Quasi 50 mila persone per il concerto “Radio Italia Live” organizzato sul prato del Foro Italico. “Una complessa gestione dell’evento, che è avvenuta secondo le direttive del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica riunitosi in Prefettura, che ha visto collaborare le forze dell’ordine ed un variegato spaccato del mondo dell’associazionismo e del volontariato”, hanno detto dalla questura, che – a distanza di ore – fa un bilancio del concerto.
“Dirigenti e funzionari della questura di Palermo – si legge in una nota – hanno coordinato il considerevole numero di aliquote della polizia, dell’Arma del carabinieri e della guardia di finanza. La sicurezza è stata anche garantita dall’operato della capitaneria di porto e del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza, nonché essenzaiale è stato il contributo offerto dalla polizia municipale, dalla Protezione civile, dai vigili del fuoco, e dagli stessi steward cui è stata affidata la security dell’evento. La realizzazione di eventi di questa ampia portata è solo il culmine di un lungo processo preceduto, sotto il profilo organizzativo, da un’attenta e meticolosa fase preparatoria costituita da diversi tavoli tecnici e sopralluoghi compiuti dai vari attori coinvolti”.
Le rilevanti proporzioni dell’evento hanno imposto l’individuazione di una vasta area dove sviluppare un’efficace azione “preventiva ad intensità crescente finalizzata a garantire le condizioni di massima sicurezza e a preservare l’incolumità fisica dei partecipanti – dicono dalla questura -. Per prevenire azioni criminose, specie nelle fasi di afflusso e deflusso, si è ritenuto necessario predisporre un’adeguata cornice di sicurezza con l’impiego di unità specializzate antiterrorismo e contestuale sorveglianza dell’ambito territoriale interessato dalla manifestazione”.
Dalla polizia hanno aggiunto: “Questo delicato compito è stato assolto grazie al supporto delle unità operative di primo intervento, del Reparto prevenzione crimine Sicilia Occidentale della polizia e dei Reparti Speciali, Sos e Api, dell’Arma dei carabinieri”. E’ proprio in questo senso che, per la prima volta a Palermo, la polizia di Stato ha messo a disposizione, a partire dalle ore 13 e fino alla conclusione dell’evento, un suo drone per la necessaria attività di vigilanza aerea. “Le immagini registrate dal drone – dicono dalla polizia – sono state ‘remotizzate’ nella sala gestione eventi, che si trova nella sala operativa della questura di Palermo, alla presenza di rappresentanti, oltre che della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza. Le immagini hanno consentito di visualizzare, in tempo reale, l’andamento degli afflussi e deflussi degli spettatori così da garantire un tempestivo intervento da parte di chi era coinvolto nella gestione dell’evento”.