Ancona, 21 ottobre 2025 – Nero su bianco, per il momento, ci sono solo la data e l’ordine del giorno del primo Consiglio regionale della dodicesima legislatura, la seconda di governo del centrodestra con Francesco Acquaroli come presidente – lunedì, a partire dalle 10 –, mentre per la giunta bis da qui a lunedì ogni giorno potrebbe essere quello buono.

Neanche i bene informati azzardano più pronostici, anche se i bookmaker dell’ultima ora puntano tutto su domani per la firma del decreto e danno l’esecutivo bis in dirittura d’arrivo, al netto di un passaggio (decisivo) dalle parti delle segreterie di Forza Italia e Lega, che dovranno sciogliere gli ultimi nodi in ambedue i partiti. Ma arrivati a giovedì obtorto collo, non è escluso che alla fine Acquaroli decida di prendersi anche altri due giorni di riflessione (e mediazione) per ’incasellare’ nomi e deleghe nel migliore modo possibile.

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Partiamo dal Consiglio: l’ordine del giorno prevede al primo punto la presa d’atto della rinuncia al seggio del candidato del centrosinistra, l’eurodem Matteo Ricci, cui subentrerà nell’assemblea legislativa Michele Caporossi, ex dg di Torrette, capolista della civica “Progetto Marche Vive”. Poi l’aula eleggerà il presidente del Consiglio regionale – sarà Gianluca Pasqui di Forza Italia, salvo sorprese –, i due vicepresidenti (Enrico Rossi dei Civici Marche per la maggioranza, l’altro spetta all’opposizione) e altrettanti consiglieri segretari. Seguirà il discorso programmatico del governatore Acquaroli, che illustrerà anche la composizione della giunta. L’ordine del giorno potrà essere integrato da eventuali surrogazioni, conseguenti all’esercizio del diritto di opzione, nonché da eventuali sostituzioni temporanee dei consiglieri nominati assessori con l’affidamento della supplenza.

E veniamo alla giunta. In casa Lega il derby dei candidati (Enrico Rossi-Andrea Maria Antonini) sembra tramontato a favore di Renzo Marinelli, già capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale: per lui sarebbero pronti bilancio, ricostruzione post sisma ed enti locali. E in ballo c’è anche la vicepresidenza della Regione.

Nel secondo tempo della giunta, col passaggio a otto assessori, ecco Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto, che intanto potrebbe fare il sottosegretario, ma probabilmente non avrà la delega all’agricoltura che avrebbe chiesto il Carroccio. Dovrebbe tenerla per sé Acquaroli, salvo poi affidarla a Silvia Luconi (FdI), l’altro assessore ’aggiunto’ nell’esecutivo a otto.

Quanto a Forza Italia – data per certa l’elezione di Pasqui a presidente del Consiglio regionale e sfumata l’ipotesi del manager Enrico Brizioli alla sanità –, in pole resta Tiziano Consoli, ma in questo caso con deleghe nel campo del lavoro e dell’istruzione, una sorta di eredità dell’ex Aguzzi. Per l’ex assessore Chiara Biondi invece, che ha sponsor da Fabriano fino a Roma, ma sulla quale pende il veto della segretaria leghista Giorgia Latini contro i transfughi dal Carroccio, l’ingresso in Consiglio potrebbe essere soltanto l’anticamera di una probabile candidatura a sindaca di Fabriano.