La Flotilla ha rifiutato la mediazione proposta dal governo italiano sulla consegna degli aiuti a Gaza via Cipro: \”La missione resta fedele all’obiettivo di rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica\”. La Farnesina avverte: \”Sconsigliato proseguire: assistenza a chi si ferma in Grecia, gli altri rischiano\”. La trattativa con Israele resta aperta. L’Italia invia una seconda nave in aiuto dopo gli attacchi alla missione, ma il ministro della Difesa Crosetto sottolinea: \”In acque israeliane non possiamo garantire la sicurezza\”. Anche la nave di azione marittima Furor della Marina spagnola è salpata all’alba di oggi dal porto di Cartagena verso il Mediterraneo orientale per \”assistere\” e fornire protezione, in caso di aggressione, alla Global Sumud Flotilla. Tajani: \”Non è forzando un blocco che si aiutano i civili\”.
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La fregata Alpino della Marina Militare italiana si è avvicendata la scorsa notte alla fregata Fasan, tenendosi anch’essa in prossimità dalla Global Sumud Flotilla. A quanto si apprende, invece, la Fasan si è allontanata per fare attività logistica.
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Abu Mazen all’Onu: \”Pronti a governare la Striscia senza Hamas e a lavorare con Trump, tutti gli Stati riconoscano la Palestina\”. L’Uefa intanto valuta la sospensione di Israele da tutte le competizioni. \”La decisione è attesa la prossima settimana, con la maggioranza dei membri favorevole\”, scrive il Times.
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Intanto prosegue l’avanzata dell’Idf a Gaza city. Sarebbero almeno 29 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, citando fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese.
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Gli approfondimenti:
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Domani, sabato 27 settembre, dalle ore\n9:30 alle 17:30, sotto il titolo \”Convergiamo. No a guerra,\nriarmo, genocidio, autoritarismo\” si terra’ a Roma nella sede\ndell’Arci (Sala Ilaria Alpi, Via dei Monti di Pietralata,16)\nl’assemblea nazionale delle organizzazioni aderenti alla\ncampagna europea \”Stop ream europe\”, che ad oggi conta in Italia\nl’adesione di oltre 500 sigle\”. Lo annunciano i promotori\nitaliani della Campagna europea \”Stop Rearm Europe\”, Arci, Ferma\nil Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo,\nFondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform\nItalia.Il programma si aprira’ con l’intervento della Global\nSumud Flotilla. Seguiranno: le introduzioni all’assemblea\n\”Europa – warfare vs welfare\” e quattro sessioni tematiche,\nintitolate rispettivamente \”La costruzione del nemico, la\nsicurezza comune, la diplomazia dei popoli\”; \”Europa vs\nMediterraneo: con la Palestina nel cuore\”; \”Militarizzazione e\nresistenze\”; \”Militarizzazione vs economia di pace, giustizia\nsociale e climatica\”. In chiusura, il calendario delle\nmobilitazioni in autunno e le conclusioni. Alla fine\ndell’assemblea si produrra’ un comunicato pubblico rivolto alla\ncampagna europea \”Stop Rearm Europe\”, ai gruppi parlamentari\neuropei e alle reti europee.\”Una giornata di autoformazione e\nconfronto per proseguire e potenziare il percorso di convergenza\navviato nei mesi scorsi e culminato con la manifestazione\nnazionale ‘No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’, che lo\nscorso 21 giugno a Roma ha portato in piazza oltre 100mila\npersone. Convergere e camminare insieme e’ la strada\nimprescindibile per affrontare le sfide di questo drammatico\nmomento storico e mentre finalmente nel nostro paese si coagula\nun enorme movimento popolare dal basso per la Flotilla, per\nGaza, per la Palestina e contro il riarmo e le guerre\”.
“,”postId”:”bcf9ea1d-a471-4bea-87fd-db2e4ffb6597″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T11:06:14.991Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T13:06:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”2 ottobre comunicazioni Tajani su Striscia Gaza e voto Camera”,”content”:”
Giovedi’ 2 ottobre, alle ore 9.30,\nnell’Aula di Montecitorio si svolgono le Comunicazioni del\nMinistro degli Affari esteri e della Cooperazione\ninternazionale, Antonio Tajani, sui recenti sviluppi della\nsituazione nella Striscia di Gaza. L’appuntamento viene\ntrasmesso in diretta sulla webtv e sul canale satellitare della\nCamera anche nella traduzione della lingua dei segni. Dopo le\ncomunicazioni del ministro e il relativo dibattito, l’Aula sara’\nimpegnata con le votazioni sulle risoluzioni.
“,”postId”:”e49337eb-1705-4827-8c10-956a25ee2b6a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:56:41.936Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:56:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla, appello Mattarella: \”Evitare rischi\””,”content”:”
Riporta l’intestazione \”Appello alle\ndonne e agli uomini della Flotilla\” l’intervento di Sergio\nMattarella diffuso dal Quirinale. Questo il testo:\n\”Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni\nsignificato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con\ndisumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di\nporre a rischio l’incolumita’ di ogni persona.\nA questo scopo e al fine di salvaguardare il valore\ndell’iniziativa assunta – valore che si e’ espresso con ampia\nrisonanza e significato – appare necessario preservare\nl’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione\nin sofferenza.\nMi permetto di rivolgere con particolare intensita’ un appello\nalle donne e agli uomini della Flotilla perche’ raccolgano la\ndisponibilita’ offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme -\nanch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla\npopolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in\nsicurezza quel che la solidarieta’ ha destinato a bambini,\ndonne, uomini di Gaza\”.\nLa nota si chiude con la dicitura: \”Sergio Mattarella Presidente\ndella Repubblica Italiana\”
“,”postId”:”7615cf7f-9359-4f3d-aed8-3663c94cc170″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:52:28.830Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:52:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mattarella a Flotilla: \”Accogliete offerta Patriarcato Latino\” “,”content”:”
\”Al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta\” dalla Flotilla, \”valore che si è espresso con ampia risonanza e significato, appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza. Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme – anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza\”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“,”postId”:”254bdbae-b4ae-4e31-b6e7-6416694f2acb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:49:14.331Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:49:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Appello Mattarella a Flotilla: \”Evitare rischi incolumità\””,”content”:”
\”Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l’incolumita’ di ogni persona\”. E’ questo l’incipit dell’\”Appello alle donne e agli uomini della Flotilla\” rivolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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Sarebbero almeno 29 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, citando fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese.
“,”postId”:”f2ae19ba-8e3d-44c7-ad46-8337e9493bd7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:36:00.246Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:36:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Accordo con Mosca per costruire nuove centrali nucleari\””,”content”:”
Teheran e Mosca hanno firmato un accordo da 25 miliardi di dollari per la costruzione di quattro nuove centrali nucleari in Iran. Secondo quanto riferisce Mehr, la compagnia statale russa Rosatom costruirà quattro centrali nucleari avanzate di terza generazione a Sirik, località nella provincia meridionale di Hormozgan, nei pressi dello stretto di Hormuz. \”Sono stati conclusi negoziati e accordi, soprattutto per quanto riguarda la costruzione di centrali energetiche più grandi di Bushehr, con una capacità di 1.200 megawatt, che includono un totale di quattro unità con una capacità di quasi 5.000 megawatt nel sud del Paese\”, ha affermato a proposito dell’accordo il portavoce dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, Behrouz Kamalvandi, a margine di Atom Expo 2025, la fiera russa della Settimana Mondiale dell’Atomo (Waw), a Mosca, dove era presente una delegazione iraniana guidata dal presidente dell’organizzazione per l’energia atomica iraniana Mohammad Eslami.
“,”postId”:”fbbc41b8-ee15-4117-9b80-d284abea1faa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:29:00.277Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:29:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Usb: \”Da oggi 100 piazze per Gaza, presidi in tutta Italia\””,”content”:”
Per Gaza e la Flotilla, mobilitazione \”permanente verso la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma\” per la Palestina. Come annunciato nelle scorse giornate, l’Unione sindacale di base, unitamente a global movement for Gaza, il movimento studenti palestinesi italiani, l’Udap, \”associazione dei palestinesi in Italia e la comunità palestinese in italia, Proclama \”lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza\”. È comunicato sul sito del sindacato di base dopo l’annuncio delle giornate scorse. \”A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti\”, conferma il sindacato.
“,”postId”:”7493ef6a-55df-4716-9398-7cbead060f81″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:24:00.140Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:24:00+0200″,”video”:{“videoId”:”1038788″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gaza-gli-sfollati-sotto-attacco-israeliano-1038788″},”altBackground”:true,”title”:”Gaza, gli sfollati sotto attacco israeliano. VIDEO”,”postId”:”5eb24638-df03-487f-85f6-b4d4c519aff5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:19:00.385Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:19:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Music for Peace: \”Bloccati alimenti ad alto valore nutrizionale destinati a Gaza\””,”content”:”
\”Trecento tonnellate di aiuti umanitari destinate a Gaza sono bloccate da settimane a causa di imposizioni che riteniamo inaccettabili\”. Lo ha denunciato Stefano Rebora, presidente della onlus genovese Music for Peace, in una conferenza stampa a Genova.
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Secondo Rebora, la Jordan Hashemite Charity Organization (Jhco), incaricata di gestire i passaggi dei convogli in Giordania, ha imposto condizioni stringenti: \”Ci è stato chiesto di eliminare dai pacchi biscotti, marmellata, miele e altri alimenti ad alto valore energetico, fondamentali per donne e bambini. Inoltre, ci hanno chiesto una donazione e di sostenere i costi della distruzione degli alimenti che non potremmo consegnare alle associazioni riconosciute che operano a Gaza, ma i pacchi diventerebbero di proprietà di Jcho\”. Una situazione che, secondo Rebora, \”ha riguardato anche i governi, che hanno accettato queste condizioni, motivo per cui gli aiuti sono arrivati spesso ridotti\”. Music for Peace afferma di avere mail e messaggi che confermano queste imposizioni, alcuni di questi documenti li ha mostrati in conferenza stampa. Il presidente ha inoltre replicato alle parole del premier Giorgia Meloni, che aveva parlato di aiuti \”in grado di arrivare in poche ore\”. \”Noi abbiamo tre settimane di stallo e continui problemi. Non possiamo affidare i materiali agli stessi carnefici che stanno devastando Gaza\”, ha dichiarato.
“,”postId”:”5b000bc5-9ee7-41cc-85df-8ba9057d9a5b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:13:00.164Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:13:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla: \”Non siamo noi a dover cambiare rotta\””,”content”:”
\”L’idea è di ripartire oggi verso Gaza. Sappiamo che i rischi sono molto reali ma non dobbiamo essere noi a dover cambiare rotta\”. Lo sottolinea la portavoce per l’Italia della Flotilla, Maria Elena Delia. \”Chiediamo di far rispettare il diritto internazionale – aggiunge – Se al nostro posto l’altra notte, quando siamo stati attaccati dai droni in acque internazionali, ci fosse stata una barca di turisti cosa sarebbe successo? Siamo anche noi cittadini italiani. Perché non si interviene su chi ha generato quegli attacchi e si chiede a noi di cambiare rotta?\”.
“,”postId”:”937ae401-1e88-4da0-8299-4ac44e4a5a02″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T10:02:00.901Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T12:02:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Idf emette un avviso di evacuazione per un edificio a Gaza City”,”content”:”
L’esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nelle vicinanze di un edificio a Gaza City prima di un attacco aereo. \”L’Idf colpirà presto l’edificio a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nelle vicinanze\”, ha dichiarato il portavoce militare in lingua araba, il colonnello Avichay Adraee. Per settimane, l’Idf ha invitato i civili palestinesi in tutte le aree di Gaza City a dirigersi verso una zona umanitaria designata da Israele nel sud della Striscia, nel contesto di una nuova offensiva contro Hamas nella zona. Del milione di palestinesi residenti a Gaza City, più di 700.000 sono stati evacuati, secondo le stime dell’Idf.
“,”postId”:”c6de389d-6f76-4092-a2ef-55bd2c04f246″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T09:54:29.534Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T11:54:29+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/03/netanyahu_ansa.jpeg”,”imgAlt”:”Netanyahu”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Netanyahu chiede all’Idf di trasmettere a Gaza un suo discorso “,”content”:”
L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto all’Idf di installare altoparlanti in vari punti di Gaza, in modo che i residenti della Striscia possano ascoltare il suo discorso all’Onu, previsto per oggi. Lo riporta Channel 12 citando fonti dell’esercito che osservano come l’iniziativa potrebbe rappresentare un rischio operativo per i combattenti che saranno costretti ad abbandonare le difese e le aree in cui si trovano per poter installare gli altoparlanti. La direttiva infatti potrebbe indurre i combattenti a abbandonare le posizioni difensive in cui si trovano, il che – per le fonti – potrebbe metterli a rischio.
“,”postId”:”7ffad65d-12ea-422d-abe5-f8091de82474″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T09:48:00.056Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T11:48:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Erdogan: \”Con Trump intesa per cessate il fuoco a Gaza\””,”content”:”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente americano Donald Trump hanno un’intesa sulla strada da seguire per giungere a un cessate il fuoco a Gaza.\”L’incontro è stato costruttivo. E’ stato importante trovarsi sulla stessa linea e voler porre fine al massacro in corso a Gaza. Con il presidente Trump abbiamo un’intesa su cosa sia necessario fare per giungere a un cessate fuoco. Abbiamo parlato su cosa fare per raggiungere prima un cessate il fuoco e poi una pace duratura\”, ha dichiarato Erdogan di rientro da Washington.
“,”postId”:”425010ad-e1b6-4b1b-9c29-9840781c9827″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T09:43:00.347Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T11:43:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La fregata Alpino sostituisce la Fasan in prossimità della Flotilla “,”content”:”
La fregata Alpino della Marina Militare italiana si è avvicendata la scorsa notte alla fregata Fasan, tenendosi anch’essa in prossimità dalla Global Sumud Flotilla. A quanto si apprende, invece, la Fasan si è allontanata per fare attività logistica.
“,”postId”:”66c5a295-5381-45db-83bc-824c66bd02f7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T09:37:13.343Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T11:37:13+0200″,”video”:{“videoId”:”1038742″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/yemen-attacchi-israeliani-distruggono-un-quartiere-a-sanaa-1038742″},”altBackground”:true,”title”:”Yemen, attacchi israeliani distruggono un quartiere a Sanaa. VIDEO”,”postId”:”cc662bb6-b56f-4d01-b179-cd55ca5962ae”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T09:25:12.942Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T11:25:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: discorso Netanyahu su cellulari Gaza. Fonti Idf: \”Follia\””,”content”:”
Il discorso del premier israeliano\nBenjamin Netanyahu verra’ tradotto e trasmesso simultaneamente\nsui cellulari degli abitanti della Striscia di Gaza. E’ quanto\nha riferito il giornalista di Haaretz, Avi Scharf, citando sue\nfonti. Secondo il reporter, a occuparsi dell’operazione sara’\nl’Unita’ 8200, specializzata nella guerra informatica.\nIn precedenza, era circolata la notizia che il discorso di\nNetanyahu davanti all’Assemblea generale dell’Onu sarebbe stato\ntrasmesso nella Striscia grazie ad altoparlanti montati su\ncamion. La richiesta era arrivata alle forze armate dall’ufficio\ndel primo ministro e aveva creato malumore nella difesa per i\nrischi che comportava per i militari sul campo, costretti a\ndiventare facili bersagli. Un alto ufficiale, citato dal\ngiornalista di Haaretz, Bar Peleg, l’aveva definita \”un’idea\nfolle. Nessuno ne comprende i vantaggi militari qui\”.
“,”postId”:”fb6dd5e3-3934-4718-8e54-c970c916990c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T09:05:42.577Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T11:05:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf emette avviso di evacuazione per edificio a Gaza City”,”content”:”
L’esercito israeliano ha emesso un\navviso di evacuazione per i palestinesi che risiedono nelle\nvicinanze di un edificio a Gaza City prima di un attacco aereo.\n\”L’Idf colpira’ presto l’edificio a causa della presenza di\ninfrastrutture terroristiche di Hamas all’interno o nelle\nvicinanze\”, ha detto il portavoce dell’esercito in lingua araba,\nil colonnello Avichay Adraee.\nAttualmente, secondo le stime dell’Idf, del milione di\npalestinesi che risiedevano a Gaza City, piu’ di 700.000 sono\nstati evacuati.
“,”postId”:”d763790a-1047-493d-9ec2-8c45590201c5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:59:35.834Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:59:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”GSF, Thunberg e attivisti proseguono il viaggio verso Gaza. VIDEO”,”postId”:”d86ac20b-9d75-4997-8b3e-fb83a0f0927f”,”postLink”:{“title”:”GSF, Thunberg e attivisti proseguono il viaggio verso Gaza | Video Sky – Sky TG24″,”url”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gsf-thunberg-e-attivisti-proseguono-il-viaggio-verso-gaza-1038764″,”imageSrc”:”https://videoplatform.sky.it/captures/494/2025/09/26/1038764/1038764_1758876888655_thumb_494.0000001.jpg”}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:50:00.409Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:50:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Media: discorso Netanyahu all’Onu verrà trasmesso a Gaza”,”content”:”
Nella guerra psicologica contro Hamas, Israele si prepara a trasmettere stasera il discorso del premier Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in tutta Gaza. Lo ha riferito Haaretz, citando due fonti dell’esercito. Il discorso verra’ trasmesso nella Striscia tramite altoparlanti installati su camion e vicino alla recinzione di confine, ha precisato una delle fonti. Nessuna conferma ufficiale finora dall’Idf o dall’ufficio del primo ministro. Fonti dell’esercito hanno riferito a\nChannel 12 che la richiesta dell’ufficio di Netanyahu di\ntrasmettere il discorso nella Striscia potrebbe rappresentare un\nrischio operativo per i militari israeliani, costretti ad\nabbandonare le zone difensive e le aree in cui si trovano per\npoter installare gli altoparlanti, divenendo un facile\nbersaglio.
“,”postId”:”4e9a5e69-5454-4731-8a78-9c8ff396025e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:40:39.202Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:40:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Yemen, attacchi israeliani distruggono un quartiere a Sanaa. VIDEO”,”postId”:”506e5fb8-22ba-4523-8199-be287368315d”,”postLink”:{“title”:”Yemen, attacchi israeliani distruggono un quartiere a Sanaa | Video Sky – Sky TG24″,”url”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/yemen-attacchi-israeliani-distruggono-un-quartiere-a-sanaa-1038742″,”imageSrc”:”https://videoplatform.sky.it/captures/494/2025/09/26/1038742/1038742_1758871415839_thumb_494.0000001.jpg”}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:33:05.596Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:33:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, Araghchi: \”Con ripristino sanzioni stop accordo con Aiea\””,”content”:”
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas\nAraghchi ha affermato che Teheran eliminera’ l’accordo con\nl’organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite se le potenze\noccidentali dovessero ripristinare il meccanismo snapback.\nSanzioni che rientreranno in funzione alla mezzanotte del 28\nsettembre.\nL’Aiea aveva cercato di riavviare la cooperazione con Teheran e\nriprendere le ispezioni dei suoi impianti nucleari dopo che\nIsraele e gli Stati Uniti avevano bombardato i siti lo scorso\ngiugno. Ma su Telegram, Araghchi ha spiegato che nel caso in cui\nil meccanismo delle sanzioni dovesse essere riattivato, \”la\nRepubblica islamica dell’Iran considerera’ terminati i suoi\nimpegni pratici con l’agenzia\”.\nPer oggi, intanto, e’ previsto il voto del Consiglio di\nsicurezza sulla risoluzione proposta da Russia e Cina per\nritardare di sei mesi la reimposizione delle sanzioni, ma i\ndiplomatici affermano che e’ improbabile che passi.
“,”postId”:”7196c9fd-c67a-4037-a30d-013d05e93712″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:28:39.995Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:28:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Ieri colpiti 140 obiettivi in tutta la Striscia di Gaza\” “,”content”:”
Prosegue l’offensiva di Israele in tutta la Striscia di Gaza, e in particolare a Gaza City, dove le Forze di difesa israeliane \”continuano a operare contro le organizzazioni terroristiche\”, secondo informazioni di intelligence dell’Idf e dello Shin Bet. Nell’ultimo giorno inoltre raid aerei hanno colpito oltre 140 obiettivi in ;;tutta la Striscia di Gaza, tra cui terroristi, tunnel, infrastrutture militari e ulteriori infrastrutture terroristiche. \”Nell’ambito delle attività dell’Idf nell’area di Gaza City, le truppe israeliane hanno smantellato infrastrutture sia in superficie che sotterranee, compresi siti infrastrutturali militari e sotterranei utilizzati dai terroristi per nascondersi. Le truppe hanno anche localizzato armi e numerosi ordigni esplosivi che erano stati collocati nell’area. Inoltre – aggiunge una nota dell’Idf – le truppe hanno identificato un terrorista che trasportava un oggetto trappola nelle vicinanze e hanno diretto un attacco aereo. A seguito dell’attacco, sono state osservate esplosioni secondarie, a testimonianza della presenza di materiale esplosivo\”.
“,”postId”:”8db8d5b9-ff98-409b-95b5-a999691d76d7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:22:17.079Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:22:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Katz si congratula con futuro capo Shin Bet Zini”,”content”:”
Il ministro della Difesa israeliano,\nIsrael Katz, si e’ congratulato con David Zini per la sua attesa\nnomina a capo dello Shin Bet, dopo che ieri il comitato Grunis\nha dato il via libera. \”Le Idf hanno perso un generale\neccellente e lo Shin Bet ha acquisito un capo eccezionale, che\nsono convinto sapra’ gestire questa importantissima\norganizzazione con abilita’ e forza, insieme alle persone\neccezionali che vi lavorano durante questo periodo difficile\”,\nha dichiarato Katz.\nLa scelta del premier Benjamin Netanyahu di nominare Zini per\nsostituire Ronen Bar, dimessosi a giugno dopo una durissima\nlotta con il governo, ha sollevato obiezioni e polemiche. Gli\noppositori temono la politicizzazione di una carica, quella di\nresponsabile dell’agenzia d’intelligence interna, che e’ uno dei\nruoli fondamentali nello Stato d’Israele: considerano Zini\ninadatto e troppo legato al leader del Likud, e preoccupa la sua\ncerchia di riferimento messianica.
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\”Tajani dovrebbe fare il ministro degli Esteri e dire qualche parola un po’ più chiara a Israele rispetto agli attacchi che ci sono stati in questi giorni e rispetto al fatto che l’Italia considera illegale il blocco navale\”. Lo ha detto, nel corso di una intervista su Radioclub91, il deputato del Pd Arturo Scotto, che si trova a bordo di una delle imbarcazioni della Flotilla dirette verso Gaza con a bordo aiuti per la popolazione palestinese. \”Siccome le Nazioni Unite si sono pronunciate da tempo sull’illegalità di quel blocco navale, – sottolinea il deputato – siccome la Corte internazionale di giustizia quasi due anni fa ha già intimato il governo Netanyahu e i governi europei di aprire tutti i canali umanitari possibili per evitare il genocidio a Gaza, non si capisce perché Tajani dica alla Flotilla di fermarsi e non dica a Netanyahu di fermarsi\”. In relazione al riconoscimento dello Stato di Palestina, il parlamentare a bordo della nave impegnata nella missione umanitaria aggiunge che \”Giorgia Meloni non ha detto di voler riconoscere lo stato di Palestina, altrimenti l’avrebbe fatto come ha fatto Starmer, come ha fatto Macron, come ha fatto l’Australia, come ha fatto il Canada, come ha fatto il Portogallo, come aveva già fatto la Spagna. Ha messo una serie di condizionalità che sono quelle che evidentemente gli ha scritto Donald Trump. Cioè l’Italia non riconoscerà lo stato di Palestina. Uno stato si riconosce o non si riconosce\”.
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\”La posizione del governo e’\nchiarissima, noi siamo per il riconoscimento dello Stato di\nPalestina ma senza Hamas. La mozione che porteremo in Parlamento\nlo ribadisce in modo chiaro: finche’ ci sara’ Hamas non ci puo’\nessere nessun riconoscimento, perche’ non e’ un soggetto\nistituzionale che puo’ essere un interlocutore della comunita’\ninternazionale\”. Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce nazionale\ndi Forza Italia, ad Agora’ su Rai3.
“,”postId”:”7b9067eb-e63d-475f-9e73-1130743c9af5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T08:11:14.570Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T10:11:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Raid israeliani in Libano: \”Colpito sito Hezbollah\” “,”content”:”
Le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di avere colpito un sito di Hezbollah in Libano, utilizzato per la produzione di missili di precisione, e precisamente nella zona della Beqaa. \”L’esistenza del sito colpito ha costituito una violazione dell’intesa tra Israele e Libano\”, afferma l’Idf in una nota, aggiungendo che \”le Idf continueranno a operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele\”.
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\”Non bisogna correre troppo presto a parlare di pace, bisogna creare le condizioni per la pace e non è facile quando ogni giorno ci sono le bombe che ammazzano decine di persone, quando la fame attanaglia migliaia di persone\”. Lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in un video collegamento ieri sera con la Caritas diocesana di Cosenza Bisignano. \”Penso anche ai nostri a Gaza – ha continuato riferendosi ai cristiani della parrocchia della Sacra Famiglia nel nord di Gaza che non hanno lasciato il compound – che tutto sommato sono privilegiati perché hanno un po’ di riso, ma riso e basta e a volte neanche quello, sono preoccupati, manca di tutto, da mesi non vedono verdura, frutta, carne, vitamine, hanno poca energia, mi diceva il parroco, la notte non si dorme, perché le bombe sono soprattutto di notte, la situazione – osserva – è drammatica ed è drammatico vedere che dietro a tutto questo c’è una mente, una strategia, un pensiero, un orientamento quanto organizzato non lo so\”. \”La fede cristiana non prescinde dalla Croce – ha quindi aggiunto -in questo momento noi siamo sulla Croce e la Croce non è solo sofferenza è donare la vita, donare la vita per amore\”.
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\”Esprimo la mia solidarieta’\nall’avvocato Alessandro Luzon, vicepresidente della Comunita’\nEbraica di Roma, per le gravi minacce ricevute. Ogni atto di\nantisemitismo e’ un attacco ai valori di dignita’, liberta’ e\nconvivenza civile e va condannato con fermezza e senza alcuna\ngiustificazione. Alla Comunita’ Ebraica di Roma la nostra\nvicinanza e il rinnovato impegno a difendere principi di dialogo\ne rispetto, pilastri della nostra democrazia\”. Lo scrive su\nfacebook il presidente del Senato Ignazio La Russa.
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\”Ogni forzatura finirebbe per inasprire ancora di più rapporti già tesissimi e su questo invitiamo i rappresentanti della Flotilla a ragionare in termini di responsabilità. Bisognare evitare provocazioni che possano innescare addirittura una escalation in un quadro molto complesso, dove l’unica via di uscita è il dialogo\”. Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, ad Agorà su Rai3.
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‘Blocchiamo tutto’.Blitz di Ultima Generazione a Montecitorio. Gli attivisti per il clima, già in sciopero della fame in solidarietà alla Flotilla, hanno infatti tentato di arrivare alla Camera, sventolando una bandiera della Palestina. Sono stati fermati dalle forze dell’ordine prima di arrivare agli ingressi principale e laterale.
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\”In queste ore si sta continuando a\nlavorare per tutelare le persone a bordo delle navi della Global\nSumud Flotilla ed evitare il peggio. Gli uomini e le donne della\nnostra Marina Militare stanno facendo un lavoro straordinario,\ngestendo con grande capacita’ e umanita’ una situazione\ndelicatissima ed e’ a loro che va il nostro piu’ sentito\nringraziamento\”. Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce nazionale\ndi Forza Italia, ad Agora’ su Rai3.
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Il presidio pro Pal di questa mattina, iniziato alle 6 al varco 4 del porto di Trieste per protestare contro l’attracco della nave MSC Melani III, indicata come nave adibita al trasporto di armi, si è concluso dopo poco più di tre ore. In una nota Sasha Colautti di Usb Trieste, che aveva annunciato la mobilitazione, ha spiegato che \”la risposta delle persone è stata importante in termini di presenza, è nostra intenzione chiedere contezza alle istituzioni locali ed all’autorità portuale di Trieste un incontro perché è necessario che tutti mettano la faccia su un fatto oggi acclarato: la complicità della nostra città verso lo stato genocida di Israele è un fatto concreto. E nessuno può dire che ‘non sapevo’, nessuno può voltarsi dall’altra parte\”. Nella nota Colautti sottolinea che \”bisogna continuare, rispondendo all’appello lanciato congiuntamente da Usb, Global Movement for Gaza, Movimento Studenti Palestinesi in Italia, Giovani Palestinesi e Comunità Palestinese in Italia: 100 piazze permanenti per Gaza e preparare fin da subito la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma\”.
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Azione Universitaria Bologna avvierà dalla prossima settimana una raccolta firme per chiedere lo sgombero degli spazi occupati dai collettivi ‘Pro-Pal’ nell’area universitaria. Lo annuncia – in una nota – il movimento studentesco di destra, che attacca l’occupazione di Palazzo Malvezzi, sede della facoltà di Giurisprudenza; delle aule Ranzani; dell’aula studio ‘Split’ di via San Giacomo e di Zamboni 38. \”È inaccettabile che chi vuole solo studiare debba subire soprusi, mentre i responsabili continuano impunemente a imporre la loro prepotenza\”, scrive Azione Universitaria, che critica anche le proteste nella zona di piazza Verdi legate ai movimenti Pro-Palestina. In particolare l’organizzazione studentesca chiede all’ateneo di \”sgomberare tutti gli spazi occupati abusivamente\” e di fermare quella che definisce \”un’intollerabile escalation\”. La raccolta firme si svolgerà negli spazi universitari per sostenere, secondo Azione Universitaria, \”chi intende studiare\” contro \”questi violenti che non hanno nessuna intenzione di rispettare la legalità\”.
“,”postId”:”47a35e4c-ef96-4129-96e8-3fce698c30bf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:31:46.847Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:31:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zuppi: \”Si può ancora creare un canale sicuro per gli aiuti\” “,”content”:”
\”A Gaza non si attracca. Dico proprio tecnicamente. Sarebbe complicato in condizioni diciamo normali, figuriamoci adesso dovendo anche portare viveri e beni di prima necessità. Si rischierebbe il caos. Io mi sto adoperando per la logistica, per fare in modo che quegli aiuti arrivino. Perché ce n’è un gran bisogno\”. Lo afferma, in un colloquio con La Repubblica, il cardinale Matteo Zuppi. Per il presidente della Cei la soluzione per far sbarcare gli aiuti dalle navi di Flotilla resta Cipro dove il patriarca Pizzaballa \”ha la possibilità di attivare un’organizzazione che distribuisca tutto alla popolazione. E nessuno meglio di lui conosce la complessità di quel territorio. Altre soluzioni non paiono praticabili. Non Israele, ovviamente. E non il Libano, dove attraccare e possibile ma poi non c’è modo di trasportare tutto a Gaza\”. \”Si può arrivare di fronte a Gaza – afferma ancora -, nel rispetto dei limiti delle acque internazionali naturalmente, come gesto simbolico. Poi però resta necessario arrivare a portare gli aiuti, perché quello vuole fare la Flotilla, no? E allora dopo si devono andare a scaricare i viveri a Cipro per farli arrivare alla popolazione\”. Gli viene chiesto cosa può fare la Chiesa, in questo scenario di guerre e massacri. \”È una domanda che mi faccio spesso e che mi pesa – risponde -. Perché non vorrei ritrovarmi un giorno davanti a qualcuno che mi dica: e voi dove eravate, cosa facevate, in cosa vi siete impegnati per evitare tutto questo? La Chiesa fa tanto, in tanti modi e in tanti luoghi. Ma deve continuare a interrogarsi ogni giorno se quello che ha fatto è stato abbastanza, se serviva fare di più. E ricominciare il giorno dopo\”, conclude il presidente della Cei.
“,”postId”:”a8c6a863-09c3-456b-92b4-8813db779262″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:23:36.931Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:23:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Filt Cgil Fvg: \”Trasparenza su armi in porto, pronta mobilitazione\” “,”content”:”
La Filt Cgil del Friuli Venezia Giulia chiede al \”Governo nazionale e a quello regionale di applicare le leggi e di dimostrare la piena trasparenza\” sul transito di armi nei porti regionali, sostenendo di essere \”pronti alla mobilitazione generale, anche con tutte le forze rappresentative del mondo del lavoro e della società civile per fermare ogni atto lesivo della coscienza dei cittadini, dell’obbligo del rispetto delle norme e dell’onore di un paese come il nostro che ripudia la guerra come risoluzione dei conflitti tra popoli e stati\”. In occasione dell’arrivo nel Porto di Trieste della Msc Melani III da Ashdod (Israele), il segretario del Dipartimento Porti della Filt Cgil Fvg Stefano Mauro e il segretario generale della Filt Cgil Fvg, Saša Čulev, ricordano \”il diritto individuale di obiezione di coscienza come sancito dal pronunciamento della Corte Costituzionale\” e il diritto dei cittadini \”di sapere se e in quale misura sono diretti o indiretti complici di atti contrari alla loro coscienza\”. Mauro e Culev chiedono \”alla Giunta regionale e ad ogni componente del Consiglio regionale di intervenire presso le sedi opportune con la pretesa di avere la massima trasparenza sui traffici di armi che transitano in questa regione\”.
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Le truppe israeliane hanno arrestato 24 palestinesi durante i raid in Cisgiordania occupata: è quanto scrive Al-Jazeera citando l’agenzia di stampa Wafa. La testata araba afferma che 22 persone, tra cui giornalisti palestinesi, sono state arrestate durante i raid avvenuti all’alba nel governatorato di Nablus, nella città di Nablus, nei campi di Askar e Balata e nelle città di Zawata e Kafr Qalil. Altre due persone sono state arrestate nella città di Attil, nel governatorato di Tulkarem.
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La Global Sumud Flotilla si sta preparando a partire dalle coste di Creta nell’ultima tappa del suo viaggio per raggiungere \”le spiagge di Gaza\”. La scorsa notte, informano gli attivisti, \”abbiamo subito un duro colpo a causa di un guasto meccanico alla Family, una delle imbarcazioni guida della nostra Flotilla. Nonostante ciò le persone a bordo restano impegnate a portare a termine la missione . Lo spirito di Sumud che ci guida non può essere scalfito da guasti meccanici, condizioni avverse o qualunque tentativo di ostacolare la nostra missione di pace. Noi salperemo uniti nel nostro impegno per il popolo palestinese\”.
“,”postId”:”2c5405fa-f7c2-4f38-a0c9-16402b82ebe5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:17:05.047Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:17:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla, Salvini: \”Conto che i ragazzi in barca a vela si fermino\””,”content”:”
“Conto che i ragazzi in barca a vela si fermino\”, ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Mattino Cinque su canale 5 parlando della Global Flotilla, \”e consegnino alla Chiesa cattolica i medicinali e viveri per la popolazione di Gaza senza cercare lo scontro\”.
“,”postId”:”5b86642d-8cd8-4ee7-9b00-c8df2ce31341″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:06:49.936Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:06:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zanotelli: \”A Gaza il suicidio di Israele e dell’Occidente\” “,”content”:”
\”Dobbiamo dire grazie a chi ha avuto il coraggio di partire pur sapendo di essere minacciato, che sarebbe stata una sfida che avrebbero pagato sui loro corpi\”. Lo afferma, in un’intervista a Il Sole 24 ore, padre Alex Zanotelli, commentando gli attacchi alla Global Sumud Flotilla. \”Quello che sta succedendo a Gaza – aggiunge il missionario – è un duplice suicidio, di Israele e dell’Occidente, quando penso ai bambini piango\”. \”Per quanto riguarda il governo israeliano – prosegue -, è uno Stato spregiudicato, è pronto a tutto pur di salvare se stesso e questo è di una gravità estrema, a spese poi di tutto un altro popolo. In questi giorni ho continuato a dire che siamo davanti a un duplice suicidio. Il suicidio di Israele, ma anche dell’Occidente che si proclama cristiano, l’Occidente della democrazia, dei diritti umani, che è rimasto non solo silente, ma che è stato connivente perché sta armando a non finire Israele. Questa è la tragedia che stiamo vivendo in questo momento. Adesso vogliono annettersi non soltanto Gaza ma anche parte della Cisgiordania. Dove lo faranno questo benedetto Stato della Palestina? È impossibile, per cui qui davvero deve esserci un forte intervento e purtroppo gli Stati Uniti stanno bloccando tutto perché appoggiano fino in fondo Israele: questo è un altro crimine che stanno commettendo\”. \”La cosa tragica è che avremo generazioni di palestinesi profondamente feriti da questa situazione, feriti psicologicamente. Io davvero spesso in questi giorni continuo a pensare a questi ragazzini. Ma come fanno in situazioni del genere a tentare poi di vivere quando hanno visto solo morte?\”, si chiede Zanotelli.
“,”postId”:”27e2ddf8-d940-48ea-8416-e8a7ad87bcbd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:04:52.578Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:04:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: nelle ultime 24h colpiti oltre 140 obiettivi a Gaza”,”content”:”
Nelle ultime 24 ore l’aviazione\nisraeliana ha attaccato \”piu’ di 140 obiettivi in tutta la\nStriscia di Gaza\”. Lo fa sapere il portavoce dell’Idf\nsottolineando che le forze della 36a Divisione, con l’assistenza\ndella 282a Brigata dei Vigili del Fuoco, hanno attaccato piu’ di\n35 obiettivi terroristici, tra cui terroristi ed edifici\nstrategici utilizzati dai terroristi di Hamas come centri di\nattivita’ terroristica, mentre le forze della 162esima Divisione\nhanno localizzato armi ed esplosivi nascosti nell’area della\ncitta’.\nNel frattempo, il ministero della Sanita’ di Hamas ha riferito\nche 83 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore.
“,”postId”:”f118a591-9af7-452a-a0b9-9ac54fc9ddb8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:04:25.312Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:04:25+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla: ripartirà da Creta senza Family Boat per guasto”,”content”:”
La Global Sumud Flotilla ha annunciato\nche si sta preparando a ripartire da Creta per la tappa finale\ndella sua missione verso le coste di Gaza. Non ci sara’ la\nFamily Boat, una delle imbarcazioni guida della Flotilla, ferma\nper un problema meccanico. Gli attivisti che erano a bordo sono\nstati redistribuiti sulle altre imbarcazioni e cosi’ non\npriveranno delle loro competenze la missione, ha riferito una\nnota della Gsf. Il Centro operativo della missione resta\nintatto.\nLa Family Boat, che naviga sotto bandiera portoghese e ha\ntrasportato membri del Comitato Direttivo del Gsf, l’8 settembre\nera stata colpita da un drone nelle acque della Tunisia, secondo\nquanto denunciato dalla Flotilla, riportando danni da incendio\nall’albero maestro principale e allo stivaggio sottocoperta.
“,”postId”:”5595caeb-6352-4887-87b9-f997ad1ea0fe”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:02:19.281Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:02:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Patuanelli: \”Irresponsabile chi sta dalla parte di Netanyahu\” “,”content”:”
\”Non ci sentiamo additati, né ci sentiamo irresponsabili. Quella della Global Sumud Flotilla è una missione coraggiosa. Mi rendo conto dei rischi e dei pericoli e penso, ripeto, che su questo fronte il governo non stia facendo tutto quello che potrebbe fare. Irresponsabile è chi sta dalla parte di Netanyahu. Sarebbe necessario l’embargo totale delle armi verso Israele\”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, Stefano Patuanelli, capogruppo del M5S in Senato. \”Intanto – aggiunge – quelle davanti a Gaza per noi sono acque palestinesi. Al di là dell’appello alla responsabilità, è il diritto internazionale a garantire la sicurezza. Di fronte a un pericolo bisogna essere fermi e rigidi nei confronti di chi quel pericolo lo produce: non la Global Sumud Flotilla ma Netanyahu. Per questo noi pretendiamo una posizione più ferma del governo rispetto alle violazioni messe in atto\”. L’esecutivo spinge affinché gli aiuti per Gaza vengano consegnati a Cipro, e da lì – tramite la Chiesa – trasportati nella Striscia. \”Io penso che bisogna chiarire un aspetto – afferma ancora Patuanelli -: chiedere alle forze di opposizione italiane il convincimento a un passo indietro significa non aver capito cosa rappresenta quella missione. Ci sono quarantaquattro nazioni diverse e persone che provengono da tutto il mondo su quelle navi: non è nella nostra disponibilità il convincimento a trovare una soluzione alternativa, né tantomeno lo è nei parlamentari che sono a bordo. Già soltanto la permanenza in acque greche è figlia della scelta di dare massima protezione a tutta la flotta: non è semplice dialogare con chi prende le decisioni dentro l’organizzazione\”. Crosetto ha annunciato che per tutelare i connazionali invierà la nave Alpino, in sostituzione alla fregata Fasan. \”Garantire la presenza di fregate è il minimo. Sarà importante che questa garanzia duri fino a quando la missione continuerà\”, conclude l’esponente M5S.
“,”postId”:”74d3cd1c-bf49-4c56-a801-44444954cee2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:01:44.805Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:01:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sanchez: \”Netanyahu sta creando un Medio Oriente più instabile\” “,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu \”sta creando un Medio Oriente più instabile e isolato\” e questo avrà ripercussioni a breve termine anche sulla Spagna e il sud Europa. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez durante la sua visita a New York per la settimana di alto livello delle Nazioni Unite in dichiarazioni alla Cnn riprese oggi dai media iberici. \”Creare una minaccia di insicurezza nella società israeliana, che potrebbe spiegare ciò che sta facendo non solo a Gaza, ma in Cisgiordania\” è, secondo Sanchez, \”qualcosa che non possiamo accettare\”. Il leader socialista ha assicurato di \”desiderare il migliore futuro per Israele\”, ma ha segnalato che il primo ministro israeliano \”sta piantando i semi del potenziale terrorismo nel futuro\”, cosa che \”non è accettabile per la regione né per la società\”. Il capo dell’esecutivo iberico ha ricordato che la Spagna fa parte dello spazio mediterraneo, dove ora è possibile \”prevedere un Medio Oriente più instabile nei prossimi decenni, cosa che colpisce geopoliticamente la Spagna e il fianco sud dell’Europa\”. Sanchez ha, inoltre, ripetuto che \”il più grande errore che il governo di Israele sta commettendo è il modo in cui combattere il terrorismo\”, poiché tale lotta va condotta \”in un quadro giuridico e questo non sta avvenendo nel caso di Israele\”. Che, invece, pratica \”unicamente bombardamenti senza alcun tipo di dialogo politico con i moderati della società palestinese, che esistono\”, ha concluso.
“,”postId”:”566d50d4-7cc1-4565-b32d-e430f21fae78″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T07:00:28.259Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T09:00:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rosato: \”La mossa politica è fatta. Adesso tornino indietro\” “,”content”:”
\”Se volevano attirare l’attenzione del mondo su Gaza lo hanno fatto, e in maniera coraggiosa. Ma per uscirne ora serve una via dialettica. Con le forzature non si ottengono risultati\”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, Ettore Rosato, deputato e vicesegretario di Azione. \”Quelle di Crosetto – aggiunge – sono parole molto chiare e responsabili. Di chi rivendica di aver fatto quello che altri governi non hanno fatto, come mandare una nave da guerra per dare a Israele un segnale chiaro. E di chi dice: attenzione che una volta che si esce dalle acque internazionali in un contesto così rovente, si rischia l’incidente. Un appello che condivido\”. Quindi gli italiani a bordo farebbero bene a tornare indietro? \”A nostro giudizio – prosegue – va colto il tentativo di mediazione offerto dalla Cei e dal cardinale Pizzaballa per far arrivare gli aiuti della Flotilla attraverso Cipro. Proseguire verso la Striscia cercando di forzare il blocco navale darebbe il segnale che la Flotilla mette in pericolo chi è su quelle barche. E non sfrutterebbe quella che invece appare un’occasione per far ripartire il dialogo tra le parti in vista di una tregua\”. Si rischia l’incidente? \”I precedenti parlano chiaro. Se per Israele quella è zona di guerra, non farà entrare nessuno\”, conclude Rosato.
“,”postId”:”d989673f-62ca-49e5-aab1-d3644982e0a9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T06:48:39.143Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T08:48:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cons. reg.Cisgiordania: \”Netanyahu sfidi Trump su annessione\””,”content”:”
Yossi Dagan, capo del Consiglio\nregionale della Cisgiordania, ha esortato il primo ministro\nBenjamin Netanyahu a sfidare Washington e annettere la\nCisgiordania, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald\nTrump ha detto che \”non permettera’\” a Israele di farlo.\n\”Netanyahu deve dire a Trump: ‘Non arriveremo al 7 ottobre 2025\n- sto applicando la sovranita’\”, ha affermato Dagan.\nIl suo appello a sfidare Trump sulla questione e’ stato ripreso\nda altri, tra cui il deputato Avi Maoz, il quale ha afferma che\n\”con tutto il dovuto rispetto\” per gli Stati Uniti, \”la\ndecisione di applicare la sovranita’ spetta al governo\nisraeliano e alla Knesset\”.
“,”postId”:”a9c4ae1e-097c-40a5-b641-92277802f7c3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T06:38:13.302Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T08:38:13+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M.O, Schlein: \”Da Meloni attacchi inaccettabili\””,”content”:”
\”Mi sembrano piu’ partiti e piu’ governi\nin uno solo. Crosetto tranquillizza, poi subito dopo una\ndeputata di FdI fa un intervento di fuoco contro le opposizioni.\nLa Flotilla rispetta il diritto internazionale e porta aiuti, va\nprotetta\”. Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein in\nun’intervista al Quotidiano Nazionale dal titolo \”Dalla premier\nattacchi inaccettabili\”. \”La premier Meloni e’ andata alle\nNazioni Unite per dividere la nazione attaccando le opposizioni\ne i giudici. Ha parlato di irresponsabilita’ di chi la critica\nsu Gaza, ma e’ irresponsabile aver schiacciato l’Italia sulle\nposizioni di Netanyahu che sta commettendo crimini a Gaza e in\nCisgiordania\”, aggiunge la leader dem. Pero’ ha aperto sul\nriconoscimento della Palestina. \”O la riconosci o no. Non esiste\ngiuridicamente un riconoscimento condizionato. Meloni lo\nantepone all’eliminazione di Hamas. Ma si riconosce l’Anp, non i\nterroristi di Hamas, a meno che non stia accusando Francia,\nSpagna, Inghilterra e una miriade di altri Paesi, da ultimo San\nMarino, di essere dei fiancheggiatori dei terroristi perche’\nl’hanno riconosciuta. Ma di che parliamo? La Palestina va\nriconosciuta immediatamente, o rischiamo che non rimanga piu’\nnulla da riconoscere… \”, conclude Schlein.
“,”postId”:”c8b9a278-88dd-41b8-a7fe-d16510c72885″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T06:16:49.862Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T08:16:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Duri attacchi aerei, 10 palestinesi morti a Gaza City\” “,”content”:”
Dieci palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa a causa di pesanti attacchi aerei israeliani su quartieri di Gaza City. Lo rende noto la Wafa. Secondo l’agenzia di stampa palestinese, sei persone sono state uccise e altre ferite quando un attacco israeliano ha preso di mira un gruppo di residenti vicino al Patient’s Friends Hospital nel quartiere di al-Remal, a ovest della città. In un altro attacco, altri quattro palestinesi sono stati uccisi in attacchi contro il campo profughi di al-Shati, sempre nella parte occidentale di Gaza City. I raid aerei sono continuati per tutta la notte, con pesanti bombardamenti segnalati in diversi quartieri di Gaza City. Secondo la Wafa al momento il bilancio delle vittime della Striscia dall’ottobre 2023 è di 65.600 persone, per lo più bambini e donne, e di quasi 168 mila feriti. Bilancio definito \”incompleto, poiché molte vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle ambulanze e ai soccorritori\”.
“,”postId”:”0fb8d72e-ec86-4466-88ac-ff764fab8c99″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T06:11:33.270Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T08:11:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Non è forzando un blocco che si aiutano i civili\” “,”content”:”
\”Su Gaza la situazione è molto più pericolosa di quanto possa apparire: forzare il blocco navale di Israele, entrare nelle acque di Gaza è del tutto sconsigliabile. Dobbiamo fare di tutto per non mettere a rischio le vite dei militanti della Flotilla ma, permettetemi, anche dei nostri militari che sono lì a fare un’azione di protezione civile, non a combattere\”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. \”Tutti vogliamo una de-escalation – aggiunge -, e stiamo facendo tutto il possibile perché gli aiuti umanitari che Flotilla trasporta arrivino davvero a destinazione. È così che si aiuta la popolazione civile, come sta facendo l’Italia, che siamo il primo Paese europeo per accoglienza dei palestinesi. Non è forzando un blocco navale di un Paese in guerra che si aiutano i civili\”. Gli viene chiesto se la mediazione a cui ha lavorato, con la Cei, il patriarcato di Gerusalemme che farebbe da tramite per far arrivare gli aiuti, è fallita. \”Al momento è stata rifiutata – risponde -, ma ci auguriamo che ci ripensino e si continui a lavorare. Noi insistiamo: se l’obiettivo è offrire aiuto alla popolazione di Gaza, possiamo trovare modi per portare gli aiuti. È l’unica soluzione possibile per evitare rischi altissimi\”. Ma perché non riconoscete, anche come gesto simbolico, lo Stato di Palestina? \”Siamo pronti a farlo anche domani – afferma ancora Tajani -, ma le condizioni sono chiare: lo faremmo dopo che Hamas uscirà da Gaza e sarà uscita dalla guida politica della Palestina. E lo faremo dopo la liberazione di tutti gli ostaggi. Farlo prima sarebbe un riconoscimento del loro potere e un indebolimento dell’Autorità palestinese\”. Caldo è anche il fronte russo-ucraino. Continuano le provocazioni di Putin, i droni, gli sconfinamenti. \”Una cosa sono i test – afferma il ministro degli Esteri -, anche le provocazioni e le prove di forza, come i talebani che battevano le spade sugli scudi per fare paura ai loro nemici. Altra cosa sono veri attacchi o incursioni… Preoccupa che, appena Trump ha alzato la voce, siano arrivati aerei russi fino in Alaska… Putin sembra non volersi fermare. Dobbiamo tenere i nervi saldi. Io dico che bisogna lavorare per evitare mosse azzardate, che bisogna distinguere le provocazioni dagli attacchi, che si deve appunto ragionare senza perdere la testa. Nervi d’acciaio, questi dobbiamo avere\”.
“,”postId”:”037d5922-8541-4491-8b34-e71d18ce62e2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T06:07:12.444Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T08:07:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Arriva nave da Israele, scatta presidio al Porto di Trieste “,”content”:”
Dalle 6 di questa mattina un centinaio di manifestanti sono tornati al Varco 4 del Porto di Trieste per protestare contro l’attracco della nave MSC Melani III, partita da Israele, dallo scalo di Ashdod, e diretta in un altro porto israeliano, Haifa, passando per Ravenna e Venezia. I manifestanti aderiscono allo sciopero generale del porto triestino indetto da Usb Trieste, a partire dal primo turno entrante delle ore 6. Sasha Colautti, della Ubs Trieste, presente al presidio, ha spiegato che \”La Melanie III una settimana fa era stata bloccata a Ravenna perché trasportava armi. Oggi noi non sappiamo quale sia il carico di questa nave, ma è chiaro che è una nave legata direttamente al traffico e commercio di armi e non solo da e per Israele. Quindi – prosegue Colautti – era necessario intanto dare un segnale, poi c’è bisogno, su questo, di aprire un’interlocuzione con le istituzioni, l’Autorità portuale e il Comune, perché ci devono spiegare in che modo si relazionano con un commercio verso lo Stato di Israele che noi vogliamo che venga assolutamente bloccato\”. Colautti ha chiesto che il Governo sanzioni lo Stato di Israele e blocchi con esso ogni relazione commerciale. Che attraverso i nostri porti passino anche le armi, dal nostro punto di vista – sottolinea – è un fatto gravissimo\”. Non è ancora chiaro come evolverà la protesta questa mattina, dipenderà anche dal numero di persone che arriveranno al Varco. Nei giorni scorsi sempre qui dal Varco 4 è partita la mobilitazione che poi si è estesa al centro città con un corteo.
“,”postId”:”9cba4b9e-e777-40c0-93b0-73e495e30c2c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-26T05:49:20.129Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-26T07:49:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Salpata da Spagna nave militare che assisterà Sumud Flotilla “,”content”:”
La nave di azione marittima ‘Furor’ della Marina spagnola è salpata all’alba di oggi dal porto di Cartagena (Murcia) verso il Mediterraneo orientale per \”assistere\” e fornire protezione, in caso di aggressione, alla Global Sumud Flotilla carica di aiuti umanitari diretti a Gaza, che include imbarcazioni di 44 paesi, fra cui Italia, Spagna, Grecia e Tunisia. Fonti militari chiariscono che la missione del ‘Furor’ è esclusivamente di salvataggio e soccorso e non di scorta militare. La nave, di conseguenza, non ha l’autorità di respingere alcun attacco delle forze di difesa israeliana contro le imbarcazioni civili. Il suo ruolo è limitato all’assistenza in caso di necessità, mantenendo una distanza di sicurezza (12-14 miglia) per una funzione di pura deterrenza. Le recenti aggressioni contro la cinquantina di imbarcazioni della spedizione umanitaria hanno spinto i governi di Italia e Spagna a inviare navi militari per proteggere i propri connazionali in caso di bisogno. Il ‘Furor’ assisterà anche cittadini belgi, su richiesta del governo del Belgio. Il ministro degli Esteri José Manuel Albares, citato oggi dai media iberici, ha evidenziato che gli attivisti della Global Sumud Flotilla \”sono persone pacifiche, con un obiettivo umanitario e non costituiscono una minaccia per nessuno, né per Israele, né per il popolo israeliani, tantomeno per la sicurezza di Israele\”. Albares ha ricordato che gli spagnoli a bordo hanno piena protezione diplomatica e consolare. Il ‘Furor’, un pattugliatore di altura specializzato in scenari a bassa intensità, equipaggiato con due cannoni e una mitragliatrice, ha a bordo, oltre all’equipaggio, una decina di fanti di marina, un team medico, uno legale e di intelligence. Il ministero della Difesa sta ultimando le regole di ingaggio, che saranno \”molto limitate\”, per restringere qualsiasi azione offensiva e gesto che possa essere considerato ostile una volta che la nave arriverà nell’area operativa, riporta Efe.
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Lesioni traumatiche \”insolitamente gravi\”, tra cui lesioni complesse da esplosione, lesioni da arma da fuoco e ustioni gravi: è questo lo scenario descritto in uno studio britannico condotto da Omar El-Taji per conto dell’International Medical Responders for Gaza e pubblicato dal British Medical Journal. Nell’articolo sono pubblicati dati dettagliati sulle lesioni traumatiche e sulle condizioni mediche riscontrate dagli operatori sanitari internazionali a Gaza durante l’invasione militare in corso. Gli operatori, tutti con precedenti esperienze in zone di conflitto, hanno riferito che il volume, la distribuzione e la gravità dei traumi sono peggiori rispetto a quanto riscontrato in altre zone di guerra. Complessivamente, sono stati segnalati 23.726 infortuni correlati a traumi e 6.960 correlati ad armi. I traumi più comuni sono stati ustioni (4.348, 18%), lesioni alle gambe (4.258, 18%) e lesioni alle braccia (3.534, 15%). Dall’ottobre 2023, Gaza è stata sottoposta a bombardamenti israeliani ad alta intensità e incursioni militari terrestri; si parla di oltre 59.000 palestinesi uccisi e oltre 143.000 feriti, ma queste cifre potrebbero essere più elevate. Per questo totale di 78 medici e infermieri hanno partecipato a un sondaggio sulla loro permanenza a Gaza. Il loro dispiegamento a Gaza è durato dalle 2 alle 12 settimane, per un totale di 322 settimane di assistenza clinica in prima linea. Circa il 70% degli operatori sanitari ha riferito di aver gestito lesioni in due o più distretti anatomici e le esperienze di incidenti di massa sono state diffuse, con il 77% che ha riferito di essere stato esposto a 5-10 eventi e il 18% che ha gestito più di 10 di tali scenari. Le lesioni da esplosivo hanno rappresentato la maggior parte dei traumi correlati alle armi (4.635, 67%), colpendo prevalentemente la testa (1.289, 28%), mentre le lesioni da arma da fuoco hanno interessato le gambe (526, 23%). Gli operatori parlano anche di malnutrizione e disidratazione come condizioni mediche più comuni, seguite da sepsi e gastroenterite. Hanno inoltre segnalato 4.188 persone con malattie croniche che necessitavano di cure a lungo termine. I sanitari hanno spesso descritto le lesioni come insolitamente gravi, tra cui traumi a più arti, fratture craniche esposte e lesioni estese agli organi interni, nonché ustioni gravi, in particolare nei bambini.
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Il presidente argentino Javier Milei ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamín Netanyahu a margine della 80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo rende noto la Casa Rosada in un comunicato diffuso ai media sottolineando che al centro del colloquio c’è stata la situazione degli ostaggi trattenuti a Gaza da quasi due anni. Milei ha ribadito il \”fermo impegno\” a collaborare per la loro liberazione e la disponibilità a lavorare con Israele in tutte le sedi necessarie. Secondo il capo di Stato argentino, l’incontro ha permesso anche di \”scambiare visioni sulla cooperazione scientifica e tecnologica\” e di riaffermare la volontà comune di \”rafforzare i legami di amicizia e collaborazione tra Argentina e Israele\”. Dopo il vertice, Milei ha ricevuto un premio dall’organizzazione B’nai B’rith e si è incontrato con il presidente del Congresso mondiale ebraico, Donald S. Lauder, e con il direttore del Consiglio ebraico latinoamericano, Claudio Epelman, prima di rientrare a Buenos Aires.
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Lesioni traumatiche \”insolitamente gravi\”, tra cui lesioni complesse da esplosione, lesioni da arma da fuoco e ustioni gravi: è questo lo scenario descritto in uno studio britannico condotto da Omar El-Taji per conto dell’International Medical Responders for Gaza e pubblicato dal British Medical Journal. Nell’articolo sono pubblicati dati dettagliati sulle lesioni traumatiche e sulle condizioni mediche riscontrate dagli operatori sanitari internazionali a Gaza durante l’invasione militare in corso. Gli operatori, tutti con precedenti esperienze in zone di conflitto, hanno riferito che il volume, la distribuzione e la gravità dei traumi sono peggiori rispetto a quanto riscontrato in altre zone di guerra. Complessivamente, sono stati segnalati 23.726 infortuni correlati a traumi e 6.960 correlati ad armi. I traumi più comuni sono stati ustioni (4.348, 18%), lesioni alle gambe (4.258, 18%) e lesioni alle braccia (3.534, 15%). Dall’ottobre 2023, Gaza è stata sottoposta a bombardamenti israeliani ad alta intensità e incursioni militari terrestri; si parla di oltre 59.000 palestinesi uccisi e oltre 143.000 feriti, ma queste cifre potrebbero essere più elevate. Per questo totale di 78 medici e infermieri hanno partecipato a un sondaggio sulla loro permanenza a Gaza. Il loro dispiegamento a Gaza è durato dalle 2 alle 12 settimane, per un totale di 322 settimane di assistenza clinica in prima linea. Circa il 70% degli operatori sanitari ha riferito di aver gestito lesioni in due o più distretti anatomici e le esperienze di incidenti di massa sono state diffuse, con il 77% che ha riferito di essere stato esposto a 5-10 eventi e il 18% che ha gestito più di 10 di tali scenari. Le lesioni da esplosivo hanno rappresentato la maggior parte dei traumi correlati alle armi (4.635, 67%), colpendo prevalentemente la testa (1.289, 28%), mentre le lesioni da arma da fuoco hanno interessato le gambe (526, 23%). Gli operatori parlano anche di malnutrizione e disidratazione come condizioni mediche più comuni, seguite da sepsi e gastroenterite. Hanno inoltre segnalato 4.188 persone con malattie croniche che necessitavano di cure a lungo termine. I sanitari hanno spesso descritto le lesioni come insolitamente gravi, tra cui traumi a più arti, fratture craniche esposte e lesioni estese agli organi interni, nonché ustioni gravi, in particolare nei bambini.
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“Al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta” dalla Flotilla, “valore che si è espresso con ampia risonanza e significato, appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza. Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza”. È l’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La Flotilla ha rifiutato la mediazione proposta dal governo italiano sulla consegna degli aiuti a Gaza via Cipro: “La missione resta fedele all’obiettivo di rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica”. La Farnesina avverte: “Sconsigliato proseguire: assistenza a chi si ferma in Grecia, gli altri rischiano”. La trattativa con Israele resta aperta. L’Italia invia una seconda nave in aiuto dopo gli attacchi alla missione, ma il ministro della Difesa Crosetto sottolinea: “In acque israeliane non possiamo garantire la sicurezza”. Anche la nave di azione marittima Furor della Marina spagnola è salpata all’alba di oggi dal porto di Cartagena verso il Mediterraneo orientale per “assistere” e fornire protezione, in caso di aggressione, alla Global Sumud Flotilla. Tajani: “Non è forzando un blocco che si aiutano i civili”.
La fregata Alpino della Marina Militare italiana si è avvicendata la scorsa notte alla fregata Fasan, tenendosi anch’essa in prossimità dalla Global Sumud Flotilla. A quanto si apprende, invece, la Fasan si è allontanata per fare attività logistica.
Abu Mazen all’Onu: “Pronti a governare la Striscia senza Hamas e a lavorare con Trump, tutti gli Stati riconoscano la Palestina”. L’Uefa intanto valuta la sospensione di Israele da tutte le competizioni. “La decisione è attesa la prossima settimana, con la maggioranza dei membri favorevole”, scrive il Times.
Intanto prosegue l’avanzata dell’Idf a Gaza city. Sarebbero almeno 29 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, citando fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese.
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3 minuti fa
Domani, sabato 27 settembre, dalle ore
9:30 alle 17:30, sotto il titolo “Convergiamo. No a guerra,
riarmo, genocidio, autoritarismo” si terra’ a Roma nella sede
dell’Arci (Sala Ilaria Alpi, Via dei Monti di Pietralata,16)
l’assemblea nazionale delle organizzazioni aderenti alla
campagna europea “Stop ream europe”, che ad oggi conta in Italia
l’adesione di oltre 500 sigle”. Lo annunciano i promotori
italiani della Campagna europea “Stop Rearm Europe”, Arci, Ferma
il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo,
Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform
Italia.Il programma si aprira’ con l’intervento della Global
Sumud Flotilla. Seguiranno: le introduzioni all’assemblea
“Europa – warfare vs welfare” e quattro sessioni tematiche,
intitolate rispettivamente “La costruzione del nemico, la
sicurezza comune, la diplomazia dei popoli”; “Europa vs
Mediterraneo: con la Palestina nel cuore”; “Militarizzazione e
resistenze”; “Militarizzazione vs economia di pace, giustizia
sociale e climatica”. In chiusura, il calendario delle
mobilitazioni in autunno e le conclusioni. Alla fine
dell’assemblea si produrra’ un comunicato pubblico rivolto alla
campagna europea “Stop Rearm Europe”, ai gruppi parlamentari
europei e alle reti europee.”Una giornata di autoformazione e
confronto per proseguire e potenziare il percorso di convergenza
avviato nei mesi scorsi e culminato con la manifestazione
nazionale ‘No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’, che lo
scorso 21 giugno a Roma ha portato in piazza oltre 100mila
persone. Convergere e camminare insieme e’ la strada
imprescindibile per affrontare le sfide di questo drammatico
momento storico e mentre finalmente nel nostro paese si coagula
un enorme movimento popolare dal basso per la Flotilla, per
Gaza, per la Palestina e contro il riarmo e le guerre”.
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4 minuti fa
Giovedi’ 2 ottobre, alle ore 9.30,
nell’Aula di Montecitorio si svolgono le Comunicazioni del
Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione
internazionale, Antonio Tajani, sui recenti sviluppi della
situazione nella Striscia di Gaza. L’appuntamento viene
trasmesso in diretta sulla webtv e sul canale satellitare della
Camera anche nella traduzione della lingua dei segni. Dopo le
comunicazioni del ministro e il relativo dibattito, l’Aula sara’
impegnata con le votazioni sulle risoluzioni.
13 minuti fa
Riporta l’intestazione “Appello alle
donne e agli uomini della Flotilla” l’intervento di Sergio
Mattarella diffuso dal Quirinale. Questo il testo:
“Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni
significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con
disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di
porre a rischio l’incolumita’ di ogni persona.
A questo scopo e al fine di salvaguardare il valore
dell’iniziativa assunta – valore che si e’ espresso con ampia
risonanza e significato – appare necessario preservare
l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione
in sofferenza.
Mi permetto di rivolgere con particolare intensita’ un appello
alle donne e agli uomini della Flotilla perche’ raccolgano la
disponibilita’ offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme –
anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla
popolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in
sicurezza quel che la solidarieta’ ha destinato a bambini,
donne, uomini di Gaza”.
La nota si chiude con la dicitura: “Sergio Mattarella Presidente
della Repubblica Italiana”
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18 minuti fa
“Al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta” dalla Flotilla, “valore che si è espresso con ampia risonanza e significato, appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza. Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme – anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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21 minuti fa
“Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l’incolumita’ di ogni persona”. E’ questo l’incipit dell'”Appello alle donne e agli uomini della Flotilla” rivolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
26 minuti fa
Sarebbero almeno 29 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, citando fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese.
34 minuti fa
Teheran e Mosca hanno firmato un accordo da 25 miliardi di dollari per la costruzione di quattro nuove centrali nucleari in Iran. Secondo quanto riferisce Mehr, la compagnia statale russa Rosatom costruirà quattro centrali nucleari avanzate di terza generazione a Sirik, località nella provincia meridionale di Hormozgan, nei pressi dello stretto di Hormuz. “Sono stati conclusi negoziati e accordi, soprattutto per quanto riguarda la costruzione di centrali energetiche più grandi di Bushehr, con una capacità di 1.200 megawatt, che includono un totale di quattro unità con una capacità di quasi 5.000 megawatt nel sud del Paese”, ha affermato a proposito dell’accordo il portavoce dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, Behrouz Kamalvandi, a margine di Atom Expo 2025, la fiera russa della Settimana Mondiale dell’Atomo (Waw), a Mosca, dove era presente una delegazione iraniana guidata dal presidente dell’organizzazione per l’energia atomica iraniana Mohammad Eslami.
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41 minuti fa
Per Gaza e la Flotilla, mobilitazione “permanente verso la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma” per la Palestina. Come annunciato nelle scorse giornate, l’Unione sindacale di base, unitamente a global movement for Gaza, il movimento studenti palestinesi italiani, l’Udap, “associazione dei palestinesi in Italia e la comunità palestinese in italia, Proclama “lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza”. È comunicato sul sito del sindacato di base dopo l’annuncio delle giornate scorse. “A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti”, conferma il sindacato.
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46 minuti fa
51 minuti fa
“Trecento tonnellate di aiuti umanitari destinate a Gaza sono bloccate da settimane a causa di imposizioni che riteniamo inaccettabili”. Lo ha denunciato Stefano Rebora, presidente della onlus genovese Music for Peace, in una conferenza stampa a Genova.
Secondo Rebora, la Jordan Hashemite Charity Organization (Jhco), incaricata di gestire i passaggi dei convogli in Giordania, ha imposto condizioni stringenti: “Ci è stato chiesto di eliminare dai pacchi biscotti, marmellata, miele e altri alimenti ad alto valore energetico, fondamentali per donne e bambini. Inoltre, ci hanno chiesto una donazione e di sostenere i costi della distruzione degli alimenti che non potremmo consegnare alle associazioni riconosciute che operano a Gaza, ma i pacchi diventerebbero di proprietà di Jcho”. Una situazione che, secondo Rebora, “ha riguardato anche i governi, che hanno accettato queste condizioni, motivo per cui gli aiuti sono arrivati spesso ridotti”. Music for Peace afferma di avere mail e messaggi che confermano queste imposizioni, alcuni di questi documenti li ha mostrati in conferenza stampa. Il presidente ha inoltre replicato alle parole del premier Giorgia Meloni, che aveva parlato di aiuti “in grado di arrivare in poche ore”. “Noi abbiamo tre settimane di stallo e continui problemi. Non possiamo affidare i materiali agli stessi carnefici che stanno devastando Gaza”, ha dichiarato.
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57 minuti fa
“L’idea è di ripartire oggi verso Gaza. Sappiamo che i rischi sono molto reali ma non dobbiamo essere noi a dover cambiare rotta”. Lo sottolinea la portavoce per l’Italia della Flotilla, Maria Elena Delia. “Chiediamo di far rispettare il diritto internazionale – aggiunge – Se al nostro posto l’altra notte, quando siamo stati attaccati dai droni in acque internazionali, ci fosse stata una barca di turisti cosa sarebbe successo? Siamo anche noi cittadini italiani. Perché non si interviene su chi ha generato quegli attacchi e si chiede a noi di cambiare rotta?”.
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12:02
L’esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nelle vicinanze di un edificio a Gaza City prima di un attacco aereo. “L’Idf colpirà presto l’edificio a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nelle vicinanze”, ha dichiarato il portavoce militare in lingua araba, il colonnello Avichay Adraee. Per settimane, l’Idf ha invitato i civili palestinesi in tutte le aree di Gaza City a dirigersi verso una zona umanitaria designata da Israele nel sud della Striscia, nel contesto di una nuova offensiva contro Hamas nella zona. Del milione di palestinesi residenti a Gaza City, più di 700.000 sono stati evacuati, secondo le stime dell’Idf.
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11:54
L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto all’Idf di installare altoparlanti in vari punti di Gaza, in modo che i residenti della Striscia possano ascoltare il suo discorso all’Onu, previsto per oggi. Lo riporta Channel 12 citando fonti dell’esercito che osservano come l’iniziativa potrebbe rappresentare un rischio operativo per i combattenti che saranno costretti ad abbandonare le difese e le aree in cui si trovano per poter installare gli altoparlanti. La direttiva infatti potrebbe indurre i combattenti a abbandonare le posizioni difensive in cui si trovano, il che – per le fonti – potrebbe metterli a rischio.
©Ansa
11:48
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente americano Donald Trump hanno un’intesa sulla strada da seguire per giungere a un cessate il fuoco a Gaza.”L’incontro è stato costruttivo. E’ stato importante trovarsi sulla stessa linea e voler porre fine al massacro in corso a Gaza. Con il presidente Trump abbiamo un’intesa su cosa sia necessario fare per giungere a un cessate fuoco. Abbiamo parlato su cosa fare per raggiungere prima un cessate il fuoco e poi una pace duratura”, ha dichiarato Erdogan di rientro da Washington.
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11:43
La fregata Alpino della Marina Militare italiana si è avvicendata la scorsa notte alla fregata Fasan, tenendosi anch’essa in prossimità dalla Global Sumud Flotilla. A quanto si apprende, invece, la Fasan si è allontanata per fare attività logistica.
11:37
11:25
Il discorso del premier israeliano
Benjamin Netanyahu verra’ tradotto e trasmesso simultaneamente
sui cellulari degli abitanti della Striscia di Gaza. E’ quanto
ha riferito il giornalista di Haaretz, Avi Scharf, citando sue
fonti. Secondo il reporter, a occuparsi dell’operazione sara’
l’Unita’ 8200, specializzata nella guerra informatica.
In precedenza, era circolata la notizia che il discorso di
Netanyahu davanti all’Assemblea generale dell’Onu sarebbe stato
trasmesso nella Striscia grazie ad altoparlanti montati su
camion. La richiesta era arrivata alle forze armate dall’ufficio
del primo ministro e aveva creato malumore nella difesa per i
rischi che comportava per i militari sul campo, costretti a
diventare facili bersagli. Un alto ufficiale, citato dal
giornalista di Haaretz, Bar Peleg, l’aveva definita “un’idea
folle. Nessuno ne comprende i vantaggi militari qui”.
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11:05
L’esercito israeliano ha emesso un
avviso di evacuazione per i palestinesi che risiedono nelle
vicinanze di un edificio a Gaza City prima di un attacco aereo.
“L’Idf colpira’ presto l’edificio a causa della presenza di
infrastrutture terroristiche di Hamas all’interno o nelle
vicinanze”, ha detto il portavoce dell’esercito in lingua araba,
il colonnello Avichay Adraee.
Attualmente, secondo le stime dell’Idf, del milione di
palestinesi che risiedevano a Gaza City, piu’ di 700.000 sono
stati evacuati.
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10:50
Nella guerra psicologica contro Hamas, Israele si prepara a trasmettere stasera il discorso del premier Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in tutta Gaza. Lo ha riferito Haaretz, citando due fonti dell’esercito. Il discorso verra’ trasmesso nella Striscia tramite altoparlanti installati su camion e vicino alla recinzione di confine, ha precisato una delle fonti. Nessuna conferma ufficiale finora dall’Idf o dall’ufficio del primo ministro. Fonti dell’esercito hanno riferito a
Channel 12 che la richiesta dell’ufficio di Netanyahu di
trasmettere il discorso nella Striscia potrebbe rappresentare un
rischio operativo per i militari israeliani, costretti ad
abbandonare le zone difensive e le aree in cui si trovano per
poter installare gli altoparlanti, divenendo un facile
bersaglio.
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10:33
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas
Araghchi ha affermato che Teheran eliminera’ l’accordo con
l’organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite se le potenze
occidentali dovessero ripristinare il meccanismo snapback.
Sanzioni che rientreranno in funzione alla mezzanotte del 28
settembre.
L’Aiea aveva cercato di riavviare la cooperazione con Teheran e
riprendere le ispezioni dei suoi impianti nucleari dopo che
Israele e gli Stati Uniti avevano bombardato i siti lo scorso
giugno. Ma su Telegram, Araghchi ha spiegato che nel caso in cui
il meccanismo delle sanzioni dovesse essere riattivato, “la
Repubblica islamica dell’Iran considerera’ terminati i suoi
impegni pratici con l’agenzia”.
Per oggi, intanto, e’ previsto il voto del Consiglio di
sicurezza sulla risoluzione proposta da Russia e Cina per
ritardare di sei mesi la reimposizione delle sanzioni, ma i
diplomatici affermano che e’ improbabile che passi.
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10:28
Prosegue l’offensiva di Israele in tutta la Striscia di Gaza, e in particolare a Gaza City, dove le Forze di difesa israeliane “continuano a operare contro le organizzazioni terroristiche”, secondo informazioni di intelligence dell’Idf e dello Shin Bet. Nell’ultimo giorno inoltre raid aerei hanno colpito oltre 140 obiettivi in ;;tutta la Striscia di Gaza, tra cui terroristi, tunnel, infrastrutture militari e ulteriori infrastrutture terroristiche. “Nell’ambito delle attività dell’Idf nell’area di Gaza City, le truppe israeliane hanno smantellato infrastrutture sia in superficie che sotterranee, compresi siti infrastrutturali militari e sotterranei utilizzati dai terroristi per nascondersi. Le truppe hanno anche localizzato armi e numerosi ordigni esplosivi che erano stati collocati nell’area. Inoltre – aggiunge una nota dell’Idf – le truppe hanno identificato un terrorista che trasportava un oggetto trappola nelle vicinanze e hanno diretto un attacco aereo. A seguito dell’attacco, sono state osservate esplosioni secondarie, a testimonianza della presenza di materiale esplosivo”.
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10:22
Il ministro della Difesa israeliano,
Israel Katz, si e’ congratulato con David Zini per la sua attesa
nomina a capo dello Shin Bet, dopo che ieri il comitato Grunis
ha dato il via libera. “Le Idf hanno perso un generale
eccellente e lo Shin Bet ha acquisito un capo eccezionale, che
sono convinto sapra’ gestire questa importantissima
organizzazione con abilita’ e forza, insieme alle persone
eccezionali che vi lavorano durante questo periodo difficile”,
ha dichiarato Katz.
La scelta del premier Benjamin Netanyahu di nominare Zini per
sostituire Ronen Bar, dimessosi a giugno dopo una durissima
lotta con il governo, ha sollevato obiezioni e polemiche. Gli
oppositori temono la politicizzazione di una carica, quella di
responsabile dell’agenzia d’intelligence interna, che e’ uno dei
ruoli fondamentali nello Stato d’Israele: considerano Zini
inadatto e troppo legato al leader del Likud, e preoccupa la sua
cerchia di riferimento messianica.
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10:19
“Tajani dovrebbe fare il ministro degli Esteri e dire qualche parola un po’ più chiara a Israele rispetto agli attacchi che ci sono stati in questi giorni e rispetto al fatto che l’Italia considera illegale il blocco navale”. Lo ha detto, nel corso di una intervista su Radioclub91, il deputato del Pd Arturo Scotto, che si trova a bordo di una delle imbarcazioni della Flotilla dirette verso Gaza con a bordo aiuti per la popolazione palestinese. “Siccome le Nazioni Unite si sono pronunciate da tempo sull’illegalità di quel blocco navale, – sottolinea il deputato – siccome la Corte internazionale di giustizia quasi due anni fa ha già intimato il governo Netanyahu e i governi europei di aprire tutti i canali umanitari possibili per evitare il genocidio a Gaza, non si capisce perché Tajani dica alla Flotilla di fermarsi e non dica a Netanyahu di fermarsi”. In relazione al riconoscimento dello Stato di Palestina, il parlamentare a bordo della nave impegnata nella missione umanitaria aggiunge che “Giorgia Meloni non ha detto di voler riconoscere lo stato di Palestina, altrimenti l’avrebbe fatto come ha fatto Starmer, come ha fatto Macron, come ha fatto l’Australia, come ha fatto il Canada, come ha fatto il Portogallo, come aveva già fatto la Spagna. Ha messo una serie di condizionalità che sono quelle che evidentemente gli ha scritto Donald Trump. Cioè l’Italia non riconoscerà lo stato di Palestina. Uno stato si riconosce o non si riconosce”.
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10:18
“La posizione del governo e’
chiarissima, noi siamo per il riconoscimento dello Stato di
Palestina ma senza Hamas. La mozione che porteremo in Parlamento
lo ribadisce in modo chiaro: finche’ ci sara’ Hamas non ci puo’
essere nessun riconoscimento, perche’ non e’ un soggetto
istituzionale che puo’ essere un interlocutore della comunita’
internazionale”. Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce nazionale
di Forza Italia, ad Agora’ su Rai3.
10:11
Le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di avere colpito un sito di Hezbollah in Libano, utilizzato per la produzione di missili di precisione, e precisamente nella zona della Beqaa. “L’esistenza del sito colpito ha costituito una violazione dell’intesa tra Israele e Libano”, afferma l’Idf in una nota, aggiungendo che “le Idf continueranno a operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele”.
10:07
“Non bisogna correre troppo presto a parlare di pace, bisogna creare le condizioni per la pace e non è facile quando ogni giorno ci sono le bombe che ammazzano decine di persone, quando la fame attanaglia migliaia di persone”. Lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in un video collegamento ieri sera con la Caritas diocesana di Cosenza Bisignano. “Penso anche ai nostri a Gaza – ha continuato riferendosi ai cristiani della parrocchia della Sacra Famiglia nel nord di Gaza che non hanno lasciato il compound – che tutto sommato sono privilegiati perché hanno un po’ di riso, ma riso e basta e a volte neanche quello, sono preoccupati, manca di tutto, da mesi non vedono verdura, frutta, carne, vitamine, hanno poca energia, mi diceva il parroco, la notte non si dorme, perché le bombe sono soprattutto di notte, la situazione – osserva – è drammatica ed è drammatico vedere che dietro a tutto questo c’è una mente, una strategia, un pensiero, un orientamento quanto organizzato non lo so”. “La fede cristiana non prescinde dalla Croce – ha quindi aggiunto -in questo momento noi siamo sulla Croce e la Croce non è solo sofferenza è donare la vita, donare la vita per amore”.
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10:04
“Esprimo la mia solidarieta’
all’avvocato Alessandro Luzon, vicepresidente della Comunita’
Ebraica di Roma, per le gravi minacce ricevute. Ogni atto di
antisemitismo e’ un attacco ai valori di dignita’, liberta’ e
convivenza civile e va condannato con fermezza e senza alcuna
giustificazione. Alla Comunita’ Ebraica di Roma la nostra
vicinanza e il rinnovato impegno a difendere principi di dialogo
e rispetto, pilastri della nostra democrazia”. Lo scrive su
facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa.
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09:55
“Ogni forzatura finirebbe per inasprire ancora di più rapporti già tesissimi e su questo invitiamo i rappresentanti della Flotilla a ragionare in termini di responsabilità. Bisognare evitare provocazioni che possano innescare addirittura una escalation in un quadro molto complesso, dove l’unica via di uscita è il dialogo”. Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, ad Agorà su Rai3.
09:55
‘Blocchiamo tutto’.Blitz di Ultima Generazione a Montecitorio. Gli attivisti per il clima, già in sciopero della fame in solidarietà alla Flotilla, hanno infatti tentato di arrivare alla Camera, sventolando una bandiera della Palestina. Sono stati fermati dalle forze dell’ordine prima di arrivare agli ingressi principale e laterale.
09:49
“In queste ore si sta continuando a
lavorare per tutelare le persone a bordo delle navi della Global
Sumud Flotilla ed evitare il peggio. Gli uomini e le donne della
nostra Marina Militare stanno facendo un lavoro straordinario,
gestendo con grande capacita’ e umanita’ una situazione
delicatissima ed e’ a loro che va il nostro piu’ sentito
ringraziamento”. Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce nazionale
di Forza Italia, ad Agora’ su Rai3.
09:49
Il presidio pro Pal di questa mattina, iniziato alle 6 al varco 4 del porto di Trieste per protestare contro l’attracco della nave MSC Melani III, indicata come nave adibita al trasporto di armi, si è concluso dopo poco più di tre ore. In una nota Sasha Colautti di Usb Trieste, che aveva annunciato la mobilitazione, ha spiegato che “la risposta delle persone è stata importante in termini di presenza, è nostra intenzione chiedere contezza alle istituzioni locali ed all’autorità portuale di Trieste un incontro perché è necessario che tutti mettano la faccia su un fatto oggi acclarato: la complicità della nostra città verso lo stato genocida di Israele è un fatto concreto. E nessuno può dire che ‘non sapevo’, nessuno può voltarsi dall’altra parte”. Nella nota Colautti sottolinea che “bisogna continuare, rispondendo all’appello lanciato congiuntamente da Usb, Global Movement for Gaza, Movimento Studenti Palestinesi in Italia, Giovani Palestinesi e Comunità Palestinese in Italia: 100 piazze permanenti per Gaza e preparare fin da subito la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma”.
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09:46
Azione Universitaria Bologna avvierà dalla prossima settimana una raccolta firme per chiedere lo sgombero degli spazi occupati dai collettivi ‘Pro-Pal’ nell’area universitaria. Lo annuncia – in una nota – il movimento studentesco di destra, che attacca l’occupazione di Palazzo Malvezzi, sede della facoltà di Giurisprudenza; delle aule Ranzani; dell’aula studio ‘Split’ di via San Giacomo e di Zamboni 38. “È inaccettabile che chi vuole solo studiare debba subire soprusi, mentre i responsabili continuano impunemente a imporre la loro prepotenza”, scrive Azione Universitaria, che critica anche le proteste nella zona di piazza Verdi legate ai movimenti Pro-Palestina. In particolare l’organizzazione studentesca chiede all’ateneo di “sgomberare tutti gli spazi occupati abusivamente” e di fermare quella che definisce “un’intollerabile escalation”. La raccolta firme si svolgerà negli spazi universitari per sostenere, secondo Azione Universitaria, “chi intende studiare” contro “questi violenti che non hanno nessuna intenzione di rispettare la legalità”.
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09:31
“A Gaza non si attracca. Dico proprio tecnicamente. Sarebbe complicato in condizioni diciamo normali, figuriamoci adesso dovendo anche portare viveri e beni di prima necessità. Si rischierebbe il caos. Io mi sto adoperando per la logistica, per fare in modo che quegli aiuti arrivino. Perché ce n’è un gran bisogno”. Lo afferma, in un colloquio con La Repubblica, il cardinale Matteo Zuppi. Per il presidente della Cei la soluzione per far sbarcare gli aiuti dalle navi di Flotilla resta Cipro dove il patriarca Pizzaballa “ha la possibilità di attivare un’organizzazione che distribuisca tutto alla popolazione. E nessuno meglio di lui conosce la complessità di quel territorio. Altre soluzioni non paiono praticabili. Non Israele, ovviamente. E non il Libano, dove attraccare e possibile ma poi non c’è modo di trasportare tutto a Gaza”. “Si può arrivare di fronte a Gaza – afferma ancora -, nel rispetto dei limiti delle acque internazionali naturalmente, come gesto simbolico. Poi però resta necessario arrivare a portare gli aiuti, perché quello vuole fare la Flotilla, no? E allora dopo si devono andare a scaricare i viveri a Cipro per farli arrivare alla popolazione”. Gli viene chiesto cosa può fare la Chiesa, in questo scenario di guerre e massacri. “È una domanda che mi faccio spesso e che mi pesa – risponde -. Perché non vorrei ritrovarmi un giorno davanti a qualcuno che mi dica: e voi dove eravate, cosa facevate, in cosa vi siete impegnati per evitare tutto questo? La Chiesa fa tanto, in tanti modi e in tanti luoghi. Ma deve continuare a interrogarsi ogni giorno se quello che ha fatto è stato abbastanza, se serviva fare di più. E ricominciare il giorno dopo”, conclude il presidente della Cei.
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09:23
La Filt Cgil del Friuli Venezia Giulia chiede al “Governo nazionale e a quello regionale di applicare le leggi e di dimostrare la piena trasparenza” sul transito di armi nei porti regionali, sostenendo di essere “pronti alla mobilitazione generale, anche con tutte le forze rappresentative del mondo del lavoro e della società civile per fermare ogni atto lesivo della coscienza dei cittadini, dell’obbligo del rispetto delle norme e dell’onore di un paese come il nostro che ripudia la guerra come risoluzione dei conflitti tra popoli e stati”. In occasione dell’arrivo nel Porto di Trieste della Msc Melani III da Ashdod (Israele), il segretario del Dipartimento Porti della Filt Cgil Fvg Stefano Mauro e il segretario generale della Filt Cgil Fvg, Saša Čulev, ricordano “il diritto individuale di obiezione di coscienza come sancito dal pronunciamento della Corte Costituzionale” e il diritto dei cittadini “di sapere se e in quale misura sono diretti o indiretti complici di atti contrari alla loro coscienza”. Mauro e Culev chiedono “alla Giunta regionale e ad ogni componente del Consiglio regionale di intervenire presso le sedi opportune con la pretesa di avere la massima trasparenza sui traffici di armi che transitano in questa regione”.
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09:19
Le truppe israeliane hanno arrestato 24 palestinesi durante i raid in Cisgiordania occupata: è quanto scrive Al-Jazeera citando l’agenzia di stampa Wafa. La testata araba afferma che 22 persone, tra cui giornalisti palestinesi, sono state arrestate durante i raid avvenuti all’alba nel governatorato di Nablus, nella città di Nablus, nei campi di Askar e Balata e nelle città di Zawata e Kafr Qalil. Altre due persone sono state arrestate nella città di Attil, nel governatorato di Tulkarem.
09:17
La Global Sumud Flotilla si sta preparando a partire dalle coste di Creta nell’ultima tappa del suo viaggio per raggiungere “le spiagge di Gaza”. La scorsa notte, informano gli attivisti, “abbiamo subito un duro colpo a causa di un guasto meccanico alla Family, una delle imbarcazioni guida della nostra Flotilla. Nonostante ciò le persone a bordo restano impegnate a portare a termine la missione . Lo spirito di Sumud che ci guida non può essere scalfito da guasti meccanici, condizioni avverse o qualunque tentativo di ostacolare la nostra missione di pace. Noi salperemo uniti nel nostro impegno per il popolo palestinese”.
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09:17
“Conto che i ragazzi in barca a vela si fermino”, ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Mattino Cinque su canale 5 parlando della Global Flotilla, “e consegnino alla Chiesa cattolica i medicinali e viveri per la popolazione di Gaza senza cercare lo scontro”.
09:06
“Dobbiamo dire grazie a chi ha avuto il coraggio di partire pur sapendo di essere minacciato, che sarebbe stata una sfida che avrebbero pagato sui loro corpi”. Lo afferma, in un’intervista a Il Sole 24 ore, padre Alex Zanotelli, commentando gli attacchi alla Global Sumud Flotilla. “Quello che sta succedendo a Gaza – aggiunge il missionario – è un duplice suicidio, di Israele e dell’Occidente, quando penso ai bambini piango”. “Per quanto riguarda il governo israeliano – prosegue -, è uno Stato spregiudicato, è pronto a tutto pur di salvare se stesso e questo è di una gravità estrema, a spese poi di tutto un altro popolo. In questi giorni ho continuato a dire che siamo davanti a un duplice suicidio. Il suicidio di Israele, ma anche dell’Occidente che si proclama cristiano, l’Occidente della democrazia, dei diritti umani, che è rimasto non solo silente, ma che è stato connivente perché sta armando a non finire Israele. Questa è la tragedia che stiamo vivendo in questo momento. Adesso vogliono annettersi non soltanto Gaza ma anche parte della Cisgiordania. Dove lo faranno questo benedetto Stato della Palestina? È impossibile, per cui qui davvero deve esserci un forte intervento e purtroppo gli Stati Uniti stanno bloccando tutto perché appoggiano fino in fondo Israele: questo è un altro crimine che stanno commettendo”. “La cosa tragica è che avremo generazioni di palestinesi profondamente feriti da questa situazione, feriti psicologicamente. Io davvero spesso in questi giorni continuo a pensare a questi ragazzini. Ma come fanno in situazioni del genere a tentare poi di vivere quando hanno visto solo morte?”, si chiede Zanotelli.
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09:04
Nelle ultime 24 ore l’aviazione
israeliana ha attaccato “piu’ di 140 obiettivi in tutta la
Striscia di Gaza”. Lo fa sapere il portavoce dell’Idf
sottolineando che le forze della 36a Divisione, con l’assistenza
della 282a Brigata dei Vigili del Fuoco, hanno attaccato piu’ di
35 obiettivi terroristici, tra cui terroristi ed edifici
strategici utilizzati dai terroristi di Hamas come centri di
attivita’ terroristica, mentre le forze della 162esima Divisione
hanno localizzato armi ed esplosivi nascosti nell’area della
citta’.
Nel frattempo, il ministero della Sanita’ di Hamas ha riferito
che 83 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore.
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09:04
La Global Sumud Flotilla ha annunciato
che si sta preparando a ripartire da Creta per la tappa finale
della sua missione verso le coste di Gaza. Non ci sara’ la
Family Boat, una delle imbarcazioni guida della Flotilla, ferma
per un problema meccanico. Gli attivisti che erano a bordo sono
stati redistribuiti sulle altre imbarcazioni e cosi’ non
priveranno delle loro competenze la missione, ha riferito una
nota della Gsf. Il Centro operativo della missione resta
intatto.
La Family Boat, che naviga sotto bandiera portoghese e ha
trasportato membri del Comitato Direttivo del Gsf, l’8 settembre
era stata colpita da un drone nelle acque della Tunisia, secondo
quanto denunciato dalla Flotilla, riportando danni da incendio
all’albero maestro principale e allo stivaggio sottocoperta.
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09:02
“Non ci sentiamo additati, né ci sentiamo irresponsabili. Quella della Global Sumud Flotilla è una missione coraggiosa. Mi rendo conto dei rischi e dei pericoli e penso, ripeto, che su questo fronte il governo non stia facendo tutto quello che potrebbe fare. Irresponsabile è chi sta dalla parte di Netanyahu. Sarebbe necessario l’embargo totale delle armi verso Israele”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, Stefano Patuanelli, capogruppo del M5S in Senato. “Intanto – aggiunge – quelle davanti a Gaza per noi sono acque palestinesi. Al di là dell’appello alla responsabilità, è il diritto internazionale a garantire la sicurezza. Di fronte a un pericolo bisogna essere fermi e rigidi nei confronti di chi quel pericolo lo produce: non la Global Sumud Flotilla ma Netanyahu. Per questo noi pretendiamo una posizione più ferma del governo rispetto alle violazioni messe in atto”. L’esecutivo spinge affinché gli aiuti per Gaza vengano consegnati a Cipro, e da lì – tramite la Chiesa – trasportati nella Striscia. “Io penso che bisogna chiarire un aspetto – afferma ancora Patuanelli -: chiedere alle forze di opposizione italiane il convincimento a un passo indietro significa non aver capito cosa rappresenta quella missione. Ci sono quarantaquattro nazioni diverse e persone che provengono da tutto il mondo su quelle navi: non è nella nostra disponibilità il convincimento a trovare una soluzione alternativa, né tantomeno lo è nei parlamentari che sono a bordo. Già soltanto la permanenza in acque greche è figlia della scelta di dare massima protezione a tutta la flotta: non è semplice dialogare con chi prende le decisioni dentro l’organizzazione”. Crosetto ha annunciato che per tutelare i connazionali invierà la nave Alpino, in sostituzione alla fregata Fasan. “Garantire la presenza di fregate è il minimo. Sarà importante che questa garanzia duri fino a quando la missione continuerà”, conclude l’esponente M5S.
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09:01
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu “sta creando un Medio Oriente più instabile e isolato” e questo avrà ripercussioni a breve termine anche sulla Spagna e il sud Europa. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez durante la sua visita a New York per la settimana di alto livello delle Nazioni Unite in dichiarazioni alla Cnn riprese oggi dai media iberici. “Creare una minaccia di insicurezza nella società israeliana, che potrebbe spiegare ciò che sta facendo non solo a Gaza, ma in Cisgiordania” è, secondo Sanchez, “qualcosa che non possiamo accettare”. Il leader socialista ha assicurato di “desiderare il migliore futuro per Israele”, ma ha segnalato che il primo ministro israeliano “sta piantando i semi del potenziale terrorismo nel futuro”, cosa che “non è accettabile per la regione né per la società”. Il capo dell’esecutivo iberico ha ricordato che la Spagna fa parte dello spazio mediterraneo, dove ora è possibile “prevedere un Medio Oriente più instabile nei prossimi decenni, cosa che colpisce geopoliticamente la Spagna e il fianco sud dell’Europa”. Sanchez ha, inoltre, ripetuto che “il più grande errore che il governo di Israele sta commettendo è il modo in cui combattere il terrorismo”, poiché tale lotta va condotta “in un quadro giuridico e questo non sta avvenendo nel caso di Israele”. Che, invece, pratica “unicamente bombardamenti senza alcun tipo di dialogo politico con i moderati della società palestinese, che esistono”, ha concluso.
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09:00
“Se volevano attirare l’attenzione del mondo su Gaza lo hanno fatto, e in maniera coraggiosa. Ma per uscirne ora serve una via dialettica. Con le forzature non si ottengono risultati”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, Ettore Rosato, deputato e vicesegretario di Azione. “Quelle di Crosetto – aggiunge – sono parole molto chiare e responsabili. Di chi rivendica di aver fatto quello che altri governi non hanno fatto, come mandare una nave da guerra per dare a Israele un segnale chiaro. E di chi dice: attenzione che una volta che si esce dalle acque internazionali in un contesto così rovente, si rischia l’incidente. Un appello che condivido”. Quindi gli italiani a bordo farebbero bene a tornare indietro? “A nostro giudizio – prosegue – va colto il tentativo di mediazione offerto dalla Cei e dal cardinale Pizzaballa per far arrivare gli aiuti della Flotilla attraverso Cipro. Proseguire verso la Striscia cercando di forzare il blocco navale darebbe il segnale che la Flotilla mette in pericolo chi è su quelle barche. E non sfrutterebbe quella che invece appare un’occasione per far ripartire il dialogo tra le parti in vista di una tregua”. Si rischia l’incidente? “I precedenti parlano chiaro. Se per Israele quella è zona di guerra, non farà entrare nessuno”, conclude Rosato.
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08:48
Yossi Dagan, capo del Consiglio
regionale della Cisgiordania, ha esortato il primo ministro
Benjamin Netanyahu a sfidare Washington e annettere la
Cisgiordania, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald
Trump ha detto che “non permettera'” a Israele di farlo.
“Netanyahu deve dire a Trump: ‘Non arriveremo al 7 ottobre 2025
– sto applicando la sovranita'”, ha affermato Dagan.
Il suo appello a sfidare Trump sulla questione e’ stato ripreso
da altri, tra cui il deputato Avi Maoz, il quale ha afferma che
“con tutto il dovuto rispetto” per gli Stati Uniti, “la
decisione di applicare la sovranita’ spetta al governo
israeliano e alla Knesset”.
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08:38
“Mi sembrano piu’ partiti e piu’ governi
in uno solo. Crosetto tranquillizza, poi subito dopo una
deputata di FdI fa un intervento di fuoco contro le opposizioni.
La Flotilla rispetta il diritto internazionale e porta aiuti, va
protetta”. Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein in
un’intervista al Quotidiano Nazionale dal titolo “Dalla premier
attacchi inaccettabili”. “La premier Meloni e’ andata alle
Nazioni Unite per dividere la nazione attaccando le opposizioni
e i giudici. Ha parlato di irresponsabilita’ di chi la critica
su Gaza, ma e’ irresponsabile aver schiacciato l’Italia sulle
posizioni di Netanyahu che sta commettendo crimini a Gaza e in
Cisgiordania”, aggiunge la leader dem. Pero’ ha aperto sul
riconoscimento della Palestina. “O la riconosci o no. Non esiste
giuridicamente un riconoscimento condizionato. Meloni lo
antepone all’eliminazione di Hamas. Ma si riconosce l’Anp, non i
terroristi di Hamas, a meno che non stia accusando Francia,
Spagna, Inghilterra e una miriade di altri Paesi, da ultimo San
Marino, di essere dei fiancheggiatori dei terroristi perche’
l’hanno riconosciuta. Ma di che parliamo? La Palestina va
riconosciuta immediatamente, o rischiamo che non rimanga piu’
nulla da riconoscere… “, conclude Schlein.
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08:16
Dieci palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa a causa di pesanti attacchi aerei israeliani su quartieri di Gaza City. Lo rende noto la Wafa. Secondo l’agenzia di stampa palestinese, sei persone sono state uccise e altre ferite quando un attacco israeliano ha preso di mira un gruppo di residenti vicino al Patient’s Friends Hospital nel quartiere di al-Remal, a ovest della città. In un altro attacco, altri quattro palestinesi sono stati uccisi in attacchi contro il campo profughi di al-Shati, sempre nella parte occidentale di Gaza City. I raid aerei sono continuati per tutta la notte, con pesanti bombardamenti segnalati in diversi quartieri di Gaza City. Secondo la Wafa al momento il bilancio delle vittime della Striscia dall’ottobre 2023 è di 65.600 persone, per lo più bambini e donne, e di quasi 168 mila feriti. Bilancio definito “incompleto, poiché molte vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle ambulanze e ai soccorritori”.
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08:11
“Su Gaza la situazione è molto più pericolosa di quanto possa apparire: forzare il blocco navale di Israele, entrare nelle acque di Gaza è del tutto sconsigliabile. Dobbiamo fare di tutto per non mettere a rischio le vite dei militanti della Flotilla ma, permettetemi, anche dei nostri militari che sono lì a fare un’azione di protezione civile, non a combattere”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Tutti vogliamo una de-escalation – aggiunge -, e stiamo facendo tutto il possibile perché gli aiuti umanitari che Flotilla trasporta arrivino davvero a destinazione. È così che si aiuta la popolazione civile, come sta facendo l’Italia, che siamo il primo Paese europeo per accoglienza dei palestinesi. Non è forzando un blocco navale di un Paese in guerra che si aiutano i civili”. Gli viene chiesto se la mediazione a cui ha lavorato, con la Cei, il patriarcato di Gerusalemme che farebbe da tramite per far arrivare gli aiuti, è fallita. “Al momento è stata rifiutata – risponde -, ma ci auguriamo che ci ripensino e si continui a lavorare. Noi insistiamo: se l’obiettivo è offrire aiuto alla popolazione di Gaza, possiamo trovare modi per portare gli aiuti. È l’unica soluzione possibile per evitare rischi altissimi”. Ma perché non riconoscete, anche come gesto simbolico, lo Stato di Palestina? “Siamo pronti a farlo anche domani – afferma ancora Tajani -, ma le condizioni sono chiare: lo faremmo dopo che Hamas uscirà da Gaza e sarà uscita dalla guida politica della Palestina. E lo faremo dopo la liberazione di tutti gli ostaggi. Farlo prima sarebbe un riconoscimento del loro potere e un indebolimento dell’Autorità palestinese”. Caldo è anche il fronte russo-ucraino. Continuano le provocazioni di Putin, i droni, gli sconfinamenti. “Una cosa sono i test – afferma il ministro degli Esteri -, anche le provocazioni e le prove di forza, come i talebani che battevano le spade sugli scudi per fare paura ai loro nemici. Altra cosa sono veri attacchi o incursioni… Preoccupa che, appena Trump ha alzato la voce, siano arrivati aerei russi fino in Alaska… Putin sembra non volersi fermare. Dobbiamo tenere i nervi saldi. Io dico che bisogna lavorare per evitare mosse azzardate, che bisogna distinguere le provocazioni dagli attacchi, che si deve appunto ragionare senza perdere la testa. Nervi d’acciaio, questi dobbiamo avere”.
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08:07
Dalle 6 di questa mattina un centinaio di manifestanti sono tornati al Varco 4 del Porto di Trieste per protestare contro l’attracco della nave MSC Melani III, partita da Israele, dallo scalo di Ashdod, e diretta in un altro porto israeliano, Haifa, passando per Ravenna e Venezia. I manifestanti aderiscono allo sciopero generale del porto triestino indetto da Usb Trieste, a partire dal primo turno entrante delle ore 6. Sasha Colautti, della Ubs Trieste, presente al presidio, ha spiegato che “La Melanie III una settimana fa era stata bloccata a Ravenna perché trasportava armi. Oggi noi non sappiamo quale sia il carico di questa nave, ma è chiaro che è una nave legata direttamente al traffico e commercio di armi e non solo da e per Israele. Quindi – prosegue Colautti – era necessario intanto dare un segnale, poi c’è bisogno, su questo, di aprire un’interlocuzione con le istituzioni, l’Autorità portuale e il Comune, perché ci devono spiegare in che modo si relazionano con un commercio verso lo Stato di Israele che noi vogliamo che venga assolutamente bloccato”. Colautti ha chiesto che il Governo sanzioni lo Stato di Israele e blocchi con esso ogni relazione commerciale. Che attraverso i nostri porti passino anche le armi, dal nostro punto di vista – sottolinea – è un fatto gravissimo”. Non è ancora chiaro come evolverà la protesta questa mattina, dipenderà anche dal numero di persone che arriveranno al Varco. Nei giorni scorsi sempre qui dal Varco 4 è partita la mobilitazione che poi si è estesa al centro città con un corteo.
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07:49
La nave di azione marittima ‘Furor’ della Marina spagnola è salpata all’alba di oggi dal porto di Cartagena (Murcia) verso il Mediterraneo orientale per “assistere” e fornire protezione, in caso di aggressione, alla Global Sumud Flotilla carica di aiuti umanitari diretti a Gaza, che include imbarcazioni di 44 paesi, fra cui Italia, Spagna, Grecia e Tunisia. Fonti militari chiariscono che la missione del ‘Furor’ è esclusivamente di salvataggio e soccorso e non di scorta militare. La nave, di conseguenza, non ha l’autorità di respingere alcun attacco delle forze di difesa israeliana contro le imbarcazioni civili. Il suo ruolo è limitato all’assistenza in caso di necessità, mantenendo una distanza di sicurezza (12-14 miglia) per una funzione di pura deterrenza. Le recenti aggressioni contro la cinquantina di imbarcazioni della spedizione umanitaria hanno spinto i governi di Italia e Spagna a inviare navi militari per proteggere i propri connazionali in caso di bisogno. Il ‘Furor’ assisterà anche cittadini belgi, su richiesta del governo del Belgio. Il ministro degli Esteri José Manuel Albares, citato oggi dai media iberici, ha evidenziato che gli attivisti della Global Sumud Flotilla “sono persone pacifiche, con un obiettivo umanitario e non costituiscono una minaccia per nessuno, né per Israele, né per il popolo israeliani, tantomeno per la sicurezza di Israele”. Albares ha ricordato che gli spagnoli a bordo hanno piena protezione diplomatica e consolare. Il ‘Furor’, un pattugliatore di altura specializzato in scenari a bassa intensità, equipaggiato con due cannoni e una mitragliatrice, ha a bordo, oltre all’equipaggio, una decina di fanti di marina, un team medico, uno legale e di intelligence. Il ministero della Difesa sta ultimando le regole di ingaggio, che saranno “molto limitate”, per restringere qualsiasi azione offensiva e gesto che possa essere considerato ostile una volta che la nave arriverà nell’area operativa, riporta Efe.
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07:28
Lesioni traumatiche “insolitamente gravi”, tra cui lesioni complesse da esplosione, lesioni da arma da fuoco e ustioni gravi: è questo lo scenario descritto in uno studio britannico condotto da Omar El-Taji per conto dell’International Medical Responders for Gaza e pubblicato dal British Medical Journal. Nell’articolo sono pubblicati dati dettagliati sulle lesioni traumatiche e sulle condizioni mediche riscontrate dagli operatori sanitari internazionali a Gaza durante l’invasione militare in corso. Gli operatori, tutti con precedenti esperienze in zone di conflitto, hanno riferito che il volume, la distribuzione e la gravità dei traumi sono peggiori rispetto a quanto riscontrato in altre zone di guerra. Complessivamente, sono stati segnalati 23.726 infortuni correlati a traumi e 6.960 correlati ad armi. I traumi più comuni sono stati ustioni (4.348, 18%), lesioni alle gambe (4.258, 18%) e lesioni alle braccia (3.534, 15%). Dall’ottobre 2023, Gaza è stata sottoposta a bombardamenti israeliani ad alta intensità e incursioni militari terrestri; si parla di oltre 59.000 palestinesi uccisi e oltre 143.000 feriti, ma queste cifre potrebbero essere più elevate. Per questo totale di 78 medici e infermieri hanno partecipato a un sondaggio sulla loro permanenza a Gaza. Il loro dispiegamento a Gaza è durato dalle 2 alle 12 settimane, per un totale di 322 settimane di assistenza clinica in prima linea. Circa il 70% degli operatori sanitari ha riferito di aver gestito lesioni in due o più distretti anatomici e le esperienze di incidenti di massa sono state diffuse, con il 77% che ha riferito di essere stato esposto a 5-10 eventi e il 18% che ha gestito più di 10 di tali scenari. Le lesioni da esplosivo hanno rappresentato la maggior parte dei traumi correlati alle armi (4.635, 67%), colpendo prevalentemente la testa (1.289, 28%), mentre le lesioni da arma da fuoco hanno interessato le gambe (526, 23%). Gli operatori parlano anche di malnutrizione e disidratazione come condizioni mediche più comuni, seguite da sepsi e gastroenterite. Hanno inoltre segnalato 4.188 persone con malattie croniche che necessitavano di cure a lungo termine. I sanitari hanno spesso descritto le lesioni come insolitamente gravi, tra cui traumi a più arti, fratture craniche esposte e lesioni estese agli organi interni, nonché ustioni gravi, in particolare nei bambini.
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07:12
Il presidente argentino Javier Milei ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamín Netanyahu a margine della 80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo rende noto la Casa Rosada in un comunicato diffuso ai media sottolineando che al centro del colloquio c’è stata la situazione degli ostaggi trattenuti a Gaza da quasi due anni. Milei ha ribadito il “fermo impegno” a collaborare per la loro liberazione e la disponibilità a lavorare con Israele in tutte le sedi necessarie. Secondo il capo di Stato argentino, l’incontro ha permesso anche di “scambiare visioni sulla cooperazione scientifica e tecnologica” e di riaffermare la volontà comune di “rafforzare i legami di amicizia e collaborazione tra Argentina e Israele”. Dopo il vertice, Milei ha ricevuto un premio dall’organizzazione B’nai B’rith e si è incontrato con il presidente del Congresso mondiale ebraico, Donald S. Lauder, e con il direttore del Consiglio ebraico latinoamericano, Claudio Epelman, prima di rientrare a Buenos Aires.
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07:11
Lesioni traumatiche “insolitamente gravi”, tra cui lesioni complesse da esplosione, lesioni da arma da fuoco e ustioni gravi: è questo lo scenario descritto in uno studio britannico condotto da Omar El-Taji per conto dell’International Medical Responders for Gaza e pubblicato dal British Medical Journal. Nell’articolo sono pubblicati dati dettagliati sulle lesioni traumatiche e sulle condizioni mediche riscontrate dagli operatori sanitari internazionali a Gaza durante l’invasione militare in corso. Gli operatori, tutti con precedenti esperienze in zone di conflitto, hanno riferito che il volume, la distribuzione e la gravità dei traumi sono peggiori rispetto a quanto riscontrato in altre zone di guerra. Complessivamente, sono stati segnalati 23.726 infortuni correlati a traumi e 6.960 correlati ad armi. I traumi più comuni sono stati ustioni (4.348, 18%), lesioni alle gambe (4.258, 18%) e lesioni alle braccia (3.534, 15%). Dall’ottobre 2023, Gaza è stata sottoposta a bombardamenti israeliani ad alta intensità e incursioni militari terrestri; si parla di oltre 59.000 palestinesi uccisi e oltre 143.000 feriti, ma queste cifre potrebbero essere più elevate. Per questo totale di 78 medici e infermieri hanno partecipato a un sondaggio sulla loro permanenza a Gaza. Il loro dispiegamento a Gaza è durato dalle 2 alle 12 settimane, per un totale di 322 settimane di assistenza clinica in prima linea. Circa il 70% degli operatori sanitari ha riferito di aver gestito lesioni in due o più distretti anatomici e le esperienze di incidenti di massa sono state diffuse, con il 77% che ha riferito di essere stato esposto a 5-10 eventi e il 18% che ha gestito più di 10 di tali scenari. Le lesioni da esplosivo hanno rappresentato la maggior parte dei traumi correlati alle armi (4.635, 67%), colpendo prevalentemente la testa (1.289, 28%), mentre le lesioni da arma da fuoco hanno interessato le gambe (526, 23%). Gli operatori parlano anche di malnutrizione e disidratazione come condizioni mediche più comuni, seguite da sepsi e gastroenterite. Hanno inoltre segnalato 4.188 persone con malattie croniche che necessitavano di cure a lungo termine. I sanitari hanno spesso descritto le lesioni come insolitamente gravi, tra cui traumi a più arti, fratture craniche esposte e lesioni estese agli organi interni, nonché ustioni gravi, in particolare nei bambini.
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