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Mario Gerevini e Redazione Economia
La casa di moda sarà di proprietà della Fondazione Armani, all’ex compagno e braccio destro dello stilista avrà invece in mano la gestione
Il futuro della casa di moda Giorgio Armani sarà nelle mani della Fondazione intitolata allo stesso stilista, scomparso lo scorso 4 settembre a 91 anni. Alla Fondazione Armani va il 100% delle quote della maison: è quanto emerge dalla lettura del testamento dello stilista.
Nel dettaglio, alla Fondazione, che aveva già lo 0,1% delle quote societarie, va il diritto di piena proprietà sul 9,9% (pari al 30% dei diritti di voto) e il diritto di «nuda proprietà» sul restante 90% delle quote. Il resto dei
diritti di voto, infatti, è diviso tra Panteleo Dell’Orco e i nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana.
Chi avrà i diritti di voto all’interno della società
Sul totale della società, quindi, Dell’Orco avrà il diritto di usufrutto sul 30% delle quote e il 40% dei diritti di voto. Nel dettaglio, il compagno e braccio destro di Giorgio Armani, Pantaleo dell’Orco, avrà il 40% dei diritti di
voto nell’azienda della moda fondata dallo stilista. Il 30% dei diritti spetteranno alla Fondazione, il 15% ciascuno ai nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana; sono assegnate azioni senza diritto di voto a Roberta
Armani e a Rosanna Armani.
La quota di Essilux va a Dell’Orco per il 40%, il resto ai familiari
Dall’apertura e pubblicazione dei due testamenti che Armani aveva scritto di suo pugno nella scorsa primavera, il compagno e braccio destro Leo Dell’Orco emerge come grande beneficiario, assieme ai nipoti dello stilista, morto senza lasciare eredi diretti (non aveva figli). Ad esempio, la quota che
Giorgio Armani deteneva in EssilorLuxottica, pari a circa il 2% del capitale per un controvalore di tutto rispetto di oltre 2,5 miliardi di euro, va per il 40% a Pantaleo (Leo) Dell’Orco, mentre il 60% è stato ereditato dai familiari. A queste quote vanno tolte 100 mila azioni che lo stilista ha invece donato a Michele Morselli, e 7.500 azioni ciascuno a Daniele Ballestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli.
La ricerca di un partner nel mondo della moda: il 15% della società in vendita
Armani ha anche disposto e indicato la strada delle alleanze per la casa di moda, da individuare e finalizzare nell’immediato futuro: «Pongo a carico della Fondazione i seguenti oneri – si legge nel testamento – decorsi 12 mesi ed entro i primi 18 dalla data di apertura della successione, cedere una partecipazione del 15%» in via prioritaria ad uno tra il gruppo Lvmh, EssilorLuxottica, L’Oréal o ad altra società operante nel mondo della moda di pari standing, con cui la Giorgio Armani intrattiene rapporti di partnership. A decidere sarà, al solito, la Fondazione con l’accordo di Dell’Orco ( o non essendo più in vita lui, da uno dei nipoti con diritto di voto, Silvana Armani e Andrea Camerana).