Entrano in 15. Fra queste Torino di Sangro in Abruzzo, Margherita di Savoia in Puglia, la celebre San Teodoro in Sardegna, Marciana Marina in Toscana e Formia nel Basso Lazio. Escono, invece, cinque comuni: Capaccio Paestum in Campania, Ceriale in Liguria, San Maurizio d’Opaglio in Piemonte, Ispica e Lipari in Sicilia. È il primo verdetto della nuova edizione delle Bandiere Blu, i riconoscimenti assegnati dalla ong Fee (Foundation for Environmental Education) ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici che si distinguono per la qualità delle loro acque combinata con il livello dei servizi offerti a residenti e visitatori, analizzati tenendo conto di un gran numero di parametri.
Anche per questa edizione, la numero 39, Repubblica dà conto in anteprima esclusiva dei tratti di litorale (c’è da ricordare che le bandiere vanno sì ai comuni ma riguardano solo specifiche spiagge e non l’interezza dei loro arenili) selezionati dalla giuria nazionale in base a 32 criteri molto dettagliati e aggiornati di anno in anno.
I numeri dell’edizione 2025
Quest’anno sono 246 le località rivierasche e 84 gli approdi turistici a poter issare il vessillo blu, per complessive 487 spiagge. Lo scorso anno le località erano state 236 e le spiagge un paio in meno. Una progressione che, come sempre, contraddistingue questo programma non tanto come un “premio” ma come un percorso virtuoso verso il quale le amministrazioni possono remare nel corso dei mesi, per poi presentare i dati che vengono vagliati e certificati dalla commissione nazionale e poi dalla giuria internazionale. Queste 487 spiagge corrispondono a circa l’11,5% delle spiagge premiate a livello mondiale, una percentuale identica al 2024.
San Teodoro (SS)
Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi quattro anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso appunto dell’ultimo quadriennio, le Arpa (Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute. I comuni, come sempre, presentano direttamente questi risultati visto che c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto valutato dalle Arpa in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del programma vengono aggiornati periodicamente così da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio per una sempre più attenta salvaguardia dell’ambiente.
Bandiere Blu. Le 15 new entry italiane 2025
L’edizione 2025 delle Bandiere Blu, riconoscimento internazionale della ong FEE (Foundation for Environmental Education), premia 246 località rivierasche italiane (+10 rispetto al 2024) e 84 approdi turistici, per un totale di 487 spiagge, pari all’11,5% delle spiagge premiate nel mondo. I comuni candidati sono valutati secondo 32 criteri ambientali e di qualità dei servizi, tra cui depurazione, raccolta rifiuti, aree verdi, mobilità sostenibile e accessibilità. Tra i 15 nuovi ingressi figurano località come Torino di Sangro (Abruzzo), Margherita di Savoia (Puglia), San Teodoro (Sardegna) e Marciana Marina (Toscana). Cinque, invece, le uscite: Capaccio Paestum, Ceriale, San Maurizio d’Opaglio, Ispica e Lipari. Grande attenzione quest’anno al Piano d’azione per la sostenibilità 2025-2027, richiesto a tutti i comuni partecipanti per contrastare i cambiamenti climatici e integrare misure ambientali su mobilità, biodiversità, vita marina e urbana. Per regioni, la Liguria guida la classifica con 33 Bandiere (una in meno), seguita da Puglia (27), Calabria (23), Campania e Marche (20), Toscana (19), Sardegna e Abruzzo (16). Sui laghi si registrano 22 riconoscimenti. Infine, 84 approdi turistici sono stati premiati anche grazie al progetto Pesca e Ambiente, che promuove la sostenibilità nel settore della pesca e della portualità turistica.
Come d’abitudine, i parametri spaziano dalla presenza e funzionalità degli impianti di depurazione alla percentuale di allacci fognari fino alla gestione dei rifiuti passando alle iniziative lanciate dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Si tratta di una valutazione a 360 gradi che infatti, talvolta, lascia fuori località magari molto note e blasonate per le loro spiagge ma meno attrezzate in termini di servizi, generando qualche polemica. Questo perché vengono per esempio considerate anche la presenza di aree pedonali e piste ciclabili, la cura del verde, i servizi sanitari. Non solo: sono valutate la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge e la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.
Mazza: “La sfida è la crescita del Sud”
“La sfida di questi ultimi anni è stata la crescita del Sud, non solo nell’assegnazione delle Bandiere Blu ma nel portare tanti comuni ad intraprenderne il percorso – spiega Claudio Mazza, storico presidente della Fondazione FEE Italia, a Repubblica – iniziarlo vuol dire prima di tutto avere il coraggio di tirare fuori dal cassetto le criticità e darsi tempi e modi per risolverle, riuscendo ad avere una visione olistica sulle politiche di gestione del territorio”.
Nizza di Sicilia (ME)
La novità: Piano di azione per la sostenibilità
Quest’anno c’è una novità: tutti i comuni che hanno intrapreso il percorso della Bandiera Blu hanno anche dovuto presentare il Piano di azione per la sostenibilità (Action Plan) da realizzare e monitorare per i successivi tre anni. Attraverso la redazione di questo piano, le amministrazioni hanno argomentato e documentato le azioni in corso e in programma nel triennio 2025-2027: hanno cioè avuto modo di presentare tutte le misure che verranno adottate o che sono già state adottate nel 2024, necessarie – naturalmente per quanto possibile a livello cittadino – a contrastare il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico in atto, così come indicato dall’Unione europea e dall’Agenda 2030. Così la FEE Italia affronta, per la prima volta in modo esplicito e unitario, il tema dell’adattamento della città ai cambiamenti climatici. La programmazione dei singoli comuni ha dunque dovuto integrare in modo trasversale tutte le azioni già pianificate dai diversi settori, e che hanno un diretto collegamento con il raggiungimento dell’obiettivo finale.
Gli obiettivi individuati per il triennio 2025-27 sono cinque: mobilità sostenibile; città e comunità sostenibili; vita sulla terra; vita sott’acqua; lotta contro il cambiamento climatico. Il Piano d’azione accompagnerà il processo di transizione per tutta la sua durata con aggiornamenti, su base annuale, in relazione agli stati di avanzamento, con target specifici e attività di monitoraggio con cui seguire il processo di attuazione delle misure previste. Anche da questi risultati, in qualche modo aggiuntivi ai 32 parametri tradizionali, potrà dipendere la possibilità di mantenere o meno la Bandiera Blu. “Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, 246 con 15 nuovi ingressi – ha spiegato Mazza – quest’anno abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali di redigere e presentare un Piano di azione per la sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027. Uno strumento che seguirà il comune in tutto il suo percorso di Bandiera Blu, aiutandolo ad avere una visione unitaria rispetto agli interventi da compiere e a mantenere la rotta sull’impostazione al miglioramento continuo. Ne è derivata una programmazione seria e strutturata, regione per regione, comune per comune. Il soggetto cardine del Piano per la Sostenibilità, così come per tutto il percorso della Bandiera Blu, è la comunità nel suo insieme con l’obiettivo di rispondere alle sfide ambientali globali, rafforzando il proprio impegno nella tutela dell’ambiente, nella lotta al cambiamento climatico e nel miglioramento della qualità della vita per cittadini e turisti”.
La classifica per regioni
Venendo ai risultati ottenuti in questa edizione, si nota come detto un trend di crescita delle località rispetto al precedente anno. Sono 246 i comuni che hanno ottenuto il riconoscimento, 10 in più rispetto ai 236 dello scorso anno: 15 sono i nuovi ingressi, 5 i comuni non confermati. In particolare la Liguria perde una Bandiera e ottiene 33 località; la Puglia sale a 27 riconoscimenti con tre nuovi ingressi. Segue con 23 Bandiere Blu la Calabria con tre nuovi ingressi. Sono sempre 20 le Bandiere Blu per la Campania, che perde una località ma segna una new entry.
Pulsano (TA)
Con un nuovo riconoscimento anche le Marche ricevono 20 Bandiere Blu, sale a 19 la Toscana che conquista un comune. La Sardegna ottiene 16 località con un nuovo riconoscimento, così come l’Abruzzo che con una novità arriva a 16 Bandiere Blu. La Sicilia conferma 14 Bandiere con due uscite e due nuovi ingressi. Il Trentino-Alto Adige conferma i suoi 12 comuni mentre il Lazio sale a 11 con una nuova località. L’Emilia-Romagna vede premiate 10 località grazie a un nuovo ingresso, mentre sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, il Piemonte scende a 4 con un’uscita. La Lombardia conferma tre comuni, il Friuli-Venezia Giulia mantiene le 2 Bandiere dell’anno precedente, come il Molise. Complessivamente, quest’anno le Bandiere Blu sui laghi scendono a 22, con un comune lacustre che non riconferma il riconoscimento.
Il progetto Pesca e Ambiente premia 84 approdi
Il progetto Bandiera Blu – Pesca e Ambiente sviluppato in questi anni con la collaborazione della Direzione generale della Pesca del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è riuscito con ottimi risultati a sensibilizzare il mondo della pesca alle tematiche ambientali e alla valorizzazione delle tradizioni locali ad esso legate. “Gli 84 approdi premiati dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale” concludono da FEE Italia.
Torino di Sangro (CH)