Poco più di un mese di sosta prima delle sentenze definitive di fine gennaio, una data anomala rispetto al passato per Champions ed Europa League: nei due super gironi, sei squadre italiane sono ancora in corsa per entrare almeno ai play off (Milan, Juve, Inter, Atalanta, Lazio e Roma, seppure in posizioni diverse e con prospettive non tutte uguali) mentre una, il Bologna, è praticamente fuori da tutto. La Fiorentina, invece, ha concluso già positivamente la sua corsa in Conference conquistando l’accesso al tabellone degli ottavi a eliminazione diretta. In palio anche una valanga di milioni di euro oltre ai punti per il coefficiente Uefa che possono consentire al nostro campionato di mandare nella prossima Champions anche la quinta classificata.
Alla ripresa dei due tornei l’Italia si trova al secondo posto del ranking (l’ultimo valido per il bonus) con un coefficiente di 12.5, di poco inferiore a quello dell’Inghilterra, al comando della classifica (14) nonostante abbia una squadra in meno (7 contro le nostre 8). Ma attenzione, perché alle nostre spalle spingono forte il Portogallo (12.4), il Belgio (11.9) e la Spagna (11.8) in attesa che aumentino la loro velocità anche Francia e Germania, per ora in ritardo. Il quinto posto nel nostro campionato, dunque, potrebbe valere come minimo 30 milioni di euro, che sono i soldi che porterà a casa il Bologna, in fondo alla classifica a quota 2 e impegnato oggi al Dall’Ara contro il Borussia Dortmund. Oltre ai punti legati ai pareggi e alle vittorie ottenute nel corso dei super gironi, ci saranno poi quelli relativi agli eventuali passaggi dei turni successivi e alla posizione conclusiva della classifica attuale. Ecco perché, per esempio, anche una vittoria del Bologna contro i tedeschi può servire all’Italia a prescindere dal fatto che a fine mese i rossoblù lasceranno l’Europa. Le squadre che hanno già un piede negli ottavi senza passare dai play off sono l’Inter, 13 punti in Champions, e la Lazio, al comando dell’Europa League con 16 punti (cinque vittorie e un pareggio) ma ancora in corsa sono tutte le altre: Milan (12), Atalanta e Juve (11) hanno già (quasi) la certezza di un posto nei play off ma possono ancora sognare di entrare tra le prime otto. Thiago Motta andrà oggi casa del Bruges (Yildiz e Vlahovic recuperati) mentre Gasperini affronterà lo Sturm Graz al Gewiss Stadium con una vittoria a portata di mano; domani, invece, il Milan accoglierà il Girona per il debutto europeo di Sergio Conceicao in panchina. Inzaghi invece, da una posizione di privilegio dovrà volare a Praga per affrontare lo Sparta e mettere il timbro della matematica sugli ottavi. Un punto serve ancora alla Lazio in Europa League (giovedì all’Olimpico contro la Real Sociedad) mentre più complessa è la corsa della Roma che a quota 9 deve vincere in Olanda contro l’Az e poi battere l’Eintracht nell’ultima giornata: play off quasi certi, tabellone diretto in bilico.
GUADAGNI
Una pioggia di soldi, intanto, potrebbe travolgere le italiane di Champions: in palio, da oggi in poi, non ci sono saranno solo i punti per il ranking ma anche premi destinati a fare la storia della competizione. L’Inter, entrando negli ottavi, avrà diritto a una cifra che si aggira tra i 70 e i 75 milioni: l’anno scorso uscendo al primo turno a eliminazione diretta ne aveva presi “solo” 65. La nuova formula, che offre 2,5 miliardi di euro di premi per le 36 squadre iscritte alla Champions, offre indennizzi mai visti prima: Juve e Atalanta volano verso i 70 milioni a fine girone, per il Milan ce ne sarebbero 60 mentre, come detto, il Bologna perdendo quasi sempre ne ha già ottenuti 30, senza contare (per tutti) gli incassi al botteghino. Chi vincerà il trofeo, potrà arrivare a 140-150 milioni: ricordiamo che Real (9 punti), City (8) e Psg (7) sono a rischio eliminazione. L’occasione è ghiotta.
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