Cosa dice il report Indire 2025 sugli ITS Academy del Sud Italia? Il rapporto, che monitora l’89,3% degli ITS Academy in Italia, fotografa un sistema in espansione, ma ancora fragile. Nel Sud Italia sono attivi oggi 59 ITS Academy, pari al 40,1% del totale nazionale (147). Campania, Sicilia e Puglia guidano per numero di fondazioni, rispettivamente con 16, 11 e 10 istituti. Seguono Calabria con 9 ITS, Abruzzo con 6, Sardegna con 5, mentre Basilicata e Molise contano appena una fondazione ciascuna.

Secondo quanto riportato dal monitoraggio, c’è stata una crescita dei percorsi nelle regioni dove l’offerta era tradizionalmente debole, come Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna. Permangono, tuttavia, forti disparità territoriali nella qualità dell’offerta formativa: se nelle regioni del Nord la quota di percorsi premiati è del 66,9%, si passa al 50% per quelle del Centro al 39,6% per quelle del Sud.

Puglia: un modello di riferimento per il Sud

La Puglia si conferma la regione meridionale con le migliori performance complessive. Dei 38 percorsi monitorati nel 2025, 25 sono tra i “premiati”, ovvero figurano tra i percorsi con un punteggio superiore a 70.

L’eccellenza pugliese trova conferma anche nel ranking nazionale. Il percorso “Tecnico Superiore in Deep & Digital Tourism Management” dell’ITS Turismo Puglia di Bari è risultato secondo assoluto in Italia, con un punteggio di 93,28 e un tasso di occupazione del 100% entro 12 mesi dal diploma. Nello stesso solco si inserisce il percorso “High Technician Bari 4.0” dell’ITS Cuccovillo, dodicesimo a livello nazionale. Altri percorsi pugliesi figurano stabilmente nella fascia alta della classifica, confermando un sistema territoriale solido e in sinergia con le imprese. Secondo il report, la Puglia è infatti tra le regioni con il maggior numero di partner aziendali coinvolti.

Abruzzo: pochi numeri, alta qualità

L’Abruzzo, pur con un numero contenuto di ITS, ottiene risultati eccellenti: ben quattro percorsi su sei risultano premiati. Tra questi spiccano i percorsi in meccatronica e mobilità sostenibile, come quelli proposti dagli ITS Academy di Lanciano e di Ortona.

Sicilia: grandi potenzialità ma risultati disomogenei

La Sicilia si posiziona a metà classifica tra le regioni del Sud. Su venti percorsi monitorati, solo sette risultano premiati, mentre cinque sono giudicati critici e tre problematici. Non mancano però i picchi di qualità: il corso “Conduzione del mezzo navale” dell’ITS Mobilità di Catania si piazza al quindicesimo posto nazionale con un punteggio di 89,88, seguito dal percorso “Gestione apparati e impianti di bordo” della stessa fondazione, trentaduesimo nel ranking. Entrambi registrano tassi di occupazione prossimi al 100%. Tuttavia, accanto a questi risultati, molti altri percorsi siciliani mostrano fragilità, a testimonianza di un sistema ancora disomogeneo.

Campania: molti ITS, pochi risultati

Con sedici fondazioni attive, la Campania è la regione meridionale con il maggior numero di ITS. Tuttavia, sui percorsi monitorati, solo cinque risultano premiati, mentre altri cinque sono considerati critici e altri tre problematici. Due istituti in particolare si collocano tra gli ultimi posti del ranking nazionale: l’ITS ERMETE e l’ITS Moda Campania si trovano oltre la 430esima posizione su 450. Questi risultati mettono in luce un sistema ampio ma ancora debole dal punto di vista qualitativo, con carenze nella coerenza tra formazione e occupazione e difficoltà organizzative già segnalate nel rapporto.

Calabria e Sardegna: fanalini di coda

La situazione è particolarmente critica in Calabria e Sardegna. In Calabria, nessuno dei 14 percorsi monitorati ha ottenuto la premialità. Nove sono classificati come critici, tre come problematici e solo due come sufficienti. In Sardegna la situazione è simile: su otto percorsi, sei sono critici e nessuno è premiato. Entrambe le regioni si confermano quindi tra le più fragili dell’intero sistema ITS.

Molise e Basilicata: piccoli numeri, esiti contrastanti

Molise e Basilicata hanno una presenza marginale ma interessante. In Basilicata è stato premiato il “Tecnico superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici”, offerto dall’ITS Academy di Potenza. Il Molise, invece, non registra nessuna eccellenza. Ci si chiede quindi come si potrebbe aumentare la competitività di queste due Regioni a livello nazionale.

Un Sud ancora a due velocità

La mappa delle performance ITS nel Mezzogiorno mostra un quadro a due velocità. Puglia e Abruzzo riescono a produrre percorsi di qualità, ben strutturati e integrati con il tessuto produttivo locale. Sicilia e Campania alternano casi di eccellenza a realtà deboli. Calabria, Sardegna e Molise presentano invece un quadro fortemente critico, in parte per carenze organizzative, in parte per difficoltà strutturali del territorio.

Nonostante l’espansione dei percorsi e l’ingresso in settori tecnologici avanzati, come energia e logistica, il sistema ITS nel Sud ha ancora bisogno di un forte consolidamento. Le potenzialità non mancano, ma servono investimenti mirati, governance solida e una rete efficace con le imprese del territorio per colmare il divario che ancora separa il Sud dal resto del Paese.