Jasmine e Sara lanciano Lorenzo e Jannik ai «Nazionali» d’Italia

(Marco Calabresi) Gli Internazionali sono sempre più d’Italia. Non una finale ma due, aspettando e sperando ce ne sia una terza, magari un derby. Jasmine Paolini giocherà domani quella in singolare contro Coco Gauff — davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con il maxischermo sul Pietrangeli — e domenica quella di doppio in coppia con Sara Errani. 

Dalla terra di Parigi, dove le azzurre si sono laureate campionesse olimpiche, a quella di Roma, Jasmine e Sara hanno battuto come a Parigi le russe Diana Shnaider — che Paolini aveva già battuto in singolare — e Mirra Andreeva. Tra due giorni, quindi, ci sarà la possibilità di difendere il titolo conquistato nel 2024. Una coppia perfetta, che si compone come fossero due pezzi di un puzzle: Errani costruisce, Paolini quando può dà il colpo di grazia, come sul match point di diritto.

«C’è tantissima gioia — le parole di Sara —. Abbiamo fatto una grande partita: solide, attente, quasi perfette, siamo felicissime. Jasmine è fortissima, sta facendo uno sforzo enorme: non è facile giocare singolo e doppio, ma anche oggi ha dato tutto». «È sempre tosta giocare con Andreeva e Shnaider, non è mai facile, servono bene, sono due buone singolariste — ha aggiunto Jasmine, un’italiana finalista in singolare 11 anni proprio dopo Sara —. Abbiamo fatto un match molto buono».

Tanti rimpianti all’inizio, con quattro palle break — compreso il deciding point — non sfruttate dalle azzurre, che alla fine il break se lo sono preso sul 3-2, riuscendo ad arginare due giocatrici più potenti nei colpi ma meno coordinate nei movimenti. Errani è stata perfetta a inserirsi e a giocare la volée che ha dato il set point, e sempre Sara ha chiuso il primo set. Il tutto, con uno spaventoso 89% di prime.

Il break in apertura di secondo set, successivo a un doppio fallo di Andreeva e firmato da uno di quei movimenti perfetti di cui sopra e da un diritto vincente di Paolini, sembrava poter essere l’inizio della discesa, ma l’errore di diritto di Errani ha portato all’immediato controbreak. L’allungo sul 4-2 firmato da due super giocate di Shnaider non è invece stato il preludio al match tiebreak, perché per le italiane sono arrivate quattro game consecutivi, con Paolini che ha dominato gli ultimi scambi sigillando il 6-4 6-4 in un’ora e 23. Qui Jasmine e Sara, a voi Lorenzo e Jannik.