L’estate è ormai alle porte e c’è chi sta definendo gli ultimi dettagli delle vacanze. La bella stagione anche nel 2025, come nel 2023 e nel 2024, vede confermata una tendenza ovvero quella dei prezzi dei voli in aumento sulle tratte italiane. Calano invece le tariffe sui collegamenti verso l’estero e i viaggiatori ne approfittano per spostarsi oltre confine.
Ma quali ragioni si celano dietro questo trend? Innanzitutto si registra un calo della domanda su diverse rotte, vedi ad esempio quelle tra Italia e Stati Uniti – i viaggiatori temono i rigorosi controlli alle dogane USA e decidono di non partire –, e poi il crollo del prezzo del carburante (-13 per cento rispetto al 2024), la svalutazione del dollaro e la stabilizzazione dei rincari, una vera e propria costante degli anni successivi alla pandemia.
Come riporta la redazione de Il Sole 24 Ore, rilanciando le stime dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), per le compagnie aeree è previsto un calo del 4 per cento dei rendimenti derivanti dai passeggeri. “La tariffa aerea media reale di andata e ritorno è scesa del 40% rispetto ai livelli del 2014. Ciò riflette in gran parte l’impatto del calo dei prezzi del petrolio e della forte concorrenza del settore. I viaggiatori continueranno a beneficiare di viaggi aerei sempre più convenienti”, sottolineano.
Dando un’occhiata ai dati forniti da Lastminute.com, ci si rende presto conto perché i viaggiatori stanno scegliendo sempre più di volare verso l’estero. Ad esempio, per raggiungere Creta da Milano in alta stagione, quest’anno si spendono 268 euro ovvero il 34 per cento in meno rispetto al 2024. Discorso simile per gli spostamenti a lungo raggio: per andare a Bangkok da Roma si risparmia un 22 per cento rispetto al 2024 e un 17 per cento rispetto al 2023.
Lo stesso quadro viene fornito da un altro motore di ricerca per i viaggi, Jetcost, che svela come per un volo Milano-Lisbona (a medio raggio) si spendono 174 euro in alta stagione, quindi il 35 in meno rispetto al 2023, e un volo da Roma a Tokyo si paga il 12 per cento in meno – forse è anche per questo che tantissimi italiani hanno viaggiato in Giappone nell’ultimo periodo. E per i voli nazionali? Lo scenario cambia radicalmente.
Se i prezzi schizzano verso l’alto è per due fattori, principalmente: le prenotazioni last minute, sempre più gettonate, e la concentrazione dei viaggi in estate. Non a caso raggiungere le località di mare risulta costoso: da Milano si arriva a Olbia con un volo da 256 euro in alta stagione (+23 per cento rispetto al 2024). Non mancano, comunque, le opportunità: ad esempio per andare a Bari da Roma si paga il 34 per cento in meno secondo Lastminute.com (il 43 per cento in meno secondo Jetcost).
In ogni caso, l’appeal di alcune Regioni italiane rimane intatto, come ad esempio quello della Sardegna (nonostante la salita dei prezzi del 9 per cento), mentre calano le prenotazioni di pacchetti per la Sicilia (la diminuzione, in questo caso, è del 3 per cento).