome.
Il fenomeno del Manchester City infatti, al 36’ cala anche il tris, mentre al 43’ si toglie la soddisfazione della tripletta personale mettendo il pallone sotto la traversa.
Sembra essere il goal che chiude il primo tempo e invece, in pieno recupero, c’è tempo ancora per la gioia personale per Martin Odegaard che di sinistro sigla il 5-0.
Nella ripresa la Norvegia riprende da dove aveva lasciato e lo stesso fa anche Erling Haaland che ah 52’ spedisce di testa in rete un pallone offerto da Wolfe.
In campo c’è un’unica squadra e la pressione dei padroni di casa non si allenta, tanto che poco dopo l’ora di gioco, al 67’, è Thelo Aasgaard a siglare dall’interno dell’area il goal del 7-0.
Al 74’ è Ostigard ad incappare nell’autorete che rende, solo per qualche istante meno pesante il passivo e questo perché già al 76’ ancora Aasgaard segna l’8-1. Finita qui? Nemmeno per sogno perché il centrocampista dei Rangers si toglie anche la soddisfazione della tripletta personale trasformando un calcio di rigore assegnato per un fallo su Bobb, mentre Haaland all’83’ si spinge fino a ‘pokerissimo’ personale infilando di sinistro in rete il pallone del 10-1.
A chiudere definitivamente i giochi, nel primo minuto di recupero, sarà ancora Aasgaard che fisserà il risultato sull’incredibile 11-1.
Una vittoria importantissima per la Norvegia che, non solo mette in cascina tre punti che la portano a quota 15 e dunque a punteggio pieno dopo cinque partite, ma soprattutto migliora la sua differenza reti, ovvero il fattore che conta in caso di arrivo a pari punti, portandosi ad un incredibile +21, rispetto al +5 dell’Italia che è distanziata di sei lunghezze e che ha giocato una partita in meno.
La Nazionale Azzurra insomma, per staccare il pass che varrebbe una qualificazione diretta ai prossimi Mondiali, senza passare dalle ‘Forche Caudine’ degli spareggi, dovrà sperare di sorpassare Haaland e compagni a livello di punti nelle prossime quattro partite, tra le quali lo scontro diretto in programma a San Siro il prossimo 16 novembre.
Un’impresa che, vista la Norvegia di queste prime uscite, sembra al limite dell’impossibile.