La gioia di Musetti
(Marco Calabresi) «Roma sei unica». Batte forte il cuore di Lorenzo Musetti, che sul Centrale gioca un tennis celestiale. Liquidato l’americano Brandon Nakashima, numero 29 del mondo e non certo l’ultimo arrivato, con un 6-4 6-3 in un’ora e 22′. Risultato netto, mai in discussione con un Musetti così: aggressivo con la prima di servizio, efficace col diritto, trascinato da un pubblico che quest’anno più che mai si sta scoprendo alleato dei nostri giocatori e di Jasmine Paolini, ancora in corsa nel tabellone femminile. «La sconfitta a New York contro Brandon mi aveva dato un grande dispiacere – ha ammesso Musetti -. Oggi, invece, è stato un match bellissimo, condotto dall’inizio: sono riuscito a spingere col servizio, il diritto ha funzionato bene. Ho avuto il comando del gioco che mi ha permesso di tenere la partita in mano e di condividere con il pubblico tutto questo». Martedì, negli ottavi di finale, ci sarà Daniil Medvedev, che ha sconfitto l’australiano Alexei Popyrin: due i precedenti, entrambi favorevoli al russo tra Canada e Cincinnati 2023, ma sul cemento. «Daniil è un avversario duro da affrontare, anche se non ci siamo mai incontrati sulla terra. Arriverò a questo match con grande attitudine».
Proprio il diritto ha permesso a Musetti di strappare il servizio a Nakashima sul 2-1. L’unica palla break della partita, Lorenzo l’ha concessa nel turno di battuta successivo, ma si è aggrappato alla prima, così come nell’ottavo game (5-3) ne ha tirata un’altra a 223 km/h. Il set point, nel decimo game, è arrivato dopo uno scambio da 20 colpi, trasformato subito con una prima a 211. Due palle break ancora per Musetti anche nel quinto game del secondo set: Nakashima, a differenza di Musetti (75% di prime e 82% di punti vinti con la prima), con la prima ha fatto più fatica (61%), e Lorenzo lo ha punito, aprendosi il campo col diritto sulla riga di sinistra e chiudendo il punto con un diritto al volo sulla riga di destra. Un break difeso senza far minimamente avvicinare l’avversario, con Musetti che si è preso tre match point sul servizio dell’americano e ha chiuso al primo con un diritto imprendibile. Otto punti di fila per un altro capolavoro, che fa sognare l’Italia.