A Riad il Business forum tra i due Paesi ha visto la partecipazione di oltre 1000 aziende. Cresce l’interesse per il made in Italy, con l’export che raggiunge 4,4 miliardi di euro. Tajani: «Il nostro partenariato strategico è a tutto campo»
La cooperazione economica tra l’Italia e l’Arabia Saudita si rafforza con il Business forum organizzato ieri dall’Agenzia commerciale italiana (Ice) a Riad. Ad aprire l’evento è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha annunciato: «Non è una cosa comune dar vita a un partenariato strategico: è un rapporto privilegiato tra Paesi amici che hanno non solo un interesse economico, ma anche politico e strategico». E quello con Riad è un partenariato «duraturo, concreto» e che «guarda al futuro».
I rapporti bilaterali
«L’organizzazione di questo Business forum si inserisce nel solco della visita del premier Meloni durante la quale si sono elevati i rapporti bilaterali di partenariato strategico, avviando una cooperazione strutturata» ha spiegato il presidente di Ice, Matteo Zoppas. Si tratta di una visione condivisa da Riad, con il ministro per gli Investimenti, Khalid al Falih, che si augura che il forum rappresenti «una svolta». E ha ricordato i rapporti storici tra Roma e Riad: il nostro Paese è stato tra i primi, sin dagli anni Trenta, ad aver instaurato relazioni con l’Arabia Saudita. Khalid al Falih ha quindi dichiarato: «Queste basi ci hanno permesso di avere una relazione strategica e l’Italia è uno tra i pochi Paesi con cui l’abbiamo».
Il Business forum
Davanti alla presenza di oltre 400 aziende italiane e 600 saudite, il forum ha coinvolto cinque aree strategiche: l’automotive, le infrastrutture, i trasporti sostenibili, l’edilizia e l’arredo; il settore farmaceutico-medico e le scienze della vita; l’alta tecnologia; l’agritech e l’agroindustria e infine le industrie culturali e dello sport. A tal proposito, Zoppas ha dichiarato che «in questi ambiti chiave per lo sviluppo saudita sono stati firmati 20 accordi, a dimostrazione che il know-how italiano continua a essere riconosciuto e molto apprezzato». E grazie al forum «si dà seguito» a «un momento importante nel quale si stringono relazioni tra Arabia Saudita e Italia sia a livello istituzionale che a livello commerciale, in un contesto agevolato dalla Vision 2030 che apre le porte a investimenti esteri dando alle tecnologie italiane l’opportunità di far crescere gli standard presenti nel territorio in modo rilevante e determinante». Allo stesso tempo, le aziende made in Italy hanno «importanti occasioni di crescita e di esportazione».
L’export
Proprio i dati inerenti all’export «confermano la solidità della presenza italiana nel Regno» ha sottolineato Zoppas. In particolare «nei primi nove mesi del 2025 le esportazioni verso l’Arabia Saudita hanno raggiunto 4,4 miliardi di euro» registrando una crescita del «+4,3% sullo stesso periodo del 2024». L’Italia quindi cresce come partner commerciale saudita: basti pensare che è salita «dall’ottavo al settimo posto tra i Paesi fornitori» ha osservato il presidente di Ice. Un potenziale che può essere espresso «non solo con eventi come questo Business forum ma anche con tutta una serie di attività e iniziative che Ice porta avanti con gli imprenditori italiani in tutta l’area del Middle East e in Italia attraverso gli incoming di buyer e operatori alle nostre principali fiere».
L’obiettivo italiano, come ricordato da Tajani a margine del forum, è «raggiungere i 700 miliardi di esportazioni entro la fine del 2027 e l’export rappresenta quasi il 40% del Pil del nostro Paese. Le cose stanno andando nella giusta direzione». Anche perché, ha ribadito il vicepremier, in Arabia Saudita «c’è stato un forte incremento negli ultimi anni di esportazioni di prodotti italiani».