Se il buongiorno si vede dal mattino, questi Mondiali di nuoto promettono scintille. L’Italia comincia col botto alla World Aquatics Arena di Singapore: la 4×100 stile libero maschile conquista una splendida medaglia d’argento, la quarta consecutiva ai Mondiali, con un nuovo record italiano (3’09’’98).
Quella di Singapore è una prima giornata da ricordare: non solo per i risultati, ma per le emozioni. L’argento dei “quattro moschettieri” – Carlos D’Ambrosio, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo – è la medaglia numero 299 per l’Italia nella storia dei Mondiali degli sport acquatici. Il countdown verso la numero 300 è ufficialmente partito.
Argento di cuore e talento
Quella della 4×100 stile libero è una staffetta che ha fatto innamorare l’Italia. E ancora una volta non ha deluso. In una finale di altissimo livello, gli azzurri si sono arresi soltanto all’Australia (oro in 3’08’’97), trascinata da una frazione mostruosa di Kyle Chalmers. Terzo gradino del podio per gli Stati Uniti (3’09’’64), fuori ancora la Gran Bretagna.
L’Italia parte col giovane Carlos D’Ambrosio, alla prima finale mondiale della carriera: chiude la sua frazione in 47”78, migliorando il personale e il record italiano juniores. Tocca poi a Thomas Ceccon (47”10) tenere il ritmo degli avversari. Ma il cambio di passo arriva con il capitano Lorenzo Zazzeri, atleta dell’Esercito e della RN Florentia, che rimonta fino al secondo posto in 47”36. Ultimo tuffo per Manuel Frigo: il suo 47”34 è da manuale della staffetta e basta per contenere il ritorno dello statunitense Kulow. Medaglia d’argento anche al collo dell’altro velocista fiorentino, Leonardo Deplano, che ha partecipato alla staffetta nelle batterie della mattina.
“Abbiamo nuotato un tempo incredibile, sono orgoglioso di far parte di questo gruppo”, ha detto il fiorentino Zazzeri, simbolo della continuità azzurra. Ceccon lo segue: “Con un tempo così, in altre edizioni saremmo stati campioni del mondo. Ma va bene così, prima o poi l’oro arriverà“. E Frigo conferma: “Un pizzico di rammarico c’è, ma siamo una squadra solida“. D’Ambrosio, emozionatissimo: “La mia prima finale mondiale e subito una medaglia. Ancora non ci credo“.
Una staffetta da collezione
Quella italiana è una storia di conferme. Dal quarto posto ai Mondiali di Gwangju 2019 all’argento olimpico di Tokyo, dal bronzo iridato di Budapest agli argenti di Fukuoka e Doha fino al titolo europeo di Roma 2022. Ora arriva la settima medaglia nella specialità (0 ori, 4 argenti, 3 bronzi), diciotto anni dopo il primo storico secondo posto con Rosolino, Calvi, Galenda e Magnini a Melbourne 2007.