“Proclamiamo lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza”. A partire da dopodomani, venerdì 26 settembre, “creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze”, annuncia il sindacato Usb nazionale, che sottolinea come Roma avrà un ruolo importante per l’iniziativa: “A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma, piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova, nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti. Ogni territorio decida la sua piazza, facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina”.
Il video della manifestazione di lunedì scorso
Roma, dunque, dopo la giornata di lunedì, ne potrebbe vivere un’altra a sostegno della Palestina. Lo scorso 22 settembre la marea umana ha bloccato la città da Termini fino alla Tangenziale est. Un appello che il sindacato di base lancia assieme a organizzazioni di studenti e giovani palestinesi dopo che la Flotilla è stata presa di mira da una serie di attacchi, “quindi si tratta di fatto di un atto di guerra in piena regola anche nei confronti del nostro Paese”. Motivo per cui l’Usb chiama alla mobilitazione in tutte le città già oggi.
“L’enorme riuscita dello sciopero generale di lunedì 22 settembre ci dice che tanta parte del Paese sostiene le ragioni della Global Sumud Flotilla e del popolo palestinese” e ora, per Usb, “c’è bisogno di organizzare tante piazze in tutto il Paese dove seguire il viaggio verso Gaza della Flotilla e da cui promuovere la mobilitazione ogni volta che serve. È l’Italia che deve diventare una sola Piazza Gaza”. E oltre a questo, Usb conferma la decisione di proclamare un nuovo sciopero generale “se la situazione dovesse precipitare. La parola d’ordine ‘Blocchiamo tutto’ è sempre più una necessità”.
Il 4 ottobre, inoltre, è prevista a Roma una manifestazione nazionale, quella già calendarizzata, a Porta San Paolo alle 14.30. Subito, sull’agitazione permanente, arriva il commento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Da irresponsabili. Non permetteremo che blocchino il Paese e lo portino nel caos”.