Tramonta, per il momento, l’ipotesi di uno spettacolare arrivo di tappa del Giro d’Italia alla Sella dei Generali. La proposta era partita, spontaneamente, da un gruppo di appassionati di ciclismo di Farini, che volevano dare risalto ad uno dei luoghi più caratteristici del Piacentino, al confine tra Valperino, Valnure e Valtrebbia. L’ipotesi di una tappa del Giro molto piacentina (e non solo di passaggio nel Piacentino, le due cose sono diverse) pare essere tramontata. Troppi importanti i costi economici dell’operazione, ritenuti insostenibili per gli enti locali. Persino il Comune di Piacenza, per voce dell’assessore allo sport Mario Dadati, ritiene attualmente non praticabile l’organizzazione di una tappa. Senza l’intervento di diversi sponsor privati, la proposta viene quindi riposta nel cassetto, in attesa di tempi migliori. I proponenti, un gruppo di cicloamatori di Farini, avevano puntato a organizzare una tappa per il Giro 2026 (che verrà svelato a breve) o per il 2027. In un secondo momento erano stati coinvolti alcuni sindaci del territorio: Marco Paganelli (Farini), Paolo Negri (Bettola), Carlotta Oppizzi (Ferriere), Roberto Pasquali (Bobbio) ed Ester Pugni (Coli), insieme all’assessore allo sport del capoluogo, Dadati, e al consigliere comunale cittadino Matteo Anelli, grande appassionato di ciclismo. L’obiettivo era quello di organizzare una tappa per valorizzare, in particolare, Valtrebbia, Valnure e Val Perino, con un passaggio alla Sella dei Generali (1218 metri d’altitudine) e a Bobbio. In particolare è la Valnure che reclama da tempo un passaggio della carovana rosa, che manca dal 1994. Toccherà ancora aspettare.