«Abbiamo creato delle fabbriche di intelligenza artificiale e presto trasformeremo le migliori in Gigafactory. L’obiettivo è che le nostre straordinarie start-up innovative possano accedere alla potenza di calcolo e testare e addestrare i loro modelli, soprattutto pensando ad applicazioni settoriali. E la risposta del settore privato europeo è stata impressionante. Il nostro obiettivo iniziale era di mobilitare 20 miliardi di euro di investimenti per sviluppare le nostre Gigafactory. Abbiamo ricevuto 230 miliardi di euro di proposte dal settore privato. E più tardi oggi, durante questa conferenza, firmeremo i primi progetti pilota», annuncia.
Von der Leyen a Draghi: «Grazie per tuo rigore e tua visione»
«Oggi ricorre un anno dalla pubblicazione del rapporto Draghi. Ma vorrei tornare indietro di due anni, quando ti chiamai per la prima volta, Mario, per proporti di intraprendere questa nuova missione. Ricordo che l’offerta ti incuriosì, ma ponesti una condizione: questo nuovo rapporto doveva fare davvero la differenza. Non ti interessava scrivere un altro documento accademico, volevi una tabella di marcia per agire. Ed era proprio quello che cercavamo». La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha poi continuato: «Tu e il tuo team avete dedicato un intero anno ad analizzare i punti di forza dell’Europa, le sue carenze e le possibili soluzioni. Non appena il rapporto è stato pubblicato, tutta l’Europa ha rivolto la propria attenzione a te. Quindi, prima di tutto, desidero ringraziarti, caro Mario, per il tuo rigore, la tua visione e il tuo servizio all’Europa. Grazie, Mario».
Von der Leyen: «Roadmap su mercato unico, eliminare barriere»
«Veniamo ora alle sfide: naturalmente, so che molti ostacoli permangono. Una start-up nel campo dell’intelligenza artificiale con sede in Portogallo o in Romania deve poter crescere senza difficoltà in tutto il nostro continente. E oggi spesso non è così. Il nostro mercato unico è lungi dall’essere completo. Le barriere interne al mercato unico sono equivalenti a un dazio del 45% sulle merci. E a un dazio del 110% sui servizi, secondo il FMI. Questo non può essere. Non dovrebbe essere più facile fare fortuna oltreoceano che oltre i confini europei», ha detto Ursula von der Leyen. «Abbiamo iniziato ad affrontare queste barriere – le cosiddette ”terribili dieci” – con la nostra strategia per il mercato unico. Ora è necessario che dia risultati con urgenza. Per questo motivo abbiamo annunciato una tabella di marcia per il mercato unico fino al 2028. Essa collegherà il nostro lavoro in materia di capitali, servizi, energia, telecomunicazioni, quinta libertà per la conoscenza e l’innovazione, nonché il 28mo regime per le imprese innovative con scadenze concrete», ha sottolineato.
Von der Leyen: «L’Ue si faccia carico della sua sicurezza»
«C’è un altro settore vitale in cui non possiamo più permetterci di dipendere eccessivamente dagli altri: la difesa. Un’Europa della difesa più indipendente non si realizzerà dall’oggi al domani, ci vorranno anni per essere all’altezza del compito. Ma è assolutamente chiaro che l’Europa deve ora farsi carico della parte del leone della propria sicurezza», ha continuato la presidente della Commissione europea, evidenziando il successo dello strumento Safe, da 150 miliardi di euro, per gli appalti congiunti per la difesa.
Draghi: «L’inazione dell’Ue minaccia la sua sovranità»
Dopo la presidente della Commissione europea ha preso la parola Mario Draghi. «A un anno di distanza, l’Europa si trova in una situazione più difficile. Il nostro modello di crescita sta svanendo. Le vulnerabilità stanno aumentando. E non esiste un percorso chiaro per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno. Ci è stato dolorosamente ricordato che l’inazione minaccia non solo la nostra competitività, ma anche la nostra stessa sovranità», ha detto l’ex presidente della Bce.