L’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e il ritiro delle truppe israeliane dall’enclave sono i punti focali della risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco, comprensiva di richiesta aggiornate su questi due aspetti. Lo ha riferito all’Afp una fonte palestinese a conoscenza dei negoziati in corso. La stessa fonte ha affermato che Hamas chiede anche garanzie sulla fine definitiva della guerra, per garantire che Israele non torni a combattere dopo la scadenza della tregua di 60 giorni. Secondo Ynet, le precedenti garanzie sulla fine della guerra sono state fornite solo oralmente e Hamas sta cercando di includerle nel testo della proposta.
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L’incontro tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per cercare di accelerare un accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e gli ostaggi, si è tenuto oggi \”in Sardegna\”. Sul fallimento dei colloqui a Doha l’inviato di Donald Trump ha detto: Hamas \”non agisce in buona fede\”
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L’opera porta la firma dell’artista romano Harry Grab e raffigura un ritratto della giurista accompagnato da una grande scritta blu: \”Nobel\”
“,”postId”:”39acb9ee-52b8-4ed1-8fd2-fcd5c6402d89″,”postLink”:{“title”:”Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/07/13/murale-francesca-albanese-roma-harry-grab”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/Murale_Albanese.jpeg”}},{“timestamp”:”2025-07-24T19:33:00.918Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T21:33:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francesca Albanese (Onu): “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità””,”content”:”
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano \”una misura molto seria che non ha precedenti\”
“,”postId”:”9390153e-a5f5-4ff7-b596-5e21e2a733ea”,”postLink”:{“title”:”Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu””,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/16/gaza-albanese-sanzioni-usa-onu”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/albanese_ansa.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-24T19:31:48.527Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T21:31:48+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cgil Musica per Roma all’ambasciatore Israele: \”Pensiero a Gaza\””,”content”:”
\”Stasera, all’Auditorium Parco della Musica, si svolge un bellissimo concerto di Alanis Morissette. E’ prevista, tra i tanti spettatori, anche la presenza dell’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede. Ci fa piacere che l’Ambasciatore israeliano ami la musica. Ma il nostro pensiero va, oggi, al genocidio in corso contro il popolo palestinese e ai tanti bambini palestinesi che muoiono di fame e vengono massacrati dall’esercito israeliano\”. Così la Cgil della Fondazione Musica per Roma.
“,”postId”:”d8cc9cd5-3df0-4d10-8774-20216bc76187″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T19:25:12.839Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T21:25:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Usa: \”Non parteciperemo a conferenza Onu su soluzione dei due Stati\””,”content”:”
Gli Stati Uniti non parteciperanno alla conferenza sulla soluzione dei due Stati che si terrà nei prossimi giorni all’Onu. Lo ha annunciato il vice portavoce del dipartimento di Stato, Tommy Pigott, che ha anche accusato Hamas di \”usare come un’arma\” gli aiuti alimentari, ribandendo l’impegno degli Usa a portare più aiuti a Gaza senza che questi vengano razziati da Hamas.
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\”La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina\”. Lo ha annunciato in serata il presidente francese Emmanuel Macron.
“,”postId”:”5780defe-8308-4a28-8bf3-4d4afef79611″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T19:22:38.841Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T21:22:38+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: \”Emergenza alimentare per 1 mln di bambini a Gaza\””,”content”:”
Piu’ di un milione di bambini stanno subendo le conseguenze più gravi dell’aggravarsi della fame e della malnutrizione, con un numero di decessi per malnutrizione che continua a crescere di giorno in giorno. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Onu nel suo incontro quotidiano con i media internazionali. \”Secondo i nostri partner – ha aggiunto Farhan Haq – che operano nel settore della nutrizione, nelle prime due settimane di luglio quasi 5 mila dei 56 mila bambini sotto i 5 anni sottoposti a screening per la malnutrizione nei governatorati di Gaza, Deir al Balah e Khan Younis sono risultati affetti da malnutrizione acuta. Si tratta di un tasso sconcertante del 9 per cento, in aumento rispetto al 6 per cento di giugno e al 2,4 per cento di febbraio\”.
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Gli Stati Uniti \”non ritengono che Israele stia strumentalizzando gli aiuti a Gaza\”, mentre \”è Hamas ha depredare gli aiuti e a strumentarlizzarli\”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Tommy Pigott nel corso di un acceso botta e risposta con i giornalisti, che lo hanno incalzato per sapere fino a che punto gli Stati Uniti accetteranno che i bambini palestinesi muoiano di fame a causa del blocco agli aiuti alimentari messo in campo da Israele. Pigott non ha risposto direttamente alla questione, addossando tutte le responsabilità ad Hamas, che \”se vuole può mettere fine oggi alla guerra\”.
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La Corte penale internazionale (CPI) dell’Aja ha stabilito che l’Ungheria ha violato il suo impegno di firmataria dello Statuto di Roma non avendo arrestato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu durante la sua visita nel Paese dal 3 al 6 aprile. La decisione, pubblicata oggi, afferma che l’Ungheria ha impedito alla Corte di esercitare i suoi poteri non rispondendo alla richiesta della CPI di trattenere temporaneamente Netanyahu. L’Ungheria, d’altra parte, ha affermato di operare secondo un sistema giuridico dualistico e pertanto di non aver recepito lo Statuto di Roma nel suo ordinamento interno.
“,”postId”:”fd27e745-2039-40af-88b2-857c25c84617″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T19:10:04.195Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T21:10:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Usa, non parteciperemo a conferenza Onu su Palestina-Israele “,”content”:”
Gli Stati Uniti non parteciperanno alla imminente conferenza Onu sulla soluzione a due stati nel conflitto israelo-palestinese: lo ha ribadito il vice portavoce del Dipartimento di Stato Tommy Pigott durante il briefing. Il mese scorso, secondo media Usa, l’amministrazione Trump aveva scoraggiando i governi di tutto il mondo dal partecipare alla conferenza minacciando possibili conseguenze diplomatiche da parte di Washington.
“,”postId”:”9a6d7020-2d75-466d-83a7-0b995799e495″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T19:04:00.118Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T21:04:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese”,”content”:”
La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato – almeno per il momento – la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.
“,”postId”:”1aff9735-92fa-45e4-ac2d-be44672f8a70″,”postLink”:{“title”:”Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/17/drusi-chi-sono-siria-israele”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/01_ansa_siria_israele_cosa_succede.JPG”}},{“timestamp”:”2025-07-24T18:41:51.016Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T20:41:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: migliaia in piazza per fine guerra e libertà ostaggi “,”content”:”
Migliaia di persone sono scese in piazza Habima a Tel Aviv e nelle strade adiacenti per una protesta che chiede \”la fine della guerra e il ritorno a casa degli ostaggi\”, secondo i maxi schermi installati in tutta la piazza. La folla, un miscuglio di oppositori ebrei del primo ministro Benjamin Netanyahu, e’ cosi’ densa che la connessione cellulare e’ lenta. La manifestazione inizia con un momento di silenzio per i soldati caduti e una preghiera per la sicurezza delle truppe e la liberazione degli ostaggi. Piu’ vicino al palco centrale, i manifestanti sventolano bandiere israeliane.
“,”postId”:”a71be9f1-dbe1-4361-9979-5029c893af32″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T18:34:24.674Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T20:34:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Dipartimento di Stato Usa: \”Il governo ci aiuti a consegnare aiuti a Gaza\””,”content”:”
Il dipartimento di Stato americano ha chiesto un ulteriore aiuto all’amministrazione Trump rivolta all’organizzazione privata americana-israeliana per portare a Gaza gli aiuti umanitari, a fronte di una tragica emergenza alimentare. \”Stiamo avendo colloqui – ha dichiarato il portavoce, Tommy Pigott – per portare aiuti a Gaza in modo che non vengano depredati da Hamas. E Gaza Humanitarian Foundation e’ un modo per riuscirci, per questo stiamo chiedendo un ulteriore aiuto all’amministrazione\”. Il dipartimento di Stato sostiene che ci sono 90 milioni di pasti pronti a essere consegnati.
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Il dipartimento di Stato americano ha accusato Hamas di \”aver rotto di continuo\” gli accordi per il cessate il fuoco a Gaza. \”L’inviato speciale Steve Witkoff ha detto chiaramente – ha spiegato il portavoce Tommy Pigott – che Hamas non agisce in modo da raggiungere il cessate il fuoco. Qui non è in dubbio il nostro impegno a raggiungere il cessate il fuoco, ma quello di Hamas\”.
“,”postId”:”0c75f0d0-fdc4-4002-8083-a3c4eec1cd19″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T18:32:00.705Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T20:32:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana: nave va a Cipro”,”content”:”
Ipasseggeri sarebbero dovuti sbarcare a Syros, ma a causa delle proteste non è stato loro permesso e la nave ha proseguito il suo viaggio verso Limassol
“,”postId”:”abdbed64-c3df-4bd3-87a1-52c139adc4e6″,”postLink”:{“title”:”Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/23/proteste-grecia-crociera-israele”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/Grecia_Palestina.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-24T18:21:18.789Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T20:21:18+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Starmer: \”Fame a Gaza intollerabile, massacro va fermato\””,”content”:”
\”Le sofferenze e la fame\” fra palestinesi di Gaza sono \”indifendibili\”: lo ha detto il premier britannico Keir Starmer nell’annunciare per domani una consultazione di emergenza con i leader di Francia e Germania dopo il fallimento dei negoziati di Doha fra Israele e Hamas. Consultazione durante la quale i tre Paese europei discuteranno quali misure \”possono essere prese con urgenza per fermare i massacri e fornire alla popolazione il nutrimento di cui ha disperatamente bisogno\”, ha aggiunto Starmer, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco che \”ci metta sulla via del riconoscimento di uno Stato palestinese\”.
“,”postId”:”af99183b-cbff-4281-b35d-737b44a0ab0b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T18:10:22.211Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T20:10:22+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Starmer: \”Chiamata d’emergenza con Francia-Germania su Gaza\””,”content”:”
Gran Bretagna, Francia e Germania terranno domani una \”chiamata di emergenza\” su Gaza: lo annuncia il primo ministro britannico Keir Starmer dopo che Usa e Israele hanno ritirato da Doha i team negoziali accusando Hamas.
“,”postId”:”f6ac8aec-7e05-4c53-90e5-055f2007f6e9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T17:54:23.341Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T19:54:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele attacca sud del Libano”,”content”:”
L’esercito israeliano ha appena annunciato di aver preso di mira il Libano meridionale con attacchi aerei, sostenendo di aver colpito diversi siti legati a Hezbollah. In un post su X, l’esercito israeliano ha affermato che gli aerei da combattimento \”hanno attaccato siti militari\”, tra cui \”depositi di armi e un lanciarazzi\”. L’esercito ha rivendicato la responsabilita’ di un altro attacco avvenuto questa mattina. In precedenza avevamo riferito che una persona era stata uccisa in un attacco di un drone israeliano su un’auto nella citta’ di Aita al-Shaab, nel Libano meridionale. Israele ha lanciato attacchi quasi quotidiani contro il Libano, nonostante abbia accettato un cessate il fuoco sostenuto dagli Stati Uniti a novembre.
“,”postId”:”93dd492e-fe0a-433b-bc8d-da4b29f8c9c0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T17:36:53.380Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T19:36:53+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: se Hamas ci ritiene deboli, sbaglia di grosso “,”content”:”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato stasera che Hamas non deve interpretare come una \”debolezza\” l’intenzione di Israele di raggiungere un accordo di tregua a Gaza. \”Stiamo cercando un nuovo accordo per liberare i nostri ostaggi. Ma se Hamas considera la nostra intenzione come una debolezza, come un’opportunità per imporci condizioni di resa che metterebbero in pericolo lo Stato di Israele, si sbaglia di grosso\”, ha detto Netanyahu durante una cerimonia a Gerusalemme.
“,”postId”:”5accf346-62a8-40dd-9348-df74a0ab392f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T17:20:05.296Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T19:20:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Witkoff interrompe colloqui: \”Hamas non in buona fede\” “,”content”:”
L’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha annunciato l’interruzione dei colloqui in Qatar per il cessate il fuoco a Gaza perché Hamas \”non agisce in buona fede\”. Witkoff ha detto che l’ultima risposta data da Hamas \”mostra una mancanza di volontà di raggiungere il cessate il fuoco\”. L’inviato di Donald Trump ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti \”prenderanno in considerazione opzioni alternative\” per riportare a casa gli ostaggi israeliani.
“,”postId”:”dbf4cd75-8251-43d4-a496-4756e5cfa1f8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T17:07:29.269Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T19:07:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: donna pronta a uccidere Netanyahu è malata terminale “,”content”:”
Ha 73 anni ed è malata terminale la donna israeliana arrestata perche’ pianificava di uccidere il premier Benjamin Netanyahu. I magistrati hanno presentato accuse di terrorismo incriminando la donna, attivista antigovernativa, che avrebbe deciso di uccidere il premier dopo che le è stata diagnosticata una malattia terminale e ha capito che le restava poco tempo da vivere, sostengono i pubblici ministeri. L’identità della donna rimane segreta e non può essere resa pubblica in base a un ordine di riservatezza emesso dal tribunale. E’ stata arrestata circa due settimane prima del suo rinvio a giudizio presso il Tribunale distrettuale di Tel Aviv, dove è stata accusata di cospirazione per commettere un atto terroristico. Ieri l’imputata è stata rilasciata e messa agli arresti domiciliari, con un’ordinanza restrittiva che le impedisce di avvicinarsi alla sede del premier e agli edifici governativi. L’accusa chiede di tenerla agli arresti domiciliari fino alla fine del procedimento giudiziario a suo carico, sostenendo che avrebbe potuto ancora tentare di portare a termine il suo piano se liberata. Gli inquirenti hanno sostenuto che la donna aveva cercato di morire da martire e di \”sacrificare la propria vita\” per la lotta antigovernativa, \”salvando\” cosi’ Israele. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’attivista avrebbe condiviso il suo piano con un altro attivista e gli abbia chiesto di aiutarla ad acquistare un razzo per portare a termine l’assassinio.
“,”postId”:”ce1cd1bf-14bc-4e7c-8094-949c5eb02581″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T17:06:04.627Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T19:06:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Siria, ong: esplosioni in deposito di armi, 12 morti e oltre 100 feriti”,”content”:”
Una serie di esplosioni si sono registrate in un deposito di armi nel nord-ovest della Siria, provocando la morte di almeno 12 persone e il ferimento di altre 100. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui il deposito di armi e munizioni risulta appartenere al Partito Islamico del Turkistan (Tip). Tra le vittime ci sarebbero una donna e un bambino. Il ministero della Sanità siriano aveva riferito di quattro morti e 116 feriti accertati, in un bilancio iniziale. Il Tip è un gruppo jihadista attivo nella regione di Idlib composto da combattenti uiguri che si sono uniti alla guerra civile siriana per combattere contro l’ex presidente Bashar al-Assad.
“,”postId”:”ab1b6169-fad4-4a0c-b86f-52692d14784e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T16:48:42.898Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T18:48:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele richiama negoziatori, colloqui in stallo “,”content”:”
Stallo nei colloqui indiretti tra Israele e Hamas su una possibile tregua a Gaza, mentre le condizioni umanitarie nella Striscia sono sempre piu’ drammatiche. Benjamin Netanyahu ha deciso di richiamare in patria i negoziatori israeliani alla luce della risposta ricevuta questa mattina da Hamas alla proposta di cessate il fuoco. Nella risposta alla proposta, Hamas avrebbe incluso una clausola che impedisce a Israele di riprendere la guerra se non si raggiunge un accordo entro la fine del periodo di tregua di 60 giorni. Secondo una fonte dell’organizzzione c’è ancora la possibilità di raggiungere un accordo ma ci vorranno alcuni giorni. Hamas punta il dito contro Israele affermando che il governo Netanyahu sta temporeggiando.
“,”postId”:”7ca4efec-937d-4e23-a32c-eb66fdd8b528″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T16:38:08.851Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T18:38:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Houthi: \”Paesi arabi si uniscano per salvare i Gazawi\””,”content”:”
Il capo del Consiglio politico supremo degli Houthi nello Yemen, Mahdi Al-Mashat, ha invitato le nazioni e i governi islamici e arabi ad adottare una posizione forte e unita per affrontare \”la minaccia diffusa del regime israeliano e salvare la vita degli abitanti della Striscia di Gaza\”. In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa ufficiale yemenita (Saba), Mahdi Al-Mashat ha dichiarato: \”Oggi piu’ che mai la nazione islamica ha bisogno di una posizione forte e unita per respingere la minaccia del regime sionista prima che questo pericolo travolga tutti\”. Ha sottolineato che coloro che oggi non prendono posizione sulla Striscia di Gaza e sulla Palestina non saranno in grado di scongiurare questo pericolo in futuro e coloro che non sono turbati dalle scene dolorose di coloro che sono morti di fame nella Striscia di Gaza non hanno alcuna comprensione della religione, della dignita’, dell’Islam o dell’umanita’. Il capo del Consiglio politico supremo dello Yemen ha continuato a rivolgersi ai governanti dei paesi arabi e islamici, affermando: \”Se non potete agire, lasciate che lo facciano le nazioni su questa questione, e se le nazioni non intervengono, la punizione per questo silenzio ricadrà sull’intera nazione islamica\”. Al-Mashat ha aggiunto: \”Tutti dovrebbero sapere che la radice del problema e’ il regime sionista e che rincorrere con esso l’illusione di pace e riconciliazione è sbagliato\”.
“,”postId”:”6998db08-beff-4d0e-96c4-93dea1227353″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T16:28:47.855Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T18:28:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Store (Norvegia): \”A Gaza situazione più pericolosa che mai\””,”content”:”
\”La situazione a Gaza è catastrofica e più pericolosa che mai\”. Lo ha affermato il primo ministro norvegese Jonas Gahr Stre.
“,”postId”:”5957438e-1901-404a-a8d9-79aa59376f54″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T16:21:46.768Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T18:21:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Londra, governo \”profondamente impegnato\” a riconoscere Palestina”,”content”:”
\”Il governo britannico è profondamente impegnato a riconoscere uno Stato palestinese\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari economici, Jonathan Reynolds, che ha definito il riconoscimento della Palestina \”una mossa sincera verso una soluzione di un accordo di pace a lungo termine\” con Israele. \”Al momento non esiste uno Stato palestinese. Non esiste un accordo politico tra i due principali territori palestinesi in Cisgiordania e a Gaza. Vogliamo che la Palestina venga riconosciuta. Voglio che questo avvenga in collaborazione con i partner, con gli altri Paesi del mondo\”, ha detto il ministro Reynolds a Lbc Radio, aggiungendo di aver preso \”misure in relazione all’intollerabile situazione di Gaza\”, sanzionando due ministri del governo israeliano.
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Il primo ministro britannico, Keir Starmer, è sotto crescente pressione da parte dei membri del suo stesso governo affinché il Regno Unito riconosca ufficialmente lo Stato della Palestina, in risposta all’indignazione internazionale per l’uccisione di civili a Gaza da parte di Israele.
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Una fonte di alto livello di Hamas ha dichiarato a Reuters che c’era ancora la possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma che ci sarebbero voluti alcuni giorni a causa di quello che ha definito un temporeggiamento israeliano. Lo riporta l’agenzia sul suo sito web. Secondo la fonte, la risposta di Hamas includeva la richiesta di una clausola che impedisse a Israele di riprendere la guerra se non si fosse raggiunto un accordo entro il periodo di tregua di 60 giorni. Due fonti vicine ai negoziati in Qatar hanno affermato in ogni caso che la decisione di Israele di richiamare la propria delegazione in patria non indica necessariamente una crisi nei colloqui.
“,”postId”:”86cc9455-4dfc-44de-a16c-365896ad69cd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T15:38:12.531Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T17:38:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Anche Moretti tra i richiedenti della riunione in Ue su Israele”,”content”:”
L’eurodeputata Pd Alessandra Moretti si è aggiunta ai firmatari del documento presentato da oltre sessanta eurodeputati parte dei Socialisti, dei Verdi e di The Left, nel quale si chiede all’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas di collocare un vertice straordinario dei ministri degli Esteri Ue sul dossier Israele. La lettera è stata promossa sull’onda di quanto sta accadendo nella Striscia e sulle accuse nei confronti di Israele di non rispettare gli accordi con l’Ue sull’invio di aiuti.
“,”postId”:”f651fd54-e141-4fed-8a6c-d1efa339ea23″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T15:37:20.444Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T17:37:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Capo Unrwa: \”Date accesso a 6mila camion aiuti, a Gaza cadaveri che camminano\””,”content”:”
\”Noi dell’Urnwa abbiamo 6mila camion carichi di cibo e forniture mediche in Giordania e Egitto, si permetta ai partner umanitari di portare assistenza continuata e non vincolata a Gaza\”. E’ quanto scrive il capo dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, in un post su X in cui afferma che oggi uno dei suoi colleghi sul terreno gli ha detto che \”la gente a Gaza non è né viva né morta, sono cadaveri che camminano\”.
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\”Un bambino su cinque a Gaza City è malnutrito, con i casi che continuano ad aumentare\”, scrive ancora spiegando che \”la maggioranza dei bambini che i nostri operatori vedono sono emaciati, deboli e ad alto rischio di morte senza le cure di cui hanno urgente bisogno\”. \”Oltre cento persone, in maggioranza bambini, sono morte di fame\” aggiunge Lazzarini, spiegando che \”i genitori sono troppo affamati per prendersi cura dei bambini, le famiglie si spezzano, incapaci di sopravvivere, la loro esistenza è minacciata\”.
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Infine, Lazzarini sottolinea come anche gli operatori dell’Unrwa soffrono per l’enorme carestia: \”Sopravvivono con un pasto al giorno, spesso solo lenticchie, sempre più persone svengono per la fame mentre lavorano. Quando gli operatori umanitari non possono avere cibo a sufficienza – conclude – l’intero sistema umanitario sta crollando\”.
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Il leader dell’opposizione in Israele Yair Lapid ha condannato le dichiarazioni del ministro ultranazionalista di estrema destra Amihai Eliyahu, secondo cui Gaza sarà \”cancellata e resa ebraica\”, definendo le parole \”un attacco ai valori e un disastro per le pubbliche relazioni\”. \”Israele non convincerà mai il mondo della giustezza della nostra guerra contro il terrorismo finché saremo guidati da un governo di minoranza estremista con ministri che santificano il sangue e la morte\”, ha affermato, aggiungendo che i soldati israeliani non \”combattono, muoiono e vengono feriti per sterminare una popolazione civile\”. Il parlamentare Ayman Odeh, capo dell’alleanza politica israeliana di sinistra Hadash-Ta’al, ha twittato poi che quanto affermato da Eliyahu \”è esattamente ciò che dicevano in Germania\”.
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La decisione di Benjamin Netanyahu di richiamare in Israele per consultazioni i negoziatori dal Qatar indica che uno stallo nei colloqui. Lo riferisce a Times of Israel una fonte dell’ufficio del primo ministro. Ma allo stesso tempo altre fonti danno all’emittente pubblica Kan una lettura più positiva dello sviluppo: \”I colloqui non sono falliti, questa è una mossa coordinata da tutte le parti – affermano – ci sono decisioni cruciali da prendere e quindi la delegazione è tornata per le consultazioni. Lo slancio è ancora positivo\”.
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\”La parole del Ministro israeliano, secondo cui \”il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata\”, confermano il disegno di sterminio del popolo palestinese. Il Governo israeliano va fermato. Ora è già tardi. E non si ferma con le parole, ma con le sanzioni, l’embargo di armi, la fine di ogni forma di cooperazione militare e la sospensione dell’accordo di associazione con l’Ue, sostenendo la richiesta di invio dei caschi blu delle Nazioni Unite. Con meno di questo, il governo italiano e l’Ue si coprono di un’intollerabile omissione\”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
“,”postId”:”ff4da9e8-640c-4327-b706-f7527ea3cebe”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T14:31:27.551Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T16:31:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Unrwa: \”A Gaza persone né morte né vive, sono cadaveri ambulanti\””,”content”:”
Il commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa ha affermato che i suoi operatori stanno svenendo per la fame sul lavoro. \”‘Le persone a Gaza non sono né morte né vive, sono cadaveri ambulanti’: me l’ha detto stamattina un collega a Gaza\”, ha scritto su X Philippe Lazzarini. \”Questa crisi sempre più profonda sta colpendo tutti, compresi coloro che cercano di salvare vite umane nell’enclave devastata dalla guerra. Gli operatori sanitari in prima linea dell’Unrwa sopravvivono con un piccolo pasto al giorno, spesso solo lenticchie, se non addirittura senza\”, ha denunciato il commissario Onu. \”Sempre più spesso stanno svenendo per la fame mentre sono al lavoro. Quando gli operatori sanitari non riescono a trovare abbastanza da mangiare, l’intero sistema umanitario è al collasso\”.
“,”postId”:”5451f90d-42e9-4bab-82a1-1474b2808b93″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T14:31:05.080Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T16:31:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ospedali Gaza: \”45 morti per fame nella Striscia in 4 giorni\””,”content”:”
Oltre un terzo dei 113 decessi per fame finora registrati a Gaza si sono verificati nell’arco di quattro giorni questa settimana. Lo scrive il Guardian citando i dati degli ospedali della Striscia. Secondo quanto riferito, 45 persone sono morte per fame in quattro giorni questa settimana, ci cui due oggi. A titolo di confronto, 68 decessi attribuibili alla fame erano stati finora registrati complessivamente dal 7 ottobre 2023, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza.
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\”La fame come le bombe\”. Il grido di allarme si leva anche dall’Osservatore Romano. “Da giorni ormai – sottolinea il quotidiano della Santa Sede – si susseguono, incessanti, gli appelli della comunità internazionale, delle organizzazioni umanitarie, della Chiesa, perché a Gaza — in attesa che qualcosa si muova nelle trattative per lo stop ai combattimenti in corso a Doha — si metta fine almeno alla morte per fame della popolazione”. “Una strage — ‘ingiustificata e inaccettabile’ l’ha definita il patriarca di Gerusalemme dei latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa — di cui ogni giorno si contano decine di morti’”, riporta il quotidiano d’Oltretevere.
“,”postId”:”8844277c-a941-4243-b7a0-247a48682b95″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T14:28:05.474Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T16:28:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Università Pisa interrompe accordi con Università israeliane Reichman ed Hebrew”,”content”:”
L’Università di Pisa ha interrotto due accordi quadro con le Università israeliane Reichman ed Hebrew. La risoluzione del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo pisano è arrivata nella seduta di oggi (24 luglio) a seguito di quanto deliberato dal Senato accademico lo scorso 11 luglio. L’intero iter ha accolto le istanze provenienti dalla comunità universitaria tutta alla luce del nuovo statuto approvato all’unanimità a gennaio 2025 da Senato e CdA secondo il quale l’Ateneo riconosce la pace come valore fondamentale e “non sostiene e non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra”.
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Come espresso dal CdA, la decisione, presa in via eccezionale e alla luce del drammatico contesto umanitario nella Striscia di Gaza, rappresenta un gesto politico rivolto al Governo dello Stato di Israele, con l’invito a cessare le ostilità e a intraprendere un processo di pace giusta e sostenibile.
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“Non si tratta di un atto contro le università israeliane in quanto tali, abbiamo infatti attivi programmi con università israeliane su progetti che riguardano ambiente e neuroscienze – spiega il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi – la decisione non intende in alcun modo compromettere i legami scientifici, culturali e personali tra ricercatori e studenti: non esprime una posizione pregiudizialmente contraria alla cooperazione accademica con le università israeliane ma si configura come un atto di responsabilità etica e civile, reso necessario da quella che si presenta oggettivamente come una forma di pulizia etnica in corso ed in coerenza con i principi statutari recentemente aggiornati dall’Ateneo”.
“,”postId”:”00f3acf4-e7fa-465e-a045-445643f37850″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T14:26:21.538Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T16:26:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Shin Bet arresta sospettato per l’incidente con un’auto in Israele”,”content”:”
Il servizio di sicurezza israeliano dello Shin Bet ha arrestato un uomo sospettato di essere coinvolto nell’attacco con un’auto a una fermata dell’autobus nel centro di Israele, in cui sono rimasti feriti otto soldati. Il servizio sospetta che abbia aiutato il terrorista che ha compiuto l’attacco o che fosse a conoscenza delle sue intenzioni.
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Nella risposta alla proposta di cessate il fuoco a Gaza Hamas ha incluso una clausola che impedisca a Israele di riprendere la guerra se non si raggiunge un accordo entro la fine del periodo di tregua di 60 giorni. Lo ha riferito una fonte di Hamas a Reuters, sottolineando che c’e’ ancora la possibilita’ di raggiungere un accordo ma che ci vorranno alcuni giorni, puntando il dito contro un temporeggiamento da parte di Israele. Tra le richieste avanzate dal gruppo militante palestinese, anche un nuovo meccanismo per il rilascio degli ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi. Secondo fonti israeliane, Hamas ha chiesto il rilascio di 2.200 detenuti, tra cui 200 condannati all’ergastolo, invece dei 1.325 presenti nella proposta originaria.
“,”postId”:”f445204e-c438-4b14-87d6-6ca264d973c5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:59:49.598Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:59:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, donna accusata di aver complottato per uccidere Netanyahu”,”content”:”
Una donna sospettata di \”cospirazione per commettere un atto terroristico\” con l’intento di uccidere il primo ministro Benjamin Netanyahu è stata incriminata dalla Procura israeliana. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia. \”La Procura di Stato ha presentato un’incriminazione contro una residente di Tel Aviv per tentata cospirazione per commettere un atto terroristico (omicidio aggravato)\”, si legge nella dichiarazione, specificando che la sospettata intendeva \”uccidere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu\”.
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La sospettata, il cui nome non è stato autorizzato alla pubblicazione, è una donna \”impegnata nella mobilitazione\” contro il governo e, sapendo di avere una malattia incurabile, voleva \”sacrificarsi per salvare lo Stato di Israele\”, secondo la dichiarazione. L’accusa ha chiesto al tribunale di tenere la sospettata agli arresti domiciliari a causa della sua \”pericolosità\”. È stata arrestata dopo che un attivista politico che aveva contattato e con il quale aveva condiviso i suoi piani ha contattato un avvocato, che a sua volta ha allertato i servizi di sicurezza. L’avvocato della sospettata, Giora Zylberstein, intervistata sul canale privato Channel 12, ha dichiarato che la sua cliente \”non aveva alcuna intenzione di uccidere Netanyahu\”.
“,”postId”:”23800d87-dbd3-40bf-89b2-20bf53cfa0cf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:47:33.610Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:47:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu richiama in Israele i negoziatori dal Qatar “,”content”:”
Dopo la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato la squadra negoziale dal Qatar per \”continuare le consultazioni in Israele\”. Lo afferma il suo ufficio in una nota. \”Apprezziamo gli sforzi dei mediatori Qatar ed Egitto e gli sforzi di Witkoff per raggiungere una svolta nei colloqui\”, afferma l’Ufficio del premier. Il Times of Israel afferma che non è chiaro se gli sviluppi indichino una rottura dei colloqui, mentre Axios parla di \”crisi\” nei negoziati.
“,”postId”:”70706a18-bc24-4069-8eca-c880b6abf6ef”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:47:09.891Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:47:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti: \”Premier Qatar non è in Italia per incontro con Witkoff\””,”content”:”
Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani non sarebbe in Italia per partecipare ad un incontro con l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, sui negoziati per l’accordo su Gaza. Lo riferiscono fonti mediorientali vicine al dossier sottolineando che non sono in agenda incontri ufficiali in queste ore sulla questione, nonostante i contatti tra le parti sulla vicenda proseguano in maniera costante.
“,”postId”:”f01f4299-a795-49ca-84e0-2767eac2f1a0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:46:14.268Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:46:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Axios: \”Hamas chiede 900 palestinesi in più per i 10 ostaggi\””,”content”:”
Hamas chiede a Israele di rilasciare 200 palestinesi condannati all’ergastolo per aver ucciso israeliani e altri 2.000 palestinesi arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco. Lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid citando un alto funzionario israeliano e una fonte a conoscenza dei dettagli, sottolineando che la richiesta di Hamas è apparsa nella risposta che l’organizzazione ha inviato a Israele ieri sera tramite i suoi mediatori. Si tratta – spiega Ravid – di una riapertura da parte di Hamas della questione del numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni ostaggio israeliano. La proposta originale accettata da Israele includeva il rilascio di 125 palestinesi condannati all’ergastolo e di altri 1.200 palestinesi arrestati dall’Idf a Gaza dopo il 7 ottobre. Secondo Axios, dopo aver ricevuto la risposta di Hamas, alti funzionari israeliani hanno dichiarato all’inviato statunitense Steve Witkoff che la richiesta di Hamas è \”inaccettabile\”, secondo una fonte a conoscenza dei dettagli dei negoziati. La fonte ha osservato comunque che questa è una posizione iniziale di Hamas, intesa a condurre i negoziati, e non una posizione definitiva.
“,”postId”:”a032abc5-105c-41b2-acd6-58cae6dd0157″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:38:24.883Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:38:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele richiama negoziatori per consultazioni”,”content”:”
Israele ha richiamato la squadra negoziale in patria per consultazioni alla luce della risposta ricevuta questa mattina da Hamas alla proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, ringraziando i Paesi mediatori Egitto e Qatar e l’inviato Usa Steve Witkoff per gli sforzi.
“,”postId”:”ae12494a-ca24-4f62-af50-6fc4a554a62a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:36:35.988Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:36:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Conte: \”Vigliaccheria governo su Gaza fuori da ogni comprensione\””,”content”:”
\”Ci chiederanno perché. E ci vergogneremo a raccontare a chi verrà dopo di noi che sul genocidio a Gaza per bombe e per fame il governo italiano si è voltato dall’altra parte, non ha urlato in Europa per fermare le armi e imporre sanzioni a Israele, non ha stracciato le intese con Israele, ha stretto mani sporche di sangue e ha preso premi per l’amicizia con il governo criminale di Netanyahu\”. Lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte sui social postando l’immagine di un bimbo palestinese denutrito con la scritta ‘Se questo è un bambino’ oggi sulla prima pagina del ‘Fatto’. \”Noi – aggiunge – continuiamo a batterci in ogni modo, a denunciare in ogni sede, facciamo e faremo tutto il possibile affinché la tragedia che si sta consumando a Gaza si interrompa e i responsabili, insieme ai loro complici, siano chiamati a risponderne. La vigliaccheria con cui il Governo italiano ha affrontato e continua ad affrontare questa tragedia è fuori da ogni comprensione e da ogni immaginazione\”.
“,”postId”:”0248ce87-5e48-431e-b194-8cf16bfc3e8d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:32:00.257Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:32:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, media: \”Dermer a Parigi in vista dei colloqui su nucleare\””,”content”:”
Il ministro degli Affari strategici di Israele sarà oggi a Parigi, in vista dei colloqui sul nucleare tra le potenze europee e l’Iran, che si terranno domani a Istanbul. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui Ron Dermer dovrebbe discutere dei prossimi colloqui e del programma nucleare iraniano con funzionari francesi.
“,”postId”:”d07f22e9-2886-4c57-a380-080baa7c1962″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:30:00.663Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Axios: \”Hamas ha chiesto rilascio 2.200 palestinesi\””,”content”:”
Hamas ha chiesto a Israele di rilasciare 200 palestinesi che stanno scontando una condanna all’ergastolo per aver ucciso altri israeliani e altri 2.000 palestinesi arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi come parte di un accordo di cessate il fuoco. Lo ha rivelato il giornalista Barak Ravid di Axios, citando un alto funzionario israeliano e una fonte a conoscenza dei dettagli. Il tema e’ stato sollevato nella risposta fornita dal gruppo militante all’ultima proposta di tregua sul tavolo e ha riaperto uno dei temi centrali dell’accordo, cioe’ il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni rapito israeliano. La proposta originaria accettata da Israele prevedeva il rilascio di 125 palestinesi condannati all’ergastolo e di altri 1.200 palestinesi arrestati dalle Idf a Gaza dopo il 7 ottobre. Alti funzionari israeliani hanno detto all’inviato Usa Steve Witkoff che la richiesta e’ \”inaccettabile\”, ma secondo una fonte, questa e’ una posizione di apertura di Hamas, intesa a condurre negoziati, e non una definitiva.
“,”postId”:”9c1f424d-e09d-4275-a828-75c87145f8f7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:27:39.619Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:27:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ministro Israele: \”Cancelleremo Gaza, sarà tutta ebraica\””,”content”:”
\”Tutta Gaza sarà ebraica… il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata. Grazie a Dio, stiamo estirpando questo male. Stiamo spingendo la popolazione che si è istruita sul Mein Kampf\”. Lo ha dichiarato il ministro israeliano ultranazionalista di estrema destra Amihai Ben-Eliyahu, citato su X dal giornalista di Axios Barak Ravid.
“,”postId”:”e1c94746-7d15-490a-96cd-24561e030865″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:17:42.900Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:17:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Auto contro soldati israeliani a Tel Aviv, 8 feriti”,”content”:”
Otto soldati israeliani sono rimasti feriti da un’auto lanciata a tutta velocità contro di loro a nord di Tel Aviv. Lo riferisce l’esercito israeliano che spiega che i soldati si trovavano vicino a una fermata dell’autobus quando un’auto pirata li ha travolti. L’incidente è avvenuto vicino a Kfar Jona, 35 chilometri a nord di Tel Aviv. Il conducente non si è fermato e la polizia ha trovato il suo veicolo abbandonato poco distante. Secondo quanto riferito, è in corso una ricerca intensiva dell’autista. In Israele e in Cisgiordania si sono verificati ripetuti attacchi in cui palestinesi hanno deliberatamente preso di mira gruppi di soldati.
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E’ previsto per oggi a Parigi un incontro tra il ministro degli Esteri siriano Assaad al-Shaibani e il ministro degli Affari Strategici israeliano Ron Dermer. Lo ha riferito all’Afp un alto diplomatico, secondo cui l’inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, atteso a Parigi, sta \”preparando il terreno\” per il meeting tra i ministri dei due Paesi, dopo gli attacchi israeliani dei giorni scorsi.
“,”postId”:”9b5c7a89-f772-497b-9a22-f1d9cc73c245″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:14:06.600Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:14:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu terrà riunione urgente su carestia a Gaza”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terra’ oggi una riunione urgente a Gerusalemme in merito alla situazione umanitaria a Gaza e le denunce di carestia per la quale e’ stato accusato lo Stato ebraico e il suo blocco dell’ingresso degli aiuti. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. Il premier sara’ affiancato da esponenti del ministero degli Esteri, del Cogat che gestisce le attivita’ civili nei Territori, del Consiglio di Sicurezza Nazionale e altri. La questione degli aiuti sta dominando le discussioni odierne nell’ufficio del premier, ha aggiunto il funzionario sotto anonimato.
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Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu terrà oggi una riunione urgente a Gerusalemme sulle accuse di carestia a Gaza, ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. Il premier sarà affiancato da rappresentanti del ministero degli Esteri, del coordinamento israeliano per gli aiuti alla Striscia (Cogat), del Consiglio di Sicurezza Nazionale e di altri. Le accuse e la questione più ampia degli aiuti per i civili di Gaza stanno dominando le discussioni odierne nell’ufficio del primo ministro, ha dichiarato il funzionario, che ha preferito mantenere l’anonimato.
“,”postId”:”2118e13f-8a53-4b59-9495-d5c535054ec6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T13:04:54.199Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T15:04:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ue: \”Se Israele non rispetta accordi ogni opzione sul tavolo\””,”content”:”
\”Come ha sottolineato l’Alta Rappresentante, tutte le opzioni rimangono sul tavolo se Israele non rispetta l’attuazione degli impegni concordati\”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue in merito alla situazione degli aiuti umanitari a Gaza. \”Non speculiamo sui prossimi passi\” che potranno essere intrapresi o meno ma tutte le opzioni sono sul tavolo, questo è chiaro\”, ha aggiunto il portavoce spiegando che si tratta di attuare gli impegni presi con l’Ue e di \”valutare\” se ciò è accaduto, con alcune condizioni operative. \”La sicurezza e l’incolumità delle persone sono le principali preoccupazioni a Gaza, e il contesto operativo è estremamente impegnativo per gli operatori umanitari che distribuiscono effettivamente gli aiuti. Questo deve essere chiaramente compreso da ognuno di noi\”, ha puntualizzato il portavoce.
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La riunione del gabinetto israeliano prevista per domenica è stata annullata ed è stata riprogrammata per lunedi’ 4 agosto. Lo ha riferito Yedioth Ahronoth. I ministri sono stati informati che \”qualora ci fossero richieste di decisioni urgenti, saranno gestite per telefono\”. Con il rinvio, slitta anche il voto del governo sulla cacciata del procuratore generale Gali Baharav-Miara, dopo il via libera arrivato la settimana scorsa da una commissione ministeriale ad hoc guidata dal ministro per la Diaspora Amichai Chikli con la partecipazione dei ministri e leader di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.
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La risposta di Hamas è \”praticabile\”. Lo ha dichiarato una fonte israeliana al Times of Israel, dopo che stamattina l’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato che Israele aveva ricevuto l’ultima risposta del gruppo islamista alla proposta di un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi, aggiungendo che la stava prendendo in esame.
“,”postId”:”def3cacf-5f89-4105-b9c9-59b9049e167f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T12:51:34.460Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T14:51:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Giani: \”Eccidi a Gaza, Netanyahu criminale di guerra\””,”content”:”
\”Io giudico criminali di guerra i responsabili, a partire da Netanyahu e dal suo governo, degli eccidi che si stanno consumando tutti i giorni a Gaza\”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine di un evento a Firenze. \”Quello che abbiamo visto da parte del governo Netanyahu a Gaza – ha aggiunto – è assolutamente incomprensibile, brutale e rappresenta per noi che crediamo nei diritti civili, nel rispetto dell’individuo, qualcosa di oggettivamente scandaloso\”. Giani ha ricordato che \”la Toscana è in questo momento fortemente impegnata per la dichiarazione di indipendenza, di sovranità di uno stato palestinese, e riteniamo che quello che sta facendo Netanyahu al popolo di Israele sia il male assoluto, perché rischia di creare verso Israele un’opinione a livello internazionale che tanti israeliani non meritano, però quello che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti\”. Tuttavia, ha concluso il governatore toscano, \”al pari di questo non vorrei rimanesse ignorato il dramma che un dittatore criminale di guerra come Putin sta arrecando contemporaneamente al popolo ucraino\”.
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Un’esplosione si è verificata a Idlib, nella Siria nord-occidentale. Lo ha riferito l’emittente televisiva statale Al Ekhbariya. Secondo il sito di informazioni Saberin News, affiliato alle milizie filo-iraniane in Iraq, si è trattato di un attacco di un \”drone americano\”. Nel raid, in cinque sono morti e 70 sono rimasti feriti.
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L’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato di aver ricevuto l’ultima risposta di Hamas alla proposta di un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi, aggiungendo che stava esaminando attentamente il documento. Secondo quanto dichiarato da una fonte israeliana al Times of Israel, la risposta aggiornata di Hamas è \”praticabile\”. Altri funzionari israeliani- riferisce la tv Channel 12 – parlano invece di \”progressi non significativi\” per \”l’irrigidimento delle posizioni di Hamas\” sui principali nodi della trattativa.
“,”postId”:”0da167c3-1d52-4b55-981b-76c8dee3d8f1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T11:24:30.742Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T13:24:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ue: Israele non ha sovranità sui territori occupati”,”content”:”
\”Alla luce del voto della Knesset sulla sovranità in Cisgiordania, l’Ue ribadisce la sua posizione di lunga data di non riconoscimento della sovranità di Israele sui territori occupati da Israele a partire dal giugno 1967, in linea con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ricordiamo che l’annessione è illegale secondo il diritto internazionale; pertanto, qualsiasi misura concreta intrapresa a tal fine sarebbe considerata una violazione del diritto internazionale\”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, durante il briefing con la stampa.
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Negli ospedali di Gaza nelle ultime 24 ore si sono verificati due nuovi decessi dovuti alla fame e alla malnutrizione. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, aggiungendo che il numero totale di morti per fame e malnutrizione dall’inizio della guerra ammonta a 113.
“,”postId”:”3811fef1-ca2f-445c-a32f-c70d9f668264″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T11:12:30.370Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T13:12:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ue: basta sofferenza a Gaza; Israele mantenga impegni”,”content”:”
\”La situazione è chiara. I civili a Gaza soffrono da troppo tempo e troppo. È giunto il momento di interrompere il ciclo di sofferenza e violenza. Questo deve finire ora e Israele deve dare risultati concreti\”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa.\”Ieri, gli ambasciatori dell’Ue hanno ricevuto il primo aggiornamento sull’attuazione degli impegni umanitari di Israele. Israele ha compiuto alcuni sforzi sulla base dei parametri dell’accordo: il numero di camion che entrano a Gaza è aumentato, sono stati aperti ulteriori valichi e rotte, e le scorte di carburante sono aumentate, ma la situazione rimane disastrosa. Chiaramente, c’è ancora molto, molto da fare\”, ha aggiunto.\”Anche i limiti dell’operazione sono piuttosto chiari, perché operiamo in tempo di guerra e in una zona di guerra, il che complica la situazione e l’attuazione sul campo. La sicurezza e l’incolumità sono la principale preoccupazione a Gaza, e il contesto operativo è estremamente difficile per gli operatori umanitari nel distribuire efficacemente gli aiuti. Questo deve essere chiaramente compreso da ognuno di noi, come ha sottolineato l’Alta rappresentante: tutte le opzioni restano sul tavolo se Israele non rispetta l’attuazione dell’accordo\”, ha concluso.
“,”postId”:”d88d42b1-d853-4b22-9db5-b9cd70a4aee0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T11:02:11.970Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T13:02:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Siria, media: \”Esplosione a Idlib, morti e feriti fra i civili\””,”content”:”
Un’esplosione nella città di Idlib, nel nordovest della Siria, ha provocato un numero imprecisato di persone rimaste uccise o ferite. Lo ha reso noto l’emittente televisiva statale Al Ekhbariya, citando il dipartimento locale per le operazioni di emergenza. Secondo quanto riportato dal servizio televisivo, la causa dell’esplosione non è stata immediatamente accertata.
“,”postId”:”afa09344-45e3-4431-8dc4-cd6900fe1dd6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T10:51:49.419Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T12:51:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Oxfam: \”Gaza è sull’orlo della catastrofe sanitaria\””,”content”:”
Gaza è sull’orlo della catastrofe sanitaria, mentre aiuti salva vita per milioni di dollari sono fermi nei magazzini a causa del blocco imposto da Israele, che ne impedisce l’ingresso e la distribuzione. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, di fronte ad una situazione umanitaria che giorno dopo giorno sta precipitando. Eloquenti i dati: negli ultimi 3 mesi la diffusione di malattie, facilmente prevenibili, dovute all’uso di acqua sporca e contaminata è aumentata in media di quasi il 150%. Nel dettaglio i dati sanitari forniti da diverse agenzie registrano che i casi di dissenteria sono saliti del 302%, quelli di diarrea acquosa del 150%, i casi di ittero del 101%.Cifre comunque in difetto, dato che la gran parte dei 2 milioni di palestinesi intrappolati a Gaza, non ha praticamente accesso alle poche strutture sanitarie rimaste in piedi. Malattie che nelle prossime settimane potrebbero facilmente diffondersi con effetti drammatici tra una popolazione già gravemente fiaccata da 21 mesi di privazioni, tra carenza di cibo e acqua, sfollamenti e condizioni igieniche indicibili. Dal 2 marzo Israele ha imposto un blocco quasi totale su Gaza, interrompendo sostanzialmente l’ingresso di gran parte degli aiuti. La conseguenza è che le scorte di beni essenziali dentro Gaza sono esaurite mentre 420 mila pallet di aiuti rimangono ammassati nei magazzini di tutta la regione, in attesa di essere distribuiti alla popolazione. Tende, cibo, integratori alimentari per combattere la malnutrizione, farmaci salva vita, articoli per l’igiene coprono una superficie di 75 ettari, come dire 101 campi di calcio. Stesso destino per gli aiuti fatti pervenire da Oxfam: 110 mila colli di taniche, potabilizzatori, materiali per l’installazione di bagni, pannolini, sapone, cibo. \”Se vogliamo scongiurare ulteriori morti a Gaza per il dilagare di epidemie dobbiamo agire, prima che sia troppo tardi. – spiega Bushra Khalidi, responsabile policy di Oxfam nei Territori Palestinesi Occupati e a Gaza -A Gaza fa sempre più caldo, non c’è più acqua pulita, cibo, si vive in spazi sovraffollati e insalubri. Un terreno fertile per la diffusione di malattie che seppur prevenibili, possono diventare letali. Serve una risposta umanitaria immediata e su vasta scala per evitare il peggio, serve un cessate il fuoco totale e permanente, serve riaprire ora tutti i valichi alla frontiera per consentire l’ingresso di aiuti\”.
“,”postId”:”67a59211-732d-4f10-81a2-ef0f43d51f05″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T10:43:00.740Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T12:43:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Inviato Usa a Parigi per incontro Siria-Israele\””,”content”:”
L’inviato Usa, Tom Barrack, è a Parigi per un incontro con il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer e il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Sheibani per cercare di raggiungere un’intesa sulla sicurezza nella Siria meridionale. Lo ha riferito il giornalista israeliano Barak Ravid e SkyNews Arabia, citando fonti vicine.
\n”,”postId”:”f6e8c4db-3ea9-4a33-aae6-3624009e4baa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T10:18:00.815Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T12:18:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Witkoff in Sardegna, pronta una camera in albergo in Costa Smeralda”,”content”:”
L’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff è arrivato in Sardegna e dovrebbe restare in Costa Smeralda sino a domenica, per portare avanti le fasi preliminari dei negoziati di pace su Gaza e sul rilascio degli ostaggi incontrando il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. Secondo quanto appreso, i colloqui si stanno svolgendo a bordo di uno dei mega yacht ormeggiati davanti alla costa della Gallura, lussuosa meta preferita dai vip e per lui sarebbe stato allertato uno degli alberghi esclusivi della Costa Smeralda che potrebbe avere riservato una delle camere. Giunto nell’Isola in gran segretezza, con un aereo senza livree ufficiali e solo un minimo dispositivo di sicurezza approntato dalle autorità italiane, Witkoff, infatti, dovrebbe restare in Sardegna sino al 27.
“,”postId”:”e8c8cd0a-7e25-4868-8787-89c199c980e7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T10:11:00.722Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T12:11:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media Gb: \” A Gaza è fame di massa conclamata\””,”content”:”
C’è una \”fame di massa\” conclamata, con \”prove schiaccianti\”, nella Striscia di Gaza a causa del blocco degli aiuti umanitari. Lo ha dichiarato alla Bbc Bel Trew, la responsabile dell’ufficio di corrispondenza estera del quotidiano Independent, che ha raccolto testimonianze dirette dai medici. \”I livelli di malnutrizione acuta sono così alti che alcune persone sono irrecuperabili\”, ha detto Trew. L’emittente pubblica britannica sul suo live blog dedicato alla situazione nella Striscia cita anche l’ultimo appello di oltre 100 ong sulla fame di massa in cui si parla di situazione critica.
“,”postId”:”98727d7d-b079-479d-b1ce-9f231e6f1ea8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T10:06:00.319Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T12:06:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Spiegel, diplomatici di Berlino al governo: \”Stop armi a Israele\””,”content”:”
Nel ministero degli Esteri tedesco starebbe crescendo il numero di diplomatici che chiedono una diversa postura del governo rispetto a quanto Israele sta facendo a Gaza: non solo una critica più chiara ed esplicita ma anche l’interruzione delle forniture militari. L’indiscrezione proviene dallo Spiegel ma nelle ultime ore è stata rilanciata da diversi media. Il settimanale tedesco parla di \”frustrazione\” tra i diplomatici per segnali \”contraddittori\” da parte del governo tedesco; è stato creato un gruppo on-line al quale avrebbero aderito circa 130 funzionari del ministero. Diverse fonti riportano che potrebbe esserci anche un incontro con il ministro degli Esteri Johann Wadephul. Per lo Spiegel si tratta anche di un conflitto generazionale: sono soprattutto i giovani diplomatici, tra i trenta e i quarant’anni, a chiedere un cambiamento di rotta. I funzionari più esperti difendono invece l’attuale politica del governo in particolare perché legata alla cosiddetta \”ragion di Stato\”, vale a dire la formula coniata da Angela Merkel che vincola i governi tedeschi alla sicurezza di Israele. Va ricordato che anche Wadephul in più di una dichiarazione ha provato a definire meglio la formula della ragion di Stato, coniugandola con il rispetto dei diritti umani. Ma parte del corpo diplomatico chiede di più: in particolare che le armi che la Germania invia ad Israele non possano essere utilizzate per azioni che rappresentano crimini di guerra o violazioni del diritto internazionale. Già ad aprile ex diplomatici tedeschi avevano pubblicato sul quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung una lettera aperta per chiedere un cambio di passo sulla guerra in Medio Oriente: \”A Gaza non si può andare avanti così\”.
“,”postId”:”ec163045-b5bc-43b0-9b33-a18a3d04c367″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T09:59:05.810Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T11:59:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Deir al-Balah, l’ultima frontiera a Gaza. Ma 25 Paesi dicono stop”,”content”:”
Le truppe di Israele non si fermano e si concentrano sulla cittadina di circa 100mila abitanti, per lo più sfollati, al centro della Striscia. Intanto, una dichiarazione congiunta chiede a Tel Aviv di cessare gli attacchi ai civili.
“,”postId”:”77cb1710-535c-4200-8477-21975392fc53″,”postLink”:{“title”:”Deir al-Balah, l’ultima frontiera a Gaza. Ma 25 Paesi dicono stop”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/22/deir-al-balah-guerra-gaza”,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/GettyImages-2225398926.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-24T09:24:17.962Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T11:24:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, razzo sparato da Khan Younis caduto vicino a sito di aiuti”,”content”:”
L’esercito israeliano ha fatto sapere che un razzo sparato dalla zona di Khan Younis, nel sud di Gaza, è caduto a circa 250 metri da un centro di distribuzione di aiuti a Rafah. Il sito ha comunque aperto stamane, ha riferito l’Idf. \”Il lancio è l’ennesimo esempio dei continui tentativi delle organizzazioni terroristiche di sabotare sistematicamente e brutalmente il programma di distribuzione di aiuti… lavorando attivamente per interrompere la distribuzione di aiuti umanitari ai civili di Gaza\”, ha scritto l’esercito. Di fronte alla situazione drammatica nella Striscia, si sono intensificate le pressioni internazionali su Israele affinchè permetta un afflusso ingente di aiuti. Tel Aviv tuttavia ha respinto le accuse di affamare coscientemente la popolazione palestinese, sostenendo che è Hamas ad agire contro la distribuzione di aiuti.
“,”postId”:”4e946a74-51df-4862-b027-a2ca79b4c532″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T09:19:26.468Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T11:19:26+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/06/gaza_ansa.jpg”,”imgAlt”:”Gaza “,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Afp-Ap-Reuters-Bbc a Israele: \”Libertà di entrare-uscire a Gaza\””,”content”:”
AFP, AP, Reuters e BBC chiedono a Israele di \”permettere ai giornalisti di entrare e uscire da Gaza\”. \”I giornalisti devono affrontare molte difficoltà in una zona di guerra. Siamo profondamente preoccupati che la fame ora minacci la loro sopravvivenza\”, hanno dichiarato in un comunicato congiunto Agence France-Presse, l’americana Associated Press, la Reuters e la BBC.
“,”postId”:”053f39fa-a863-4b00-a344-66f44159891d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T09:13:24.038Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T11:13:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Eurodeputati: \”Serve vertice urgente dei ministri degli esteri su Israele\””,”content”:”
Un gruppo di eurodeputati della Sinistra Ue, dei Verdi e dei Socialisti e Democratici ha inviato una lettera all’Alta Rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, per chiedere la convocazione urgente del Consiglio Affari Esteri, l’adozione di un pacchetto di sanzioni contro Israele, misure contro la Gaza Humanitarian Foundation, l’attivazione delle sanzioni già previste dall’Articolo 2 e un embargo bilaterale sulle armi tra UE e Israele. La missiva, cofirmata da 65 eurodeputati tra cui quelli di Avs, del M5s e parte del Pd, denuncia i continui attacchi israeliani contro i civili palestinesi presso i punti di distribuzione degli aiuti umanitari, che avrebbero già causato oltre 1.000 morti. Tra i firmatari figurano i dem Cecilia Strada, Brando Benifei, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Antonio Decaro e Marco Tarquinio; gli eurodeputati di Avs Leoluca Orlando, Mimmo Lucano, Cristina Guarda, Benedetta Scuderi e Ilaria Salis; e i pentastellati Gaetano Pedullà, Pasquale Tridico e Dario Tamburrano. La lettera critica l’accordo sugli aiuti umanitari annunciato la scorsa settimana tra l’Ue e Israele, giudicato inefficace e privo di impatto concreto sul campo, sottolineando che \”l’Unione Europea sta rispondendo con parole deboli e nessuna azione\”. \”Ogni giorno senza azione è un giorno in più in cui i palestinesi rischiano di morire di fame o sotto le bombe,\” conclude il documento.
“,”postId”:”aeccbe30-9639-4958-8db3-ad1e088e55c1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-24T08:53:19.614Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T10:53:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bob Geldof agli israeliani: \”La fame a Gaza è un abisso intollerabile\””,”content”:”
Le immagini strazianti dei bimbi e delle loro madri affamati a Gaza sono \”un abisso\” di fronte al quale non si può più restare in silenzio. Lo ha dichiarato Bob Geldof, il musicista e attivista irlandese, che fra le diverse iniziative organizzò proprio 40 anni fa il celebre Live Aid a Londra per la carestia in Etiopia, lanciando un appello diretto agli israeliani pubblicato in prima pagina dal Daily Express, tabloid di destra, non insensibile in passato alla retorica islamofoba, ma che ha iniziato a fronte di quanto sta accadendo nella Striscia una campagna contro l’emergenza umanitaria a partire dalla foto shock di ieri di un bimbo scheletrico intento a invocare cibo. \”Cos’è successo al popolo israeliano? Qualunque sia l’enorme portata delle vostre sofferenze passate e attuali, cosa vi è successo per permettervi di tollerare una tale sofferenza?\”, si legge nell’intervento di Geldof che definisce la situazione a Gaza una \”bestialità\”. E ancora: \”Il vostro governo e il vostro esercito sembrano essere fuori controllo\”. Riferendosi all’immagine shock il musicista ha sottolineato che non c’è \”nessuna ragione al mondo, nessun obiettivo di guerra, nessun futuro immaginato che giustifichi questa fotografia e la sua abissale, vergognosa e disgustosa verità\”. Mentre anche il Guardian oggi dedica la prima pagina alla fame nella Striscia, con la foto simbolo di una madre con in braccio un altro bambino scheletrico e il titolo d’apertura sulla situazione senza precedenti.
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L’inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è arrivato a Olbia, in Sardegna. Lo ha riferito il giornalista Avi Scharf di Haaretz. Ieri Axios aveva rivelato che l’uomo fidato del presidente Usa Donald Trump era atteso in Italia per colloqui con il ministro per gli Affari Strategici israeliano Ron Dermer e con esponenti del Qatar nel tentativo di sbloccare i negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi.
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La risposta aggiornata di Hamas alla proposta di cessate il fuoco a Gaza è \”fattibile\”. Lo ha dichiarato una fonte israeliana al Times of Israel. Il gruppo militante palestinese ieri aveva avanzato una prima risposta che però era stata respinta dai mediatori perchè giudicata insoddisfacente. Egitto e Qatar non l’avevano condivisa con Stati Uniti e Israele e avevano chiesto ad Hamas di presentare qualcosa di più ragionevole.
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Potrebbe avvenire su un mega yacht ormeggiato davanti alla Costa Smeralda l’incontro tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per trovare un eventuale accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Secondo le pochissime indiscrezioni che filtrano, Witkoff è in arrivo questa mattina all’aeroporto di Olbia in Costa Smeralda di Olbia e sarà trasferito a bordo di una grossa imbarcazione davanti alle coste galluresi. Secondo quanto appreso Witkoff dovrebbe restare in Sardegna sino a domenica, anche se non ci sono conferme. Probabilmente la Gallura è stata scelta proprio dal Qatar visto che il Paese, attraverso il suo fondo sovrano e il braccio operativo Qatar Holding, detiene la proprietà di buona parte degli alberghi di lusso della Costa Smeralda. A Olbia è anche presente l’ospedale privato Mater Olbia, nato in collaborazione tra Qatar Foundation Endowment e Fondazione Policlinico Universitario.
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Otto persone sono rimaste ferite quando un’auto si è schiantata in una stazione degli autobus a Kfar Yona, nel centro di Israele. Il veicolo utilizzato per l’attacco è stato successivamente localizzato dalla polizia israeliana. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che le forze dell’ordine continuano a cercare il sospettato, che si è dato alla fuga. Sono stati istituiti blocchi nella zona e sono state mobilitate squadre di sicurezza provenienti dalle città vicine. Il comando centrale dell’esercito ha bloccato i valichi di frontiera con la Cisgiordania.
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Un elicottero della marina militare iraniana è entrato in contatto con una nave da guerra statunitense che stava tentando di avvicinarsi alle acque territoriali iraniane nel Golfo di Oman. Lo ha riferito la televisione di Stato iraniana. Si tratta del primo contatto diretto tra forze iraniane e statunitensi di cui si abbia notizia dopo la guerra di 12 giorni tra Iran e Israele, durante la quale i bombardieri B-52 statunitensi hanno colpito anche strutture nucleari nella Repubblica islamica.
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Secondo il rapporto, le forze iraniane hanno inviato l’elicottero a fronteggiare il cacciatorpediniere della Marina statunitense, identificato come USS Fitzgerald, che si è avvicinato alle acque intorno alle 10 di ieri, ora locale. La Tv di Stato iraniana ha dichiarato che l’elicottero ha sorvolato direttamente la nave statunitense e ha emesso un avvertimento di mantenere la distanza. In quello che il servizio ha descritto come uno scambio teso, la nave da guerra statunitense avrebbe risposto minacciando di colpire il velivolo iraniano se non avesse lasciato la zona.
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Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha contestato il resoconto, definendo il contatto un’\”interazione sicura e professionale\” e che non ha avuto alcun impatto sulla missione della USS Fitzgerald. Ha affermato che \”qualsiasi rapporto che affermi il contrario è una falsità\” e un tentativo da parte dell’Iran di diffondere disinformazione. Secondo quanto riportato dalla televisione di Stato iraniana, in risposta alle minacce provenienti dalla nave statunitense, le forze di difesa aerea iraniane hanno annunciato che l’elicottero era sotto la completa protezione del sistema integrato di difesa aerea iraniana. Alla fine la USS Fitzgerald \”si è ritirata verso sud\”, si legge nel rapporto.
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Uno studio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha mostrato un forte aumento della fame nella Striscia di Gaza. Secondo uno screening condotto dall’Onu e da altre organizzazioni nelle prime due settimane di luglio ha rilevato che, su 56.440 bambini provenienti da diverse aree di Gaza, quasi 5.000 soffrivano di malnutrizione acuta e 838 di malnutrizione estrema. Ciò significa che l’8,8% dei bambini dell’enclave era malnutrito all’inizio di luglio, in aumento rispetto al 2,4% di luglio.
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Nella Striscia di Gaza sono almeno 101 i palestinesi, tra cui 80 bambini morte per fame e sete dall’inizio del conflitto, in quella che oltre 100 organizzazioni umanitarie hanno definito una carestia di massa, causata dalla totale insufficienza di aiuti umanitari bloccati da Israele, mentre aumentano le pressioni affinché lo Stato ebraico metta fine alla guerra a Gaza e permetta un afflusso ingente di aiuti di fronte ad una popolazione stremata, il Presidente israeliano Isaac Herzog, in visita per la prima volta nell’enclave palestinese, afferma che Israele agisce secondo il Diritto Internazionale e punta il dito contro Hamas, accusato di sabotare gli aiuti. Per l’ambasciatore palestinese all’ONU, Riyad Mansour, lo Stato Ebraico sta commettendo crimini davanti agli occhi di tutti e lo fa contro il suo popolo. Intanto, secondo media americani, l’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente. Witkoff dovrebbe incontrare nelle prossime ore a Roma il Ministro degli Affari Strategici israeliano Ron Derner e un importante funzionario del Qatar per discutere dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza.
“,”postId”:”3ae0836a-0f2f-4606-acc4-5d360cc02eb3″,”postLink”:{“title”:”Medioriente, a Gaza 101 morti per fame | Video Sky – Sky TG24″,”url”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/medioriente-a-gaza-101-morti-per-fame-1025765″,”imageSrc”:”https://www.europesays.com/wp-content/uploads/2025/07/1025765_1753300876001_thumb_494.0000001.jpg”}},{“timestamp”:”2025-07-24T07:07:00.897Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-24T09:07:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Dieci morti nel centro e sud di Gaza, soldato dell’Idf ferito”,”content”:”
Almeno una decina di palestinesi sono stati uccisi in attacchi e raid israeliani sul centro e il sud della Striscia di Gaza dall’alba, oltre a un numero imprecisato di civili feriti. Le notizie delle vittime e dei feriti sono giunte da fonti mediche dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa e dell’Ospedale di Al-Awda, nel centro della Striscia, e da quello di Nasser, nella città di Khan Younis. Al momento si hanno informazioni più dettagliate solo in merito a due palestinesi uccisi nella zona di al-Mawasi, nel sud di Gaza, dove un attacco israeliano ha colpito una tenda per sfollati nel governatorato di Khan Younis. Sempre nella Striscia di Gaza meridionale, i media israeliani riferiscono di un soldato del corpo corazzato del Battaglione 71, Brigata \”Barak\” (188), rimasto gravemente ferito ieri sera in uno scontro a fuoco a Khan Younis. E’ stato colpito dai frammenti di un proiettile di mortaio sparato contro i militari. Lo ha annunciato il portavoce delle IDF, aggiungendo che il soldato è stato evacuato per cure mediche in un ospedale e che la sua famiglia è stata avvisata. Almeno 865 soldati israeliani sono stati uccisi dall’inizio della guerra a Gaza, compresi quelli caduti nell’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023.
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\”La situazione dei cristiani è molto rischiosa a Gaza\”. Lo dice, intervistato dalla Stampa, l’attivista egiziano cristiano copto, Patrick Zaki. \”I cristiani nella Striscia non sono al sicuro ma vogliono resistere, vogliono rimanere lì perché è la loro terra, sono le loro case, non vogliono lasciare Gaza – sottolinea – . La mia analisi è che l’attacco ai cristiani è parte della strategia israeliana. Vogliono deportare i palestinesi, rendere Gaza senza cristiani, così possono alimentare la loro propaganda secondo cui attaccano solo musulmani o Hamas\”. Quanto all’attacco israeliano alla chiesa della Sacra Famiglia, afferma: \”Sin dal 7 ottobre del 2023 Israele attacca i cristiani a Gaza. Mi è subito sembrato che il clamore e le reazioni di Meloni e Tajani arrivassero come se per la prima volta ci fosse stato un attacco a una chiesa ma non è così. C’è un interesse generale per questo attacco perché parliamo di cristiani, di cattolici\”. Dopo la visita del Cardinale Pizzaballa anche Papa Leone XIV potrebbe andare a Gaza? \”Sostengo qualsiasi forma di visita e di interesse per Gaza che possa rompere l’assedio della Striscia – risponde -. Ma onestamente credo che Papa Francesco fosse più incisivo di Papa Leone nel tentativo di fermare la guerra e nella mediazione per ottenere un cessate il fuoco\”, conclude.
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\”La risposta di Hamas è migliorata, ma non abbastanza\” secondo una fonte israeliana vicina ai contatti per un accordo sulla presa degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il sito Ynet News, mentre delle consultazioni sono in corso a Gerusalemme. Queste consultazioni si svolgono prima dell’incontro tra il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Whitcoff a Roma. Inoltre, il premier Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio con la delegazione a Doha.
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L’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e il ritiro delle truppe israeliane dall’enclave sono i punti focali della risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco, comprensiva di richiesta aggiornate su questi due aspetti. Lo ha riferito all’Afp una fonte palestinese a conoscenza dei negoziati in corso. La stessa fonte ha affermato che Hamas chiede anche garanzie sulla fine definitiva della guerra, per garantire che Israele non torni a combattere dopo la scadenza della tregua di 60 giorni. Secondo Ynet, le precedenti garanzie sulla fine della guerra sono state fornite solo oralmente e Hamas sta cercando di includerle nel testo della proposta. Per quanto riguarda la questione degli aiuti umanitari, notizie diffuse sia dai media ebraici che arabi suggeriscono che Hamas stia chiedendo che la responsabilita’ di portare aiuti nella Striscia di Gaza torni all’ONU. Dai resoconti non e’ chiaro se la controversa Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, verrebbe completamente rimossa dalla Striscia in questo scenario, o se continuerebbe a svolgere un ruolo nella distribuzione degli aiuti. Il canale israeliano Channel 12 riporta inoltre che Hamas chiede un ritiro delle truppe israeliane piu’ esteso di quanto proposto da Israele, con una zona cuscinetto piu’ ristretta lungo il confine di Gaza. Mentre all’inizio di questo mese alcune fonti avevano riferito al Times of Israel che Israele stava spingendo per una zona cuscinetto di due chilometri (1,2 miglia) attorno al perimetro di Gaza, il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat riporta che Hamas ora chiede che la zona cuscinetto non si estenda oltre gli 800 metri (0,49 miglia) all’interno dell’enclave. Separatamente, l’agenzia di stampa cita una fonte palestinese vicina ai negoziati, la quale afferma che Hamas ha aumentato il numero di prigionieri di sicurezza palestinesi che scontano l’ergastolo e che si aspetta che Israele rilasci in cambio di ogni ostaggio ancora in vita. L’ultima risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco e di accordo sulla presa di ostaggi e’ stata presentata solo poche ore dopo che una precedente risposta era stata respinta dai mediatori arabi, che si erano rifiutati persino di condividerla con gli Stati Uniti e Israele e avevano chiesto al gruppo terroristico di presentare qualcosa di piu’ ragionevole.
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All’aeroporto Ben Gurion i voli sono stati temporaneamente sospesi a causa del timore di un lancio di missili dallo Yemen. Lo riferisce il sito israeliano Ynet News, precisando che la misura riguarda sia i decolli che gli atterraggi. Tra gli altri, due voli diretti in Israele dall’isola greca di Creta hanno subito ritardi.
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La risposta di Hamas comprende emendamenti proposti alle clausole sull’ingresso degli aiuti umanitari, mappe delle aree da cui l’esercito israeliano dovrebbe ritirarsi e garanzie di una fine permanente della guerra, ha dichiarato all’AFP una fonte palestinese vicina ai colloqui in corso a Doha. I negoziatori stanno cercando di raggiungere un accordo su una tregua che consenta il rilascio di dieci ostaggi israeliani in cambio di un numero imprecisato di prigionieri palestinesi. Ma i colloqui si sono trascinati per piu’ di due settimane senza una svolta, con ciascuna parte che ha criticato l’altra per essersi rifiutata di cedere sulle sue richieste principali.Per Israele, lo smantellamento delle capacita’ militari e governative di Hamas non e’ negoziabile, mentre il movimento chiede solide garanzie per una tregua duratura, il ritiro totale delle truppe israeliane e il libero flusso di aiuti umanitari a Gaza.
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L’incontro tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per cercare di accelerare un accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e gli ostaggi, si terrà oggi \”in Sardegna\”. Lo scrive su X il giornalista di Axios Barak Ravid. In precedenza il sito americano aveva riferito che la sede dei colloqui sarebbe stata Roma. La Casa Bianca ha per ora confermato il viaggio di Witkoff \”in Europa\”.
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\”Israele è fermamente impegnato nel rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario. Anche nel mezzo di una guerra, stiamo facendo tutto il possibile per aiutare i civili in difficoltà, in conformità con il diritto internazionale e i nostri valori israeliani ed ebraici\”. Lo ha sottolineato il presidente israeliano Isaac Herzog in un post su X in cui rende noto di essersi recato oggi a Gaza. \”Oggi ho visitato la Striscia. Ho parlato con comandanti e soldati dell’Idf in prima linea\”, ha spiegato. \”Ho ricevuto un aggiornamento completo e dettagliato sugli sforzi compiuti per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione di Gaza\”, ha aggiunto sottolineando di aver \”posto molte domande e verificato i fatti. Ciò che è assolutamente chiaro è che il vero ostacolo agli aiuti umanitari è Hamas\”.
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Hamas ha confermato di aver presentato la sua risposta alla proposta israeliana di un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, con i negoziatori di entrambe le parti che hanno tenuto colloqui indiretti con i mediatori in Qatar. \”Hamas ha appena presentato ai mediatori la sua risposta e quella delle fazioni palestinesi alla proposta di cessate il fuoco\”, ha dichiarato il movimento islamista in un comunicato pubblicato su Telegram.
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“Tutta Gaza sarà ebraica… il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata. Grazie a Dio, stiamo estirpando questo male. Stiamo spingendo la popolazione che si è istruita sul Mein Kampf”. Lo ha dichiarato il ministro israeliano ultranazionalista di estrema destra Amihai Ben-Eliyahu, citato su X dal giornalista di Axios Barak Ravid. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che “la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”.
L’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e il ritiro delle truppe israeliane dall’enclave sono i punti focali della risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco, comprensiva di richiesta aggiornate su questi due aspetti. Lo ha riferito all’Afp una fonte palestinese a conoscenza dei negoziati in corso. La stessa fonte ha affermato che Hamas chiede anche garanzie sulla fine definitiva della guerra, per garantire che Israele non torni a combattere dopo la scadenza della tregua di 60 giorni. Secondo Ynet, le precedenti garanzie sulla fine della guerra sono state fornite solo oralmente e Hamas sta cercando di includerle nel testo della proposta.
L’incontro tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per cercare di accelerare un accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e gli ostaggi, si è tenuto oggi “in Sardegna”. Sul fallimento dei colloqui a Doha l’inviato di Donald Trump ha detto: Hamas “non agisce in buona fede”
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23 minuti fa
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano “una misura molto seria che non ha precedenti”

25 minuti fa
“Stasera, all’Auditorium Parco della Musica, si svolge un bellissimo concerto di Alanis Morissette. E’ prevista, tra i tanti spettatori, anche la presenza dell’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede. Ci fa piacere che l’Ambasciatore israeliano ami la musica. Ma il nostro pensiero va, oggi, al genocidio in corso contro il popolo palestinese e ai tanti bambini palestinesi che muoiono di fame e vengono massacrati dall’esercito israeliano”. Così la Cgil della Fondazione Musica per Roma.
31 minuti fa
Gli Stati Uniti non parteciperanno alla conferenza sulla soluzione dei due Stati che si terrà nei prossimi giorni all’Onu. Lo ha annunciato il vice portavoce del dipartimento di Stato, Tommy Pigott, che ha anche accusato Hamas di “usare come un’arma” gli aiuti alimentari, ribandendo l’impegno degli Usa a portare più aiuti a Gaza senza che questi vengano razziati da Hamas.
32 minuti fa
“La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”. Lo ha annunciato in serata il presidente francese Emmanuel Macron.
34 minuti fa
Piu’ di un milione di bambini stanno subendo le conseguenze più gravi dell’aggravarsi della fame e della malnutrizione, con un numero di decessi per malnutrizione che continua a crescere di giorno in giorno. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Onu nel suo incontro quotidiano con i media internazionali. “Secondo i nostri partner – ha aggiunto Farhan Haq – che operano nel settore della nutrizione, nelle prime due settimane di luglio quasi 5 mila dei 56 mila bambini sotto i 5 anni sottoposti a screening per la malnutrizione nei governatorati di Gaza, Deir al Balah e Khan Younis sono risultati affetti da malnutrizione acuta. Si tratta di un tasso sconcertante del 9 per cento, in aumento rispetto al 6 per cento di giugno e al 2,4 per cento di febbraio”.
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34 minuti fa
Gli Stati Uniti “non ritengono che Israele stia strumentalizzando gli aiuti a Gaza”, mentre “è Hamas ha depredare gli aiuti e a strumentarlizzarli”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Tommy Pigott nel corso di un acceso botta e risposta con i giornalisti, che lo hanno incalzato per sapere fino a che punto gli Stati Uniti accetteranno che i bambini palestinesi muoiano di fame a causa del blocco agli aiuti alimentari messo in campo da Israele. Pigott non ha risposto direttamente alla questione, addossando tutte le responsabilità ad Hamas, che “se vuole può mettere fine oggi alla guerra”.
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35 minuti fa
La Corte penale internazionale (CPI) dell’Aja ha stabilito che l’Ungheria ha violato il suo impegno di firmataria dello Statuto di Roma non avendo arrestato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu durante la sua visita nel Paese dal 3 al 6 aprile. La decisione, pubblicata oggi, afferma che l’Ungheria ha impedito alla Corte di esercitare i suoi poteri non rispondendo alla richiesta della CPI di trattenere temporaneamente Netanyahu. L’Ungheria, d’altra parte, ha affermato di operare secondo un sistema giuridico dualistico e pertanto di non aver recepito lo Statuto di Roma nel suo ordinamento interno.
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46 minuti fa
Gli Stati Uniti non parteciperanno alla imminente conferenza Onu sulla soluzione a due stati nel conflitto israelo-palestinese: lo ha ribadito il vice portavoce del Dipartimento di Stato Tommy Pigott durante il briefing. Il mese scorso, secondo media Usa, l’amministrazione Trump aveva scoraggiando i governi di tutto il mondo dal partecipare alla conferenza minacciando possibili conseguenze diplomatiche da parte di Washington.
53 minuti fa
La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato – almeno per il momento – la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.
20:41
Migliaia di persone sono scese in piazza Habima a Tel Aviv e nelle strade adiacenti per una protesta che chiede “la fine della guerra e il ritorno a casa degli ostaggi”, secondo i maxi schermi installati in tutta la piazza. La folla, un miscuglio di oppositori ebrei del primo ministro Benjamin Netanyahu, e’ cosi’ densa che la connessione cellulare e’ lenta. La manifestazione inizia con un momento di silenzio per i soldati caduti e una preghiera per la sicurezza delle truppe e la liberazione degli ostaggi. Piu’ vicino al palco centrale, i manifestanti sventolano bandiere israeliane.
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20:34
Il dipartimento di Stato americano ha chiesto un ulteriore aiuto all’amministrazione Trump rivolta all’organizzazione privata americana-israeliana per portare a Gaza gli aiuti umanitari, a fronte di una tragica emergenza alimentare. “Stiamo avendo colloqui – ha dichiarato il portavoce, Tommy Pigott – per portare aiuti a Gaza in modo che non vengano depredati da Hamas. E Gaza Humanitarian Foundation e’ un modo per riuscirci, per questo stiamo chiedendo un ulteriore aiuto all’amministrazione”. Il dipartimento di Stato sostiene che ci sono 90 milioni di pasti pronti a essere consegnati.
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20:32
Il dipartimento di Stato americano ha accusato Hamas di “aver rotto di continuo” gli accordi per il cessate il fuoco a Gaza. “L’inviato speciale Steve Witkoff ha detto chiaramente – ha spiegato il portavoce Tommy Pigott – che Hamas non agisce in modo da raggiungere il cessate il fuoco. Qui non è in dubbio il nostro impegno a raggiungere il cessate il fuoco, ma quello di Hamas”.
20:32
Ipasseggeri sarebbero dovuti sbarcare a Syros, ma a causa delle proteste non è stato loro permesso e la nave ha proseguito il suo viaggio verso Limassol

20:21
“Le sofferenze e la fame” fra palestinesi di Gaza sono “indifendibili”: lo ha detto il premier britannico Keir Starmer nell’annunciare per domani una consultazione di emergenza con i leader di Francia e Germania dopo il fallimento dei negoziati di Doha fra Israele e Hamas. Consultazione durante la quale i tre Paese europei discuteranno quali misure “possono essere prese con urgenza per fermare i massacri e fornire alla popolazione il nutrimento di cui ha disperatamente bisogno”, ha aggiunto Starmer, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco che “ci metta sulla via del riconoscimento di uno Stato palestinese”.
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20:10
Gran Bretagna, Francia e Germania terranno domani una “chiamata di emergenza” su Gaza: lo annuncia il primo ministro britannico Keir Starmer dopo che Usa e Israele hanno ritirato da Doha i team negoziali accusando Hamas.
19:54
L’esercito israeliano ha appena annunciato di aver preso di mira il Libano meridionale con attacchi aerei, sostenendo di aver colpito diversi siti legati a Hezbollah. In un post su X, l’esercito israeliano ha affermato che gli aerei da combattimento “hanno attaccato siti militari”, tra cui “depositi di armi e un lanciarazzi”. L’esercito ha rivendicato la responsabilita’ di un altro attacco avvenuto questa mattina. In precedenza avevamo riferito che una persona era stata uccisa in un attacco di un drone israeliano su un’auto nella citta’ di Aita al-Shaab, nel Libano meridionale. Israele ha lanciato attacchi quasi quotidiani contro il Libano, nonostante abbia accettato un cessate il fuoco sostenuto dagli Stati Uniti a novembre.
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19:36
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato stasera che Hamas non deve interpretare come una “debolezza” l’intenzione di Israele di raggiungere un accordo di tregua a Gaza. “Stiamo cercando un nuovo accordo per liberare i nostri ostaggi. Ma se Hamas considera la nostra intenzione come una debolezza, come un’opportunità per imporci condizioni di resa che metterebbero in pericolo lo Stato di Israele, si sbaglia di grosso”, ha detto Netanyahu durante una cerimonia a Gerusalemme.
19:20
L’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha annunciato l’interruzione dei colloqui in Qatar per il cessate il fuoco a Gaza perché Hamas “non agisce in buona fede”. Witkoff ha detto che l’ultima risposta data da Hamas “mostra una mancanza di volontà di raggiungere il cessate il fuoco”. L’inviato di Donald Trump ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti “prenderanno in considerazione opzioni alternative” per riportare a casa gli ostaggi israeliani.
19:07
Ha 73 anni ed è malata terminale la donna israeliana arrestata perche’ pianificava di uccidere il premier Benjamin Netanyahu. I magistrati hanno presentato accuse di terrorismo incriminando la donna, attivista antigovernativa, che avrebbe deciso di uccidere il premier dopo che le è stata diagnosticata una malattia terminale e ha capito che le restava poco tempo da vivere, sostengono i pubblici ministeri. L’identità della donna rimane segreta e non può essere resa pubblica in base a un ordine di riservatezza emesso dal tribunale. E’ stata arrestata circa due settimane prima del suo rinvio a giudizio presso il Tribunale distrettuale di Tel Aviv, dove è stata accusata di cospirazione per commettere un atto terroristico. Ieri l’imputata è stata rilasciata e messa agli arresti domiciliari, con un’ordinanza restrittiva che le impedisce di avvicinarsi alla sede del premier e agli edifici governativi. L’accusa chiede di tenerla agli arresti domiciliari fino alla fine del procedimento giudiziario a suo carico, sostenendo che avrebbe potuto ancora tentare di portare a termine il suo piano se liberata. Gli inquirenti hanno sostenuto che la donna aveva cercato di morire da martire e di “sacrificare la propria vita” per la lotta antigovernativa, “salvando” cosi’ Israele. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’attivista avrebbe condiviso il suo piano con un altro attivista e gli abbia chiesto di aiutarla ad acquistare un razzo per portare a termine l’assassinio.
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19:06
Una serie di esplosioni si sono registrate in un deposito di armi nel nord-ovest della Siria, provocando la morte di almeno 12 persone e il ferimento di altre 100. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui il deposito di armi e munizioni risulta appartenere al Partito Islamico del Turkistan (Tip). Tra le vittime ci sarebbero una donna e un bambino. Il ministero della Sanità siriano aveva riferito di quattro morti e 116 feriti accertati, in un bilancio iniziale. Il Tip è un gruppo jihadista attivo nella regione di Idlib composto da combattenti uiguri che si sono uniti alla guerra civile siriana per combattere contro l’ex presidente Bashar al-Assad.
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18:48
Stallo nei colloqui indiretti tra Israele e Hamas su una possibile tregua a Gaza, mentre le condizioni umanitarie nella Striscia sono sempre piu’ drammatiche. Benjamin Netanyahu ha deciso di richiamare in patria i negoziatori israeliani alla luce della risposta ricevuta questa mattina da Hamas alla proposta di cessate il fuoco. Nella risposta alla proposta, Hamas avrebbe incluso una clausola che impedisce a Israele di riprendere la guerra se non si raggiunge un accordo entro la fine del periodo di tregua di 60 giorni. Secondo una fonte dell’organizzzione c’è ancora la possibilità di raggiungere un accordo ma ci vorranno alcuni giorni. Hamas punta il dito contro Israele affermando che il governo Netanyahu sta temporeggiando.
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18:38
Il capo del Consiglio politico supremo degli Houthi nello Yemen, Mahdi Al-Mashat, ha invitato le nazioni e i governi islamici e arabi ad adottare una posizione forte e unita per affrontare “la minaccia diffusa del regime israeliano e salvare la vita degli abitanti della Striscia di Gaza”. In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa ufficiale yemenita (Saba), Mahdi Al-Mashat ha dichiarato: “Oggi piu’ che mai la nazione islamica ha bisogno di una posizione forte e unita per respingere la minaccia del regime sionista prima che questo pericolo travolga tutti”. Ha sottolineato che coloro che oggi non prendono posizione sulla Striscia di Gaza e sulla Palestina non saranno in grado di scongiurare questo pericolo in futuro e coloro che non sono turbati dalle scene dolorose di coloro che sono morti di fame nella Striscia di Gaza non hanno alcuna comprensione della religione, della dignita’, dell’Islam o dell’umanita’. Il capo del Consiglio politico supremo dello Yemen ha continuato a rivolgersi ai governanti dei paesi arabi e islamici, affermando: “Se non potete agire, lasciate che lo facciano le nazioni su questa questione, e se le nazioni non intervengono, la punizione per questo silenzio ricadrà sull’intera nazione islamica”. Al-Mashat ha aggiunto: “Tutti dovrebbero sapere che la radice del problema e’ il regime sionista e che rincorrere con esso l’illusione di pace e riconciliazione è sbagliato”.
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18:28
“La situazione a Gaza è catastrofica e più pericolosa che mai”. Lo ha affermato il primo ministro norvegese Jonas Gahr Stre.
18:21
“Il governo britannico è profondamente impegnato a riconoscere uno Stato palestinese”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari economici, Jonathan Reynolds, che ha definito il riconoscimento della Palestina “una mossa sincera verso una soluzione di un accordo di pace a lungo termine” con Israele. “Al momento non esiste uno Stato palestinese. Non esiste un accordo politico tra i due principali territori palestinesi in Cisgiordania e a Gaza. Vogliamo che la Palestina venga riconosciuta. Voglio che questo avvenga in collaborazione con i partner, con gli altri Paesi del mondo”, ha detto il ministro Reynolds a Lbc Radio, aggiungendo di aver preso “misure in relazione all’intollerabile situazione di Gaza”, sanzionando due ministri del governo israeliano.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, è sotto crescente pressione da parte dei membri del suo stesso governo affinché il Regno Unito riconosca ufficialmente lo Stato della Palestina, in risposta all’indignazione internazionale per l’uccisione di civili a Gaza da parte di Israele.
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18:09
Una fonte di alto livello di Hamas ha dichiarato a Reuters che c’era ancora la possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma che ci sarebbero voluti alcuni giorni a causa di quello che ha definito un temporeggiamento israeliano. Lo riporta l’agenzia sul suo sito web. Secondo la fonte, la risposta di Hamas includeva la richiesta di una clausola che impedisse a Israele di riprendere la guerra se non si fosse raggiunto un accordo entro il periodo di tregua di 60 giorni. Due fonti vicine ai negoziati in Qatar hanno affermato in ogni caso che la decisione di Israele di richiamare la propria delegazione in patria non indica necessariamente una crisi nei colloqui.
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17:38
L’eurodeputata Pd Alessandra Moretti si è aggiunta ai firmatari del documento presentato da oltre sessanta eurodeputati parte dei Socialisti, dei Verdi e di The Left, nel quale si chiede all’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas di collocare un vertice straordinario dei ministri degli Esteri Ue sul dossier Israele. La lettera è stata promossa sull’onda di quanto sta accadendo nella Striscia e sulle accuse nei confronti di Israele di non rispettare gli accordi con l’Ue sull’invio di aiuti.
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17:37
“Noi dell’Urnwa abbiamo 6mila camion carichi di cibo e forniture mediche in Giordania e Egitto, si permetta ai partner umanitari di portare assistenza continuata e non vincolata a Gaza”. E’ quanto scrive il capo dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, in un post su X in cui afferma che oggi uno dei suoi colleghi sul terreno gli ha detto che “la gente a Gaza non è né viva né morta, sono cadaveri che camminano”.
“Un bambino su cinque a Gaza City è malnutrito, con i casi che continuano ad aumentare”, scrive ancora spiegando che “la maggioranza dei bambini che i nostri operatori vedono sono emaciati, deboli e ad alto rischio di morte senza le cure di cui hanno urgente bisogno”. “Oltre cento persone, in maggioranza bambini, sono morte di fame” aggiunge Lazzarini, spiegando che “i genitori sono troppo affamati per prendersi cura dei bambini, le famiglie si spezzano, incapaci di sopravvivere, la loro esistenza è minacciata”.
Infine, Lazzarini sottolinea come anche gli operatori dell’Unrwa soffrono per l’enorme carestia: “Sopravvivono con un pasto al giorno, spesso solo lenticchie, sempre più persone svengono per la fame mentre lavorano. Quando gli operatori umanitari non possono avere cibo a sufficienza – conclude – l’intero sistema umanitario sta crollando”.
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16:56
Il leader dell’opposizione in Israele Yair Lapid ha condannato le dichiarazioni del ministro ultranazionalista di estrema destra Amihai Eliyahu, secondo cui Gaza sarà “cancellata e resa ebraica”, definendo le parole “un attacco ai valori e un disastro per le pubbliche relazioni”. “Israele non convincerà mai il mondo della giustezza della nostra guerra contro il terrorismo finché saremo guidati da un governo di minoranza estremista con ministri che santificano il sangue e la morte”, ha affermato, aggiungendo che i soldati israeliani non “combattono, muoiono e vengono feriti per sterminare una popolazione civile”. Il parlamentare Ayman Odeh, capo dell’alleanza politica israeliana di sinistra Hadash-Ta’al, ha twittato poi che quanto affermato da Eliyahu “è esattamente ciò che dicevano in Germania”.
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16:51
La decisione di Benjamin Netanyahu di richiamare in Israele per consultazioni i negoziatori dal Qatar indica che uno stallo nei colloqui. Lo riferisce a Times of Israel una fonte dell’ufficio del primo ministro. Ma allo stesso tempo altre fonti danno all’emittente pubblica Kan una lettura più positiva dello sviluppo: “I colloqui non sono falliti, questa è una mossa coordinata da tutte le parti – affermano – ci sono decisioni cruciali da prendere e quindi la delegazione è tornata per le consultazioni. Lo slancio è ancora positivo”.
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16:51
“La parole del Ministro israeliano, secondo cui “il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata”, confermano il disegno di sterminio del popolo palestinese. Il Governo israeliano va fermato. Ora è già tardi. E non si ferma con le parole, ma con le sanzioni, l’embargo di armi, la fine di ogni forma di cooperazione militare e la sospensione dell’accordo di associazione con l’Ue, sostenendo la richiesta di invio dei caschi blu delle Nazioni Unite. Con meno di questo, il governo italiano e l’Ue si coprono di un’intollerabile omissione”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
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16:31
Il commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa ha affermato che i suoi operatori stanno svenendo per la fame sul lavoro. “‘Le persone a Gaza non sono né morte né vive, sono cadaveri ambulanti’: me l’ha detto stamattina un collega a Gaza”, ha scritto su X Philippe Lazzarini. “Questa crisi sempre più profonda sta colpendo tutti, compresi coloro che cercano di salvare vite umane nell’enclave devastata dalla guerra. Gli operatori sanitari in prima linea dell’Unrwa sopravvivono con un piccolo pasto al giorno, spesso solo lenticchie, se non addirittura senza”, ha denunciato il commissario Onu. “Sempre più spesso stanno svenendo per la fame mentre sono al lavoro. Quando gli operatori sanitari non riescono a trovare abbastanza da mangiare, l’intero sistema umanitario è al collasso”.
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16:31
Oltre un terzo dei 113 decessi per fame finora registrati a Gaza si sono verificati nell’arco di quattro giorni questa settimana. Lo scrive il Guardian citando i dati degli ospedali della Striscia. Secondo quanto riferito, 45 persone sono morte per fame in quattro giorni questa settimana, ci cui due oggi. A titolo di confronto, 68 decessi attribuibili alla fame erano stati finora registrati complessivamente dal 7 ottobre 2023, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza.
16:30
“La fame come le bombe”. Il grido di allarme si leva anche dall’Osservatore Romano. “Da giorni ormai – sottolinea il quotidiano della Santa Sede – si susseguono, incessanti, gli appelli della comunità internazionale, delle organizzazioni umanitarie, della Chiesa, perché a Gaza — in attesa che qualcosa si muova nelle trattative per lo stop ai combattimenti in corso a Doha — si metta fine almeno alla morte per fame della popolazione”. “Una strage — ‘ingiustificata e inaccettabile’ l’ha definita il patriarca di Gerusalemme dei latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa — di cui ogni giorno si contano decine di morti’”, riporta il quotidiano d’Oltretevere.
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16:28
L’Università di Pisa ha interrotto due accordi quadro con le Università israeliane Reichman ed Hebrew. La risoluzione del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo pisano è arrivata nella seduta di oggi (24 luglio) a seguito di quanto deliberato dal Senato accademico lo scorso 11 luglio. L’intero iter ha accolto le istanze provenienti dalla comunità universitaria tutta alla luce del nuovo statuto approvato all’unanimità a gennaio 2025 da Senato e CdA secondo il quale l’Ateneo riconosce la pace come valore fondamentale e “non sostiene e non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra”.
Come espresso dal CdA, la decisione, presa in via eccezionale e alla luce del drammatico contesto umanitario nella Striscia di Gaza, rappresenta un gesto politico rivolto al Governo dello Stato di Israele, con l’invito a cessare le ostilità e a intraprendere un processo di pace giusta e sostenibile.
“Non si tratta di un atto contro le università israeliane in quanto tali, abbiamo infatti attivi programmi con università israeliane su progetti che riguardano ambiente e neuroscienze – spiega il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi – la decisione non intende in alcun modo compromettere i legami scientifici, culturali e personali tra ricercatori e studenti: non esprime una posizione pregiudizialmente contraria alla cooperazione accademica con le università israeliane ma si configura come un atto di responsabilità etica e civile, reso necessario da quella che si presenta oggettivamente come una forma di pulizia etnica in corso ed in coerenza con i principi statutari recentemente aggiornati dall’Ateneo”.
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16:26
Il servizio di sicurezza israeliano dello Shin Bet ha arrestato un uomo sospettato di essere coinvolto nell’attacco con un’auto a una fermata dell’autobus nel centro di Israele, in cui sono rimasti feriti otto soldati. Il servizio sospetta che abbia aiutato il terrorista che ha compiuto l’attacco o che fosse a conoscenza delle sue intenzioni.
16:15
Nella risposta alla proposta di cessate il fuoco a Gaza Hamas ha incluso una clausola che impedisca a Israele di riprendere la guerra se non si raggiunge un accordo entro la fine del periodo di tregua di 60 giorni. Lo ha riferito una fonte di Hamas a Reuters, sottolineando che c’e’ ancora la possibilita’ di raggiungere un accordo ma che ci vorranno alcuni giorni, puntando il dito contro un temporeggiamento da parte di Israele. Tra le richieste avanzate dal gruppo militante palestinese, anche un nuovo meccanismo per il rilascio degli ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi. Secondo fonti israeliane, Hamas ha chiesto il rilascio di 2.200 detenuti, tra cui 200 condannati all’ergastolo, invece dei 1.325 presenti nella proposta originaria.
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15:59
Una donna sospettata di “cospirazione per commettere un atto terroristico” con l’intento di uccidere il primo ministro Benjamin Netanyahu è stata incriminata dalla Procura israeliana. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia. “La Procura di Stato ha presentato un’incriminazione contro una residente di Tel Aviv per tentata cospirazione per commettere un atto terroristico (omicidio aggravato)”, si legge nella dichiarazione, specificando che la sospettata intendeva “uccidere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu”.
La sospettata, il cui nome non è stato autorizzato alla pubblicazione, è una donna “impegnata nella mobilitazione” contro il governo e, sapendo di avere una malattia incurabile, voleva “sacrificarsi per salvare lo Stato di Israele”, secondo la dichiarazione. L’accusa ha chiesto al tribunale di tenere la sospettata agli arresti domiciliari a causa della sua “pericolosità”. È stata arrestata dopo che un attivista politico che aveva contattato e con il quale aveva condiviso i suoi piani ha contattato un avvocato, che a sua volta ha allertato i servizi di sicurezza. L’avvocato della sospettata, Giora Zylberstein, intervistata sul canale privato Channel 12, ha dichiarato che la sua cliente “non aveva alcuna intenzione di uccidere Netanyahu”.
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15:47
Dopo la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato la squadra negoziale dal Qatar per “continuare le consultazioni in Israele”. Lo afferma il suo ufficio in una nota. “Apprezziamo gli sforzi dei mediatori Qatar ed Egitto e gli sforzi di Witkoff per raggiungere una svolta nei colloqui”, afferma l’Ufficio del premier. Il Times of Israel afferma che non è chiaro se gli sviluppi indichino una rottura dei colloqui, mentre Axios parla di “crisi” nei negoziati.
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15:47
Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani non sarebbe in Italia per partecipare ad un incontro con l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, sui negoziati per l’accordo su Gaza. Lo riferiscono fonti mediorientali vicine al dossier sottolineando che non sono in agenda incontri ufficiali in queste ore sulla questione, nonostante i contatti tra le parti sulla vicenda proseguano in maniera costante.
15:46
Hamas chiede a Israele di rilasciare 200 palestinesi condannati all’ergastolo per aver ucciso israeliani e altri 2.000 palestinesi arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco. Lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid citando un alto funzionario israeliano e una fonte a conoscenza dei dettagli, sottolineando che la richiesta di Hamas è apparsa nella risposta che l’organizzazione ha inviato a Israele ieri sera tramite i suoi mediatori. Si tratta – spiega Ravid – di una riapertura da parte di Hamas della questione del numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni ostaggio israeliano. La proposta originale accettata da Israele includeva il rilascio di 125 palestinesi condannati all’ergastolo e di altri 1.200 palestinesi arrestati dall’Idf a Gaza dopo il 7 ottobre. Secondo Axios, dopo aver ricevuto la risposta di Hamas, alti funzionari israeliani hanno dichiarato all’inviato statunitense Steve Witkoff che la richiesta di Hamas è “inaccettabile”, secondo una fonte a conoscenza dei dettagli dei negoziati. La fonte ha osservato comunque che questa è una posizione iniziale di Hamas, intesa a condurre i negoziati, e non una posizione definitiva.
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15:38
Israele ha richiamato la squadra negoziale in patria per consultazioni alla luce della risposta ricevuta questa mattina da Hamas alla proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, ringraziando i Paesi mediatori Egitto e Qatar e l’inviato Usa Steve Witkoff per gli sforzi.
15:36
“Ci chiederanno perché. E ci vergogneremo a raccontare a chi verrà dopo di noi che sul genocidio a Gaza per bombe e per fame il governo italiano si è voltato dall’altra parte, non ha urlato in Europa per fermare le armi e imporre sanzioni a Israele, non ha stracciato le intese con Israele, ha stretto mani sporche di sangue e ha preso premi per l’amicizia con il governo criminale di Netanyahu”. Lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte sui social postando l’immagine di un bimbo palestinese denutrito con la scritta ‘Se questo è un bambino’ oggi sulla prima pagina del ‘Fatto’. “Noi – aggiunge – continuiamo a batterci in ogni modo, a denunciare in ogni sede, facciamo e faremo tutto il possibile affinché la tragedia che si sta consumando a Gaza si interrompa e i responsabili, insieme ai loro complici, siano chiamati a risponderne. La vigliaccheria con cui il Governo italiano ha affrontato e continua ad affrontare questa tragedia è fuori da ogni comprensione e da ogni immaginazione”.
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15:32
Il ministro degli Affari strategici di Israele sarà oggi a Parigi, in vista dei colloqui sul nucleare tra le potenze europee e l’Iran, che si terranno domani a Istanbul. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui Ron Dermer dovrebbe discutere dei prossimi colloqui e del programma nucleare iraniano con funzionari francesi.
15:30
Hamas ha chiesto a Israele di rilasciare 200 palestinesi che stanno scontando una condanna all’ergastolo per aver ucciso altri israeliani e altri 2.000 palestinesi arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi come parte di un accordo di cessate il fuoco. Lo ha rivelato il giornalista Barak Ravid di Axios, citando un alto funzionario israeliano e una fonte a conoscenza dei dettagli. Il tema e’ stato sollevato nella risposta fornita dal gruppo militante all’ultima proposta di tregua sul tavolo e ha riaperto uno dei temi centrali dell’accordo, cioe’ il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni rapito israeliano. La proposta originaria accettata da Israele prevedeva il rilascio di 125 palestinesi condannati all’ergastolo e di altri 1.200 palestinesi arrestati dalle Idf a Gaza dopo il 7 ottobre. Alti funzionari israeliani hanno detto all’inviato Usa Steve Witkoff che la richiesta e’ “inaccettabile”, ma secondo una fonte, questa e’ una posizione di apertura di Hamas, intesa a condurre negoziati, e non una definitiva.
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15:27
“Tutta Gaza sarà ebraica… il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata. Grazie a Dio, stiamo estirpando questo male. Stiamo spingendo la popolazione che si è istruita sul Mein Kampf”. Lo ha dichiarato il ministro israeliano ultranazionalista di estrema destra Amihai Ben-Eliyahu, citato su X dal giornalista di Axios Barak Ravid.
15:17
Otto soldati israeliani sono rimasti feriti da un’auto lanciata a tutta velocità contro di loro a nord di Tel Aviv. Lo riferisce l’esercito israeliano che spiega che i soldati si trovavano vicino a una fermata dell’autobus quando un’auto pirata li ha travolti. L’incidente è avvenuto vicino a Kfar Jona, 35 chilometri a nord di Tel Aviv. Il conducente non si è fermato e la polizia ha trovato il suo veicolo abbandonato poco distante. Secondo quanto riferito, è in corso una ricerca intensiva dell’autista. In Israele e in Cisgiordania si sono verificati ripetuti attacchi in cui palestinesi hanno deliberatamente preso di mira gruppi di soldati.
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15:14
E’ previsto per oggi a Parigi un incontro tra il ministro degli Esteri siriano Assaad al-Shaibani e il ministro degli Affari Strategici israeliano Ron Dermer. Lo ha riferito all’Afp un alto diplomatico, secondo cui l’inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, atteso a Parigi, sta “preparando il terreno” per il meeting tra i ministri dei due Paesi, dopo gli attacchi israeliani dei giorni scorsi.
15:14
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terra’ oggi una riunione urgente a Gerusalemme in merito alla situazione umanitaria a Gaza e le denunce di carestia per la quale e’ stato accusato lo Stato ebraico e il suo blocco dell’ingresso degli aiuti. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. Il premier sara’ affiancato da esponenti del ministero degli Esteri, del Cogat che gestisce le attivita’ civili nei Territori, del Consiglio di Sicurezza Nazionale e altri. La questione degli aiuti sta dominando le discussioni odierne nell’ufficio del premier, ha aggiunto il funzionario sotto anonimato.
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15:06
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu terrà oggi una riunione urgente a Gerusalemme sulle accuse di carestia a Gaza, ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. Il premier sarà affiancato da rappresentanti del ministero degli Esteri, del coordinamento israeliano per gli aiuti alla Striscia (Cogat), del Consiglio di Sicurezza Nazionale e di altri. Le accuse e la questione più ampia degli aiuti per i civili di Gaza stanno dominando le discussioni odierne nell’ufficio del primo ministro, ha dichiarato il funzionario, che ha preferito mantenere l’anonimato.
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15:04
“Come ha sottolineato l’Alta Rappresentante, tutte le opzioni rimangono sul tavolo se Israele non rispetta l’attuazione degli impegni concordati”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue in merito alla situazione degli aiuti umanitari a Gaza. “Non speculiamo sui prossimi passi” che potranno essere intrapresi o meno ma tutte le opzioni sono sul tavolo, questo è chiaro”, ha aggiunto il portavoce spiegando che si tratta di attuare gli impegni presi con l’Ue e di “valutare” se ciò è accaduto, con alcune condizioni operative. “La sicurezza e l’incolumità delle persone sono le principali preoccupazioni a Gaza, e il contesto operativo è estremamente impegnativo per gli operatori umanitari che distribuiscono effettivamente gli aiuti. Questo deve essere chiaramente compreso da ognuno di noi”, ha puntualizzato il portavoce.
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14:53
La riunione del gabinetto israeliano prevista per domenica è stata annullata ed è stata riprogrammata per lunedi’ 4 agosto. Lo ha riferito Yedioth Ahronoth. I ministri sono stati informati che “qualora ci fossero richieste di decisioni urgenti, saranno gestite per telefono”. Con il rinvio, slitta anche il voto del governo sulla cacciata del procuratore generale Gali Baharav-Miara, dopo il via libera arrivato la settimana scorsa da una commissione ministeriale ad hoc guidata dal ministro per la Diaspora Amichai Chikli con la partecipazione dei ministri e leader di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.
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14:52
La risposta di Hamas è “praticabile”. Lo ha dichiarato una fonte israeliana al Times of Israel, dopo che stamattina l’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato che Israele aveva ricevuto l’ultima risposta del gruppo islamista alla proposta di un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi, aggiungendo che la stava prendendo in esame.
14:51
“Io giudico criminali di guerra i responsabili, a partire da Netanyahu e dal suo governo, degli eccidi che si stanno consumando tutti i giorni a Gaza”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine di un evento a Firenze. “Quello che abbiamo visto da parte del governo Netanyahu a Gaza – ha aggiunto – è assolutamente incomprensibile, brutale e rappresenta per noi che crediamo nei diritti civili, nel rispetto dell’individuo, qualcosa di oggettivamente scandaloso”. Giani ha ricordato che “la Toscana è in questo momento fortemente impegnata per la dichiarazione di indipendenza, di sovranità di uno stato palestinese, e riteniamo che quello che sta facendo Netanyahu al popolo di Israele sia il male assoluto, perché rischia di creare verso Israele un’opinione a livello internazionale che tanti israeliani non meritano, però quello che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti”. Tuttavia, ha concluso il governatore toscano, “al pari di questo non vorrei rimanesse ignorato il dramma che un dittatore criminale di guerra come Putin sta arrecando contemporaneamente al popolo ucraino”.
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14:20
Un’esplosione si è verificata a Idlib, nella Siria nord-occidentale. Lo ha riferito l’emittente televisiva statale Al Ekhbariya. Secondo il sito di informazioni Saberin News, affiliato alle milizie filo-iraniane in Iraq, si è trattato di un attacco di un “drone americano”. Nel raid, in cinque sono morti e 70 sono rimasti feriti.
13:51
L’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato di aver ricevuto l’ultima risposta di Hamas alla proposta di un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi, aggiungendo che stava esaminando attentamente il documento. Secondo quanto dichiarato da una fonte israeliana al Times of Israel, la risposta aggiornata di Hamas è “praticabile”. Altri funzionari israeliani- riferisce la tv Channel 12 – parlano invece di “progressi non significativi” per “l’irrigidimento delle posizioni di Hamas” sui principali nodi della trattativa.
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13:24
“Alla luce del voto della Knesset sulla sovranità in Cisgiordania, l’Ue ribadisce la sua posizione di lunga data di non riconoscimento della sovranità di Israele sui territori occupati da Israele a partire dal giugno 1967, in linea con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ricordiamo che l’annessione è illegale secondo il diritto internazionale; pertanto, qualsiasi misura concreta intrapresa a tal fine sarebbe considerata una violazione del diritto internazionale”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, durante il briefing con la stampa.
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13:18
Negli ospedali di Gaza nelle ultime 24 ore si sono verificati due nuovi decessi dovuti alla fame e alla malnutrizione. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, aggiungendo che il numero totale di morti per fame e malnutrizione dall’inizio della guerra ammonta a 113.
13:12
“La situazione è chiara. I civili a Gaza soffrono da troppo tempo e troppo. È giunto il momento di interrompere il ciclo di sofferenza e violenza. Questo deve finire ora e Israele deve dare risultati concreti”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa.”Ieri, gli ambasciatori dell’Ue hanno ricevuto il primo aggiornamento sull’attuazione degli impegni umanitari di Israele. Israele ha compiuto alcuni sforzi sulla base dei parametri dell’accordo: il numero di camion che entrano a Gaza è aumentato, sono stati aperti ulteriori valichi e rotte, e le scorte di carburante sono aumentate, ma la situazione rimane disastrosa. Chiaramente, c’è ancora molto, molto da fare”, ha aggiunto.”Anche i limiti dell’operazione sono piuttosto chiari, perché operiamo in tempo di guerra e in una zona di guerra, il che complica la situazione e l’attuazione sul campo. La sicurezza e l’incolumità sono la principale preoccupazione a Gaza, e il contesto operativo è estremamente difficile per gli operatori umanitari nel distribuire efficacemente gli aiuti. Questo deve essere chiaramente compreso da ognuno di noi, come ha sottolineato l’Alta rappresentante: tutte le opzioni restano sul tavolo se Israele non rispetta l’attuazione dell’accordo”, ha concluso.
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13:02
Un’esplosione nella città di Idlib, nel nordovest della Siria, ha provocato un numero imprecisato di persone rimaste uccise o ferite. Lo ha reso noto l’emittente televisiva statale Al Ekhbariya, citando il dipartimento locale per le operazioni di emergenza. Secondo quanto riportato dal servizio televisivo, la causa dell’esplosione non è stata immediatamente accertata.
12:51
Gaza è sull’orlo della catastrofe sanitaria, mentre aiuti salva vita per milioni di dollari sono fermi nei magazzini a causa del blocco imposto da Israele, che ne impedisce l’ingresso e la distribuzione. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, di fronte ad una situazione umanitaria che giorno dopo giorno sta precipitando. Eloquenti i dati: negli ultimi 3 mesi la diffusione di malattie, facilmente prevenibili, dovute all’uso di acqua sporca e contaminata è aumentata in media di quasi il 150%. Nel dettaglio i dati sanitari forniti da diverse agenzie registrano che i casi di dissenteria sono saliti del 302%, quelli di diarrea acquosa del 150%, i casi di ittero del 101%.Cifre comunque in difetto, dato che la gran parte dei 2 milioni di palestinesi intrappolati a Gaza, non ha praticamente accesso alle poche strutture sanitarie rimaste in piedi. Malattie che nelle prossime settimane potrebbero facilmente diffondersi con effetti drammatici tra una popolazione già gravemente fiaccata da 21 mesi di privazioni, tra carenza di cibo e acqua, sfollamenti e condizioni igieniche indicibili. Dal 2 marzo Israele ha imposto un blocco quasi totale su Gaza, interrompendo sostanzialmente l’ingresso di gran parte degli aiuti. La conseguenza è che le scorte di beni essenziali dentro Gaza sono esaurite mentre 420 mila pallet di aiuti rimangono ammassati nei magazzini di tutta la regione, in attesa di essere distribuiti alla popolazione. Tende, cibo, integratori alimentari per combattere la malnutrizione, farmaci salva vita, articoli per l’igiene coprono una superficie di 75 ettari, come dire 101 campi di calcio. Stesso destino per gli aiuti fatti pervenire da Oxfam: 110 mila colli di taniche, potabilizzatori, materiali per l’installazione di bagni, pannolini, sapone, cibo. “Se vogliamo scongiurare ulteriori morti a Gaza per il dilagare di epidemie dobbiamo agire, prima che sia troppo tardi. – spiega Bushra Khalidi, responsabile policy di Oxfam nei Territori Palestinesi Occupati e a Gaza -A Gaza fa sempre più caldo, non c’è più acqua pulita, cibo, si vive in spazi sovraffollati e insalubri. Un terreno fertile per la diffusione di malattie che seppur prevenibili, possono diventare letali. Serve una risposta umanitaria immediata e su vasta scala per evitare il peggio, serve un cessate il fuoco totale e permanente, serve riaprire ora tutti i valichi alla frontiera per consentire l’ingresso di aiuti”.
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12:43
L’inviato Usa, Tom Barrack, è a Parigi per un incontro con il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer e il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Sheibani per cercare di raggiungere un’intesa sulla sicurezza nella Siria meridionale. Lo ha riferito il giornalista israeliano Barak Ravid e SkyNews Arabia, citando fonti vicine.
12:18
L’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff è arrivato in Sardegna e dovrebbe restare in Costa Smeralda sino a domenica, per portare avanti le fasi preliminari dei negoziati di pace su Gaza e sul rilascio degli ostaggi incontrando il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. Secondo quanto appreso, i colloqui si stanno svolgendo a bordo di uno dei mega yacht ormeggiati davanti alla costa della Gallura, lussuosa meta preferita dai vip e per lui sarebbe stato allertato uno degli alberghi esclusivi della Costa Smeralda che potrebbe avere riservato una delle camere. Giunto nell’Isola in gran segretezza, con un aereo senza livree ufficiali e solo un minimo dispositivo di sicurezza approntato dalle autorità italiane, Witkoff, infatti, dovrebbe restare in Sardegna sino al 27.
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12:11
C’è una “fame di massa” conclamata, con “prove schiaccianti”, nella Striscia di Gaza a causa del blocco degli aiuti umanitari. Lo ha dichiarato alla Bbc Bel Trew, la responsabile dell’ufficio di corrispondenza estera del quotidiano Independent, che ha raccolto testimonianze dirette dai medici. “I livelli di malnutrizione acuta sono così alti che alcune persone sono irrecuperabili”, ha detto Trew. L’emittente pubblica britannica sul suo live blog dedicato alla situazione nella Striscia cita anche l’ultimo appello di oltre 100 ong sulla fame di massa in cui si parla di situazione critica.
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12:06
Nel ministero degli Esteri tedesco starebbe crescendo il numero di diplomatici che chiedono una diversa postura del governo rispetto a quanto Israele sta facendo a Gaza: non solo una critica più chiara ed esplicita ma anche l’interruzione delle forniture militari. L’indiscrezione proviene dallo Spiegel ma nelle ultime ore è stata rilanciata da diversi media. Il settimanale tedesco parla di “frustrazione” tra i diplomatici per segnali “contraddittori” da parte del governo tedesco; è stato creato un gruppo on-line al quale avrebbero aderito circa 130 funzionari del ministero. Diverse fonti riportano che potrebbe esserci anche un incontro con il ministro degli Esteri Johann Wadephul. Per lo Spiegel si tratta anche di un conflitto generazionale: sono soprattutto i giovani diplomatici, tra i trenta e i quarant’anni, a chiedere un cambiamento di rotta. I funzionari più esperti difendono invece l’attuale politica del governo in particolare perché legata alla cosiddetta “ragion di Stato”, vale a dire la formula coniata da Angela Merkel che vincola i governi tedeschi alla sicurezza di Israele. Va ricordato che anche Wadephul in più di una dichiarazione ha provato a definire meglio la formula della ragion di Stato, coniugandola con il rispetto dei diritti umani. Ma parte del corpo diplomatico chiede di più: in particolare che le armi che la Germania invia ad Israele non possano essere utilizzate per azioni che rappresentano crimini di guerra o violazioni del diritto internazionale. Già ad aprile ex diplomatici tedeschi avevano pubblicato sul quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung una lettera aperta per chiedere un cambio di passo sulla guerra in Medio Oriente: “A Gaza non si può andare avanti così”.
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11:59
Le truppe di Israele non si fermano e si concentrano sulla cittadina di circa 100mila abitanti, per lo più sfollati, al centro della Striscia. Intanto, una dichiarazione congiunta chiede a Tel Aviv di cessare gli attacchi ai civili.

11:24
L’esercito israeliano ha fatto sapere che un razzo sparato dalla zona di Khan Younis, nel sud di Gaza, è caduto a circa 250 metri da un centro di distribuzione di aiuti a Rafah. Il sito ha comunque aperto stamane, ha riferito l’Idf. “Il lancio è l’ennesimo esempio dei continui tentativi delle organizzazioni terroristiche di sabotare sistematicamente e brutalmente il programma di distribuzione di aiuti… lavorando attivamente per interrompere la distribuzione di aiuti umanitari ai civili di Gaza”, ha scritto l’esercito. Di fronte alla situazione drammatica nella Striscia, si sono intensificate le pressioni internazionali su Israele affinchè permetta un afflusso ingente di aiuti. Tel Aviv tuttavia ha respinto le accuse di affamare coscientemente la popolazione palestinese, sostenendo che è Hamas ad agire contro la distribuzione di aiuti.
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11:19
AFP, AP, Reuters e BBC chiedono a Israele di “permettere ai giornalisti di entrare e uscire da Gaza”. “I giornalisti devono affrontare molte difficoltà in una zona di guerra. Siamo profondamente preoccupati che la fame ora minacci la loro sopravvivenza”, hanno dichiarato in un comunicato congiunto Agence France-Presse, l’americana Associated Press, la Reuters e la BBC.

©Ansa
11:13
Un gruppo di eurodeputati della Sinistra Ue, dei Verdi e dei Socialisti e Democratici ha inviato una lettera all’Alta Rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, per chiedere la convocazione urgente del Consiglio Affari Esteri, l’adozione di un pacchetto di sanzioni contro Israele, misure contro la Gaza Humanitarian Foundation, l’attivazione delle sanzioni già previste dall’Articolo 2 e un embargo bilaterale sulle armi tra UE e Israele. La missiva, cofirmata da 65 eurodeputati tra cui quelli di Avs, del M5s e parte del Pd, denuncia i continui attacchi israeliani contro i civili palestinesi presso i punti di distribuzione degli aiuti umanitari, che avrebbero già causato oltre 1.000 morti. Tra i firmatari figurano i dem Cecilia Strada, Brando Benifei, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Antonio Decaro e Marco Tarquinio; gli eurodeputati di Avs Leoluca Orlando, Mimmo Lucano, Cristina Guarda, Benedetta Scuderi e Ilaria Salis; e i pentastellati Gaetano Pedullà, Pasquale Tridico e Dario Tamburrano. La lettera critica l’accordo sugli aiuti umanitari annunciato la scorsa settimana tra l’Ue e Israele, giudicato inefficace e privo di impatto concreto sul campo, sottolineando che “l’Unione Europea sta rispondendo con parole deboli e nessuna azione”. “Ogni giorno senza azione è un giorno in più in cui i palestinesi rischiano di morire di fame o sotto le bombe,” conclude il documento.
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10:53
Le immagini strazianti dei bimbi e delle loro madri affamati a Gaza sono “un abisso” di fronte al quale non si può più restare in silenzio. Lo ha dichiarato Bob Geldof, il musicista e attivista irlandese, che fra le diverse iniziative organizzò proprio 40 anni fa il celebre Live Aid a Londra per la carestia in Etiopia, lanciando un appello diretto agli israeliani pubblicato in prima pagina dal Daily Express, tabloid di destra, non insensibile in passato alla retorica islamofoba, ma che ha iniziato a fronte di quanto sta accadendo nella Striscia una campagna contro l’emergenza umanitaria a partire dalla foto shock di ieri di un bimbo scheletrico intento a invocare cibo. “Cos’è successo al popolo israeliano? Qualunque sia l’enorme portata delle vostre sofferenze passate e attuali, cosa vi è successo per permettervi di tollerare una tale sofferenza?”, si legge nell’intervento di Geldof che definisce la situazione a Gaza una “bestialità”. E ancora: “Il vostro governo e il vostro esercito sembrano essere fuori controllo”. Riferendosi all’immagine shock il musicista ha sottolineato che non c’è “nessuna ragione al mondo, nessun obiettivo di guerra, nessun futuro immaginato che giustifichi questa fotografia e la sua abissale, vergognosa e disgustosa verità”. Mentre anche il Guardian oggi dedica la prima pagina alla fame nella Striscia, con la foto simbolo di una madre con in braccio un altro bambino scheletrico e il titolo d’apertura sulla situazione senza precedenti.
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10:33
L’inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è arrivato a Olbia, in Sardegna. Lo ha riferito il giornalista Avi Scharf di Haaretz. Ieri Axios aveva rivelato che l’uomo fidato del presidente Usa Donald Trump era atteso in Italia per colloqui con il ministro per gli Affari Strategici israeliano Ron Dermer e con esponenti del Qatar nel tentativo di sbloccare i negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi.
10:28
La risposta aggiornata di Hamas alla proposta di cessate il fuoco a Gaza è “fattibile”. Lo ha dichiarato una fonte israeliana al Times of Israel. Il gruppo militante palestinese ieri aveva avanzato una prima risposta che però era stata respinta dai mediatori perchè giudicata insoddisfacente. Egitto e Qatar non l’avevano condivisa con Stati Uniti e Israele e avevano chiesto ad Hamas di presentare qualcosa di più ragionevole.
10:19
Potrebbe avvenire su un mega yacht ormeggiato davanti alla Costa Smeralda l’incontro tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per trovare un eventuale accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Secondo le pochissime indiscrezioni che filtrano, Witkoff è in arrivo questa mattina all’aeroporto di Olbia in Costa Smeralda di Olbia e sarà trasferito a bordo di una grossa imbarcazione davanti alle coste galluresi. Secondo quanto appreso Witkoff dovrebbe restare in Sardegna sino a domenica, anche se non ci sono conferme. Probabilmente la Gallura è stata scelta proprio dal Qatar visto che il Paese, attraverso il suo fondo sovrano e il braccio operativo Qatar Holding, detiene la proprietà di buona parte degli alberghi di lusso della Costa Smeralda. A Olbia è anche presente l’ospedale privato Mater Olbia, nato in collaborazione tra Qatar Foundation Endowment e Fondazione Policlinico Universitario.
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10:02
Otto persone sono rimaste ferite quando un’auto si è schiantata in una stazione degli autobus a Kfar Yona, nel centro di Israele. Il veicolo utilizzato per l’attacco è stato successivamente localizzato dalla polizia israeliana. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che le forze dell’ordine continuano a cercare il sospettato, che si è dato alla fuga. Sono stati istituiti blocchi nella zona e sono state mobilitate squadre di sicurezza provenienti dalle città vicine. Il comando centrale dell’esercito ha bloccato i valichi di frontiera con la Cisgiordania.
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09:48
Un elicottero della marina militare iraniana è entrato in contatto con una nave da guerra statunitense che stava tentando di avvicinarsi alle acque territoriali iraniane nel Golfo di Oman. Lo ha riferito la televisione di Stato iraniana. Si tratta del primo contatto diretto tra forze iraniane e statunitensi di cui si abbia notizia dopo la guerra di 12 giorni tra Iran e Israele, durante la quale i bombardieri B-52 statunitensi hanno colpito anche strutture nucleari nella Repubblica islamica.
Secondo il rapporto, le forze iraniane hanno inviato l’elicottero a fronteggiare il cacciatorpediniere della Marina statunitense, identificato come USS Fitzgerald, che si è avvicinato alle acque intorno alle 10 di ieri, ora locale. La Tv di Stato iraniana ha dichiarato che l’elicottero ha sorvolato direttamente la nave statunitense e ha emesso un avvertimento di mantenere la distanza. In quello che il servizio ha descritto come uno scambio teso, la nave da guerra statunitense avrebbe risposto minacciando di colpire il velivolo iraniano se non avesse lasciato la zona.
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha contestato il resoconto, definendo il contatto un'”interazione sicura e professionale” e che non ha avuto alcun impatto sulla missione della USS Fitzgerald. Ha affermato che “qualsiasi rapporto che affermi il contrario è una falsità” e un tentativo da parte dell’Iran di diffondere disinformazione. Secondo quanto riportato dalla televisione di Stato iraniana, in risposta alle minacce provenienti dalla nave statunitense, le forze di difesa aerea iraniane hanno annunciato che l’elicottero era sotto la completa protezione del sistema integrato di difesa aerea iraniana. Alla fine la USS Fitzgerald “si è ritirata verso sud”, si legge nel rapporto.
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09:41
Uno studio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha mostrato un forte aumento della fame nella Striscia di Gaza. Secondo uno screening condotto dall’Onu e da altre organizzazioni nelle prime due settimane di luglio ha rilevato che, su 56.440 bambini provenienti da diverse aree di Gaza, quasi 5.000 soffrivano di malnutrizione acuta e 838 di malnutrizione estrema. Ciò significa che l’8,8% dei bambini dell’enclave era malnutrito all’inizio di luglio, in aumento rispetto al 2,4% di luglio.
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09:12
Nella Striscia di Gaza sono almeno 101 i palestinesi, tra cui 80 bambini morte per fame e sete dall’inizio del conflitto, in quella che oltre 100 organizzazioni umanitarie hanno definito una carestia di massa, causata dalla totale insufficienza di aiuti umanitari bloccati da Israele, mentre aumentano le pressioni affinché lo Stato ebraico metta fine alla guerra a Gaza e permetta un afflusso ingente di aiuti di fronte ad una popolazione stremata, il Presidente israeliano Isaac Herzog, in visita per la prima volta nell’enclave palestinese, afferma che Israele agisce secondo il Diritto Internazionale e punta il dito contro Hamas, accusato di sabotare gli aiuti. Per l’ambasciatore palestinese all’ONU, Riyad Mansour, lo Stato Ebraico sta commettendo crimini davanti agli occhi di tutti e lo fa contro il suo popolo. Intanto, secondo media americani, l’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente. Witkoff dovrebbe incontrare nelle prossime ore a Roma il Ministro degli Affari Strategici israeliano Ron Derner e un importante funzionario del Qatar per discutere dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza.

09:07
Almeno una decina di palestinesi sono stati uccisi in attacchi e raid israeliani sul centro e il sud della Striscia di Gaza dall’alba, oltre a un numero imprecisato di civili feriti. Le notizie delle vittime e dei feriti sono giunte da fonti mediche dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa e dell’Ospedale di Al-Awda, nel centro della Striscia, e da quello di Nasser, nella città di Khan Younis. Al momento si hanno informazioni più dettagliate solo in merito a due palestinesi uccisi nella zona di al-Mawasi, nel sud di Gaza, dove un attacco israeliano ha colpito una tenda per sfollati nel governatorato di Khan Younis. Sempre nella Striscia di Gaza meridionale, i media israeliani riferiscono di un soldato del corpo corazzato del Battaglione 71, Brigata “Barak” (188), rimasto gravemente ferito ieri sera in uno scontro a fuoco a Khan Younis. E’ stato colpito dai frammenti di un proiettile di mortaio sparato contro i militari. Lo ha annunciato il portavoce delle IDF, aggiungendo che il soldato è stato evacuato per cure mediche in un ospedale e che la sua famiglia è stata avvisata. Almeno 865 soldati israeliani sono stati uccisi dall’inizio della guerra a Gaza, compresi quelli caduti nell’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023.
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09:01
“La situazione dei cristiani è molto rischiosa a Gaza”. Lo dice, intervistato dalla Stampa, l’attivista egiziano cristiano copto, Patrick Zaki. “I cristiani nella Striscia non sono al sicuro ma vogliono resistere, vogliono rimanere lì perché è la loro terra, sono le loro case, non vogliono lasciare Gaza – sottolinea – . La mia analisi è che l’attacco ai cristiani è parte della strategia israeliana. Vogliono deportare i palestinesi, rendere Gaza senza cristiani, così possono alimentare la loro propaganda secondo cui attaccano solo musulmani o Hamas”. Quanto all’attacco israeliano alla chiesa della Sacra Famiglia, afferma: “Sin dal 7 ottobre del 2023 Israele attacca i cristiani a Gaza. Mi è subito sembrato che il clamore e le reazioni di Meloni e Tajani arrivassero come se per la prima volta ci fosse stato un attacco a una chiesa ma non è così. C’è un interesse generale per questo attacco perché parliamo di cristiani, di cattolici”. Dopo la visita del Cardinale Pizzaballa anche Papa Leone XIV potrebbe andare a Gaza? “Sostengo qualsiasi forma di visita e di interesse per Gaza che possa rompere l’assedio della Striscia – risponde -. Ma onestamente credo che Papa Francesco fosse più incisivo di Papa Leone nel tentativo di fermare la guerra e nella mediazione per ottenere un cessate il fuoco”, conclude.
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08:11
“La risposta di Hamas è migliorata, ma non abbastanza” secondo una fonte israeliana vicina ai contatti per un accordo sulla presa degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il sito Ynet News, mentre delle consultazioni sono in corso a Gerusalemme. Queste consultazioni si svolgono prima dell’incontro tra il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Whitcoff a Roma. Inoltre, il premier Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio con la delegazione a Doha.
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08:07
L’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e il ritiro delle truppe israeliane dall’enclave sono i punti focali della risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco, comprensiva di richiesta aggiornate su questi due aspetti. Lo ha riferito all’Afp una fonte palestinese a conoscenza dei negoziati in corso. La stessa fonte ha affermato che Hamas chiede anche garanzie sulla fine definitiva della guerra, per garantire che Israele non torni a combattere dopo la scadenza della tregua di 60 giorni. Secondo Ynet, le precedenti garanzie sulla fine della guerra sono state fornite solo oralmente e Hamas sta cercando di includerle nel testo della proposta. Per quanto riguarda la questione degli aiuti umanitari, notizie diffuse sia dai media ebraici che arabi suggeriscono che Hamas stia chiedendo che la responsabilita’ di portare aiuti nella Striscia di Gaza torni all’ONU. Dai resoconti non e’ chiaro se la controversa Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, verrebbe completamente rimossa dalla Striscia in questo scenario, o se continuerebbe a svolgere un ruolo nella distribuzione degli aiuti. Il canale israeliano Channel 12 riporta inoltre che Hamas chiede un ritiro delle truppe israeliane piu’ esteso di quanto proposto da Israele, con una zona cuscinetto piu’ ristretta lungo il confine di Gaza. Mentre all’inizio di questo mese alcune fonti avevano riferito al Times of Israel che Israele stava spingendo per una zona cuscinetto di due chilometri (1,2 miglia) attorno al perimetro di Gaza, il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat riporta che Hamas ora chiede che la zona cuscinetto non si estenda oltre gli 800 metri (0,49 miglia) all’interno dell’enclave. Separatamente, l’agenzia di stampa cita una fonte palestinese vicina ai negoziati, la quale afferma che Hamas ha aumentato il numero di prigionieri di sicurezza palestinesi che scontano l’ergastolo e che si aspetta che Israele rilasci in cambio di ogni ostaggio ancora in vita. L’ultima risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco e di accordo sulla presa di ostaggi e’ stata presentata solo poche ore dopo che una precedente risposta era stata respinta dai mediatori arabi, che si erano rifiutati persino di condividerla con gli Stati Uniti e Israele e avevano chiesto al gruppo terroristico di presentare qualcosa di piu’ ragionevole.
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07:44
All’aeroporto Ben Gurion i voli sono stati temporaneamente sospesi a causa del timore di un lancio di missili dallo Yemen. Lo riferisce il sito israeliano Ynet News, precisando che la misura riguarda sia i decolli che gli atterraggi. Tra gli altri, due voli diretti in Israele dall’isola greca di Creta hanno subito ritardi.
07:05
La risposta di Hamas comprende emendamenti proposti alle clausole sull’ingresso degli aiuti umanitari, mappe delle aree da cui l’esercito israeliano dovrebbe ritirarsi e garanzie di una fine permanente della guerra, ha dichiarato all’AFP una fonte palestinese vicina ai colloqui in corso a Doha. I negoziatori stanno cercando di raggiungere un accordo su una tregua che consenta il rilascio di dieci ostaggi israeliani in cambio di un numero imprecisato di prigionieri palestinesi. Ma i colloqui si sono trascinati per piu’ di due settimane senza una svolta, con ciascuna parte che ha criticato l’altra per essersi rifiutata di cedere sulle sue richieste principali.Per Israele, lo smantellamento delle capacita’ militari e governative di Hamas non e’ negoziabile, mentre il movimento chiede solide garanzie per una tregua duratura, il ritiro totale delle truppe israeliane e il libero flusso di aiuti umanitari a Gaza.
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06:43
L’incontro tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per cercare di accelerare un accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e gli ostaggi, si terrà oggi “in Sardegna”. Lo scrive su X il giornalista di Axios Barak Ravid. In precedenza il sito americano aveva riferito che la sede dei colloqui sarebbe stata Roma. La Casa Bianca ha per ora confermato il viaggio di Witkoff “in Europa”.