Un missile lanciato dall’Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. I soccorritori segnalano gravi danni sulla scena e il rischio di crolli, raid anche a Tel Aviv. 129 i feriti in totale. L’Idf colpisce il reattore di Arak, l’Aiea conferma: “ma non conteneva materiale nucleare”. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha risposto alle dichiarazioni del direttore dell’Aiea secondo cui non ci sono prove di uno sforzo sistematico dell’Iran per armi nucleari: “Troppo tardi, mr. Grossi. Le narrazioni fuorvianti hanno conseguenze terribili e richiedono responsabilità”.

13:52

Direttore dell’ospedale di Soroka: “Alcuni reparti completamente distrutti, 40 feriti”

Risultano “completamente distrutti” diversi reparti del Soroka Medical Centre di Bèer Sheva, nel sud di Israele. Lo ha detto il direttore generale dell’ospedale, Shlomi Kodesh, in dichiarazioni riportate dalla Bbc. “Ci sono danni ingenti in tutto l’ospedale, con danni negli edifici, nelle strutture in tutto il centro sanitario”, ha detto, ribadendo che i pazienti erano stati trasferiti nei giorni scorsi dal vecchio reparto di chirurgia e che l’edificio era “vuoto quando è stato colpito”. Tuttavia altri reparti erano pieni di pazienti. “Abbiamo 40 feriti tra le persone che si trovavano nell’ospedale in quel momento”, ha affermato, precisando che per la maggior parte si tratta di personale sanitario e pazienti che hanno avuto conseguenze “a causa di vetri rotti, soffitti distrutti”. Oltre 200 pazienti verranno trasportati in altri centri in Israele.

13:37

Ministro della Sanità israeliano: “Con l’attacco all’ospedale superata la linea rossa”

L’Iran ha “superato la linea rossa” colpendo l’ospedale di Soroka, a Bèer Sheva, nel sud di Israele. Lo ha dichiarato il ministro della Sanità israeliano Uriel Busso, che con un post su X ha scritto che “la linea rossa è stata superata. Il regime dittatoriale di Teheran ha oltrepassato il limite e si sta comportando come una barbara organizzazione terroristica”.

(reuters)

12:55

Ue: “Kallas a Ginevra domani? Siamo aperti a dialogo e negoziazione”

“Abbiamo sempre sottolineato la nostra apertura al dialogo e alla negoziazione e quando tale dialogo avrà luogo, ve ne daremo comunicazione”. Lo dice il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri Anouar El Anouni rispondendo a una domanda sulla partecipazione dell’Alta Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas ai colloqui di domani a Ginevra con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e gli omologhi di Germania, Francia e Regno Unito. Alcuni media iraniani, tra cui l’agenzia di stampa Tasnim, riportano che Kallas sarà presente all’incontro.

12:34

Xi a Putin: “Il cessate il fuoco è la priorità”

Il cessate il fuoco è “l’assoluta
priorità” del conflitto tra Israele e Iran. Il presidente cinese Xi Jinping, nel colloquio telefonica con l’omologo russo Vladimir Putin, ha affermato che “l’uso della forza non è il modo giusto per risolvere i contenziosi internazionali”, nel resoconto dei media statali di Pechino.

12:29

Idf: “Nessuna struttura militare sotto l’ospedale, un’altra menzogna”

Le affermazioni diffuse dai media iraniani secondo cui l’ospedale di Soroka sarebbe stato utilizzato come struttura militare sono “bugie”. Lo afferma l’Idf in una dichiarazione in lingua persiana rivolta alla popolazione iraniana, secondo cui, “l’affermazione di un attacco a una base di intelligence o della presenza di equipaggiamento militare sotto l’ospedale è un’altra menzogna. Non siamo così spregevoli da mettere in pericolo i civili”. “Attaccare gli ospedali è un crimine. Inventarsi una scusa non lo giustifica”, aggiunge l’Idf a proposito dell’ospedale Soroka di Bèer Sheva, nel sud di Israele, colpito da un missile balistico iraniano che ha causato ingenti danni e ferito diverse persone.

12:18

Telefonata Putin-Xi su Israele: “Forte condanna agli attacchi”

I presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, hanno discusso per telefono la situazione in Medio Oriente ed espresso “forte condanna” per gli attacchi di Israele all’Iran, “in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”. Lo ha riferito il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, che ha aggiunto che i leader si incontreranno in Cina il 2 settembre.

12:07

Pezeshkian: “Supereremo questi giorni difficili”

Con un post su X il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, si rivolge ai connazionali al settimo giorno di escalation militare tra Israele e Repubblica Islamica. “Tutte le agenzie governative e tutti i ministeri sono stati incaricati di servire l’Iran con tutte le loro forze e le loro risorse, con la vostra pazienza e il vostro sostegno – si legge nel messaggio – Con la grazia di Dio e l’aiuto di empatia e solidarietà, supereremo questi giorni difficili”.

12:03

Teheran, Israele è un rischio per regione, serve condanna

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che Israele è “una delle principali fonti di insicurezza nella regione”, invitando la comunità internazionale a condannare gli attacchi dello Stato ebraico. “La comunità internazionale deve condannare all’unanimità l’aggressione del regime contro l’Iran ed esortare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad assumersi la seria responsabilità di porre fine all’aggressione e a ritenere gli autori responsabili”, ha affermato il capo della Diplomazia di Teheran durante una telefonata con l’omologo del Pakistan, Mohammad Ishaq Dar. Secondo quanto riferisce il ministero degli Esteri iraniano, Dar “ha ribadito la ferma posizione del Pakistan nel condannare l’aggressione militare del regime sionista contro la Repubblica Islamica dell’Iran e ha ribadito il pieno sostegno del governo e del popolo pachistano all’Iran”.

11:59

Katz: “Un dittatore come Khamenei non può continuare ad esistere”

“Un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, affermando che la Guida suprema dell’Iran dovrà “rispondere per i crimini di guerra” commessi ai danni di Israele.

11:53

Tajani: “Lavoriamo per voli dall’Egitto per gli italiani”

L’Italia sta “organizzando dei charter per i primi cittadini italiani che partiranno dall’Egitto per lasciare Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Vedremo se si potrà far partire qualche aereo anche da Amman – ha aggiunto – però ci sono problemi per la sicurezza dello spazio aereo, mentre lo spazio aereo egiziano è sicuramente libero, quindi non vorremmo organizzare cose che poi dopo non si possono trasformare in realtà, quindi per ora le prime partenze, per gli italiani che vorranno lasciare Israele saranno dall’Egitto”. Tajani ha specificato che “saranno voli a pagamento, non trattandosi di evacuazione”.

11:44

Mosca risponde a Meloni sull’Iran: “Si legga risoluzione Onu su non interferenza”

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato le parole della premier Giorgia Meloni su un rovesciamento del regime in Iran sottolineando che una risoluzione dell’Onu vieta “l’intervento negli affari interni” degli altri Paesi. “Ho sempre pensato che lo scenario migliore fosse quello di un oppresso popolo iraniano che riesce a rovesciare il regime,” aveva detto la presidente del Consiglio al termine del vertice del G7 in Canada, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un cambio di regime con la forza in Iran. “Qualcuno – ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram – dica al capo del governo italiano che il 21 dicembre 1965, con 109 voti e un’astensione da parte della Gran Bretagna, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la risoluzione 2131, intitolata ‘Dichiarazione sull’inammissibilità dell’intervento negli affari interni degli Stati e sulla protezione della loro indipendenza e sovranità'”. “Che si vada almeno a leggere, per curiosità, come votò l’Italia allora”, conclude Zakharova.

11:22

Aiea conferma: “Colpito il reattore di Arak, non conteneva materiale nucleare”

L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha confermato con un post su X che il reattore di ricerca ad acqua pesante di Arak, o Khondab, “è stato colpito”. Nel post, l’Aiea precisa che il reattore era “in costruzione” per cui “non era operativo e non conteneva materiale nucleare, quindi non si sono verificati effetti radiologici”.

IAEA has information the Khondab (former Arak) heavy water research reactor, under construction, was hit. It was not operational and contained no nuclear material, so no radiological effects.
At present, IAEA has no information indicating the Khondab heavy water plant was hit.

— IAEA – International Atomic Energy Agency ?? (@iaeaorg) June 19, 2025

11:21

Cina, disposti a svolgere ruolo costruttivo per pace e stabilità

Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha affermato che la Cina è disposta a svolgere un ruolo di mediazione per contribuire a porre fine al conflitto tra Iran e Israele. “La Cina ha mantenuto i contatti con l’Iran, Israele, l’Egitto, l’Oman e altre parti, invitando tutte le parti a prendere misure immediate per allentare le tensioni e impedire che la regione precipiti in un caos ancora maggiore”, ha detto Guo durante una conferenza stampa, “la Cina è disposta a continuare a collaborare con i Paesi della regione e la comunità internazionale per svolgere un ruolo costruttivo nel ripristinare la pace e la stabilità in Medio Oriente il prima possibile”.

11:17

Ambasciatore Israele in Francia: “Usa pronti ad attaccare”

L’ambasciatore israeliano in Francia Joshua Zarka ha dichiarato all’emittente francese Bfmtv che gli “americani sono pronti ad attaccare immediatamente” l’Iran. Zarka ha anche aggiunto che alcune operazioni di Israele in Iran sono state interrotte “all’ultimo momento” a causa della presenza di civili. “Stiamo prendendo di mira i programmi militari nucleari e balistici del Paese e poi i suoi leader militari. Purtroppo sono circondati da civili e talvolta questi ultimi possono essere colpiti”, ha detto ancora il diplomatico.

11:10

Sale a 129 il numero dei feriti per i missili su Israele

Sale a 129 il numero dei feriti portati negli ospedali, tra cui anche diversi bambini, dopo l’attacco dell’Iran al centro e al sud di Israele. Sei persone rimaste ferite sono in gravi condizioni. Lo riferisce l’aggiornamento dei servizi di soccorso Magen David Adom. Nell’area metropolitana di Tel Aviv e dintorni finora si contano 89 feriti (colpiti direttamente Holon e Ramat Gan) e 40 a Beer Sheva, dove è stato centrato l’ospedale Soroka.

10:44

Iran avverte gli Usa: “Nessuna opzione esclusa se attaccate”

L’Iran è pronto a rispondere con tutti i mezzi a sua disposizione, “nessuna opzione esclusa”, se gli Usa dovessero affiancare direttamente Israele negli attacchi al Paese. Lo ha ribadito in queste ore il viceministro degli Esteri di Teheran, Kazem Gharibabadi, citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, canale d’informazione legato all’opposizione all’estero con base a Londra. Nel caso non avremmo “alternativa se non usare tutti i nostri mezzi per impartire una lezione agli aggressori”, ha avvertito Gharibabadi, aggiungendo che “la nostra raccomandazione agli Stati Uniti è di starne fuori, se non vogliono fermare l’aggressione d’Israele”.

10:30

Nominato il nuovo comandante delle forze terra dei Pasdaran

La Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha nominato Mohammad Karami comandante delle forze di terra dei Guardiani della Rivoluzione islamica. Karami prende il posto del generale Mohammad Pakpour, diventato comandante in capo dei Pasdaran dopo la morte di Hossein Salami.

10:28

Ong, dei 639 morti negli attacchi israeliani quasi 300 sono civili

Gli attacchi israeliani contro l’Iran hanno causato la morte finora di almeno 639 persone e il ferimento di altre 1.329. Lo ha riferito il gruppo per i diritti umani Human Rights Activists, con sede a Washington, che ha fornito i dati relativi all’intero territorio iraniano. Ha affermato che tra i morti nelle 21 province iraniane prese di mira risultano 263 civili e 154 membri delle forze di sicurezza, mentre altri 222 morti non sono stati ancora identificati. Le autorità dell’Iran non hanno fornito dati regolari sul numero dei morti durante il conflitto scoppiato venerdì e in passato ha minimizzato le vittime. L’ultimo aggiornamento, pubblicato lunedì, parlava di 224 morti e 1.277 feriti.

10:27

Hezbbollah: “Gravi conseguenze se Khamenei viene colpito”

Ci saranno “gravi conseguenze” se la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, verrà colpito. Lo ha annunciato Hezbollah parlando di minacce “vergognose” alla vita di Khamenei e di “un insulto a centinaia di milioni di credenti musulmani”.

10:14

Teheran risponde al direttore Aiea: “Le narrative fuorvianti hanno conseguenze”

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha risposto alle dichiarazioni del direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, secondo cui non ci sono prove di uno sforzo sistematico dell’Iran per armi nucleari. “Troppo tardi, mr. Grossi, hai oscurato questa tua verità nel suo rapporto assolutamente di parte che stato strumentalizzato dall’E3 e gli Stati Uniti. Poi è stato usato, come pretesto finale, da un regime genocida e guerrafondaio per condurre una guerra di aggressione contro l’Iran” ha scritto sul suo profilo X, aggiungendo che “le narrazioni fuorvianti hanno conseguenze terribili, mr.Grossi, e richiedono responsabilità. Lei ha tradito il regime di non proliferazione; ha reso l’AIEA un partner di questa ingiusta guerra di aggressione”.

L’Europa “No al cambio di regime in Iran”. Aiea, mai detto che avevano la bomba

dalla nostra corrispondente Anais Ginori

19 Giugno 2025


10:11

Cremlino: “Terribile escalation se intervengono gli Stati Uniti”

Ci sarà “una terribile escalation” se gli Stati Uniti interverranno militarmente a fianco di Israele nel conflitto con l’Iran. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. “Si avrà un’espansione geografica” del conflitto e date le “dichiarazioni provenienti da Teheran” in merito a un eventuale ruolo americano nella guerra ci “sarà un’altra terribile escalation”, ha detto Peskov ai giornalisti.

09:58

Hezbollah, sconsiderate le minacce di morte a Khamenei

“Le minacce di morte” nei confronti della Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, “sono sciocche, sconsiderate e hanno gravi conseguenze”. Lo ha affermato il movimento sciita libanese Hezbollah, sottolineando che “alcune figure influenti nei loro Paesi sembra che non siano consapevoli della grande importanza di Khamenei”. “Queste dichiarazioni sono un insulto a centinaia di milioni di credenti”, ha aggiunto il gruppo filo-Teheran.

09:50

Teheran, tutte opzioni sul tavolo se Usa intervengono

L’Iran non vuole un allargamento del conflitto ma tutte le opzioni sono sul tavolo se gli Usa decidono di intervenire direttamente nel conflitto al fianco di Israele. E’ l’avvertimento lanciato dal viceministro degli Esteri iraniano Kazem Gharibabadi. “Se gli Stati Uniti vogliono scendere in campo attivamente a favore del regime sionista, l’Iran dovrà usare i suoi strumenti sia per dare una lezione agli aggressori sia per difendere la propria sicurezza e i propri interessi nazionali”, ha dichiarato, sottolineando che “i decisori militari hanno tutte le opzioni necessarie sul tavolo”.

09:41

Cina, contrari a uso della forza dopo monito Trump all’Iran

La Cina ha espresso la sua “piena contrarietà” all’uso della forza dopo che il presidente Donald Trump ha intimato all’Iran, dicendo che la sua “pazienza stava finendo”, di accettare le condizioni di un accordo sul nucleare. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, sollecitando “tutte le parti, soprattutto Israele, a smettere di combattere immediatamente” al fine di favorire la de-esclation.

09:26

Il regista iraniano Panahi: “Chiuse frontiere, non riesco a tornare a casa”

Jafar Panahi, il regista dissidente iraniano, racconta con un post sui social l’impossibilità di ritornare a casa, in Iran: “Due settimane fa sono stato ospite del Sydney Film Festival. La guerra è iniziata pochi giorni fa (prima della fine della kermesse australiana, ndr) e da quel giorno cerco un modo per tornare a casa, dalla mia famiglia e soprattutto da mia madre. La chiusura delle frontiere aeree e terrestri mi ha lasciato fuori dal mio Paese. Ho fatto del mio meglio per tornare, ma è stato inutile. Ma ci riproverò”, scrive il regista fresco di vittoria della Palma d’Oro al Festival di Cannes con ‘A simple accident’. “Questa situazione è profondamente dolorosa per me – scrive ancora Panahi – non solo per l’inevitabile distanza da casa, ma anche per la sensazione di impotenza verso le sofferenze delle persone che vengono sacrificate ogni giorno nel ‘cuore’ di questa guerra. Quando il destino di una nazione è ostaggio del potere, ciò che ci rimane è rabbia, dolore e la pesante responsabilità di dire la verità alle generazioni future”, conclude il regista.

09:19

Idf, su Israele 30 missili balistici iraniani

Secondo le prime valutazioni diffuse dalle Idf, rilanciate dal quotidiano Times of Israel, questa mattina l’Iran ha lanciato circa 30 missili balistici contro Israele. Tra gli obiettivi c’erano l’ospedale di Soroka a Beer Sheva, nel sud di Israele, Holon e Ramat Gan, nel centro del Paese.

09:11

Katz: “Khamenei pagherà. Colpiremo obiettivi governativi”

Dopo l’ultimo bombardamento missilistico lanciato dall’Iran questa mattina, il ministro della Difesa Israel Katz ha minacciato direttamente l’Ayatollah Khamenei, avvertendo che saranno presto colpiti obiettivi governativi a Teheran. “Il codardo dittatore iraniano si nasconde nel suo bunker fortificato e spara deliberatamente contro ospedali ed edifici residenziali in Israele. Questi sono crimini di guerra della più grave specie, e Khamenei pagherà per i suoi crimini”, ha detto Katz. Il ministro della Difesa israeliano ha avvertito che “il primo ministro e io abbiamo ordinato alle IDF di intensificare gli attacchi contro obiettivi strategici in Iran e obiettivi governativi a Teheran, per rimuovere le minacce contro lo Stato di Israele e indebolire il regime degli ayatollah”.

08:58

Media, obiettivo raid Teheran era centro militare vicino a ospedale

Secondo le agenzie di stampa iraniane, l’obiettivo principale dell’attacco lanciato questa mattina dall’esercito di Teheran era il grande quartier generale del Comando e Intelligence delle’esercito israeliano (IDF C4I) e il campo di intelligence militare nel Parco tecnologico di Gav-Yam, situato accanto all’ospedale Soroka di Be’er Sheva. L’agenzia Irna ha affermato che l’ospedale ha subito solo danni lievi a causa dell’onda d’urto provocata dall’attacco missilistico. “L’infrastruttura militare era un obiettivo preciso e diretto”, ha scritto. “Alcuni organi di stampa ebraici stanno cercando di presentare uno dei luoghi colpiti dall’ondata di missili iraniani come un ospedale”, ha aggiunto l’agenzia Tasnim, “ma hanno subito e inavvertitamente affermato che questo cosiddetto ospedale era in realtà un luogo in cui erano schierati soldati sionisti!”.

08:38

Soccorsi: 65 feriti nell’attacco dell’Iran, 6 sono gravi

Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom (Mda) riferisce che 65 persone sono rimaste ferite nel bombardamento iraniano di questa mattina. Sei civili sono gravemente feriti, due dei quali sono stati evacuati allo Sheba Hospital di Tel Hashomer e quattro al Wolfson Hospital di Holon.

08:19

Tv Teheran: “Nessun pericolo radiazioni per attacco a sito Arak”

La tv di Stato iraniana ha riferito dell’attacco israeliano al reattore nucleare ad acqua pesante di Arak, affermando che non c’è “alcun pericolo di radiazioni”. Un giornalista dell’emittente, in diretta dalla vicina città di Khondab, ha detto che la struttura era stata evacuata e che non ci sono stati danni alle zone civili intorno al reattore. Il reattore di Arak si trova a 250 chilometri a sud-ovest di Teheran. L’acqua pesante aiuta a raffreddare i reattori nucleari, ma produce come sottoprodotto il plutonio, che può essere potenzialmente utilizzato nelle armi nucleari. Ciò fornirebbe all’Iran un’altra via per arrivare alla bomba oltre all’uranio arricchito, qualora decidesse di perseguire l’arma.

08:18

Herzog: “Colpito ospedale che cura israeliani e palestinesi”

“L’ospedale Soroka di Beer Sheva è uno dei migliori di Israele e serve l’intera regione del Negev, curando israeliani di ogni fede e i nostri vicini palestinesi che vengono appositamente per essere curati. Il suo personale devoto – ebrei e arabi – lavora fianco a fianco in straordinaria armonia, unito dalla missione di guarire”, ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog. “Mando forza e sostegno alle équipe mediche, ai pazienti e ai residenti di Beer Sheva e di tutte le città attaccate questa mattina in Israele. In momenti come questi, ci viene ricordato cosa è veramente in gioco e i valori che stiamo difendendo”.

07:51

Ministro della Salute Israele: “Attacco a ospedale Soroka è crimine di guerra”

Il ministro della Salute israeliano Uriel Buso ha denunciato l’attacco diretto di Teheran all’ospedale Soroka di Beersheba come il superamento della “linea rossa e crimine di guerra”. Per il ministro israeliano, si è trattato di “un atto di terrore e del superamento di una linea rossa. Un crimine di guerra perpetrato deliberatamente dal regime iraniano contro civili innocenti e personale medico impegnato a salvare vite umane”. La stessa fonte ha sottolineato che “il ministero della Salute si è preparato in anticipo e, grazie alle azioni immediate intraprese, è stato possibile evitare un disastro gravissimo”. Nella sua dichiarazione, Buso ha infine invitato la popolazione a “continuare a seguire le istruzioni del Comando del Fronte Interno. Salva vite umane”.

07:31

Tre feriti gravi nel centro di Israele per l’impatto di missili

In seguito all’impatto diretto di missili iraniani nella zona centrale di Israele e nel sud, il servizio di soccorso Magen David Adom ha comunicato che 22 persone sono rimaste ferite, di cui tre in maniera grave a Gush Dan.

07:26

Israele abbassa livello allerta dopo pesante attacco

In Israele, le forze di difesa hanno abbassato il livello di allerta di un attacco missilistico iraniano particolarmente violento. “E’ ora consentito lasciare i rifugi” nelle regioni del Paese in cui alla popolazione era stato chiesto di cercare rifugio, secondo un comunicato militare rilasciato intorno alle 7:40 (04:40 GMT). “Squadre di ricerca e soccorso sono dispiegate in diverse località del Paese dove è stata segnalata la caduta di proiettili”, ha aggiunto il comunicato delle Idf. Secondo un funzionario militare, l’Iran ha lanciato “decine” di missili durante l’attacco.

07:24

Evacua ospedale Soroka, sostanze tossiche dopo missile

In seguito all’impatto diretto di un missile balistico lanciato dall’Iran sull’ospedale Soroka a Beer Sheva, si sospetta una fuoriuscita di sostanze pericolose al piano superiore dell’edificio e la polizia ha iniziato a evacuare e allontanare le persone dalla zona.

06:58

Ondata di missili balistici, colpiti edifici a Tel Aviv

Un’ondata di una ventina di missili balistici è stata lanciata questa mattina dall’Iran su Israele: alcuni vettori hanno colpito direttamente edifici a Tel Aviv, Holon e Ramat Gan, nel centro del Paese. Il servizio di soccorso Magen David Adom segnala che ci sono feriti.

06:47

Tv di stato Teheran, Israele ha attaccato reattore di Arak

Israele ha attaccato il reattore iraniano ad acqua pesante di Arak, come riportato dalla televisione di Stato iraniana, per la quale, in ogni caso, non ci sarebbe “alcun pericolo di fuoriuscita di radiazioni”. L’impianto era già stato evacuato prima dell’attacco, preannunciato su ‘X’ dall’Idf, che aveva anche invitato la popolazione a fuggire dalla zona.

06:44

Sirene in Israele. Esplosioni a Tel Aviv e Gerusalemme

Stamattina, i giornalisti dell’AFP hanno udito violente esplosioni a Gerusalemme e Tel Aviv, mentre le sirene risuonavano in diverse parti del Paese e l’esercito israeliano segnalava l’arrivo di missili iraniani.
Secondo i giornalisti, le esplosioni udite a Gerusalemme intorno alle 7:10 ora locale sono state le più grandi dall’inizio del conflitto con l’Iran, una settimana fa.

06:42

Missile iraniano colpisce ospedale nel sud di Israele

“Un colpo diretto è stato segnalato all’ospedale Soroka di Beersheba, nel sud di Israele. Seguiranno ulteriori dettagli”, ha scritto il Ministero degli Esteri di Israele su X. Un portavoce della struttura sanitaria ha riferito di “danni all’ospedale e ingenti danni in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, compresi i feriti. Chiediamo al pubblico di non recarsi in ospedale in questo momento”.

06:25

Ambasciatore Israele in Usa, stop sua produzione missili balistici

L’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha spiegato, in un’intervista alla Cnn, che Israele deve eliminare non solo la capacità dell’Iran di produrre armi nucleari, ma anche la sua capacità di produrre missili balistici. “Arrivano dal cielo e causano danni incredibili”, ha detto Yechiel Leiter, riferendosi ai missili iraniani. “Anche quella capacità produttiva deve essere eliminata”. “Non possono avere le armi che possono distruggere Israele, cosa che affermano e che vogliono fare ogni giorno”, ha aggiunto.

06:24

Sirene d’allarme in Israele, forti boati a Tel Aviv

Le sirene d’allarme stanno risuonando a Tel Aviv e in gran parte del resto di Israele, per il lancio di missili balistici dall’Iran. Forti boati si sentono nel centro di Tel Aviv, come sta costatando l’ANSA sul posto.
Gli allarmi sono scattati anche a Nazaret, per l’intrusione di droni.

06:01

Idf chiede evacuazione villaggi area Arak-Khondab

L’esercito israeliano ha emesso un nuovo avviso di evacuazione per i residenti in Iran. Il portavoce persiano dell’Idf, il Sergente Maggiore Kamel Pinchasi, ha pubblicato un avviso di evacuazione per l’area di Arak-Khondab in Iran. Lo riporta Ynet. “Le Idf continuano a operare nella regione, come hanno fatto negli ultimi giorni in tutto l’Iran, colpendo le infrastrutture militari del regime iraniano. Cari cittadini, per la vostra sicurezza e il vostro benessere, vi chiediamo di evacuare immediatamente dall’area contrassegnata nelle vicinanze dei villaggi di Arak-Khondab, come indicato sulla mappa. La vostra presenza in quest’area mette a repentaglio le vostre vite”, è il messaggio diffuso dall’esercito israeliano.

06:00

Ambasciata cinese in Israele, domani evacuazione di connazionali

L’ambasciata cinese in Israele ha iniziato a registrare i connazionali per i piani di evacuazione, al fine di garantire da domani l’assistenza nei viaggi. In una nota, la rappresentanza diplomatica ha riferito che il conflitto tra Israele e Iran continua ad aggravarsi, con un numero crescente di vittime e una situazione instabile che potrebbe facilmente peggiorare.

04:44

Iran: media, Teheran ha arrestato 18 ‘agenti nemici’ a Mashhad

Gli iraniani affermano di aver arrestato 18 “agenti nemici” che costruivano velivoli senza pilota nella città di Mashhad, nel nord-est dell’Iran. Lo riporta Ynet, citando media della Repubblica islamica.

04:43

Nyt, ‘il Congresso deve autorizzare l’uso della forza militare’

“Se Donald Trump vuole che gli Stati Uniti si uniscano a Israele nella guerra contro l’Iran, il prossimo passo è chiaro: il Congresso deve prima autorizzate l’uso della forza militare”. Lo afferma il board editoriale del New York Times, sottolineando che “le nostre leggi sono chiare su questo punto. Un attacco americano non provocato sull’Iran non sarebbe un’operazione militare speciale. Sarebbe una guerra. In base alla costituzione, solo il Congresso ha il potere” di autorizzarla. Senza entrare nel merito di una possibile discesa in campo americana, il board del New York Times mette in evidenza che “decisioni come quelle su se e quando andare in guerra sono spesso difficili e sempre importanti. Per queste ragioni, la costituzione non le attribuisce a una sola persona. Gli americani e i loro eletti devono dire la loro. Che questo dibattito abbia inizio”.

04:15

Lancio incrociato di droni tra Israele e Iran ‘abbattuti’

Nelle prime ore della notte droni israeliani sono stati abbattuti su Teheran e velivoli senza pilota iraniani sono stati distrutti dalle difese aeree sul territorio dello Stato ebraico: lo riportano i media di entrambi i paesi, citando le rispettive autorità militari.

03:58

Idf chiede evacuazione villaggi area Arak-Khondab

L’esercito israeliano ha emesso un nuovo avviso di evacuazione per i residenti in Iran. Il portavoce persiano dell’Idf, il Sergente Maggiore Kamel Pinchasi, ha pubblicato un avviso di evacuazione per l’area di Arak-Khondab in Iran. Lo riporta Ynet. “Le Idf continuano a operare nella regione, come hanno fatto negli ultimi giorni in tutto l’Iran, colpendo le infrastrutture militari del regime iraniano. Cari cittadini, per la vostra sicurezza e il vostro benessere, vi chiediamo di evacuare immediatamente dall’area contrassegnata nelle vicinanze dei villaggi di Arak-Khondab, come indicato sulla mappa. La vostra presenza in quest’area mette a repentaglio le vostre vite”, è il messaggio diffuso dall’esercito israeliano.

03:57

‘Usa spostano aerei e navi vulnerabili ad attacchi Iran’

Gli Stati Uniti stanno spostando le infrastrutture militari che potrebbero essere vulnerabili agli attacchi dell’Iran dalle basi in Medio Oriente. Lo riportano i media americani citando la Reuters, sottolineando che lo spostamento di aerei e navi punta a proteggere le forze Usa.

03:54

Idf, effettuata serie di attacchi a Teheran e altre aree

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato una “serie di attacchi” nella capitale iraniana Teheran e in altre aree del Paese giovedì. Non sono stati forniti dettagli immediati sugli obiettivi previsti degli attacchi, che sono avvenuti dopo che Israele ha dichiarato di aver intercettato un “bersaglio aereo sospetto” lanciato dall’Iran.

03:54

Iran: sondaggio Fox, 49% americani approva attacchi Israele

La maggioranza dei Democratici (69%), dei Repubblicani (82%) e degli Indipendenti (62%) concorda sul fatto che l’Iran rappresenti un rischio reale e questi numeri sono in aumento rispetto al 2019 (rispettivamente di 12, 17 e 4 punti percentuali). E’ quanto emerge da un sondaggio di Fox News tra gli elettori americani. La stessa rilevazione evidenzia anche una divisione tra gli elettori sulla decisione di Israele di lanciare attacchi militari contro i programmi nucleari iraniani: quasi la metà (49%) approva l’azione militare, mentre una percentuale leggermente inferiore (46%) la disapprova.

03:53

‘Usa preparano attacco Iran, possibile nel fine settimana’

Gli Stati Uniti si starebbero preparando per un possibile attacco all’Iran nei prossimi giorni, probabilmente nel fine settimana. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcuni funzionari dell’amministrazione, secondo i quali la situazione continua a evolversi e le cose potrebbero cambiare. La possibilità di un attacco Usa nel fine settimana è un segnale che Washington sta assemblando in Medio Oriente l’infrastruttura necessaria per entrare direttamente in guerra contro l’Iran.

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Abc, Trump valuta distruzione di Fordow con più attacchi

Il presidente americano Donald Trump sta abbracciando l’idea di distruggere l’impianto nucleare iraniano di Fordow non con uno, ma con diversi attacchi. Lo riporta Abc citando alcune fonti, secondo le quali l’amministrazione Usa si sta preparando questa possibilità.

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