In Italia, circa il 15% dell’energia elettrica è prodotta da centrali idroelettriche che sfruttano l’acqua come bene pubblico. Le concessioni per l’uso di questa risorsa sono state prorogate più volte, alcune durano da oltre 100 anni, senza gare pubbliche né concorrenza. Le aziende energetiche – tra cui Enel, Edison, Iren e A2A – pagano canoni molto bassi alle regioni, nonostante ricavi miliardari. Solo Enel, nel Veneto, incassa circa 800 milioni di euro l’anno. La Commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto delle regole sulla concorrenza, ma i governi italiani continuano a prorogare le concessioni, ignorando gli impegni presi con l’UE.

Quindi le regioni perdono centinaia di milioni di euro in canoni non pagati (207 milioni in Lombardia, 100 in Piemonte, 30 solo a Belluno); dall’altro, il prezzo dell’energia resta altissimo.

by mirkul

11 comments
  1. Una vicenda che non conoscevo, per carità tutti gli interventi che bisogna fare su tassisti e balneari, ma qui si sta parlando di multinazionali che si incassano soldi mentre poi noi paghiamo.

    E l’energia è una componente fondamentale nella competitività delle aziende, come abbiamo scoperto dopo le sanzioni alla Russia e quella crisi, quindi materia importantissima.

  2. Continua la campagna del post a favore del nucleare. 

  3. Wow che stupore, altre storie di diritti di sfruttamento eterni, chi l’avrebbe mai detto.

  4. Perché dare in concessione un monopolio, per poi sperare, nel migliore dei casi, di intascare una fetta dei profitti?

  5. Ma sono aziende statali o comunque para statali e/o municipalizzate.
    Ergo i profitti vengono comunque redistribuiti sulla collettività.
    Secondo me è giusto che abbiano un monopolio

  6. È il solito casino all’italiana, hanno voluto privatizzare un’eccellenza italiana senza però credere fino in fondo nel libero mercato. Ora stiamo nel limbo con delle aziende ex statali che sono quotate in borsa e quindi cercano solo di far contenti gli azionisti, lo Stato intasca poco e spende tanto, tutto questo per essersi accontentati di qualche miliardo ai tempi della privatizzazione.

    Continuerò a dirlo fino alla morte, la privatizzazione delle aziende statali è stata una delle cazzate più grandi fatte in Italia.

  7. A sto punto aggiungessero un articolo nella costituzione dove si afferma che l’Italia è una repubblica fondata sul monopolio eterno e insindacabile di aziende inefficienti.
    Impazzisco a leggere queste notizie, fanno ribollire il sangue.

  8. Ma in questo caso cosa si vorrebbe? Che si fa la gara sull’ uso delle acqua, e se l’attuale gestore la perde smantella la centrale idroelettrica e il vincitore ne costruisce una nuova?

    O che semplicemente si alzino i prezzi delle concessioni, che però rimangono all’ attuale proprietario della centrale con conseguente aumento del prezzo dell’ energia?

  9. Quale sarebbe la soluzione quindi? Gli impianti sono di proprietà delle aziende che le hanno costruite con i loro soldi (e non sono le strutture spesso in nero dei balneari).
    In più il costo dell’energia non deriva dalle centrali idroelettriche, ma del gas.

Comments are closed.