Tajani, Stati Uniti stanno tornando con forza

L’inviato Usa per l’Ucraina, il generale Keith Kellogg, «col quale ho avuto un incontro bilaterale, era a fianco a me nella riunione dei donatori e poi ha partecipato alla Conferenza e alla riunione dei ’volenterosi’. Gli Stati Uniti, che non se ne sono mai andati, adesso stanno tornando con più forza». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo in un’intervista a Il Sole 24 Ore alla domanda se, a suo modo di vedere, ci sia il rischio che le decisioni sui dazi possano cambiare la sintonia sull’Ucraina con gli Stati Uniti emersa durante la recente Conferenza di Roma. «Trump per la prima volta ha indicato che vi saranno nuovi aiuti militari, in particolare le batterie antiaeree, ma l’assistenza economica e umanitaria non si è mai fermata, e in particolare quella a sostegno della resilienza energetica ucraina – ha spiegato Tajani – A dispetto della retorica, Stati Uniti ed Europa continuano a lavorare insieme e questo vale anche per la ricostruzione».

Mosca: da Putin nessuna richiesta su stop arricchimento

Mosca ha bollato come «campagna diffamatoria politicizzara» l’articolo pubblicato ieri dal sito americano Axios, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin avrebbe chiesto all’Iran di accettare un accordo nucleare con gli Stati Uniti che escluda l’arricchimento dell’uranio. «I media occidentali continuano a mostrare chiaramente la loro vera natura: quella di strumenti nelle mani delle élite politiche, dei servizi segreti e del cosiddetto Deep State, che non disdegna alcun metodo, comprese le provocazioni dirette e la generazione di fake news», ha dichiarato oggi il ministero degli Esteri russo in una nota. «Si può solo immaginare chi abbia ordinato la pubblicazione, ma uno degli ultimi articoli intitolato “Scoop: Putin invita l’Iran a raggiungere un accordo nucleare ad arricchimento zero con gli Stati Uniti” è a quanto pare l’ennesima campagna diffamatoria politicizzata volta ad aumentare le tensioni intorno al programma nucleare iraniano», ha aggiunto il ministero nella nota riportata dalle agenzie di stampa russe.

“Invitiamo i media mondiali responsabili a citare fonti di informazione ufficiali, approfondire gli argomenti e ad astenersi dal pubblicare notizie false”, ha concluso il ministero.

Corea del Nord, Kim, «sostegno incondizionato a Mosca»

Il leader nordcoreano, Kim Jong Un, ha ribadito il suo sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale nordcoreana Kcna, ricordando che Kim ieri ha incontrato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nella città portuale di Wonsan. Il leader nordcoreano, secondo la Kcna, ha dichiarato al capo della diplomazia russa di “avere le stesse opinioni su tutte le questioni strategiche” e che Pyongyang è “pronta a sostenere e incoraggiare incondizionatamente tutte le misure adottate dalla leadership russa per affrontare la causa principale della crisi ucraina”. Mosca e Pyongyang hanno firmato un accordo di partenariato strategico nel 2024 durante una visita del presidente russo, Vladimir Putin, in Corea del Nord. L’accordo include l’assistenza militare reciproca nel caso in cui uno dei due Paesi venga attaccato. La Corea del Nord ha sostenuto la guerra russa contro l’Ucraina fornendo armi e soldati a Mosca. Soldati nordcoreani sono stati inviati nella regione russa del Kursk per riconquistare le zone occupate dalle truppe ucraine. Secondo le stime dei servizi segreti ucraini, nel Kursk hanno combattuto circa 14mila soldati nordcoreani.

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