Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen potrà parlare alla settimana di alto livello dell’Assemblea Generale Onu in videoconferenza. Lo ha deciso l’Assemblea Generale dopo che l’amministrazione di Donald Trump gli ha negato il visto per arrivare a New York.
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Gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dai dieci membri non permanenti su Gaza, rimanendo ancora una volta isolati. Il testo – che ha ottenuto 14 sì’ e il solo no americano – chiede a Israele di \”revocare immediatamente e incondizionatamente tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza\” e di garantirne la distribuzione sicura e senza ostacoli. Chiede poi un \”cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente\” a Gaza, e il \”rilascio incondizionato, dignitoso e immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas\”.
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Gli ostaggi israeliani \”sono distribuiti nei quartieri di Gaza City e non ci cureremo delle loro vite finché Netanyahu deciderà di ucciderli. L’inizio dell’operazione criminale a Gaza City e la sua espansione significano che il nemico non otterrà un solo prigioniero, vivo o morto\”. Lo affermano le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, citate da Al Jazeera.
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Secondo le ultime stime dell’Idf, circa 480.000 palestinesi sono finora fuggite da Gaza City, dirigendosi verso il sud della Striscia.
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\”Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più\”. Così Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ufficializza dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, la partenza di 42 barche dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, assieme ad altre sei salpate dalla Grecia.
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Gli approfondimenti:
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\”Noi partecipiamo alle tante\niniziative che si promuovono su questo tema. Sono anche\nd’accordo con il presidente della Regione, Michele de Pascale,\nil suo intervento sulla Fiera di Rimini e, piu’ in generale, sul\nfatto che occorre interrompere ogni rapporto con il governo di\nIsraele\”. Cosi’ il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Il\ngovernatore emiliano-romagnolo, in accordo con il sindaco di\nRimini, Jamil Sadegholvaad, vuole escludere gli espositori\nisraeliani dalla fiera Ttg di Rimini dedicata al turismo. Anche\nsulla Fiera di Bologna, assicura Lepore, \”ovviamente saremo\nconseguenti\”. Lepore sta partecipando alla manifestazione in\ncorso a Bologna, organizzata dalla Cgil \”per fermare il\ngenocidio a Gaza\”, indetta insieme a uno sciopero di quattro ore\nin uscita.
“,”postId”:”1faa6c26-2add-432e-8b34-440bd47e0432″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T16:31:15.154Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T18:31:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa: \”Per mondo arabo i palestinesi come \”zingari\”\””,”content”:”
\”Ai paesi arabi dei\npalestinesi non e’ mai interessato nulla\”. Cosi’ il Patriarca di\nGerusalemme Pierbattista Pizzaballa intervenendo in collegamento\nal festival Open di Parma. I palestinesi \”sono gia’ da tempo gli\n’zingari’ del mondo arabo\”, ha sottolineato il cardinale\nrispondendo a una domanda su un possibile paragone con i sinti e\ni rom sterminati durante l’Olocausto. \”Ci sono 5 milioni di\npalestinesi, senza contare i profughi fuori. Non hanno alcun\ndiritto piu’ basilare: spostarsi, andare all’ospedale, andare\nscuola, trovare lavoro. E non hanno una certezza che potranno\ncontinuare a vivere nella casa dove sono nati. E’ negato loro il\ndiritto non soltanto personale, ma anche come popolo, come\ncomunita’, come nazione: e’ evidente che in questo momento sono\ngli zingari, comunque sono i negletti di questo tempo qui in\nMedio Oriente\”.
“,”postId”:”8ff11a0a-684a-4893-9912-8ae148aebca9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T16:23:03.053Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T18:23:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Porta diplomazia aperta, ma decideremo noi come negoziare\””,”content”:”
\”Il programma nucleare iraniano non verrà distrutto con le bombe o fermato dalle sanzioni. La porta della diplomazia non è chiusa ma sarà l’Iran e non i suoi avversari a decidere su quali basi negoziare\”. Lo ha detto l’ambasciatore iraniano all’Onu, Amir Saeid Iravani, dopo la decisione del Consiglio di Sicurezza Onu di reimporre le sanzioni a Teheran per il suo programma nucleare. \”L’azione di oggi è non necessaria e illegale, le responsabilità per le sue gravi conseguenze sono in capo a Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna che hanno costruito le accuse contro l’Iran\”, ha aggiunto, sottolineando che \”la diplomazia si porta avanti attraverso il dialogo, non attraverso la pressione e l’intimidazione\”
“,”postId”:”49cd1328-4922-4c56-8152-303b7ce17be5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T16:13:57.511Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T18:13:57+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Onu, Mosca: \”Usa scandalosi su visto negato ad Abu Mazen\””,”content”:”
La decisione statunitense di negare il\nvisto per la partecipazione all’Assemblea Generale delle Nazioni\nUnite al presidente dell’Autorita’ Nazionale Palestinese, Abu\nMazen, e’ \”scandalosa\”. Lo ha dichiarato il rappresentante\npermanente russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, al\ncanale televisivo Rossiya-24.\n\”Si tratta, ovviamente, di un caso scandaloso. In questo caso,\ngli americani stanno palesemente violando i loro obblighi in\nqualita’ di Paese ospitante\”, ha affermato il diplomatico,\n\”l’obiettivo e’ evidente. E’, naturalmente, politico, perche’ il\n22 settembre si terra’ la continuazione della conferenza\norganizzata da Francia e Arabia Saudita, la cui prima parte si\ne’ tenuta a fine giugno, volta a trovare una soluzione\nbilaterale\”. \”E’ chiaro che il rifiuto del visto e’ un tentativo\ndi limitare la possibilita’ della delegazione palestinese di\npartecipare pienamente a questa sessione\”, ha detto ancora\nNebenzya.
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\”Cosa accade a Gaza o\ncosa accade in Cisgiordania interessa a una piccola nicchia\ndella societa’ israeliana e questo e’ il dramma in corso in\nquesto momento\”. Cosi’ il Patriarca di Gerusalemme Pierbattosta\nPizzaballa, intervenendo in collegamento al festival Open di\nParma. In Israele \”si vuole la fine della guerra perche’ ci sono\ntroppi morti, anche la situazione economica comincia a farsi\nsentire, centinaia di migliaia di soldati di riserva che non\nvanno a lavorare, e la paura che possano non tornare, ogni\ngiorno ci sono 4-5 morti anche tra gli israeliani… \”. Il\ncardinale ha confermato che anche nelle manifestazioni di\nprotesta in Israele per porre fine alla guerra, si vuole solo\n\”la liberazione degli ostaggi, che i soldati tornino a casa\”.
“,”postId”:”c0f3300d-f38e-4bb1-9516-1ff46922867d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T16:05:50.934Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T18:05:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Siria, Iraq: ucciso capo Isis in operazione con Usa”,”content”:”
Il servizio antiterrorismo iracheno afferma che un alto dirigente dell’ISIS e’ stato ucciso durante un’operazione di sicurezza in Siria condotta in coordinamento con la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Lo scrive Al Arabiya.Un alto dirigente del gruppo\nterroristico ISIS in Siria, responsabile dell’attacco\nall’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran a Beirut nel\n2013, sarebbe stato ucciso. Lo conferma l’agenzia iraniana Irna.\nSecondo i media arabi, il servizio antiterrorismo iracheno ha\nannunciato oggi che, in un’operazione coordinata con la\ncoalizione internazionale, e’ stato ucciso Abdul Rahman\nal-Halabi, un importante leader del gruppo terroristico ISIS,\nsul suolo siriano.\nAl-Halabi era il capo delle operazioni esterne e della sicurezza\ndel gruppo terroristico ISIS e ne era responsabile della\npianificazione. Al-Halabi era dietro l’attentato all’ambasciata\ndella Repubblica islamica dell’Iran in Libano.\nIl 19 novembre 2013, due attentatori suicidi takfiri attaccarono\nl’ambasciata iraniana a Beirut, facendosi esplodere di fronte\nall’ambasciata e provocando la morte di 23 persone, tra cui\nEbrahim Ansari, addetto culturale, e il ferimento di altre 146.\nAll’epoca, il gruppo terroristico noto come \”Abdullah Azzam\”, un\ngruppo takfiri affiliato ad Al-Qaeda, rivendico’ la\nresponsabilita’ di questo attacco.
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L’ambasciatore iraniano alle\nNazioni Unite ha reagito duramente al voto del Consiglio di\nsicurezza per reintrodurre sanzioni a Teheran. \”La decisione di\noggi e’ affrettata, inutile e illegale. L’Iran non riconosce\nalcun obbligo di attuarla\”, ha detto Amir Saeid Iravani\nintervenendo al Consiglio di sicurezza. Quella adottata dai\npaesi europei e dagli Usa e’ una \”politica di coercizione\”, ha\naggiunto.
“,”postId”:”12f77cd4-e977-4f73-9c84-aacafb60453c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:40:06.405Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:40:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Corridoi universitari da Gaza per circa cento studenti\” “,”content”:”
\”Abbiamo raggiunto un accordo con le autorità dei paesi dell’area per aprire un corridoio per i giovani universitari di Gaza che hanno vinto le borse di studio e possono venire a studiare in Italia. In primi arriveranno entro la fine di settembre. Arriveremo a un centinaio di studenti\” complessivamente. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani in un intervento alla terza edizione di \”60 under 30\” all’Università Link, iniziativa promossa dall’associazione La Giovane Roma e dal magazine Politica, con la media partnership de L’Espresso.
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Il rappresentante della Russia presso l’Onu, Vasily Nebenzya, ha dichiarato che Mosca si oppone alla reimposizione delle sanzioni contro l’Iran: lo scrive l’agenzia Interfax. \”Non riconosciamo il reclamo presentato da Berlino, Londra e Parigi al Consiglio di sicurezza ai sensi della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza\”, ha affermato Nebenzya secondo Interfax. \”I tentativi dei paesi europei di presentare la situazione in modo tale da attribuirgli il diritto di avvalersi delle disposizioni punitive della risoluzione senza adempiere alla propria parte di obblighi sono ipocriti e insostenibili sia dal punto di vista giuridico che politico\”, ha affermato ancora il rappresentante di Mosca stando all’agenzia di stampa russa.
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\”Certamente non\nrisolveremo il problema ma resteremo sempre una spina nel fianco\ned e’ bene cosi’ perche’ questo deve far ricordare a tutti che\nquello che sta accadendo non e’ umanamente accettabile\”. Cosi’\nil Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa,\nintervenendo al festival di Open a Parma, riguardo ai movimenti\npro Gaza. \”Quello che stanno facendo tutti i movimenti – chi\npiu’ chi meno, anche io ho qualche perplessita’ – sono\nimportanti perche’ tengono viva una coscienza\”, ha sottolineato\nil cardinale. \”Il mondo non va avanti soltanto grazie alle\ndecisioni dei potenti, il mondo si regge anche sulla coscienza\ndei popoli. Quello che vedo un po’ in tutto il mondo e’ la\ncoscienza di popolo, la societa’ civile in generale e’ viva e\ntiene viva l’attenzione\”, ha aggiunto Pizzaballa.
“,”postId”:”9c7af601-0eb7-47a3-9ea7-731788219ad0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:22:30.352Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:22:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M.O., La Russa: \”Governo equilibrato. C’e’ chi finge non vedere\””,”content”:”
\”Il fascismo l’hanno un po’ quasi\ndimenticato, adesso il cavallo di battaglia e’ diventato Gaza e\na tutti i costi devono fare finta di non vedere l’equilibrio del\ngoverno, che ha detto a chiare lettere che la reazione di\nIsraele e’ eccessiva e da condannare negli eccessi, ma che i\npresupposti di quello che sta accadendo a Gaza non possono\nessere sottovalutati\”. Lo ha detto Ignazio la Russa a ‘Portino\nTalks’.\nSe in Italia accadesse un 7 Ottobre? \”Penso – risponde il\npresidente del Senato – che perfino la pavida Italia degli\nultimi decenni reagirebbe, magari in modo non troppo scomposto.\nNon si puo’ giudicare quello che sta avvenendo in Medio Oriente,\nsenza ricordare quello che lo ha fatto partire e lo ha fatto\ndurare\”. \”Sarebbe bastato che avessero restituito gli ostaggi,\nalmeno quelli vivi, e Israele non avrebbe avuto alibi per\ncontinuare\”, ha osservato ancora. \nNNNN
“,”postId”:”06b1c563-5c8c-4e19-814c-61f22c8e7259″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:19:23.895Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:19:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia: \”Cercato con tutti i mezzi alternativa a sanzioni Iran\” “,”content”:”
\”Abbiamo cercato con tutti i mezzi di trovare un’alternativa\” al ripristino delle sanzioni all’Iran, ha detto l’ambasciatore francese all’Onu, Jérôme Bonnafont. \”Non abbiamo altra scelta che continuare la procedura di snapback, che porterà al ripristino il 28 settembre delle sanzioni adottate prima del 2015 contro l’Iran\”, ha aggiunto. Allo stesso tempo, Bonnafont ha insistito sul fatto che l’offerta di Francia, Gran Bretagna e Germania di raggiungere una soluzione negoziata entro la fine della prossima settimana rimane sul tavolo.
“,”postId”:”42d7220f-4dbb-467a-a8e5-900457f212fa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:15:29.266Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:15:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La Russa: \”Se Hamas avesse restituito ostaggi Israele senza alibi\” “,”content”:”
\”Non possiamo sottovalutare i presupposti di ciò che sta succedendo a Gaza\” ovvero \”quando terroristi armati sono sbucati da sottoterra uccidendo e sequestrando cittadini innocenti. Però sarebbe bastato che Hamas avesse restituito gli ostaggi, i vivi e i morti, e Israele non avrebbe avuto più alibi per continuare la guerra\”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa intervenendo all’apertura di Portofino Talk, evento in corso a cura di Philia Associates e comune di Portofino.
“,”postId”:”7c9339d0-51dd-46a4-9937-a9f9afc2e59c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:12:14.169Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:12:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Libano, 2 uccisi in raid israeliani nel sud “,”content”:”
Il governo libanese ha riferito dell’uccisione di due persone nel sud del Libano a seguito di raid aerei israeliani. L’attacco è avvenuto nella zona di Tebnine, a est della città di Tiro, 90 km a sud di Beirut. Nell’attacco ci sono almeno 11 feriti. Non sono state ancora rese note le identità delle vittime.
“,”postId”:”437aacbc-1bfa-42d9-84f4-4654b4328204″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:11:46.635Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:11:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa: \”Niente rassicurazioni stop raid su chiesa Gaza\””,”content”:”
\”Il pericolo e’ reale.\nNon abbiamo avuto alcuna rassicurazione, i bombardamenti sono\nmolto forti e hanno un impatto d’urto potente. Basta un\nbombardamento vicino e l’onda d’urto spazza via tutto\”. Cosi’ il\nPatriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, intervenendo\nal festival di Open a Parma, riguardo alla Chiesa della Sacra\nFamiglia di Gaza, unica parrocchia cattolica nella Striscia.\n\”Sono molto preoccupati, sono sereni, per quanto possano\nesserlo\”, ha detto il cardinale. \”I bombardamenti si avvicinano,\nInternet (unico modo per comunicare con il resto del mondo) va e\nviene… \”. Il porporato ha poi confermato che tutti hanno\nricevuto l’ordine di evacuazione ma solo una decina di persone\nha abbandonato la zona. \”Il cibo scarseggia ma non sanno dove\nandare. Ci sono disabili, malati e anziani che non possono\npartire\”.
“,”postId”:”e7704b32-0412-4585-9b97-8a3a145ddfaf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:07:05.358Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:07:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Iran, Israele: \”Impedire a Teheran di avere armi nucleari\””,”content”:”
Dopo il via libera del Consiglio di\nsicurezza delle Nazioni Unite al ripristino delle sanzioni\ncontro l’Iran, Israele ha sollecitato la comunita’\ninternazionale a impedire che Teheran si doti di armi nucleari.\n\”Il programma nucleare iraniano non e’ concepito per scopi\npacifici\”, ha scritto su X il ministro degli Esteri, Gideon\nSa’ar.\nUn Iran dotato di armi nucleari significherebbe che il regime\npiu’ pericoloso possiede l’arma piu’ pericolosa e\ncomprometterebbe drasticamente la stabilita’ e la sicurezza\nglobali. L’obiettivo della comunita’ internazionale deve restare\nimmutato: impedire all’Iran di acquisire capacita’ nucleari\”, ha\nammonito.
“,”postId”:”47ffadc8-40c7-4381-a16f-bdb05151f84f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T15:00:33.054Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T17:00:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mosca: \”Cessate il fuoco a Gaza e rilascio ostaggi\” “,”content”:”
\”La Russia chiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato\” nella Striscia di Gaza, \”il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, un accesso umanitario senza ostacoli e la ripresa del processo di pace su una base giuridica internazionale nota e universalmente riconosciuta\”: lo ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota ripresa dall’agenzia Ria Novosti.
“,”postId”:”79906c44-0df3-4132-be95-fd9aa2792881″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T14:58:35.620Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T16:58:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Continuiamo a espandere le attività a Gaza City\” “,”content”:”
\”A Gaza City le truppe dell’Idf continuano a espandere le attività, mentre a Khan Yunis e Rafah continuano a operare contro le minacce terroristiche\”. Lo riferisce l’esercito israeliano sui social, aggiungendo che \”oltre dieci terroristi sono stati eliminati e più di 20 siti infrastrutturali militari sono stati smantellati\”. Tra questi, \”Mahmoud Yusuf Abu Alkhir, vice capo dell’intelligence militare del battaglione Bureij di Hamas, è stato eliminato in un attacco dell’Idf nel nord di Gaza\”.
“,”postId”:”515f0c95-0709-42c6-a571-c2858baee6e6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T14:57:43.053Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T16:57:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa: \”Israeliani stanchi ma manca volontà di pace\””,”content”:”
\”Il desiderio della fine\ndella guerra c’e’ da parte della maggior parte della popolazione\nisraeliana ma questo non significa che chi vuole la fine della\nguerra, necessariamente vuole la pace con i palestinesi. Sono\ndue cose abbastanza diverse. Sono stanchi ma non significa che\nci sia un desiderio di risoluzione\”. Cosi’ il Patriarca di\nGerusalemme Pierbattista Pizzaballa, intervenendo al festival di\nOpen a Parma.
“,”postId”:”54c6ce58-130a-4dc7-9a3f-db3528a261e5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T14:56:43.522Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T16:56:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, Pizzaballa: \”Non vedo le cose possano cambiare a breve\” “,”content”:”
\”Realisticamente sembra che ci sia poco da fare, perché le grandi istituzioni, il Governo israeliano, gli Stati Uniti ma anche i Paesi arabi non sembrano seriamente interessati a porre fine questa situazione. Quindi, umanamente e realisticamente, non vedo che le cose possano cambiare a breve termine\”. Così commenta la guerra a Gaza il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in collegamento dalla Giordania con il festival di Open in corso a Parma. Il patriarca latino di Gerusalemme aggiunge: \”Se anche dovesse finire oggi, questa guerra non sarà comunque la fine del conflitto e le conseguenze le pagheremo ancora per moltissimo tempo anche nella comunità Internazionale. Le ferite, la sfiducia, il rancore che l’odio che hanno creato resteranno ancora per molto tempo\”, chiosa.
“,”postId”:”1bfb9d8a-9ddf-429e-ad90-81d1d55d63a0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T14:51:31.401Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T16:51:31+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: rinvenuti fucili d’assalto vicino valico Allenby”,”content”:”
Poliziotti e militari israeliani hanno\nrinvenuto diversi fucili d’assalto e componenti per armi da\nfuoco nei pressi del valico di Allenby, al confine con la\nGiordania, dove ieri e’ avvenuto un attacco costato la vita a\ndue soldati. Durante i controlli a sud del valico, poco dopo\nl’attentato, le forze di sicurezza hanno trovato una borsa\ncontenente diverse armi da fuoco destinate a essere introdotte\nclandestinamente in Israele attraverso la Cisgiordania.
“,”postId”:”710b3648-8e4b-4a36-b3d3-5ca0cb5babc6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T14:45:20.974Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T16:45:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, Netanyahu visita sede Shin Bet”,”content”:”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu\nsi e’ recato in visita nella sede centrale Shin Bet e ha\nincontrato il capo ad interim e gli alti dirigenti dell’agenzia\nd’intelligence interna per un brindisi in vista di Rosh\nHashanah, il capodanno ebraico, che quest’anno cade il 22\nsettembre. Come riferisce Yedioth Ahronoth, il leader israeliano\nha discusso delle prossime sfide in vari ambiti e ha fatto le\nsue congratulazioni per l’attivita’ dell’agenzia.\nLo Shin Bet e’ attualmente guidato da un capo ad interim dopo le\ndimissioni di Ronen Bar lo scorso giugno, giunte al termine di\nun’intensa battaglia con il governo. Netanyahu come successore\nha indicato David Zini, la cui nomina verra’ valutata a breve\ndalla commissione ad hoc.
“,”postId”:”2224fbc2-165f-4338-8c3c-c9baf13a8f37″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T14:34:26.683Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T16:34:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Consiglio Onu ripristina sanzioni all’Iran per il nucleare “,”content”:”
Il Consiglio di Sicurezza Onu ha dato il via libera al ripristino delle sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare. I Quindici hanno bocciato (con 4 voti a favore, 9 contrari e 2 astensioni) una bozza di risoluzione che avrebbe permesso di estendere la revoca delle sanzioni decisa con l’accordo del 2015. Ciò significa che le sanzioni contro l’Iran saranno reintrodotte a mezzanotte del 28 settembre, a meno che non venga raggiunto un accordo all’ultimo minuto durante la settimana di alto livello dell’Assemblea Generale.
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Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen potrà parlare alla settimana di alto livello dell’Assemblea Generale Onu in videoconferenza. Lo ha deciso l’Assemblea Generale dopo che l’amministrazione di Donald Trump gli ha negato il visto per arrivare a New York. Gli Stati Uniti hanno negato o revocato i visti a circa 80 palestinesi, tra cui quello di Abu Mazen, che avevano in programma di partecipare all’Assemblea Generale Onu la settimana prossima, quando diversi Paesi si stanno preparando a riconoscere uno Stato palestinese (il summit ospitato da Francia e Arabia Saudita si terrà lunedì).
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Almeno 29 persone sono state uccise da stamattina nella Striscia di Gaza a causa degli incessanti attacchi militari israeliani. Almeno 15 persone sono state uccise a Gaza City. Tra le vittime ci sono anche due palestinesi in cerca di aiuti, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti dell’ospedale Nasser nel sud di Gaza
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Quasi 9.000 israeliani hanno firmato una petizione a sostegno della richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese in vista del prossimo vertice co-presieduto da Arabia Saudita e Francia il 22 settembre a New York, in cui è atteso il riconoscimento formale da parte di Gran Bretagna, Francia, Canada, Australia e Belgio. Lo riferisce Times of Israel, riportando l’iniziativa intitolata \”No alla guerra, sì al riconoscimento!\” organizzata da Zazim – Community Action, un movimento israeliano composto da ebrei e arabi che lavorano insieme per la democrazia e l’uguaglianza.
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\”Siamo cittadini di Israele che si oppongono al proseguimento
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della guerra a Gaza e crediamo nella pace. Invitiamo le nazioni
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del mondo a riconoscere la Palestina durante l’Assemblea
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Generale delle Nazioni Unite\”, si legge nel documento, definendo \”il riconoscimento un fatto compiuto\” che \”è anche nell’interesse di Israele\”. Gli organizzatori mirano a presentare 10.000 firme di israeliani all’Assemblea Generale dell’Onu la prossima settimana per \”mostrare al mondo che esiste una voce israeliana forte e chiara che si oppone a una guerra senza fine e si aspetta un intervento internazionale per porre fine alla guerra e portare la pace\”.
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Almeno 33 palestinesi sono stati uccisi e 146 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nell’ultimo giorno. Lo riferisce il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, aggiungendo di aver registrato anche quattro decessi dovuti a malnutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui un minorenne. Il numero totale dei morti per fame dall’inizio della guerra di Israele a Gaza a 440, tra cui 147 minorenni.
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Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato di uccidere il leader degli Houthi, dopo gli attacchi missilistici e con droni di ieri. \”Abdul-Malik al-Houthi, il tuo momento arriverà. Sarai mandato a incontrare il tuo governo in seduta plenaria e tutti i membri eliminati dell’asse del male che attendono nelle profondità dell’inferno\”, ha scritto Katz su X. \”La bandiera degli Houthi con su scritto lo slogan ‘Morte a Israele, maledizione sugli ebrei’ sarà sostituita dalla bandiera israeliana blu e bianca che sventolerà sulla capitale dello Yemen unito\”, ha aggiunto Katz.
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Il 28 agosto un attacco israeliano nello Yemen ha ucciso il primo ministro del governo Houthi e almeno altri 11 altri ministri. Ieri, un drone esplosivo degli Houthi ha colpito un hotel nella città più meridionale di Israele, Eilat. Altri due droni sono stati intercettati, insieme a un missile balistico. Dal 18 marzo, quando le Idf hanno ripreso l’offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza, gli Houthi nello Yemen hanno lanciato 87 missili balistici e almeno 40 droni contro Israele.-
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L’esercito israeliano ha dichiarato che continuerà ad usare \”una forza senza precedenti\” a Gaza City, nel territorio palestinese settentrionale, dove sta conducendo una massiccia offensiva, invitando la popolazione a evacuare. \”Le forze israeliane continueranno le loro operazioni con una forza senza precedenti contro Hamas e altre organizzazioni terroristiche\”, ha dichiarato il portavoce di lingua araba, il colonnello Avichay Adraee, su X, invitando la popolazione a evacuare e \”unirsi alle centinaia di migliaia di residenti che sono stati evacuati nella zona umanitaria nel sud\” della Striscia di Gaza devastata dalla guerra.
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L’arresto di tre palestinesi che producevano razzi in Cisgiordania dimostra il \”pericolo di uno ‘Stato palestinese’\”. Cosi’ il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha commentato la notizia dello smantellamento della cellula vicino Ramallah, puntando il dito contro l’Autorità nazionale palestinese che \”non sta combattendo il terrorismo\”.
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Israele ha chiuso l’unica via di accesso tra la Cisgiordania e la Giordania, il giorno dopo che un autista che trasportava aiuti umanitari dalla Giordania a Gaza ha aperto il fuoco e ucciso due militari israeliani. Lo riporta Haaretz. L’Autorità aeroportuale israeliana, che gestisce il ponte di Allenby, ha annunciato che rimarrà chiuso fino a nuovo avviso. Anche i due valichi tra Israele e la Giordania sono stati interessati: il valico del fiume Giordano a nord è stato chiuso, mentre il valico di Rabin a sud è rimasto aperto solo per i lavoratori.
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Durante una riunione del gabinetto di sicurezza tenutasi ieri, il primo ministro Benyamin Netanyahu avrebbe attribuito alla Giordania la responsabilità dell’attacco mortale al valico di Allenby, commesso da un camionista giordano che trasportava aiuti diretti a Gaza. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan, il premier ha detto ai ministri che desidera che vengano introdotti nuovi protocolli di sicurezza per i camion degli aiuti umanitari in arrivo dalla Giordania. Lo riporta il Times of Israel. \”Chiedo che d’ora in poi gli autisti passino attraverso i metal detector e che i camion vengano ispezionati accuratamente\”, ha dichiarato Netanyahu. \”Era responsabilità della Giordania impedire l’attacco, e non l’ha fatto\”, ha aggiunto.
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\”Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più\”. Così Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ufficializza dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, la partenza di 42 barche dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, assieme ad altre sei salpate dalla Grecia.
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\”La situazione continua ad essere molto grave in tutta la Striscia di Gaza con i bombardamenti. Continua una situazione di guerra e continua la morte che già si è portata via decine di migliaia di persone: sono stati uccisi più di 18mila bambini e gli ostaggi ancora non hanno sperimentato il diritto di vivere in libertà, i feriti e gli ammalati non hanno ancora possibilità di cura perché all’ospedale manca tutto. Le armi hanno preso il sopravvento\”. Così padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, in un videomessaggio fatto ascoltare in Duomo prima dell’inizio delle celebrazioni di San Gennaro. Ad annunciare la messa in onda del messaggio, un commosso arcivescovo di Napoli, cardinale Domenico Battaglia.
“,”postId”:”7979ef88-4b81-49f0-a9e5-5cf6b444aec6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T08:36:00.283Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T10:36:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Onu condanna gli attacchi israeliani nel sud del Libano”,”content”:”
L’Onu ha condannato la serie di attacchi israeliani nel sud del Libano, definendoli violazioni della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Nelle ultime ore l’aviazione israeliana ha intensificato i suoi raid sul sud del Libano nonostante l’accordo del cessate il fuoco raggiunto lo scorso novembre. \”Tali azioni mettono a rischio la fragile stabilità raggiunta lo scorso novembre e minano la fiducia dei civili nella possibilità di una soluzione pacifica del conflitto\”, si legge nel comunicato di Unifil, la missione militare Onu schierata nel sud del Libano dal 1978 e di cui fanno parte un migliaio di italiani. \”I caschi blu di Unifil, insieme all’esercito libanese, continuano a operare sul campo per ripristinare la stabilità lungo la Linea Blu\”, prosegue il comunicato in riferimento alla linea di demarcazione tra Libano e Israele. \”Gli attacchi hanno costretto i caschi blu di due postazioni a rifugiarsi nei bunker, mettendo in pericolo la vita di soldati libanesi, caschi blu e civili\”. In questo senso, \”le Nazioni Unite chiedono alle Forze di Difesa Israeliane (Idf) di astenersi da ulteriori attacchi e di ritirarsi completamente dal territorio libanese\”.
“,”postId”:”50426a3b-faa4-44af-afac-a054d75a952e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T08:30:14.004Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T10:30:14+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/09/IPA_Agency_IPA53843272.jpg”,”imgAlt”:”Ansa”,”imgCredits”:”©IPA/Fotogramma”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Idf: \”Circa metà dei palestinesi sono fuggiti da Gaza City\””,”content”:”
Secondo le ultime stime dell’Idf, circa 480.000 palestinesi sono finora fuggite da Gaza City, dirigendosi verso il sud della Striscia. Si stima che circa un milione di palestinesi risiedessero a Gaza City prima che l’Idf lanciasse una grande offensiva contro Hamas nella zona.
“,”postId”:”08ae2596-eac2-4cf1-a490-1ee8f50805c5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T08:18:07.791Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T10:18:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sciopero per Gaza, cortei e manifestazioni in tutta Italia”,”content”:”
È la giornata dello stop proclamato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, – che nel pomeriggio partecipa al corteo a Catania – secondo cui quello che sta succedendo a Gaza con \”un’azione di vera e propria occupazione da parte del governo di Netanyahu è di una gravità senza precedenti. Il massacro, la deportazione del popolo palestinese va fermato, la logica della guerra e del riarmo è un pericolo. I governi sospendano ogni accordo, anche commerciale, con Israele finché non ferma il massacro\”.
“,”postId”:”a600bb43-93b0-408e-a511-ae72eb02e302″,”postLink”:{“title”:”Sciopero per Gaza, cortei e manifestazioni in tutta Italia”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/09/19/sciopero-gaza-oggi-19-settembre”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/e85067127a2fdd65b44c26977dc415232c7552dc/skytg24/it/cronaca/2025/09/19/sciopero-gaza-oggi-19-settembre/palestina_bandiera_ansa.JPG?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-09-19T07:53:00.796Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T09:53:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ministro del Qatar: \”Netanyahu minaccia centrale per la pace\””,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è diventato \”una minaccia centrale per la pace e la sicurezza in Medio Oriente\” e Israele ha violato la sovranità del Qatar. A denunciarlo è il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed Abdulaziz Al-Khulifi, in un articolo pubblicato sul Washington Post in seguito all’attacco a Doha. Lo riporta il sito d’informazione israeliano Ynet. Secondo Al-Khulifi, l’attacco israeliano a Doha ha danneggiato la fiducia nel cessate il fuoco con Hamas ed è avvenuto non lontano dal \”quartier generale del Comando Centrale degli Stati Uniti\”. Al-Khulifi ha invitato la comunità internazionale a stabilire una linea rossa contro Israele, avvertendo che prendere di mira i paesi mediatori minaccia la diplomazia globale.
“,”postId”:”2262ce47-c838-4001-b303-db2cd3817310″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T07:47:26.892Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T09:47:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La Cgil in piazza per Gaza, al via scioperi e manifestazioni”,”content”:”
Giornata di mobilitazione con scioperi e manifestazioni indetta dalla Cgil per Gaza. L’iniziativa è stata decisa dal sindacato guidato da Maurizio Landini – che nel pomeriggio partecipa al corteo a Catania – ritenendo \”indispensabile una reazione forte, radicata e diffusa del mondo del lavoro, a sostegno della pace, dei diritti umani e della protezione della popolazione civile\”. Scioperi sono stati proclamati dalle diverse categorie, a fine turno, in tutti i settori non ricompresi dalla legge 146 ovvero quello che regola i servizi pubblici essenziali, dove invece sono state convocate assemblee. Incrociano le braccia per 4 ore i metalmeccanici della Fiom, gli edili della Fillea, i lavoratori del terziario della Filcams. La Filt anche ha proclamato 4 ore di sciopero per i lavoratori dei trasporti e della logistica, ad esclusione dei settori come quello ferroviario, aereo, trasporto pubblico e marittimo. Lo stop interessa quindi autisti di mezzi pesanti, addetti del settore viabilità, della gestione dei parcheggi. In Calabria sciopero di 24 ore dei portuali di Gioia Tauro. Lunedì 22 settembre giornata a rischio per il trasporto pubblico – bus, metro e treni – per lo sciopero generale nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati di base. La protesta interesserà tra gli latri il personale del gruppo Fs Italiane, dalla mezzanotte alle ore 23 di lunedì prossimo.
“,”postId”:”8b200f69-4f02-4746-aa79-276115c74c58″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T07:41:49.106Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T09:41:49+0200″,”video”:{“videoId”:”1036957″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/politica/video/tajani-riconoscere-palestina-e-lavarsi-coscienza-1036957″},”altBackground”:true,”title”:”Tajani: \”Riconoscere la Palestina è lavarsi la coscienza\”. VIDEO”,”postId”:”d3db879f-2260-4bcd-9758-b247cf1b6d02″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T07:34:15.375Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T09:34:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia, stop di Retailleau a bandiere palestinesi sui municipi”,”content”:”
Stop del ministero dell’Interno francese all’esposizione di bandiere palestinesi sui municipi e su altri edifici pubblici il 22 settembre, giorno in cui la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. La decisione presa dal dicastero di Bruno Retailleau è contenuta in una comunicazione inviata a tutti i prefetti di Francia, in vista della giornata di lunedi’. \”Il principio di neutralità del servizio pubblico vieta tali esposizioni\”, ha dichiarato Place Beauvau, chiedendo ai prefetti di \”deferire al tribunale amministrativo\” la decisione dei sindaci che decidono di esporre bandiere palestinesi sui loro municipi. Nei giorni scorsi, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia avrebbe riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina il 22 settembre, in concomitanza con l’apertura del Vertice del Futuro alle Nazioni Unite a New York.
“,”postId”:”cc743009-d6b9-45c1-bebb-a19099c44eaf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T06:58:23.745Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T08:58:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Sul nucleare l’Onu scelga la diplomazia non le sanzioni\””,”content”:”
L’Iran ha invitato le Nazioni Unite a scegliere \”la diplomazia anziché lo scontro\” prima del voto da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla reintroduzione delle sanzioni contro Teheran per il suo programma nucleare, ovvero l’attivazione del meccanismo \”snapback\” chiesto da Francia, Germania e Regno Unito, i Paesi europei firmatari dell’accordo sul nucleare del 2015. \”È quindi giunto il momento che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite intervenga e scelga la diplomazia anziché lo scontro. La posta in gioco non potrebbe essere più alta\”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che mercoledì aveva avuto un colloquio telefonico con l’alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, e con gli omologhi dei tra Paesi europei (E3). \”A nome della Repubblica Islamica dell’Iran, ieri ho presentato un piano ragionevole e attuabile alle controparti E3/UE per scongiurare una crisi inutile ed evitabile nei prossimi giorni\”, ha affermato Araghchi, come riferisce Mehr, sottolineando che Teheran ha recentemente trovato un’intesa per proseguire la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) dopo che in estate il parlamento iraniano aveva sospeso la collaborazione con l’agenzia atomica dell’Onu, in seguito al conflitto con Israele e al bombardamento dei siti nucleari iraniani da parte degli Usa. \”Invece di essere accolto con un impegno sulla sostanza di questo piano, l’Iran si trova ora di fronte a una litania di scuse e di vere e proprie distrazioni, tra cui la farsesca affermazione che il ministero degli Affari esteri non rappresenta l’intero establishment politico\”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran.
“,”postId”:”486f2a16-e863-482a-a5be-3a45045ec9a9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T06:44:53.994Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T08:44:53+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele chiude valico di Allenby dopo l’attentato di ieri”,”content”:”
L’Autorità aeroportuale israeliana dichiara chiuso fino a nuovo avviso il valico di Allenby tra la Cisgiordania e la Giordania, in seguito all’attacco di ieri in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani. Lo riporta il Times of Israel. L’autore dell’attacco con sparatoria e accoltellamento era un giordano alla guida di un camion di aiuti umanitari diretto dalla Giordania alla Striscia di Gaza. Anche il valico settentrionale del fiume Giordano è stato chiuso fino a nuovo avviso. Il valico di Rabin tra Israele e Giordania, vicino a Eilat, è aperto solo ai lavoratori, mentre il valico di Taba con l’Egitto è regolarmente operativo, secondo quanto riferito dalle autorità israeliane.
“,”postId”:”97fbff8d-64e0-4a02-8fc4-91f469f9a60d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-19T06:16:19.005Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-19T08:16:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa: \”4 palestinesi, tra cui 2 bambini, uccisi a Gaza\””,”content”:”
Almeno quattro palestinesi, tra cui due bambini, sono stati uccisi e diversi sono rimasti feriti in attacchi delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi secondo l’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche. Due bambini sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda di famiglie sfollate a ovest di Khan Younis, nel sud di Gaza. Nella Striscia centrale, un uomo è stato ucciso e altri sono rimasti feriti quando aerei israeliani hanno bombardato i pressi della vecchia Moschea a Deir al-Balah. Un altro civile è stato ucciso in un attacco con droni a ovest del campo di Nuseirat.
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\”Profondo rammarico e sconcerto per il veto degli Stati Uniti alla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza, nonostante il sostegno unanime degli altri 14 membri del Consiglio\”. Li ha espressi Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Anp Abu Mazen. Lo riporta Wafa, l’agenzia palestinese. Abu Rudeineh ha sottolineato che la bozza di risoluzione aveva ricevuto un sostegno \”schiacciante\”, con 14 paesi che chiedevano chiaramente un cessate il fuoco immediatto. \”Gli Stati Uniti hanno scelto di bloccare la risoluzione usando il loro potere di veto\”, ha affermato. Il portavoce ha avvertito che il veto degli Stati Uniti invia un messaggio pericoloso, incoraggiando Israele a continuare a commettere crimini e a sfidare il diritto e la legittimità internazionali e ha esortato l’amministrazione statunitense a riconsiderare le proprie posizioni.
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La Commissione Ue ha avanzato diverse proposte per fare pressioni su Israele in risposta all’offensiva a Gaza City. Tra queste c’è la sospensione degli accordi commerciali di favore tra Ue e Israele. Per diventare realtà serve però che il voto dei Paesi membri sul tema raggiunga la maggioranza qualificata: per Roma e Berlino sarebbe facile bloccarla. Anche di questo si è parlato nella puntata di \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24.
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La Commissione indipendente delle Nazioni Unite ha diffuso un rapporto frutto di due anni di raccolta informazioni dopo il 7 ottobre 2023. Le prove includono testimonianze, report di agenzie e indagini giornalistiche indipendenti. Centrale il dato delle vittime: oltre 58mila morti verificati al luglio 2025, in gran parte donne e bambini. Il documento sarà discusso in ottobre all’Assemblea Generale.
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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà oggi una bozza di risoluzione che potrebbe portare alla riattivazione delle sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare. Alle 10 ora di New York, le 16 in Italia, il Consiglio dovrà votare il testo sull’estensione della revoca delle sanzioni e se la risoluzione non sarà adottata saranno automaticamente reimposte le misure che erano in vigore dal 2006 al 2010.
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Gli ostaggi israeliani \”sono distribuiti nei quartieri di Gaza City e non ci cureremo delle loro vite finché Netanyahu deciderà di ucciderli. L’inizio dell’operazione criminale a Gaza City e la sua espansione significano che il nemico non otterrà un solo prigioniero, vivo o morto\”. Lo affermano le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, citate da Al Jazeera. \”Il nemico sta entrando in una guerra di logoramento che gli costerà un numero aggiuntivo di morti e prigionieri catturati\”, hanno aggiunto. \”Diciamo alla leadership nemica che Gaza non sarà un bersaglio facile per il vostro esercito\”.
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Gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dai dieci membri non permanenti su Gaza, rimanendo ancora una volta isolati. Il testo – che ha ottenuto 14 sì’ e il solo no americano – chiede a Israele di \”revocare immediatamente e incondizionatamente tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza\” e di garantirne la distribuzione sicura e senza ostacoli. Chiede poi un \”cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente\” a Gaza, e il \”rilascio incondizionato, dignitoso e immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas\”.
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L’esercito israeliano ha avvertito che continuerà ad usare “una forza senza precedenti” a Gaza City, dove sta conducendo una massiccia offensiva “contro Hamas e altre organizzazioni terroristiche”, invitando di nuovo la popolazione ad evacuare verso il sud.
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen potrà parlare alla settimana di alto livello dell’Assemblea Generale Onu in videoconferenza. Lo ha deciso l’Assemblea Generale dopo che l’amministrazione di Donald Trump gli ha negato il visto per arrivare a New York.
Gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dai dieci membri non permanenti su Gaza, rimanendo ancora una volta isolati. Il testo – che ha ottenuto 14 sì’ e il solo no americano – chiede a Israele di “revocare immediatamente e incondizionatamente tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza” e di garantirne la distribuzione sicura e senza ostacoli. Chiede poi un “cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente” a Gaza, e il “rilascio incondizionato, dignitoso e immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas”.
Gli ostaggi israeliani “sono distribuiti nei quartieri di Gaza City e non ci cureremo delle loro vite finché Netanyahu deciderà di ucciderli. L’inizio dell’operazione criminale a Gaza City e la sua espansione significano che il nemico non otterrà un solo prigioniero, vivo o morto”. Lo affermano le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, citate da Al Jazeera.
Secondo le ultime stime dell’Idf, circa 480.000 palestinesi sono finora fuggite da Gaza City, dirigendosi verso il sud della Striscia.
“Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più”. Così Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ufficializza dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, la partenza di 42 barche dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, assieme ad altre sei salpate dalla Grecia.
Gli approfondimenti:
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meno di un minuto fa
“Noi partecipiamo alle tante
iniziative che si promuovono su questo tema. Sono anche
d’accordo con il presidente della Regione, Michele de Pascale,
il suo intervento sulla Fiera di Rimini e, piu’ in generale, sul
fatto che occorre interrompere ogni rapporto con il governo di
Israele”. Cosi’ il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Il
governatore emiliano-romagnolo, in accordo con il sindaco di
Rimini, Jamil Sadegholvaad, vuole escludere gli espositori
israeliani dalla fiera Ttg di Rimini dedicata al turismo. Anche
sulla Fiera di Bologna, assicura Lepore, “ovviamente saremo
conseguenti”. Lepore sta partecipando alla manifestazione in
corso a Bologna, organizzata dalla Cgil “per fermare il
genocidio a Gaza”, indetta insieme a uno sciopero di quattro ore
in uscita.
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7 minuti fa
“Ai paesi arabi dei
palestinesi non e’ mai interessato nulla”. Cosi’ il Patriarca di
Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa intervenendo in collegamento
al festival Open di Parma. I palestinesi “sono gia’ da tempo gli
‘zingari’ del mondo arabo”, ha sottolineato il cardinale
rispondendo a una domanda su un possibile paragone con i sinti e
i rom sterminati durante l’Olocausto. “Ci sono 5 milioni di
palestinesi, senza contare i profughi fuori. Non hanno alcun
diritto piu’ basilare: spostarsi, andare all’ospedale, andare
scuola, trovare lavoro. E non hanno una certezza che potranno
continuare a vivere nella casa dove sono nati. E’ negato loro il
diritto non soltanto personale, ma anche come popolo, come
comunita’, come nazione: e’ evidente che in questo momento sono
gli zingari, comunque sono i negletti di questo tempo qui in
Medio Oriente”.
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15 minuti fa
“Il programma nucleare iraniano non verrà distrutto con le bombe o fermato dalle sanzioni. La porta della diplomazia non è chiusa ma sarà l’Iran e non i suoi avversari a decidere su quali basi negoziare”. Lo ha detto l’ambasciatore iraniano all’Onu, Amir Saeid Iravani, dopo la decisione del Consiglio di Sicurezza Onu di reimporre le sanzioni a Teheran per il suo programma nucleare. “L’azione di oggi è non necessaria e illegale, le responsabilità per le sue gravi conseguenze sono in capo a Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna che hanno costruito le accuse contro l’Iran”, ha aggiunto, sottolineando che “la diplomazia si porta avanti attraverso il dialogo, non attraverso la pressione e l’intimidazione”
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24 minuti fa
La decisione statunitense di negare il
visto per la partecipazione all’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite al presidente dell’Autorita’ Nazionale Palestinese, Abu
Mazen, e’ “scandalosa”. Lo ha dichiarato il rappresentante
permanente russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, al
canale televisivo Rossiya-24.
“Si tratta, ovviamente, di un caso scandaloso. In questo caso,
gli americani stanno palesemente violando i loro obblighi in
qualita’ di Paese ospitante”, ha affermato il diplomatico,
“l’obiettivo e’ evidente. E’, naturalmente, politico, perche’ il
22 settembre si terra’ la continuazione della conferenza
organizzata da Francia e Arabia Saudita, la cui prima parte si
e’ tenuta a fine giugno, volta a trovare una soluzione
bilaterale”. “E’ chiaro che il rifiuto del visto e’ un tentativo
di limitare la possibilita’ della delegazione palestinese di
partecipare pienamente a questa sessione”, ha detto ancora
Nebenzya.
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29 minuti fa
“Cosa accade a Gaza o
cosa accade in Cisgiordania interessa a una piccola nicchia
della societa’ israeliana e questo e’ il dramma in corso in
questo momento”. Cosi’ il Patriarca di Gerusalemme Pierbattosta
Pizzaballa, intervenendo in collegamento al festival Open di
Parma. In Israele “si vuole la fine della guerra perche’ ci sono
troppi morti, anche la situazione economica comincia a farsi
sentire, centinaia di migliaia di soldati di riserva che non
vanno a lavorare, e la paura che possano non tornare, ogni
giorno ci sono 4-5 morti anche tra gli israeliani… “. Il
cardinale ha confermato che anche nelle manifestazioni di
protesta in Israele per porre fine alla guerra, si vuole solo
“la liberazione degli ostaggi, che i soldati tornino a casa”.
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32 minuti fa
Il servizio antiterrorismo iracheno afferma che un alto dirigente dell’ISIS e’ stato ucciso durante un’operazione di sicurezza in Siria condotta in coordinamento con la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Lo scrive Al Arabiya.Un alto dirigente del gruppo
terroristico ISIS in Siria, responsabile dell’attacco
all’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran a Beirut nel
2013, sarebbe stato ucciso. Lo conferma l’agenzia iraniana Irna.
Secondo i media arabi, il servizio antiterrorismo iracheno ha
annunciato oggi che, in un’operazione coordinata con la
coalizione internazionale, e’ stato ucciso Abdul Rahman
al-Halabi, un importante leader del gruppo terroristico ISIS,
sul suolo siriano.
Al-Halabi era il capo delle operazioni esterne e della sicurezza
del gruppo terroristico ISIS e ne era responsabile della
pianificazione. Al-Halabi era dietro l’attentato all’ambasciata
della Repubblica islamica dell’Iran in Libano.
Il 19 novembre 2013, due attentatori suicidi takfiri attaccarono
l’ambasciata iraniana a Beirut, facendosi esplodere di fronte
all’ambasciata e provocando la morte di 23 persone, tra cui
Ebrahim Ansari, addetto culturale, e il ferimento di altre 146.
All’epoca, il gruppo terroristico noto come “Abdullah Azzam”, un
gruppo takfiri affiliato ad Al-Qaeda, rivendico’ la
responsabilita’ di questo attacco.
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57 minuti fa
L’ambasciatore iraniano alle
Nazioni Unite ha reagito duramente al voto del Consiglio di
sicurezza per reintrodurre sanzioni a Teheran. “La decisione di
oggi e’ affrettata, inutile e illegale. L’Iran non riconosce
alcun obbligo di attuarla”, ha detto Amir Saeid Iravani
intervenendo al Consiglio di sicurezza. Quella adottata dai
paesi europei e dagli Usa e’ una “politica di coercizione”, ha
aggiunto.
58 minuti fa
“Abbiamo raggiunto un accordo con le autorità dei paesi dell’area per aprire un corridoio per i giovani universitari di Gaza che hanno vinto le borse di studio e possono venire a studiare in Italia. In primi arriveranno entro la fine di settembre. Arriveremo a un centinaio di studenti” complessivamente. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani in un intervento alla terza edizione di “60 under 30” all’Università Link, iniziativa promossa dall’associazione La Giovane Roma e dal magazine Politica, con la media partnership de L’Espresso.
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58 minuti fa
Il rappresentante della Russia presso l’Onu, Vasily Nebenzya, ha dichiarato che Mosca si oppone alla reimposizione delle sanzioni contro l’Iran: lo scrive l’agenzia Interfax. “Non riconosciamo il reclamo presentato da Berlino, Londra e Parigi al Consiglio di sicurezza ai sensi della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza”, ha affermato Nebenzya secondo Interfax. “I tentativi dei paesi europei di presentare la situazione in modo tale da attribuirgli il diritto di avvalersi delle disposizioni punitive della risoluzione senza adempiere alla propria parte di obblighi sono ipocriti e insostenibili sia dal punto di vista giuridico che politico”, ha affermato ancora il rappresentante di Mosca stando all’agenzia di stampa russa.
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17:24
“Certamente non
risolveremo il problema ma resteremo sempre una spina nel fianco
ed e’ bene cosi’ perche’ questo deve far ricordare a tutti che
quello che sta accadendo non e’ umanamente accettabile”. Cosi’
il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa,
intervenendo al festival di Open a Parma, riguardo ai movimenti
pro Gaza. “Quello che stanno facendo tutti i movimenti – chi
piu’ chi meno, anche io ho qualche perplessita’ – sono
importanti perche’ tengono viva una coscienza”, ha sottolineato
il cardinale. “Il mondo non va avanti soltanto grazie alle
decisioni dei potenti, il mondo si regge anche sulla coscienza
dei popoli. Quello che vedo un po’ in tutto il mondo e’ la
coscienza di popolo, la societa’ civile in generale e’ viva e
tiene viva l’attenzione”, ha aggiunto Pizzaballa.
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17:22
“Il fascismo l’hanno un po’ quasi
dimenticato, adesso il cavallo di battaglia e’ diventato Gaza e
a tutti i costi devono fare finta di non vedere l’equilibrio del
governo, che ha detto a chiare lettere che la reazione di
Israele e’ eccessiva e da condannare negli eccessi, ma che i
presupposti di quello che sta accadendo a Gaza non possono
essere sottovalutati”. Lo ha detto Ignazio la Russa a ‘Portino
Talks’.
Se in Italia accadesse un 7 Ottobre? “Penso – risponde il
presidente del Senato – che perfino la pavida Italia degli
ultimi decenni reagirebbe, magari in modo non troppo scomposto.
Non si puo’ giudicare quello che sta avvenendo in Medio Oriente,
senza ricordare quello che lo ha fatto partire e lo ha fatto
durare”. “Sarebbe bastato che avessero restituito gli ostaggi,
almeno quelli vivi, e Israele non avrebbe avuto alibi per
continuare”, ha osservato ancora.
NNNN
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17:19
“Abbiamo cercato con tutti i mezzi di trovare un’alternativa” al ripristino delle sanzioni all’Iran, ha detto l’ambasciatore francese all’Onu, Jérôme Bonnafont. “Non abbiamo altra scelta che continuare la procedura di snapback, che porterà al ripristino il 28 settembre delle sanzioni adottate prima del 2015 contro l’Iran”, ha aggiunto. Allo stesso tempo, Bonnafont ha insistito sul fatto che l’offerta di Francia, Gran Bretagna e Germania di raggiungere una soluzione negoziata entro la fine della prossima settimana rimane sul tavolo.
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17:15
“Non possiamo sottovalutare i presupposti di ciò che sta succedendo a Gaza” ovvero “quando terroristi armati sono sbucati da sottoterra uccidendo e sequestrando cittadini innocenti. Però sarebbe bastato che Hamas avesse restituito gli ostaggi, i vivi e i morti, e Israele non avrebbe avuto più alibi per continuare la guerra”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa intervenendo all’apertura di Portofino Talk, evento in corso a cura di Philia Associates e comune di Portofino.
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17:12
Il governo libanese ha riferito dell’uccisione di due persone nel sud del Libano a seguito di raid aerei israeliani. L’attacco è avvenuto nella zona di Tebnine, a est della città di Tiro, 90 km a sud di Beirut. Nell’attacco ci sono almeno 11 feriti. Non sono state ancora rese note le identità delle vittime.
17:11
“Il pericolo e’ reale.
Non abbiamo avuto alcuna rassicurazione, i bombardamenti sono
molto forti e hanno un impatto d’urto potente. Basta un
bombardamento vicino e l’onda d’urto spazza via tutto”. Cosi’ il
Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, intervenendo
al festival di Open a Parma, riguardo alla Chiesa della Sacra
Famiglia di Gaza, unica parrocchia cattolica nella Striscia.
“Sono molto preoccupati, sono sereni, per quanto possano
esserlo”, ha detto il cardinale. “I bombardamenti si avvicinano,
Internet (unico modo per comunicare con il resto del mondo) va e
viene… “. Il porporato ha poi confermato che tutti hanno
ricevuto l’ordine di evacuazione ma solo una decina di persone
ha abbandonato la zona. “Il cibo scarseggia ma non sanno dove
andare. Ci sono disabili, malati e anziani che non possono
partire”.
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17:07
Dopo il via libera del Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite al ripristino delle sanzioni
contro l’Iran, Israele ha sollecitato la comunita’
internazionale a impedire che Teheran si doti di armi nucleari.
“Il programma nucleare iraniano non e’ concepito per scopi
pacifici”, ha scritto su X il ministro degli Esteri, Gideon
Sa’ar.
Un Iran dotato di armi nucleari significherebbe che il regime
piu’ pericoloso possiede l’arma piu’ pericolosa e
comprometterebbe drasticamente la stabilita’ e la sicurezza
globali. L’obiettivo della comunita’ internazionale deve restare
immutato: impedire all’Iran di acquisire capacita’ nucleari”, ha
ammonito.
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17:00
“La Russia chiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato” nella Striscia di Gaza, “il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, un accesso umanitario senza ostacoli e la ripresa del processo di pace su una base giuridica internazionale nota e universalmente riconosciuta”: lo ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota ripresa dall’agenzia Ria Novosti.
16:58
“A Gaza City le truppe dell’Idf continuano a espandere le attività, mentre a Khan Yunis e Rafah continuano a operare contro le minacce terroristiche”. Lo riferisce l’esercito israeliano sui social, aggiungendo che “oltre dieci terroristi sono stati eliminati e più di 20 siti infrastrutturali militari sono stati smantellati”. Tra questi, “Mahmoud Yusuf Abu Alkhir, vice capo dell’intelligence militare del battaglione Bureij di Hamas, è stato eliminato in un attacco dell’Idf nel nord di Gaza”.
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16:57
“Il desiderio della fine
della guerra c’e’ da parte della maggior parte della popolazione
israeliana ma questo non significa che chi vuole la fine della
guerra, necessariamente vuole la pace con i palestinesi. Sono
due cose abbastanza diverse. Sono stanchi ma non significa che
ci sia un desiderio di risoluzione”. Cosi’ il Patriarca di
Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, intervenendo al festival di
Open a Parma.
16:56
“Realisticamente sembra che ci sia poco da fare, perché le grandi istituzioni, il Governo israeliano, gli Stati Uniti ma anche i Paesi arabi non sembrano seriamente interessati a porre fine questa situazione. Quindi, umanamente e realisticamente, non vedo che le cose possano cambiare a breve termine”. Così commenta la guerra a Gaza il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in collegamento dalla Giordania con il festival di Open in corso a Parma. Il patriarca latino di Gerusalemme aggiunge: “Se anche dovesse finire oggi, questa guerra non sarà comunque la fine del conflitto e le conseguenze le pagheremo ancora per moltissimo tempo anche nella comunità Internazionale. Le ferite, la sfiducia, il rancore che l’odio che hanno creato resteranno ancora per molto tempo”, chiosa.
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16:51
Poliziotti e militari israeliani hanno
rinvenuto diversi fucili d’assalto e componenti per armi da
fuoco nei pressi del valico di Allenby, al confine con la
Giordania, dove ieri e’ avvenuto un attacco costato la vita a
due soldati. Durante i controlli a sud del valico, poco dopo
l’attentato, le forze di sicurezza hanno trovato una borsa
contenente diverse armi da fuoco destinate a essere introdotte
clandestinamente in Israele attraverso la Cisgiordania.
16:45
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu
si e’ recato in visita nella sede centrale Shin Bet e ha
incontrato il capo ad interim e gli alti dirigenti dell’agenzia
d’intelligence interna per un brindisi in vista di Rosh
Hashanah, il capodanno ebraico, che quest’anno cade il 22
settembre. Come riferisce Yedioth Ahronoth, il leader israeliano
ha discusso delle prossime sfide in vari ambiti e ha fatto le
sue congratulazioni per l’attivita’ dell’agenzia.
Lo Shin Bet e’ attualmente guidato da un capo ad interim dopo le
dimissioni di Ronen Bar lo scorso giugno, giunte al termine di
un’intensa battaglia con il governo. Netanyahu come successore
ha indicato David Zini, la cui nomina verra’ valutata a breve
dalla commissione ad hoc.
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16:34
Il Consiglio di Sicurezza Onu ha dato il via libera al ripristino delle sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare. I Quindici hanno bocciato (con 4 voti a favore, 9 contrari e 2 astensioni) una bozza di risoluzione che avrebbe permesso di estendere la revoca delle sanzioni decisa con l’accordo del 2015. Ciò significa che le sanzioni contro l’Iran saranno reintrodotte a mezzanotte del 28 settembre, a meno che non venga raggiunto un accordo all’ultimo minuto durante la settimana di alto livello dell’Assemblea Generale.
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16:28
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen potrà parlare alla settimana di alto livello dell’Assemblea Generale Onu in videoconferenza. Lo ha deciso l’Assemblea Generale dopo che l’amministrazione di Donald Trump gli ha negato il visto per arrivare a New York. Gli Stati Uniti hanno negato o revocato i visti a circa 80 palestinesi, tra cui quello di Abu Mazen, che avevano in programma di partecipare all’Assemblea Generale Onu la settimana prossima, quando diversi Paesi si stanno preparando a riconoscere uno Stato palestinese (il summit ospitato da Francia e Arabia Saudita si terrà lunedì).
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16:17
Almeno 29 persone sono state uccise da stamattina nella Striscia di Gaza a causa degli incessanti attacchi militari israeliani. Almeno 15 persone sono state uccise a Gaza City. Tra le vittime ci sono anche due palestinesi in cerca di aiuti, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti dell’ospedale Nasser nel sud di Gaza
15:59
Quasi 9.000 israeliani hanno firmato una petizione a sostegno della richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese in vista del prossimo vertice co-presieduto da Arabia Saudita e Francia il 22 settembre a New York, in cui è atteso il riconoscimento formale da parte di Gran Bretagna, Francia, Canada, Australia e Belgio. Lo riferisce Times of Israel, riportando l’iniziativa intitolata “No alla guerra, sì al riconoscimento!” organizzata da Zazim – Community Action, un movimento israeliano composto da ebrei e arabi che lavorano insieme per la democrazia e l’uguaglianza.
“Siamo cittadini di Israele che si oppongono al proseguimento
della guerra a Gaza e crediamo nella pace. Invitiamo le nazioni
del mondo a riconoscere la Palestina durante l’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite”, si legge nel documento, definendo “il riconoscimento un fatto compiuto” che “è anche nell’interesse di Israele”. Gli organizzatori mirano a presentare 10.000 firme di israeliani all’Assemblea Generale dell’Onu la prossima settimana per “mostrare al mondo che esiste una voce israeliana forte e chiara che si oppone a una guerra senza fine e si aspetta un intervento internazionale per porre fine alla guerra e portare la pace”.
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15:15
Almeno 33 palestinesi sono stati uccisi e 146 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nell’ultimo giorno. Lo riferisce il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, aggiungendo di aver registrato anche quattro decessi dovuti a malnutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui un minorenne. Il numero totale dei morti per fame dall’inizio della guerra di Israele a Gaza a 440, tra cui 147 minorenni.
13:27
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato di uccidere il leader degli Houthi, dopo gli attacchi missilistici e con droni di ieri. “Abdul-Malik al-Houthi, il tuo momento arriverà. Sarai mandato a incontrare il tuo governo in seduta plenaria e tutti i membri eliminati dell’asse del male che attendono nelle profondità dell’inferno”, ha scritto Katz su X. “La bandiera degli Houthi con su scritto lo slogan ‘Morte a Israele, maledizione sugli ebrei’ sarà sostituita dalla bandiera israeliana blu e bianca che sventolerà sulla capitale dello Yemen unito”, ha aggiunto Katz.
Il 28 agosto un attacco israeliano nello Yemen ha ucciso il primo ministro del governo Houthi e almeno altri 11 altri ministri. Ieri, un drone esplosivo degli Houthi ha colpito un hotel nella città più meridionale di Israele, Eilat. Altri due droni sono stati intercettati, insieme a un missile balistico. Dal 18 marzo, quando le Idf hanno ripreso l’offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza, gli Houthi nello Yemen hanno lanciato 87 missili balistici e almeno 40 droni contro Israele.-
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12:26
L’esercito israeliano ha dichiarato che continuerà ad usare “una forza senza precedenti” a Gaza City, nel territorio palestinese settentrionale, dove sta conducendo una massiccia offensiva, invitando la popolazione a evacuare. “Le forze israeliane continueranno le loro operazioni con una forza senza precedenti contro Hamas e altre organizzazioni terroristiche”, ha dichiarato il portavoce di lingua araba, il colonnello Avichay Adraee, su X, invitando la popolazione a evacuare e “unirsi alle centinaia di migliaia di residenti che sono stati evacuati nella zona umanitaria nel sud” della Striscia di Gaza devastata dalla guerra.
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12:01
L’arresto di tre palestinesi che producevano razzi in Cisgiordania dimostra il “pericolo di uno ‘Stato palestinese'”. Cosi’ il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha commentato la notizia dello smantellamento della cellula vicino Ramallah, puntando il dito contro l’Autorità nazionale palestinese che “non sta combattendo il terrorismo”.
11:25
Israele ha chiuso l’unica via di accesso tra la Cisgiordania e la Giordania, il giorno dopo che un autista che trasportava aiuti umanitari dalla Giordania a Gaza ha aperto il fuoco e ucciso due militari israeliani. Lo riporta Haaretz. L’Autorità aeroportuale israeliana, che gestisce il ponte di Allenby, ha annunciato che rimarrà chiuso fino a nuovo avviso. Anche i due valichi tra Israele e la Giordania sono stati interessati: il valico del fiume Giordano a nord è stato chiuso, mentre il valico di Rabin a sud è rimasto aperto solo per i lavoratori.
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10:52
Durante una riunione del gabinetto di sicurezza tenutasi ieri, il primo ministro Benyamin Netanyahu avrebbe attribuito alla Giordania la responsabilità dell’attacco mortale al valico di Allenby, commesso da un camionista giordano che trasportava aiuti diretti a Gaza. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan, il premier ha detto ai ministri che desidera che vengano introdotti nuovi protocolli di sicurezza per i camion degli aiuti umanitari in arrivo dalla Giordania. Lo riporta il Times of Israel. “Chiedo che d’ora in poi gli autisti passino attraverso i metal detector e che i camion vengano ispezionati accuratamente”, ha dichiarato Netanyahu. “Era responsabilità della Giordania impedire l’attacco, e non l’ha fatto”, ha aggiunto.
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10:47
“Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più”. Così Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ufficializza dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, la partenza di 42 barche dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, assieme ad altre sei salpate dalla Grecia.
10:42
“La situazione continua ad essere molto grave in tutta la Striscia di Gaza con i bombardamenti. Continua una situazione di guerra e continua la morte che già si è portata via decine di migliaia di persone: sono stati uccisi più di 18mila bambini e gli ostaggi ancora non hanno sperimentato il diritto di vivere in libertà, i feriti e gli ammalati non hanno ancora possibilità di cura perché all’ospedale manca tutto. Le armi hanno preso il sopravvento”. Così padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, in un videomessaggio fatto ascoltare in Duomo prima dell’inizio delle celebrazioni di San Gennaro. Ad annunciare la messa in onda del messaggio, un commosso arcivescovo di Napoli, cardinale Domenico Battaglia.
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10:36
L’Onu ha condannato la serie di attacchi israeliani nel sud del Libano, definendoli violazioni della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Nelle ultime ore l’aviazione israeliana ha intensificato i suoi raid sul sud del Libano nonostante l’accordo del cessate il fuoco raggiunto lo scorso novembre. “Tali azioni mettono a rischio la fragile stabilità raggiunta lo scorso novembre e minano la fiducia dei civili nella possibilità di una soluzione pacifica del conflitto”, si legge nel comunicato di Unifil, la missione militare Onu schierata nel sud del Libano dal 1978 e di cui fanno parte un migliaio di italiani. “I caschi blu di Unifil, insieme all’esercito libanese, continuano a operare sul campo per ripristinare la stabilità lungo la Linea Blu”, prosegue il comunicato in riferimento alla linea di demarcazione tra Libano e Israele. “Gli attacchi hanno costretto i caschi blu di due postazioni a rifugiarsi nei bunker, mettendo in pericolo la vita di soldati libanesi, caschi blu e civili”. In questo senso, “le Nazioni Unite chiedono alle Forze di Difesa Israeliane (Idf) di astenersi da ulteriori attacchi e di ritirarsi completamente dal territorio libanese”.
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10:30
Secondo le ultime stime dell’Idf, circa 480.000 palestinesi sono finora fuggite da Gaza City, dirigendosi verso il sud della Striscia. Si stima che circa un milione di palestinesi risiedessero a Gaza City prima che l’Idf lanciasse una grande offensiva contro Hamas nella zona.
©IPA/Fotogramma
10:18
È la giornata dello stop proclamato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, – che nel pomeriggio partecipa al corteo a Catania – secondo cui quello che sta succedendo a Gaza con “un’azione di vera e propria occupazione da parte del governo di Netanyahu è di una gravità senza precedenti. Il massacro, la deportazione del popolo palestinese va fermato, la logica della guerra e del riarmo è un pericolo. I governi sospendano ogni accordo, anche commerciale, con Israele finché non ferma il massacro”.
09:53
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è diventato “una minaccia centrale per la pace e la sicurezza in Medio Oriente” e Israele ha violato la sovranità del Qatar. A denunciarlo è il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed Abdulaziz Al-Khulifi, in un articolo pubblicato sul Washington Post in seguito all’attacco a Doha. Lo riporta il sito d’informazione israeliano Ynet. Secondo Al-Khulifi, l’attacco israeliano a Doha ha danneggiato la fiducia nel cessate il fuoco con Hamas ed è avvenuto non lontano dal “quartier generale del Comando Centrale degli Stati Uniti”. Al-Khulifi ha invitato la comunità internazionale a stabilire una linea rossa contro Israele, avvertendo che prendere di mira i paesi mediatori minaccia la diplomazia globale.
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09:47
Giornata di mobilitazione con scioperi e manifestazioni indetta dalla Cgil per Gaza. L’iniziativa è stata decisa dal sindacato guidato da Maurizio Landini – che nel pomeriggio partecipa al corteo a Catania – ritenendo “indispensabile una reazione forte, radicata e diffusa del mondo del lavoro, a sostegno della pace, dei diritti umani e della protezione della popolazione civile”. Scioperi sono stati proclamati dalle diverse categorie, a fine turno, in tutti i settori non ricompresi dalla legge 146 ovvero quello che regola i servizi pubblici essenziali, dove invece sono state convocate assemblee. Incrociano le braccia per 4 ore i metalmeccanici della Fiom, gli edili della Fillea, i lavoratori del terziario della Filcams. La Filt anche ha proclamato 4 ore di sciopero per i lavoratori dei trasporti e della logistica, ad esclusione dei settori come quello ferroviario, aereo, trasporto pubblico e marittimo. Lo stop interessa quindi autisti di mezzi pesanti, addetti del settore viabilità, della gestione dei parcheggi. In Calabria sciopero di 24 ore dei portuali di Gioia Tauro. Lunedì 22 settembre giornata a rischio per il trasporto pubblico – bus, metro e treni – per lo sciopero generale nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati di base. La protesta interesserà tra gli latri il personale del gruppo Fs Italiane, dalla mezzanotte alle ore 23 di lunedì prossimo.
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09:41
09:34
Stop del ministero dell’Interno francese all’esposizione di bandiere palestinesi sui municipi e su altri edifici pubblici il 22 settembre, giorno in cui la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. La decisione presa dal dicastero di Bruno Retailleau è contenuta in una comunicazione inviata a tutti i prefetti di Francia, in vista della giornata di lunedi’. “Il principio di neutralità del servizio pubblico vieta tali esposizioni”, ha dichiarato Place Beauvau, chiedendo ai prefetti di “deferire al tribunale amministrativo” la decisione dei sindaci che decidono di esporre bandiere palestinesi sui loro municipi. Nei giorni scorsi, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia avrebbe riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina il 22 settembre, in concomitanza con l’apertura del Vertice del Futuro alle Nazioni Unite a New York.
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08:58
L’Iran ha invitato le Nazioni Unite a scegliere “la diplomazia anziché lo scontro” prima del voto da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla reintroduzione delle sanzioni contro Teheran per il suo programma nucleare, ovvero l’attivazione del meccanismo “snapback” chiesto da Francia, Germania e Regno Unito, i Paesi europei firmatari dell’accordo sul nucleare del 2015. “È quindi giunto il momento che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite intervenga e scelga la diplomazia anziché lo scontro. La posta in gioco non potrebbe essere più alta”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che mercoledì aveva avuto un colloquio telefonico con l’alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, e con gli omologhi dei tra Paesi europei (E3). “A nome della Repubblica Islamica dell’Iran, ieri ho presentato un piano ragionevole e attuabile alle controparti E3/UE per scongiurare una crisi inutile ed evitabile nei prossimi giorni”, ha affermato Araghchi, come riferisce Mehr, sottolineando che Teheran ha recentemente trovato un’intesa per proseguire la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) dopo che in estate il parlamento iraniano aveva sospeso la collaborazione con l’agenzia atomica dell’Onu, in seguito al conflitto con Israele e al bombardamento dei siti nucleari iraniani da parte degli Usa. “Invece di essere accolto con un impegno sulla sostanza di questo piano, l’Iran si trova ora di fronte a una litania di scuse e di vere e proprie distrazioni, tra cui la farsesca affermazione che il ministero degli Affari esteri non rappresenta l’intero establishment politico”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran.
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08:44
L’Autorità aeroportuale israeliana dichiara chiuso fino a nuovo avviso il valico di Allenby tra la Cisgiordania e la Giordania, in seguito all’attacco di ieri in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani. Lo riporta il Times of Israel. L’autore dell’attacco con sparatoria e accoltellamento era un giordano alla guida di un camion di aiuti umanitari diretto dalla Giordania alla Striscia di Gaza. Anche il valico settentrionale del fiume Giordano è stato chiuso fino a nuovo avviso. Il valico di Rabin tra Israele e Giordania, vicino a Eilat, è aperto solo ai lavoratori, mentre il valico di Taba con l’Egitto è regolarmente operativo, secondo quanto riferito dalle autorità israeliane.
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08:16
Almeno quattro palestinesi, tra cui due bambini, sono stati uccisi e diversi sono rimasti feriti in attacchi delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi secondo l’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche. Due bambini sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda di famiglie sfollate a ovest di Khan Younis, nel sud di Gaza. Nella Striscia centrale, un uomo è stato ucciso e altri sono rimasti feriti quando aerei israeliani hanno bombardato i pressi della vecchia Moschea a Deir al-Balah. Un altro civile è stato ucciso in un attacco con droni a ovest del campo di Nuseirat.
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08:08
“Profondo rammarico e sconcerto per il veto degli Stati Uniti alla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza, nonostante il sostegno unanime degli altri 14 membri del Consiglio”. Li ha espressi Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Anp Abu Mazen. Lo riporta Wafa, l’agenzia palestinese. Abu Rudeineh ha sottolineato che la bozza di risoluzione aveva ricevuto un sostegno “schiacciante”, con 14 paesi che chiedevano chiaramente un cessate il fuoco immediatto. “Gli Stati Uniti hanno scelto di bloccare la risoluzione usando il loro potere di veto”, ha affermato. Il portavoce ha avvertito che il veto degli Stati Uniti invia un messaggio pericoloso, incoraggiando Israele a continuare a commettere crimini e a sfidare il diritto e la legittimità internazionali e ha esortato l’amministrazione statunitense a riconsiderare le proprie posizioni.
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08:02
La Commissione Ue ha avanzato diverse proposte per fare pressioni su Israele in risposta all’offensiva a Gaza City. Tra queste c’è la sospensione degli accordi commerciali di favore tra Ue e Israele. Per diventare realtà serve però che il voto dei Paesi membri sul tema raggiunga la maggioranza qualificata: per Roma e Berlino sarebbe facile bloccarla. Anche di questo si è parlato nella puntata di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24.
07:42
07:35
La Commissione indipendente delle Nazioni Unite ha diffuso un rapporto frutto di due anni di raccolta informazioni dopo il 7 ottobre 2023. Le prove includono testimonianze, report di agenzie e indagini giornalistiche indipendenti. Centrale il dato delle vittime: oltre 58mila morti verificati al luglio 2025, in gran parte donne e bambini. Il documento sarà discusso in ottobre all’Assemblea Generale.
07:26
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà oggi una bozza di risoluzione che potrebbe portare alla riattivazione delle sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare. Alle 10 ora di New York, le 16 in Italia, il Consiglio dovrà votare il testo sull’estensione della revoca delle sanzioni e se la risoluzione non sarà adottata saranno automaticamente reimposte le misure che erano in vigore dal 2006 al 2010.
07:14
Gli ostaggi israeliani “sono distribuiti nei quartieri di Gaza City e non ci cureremo delle loro vite finché Netanyahu deciderà di ucciderli. L’inizio dell’operazione criminale a Gaza City e la sua espansione significano che il nemico non otterrà un solo prigioniero, vivo o morto”. Lo affermano le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, citate da Al Jazeera. “Il nemico sta entrando in una guerra di logoramento che gli costerà un numero aggiuntivo di morti e prigionieri catturati”, hanno aggiunto. “Diciamo alla leadership nemica che Gaza non sarà un bersaglio facile per il vostro esercito”.
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07:09
Gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dai dieci membri non permanenti su Gaza, rimanendo ancora una volta isolati. Il testo – che ha ottenuto 14 sì’ e il solo no americano – chiede a Israele di “revocare immediatamente e incondizionatamente tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza” e di garantirne la distribuzione sicura e senza ostacoli. Chiede poi un “cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente” a Gaza, e il “rilascio incondizionato, dignitoso e immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas”.
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