Ultra-destra israeliana in pressing sul primo ministro Benjamyn Netanyahu: il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e quello della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, chiedono al premier di rilasciare una chiara dichiarazione pubblica secondo cui Israele non accetterà mai la creazione di uno stato palestinese. Riad condanna le violenze dei coloni in Cisgiordania.
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Il contingente delle Nazioni Unite (Unifil) schierato nel Libano meridionale ha affermato che \”un carro armato delle Israel Defense Forces ha aperto il fuoco questa mattina contro le forze di pace nei pressi di una posizione israeliana in territorio libanese\”. Non ci sono stati feriti.
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Le forze israeliane affermano che \”non è stato sparato deliberatamente\” contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano. L’esercito israeliano ha affermato di avere scambiato i soldati per \”sospetti\”, ha affermato in una nota.
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Per tutti gli aggiornamenti segui il liveblog di lunedì 17 novembre
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025
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Il cessate il fuoco nella Striscia sembra reggere: 500mila palestinesi si sono mossi verso nord per tornare dove un tempo sorgevano le loro case, e a Gaza City è stato filmato un mercato di strada. Intanto un portavoce del governo israeliano ha dichiarato che il rilascio degli ostaggi inizierà nelle prime ore di lunedì, mentre Hamas ha richiamato 7mila membri delle sue forze di sicurezza per riaffermare il controllo sulle aree di Gaza recentemente abbandonate dall’IDF
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Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie
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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese
“,”postId”:”f8bd5c33-5bc2-410b-8cd8-867185a0e0bf”,”postLink”:{“title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-pace-piani”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/109f4c6e66aad5b71647ac9d7eb42ea1d01d862a/skytg24/it/mondo/2024/02/16/israele-palestina-piani-pace/hero_palestina_israele_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-16T20:44:22.833Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T21:44:22+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Opposizione israeliana: \”Netanyahu vuole manipolare l’inchiesta sul 7 ottobre\” (2)”,”content”:”
Anche all’interno della coalizione di governo l’iniziativa ha ricevuto critiche, come quella del ministro degli Esteri Gideon Sa’ar, che ha sottolineato che i poteri e la composizione della commissione non sono ancora stati definiti. Sa’ar ha sostenuto che \”il potere politico non dovrebbe scegliere la commissione che indagherà\”.\nInoltre il Consiglio di Ottobre, che rappresenta circa duemila vittime e familiari delle vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023, ha criticato la proposta e accusato Netanyahu di \”voler decidere sui fatti\”. \”Vogliamo ribadire che il primo ministro di Israele sarà la prima persona indagata da una commissione d’inchiesta statale istituita in conformità con la legge israeliana\”, ha sottolineato il gruppo, che respinge la \”commissione di insabbiamento\” proposta dal governo perché \”gli accusati stanno cercando di nominare coloro che li indagheranno, decideranno l’oggetto dell’indagine e si assolveranno da qualsiasi punizione\”. Ai cittadini è stato chiesto di partecipare alle proteste che si tengono ogni sabato per chiedere un’indagine imparziale.
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L’opposizione israeliana ha accusato il governo del premier Benjamin Neyanyahu di voler manipolare l’inchiesta interna sulle falle della sicurezza durante l’attacco sferrato da Hamas e altri miliziani palestinesi il 7 ottobre del 2023. E questo dopo le informazioni secondo le quali Netanyahu sta preparando una commissione d’inchiesta insieme ai membri del suo governo. Su tutti il leader dell’opposizione israeliana ed ex primo ministro Yair Lapid, secondo cui il fatto che siano i ministri a decidere l’ambito di indagine è un modo del governo per ”fare tutto il possibile per evitare la verità e le responsabilità”. Per questo, il leader dell’opposizione ha chiesto una commissione statale che abbia il consenso della popolazione.\n ”Questo è quello di cui il Paese ha bisogno, di cui hanno bisogno i cittadini ed è ciò che avremo”, ha detto Lapid, sottolineando che ”la non volontà del governo di indagare sui suoi fallimenti mette in pericolo la sicurezza nazionale, rappresenta una mancanza di responsabilità verso i soldati e le famiglie che hanno sacrificano fatto dal 7 ottobre”.\nAnche Yair Golan, leader dei Democratici, ha denunciato questa procedura. \”Gli indagati non nominano i propri investigatori\”, ha dichiarato Golan. Come Lapid, con un post sui social ha promesso di impegnarsi a fare tutto il possibile per garantire che la commissione sia indipendente e possa agire senza restrizioni.
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I media libanesi hanno riferito che due comandanti di Hezbollah sono stati uccisi in un attacco con drone nel villaggio di Al-Mansuri, nella regione di Tiro, nel Libano meridionale. Secondo un rapporto, i due stavano viaggiando a bordo di un veicolo quando sono stati colpiti a morte dal velivolo senza pilota. Lo riporta Ynet.
“,”postId”:”e34f6e6c-42aa-4f5e-85ce-21bd7b406516″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T20:31:00.400Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T21:31:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Quanti gli ostaggi liberati? Quanti i morti, tra Israele e Gaza? I numeri della guerra”,”content”:”
All’indomani della firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla \”fase 2\” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
“,”postId”:”a3ccc0cf-2641-4fef-8ead-84dadca8d30a”,”postLink”:{“title”:”Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/48ce94bce98c662b9786091741be6603b048aa05/skytg24/it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra/ostaggi_israele_gaza_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-16T20:18:21.955Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T21:18:21+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Raid Idf contro auto nel sud del Libano\””,”content”:”
Un drone israeliano ha colpito un’auto nella città di Mansouri, nel sud del Libano, vicino a Tiro. Lo riferiscono i media libanesi. Al momento non ci sono commenti da parte delle Idf.
“,”postId”:”e9fe4dc3-f859-4f1b-b574-8f220148bcc5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T20:15:39.315Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T21:15:39+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Stato palestinese sarebbe Stato terrorista di Hamas\””,”content”:”
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, si è rivolto a una delegazione di giovani tedeschi. \”Alcuni sono pronti a suggerire di creare uno Stato terrorista palestinese nel cuore del nostro piccolo Paese. Questo è ciò che ci stanno offrendo dopo il 7 ottobre, anche se un simile esperimento porterebbe solo a un altro Stato terrorista. Uno Stato palestinese sarebbe uno Stato terrorista di Hamas\”, ha affermato Sa’ar.
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Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdel Atty, ha parlato con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas firmato a Sharm el-Sheikh. Secondo il ministero degli Esteri egiziano, durante la conversazione Abdel Atty ha sottolineato \”l’importanza di continuare ad attuare tutti gli articoli del piano del Summit di Pace\” e ha esaminato i preparativi per la prossima conferenza internazionale al Cairo per la ricostruzione della Striscia di Gaza.
“,”postId”:”3d51c230-8a28-4fc6-8b33-9ae9375380c0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T20:06:52.337Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T21:06:52+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Accordo Gaza, ministro Esteri Egitto a colloquio con Lavrov”,”content”:”
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aty ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sull’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas firmato a Sharm el-Sheikh con la mediazione del presidente americano Donald Trump. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri egiziano spiegando che durante la conversazione Abdel Aty ha sottolineato \”l’importanza di continuare ad attuare tutti i punti del piano di pace\” e ha esaminato i preparativi per la prossima conferenza internazionale che si terrà al Cairo per la ricostruzione della Striscia di Gaza.
“,”postId”:”4fc8cfba-cd6b-4e94-afb0-141c9353061e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T20:02:00.269Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T21:02:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”“Modello IRA” per il disarmo di Hamas, cos’è e perché se ne parla per il futuro di Gaza”,”content”:”
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
“,”postId”:”e0afeaef-b39c-4eda-acb4-e297649fb37a”,”postLink”:{“title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/828e8384f5802996ec60a202e356ad45c5737e11/skytg24/it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza/hero_getty_disarmo_hamas_ira.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-16T19:27:00.257Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T20:27:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, il nuovo piano Usa: ipotesi divisione della Striscia in due parti. Cosa sappiamo”,”content”:”
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
“,”postId”:”d885991b-7136-4146-9223-a7d007a742d4″,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-16T18:07:18.831Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T19:07:18+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Gaza sarà disarmata in un modo o nell’altro\””,”content”:”
\”La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio non è cambiata. Gaza verrà smobilitata e Hamas disarmata, nel modo più facile o nel modo più difficile. Non ho bisogno di rinforzi, tweet o prediche da nessuno\”. Lo ribadisce sui social il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
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Il ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che gli sforzi dell’Idf per demolire i tunnel di Hamas sul lato israeliano della Linea Gialla nella Striscia di Gaza stanno \”procedendo bene\”. Lo scrive The Times of Israrel. \”Sono appena stato aggiornato dal vice capo di stato maggiore che l’operazione per distruggere i tunnel terroristici di Hamas a Gaza sta procedendo bene. L’Idf sta lavorando per distruggere i tunnel tramite esplosioni, o riempiendo e pompando cemento liquido nei tunnel in tutte le aree sotto il suo controllo\”, ha dichiarato Katz in una nota. Il mese scorso, Katz e l’Idf avevano affermato che circa il 60% dei tunnel di Hamas a Gaza erano ancora intatti.
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Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Secondo l’ufficio del primo ministro, la conversazione tra i due leader è stata \”buona e amichevole\”, durante la quale si è discusso di questioni politiche e regionali. Lo riporta Haaretz.
“,”postId”:”8b935f9b-37ff-4bf7-b400-001705a72de2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T17:02:30.769Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T18:02:30+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Ucciso un palestinese in un campo profughi in Cisgiordania\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha annunciato che le sue forze hanno sparato e ucciso un palestinese identificato come \”un terrorista che ha tentato di fare loro del male\” nel campo profughi di Far’a, a sud di Jenin. Lo scrive Haaretz.
“,”postId”:”38e9ded0-1d1c-4a08-bf7b-31021a251e23″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T16:58:13.232Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T17:58:13+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ufficio Netanyahu: \”Colloquio amichevole con Merz\””,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro israeliano, secondo il quale la conversazione tra i due è stata \”buona e amichevole\”. Al centro del colloquio questioni diplomatiche e regionali, si legge nella nota.
“,”postId”:”9b8a92ac-4097-4264-9878-6739324579f1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T16:52:57.597Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T17:52:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele annuncia commissione inchiesta su 7 ottobre”,”content”:”
Il governo israeliano ha annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta indipendente, quindi non statale, per indagare sulle falle nella sicurezza che hanno agevolato gli attacchi commessi da Hamas il 7 ottobre 2023. Secondo i media israeliani, Netanyahu dovrebbe nominare una commissione ministeriale speciale che sarà incaricata di formulare il mandato della commissione, i temi che saranno oggetto di indagine e i tempi previsti per le indagini. I membri di una commissione statale d’inchiesta avrebbero dovuto invece essere nominati dal presidente della Corte Suprema, e non da politici. La commissione avrà 45 giorni di tempo per presentare le sue raccomandazioni al governo. Netanyahu, a differenza di altri alti funzionari israeliani, ha sempre negato di avere responsabilità nelle mancanze che hanno portato all’uccisione di circa 1.200 israeliani, affermando che eventuali colpe sono solo dell’apparato della sicurezza e non della politica.
“,”postId”:”f865e459-f23e-4249-b7db-68dce2c4b295″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T16:33:53.233Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T17:33:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Pronti a controllare le aree oltre la Linea Gialla\” (2)”,”content”:”
\”Nella Striscia di Gaza, controlliamo oltre il 50% del territorio, senza controllare la popolazione. La Linea Gialla funge da linea di accerchiamento e controllo, e continuiamo ad agire per impedire l’avanzata di Hamas, mantenendo il controllo del territorio\” strategico \”e delle porte di accesso a Gaza\”, ha dichiarato Zamir durante la visita nell’area di Rafah, nel sud di Gaza, scrive The Times of Israel. \”Se necessario, dobbiamo essere pronti a una rapida transizione verso un’ampia offensiva per conquistare il territorio nella Striscia di Gaza, dall’altra parte della Linea Gialla\”, ha affermato l’Idf.
“,”postId”:”8533e033-891c-47ba-8dbb-bf277840c6c3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T16:27:39.417Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T17:27:39+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Pronti a controllare le aree oltre la Linea Gialla\””,”content”:”
Il capo di stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, ha affermato che l’esercito israeliano deve essere pronto a \”stabilire rapidamente il controllo operativo\” delle aree di Gaza \”oltre la Linea Gialla\”. Zamir ha affermato che le Idf \”continueranno a operare per impedire la rinascita di Hamas, controllando le aree chiave e gli ingressi di Gaza\”. Lo riportano i media israeliani. Parlando alle truppe a Rafah, il capo delle Idf ha affermato che i militari \”continueranno a insistere sul fatto che il regime di Hamas non esisterà dall’altra parte del confine. Anche se ciò richiederà tempo\”.
“,”postId”:”11e38491-7b52-490b-91ea-4b084aaf1a8e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T15:37:52.140Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T16:37:52+0100″,”video”:{“videoId”:”1052362″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/maltempo-gaza-tende-distrutte-dalle-piogge-e-popolazione-al-freddo-1052362″},”altBackground”:true,”title”:”Maltempo Gaza, tende distrutte dalle piogge e popolazione al freddo”,”postId”:”131848e2-ac9c-477f-8543-985a9e51f973″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T15:33:29.139Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T16:33:29+0100″,”video”:{“videoId”:”1052360″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/israele-prosegue-costruzione-muro-al-confine-con-il-libano-1052360″},”altBackground”:true,”title”:”Israele, prosegue costruzione muro al confine con il Libano”,”postId”:”68befe39-d583-41aa-bcf4-043a81bf7a12″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T15:24:00.014Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T16:24:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele approva commissione inchiesta 7 ottobre: \”Sarà indipendente\””,”content”:”
Il governo israeliano ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta \”indipendente\” per far luce sull’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023 e, come precisa il Times of Israel, sulle falle nel sistema di difesa. Lo ha annunciato il governo su ‘X’ spiegando che la commissione avrà \”pieni poteri investigativi\” e la sua composizione rifletterà \”il più ampio consenso pubblico possibile\”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu istituirà entro 45 giorni una commissione ministeriale che definirà i poteri e il mandato della commissione, a differenza di una commissione d’inchiesta statale i i cui membri sono nominati dal presidente della Corte Suprema e non dai politici. \nIl governo si è opposto a lungo all’istituzione di una commissione statale d’inchiesta sul 7 ottobre, inizialmente perché non si poteva indagare mentre Israele era in guerra, poi perché molti ministri ritenevano che non ci si potesse fidare del presidente della Corte Suprema Isaac Amit per nominare un giudice imparziale a capo della commissione. Haaretz ricorda che Israele è l’unico Paese ad avere un modello di commissione d’inchiesta indipendente di questo tipo. Dal 1968 sono state istituite in Israele 20 commissioni per indagare su diverse questioni.
“,”postId”:”a85cdbfc-95d5-489f-b1a9-677fee34ab2c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T15:23:31.620Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T16:23:31+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gazawi arrivati in Sudafrica: \”Viaggio coordinato da ong e Idf\””,”content”:”
Il viaggio con cui alcuni giorni fa 153 cittadini di Gaza sono arrivati in Sudafrica in circostanze misteriose, ed ora oggetto di indagini nel Paese africano, è avvenuto in \”stretto coordinamento\” tra una organizzazione chiamata Al-Maid Europe e le forze armate israeliane (Idf): è quanto raccontato ad Al Jazeera, sotto condizioni di anonimato per motivi di sicurezza, da uno degli espatriati. L’uomo ha raccontato di aver inizialmente fatto domanda online per partecipare a questa operazione di uscita di palestinesi da Gaza, arrivando poi a pagare 6.000 dollari per lui e gli altri due membri della sua famiglia, una volta superato un processo di selezione. La tariffa per il viaggio, ha aggiunto, era da versare \”su conti individuali, non di un’organizzazione\”, mentre tutto il processo era gestito da \”alcuni membri\” di Al-Maid Europe da dentro Gaza e da alcuni palestinesi e israeliani situati fuori dalla Striscia. Il testimone spiega anche che prima del viaggio nessuno era al corrente della propria destinazione. \”Il tema era assolutamente confidenziale\”, ha detto, \”nessuno di noi sapeva dove saremmo andati\”. Il trasferimento è avvenuto inizialmente con un volo di una compagnia rumena partito dall’aeroporto israeliano di Ramon e con destinazione Nairobi in Kenya. Poi, da lì, il gruppo è arrivato a Johannesburg. Sul proprio sito, Al-Maid Europe si definisce come una \”organizzazione umanitaria fondata nel 2010 in Germania, specializzata nel fornire aiuti e supporto a comunità musulmane in zone di conflitto\”. A detta dell’uomo intervistato da Al Jazeera, un primo gruppo di gazawi era stato trasferito in modalità simili a giugno in Indonesia.
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L’attacco delle Forze di difesa israeliane (Idf) contro l’Unifil nel Libano meridionale rappresenta una ”pericolosa escalation”. Lo ha dichiarato l’esercito di Beirut in una nota diffusa dall’agenzia di stampa libanese Nna, nella quale si legge che l’attacco alla pattuglia dell’Unifil è stato l’ultimo di una serie di \”violazioni della sovranità libanese che hanno causato instabilità in Libano e ostacolato il completamento del dispiegamento dell’esercito nel sud\”.\nIl comando dell’esercito stava \”lavorando in coordinamento con i paesi amici per porre fine alle continue violazioni e infrazioni da parte del nemico israeliano, che richiedono un’azione immediata poiché rappresentano una pericolosa escalation\”. Israele ha ammesso che i suoi soldati hanno aperto il fuoco contro i caschi blu dell’Unifil da un carro armato, sostenendo di averlo fatto a causa delle \”cattive condizioni meteorologiche\” e di aver scambiato la pattuglia delle Nazioni Unite per \”sospetti\”.
“,”postId”:”38948e3f-c9f7-4520-8c88-1e42e0aae2c3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T14:04:20.585Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T15:04:20+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu ai ministri: \”Non so quanto durerà il cessate fuoco\””,”content”:”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha risposto \”non lo so\” al ministro degli Insediamenti, Orit Strock, che gli aveva chiesto quanto sarebbe durato il cessate il fuoco con Hamas. \”Stiamo lavorando per completare la fase uno e abbiamo ancora tre ostaggi (morti, nda) da riportare a casa\”, ha dichiarato Netanyahu durante un consiglio di gabinetto dedicato alla possibilità di stabilire una commissione d’inchiesta sulle stragi del 7 ottobre.
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Le forze israeliane affermano che \”non è stato sparato deliberatamente\” contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano. L’esercito israeliano ha affermato di avere scambiato i soldati per \”sospetti\”, ha affermato in una nota. \”Domenica mattina, due sospetti sono stati identificati nella zona di El Hamames, nel Libano meridionale. Le truppe hanno poi sparato colpi di avvertimento. Dopo la verifica, è stato stabilito che i sospetti erano soldati delle Nazioni Unite in pattuglia nella zona\”, ha dichiarato l’esercito israeliano, aggiungendo che la questione è \”sotto inchiesta\”.
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Le forze israeliane hanno sparato addosso ai caschi blu dell’Onu in Libano perché, a causa del maltempo, li avevano scambiati per sospetti. E’ la versione fornita dalle Israel Defense Forces sull’incidente denunciato poco fa dall’Unifil.
“,”postId”:”0a79a0d2-fbb4-4e06-9f22-23b35b39222b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T13:38:58.827Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T14:38:58+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Lapid: \”Vendita F35 a Riad non rientra in normalizzazione con Israele\””,”content”:”
La fornitura di caccia F-35 da parte degli Stati Uniti all’Arabia Saudita non rientra nei negoziati per la normalizzazione dei rapporti con Israele e non favorirà l’accordo. Lo ha dichiarato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid che contesta la \”debolezza\” del governo. \”Come persona che ha partecipato a decine di discussioni sulla normalizzazione con l’Arabia Saudita, un accordo sull’F-35 non è mai stato parte di un accordo di normalizzazione, perché era chiaro che la sicurezza di Israele richiede il mantenimento del suo vantaggio militare qualitativo\”, ha affermato Lapid. \”E’ inaccettabile che, a causa della debolezza del governo, rinunciamo agli interessi di sicurezza israeliani e permettiamo l’accordo sugli F-35\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”747b8a09-d400-40f9-9418-ca4759b5759f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T13:06:09.641Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T14:06:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media, Riad non normalizzerà rapporti con governo Netanyahu”,”content”:”
Riad non intende normalizzare i rapporti con Israele finché ci sarà il governo Netanyahu. Lo scrive Haaretz, citando fonti palestinesi in contatto con alti funzionari sauditi secondo cui Riad \”condizionerà la normalizzazione a una chiara proposta diplomatica per la creazione di uno Stato palestinese\”. Qualsiasi governo che includa i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir \”non è un partner per un accordo diplomatico e tantomeno di normalizzazione, alla luce di quanto accade a Gaza e in Cisgiordania\”. \”Israele non può imporre condizioni diplomatiche a un Paese come l’Arabia Saudita\”, hanno aggiunto le fonti.
“,”postId”:”d8c6d23b-1bca-43b9-a19f-9555ca02f4f7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T12:39:33.082Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T13:39:33+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Libano, Unifil: \”Fuoco tank israeliano contro caschi blu, nessun ferito\””,”content”:”
\”Questo rappresenta una violazione grave della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite\”, prosegue la nota di Unifil in riferimento alla risoluzione del 2006. La Missione, \”ancora una volta\”, chiede \”alle Idf di porre fine a qualsiasi comportamento aggressivo e attacco contro o nei pressi delle forze di peacekeeping, che lavorano per sostenere il ritorno alla stabilità che sia Israele che il Libano affermano di ricercare\”.
\n”,”postId”:”969f86b5-9455-4357-9eae-f663fccaba2d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T12:29:53.396Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T13:29:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Libano, Unifil accusa: \”Carro israeliano ci ha sparato addosso\””,”content”:”
Il contingente delle Nazioni Unite (Unifil) schierato nel Libano meridionale ha affermato che \”un carro armato delle Israel Defense Forces ha aperto il fuoco questa mattina contro le forze di pace nei pressi di una posizione israeliana in territorio libanese\”. Non ci sono stati feriti. Secondo l’organizzazione, \”i soldati sono stati costretti a mettersi al riparo, con un fuoco pesante che ha colpito a circa cinque metri di distanza. Le forze hanno chiesto alle Idf di cessare il fuoco e sono riuscite a ritirarsi in sicurezza dopo circa mezz’ora, quando il carro armato si è ritirato\”. L’Unifil ha sottolineato che \”questo incidente costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701\”.
“,”postId”:”1c5a23cb-23c4-42f5-8521-25da4e16716d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T11:23:57.816Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T12:23:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Mai uno Stato palestinese a ovest del Giordano\””,”content”:”
\”La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola\”. Lo ha ribadito il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, in apertura della riunione di governo. \”Riguardo alla \”presunta ‘non smilitarizzazione’ della parte di Gaza che è nelle mani di Hamas, non ci sarà nulla del genere. Anche nel piano in 20 punti, e in tutto il resto, questo territorio sarà smilitarizzato e Hamas sarà disarmato. O accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile. Questo è quello che ho detto, e questo è quello che ha detto anche il presidente Trump\”.
“,”postId”:”92895e63-4b25-4f5e-bb52-035dc4719eab”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T10:55:25.250Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T11:55:25+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Nostra posizione su Stato palestinese immutata\””,”content”:”
Benjamin Netanyahu bacchetta i membri del suo governo – in patrticolare il ministro della Difesas Israel Katz e quello degli Esteri Gideon Saar – che in mattinata hanno ritenuto di ricordare la\nloro contrarietà alla realizzazione di uno Stato palestinese. \”La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio non è cambiata\” ha detto Netanyahu all’inizio della riunione di governo, \”Gaza sarà smilitarizzata e Hamas sara’ privata delle sue armi, nel modo più facile o nel modo più duro. Non ho bisogno di incoraggiamenti, tweet e prediche da nessuno\”.
“,”postId”:”c199af81-79ad-4d8d-99e8-148e9730c8a4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T09:34:31.882Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T10:34:31+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa, \”3 palestinesi uccisi da attacco aereo a Khan Yunis\””,”content”:”
Tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la parte orientale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, \”in violazione dell’accordo di cessate il fuoco\”. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa. Secondo fonti mediche locali, i corpi delle tre vittime rimaste uccise nel bombardamento israeliano della città di Bani Suheila, a est di Khan Yunis, sono stati trasportati al Complesso Medico Nasser. Dalle prime ore di questa mattina l’esercito israeliano ha effettuato demolizioni di edifici nella parte settentrionale di Rafah, sempre a sud dell’enclave, accompagnate da intensi colpi d’arma da fuoco da parte di elicotteri da combattimento israeliani a est di Khan Yunis.
“,”postId”:”f9f6f5f4-1f40-4875-8765-6a6c826b9972″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T08:45:42.595Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T09:45:42+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Al Jazeera, \”raid aerei dell’Idf su Rafah e su Gaza City\””,”content”:”
Elicotteri israeliani hanno bombardato le zone settentrionali della città di Rafah, nella sud della Striscia di Gaza, secondo quanto scrive Al Jazeera, citando propri reporter sul campo. Gli attacchi sono avvenuti all’interno della cosiddetta linea gialla che delimita le aree sotto il controllo dell’esercito israeliano. L’esercito israeliano inoltre, riporta ancora la testata araba, continua a colpire località all’interno della cosiddetta linea gialla, in aree ancora sotto il suo controllo. Secondo Al Jazeera, l’Idf ha effettuato diversi attacchi aerei: uno a est di Khan Yunis, nel sud, e l’altro nel quartiere di Zeitun a Gaza City. La situazione, scrive l’emittente qatarina, sta diventando sempre più grave per le famiglie che vivono vicino alla linea gialla. \”Viviamo a pochi metri dalla linea gialla e la situazione sta peggiorando sempre di più, mentre l’esercito israeliano continua a demolire edifici residenziali e a diffondere il panico con attacchi in quelle zone – scrive il cronista – Inoltre, le condizioni invernali stanno aggiungendo ulteriore sofferenza alle centinaia di migliaia di palestinesi sfollati che vivono ancora nella paura e in una crisi umanitaria sempre più profonda\”.
“,”postId”:”8fa6bafd-d827-4d5c-80f4-b33209a7ac6d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T06:57:14.116Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T07:57:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Al Jazeera, \”Idf ha ucciso giovane palestinese in Cisgiordania\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha ucciso un giovane palestinese durante un raid nel campo profughi di Old Askar, a est di Nablus, in Cisgiordania, scrive Al Jazeera, citando la Mezzaluna Rossa. La vittima è Hassan Sharkasi, colpito da un proiettile all’addome e morto poco dopo all’ospedale Rafidia di Nablus, scrive l’emittente qatarina, secondo cui fonti mediche riferiscono che anche un altro giovane palestinese è stato colpito durante il raid. Le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campo di Askar durante la notte, dispiegando unità di fanteria nei quartieri. La Mezzaluna Rossa ha affermato che sono stati sparati proiettili veri e granate stordenti, scrive Al Jazeera.
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\”Tolleranza zero\” nei confronti di qualsiasi spostamento forzato di palestinesi dalla Striscia di Gaza nel dopoguerra: su questa posizione si sono detti allineati il re di Giordania Abdulla II e il primo ministro del Pakistan, Muhammad Shehbaz Sharif, che il sovrano hashemita in una visita di due giorni ha incontrato a Islamabad. I due leader hanno affermato che Giordania e Pakistan sono totalmente concordi sulla salvaguardia dei diritti territoriali palestinesi e contrari a qualsiasi trasferimento della popolazione da Gaza, secondo una dichiarazione ufficiale. Sharif e Re Abdullah II hanno concordato di intensificare il coordinamento tra le otto nazioni arabe e islamiche che collaborano con gli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza e il Piano di Pace di Sharm el-Sheikh per la Gaza.
“,”postId”:”ce1fc162-8bd0-43c7-8e10-d1e74796ea8b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T05:41:57.800Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T06:41:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media, Israele ha negato visita a premier Norvegia”,”content”:”
Israele ha negato la premier norvegese Jonas Gahr Store di visitare il Paese. Lo hanno confermato a Ynet fonti di Tel Aviv, dopo che la notizia era stata data dalla stampa di Oslo. Lo stesso Store ha fatto sapere che avrebbe voluto recarsi nella regione, anche per parlare del ruolo della Norvegia nella ricostruzione di Gaza. \”Non c’è motivo di approvare la sua visita in Israele, dopo la condotta norvegese durante la guerra. Alla fine avranno un ruolo il giorno dopo, non perché lo vogliamo, ma perché gli americani vogliono i finanziamenti norvegesi\”, hanno spiegato le fonti israeliane.
\n”,”postId”:”743194f6-d007-44d4-af24-b5d130bcc252″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-16T05:41:38.136Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-16T06:41:38+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Mosca, telefonata Putin-Netanyahu: al centro Gaza e Iran”,”content”:”
Colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Benjamin Netanyahu. Ne dà notizia il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui il presidente russo ed il premier israeliano hanno avuto \”un approfondito scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, compresi i recenti sviluppi nella Striscia di Gaza alla luce dell’accordo sul cessate il fuoco e sullo scambio di persone detenute attualmente in fase di attuazione, la situazione relativa al programma nucleare iraniano e le questioni relative alla promozione di un’ulteriore stabilizzazione in Siria\”. Il colloquio telefonico è stato confermato dall’ufficio di Netanyahu, precisando che è avvenuto su \”iniziativa del presidente Putin\” e che è avvenuto nell’ambito di \”una serie di conversazioni precedenti recenti\” del premier israeliano per \”parlare di questioni regionali\”.
\n”,”postId”:”eba85f52-12da-4d67-b7a3-31eac6c8162c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}]}” query='{“configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”284e740f-bfbc-4447-8e26-282837b1c597″,”tenant”:”tg24″,”limit”:800}’ config='{“live”:true,”isWebView”:false,”postsPerPageMobile”:10,”postsPerPageDesktop”:10}’>
Attesa per la risoluzione all’Onu sul piano Trump. La Russia presenterà una risoluzione sulla Striscia alternativa a quella degli Stati Uniti che menzioni esplicitamente la soluzione a due Stati come conclusione del conflitto.
Ultra-destra israeliana in pressing sul primo ministro Benjamyn Netanyahu: il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e quello della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, chiedono al premier di rilasciare una chiara dichiarazione pubblica secondo cui Israele non accetterà mai la creazione di uno stato palestinese. Riad condanna le violenze dei coloni in Cisgiordania.
Il contingente delle Nazioni Unite (Unifil) schierato nel Libano meridionale ha affermato che “un carro armato delle Israel Defense Forces ha aperto il fuoco questa mattina contro le forze di pace nei pressi di una posizione israeliana in territorio libanese”. Non ci sono stati feriti.
Le forze israeliane affermano che “non è stato sparato deliberatamente” contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano. L’esercito israeliano ha affermato di avere scambiato i soldati per “sospetti”, ha affermato in una nota.
Gli approfondimenti:
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23:59
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025
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Il cessate il fuoco nella Striscia sembra reggere: 500mila palestinesi si sono mossi verso nord per tornare dove un tempo sorgevano le loro case, e a Gaza City è stato filmato un mercato di strada. Intanto un portavoce del governo israeliano ha dichiarato che il rilascio degli ostaggi inizierà nelle prime ore di lunedì, mentre Hamas ha richiamato 7mila membri delle sue forze di sicurezza per riaffermare il controllo sulle aree di Gaza recentemente abbandonate dall’IDF
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Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie
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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese
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Anche all’interno della coalizione di governo l’iniziativa ha ricevuto critiche, come quella del ministro degli Esteri Gideon Sa’ar, che ha sottolineato che i poteri e la composizione della commissione non sono ancora stati definiti. Sa’ar ha sostenuto che “il potere politico non dovrebbe scegliere la commissione che indagherà”.
Inoltre il Consiglio di Ottobre, che rappresenta circa duemila vittime e familiari delle vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023, ha criticato la proposta e accusato Netanyahu di “voler decidere sui fatti”. “Vogliamo ribadire che il primo ministro di Israele sarà la prima persona indagata da una commissione d’inchiesta statale istituita in conformità con la legge israeliana”, ha sottolineato il gruppo, che respinge la “commissione di insabbiamento” proposta dal governo perché “gli accusati stanno cercando di nominare coloro che li indagheranno, decideranno l’oggetto dell’indagine e si assolveranno da qualsiasi punizione”. Ai cittadini è stato chiesto di partecipare alle proteste che si tengono ogni sabato per chiedere un’indagine imparziale.
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21:44
L’opposizione israeliana ha accusato il governo del premier Benjamin Neyanyahu di voler manipolare l’inchiesta interna sulle falle della sicurezza durante l’attacco sferrato da Hamas e altri miliziani palestinesi il 7 ottobre del 2023. E questo dopo le informazioni secondo le quali Netanyahu sta preparando una commissione d’inchiesta insieme ai membri del suo governo. Su tutti il leader dell’opposizione israeliana ed ex primo ministro Yair Lapid, secondo cui il fatto che siano i ministri a decidere l’ambito di indagine è un modo del governo per ”fare tutto il possibile per evitare la verità e le responsabilità”. Per questo, il leader dell’opposizione ha chiesto una commissione statale che abbia il consenso della popolazione.
”Questo è quello di cui il Paese ha bisogno, di cui hanno bisogno i cittadini ed è ciò che avremo”, ha detto Lapid, sottolineando che ”la non volontà del governo di indagare sui suoi fallimenti mette in pericolo la sicurezza nazionale, rappresenta una mancanza di responsabilità verso i soldati e le famiglie che hanno sacrificano fatto dal 7 ottobre”.
Anche Yair Golan, leader dei Democratici, ha denunciato questa procedura. “Gli indagati non nominano i propri investigatori”, ha dichiarato Golan. Come Lapid, con un post sui social ha promesso di impegnarsi a fare tutto il possibile per garantire che la commissione sia indipendente e possa agire senza restrizioni.
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21:43
I media libanesi hanno riferito che due comandanti di Hezbollah sono stati uccisi in un attacco con drone nel villaggio di Al-Mansuri, nella regione di Tiro, nel Libano meridionale. Secondo un rapporto, i due stavano viaggiando a bordo di un veicolo quando sono stati colpiti a morte dal velivolo senza pilota. Lo riporta Ynet.
21:31
All’indomani della firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla “fase 2” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
21:18
Un drone israeliano ha colpito un’auto nella città di Mansouri, nel sud del Libano, vicino a Tiro. Lo riferiscono i media libanesi. Al momento non ci sono commenti da parte delle Idf.
21:15
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, si è rivolto a una delegazione di giovani tedeschi. “Alcuni sono pronti a suggerire di creare uno Stato terrorista palestinese nel cuore del nostro piccolo Paese. Questo è ciò che ci stanno offrendo dopo il 7 ottobre, anche se un simile esperimento porterebbe solo a un altro Stato terrorista. Uno Stato palestinese sarebbe uno Stato terrorista di Hamas”, ha affermato Sa’ar.
21:15
Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdel Atty, ha parlato con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas firmato a Sharm el-Sheikh. Secondo il ministero degli Esteri egiziano, durante la conversazione Abdel Atty ha sottolineato “l’importanza di continuare ad attuare tutti gli articoli del piano del Summit di Pace” e ha esaminato i preparativi per la prossima conferenza internazionale al Cairo per la ricostruzione della Striscia di Gaza.
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21:06
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aty ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sull’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas firmato a Sharm el-Sheikh con la mediazione del presidente americano Donald Trump. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri egiziano spiegando che durante la conversazione Abdel Aty ha sottolineato “l’importanza di continuare ad attuare tutti i punti del piano di pace” e ha esaminato i preparativi per la prossima conferenza internazionale che si terrà al Cairo per la ricostruzione della Striscia di Gaza.
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21:02
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
20:27
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
19:07
“La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio non è cambiata. Gaza verrà smobilitata e Hamas disarmata, nel modo più facile o nel modo più difficile. Non ho bisogno di rinforzi, tweet o prediche da nessuno”. Lo ribadisce sui social il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
18:32
Il ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che gli sforzi dell’Idf per demolire i tunnel di Hamas sul lato israeliano della Linea Gialla nella Striscia di Gaza stanno “procedendo bene”. Lo scrive The Times of Israrel. “Sono appena stato aggiornato dal vice capo di stato maggiore che l’operazione per distruggere i tunnel terroristici di Hamas a Gaza sta procedendo bene. L’Idf sta lavorando per distruggere i tunnel tramite esplosioni, o riempiendo e pompando cemento liquido nei tunnel in tutte le aree sotto il suo controllo”, ha dichiarato Katz in una nota. Il mese scorso, Katz e l’Idf avevano affermato che circa il 60% dei tunnel di Hamas a Gaza erano ancora intatti.
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18:02
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Secondo l’ufficio del primo ministro, la conversazione tra i due leader è stata “buona e amichevole”, durante la quale si è discusso di questioni politiche e regionali. Lo riporta Haaretz.
18:02
L’esercito israeliano ha annunciato che le sue forze hanno sparato e ucciso un palestinese identificato come “un terrorista che ha tentato di fare loro del male” nel campo profughi di Far’a, a sud di Jenin. Lo scrive Haaretz.
17:58
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro israeliano, secondo il quale la conversazione tra i due è stata “buona e amichevole”. Al centro del colloquio questioni diplomatiche e regionali, si legge nella nota.
17:52
Il governo israeliano ha annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta indipendente, quindi non statale, per indagare sulle falle nella sicurezza che hanno agevolato gli attacchi commessi da Hamas il 7 ottobre 2023. Secondo i media israeliani, Netanyahu dovrebbe nominare una commissione ministeriale speciale che sarà incaricata di formulare il mandato della commissione, i temi che saranno oggetto di indagine e i tempi previsti per le indagini. I membri di una commissione statale d’inchiesta avrebbero dovuto invece essere nominati dal presidente della Corte Suprema, e non da politici. La commissione avrà 45 giorni di tempo per presentare le sue raccomandazioni al governo. Netanyahu, a differenza di altri alti funzionari israeliani, ha sempre negato di avere responsabilità nelle mancanze che hanno portato all’uccisione di circa 1.200 israeliani, affermando che eventuali colpe sono solo dell’apparato della sicurezza e non della politica.
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17:33
“Nella Striscia di Gaza, controlliamo oltre il 50% del territorio, senza controllare la popolazione. La Linea Gialla funge da linea di accerchiamento e controllo, e continuiamo ad agire per impedire l’avanzata di Hamas, mantenendo il controllo del territorio” strategico “e delle porte di accesso a Gaza”, ha dichiarato Zamir durante la visita nell’area di Rafah, nel sud di Gaza, scrive The Times of Israel. “Se necessario, dobbiamo essere pronti a una rapida transizione verso un’ampia offensiva per conquistare il territorio nella Striscia di Gaza, dall’altra parte della Linea Gialla”, ha affermato l’Idf.
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17:27
Il capo di stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, ha affermato che l’esercito israeliano deve essere pronto a “stabilire rapidamente il controllo operativo” delle aree di Gaza “oltre la Linea Gialla”. Zamir ha affermato che le Idf “continueranno a operare per impedire la rinascita di Hamas, controllando le aree chiave e gli ingressi di Gaza”. Lo riportano i media israeliani. Parlando alle truppe a Rafah, il capo delle Idf ha affermato che i militari “continueranno a insistere sul fatto che il regime di Hamas non esisterà dall’altra parte del confine. Anche se ciò richiederà tempo”.
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16:37
16:33
16:24
Il governo israeliano ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta “indipendente” per far luce sull’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023 e, come precisa il Times of Israel, sulle falle nel sistema di difesa. Lo ha annunciato il governo su ‘X’ spiegando che la commissione avrà “pieni poteri investigativi” e la sua composizione rifletterà “il più ampio consenso pubblico possibile”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu istituirà entro 45 giorni una commissione ministeriale che definirà i poteri e il mandato della commissione, a differenza di una commissione d’inchiesta statale i i cui membri sono nominati dal presidente della Corte Suprema e non dai politici.
Il governo si è opposto a lungo all’istituzione di una commissione statale d’inchiesta sul 7 ottobre, inizialmente perché non si poteva indagare mentre Israele era in guerra, poi perché molti ministri ritenevano che non ci si potesse fidare del presidente della Corte Suprema Isaac Amit per nominare un giudice imparziale a capo della commissione. Haaretz ricorda che Israele è l’unico Paese ad avere un modello di commissione d’inchiesta indipendente di questo tipo. Dal 1968 sono state istituite in Israele 20 commissioni per indagare su diverse questioni.
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16:23
Il viaggio con cui alcuni giorni fa 153 cittadini di Gaza sono arrivati in Sudafrica in circostanze misteriose, ed ora oggetto di indagini nel Paese africano, è avvenuto in “stretto coordinamento” tra una organizzazione chiamata Al-Maid Europe e le forze armate israeliane (Idf): è quanto raccontato ad Al Jazeera, sotto condizioni di anonimato per motivi di sicurezza, da uno degli espatriati. L’uomo ha raccontato di aver inizialmente fatto domanda online per partecipare a questa operazione di uscita di palestinesi da Gaza, arrivando poi a pagare 6.000 dollari per lui e gli altri due membri della sua famiglia, una volta superato un processo di selezione. La tariffa per il viaggio, ha aggiunto, era da versare “su conti individuali, non di un’organizzazione”, mentre tutto il processo era gestito da “alcuni membri” di Al-Maid Europe da dentro Gaza e da alcuni palestinesi e israeliani situati fuori dalla Striscia. Il testimone spiega anche che prima del viaggio nessuno era al corrente della propria destinazione. “Il tema era assolutamente confidenziale”, ha detto, “nessuno di noi sapeva dove saremmo andati”. Il trasferimento è avvenuto inizialmente con un volo di una compagnia rumena partito dall’aeroporto israeliano di Ramon e con destinazione Nairobi in Kenya. Poi, da lì, il gruppo è arrivato a Johannesburg. Sul proprio sito, Al-Maid Europe si definisce come una “organizzazione umanitaria fondata nel 2010 in Germania, specializzata nel fornire aiuti e supporto a comunità musulmane in zone di conflitto”. A detta dell’uomo intervistato da Al Jazeera, un primo gruppo di gazawi era stato trasferito in modalità simili a giugno in Indonesia.
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15:45
L’attacco delle Forze di difesa israeliane (Idf) contro l’Unifil nel Libano meridionale rappresenta una ”pericolosa escalation”. Lo ha dichiarato l’esercito di Beirut in una nota diffusa dall’agenzia di stampa libanese Nna, nella quale si legge che l’attacco alla pattuglia dell’Unifil è stato l’ultimo di una serie di “violazioni della sovranità libanese che hanno causato instabilità in Libano e ostacolato il completamento del dispiegamento dell’esercito nel sud”.
Il comando dell’esercito stava “lavorando in coordinamento con i paesi amici per porre fine alle continue violazioni e infrazioni da parte del nemico israeliano, che richiedono un’azione immediata poiché rappresentano una pericolosa escalation”. Israele ha ammesso che i suoi soldati hanno aperto il fuoco contro i caschi blu dell’Unifil da un carro armato, sostenendo di averlo fatto a causa delle “cattive condizioni meteorologiche” e di aver scambiato la pattuglia delle Nazioni Unite per “sospetti”.
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15:04
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha risposto “non lo so” al ministro degli Insediamenti, Orit Strock, che gli aveva chiesto quanto sarebbe durato il cessate il fuoco con Hamas. “Stiamo lavorando per completare la fase uno e abbiamo ancora tre ostaggi (morti, nda) da riportare a casa”, ha dichiarato Netanyahu durante un consiglio di gabinetto dedicato alla possibilità di stabilire una commissione d’inchiesta sulle stragi del 7 ottobre.
15:03
Le forze israeliane affermano che “non è stato sparato deliberatamente” contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano. L’esercito israeliano ha affermato di avere scambiato i soldati per “sospetti”, ha affermato in una nota. “Domenica mattina, due sospetti sono stati identificati nella zona di El Hamames, nel Libano meridionale. Le truppe hanno poi sparato colpi di avvertimento. Dopo la verifica, è stato stabilito che i sospetti erano soldati delle Nazioni Unite in pattuglia nella zona”, ha dichiarato l’esercito israeliano, aggiungendo che la questione è “sotto inchiesta”.
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14:44
Le forze israeliane hanno sparato addosso ai caschi blu dell’Onu in Libano perché, a causa del maltempo, li avevano scambiati per sospetti. E’ la versione fornita dalle Israel Defense Forces sull’incidente denunciato poco fa dall’Unifil.
14:38
La fornitura di caccia F-35 da parte degli Stati Uniti all’Arabia Saudita non rientra nei negoziati per la normalizzazione dei rapporti con Israele e non favorirà l’accordo. Lo ha dichiarato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid che contesta la “debolezza” del governo. “Come persona che ha partecipato a decine di discussioni sulla normalizzazione con l’Arabia Saudita, un accordo sull’F-35 non è mai stato parte di un accordo di normalizzazione, perché era chiaro che la sicurezza di Israele richiede il mantenimento del suo vantaggio militare qualitativo”, ha affermato Lapid. “E’ inaccettabile che, a causa della debolezza del governo, rinunciamo agli interessi di sicurezza israeliani e permettiamo l’accordo sugli F-35”, ha aggiunto.
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14:06
Riad non intende normalizzare i rapporti con Israele finché ci sarà il governo Netanyahu. Lo scrive Haaretz, citando fonti palestinesi in contatto con alti funzionari sauditi secondo cui Riad “condizionerà la normalizzazione a una chiara proposta diplomatica per la creazione di uno Stato palestinese”. Qualsiasi governo che includa i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir “non è un partner per un accordo diplomatico e tantomeno di normalizzazione, alla luce di quanto accade a Gaza e in Cisgiordania”. “Israele non può imporre condizioni diplomatiche a un Paese come l’Arabia Saudita”, hanno aggiunto le fonti.
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13:39
“Questo rappresenta una violazione grave della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, prosegue la nota di Unifil in riferimento alla risoluzione del 2006. La Missione, “ancora una volta”, chiede “alle Idf di porre fine a qualsiasi comportamento aggressivo e attacco contro o nei pressi delle forze di peacekeeping, che lavorano per sostenere il ritorno alla stabilità che sia Israele che il Libano affermano di ricercare”.
13:29
Il contingente delle Nazioni Unite (Unifil) schierato nel Libano meridionale ha affermato che “un carro armato delle Israel Defense Forces ha aperto il fuoco questa mattina contro le forze di pace nei pressi di una posizione israeliana in territorio libanese”. Non ci sono stati feriti. Secondo l’organizzazione, “i soldati sono stati costretti a mettersi al riparo, con un fuoco pesante che ha colpito a circa cinque metri di distanza. Le forze hanno chiesto alle Idf di cessare il fuoco e sono riuscite a ritirarsi in sicurezza dopo circa mezz’ora, quando il carro armato si è ritirato”. L’Unifil ha sottolineato che “questo incidente costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701”.
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12:23
“La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola”. Lo ha ribadito il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, in apertura della riunione di governo. “Riguardo alla “presunta ‘non smilitarizzazione’ della parte di Gaza che è nelle mani di Hamas, non ci sarà nulla del genere. Anche nel piano in 20 punti, e in tutto il resto, questo territorio sarà smilitarizzato e Hamas sarà disarmato. O accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile. Questo è quello che ho detto, e questo è quello che ha detto anche il presidente Trump”.
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11:55
Benjamin Netanyahu bacchetta i membri del suo governo – in patrticolare il ministro della Difesas Israel Katz e quello degli Esteri Gideon Saar – che in mattinata hanno ritenuto di ricordare la
loro contrarietà alla realizzazione di uno Stato palestinese. “La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio non è cambiata” ha detto Netanyahu all’inizio della riunione di governo, “Gaza sarà smilitarizzata e Hamas sara’ privata delle sue armi, nel modo più facile o nel modo più duro. Non ho bisogno di incoraggiamenti, tweet e prediche da nessuno”.
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10:34
Tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la parte orientale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, “in violazione dell’accordo di cessate il fuoco”. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa. Secondo fonti mediche locali, i corpi delle tre vittime rimaste uccise nel bombardamento israeliano della città di Bani Suheila, a est di Khan Yunis, sono stati trasportati al Complesso Medico Nasser. Dalle prime ore di questa mattina l’esercito israeliano ha effettuato demolizioni di edifici nella parte settentrionale di Rafah, sempre a sud dell’enclave, accompagnate da intensi colpi d’arma da fuoco da parte di elicotteri da combattimento israeliani a est di Khan Yunis.
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09:45
Elicotteri israeliani hanno bombardato le zone settentrionali della città di Rafah, nella sud della Striscia di Gaza, secondo quanto scrive Al Jazeera, citando propri reporter sul campo. Gli attacchi sono avvenuti all’interno della cosiddetta linea gialla che delimita le aree sotto il controllo dell’esercito israeliano. L’esercito israeliano inoltre, riporta ancora la testata araba, continua a colpire località all’interno della cosiddetta linea gialla, in aree ancora sotto il suo controllo. Secondo Al Jazeera, l’Idf ha effettuato diversi attacchi aerei: uno a est di Khan Yunis, nel sud, e l’altro nel quartiere di Zeitun a Gaza City. La situazione, scrive l’emittente qatarina, sta diventando sempre più grave per le famiglie che vivono vicino alla linea gialla. “Viviamo a pochi metri dalla linea gialla e la situazione sta peggiorando sempre di più, mentre l’esercito israeliano continua a demolire edifici residenziali e a diffondere il panico con attacchi in quelle zone – scrive il cronista – Inoltre, le condizioni invernali stanno aggiungendo ulteriore sofferenza alle centinaia di migliaia di palestinesi sfollati che vivono ancora nella paura e in una crisi umanitaria sempre più profonda”.
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07:57
L’esercito israeliano ha ucciso un giovane palestinese durante un raid nel campo profughi di Old Askar, a est di Nablus, in Cisgiordania, scrive Al Jazeera, citando la Mezzaluna Rossa. La vittima è Hassan Sharkasi, colpito da un proiettile all’addome e morto poco dopo all’ospedale Rafidia di Nablus, scrive l’emittente qatarina, secondo cui fonti mediche riferiscono che anche un altro giovane palestinese è stato colpito durante il raid. Le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campo di Askar durante la notte, dispiegando unità di fanteria nei quartieri. La Mezzaluna Rossa ha affermato che sono stati sparati proiettili veri e granate stordenti, scrive Al Jazeera.
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06:4216 nov
“Tolleranza zero” nei confronti di qualsiasi spostamento forzato di palestinesi dalla Striscia di Gaza nel dopoguerra: su questa posizione si sono detti allineati il re di Giordania Abdulla II e il primo ministro del Pakistan, Muhammad Shehbaz Sharif, che il sovrano hashemita in una visita di due giorni ha incontrato a Islamabad. I due leader hanno affermato che Giordania e Pakistan sono totalmente concordi sulla salvaguardia dei diritti territoriali palestinesi e contrari a qualsiasi trasferimento della popolazione da Gaza, secondo una dichiarazione ufficiale. Sharif e Re Abdullah II hanno concordato di intensificare il coordinamento tra le otto nazioni arabe e islamiche che collaborano con gli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza e il Piano di Pace di Sharm el-Sheikh per la Gaza.
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06:4116 nov
Israele ha negato la premier norvegese Jonas Gahr Store di visitare il Paese. Lo hanno confermato a Ynet fonti di Tel Aviv, dopo che la notizia era stata data dalla stampa di Oslo. Lo stesso Store ha fatto sapere che avrebbe voluto recarsi nella regione, anche per parlare del ruolo della Norvegia nella ricostruzione di Gaza. “Non c’è motivo di approvare la sua visita in Israele, dopo la condotta norvegese durante la guerra. Alla fine avranno un ruolo il giorno dopo, non perché lo vogliamo, ma perché gli americani vogliono i finanziamenti norvegesi”, hanno spiegato le fonti israeliane.
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06:4116 nov
Colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Benjamin Netanyahu. Ne dà notizia il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui il presidente russo ed il premier israeliano hanno avuto “un approfondito scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, compresi i recenti sviluppi nella Striscia di Gaza alla luce dell’accordo sul cessate il fuoco e sullo scambio di persone detenute attualmente in fase di attuazione, la situazione relativa al programma nucleare iraniano e le questioni relative alla promozione di un’ulteriore stabilizzazione in Siria”. Il colloquio telefonico è stato confermato dall’ufficio di Netanyahu, precisando che è avvenuto su “iniziativa del presidente Putin” e che è avvenuto nell’ambito di “una serie di conversazioni precedenti recenti” del premier israeliano per “parlare di questioni regionali”.
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