Anche il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso, Bruno Giampaoli, dice no al biodigestore al Cermec. “Lavello e Alteta sono stati deturpati dalle industrie chimiche, tanto che anche oggi i terreni sono da bonificare- scrive Giampaoli -. Proprio in questa zona si doveva fare il nuovo biodigestore anaerobico, un impianto per i rifiuti urbani da migliaia di tonnellate, alimentato dai rifiuti provenienti da tutti i comuni della costa. Quando qualche anno fa era uscito il progetto del biodigestore al Cermec, per fermare questo nuovo mostro Italia Nostra aveva aderito al grande comitato civico organizzato da Clara Gonnelli, storica ambientalista, e in un incontro pubblico come presidente per derimere ogni dubbio, avevo chiesto pubblicamente l’apertura di una inchiesta pubblica, proposta approvata anche dal comitato. Con viva soddisfazione apprendiamo che il biodigestore non si farà più – va avanti Giampaoli -, e quindi per noi è un giorno da festeggiare, ma ancor di più lo devono festeggiare gli abitanti della zona di Alteta che già hanno molto subito in passato per gli effetti degli inquinamenti chimici. Purtroppo per questi luoghi la storia non è ancora finita perché attualmente devono sottostare ad un nuovo inquinamento, dovuto all’eccessivo transito di grossi camion che invadono le strade facendo aumentare il traffico i rumori e le polveri sottili molto pericolose per la salute”. Giampaoli per la gestione dei rifiuti “conferma la posizione del Comitato ambientalista che privilegia il processo aerobico modulare – conclude -, senza l’uso di termovalorizzatori o bruciatori che dir si voglia, il tutto è sicuramente più compatibile con l’ambiente e la salute del cittadino”.